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Visualizza Versione Completa : Belle note..



10th December 2009, 00:59
Salve a tutti, di recente, galvanizzato dai beatles, ho provato a comporre anche io dei pezzi banali cantabili, con il risultato di ottenere tristissime melodie ambient..tutto al piano ovviamente..vorrei sapere se per cercare un bel motivetto potrei ricorrere alla scala di fa maggiore oppure a quella di la maggiore, che sembrano promettere bene, ma di cui non mi posso sincerare al piano.
In altre parole, per comporre un brano piacevole con un bel motivetto, che scala sarebbe preferibile usare, tenendo conto della mia principiantitÃ*? Grazie molte molte.

poltrosax
10th December 2009, 01:09
i beatles banali....mmm

fcoltrane
10th December 2009, 03:08
giÃ* se conosci le scale maggiori e le minori hai una enorme scelta per costruire motivi semplici e non.
ciao fra

docmax
10th December 2009, 23:15
Perchè pensi alla scala quando componi?
La musica che hai dentro suona senza scale, tirala fuori poi la metti per iscritto, prima però tirala fuori!

11th December 2009, 00:22
Non ho detto che i beatles sono banali, ho sostenuto che voglio provare a comporre anche io un banale motivetto (non posso ambire allo stile di Eleanor Rigby per capirci) ispirandomi a delle melodie beatlesiane. Ma solo quello.
Tuttavia, da un punto di vista oggettivo brani come she's leaving home/when I am sixty four/ Sgt.Pepper's non sono molto difficili da suonare, non avendo alterazioni e note troppo veloci. Eppure sono brani perfetti da un punto di vista melodico. Semplicemente un wormear che non stanca mai...A me piacerebbe ottenere delle belle melodie, allegre anche se meno efficaci. Purtroppo legandomi alle scale perché non sono ancora in grado di concepire di mio le melodie atonali e free di Ornette Coleman o Igor Stravinsky, forse quindi con il solido supporto di scale posso fare meglio. Purtroppo se guardo dentro di me sento solo note alterate..tristi..che si rivelano però inascoltabili se si vuole fare musica felice e non musica ambient alla Burzum.

Saluti!!

docmax
11th December 2009, 00:57
Suona Simon suona... leggi ed esegui la musica di altri autori. La tua musica, quando l'avrai dentro la tirerai fuori. e' ovvio che se hai dentro note tristi escono da te note tristi.... quel che c'è viene fuori. Suonare è come parlare: se non si riesce a parlare non puoi dire niente; se invece parli, anche se non sai scrivere, delle belle parole poetiche le puoi dire ugualmente.

ModernBigBand
11th December 2009, 02:00
...vorrei sapere se per cercare un bel motivetto potrei ricorrere alla scala di fa maggiore oppure a quella di la maggiore, che sembrano promettere bene, ma di cui non mi posso sincerare al piano.
...per comporre un brano piacevole con un bel motivetto, che scala sarebbe preferibile usare, tenendo conto della mia principiantitÃ*?
...A me piacerebbe ottenere delle belle melodie, allegre anche se meno efficaci. Purtroppo legandomi alle scale perché non sono ancora in grado di concepire di mio le melodie atonali e free di Ornette Coleman o Igor Stravinsky, forse quindi con il solido supporto di scale posso fare meglio.

