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Visualizza Versione Completa : Acuti e labbro stanco



collarduni
22nd November 2009, 13:42
Ciao e buona domenica a tutti i forumisti :lolloso:

Vi riassumo brevemete il mio problema:
Ho suonato per anni stringendo troppo (specialmente sugli acuti) senza rendermene conto.
Il mio labbro inferiore era spesso dolorante.
Un giorno suonando con un accordatore mi sono reso conto che tutte le note col portavoce erano crescenti in maniera spropositata.
Con mesi di duro lavoro sono riuscito a migliorare molto
Adesso risulto crescente solo dal re al fa# acuti e nemmeno sempre.
Ma nonostante adesso le note siano intonate mi capita che mentre mi esercito sugli acuti sul mio labbro continuano ad esserci i segni dei denti.
Non capisco se continuo a stringere troppo pur risultando intonato o se invece è normale che accada.
Siamo al paradosso che adesso riesco ad essere CALANTE nelle note acute eppure il mio labbro si stanca lo stesso.
Dopo mezz'ora di note lunghe e scale varie sugli acuti il mio labbro si stanca e devo smettere perchè cominciano ad uscirmi note tremolanti e non intonate.
Mi domando: si può suonare un fa# acuto con la stessa pressione del labbro che usiamo per un sol 1Ã* ottava?

Dove sbaglio?

Grazie a tutti!!
:-)

Alastor
22nd November 2009, 14:03
Il labbro deve essere sempre morbido, qualunque sia la nota

fcoltrane
22nd November 2009, 16:01
per controllare l'altezza della nota ci sono molti modi.
quello che ritengo veramente utile è lo stesso che si utilizza per suonare gli armonici e controllare il suono
ed infatti se utilizzi il labbro l'effetto immediato sarÃ* (magari riuscire a beccare l'altezza giusta con "aggiustamento" se parti da una nota più bassa) ma l'effetto secondario un disomogeneitÃ* di timbro e non solo.
vengo alla tua domanda .
se sia possibile suonare due note diverse con la stessa pressione del labbro.
tutto sta a mettere a punto una emissione ed un controllo sull' apparato della laringe che te lo consenta.
il vero problema è di impostazione : proviamo a muovere il labbro per controllare il suono, cosa del tutto controproducente.
il labbro fa dei micromovimenti nostro malgrado e si adatta all'emissione evitando di far fuoriuscire l'aria dalle parti sbagliate.
in pratica se lavoriamo solo sull'emissione e sull' apparato l (riusciamo a suonare due note diverse con la stessa pressione del labbro).
è chiaro che magari S Coleman riesce a suonare 3 ottave senza il minimo movimento del labbro .
noi molto meno.
gli esercizi sono quelli ricordati negli altri messaggi.
studio armonici, note lunghe , con il collo, dei portavoce ecc...
ciao fra

collarduni
22nd November 2009, 16:37
Il fatto è che non ci riesco.
Se suono un Mi acuto con la stessa pressione di un sol 1Ã* ottava, mi uscirÃ* una un Mi centrale.
Eppur provando qualsiasi movimento della laringe non c' è modo che mi esca un mi acuto.
Un MINIMO aggiustamento del labbro devo farlo.
Mi domando se sono i miei denti ad essere frastagliati o cosa.
O forse non so usare la laringe. Col la posizione del SIb basso, oltre il 3° armonico non riesco ad andare.
Il bocchino che uso è un selmer S80 E con ance vandoren 2,5.
Come si fa a capire se si sta usando male la laringe?

fcoltrane
22nd November 2009, 18:25
le note del castello vanno conquistate.
da quello che mi riferisci la tua emissione e il controllo della laringe ti consente di suonare senza interferenza del labbro due ottave.
il castello si trova oltre.
lo studio e gli esercizi ti consentiranno di conquistare nota dopo nota.
comunque prova a verificare suonando una ottava legando cioè una nota con la sua ottava senza movimento del labbro.
se non riesci prova con una quinta, o con una terza o con un tono.
capisci il tuo limite e poi lavora per superarlo.
ciao fra

tzadik
22nd November 2009, 20:23
Il bocchino non dovrebbe essere la causa dei tuoi problemi...
Per "segni dei denti" intendi che hai segnato il bocchino segnato?

Cambi spesso ancia? L'ancia la posizione bene? La legatura la posizioni bene?

Suoni con una posizione particolare della testa... tipo con il collo rivolto un po' verso l'alto?
Quanto sono crescenti le note? Sopra o sotto il 15%?

Se sono crescenti le note delle chiavi palmari... alla sporchissima puoi maggiorare gli spessori di fine corsa... però aggiri il problema!

Alastor
22nd November 2009, 20:25
Il problema è l'emissione, il labbro non deve muoversi,
@ tza: ancora ci devi presentare il tenore :zizizi)) :zizizi))

docmax
23rd November 2009, 00:25
Se ti stanchi ti si stanca soprattutto la laringe e diaframma, tu correggi stringendo e non ti va bene (ovviamente).
Non è che sei troppo duro d'ancia?
Prova a vedere se alleggerendo l'ancia e lavorando come suggerito da fcoltrane e vito la cosa tende a migliorare.
Tza non dice una cosa scorretta ma, penso, che il sax sia a posto con l'altezza delle chiavi (o no?).

collarduni
23rd November 2009, 19:49
Disimparare i vizi dopo tanti anni è più difficile che incominciare da zero.
Mi tocca trovare un buon maestro.
Che ne dite di un insegnante di conservatorio?
Solo che 50 euro all'ora mi pare uno sproposito..

