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Visualizza Versione Completa : Test R1jazz vs Mark VII



Scorreggione
26th December 2009, 14:21
La spasmodica ricerca del mio futuro sax tenore, oltre a non farmi dormire la notte, mi permette di acquisire un bel po' di esperienza sul "campo", in modo da poter ampliare il mio bagaglio di nozioni sul mondo del sassofono....
...ebbene...l'altro ieri ho avuto l'occasione di poter provare in serie prima un Mark VII del 77 e poi due R1Jazz, un 24kt gold e uno con la finitura in argento. La prova l'ho effetuata con un Berg Larsen 110 SMS 2 in bronzo, molto molto bello

Mark VII: premessa: il tubo in questione necessitava di una regolazione migliore della meccanica e la sostituzione di qualche cuscinetto delle chiavi delle note acute. SUONO: molto facile di emissione, la risposta è abbastanza pronta ma non il massimo. Mi è sembrato un tantino rigido, specie sulle note gravi (il soffiato non usciva un granchè, ma questo dipende anche da me). Note acute di facile emissione, ma non troppo omogeneo. Meccanica e Intonazione OK, come da tradizione Selmer..non aggiungo altro

R1jazz gold 24kt: premessa: il mio insegnante (un fedele del vintage) considera i Rampone sax dal suono ottimo da "duri" :BHO: :?: quindi avevo una sorta di pregiudizio che mi incartava il cervello. Monto il bocchino...soffio...esce una CANNONATA di suono bestiale!!! :slurp: La mia ragazza, che nel frattempo si metteva le dita nel naso per la noia, rimane impressionata dalla differenza. Una pasta sonora scurissima..un suono veramente avvolgente e una risposta molto più "fisiologica". I soffiati escono alla grande. La meccanica veramente buona, magari non proprio uguale a quella del Selmer ma cmq ottima. Intonazione OK e anche molta omogeneitÃ* tra i registri. Forse suono troppo old-stile.

R1jazz argento: Come sopra, ma un pelino meno potente ma suono più brillante, quindi più versatile. :cool:

Conclusione: Il Mark VII è un bel sax, percaritÃ*, ma R1jazz sembrava avere una voce "umana" che il selmer non riusciva a avere. Magari il Rampone non è adattissimo a chi sona roba più morderna (Funk, rock n roll, ecc...) ma la finitura in argento permette di colmare questo gap. C'è da dire che il Berg Larsen che avevo enfatizzi ancora di più le frequenze basse, rendendo il suono ancora più "ciccioso".

Morale: credo proprio che Zolla si meriti i più sentiti complimenti per la riuscita di questi sassofoni veramente competitivi (non capisco perchè siano considerati sassofoni "duri"). Quando avrò i soldi, mi farò un bel giretto in fabbrica...

tzadik
26th December 2009, 14:56
:-leggi-:

David Brutti
26th December 2009, 15:45
Morale: credo proprio che Zolla si meriti i più sentiti complimenti per la riuscita di questi sassofoni veramente competitivi (non capisco perchè siano considerati sassofoni "duri"). Quando avrò i soldi, mi farò un bel giretto in fabbrica...

Questa considerazione non è del tutto campata in aria: il canneggio largo ha degli innegabili vantaggi ma va riempito. Di conseguenza questa caratteristica davvero unica degli R&C può creare un effetto di spaesamento ai più (anche professionisti).
Io stesso mi sono avvicinato al mondo R&C dal sax più "facile" da suonare e forse più perfezionato rispetto alla maggiorparte degli strumenti in circolazione ovvero dal soprano. In quel periodo alto, tenore e baritono mi davano un pò quella sensazione di "durezza" segnalata dal tuo insegnante.
Col passare del tempo tuttavia, l'abitudine del canneggio largo ha fatto si che volessi ricercare le stesse sensazioni che mi dava il soprano anche sugli altri sax.