Ciao SimonAlto, forse ti sembrerò un po' guastafeste però vorrei farti notare una cosa: la Composizione è una nobile arte che richiede tantissimo studio e sacrificio per essere praticata.
Anche dietro un "banale motivetto" ci sono quasi sempre lunghi anni di studio tranne casi eccezionali di motivi costruiti "a orecchio".
Da come hai esposto la domanda si nota che ti sei avvicinato da poco al mondo della musica, dire che Fa o La maggiore "promettono bene" non vuol dire nulla, tutte le tonalitÃ* maggiori "suonano" allo stesso identico modo (fatte salve le ovvie differenze in termini di estensione) e anche il riferimento alla musica atonale potremmo dire che è fuori luogo, perché prima di approdare all' "atonale" bisognerebbe avere una solida conoscenza della musica "tonale".
Visto che al momento non puoi ancora poggiarti sulle regole (anche elementari) della composizione, cerca di far affidamento sul tuo orecchio e sulla tua musicalitÃ*, mettiti al piano e cerca di riprodurre quello che ti sta passando per la testa in quel momento: l'utilizzo delle scale in un primo momento potrÃ* aiutarti a creare un motivetto, tuttavia ben presto ti renderai conto che per dare un senso (inteso come sviluppo) al "discorso musicale" sarÃ* necessario ricorrere a delle "variazioni" (quelle che in musica si chiamano modulazioni) perché suonare sempre e soltanto nella stessa tonalitÃ* diventa una noia mortale.

Purtroppo alla tua domanda non è possibile dare una risposta "tecnica", tuttavia ti auguro di divertirti a tal punto da far scoccare in te quella scintilla che ti porterÃ* inevitabilmente a voler cercare di saperne sempre di più.
"geni si nasce...ma almeno bravi lo si può diventare"

11th December 2009, 03:06
Guastafeste? Dove? No, semplicemente hai detto la cosa più giusta possibile e non hai temuto di dire la tua propria opinione. Chi fa così merita sempre apprezzamento. Infatti non mi sono offeso, non cancellerò la mia iscrizione dal forum, non mi farò bannare per pesanti bestemmie in dialetto in risposta, anzi.
Vedi, quando parlo di banale motivetto alludo a cose del tipo "Osteria numero mille..." oppure "Ammazza la vecchia col gas, e se non more col cric" ...motivetti di certo di tale bassa levatura da non richiedere un diploma da conservatorio in composizione.
Non volevo cadere sul piano così reale, ma è questo ciò a cui pensavo, non roba apollinea, ma roba di Marsia. Per chi conosce il mito.
Sono al corrente dell'esistenza di una laurea in composizione e di certo non voglio sostituire i laureati o chi studia per davvero la musica (io purtroppo sono malato e non posso studiare né mai potrò bene la musica senza saltare lo studio), infatti non ho menzionato mai il voler comporre pezzi alla Dream Theater o alla John Coltrane, per quello serve una vita e mezzo di studi.
Ciò cui ambisco io, in qualitÃ* di principiante di serie D è suonare motivetti da osteria, quei bei motivetti che gli ubriaconi intonavano dopo essersi intasati le vene di Vino de li Castelli.
Persino per le osterie serve lo studio di anni ed anni? Spero oggettivamente di no, perché se così fosse ritorno a studiare la Storia dell'Arte e rimpiazzo di nuovo John Coltrane con Giorgio Vasari sul mio altarino personale. Almeno nella storia dell'Arte non dovrò aspettare 10 anni per parlare di arte preistorica ad una 3 media.
Detto così sembra sarcasmo, ma non lo è, è soltanto un principiante che chiede ed è curioso, quindi non considerarlo come un'offesa o come uno sberleffo, ma solo come una curiositÃ*. Una curiositÃ* detta in maniera spiccia perché sono ignorante di queste cose e quindi parlo in modo poco forbito, a differenza del mio costume abitudinario.
E poi riguardo alla musica atonale, a meno che io abbia commesso un refuso mentre scrivevo, non ho alcuna ambizione di comporla. Non ho idea di come si faccia e nemmeno mi interessa, a dire il vero.
Qualche anno fa, carico di tracotanza e di arroganza, avrei supposto di essere talmente bravo da suonare e comporre roba atonale, ma ora ho più esperienza ed anni di studio in una brutta scuola alle spalle. Non potrei mai pensare di fare cose difficili o di livello II se prima non padroneggio il livello I e se sono privo di background, questo è ovvio.
Adesso, quando parlo di scala di fa maggiore o di la, asserendo che suonano bene, non sto dicendo assolutamente "Eccomi, sono il newbie di III classe, non so nulla di musica ma voglio comporre brani di levatura mondiale, comportandomi come Mozart, il quale però non era fantasioso come me, schiavi aiutatemi!" (come facevo nel passato remoto quando ero un pazzo arrogante), ma sto dicendo: "So di essere una gran motosega in musica, però mi piacerebbe provare a comporre roba mia, visto che non so nulla di nulla sulla musica ma ho tanta buona volontÃ* e curiositÃ*, mi piacerebbe provare a suonare e comporre un motivetto affine a "San Martino campanaro suoni tu, suoni le campane din don dan", però ogni volta che penso ad un motivetto allegro mi viene una marcia funebre tristissima, oppure un pezzo d'ambient monotono e triste. Forse non sarò una persona felice, forse non mi piacerÃ* il piano, ma vorrei comporre brani allegri. Visto che non lo so fare chiedo aiuto a voi, possibilmente per suonare brani positivi sarebbe meglio una scala di fa maggiore o una di la? Non mi riesco a decidere, sicuramente voi più esperti e sicuramente laureati al conservatorio mi potreste dare una qualche dritta, tenendo conto della mia scarsezza oggettiva. Non mi sto inventando qualitÃ* inesistenti da virtuoso della musica, continuerò a suonare brani folk francesi del IX secolo avanti cristo sul libro di Londeix e pezzi dei Beatles da un libro di spartiti per sax per diventare bravo, però mi piacerebbe ogni tanto pensare a qualcosa di mio e non di altri, anche se piccolo come un sassolino. Per un pinguino reale persino un uovo è bello perché è suo e darÃ* grandi frutti. Pensate a "Lucky Man" di ELP, composta da Lake a 10 anni quando non era sicuramente un virtuoso. Magari a 10 anni faceva schifo, ma 18 anni dopo era diventata una bella canzone."
Mi auguro che sia chiaro però che questa non è una risposta ostile, ma soltanto un tentativo goffo da parte di un solitario introverso mutone (bue muto) di spiegare nel dettaglio ciò che voglio intendere.

docmax
11th December 2009, 12:50
UelÃ* Simon! La tua domanda-risposta è micidiale, zeppa di citazioni dotte, di propositi e piccole ambizioni alle quali ho cercato di dare un suggerimento (se non differisce da quello come sempre ben argomentato di MBB). Scusa se mi ripeto (forse di sarai anche stufato di leggermi): vorresti scrivere belle note (anche io), ma le belle note sono lì confezionate e pronte all'uso, devi tirarle fuori (io non ci riesco).
Jobim ha scritto una Samba con una nota sola; Parker ha scritto un blues con la-re re-mi la-re (ripetuto quasi all'ossessione); i Pink FLoyd con due accordi hanno scritto A great gig in the sky; Monk ha scritto standard basandosi su giochetti al piano (per es. Misterioso un blues con tutti salti di sesta)...
Qualche autore è più bravo a scrivere prima parole e poi scrive la musica...
Se la musica però non esce come la vorresti, non te la prendere con la tecnica, non ti scoraggiare nel suonare, più suoni e più potrai fare e dire con la musica, divertiti (spesso non ci si diverte a suonare da solo, occorre quello che i moderni chiamano interplay, che sia gruppo orchestra banda conta poco).
Insomma :D !

Aktis_Sax
11th December 2009, 13:23
Qualche giorno fa sono entrata a lezione, e il mio maestro stava al pianoforte suonicchiando qualcosa... a un certo punto si ferma e mi fa: "non riesco a scrivere neanche 2 righe in questo periodo"... Mi è spiaciuto un sacco notare il suo tono amareggiato, dunque l'unico consiglio che io dal mio basso livello posso darti è: butta giù quello che ti viene in mente, anche se è una cosa momentanea, perchè poi col tempo potrai sempre riprenderlo, modificarlo e perfezionarlo.

fcoltrane
11th December 2009, 18:21
la scala di fa non è indicata per motivi allegri .
infatti come diceva MBB si utilizza la scala di la, :bugia: .
ciao fra