fcoltrane
23rd November 2009, 20:22
devi trovare l'insegnante giusto.
questo del suono è un argomento un po maltrattato anche da illustri sassofonisti.
comunque puoi provare ad eseguire l'esercizio che ti dicevo e fare da solo.(in attesa di trovare
chi ti spieghi come fare)
provo a spiegarmi meglio:
emetti una unica emissione come se dovessi produrre una sola nota tenendo il suono come nota lunga.
ti conviene fare l'esercizio partendo dal registro agevole.(il centro dello strumento).
a questo punto prova a legare la nota che hai emesso con altra vicina.
l'unica cosa che devi fare muovere le dita ma con una unica emissione che tenda a saturare tutto lo strumento e che renda le due note eguali in relazione al timbro volume
(non risparmiarti sul volume perchè devi tendere a saturare lo strumento).
quanto più ti allontanerai dalla nota di partenza tanto più l'esercizio si farÃ* difficile.
giÃ* gestire una ottava con una unica emissione è una buona tecnica.
(intendo senza interferenza del labbro).
se non riesci a tenere il suono cambieranno timbro intonazione .
se mi dici cosa riesci a fare ti dico come procedere.
ciao fra

tzadik
23rd November 2009, 20:26
50€ sono troppi... il problema è che ti serve qualcuno che sappia analizzare dove risiede il problema che tu indichi.
Poi si può lavorare benissimi da soli... forse con un bocchino leggermente più aperto potresti risolvere il problema (poco più aperto).
Io vedo tantissimi ragazzi giovani appena entrati in conservatorio che suonano con la testa rivolta troppo verso l'alto: è quasi sicuramente un retaggio che deriva dalla scuola della banda di paese dove hanno cominciato a suonare... ed è una cosa che fa tantissimi danni perchè si tende la laringe e "ciao intonazione".

Io la chiave del F acuto l'avevo chiusa un pochino... circa 0,3 mm di spessore in più... ma per una questione di impostazione: mi piaceva poter spingere di più sopra specie se devo andare oltre il F... in sostanza per non variare troppo la "portata d'aria" per arrivare al G e quindi riuscivo nel mio intento facendo un po' calare il F in condizione normale... però è un vezzo!
Sul F comunque è sempre un casino la regolazione perchè bisogna tenere conto anche della chiave che alza il Eb a E.

Ovviamente come ho detto prima... se i problemi sono consistenti abbassare un tasto è futile!

collarduni
23rd November 2009, 20:36
x tzadik:
Sono contrario all'autoapprendimento. Se sbagli nessuno ti corregge.
50 euro sono troppi, ma l'alternativa sono lezioni a 25 euro di gente che suona anche bene, ma non sa insegnare.
Toccare l'altezza delle chiavi è una cosa che posso valutare, ma devo fare vedere lo strumento ad un riparatore...

x fcoltrane:
suono da molte tempo e legare un ottava non mi è difficile.
Il problema scatta con il portavoce. Oltre all'inconsapevole meccanismo portavoce=stringere che sono riuscito a mitigare MOLTO nella seconda ottava i problemi rimangono per gli acuti.
Poi non riesco a legare una nota alla sua ottava. O meglio nelle ottave discendenti ci quasi riesco, ma in quelle ascendenti devo muovere la laringe.. quasi a voler prendere fiato. E comunque il labbro lo muovo.. anche poco ma lo muovo..
Per me da soli non si va da nessuna parte. Per questo ho pensato alla "follia" dei 50 euro..

fcoltrane
23rd November 2009, 20:46
riesci a suonare una ottava?
ma se ho capito bene hai difficoltÃ* a salire ma non a scendere.
il movimento della laringe non è un problema al contrario è un risultato.
non capisco invece il problema del portavoce.
(o meglio lo capisco solo se è indicativo del fatto che stai salendo ed incontri più difficoltÃ* a salire e al limite perchè premi un tasto in più.)
proviamo ad andare con ordine.
una ottava la controlli?
se parti dal sol riesci a suonare il sol una ottava sopra ?
ciao fra

collarduni
23rd November 2009, 20:53
Passando da do a re un impecettibile movimento del labbro lo faccio. Movimento che resta fermo per il resto delle note.
Come ti dicevo prima, è un automatismo inconscio premere un po' di più con il labbro suonando le note col portavoce.
Facendo le note lunghe riesco a evitare questa cosa, ma nelle scale ecc è automatica.
:S

tzadik
23rd November 2009, 21:56
Io comunque non ti ho detto che abbassando i tasti risolvi il problemi... è una cosa che puoi fare per comoditÃ*, ma non è una soluzione!

I miglioramenti sullo strumento sono legati soltanto alla pratica... il maestro è come un dottore: se hai mal di testa e ti da prendere una aspirina e con l'aspirina il mal di testa ti passa, non serve andare dal dottore ogni volta che si ha mal di testa e quindi sentirsi dire di riprendere un'aspirina. Viceversa se il mal di testa non passa allora serve il dottore.

Quello che voglio dire è che ti serve una persona che sappia identificare bene qual è il tuo problema e che ti indichi una soluzione specifica: qui ti stiamo dando tutte le soluzioni posscibili ma non la soluzione precisa, ovviamente uno che sa suonare e sa insegnare può capire meglio quali sono i tuoi problemi guardandoti suonare.
Mi sembra chiaro che se il problema è connaturato non passerÃ* in uno schiocco di dita.