pumatheman
26th December 2009, 16:40
ad oggi ho poca esperienza, ma ho avuto la fortuna di provare il tenore R1Giezz, e ho un mk7 dell '80.
trovo entrambi strumenti caratteristici, il mk7 lo trovo tra lo scuro e il medioso ma con spiccato "focus" cioè suono compatto pasta dura, l'R1, quando l'ho provato lo trovai molto scuro e pastoso ma con poco "focus" suono largo e "radiale"...
li trovo due strumenti caratteristici ma diversi non necessariamente uno "meglio" e uno "peggio"... dipende da quello che si cerca niente più... nel mio caso Io cercavo un selmer sound compatto ma pastoso e completo e l'ho felicemente trovato con a-markino-mio©.
Poi è chiaro e sacrosanto che esistano esemplari, dell'uno e dell'altro caso, che suonano benissimo/malissimo/benino/bene questo è tipico di tutti gli strumenti.
In musica e negli strumenti secondo me non esiste il "meglio assoluto", sarebbe "troppo facile e riduttivo".. esiste quello che fa per te e quello che non fa per te.
buona scelta.

tzadik
26th December 2009, 17:44
Come ho scritto qui (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=127144#p127144), non posso che quotare quanto scritto da david... :zizizi))

Scorreggione
27th December 2009, 17:04
Questa considerazione non è del tutto campata in aria: il canneggio largo ha degli innegabili vantaggi ma va riempito. Di conseguenza questa caratteristica davvero unica degli R&C può creare un effetto di spaesamento ai più (anche professionisti)
ma la domanda sorge spontanea..Come mai però tale affermazione viene da musicisti che solitamente adorano sax vintage come i Conn che hanno lo stesso fusto (!!!)..a rigor di logica dovrebbe esserci lo stesso problema che si avvertecon un Rampone. :mha!(


In musica e negli strumenti secondo me non esiste il "meglio assoluto", sarebbe "troppo facile e riduttivo".. esiste quello che fa per te e quello che non fa per te.
Infatti non ho mai usato parole che "meglio assoluto"...anzi. Il mio scopo era quello di enfatizzare la grande differenza sonora che scorre tra i due sax, avvertibile pure quando è un musicista non professionista come ma a suonare.
Inoltre avevo premesso che il Selmer in questione per rendere al meglio aveva bisogno di una sistemata generale più approfonita.

Un abbraccio a tutti :alè!!)

pumatheman
27th December 2009, 17:18
In musica e negli strumenti secondo me non esiste il "meglio assoluto", sarebbe "troppo facile e riduttivo".. esiste quello che fa per te e quello che non fa per te.
Infatti non ho mai usato parole che "meglio assoluto"...anzi. Il mio scopo era quello di enfatizzare la grande differenza sonora che scorre tra i due sax, avvertibile pure quando è un musicista non professionista come ma a suonare.


infatti non ho detto che lo sostieni ho detto quello che penso riguardo "alle sfide" tra strumenti.
sono strumenti con diversa concezione, la differenza sonora è più che giusto che si senta, qualunque "livello" abbia il saxofonaio.

tzadik
28th December 2009, 01:04
...
ma la domanda sorge spontanea..Come mai però tale affermazione viene da musicisti che solitamente adorano sax vintage come i Conn che hanno lo stesso fusto (!!!)..a rigor di logica dovrebbe esserci lo stesso problema che si avvertecon un Rampone. :mha!(
...


Non hanno lo stesso fusto e nemmeno la stessa lastra: un Conn rispetto a un Rampone è una piuma.

fcoltrane
28th December 2009, 01:31
non ho capito come hai fatto il confronto posto che se ho capito bene il selmer aveva qualche problema di chiusura sui tamponi delle note acute. :BHO:
considero il mio il miglio sax ma se sfiatasse li dove hai indicato non sarei in grado di apprezzarne le peculiaritÃ*.
ciao fra

Scorreggione
28th December 2009, 03:09
Non hanno lo stesso fusto e nemmeno la stessa lastra: un Conn rispetto a un Rampone è una piuma

Bene a sapersi..un mio amico mi aveva detto (erroneamente) che i fusti rampone vengono costruiti basandosi sul progetto dei Conn...

non ho capito come hai fatto il confronto posto che se ho capito bene il selmer aveva qualche problema di chiusura sui tamponi delle note acute
Faccio una precisione: i problemi di chiusura riguardavano le note basse. Poi mi pare di ricordare che era da cambiare il cuscinetto della chiave C1 e forse anche C2 poichè si erano gonfiati, ma ancora chiudevano.

tzadik
28th December 2009, 14:26
Non è lo stesso progetto altrimenti sarebbe uno stecil... Se i Conn fossero "facilmente intonati" come i Rampone tutti cercherebbero un Conn (poi quale non lo so)... :lol: