Visualizza Versione Completa : Slaccare solo il fusto e il chiver.
darionic
2nd November 2009, 15:53
Domanda:
Per fare slaccare solo il fusto e il chiver senza le chiavi è un lavoro che si può fare senza smontare lo strumento e quanto può costare un intervento del genere??
FrankRanieri
2nd November 2009, 16:13
Ciao Dario.
Slaccare chiver, fusto, storto e campana escludendo le chiavi secondo me non si può fare...
Dato che lo sverniciatore deve essere dato a pennello è dura evitare la meccanica...
Sarebbe una bazzecola farlo senza chiavi, tutto smontato...
In questo caso se non ci fossero tamponi da cambiare secondo me te la cavi con 200 euri o forse meno...
Frank.
Placebo
2nd November 2009, 18:48
Domanda:
Per fare slaccare solo il fusto e il chiver senza le chiavi è un lavoro che si può fare senza smontare lo strumento e quanto può costare un intervento del genere??
Io ho slaccato ieri. Alla tua domanda rispondo: :ehno:
Clarsax
2nd November 2009, 20:57
Risposta x Dario:
assolutamente no...
Per quanto riguarda la spesa non saprei proprio...
Se si tratta solo di smontare le chiavi, slaccare e rimontare il tutto così comè è una cosa, se si dovesse aggiungere dell'altro ovviamente le cose cambiano
Per quanto riguarda la prima ipotesi quoto Frank per il prezzo, si tratta solo di far agire il prodotto, risciacquare e asciugare, una "leccatina" di olio o grasso sulle molle e niente altro...
docmax
3rd November 2009, 00:40
Carissimi.
Secondo me slaccare un sax potrebbe portare ad avere uno strumento... rovinato.
Mi spiego meglio: riprodurre chimicamente ciò che il tempo produce molto lentamente è talmente traumatico per lo strumento e il risultato dell'operazione a volte pessimo, in tal caso non è più possibile rifare il cammino inverso se non con una rilaccatura, poi quel sax poco soddisfacente (un mark VI?) finirÃ* nel florido mercato del vintage e andrÃ* ad un voglioso appassionato che avrÃ* a sua volta l'idea di slaccarlo nuovamente (la storia va aventi fino a quando non si riconoscerÃ* nemmeno più che è un Selmer).
Vogliamo considerare la spesa? Bisogna considerare dello smontaggio, slaccatura quindi un minimo di trattamento deve esserci post slaccatura, ri-montaggio e setup (se poi si slaccano anche le chiavi metteteci la tamponatura). Cifre ingiustificate, a mio avviso, visto che (storia trita e ritrita) ci sono nuovi sax con finiture slaccate, meccanica nuova, intonazione perfetta...
Detto questo mio pensiero, rispetto le idee di tutti perchè ogniuno è padrone di far ciò che vuole con i propri strumenti e con i propri soldi. ;)
Placebo
3rd November 2009, 00:45
Doc... io ho speso 6€ per slaccare il mio sax... :BHO:
docmax
3rd November 2009, 01:03
Caro Placebo ho seguito e fasi del tuo intervento ma hai fatto una slaccatura proprio mini... senza smontare nulla non la puoi chiamare slaccatura. Io intendo dire una slaccatura di quelle vere, dalla A alla Z, quella che davvero ti ridÃ* una lastra native senza laccature sovrastanti.
Per la slaccatura il fai da te è alquanto improbabile.
Clarsax
3rd November 2009, 01:16
Per la slaccatura il fai da te è alquanto improbabile.
Anche se in linea di massima hai ragione ciò non è del tutto esatto...
Io ho slaccato senza l'uso dei cosiddetti prodotti chimici il mio 6M e non si è affatto rovinato, dissolto o assottigliato...
E' vero però che è necessario smontare tutto con cura e rimontare alla stessa maniera, cioè sapere come si smonta il tutto senza piegare nulla, senza confondere le viti e spezzare molle ecc ecc come altrettanto importante effettuare la adeguata neutralizzazione, pulizia ed asciugatura del fusto con conseguente pulizia e lubrificazione della meccanica e delle viti
docmax
3rd November 2009, 01:35
Io vi ammiro per il coraggio e la bravura. Non ho la vostra manualitÃ* quindi è in quest'ottica che ho scritto quanto sopra.
Credo che dare l'idea che il fai da te è roba facile sia non molto d'aiuto a chi ha poca capacitÃ* critica.
Tanto per sdrammatizzare quardate qui (http://www.youtube.com/watch?v=xX4t3VP1JNA) come questo "bruto" ha intonato un soprano.
Clarsax
3rd November 2009, 01:47
Beh, direi che comincia bene :ghigno:
Placebo
3rd November 2009, 09:06
Clar come hai fatto a slaccare senza prodotti chimici? In effetti io avevo pensato alla smerigliatrice, ma disponevo solo di dischi a grana fine! :lol:
Doc... heheh... mi rendo conto che per slaccare ho fatto ricorso a metodi direi.. incivili! :lol: Ma il fine è stato raggiunto praticamente senza danni. I sugherini saltati li ho sostitutiti in 10 minuti, ora lo strumento suona benissimo. Vorrei precisare che mi sono avventurato in quest'impresa senza troppo andare per il sottile solo perchè lo strumento che mi faceva da cavia comunque è di fascia bassa e pure vecchiotto, in pratica non avevo molto da perdere :ghigno: .
Tuttavia, se dovessi slaccare un sax di maggior pregio, sinceramente non saprei come muovermi. Lavorare in occasione di una ritamponatura sarebbe forse l'ideale, ma comunque lo sveriniciatore potrebbe ugualmente finire sulle madreperle. Ma poi sarebbe un lavoraccio trattare ogni singolo pezzo, ci vorrebbero molte ore di lavoro. :???: Almenochè non si ricorra ad un metodo meno invasivo dello sverniciatore. Ho letto da qualche parte che si può fare anche spagliettando con lana d'acciaio, ma temo sia un lavoraccio da paura, lungo ed estenuante.
docmax
3rd November 2009, 11:36
Su youtube trovate per filo e per segno come fare questo processo chimico (quando avrò un attimo di tempo -siamo sotto pandemia virale ragazzi!!!- ve lo cerco e lo posto, mi pare fossero dei latino americani gli autori del filmato... forse brasiliani? non ricordo) ma lo lascerei ai molto esperti.
Senza procedimenti chimici, specie se la laccatura stÃ* partendo, potresti utilizzare le creme (dai e ridai la laccatura parte eccome parte) ma cui vuole molto olio di gomito.
Placebo
3rd November 2009, 12:00
Proprio ieri ho provato a cercare qualcosa, ma non ho trovato nulla. Certo che se esistono creme per questo lavoro, comunque bisogna smontare tutto ed avere il fusto ignudo, altrimenti fai solo un macello... :mha!(
docmax
3rd November 2009, 12:17
... proprio quello io temo, che molti arditi possano fare scempio dei loro sax!
darionic
3rd November 2009, 15:20
Grazie per tutte le risposte.
Ovviamente nel mark 7 non lo farei mai, sia perchè mi soddisfa come resa sonora , sia perchè si svaluterebbe dopo la slaccatura, considerando che ha il 99 % di laccatura.
Siccome ho preso un professional 2000 che è dal riparatore per una regolata generale mi domandavo se fare slaccare solo fusto, campana e storto non incidesse troppo sul prezzo...
Clarsax
4th November 2009, 02:28
Clar come hai fatto a slaccare senza prodotti chimici? In effetti io avevo pensato alla smerigliatrice, ma disponevo solo di dischi a grana fine!
Nooooooooooooo... niente "mezzi meccanici" :ehno: ! La prima volta che ho slaccato (su un catorcio da studio) l'ho fatto con lana d'acciaio finissima, naturalmente tanta attenzione a non ripassare più di tanto nello stesso punto, evitare la parte superiore o interna delle colonette (pena possibile gioco dei tubi) così come le molle ad ago, naturalmente si smonta tutto
Risultato finale non male, soprattutto dal punto di vista timbrico, suono più "aperto" e timbro migliore
E' importantissimo risciacquare benissimo (meglio con acqua e detersivo per i piatti) usando un normale lavabottiglie per l'interno, con una astina di prolunga per raggiungere il fondo ed un normale pennello per tutto il resto (utilissimo per le parti più strette in presenza delle molle) per rimuovere i micro granuli perchè a lungo andare possono bloccare le viti, mi sembra superfluo dire che bisogna oliare tutto per bene (grasso al litio per le viti pivot) ed evitare di serrare le viti come se si dovesse fissare una ruota!
Comunque trovo la soluzione per immersione migliore, anche perchè non solo si slacca ma si eliminano molto efficacemente incrostazioni, principi di corrosione ed eventuale ruggine sulle molle: acqua e aceto. Immersione per 4-6 ore e/o comunque con controllo "a vista" di quanto succede, praticamente quando la lacca si stacca come la pellicina di una cipolla è ok. Risciacquare più volte con acqua tiepida aiutandosi con uno spazzolino da denti per i punti più difficili ed asciugare. Attenzione a non farsi prendere dalla frenesia quando si gira e rigira il tubo perchè il rischi di ammaccature o danni alle colonnette è estremamente elevato, muoversi lentamente e con movimenti controllati ::saggio:: Asciugare dapprima con fogli di panno carta o fazzolettini e successivamente col phon, soffiare nei fori delle viti per far uscire tutta l'acqua e fare entrare l'aria calda attraverso il tubo che si scalderÃ*, asciugando il resto per evaporazione.
Non c'è bisogno di lucidare perchè l'ottone è pulito e di un bel colore per nulla tendente al "canarino", ripassare le molle ad ago con un bastoncino per le orecchie imbevuto di olio o grasso e rimontare il tutto
L'acqua e aceto non intacca il metallo, anche l'incisione conserva perfettamente l'"increspatura" e qualche piccolo residuo di laccatura potrebbe essere ancora presente, va benissimo
Nel caso si volesse procedere anche con le chiavi (nel qual caso è necesaria la ritamponatura e nuovi feltri sugheri ecc) proteggere la madreperla dei tasti con 2-3 passate di smalto trasparente per unghie, il quale andrÃ* via, rammollendosi e staccandosi, al risciacquo con l'acqua calda
L'altra soluzione per immersione (non menzionando altri procedimenti a base di solventi e/o diluenti vari) consiste in una soluzione di acqua ed acido muriatico nella proporzione di 4:1. Lasciare a bagno per 4-6 ore, la laccatura si stacca indi risciacquare abbondantemente con acqua e immergere per 1 ora in una soluzione neutralizzante a base di acqua e bicarbonato, poi si procede come sopra. Tra i due procedimenti preferisco il primo, anche perchè meno complesso. C'è da dire anche che l'azione, seppur blanda, dell'acido muriatico può favorire la comparsa di ruggine se non si usa la dovuta attenzione.
L'esatto contrario per l'aceto che la ruggine la elimina e può essere molto utile nel caso si vogliano eliminare principi di corrosione o altro dal fusto, basta applicare sulla parte interessata un pezzettino di carta igienica imbevuta, applicare qualche altra goccia di aceto se serve ancora o evapora... via la corrosione e/o la laccatura malata ma solo nel punto in cui serve ;)
Ovviamente questa è la mia esperienza personale, potreste provarla anche voi, se volete, su dei rottami e comunque con ciò non voglio sostituirmi ad un tecnico, il quale è senz'altro la persona giusta per eseguire questo tipo di lavoro
:saxxxx)))
Mandrake
4th November 2009, 17:13
Clarsax
visto che qualche esperienza di slaccatura l'hai, avresti nulla da consigliarmi per la placcatura argento?
Vorrei toglierla dalle chiavi ma sono in difficolta' con i mezzi meccanici, troppo lunghi e che lasciano segni, sia con quelli chimici, ho provato con HCl senza risultati, adesso sto cercando di procurarmi acido nitrico.
ty
Walter
tzadik
4th November 2009, 21:31
Non usare acidi ossidanti!!!!
Semmai usa semplice aceto... è sufficientemente acido, semmai puoi distillarlo e non è dannoso per l'uomo!
Clarsax
4th November 2009, 23:39
Mah, guarda per la placcatura non saprei...
veramente è fuori dal mio ordine di idee pensare di rimuovere l'argentatura, dalle chiavi poi... come mai?
Comunque ti consiglierei l'aceto, prova per immersione per circa 6-8 ore, non dimenticarti di proteggere la madreperla
In alternativa c'è la sabbiatura, finissima naturalmente ma, ripeto, io l'argentatura anche se rovinata la lascerei sempre.
Trattandosi delle chiavi, al limite li farei ri-argentare galvanicamente oppure con qualche prodotto tipo questo:
http://www.antichitabelsito.it/pasta_argentare.htm
:saxxxx)))
Mandrake
5th November 2009, 00:16
Trattandosi delle chiavi, al limite li farei ri-argentare galvanicamente
:saxxxx)))
xClarsax
infatti e' quello che intendo fare, ma prima devo rimuovere il cesso sottostante e non riesco a toglierlo.
La sabbiatura non fa nulla, lo strato di Ag, molle, assorbe e ammortizza l'urto della sabbia fine.
xTzadik
xche non dovrei usare acidi ossidanti?
comunque provero' anche l'aceto, anche se un conto e' lucidare i cucchiaini, un conto e' volerne tirare via quakche decimo di mm..
ty
Walter
Clarsax
5th November 2009, 00:39
Fammi sapere come vÃ*, in caso non ti rimane che il Dremel...
Da quello che leggo in giro, la soluzione sarebbe quella chimica o quella abrasiva
http://www.ehow.com/how_4898690_remove- ... ating.html (http://www.ehow.com/how_4898690_remove-silver-plating.html)
http://chestofbooks.com/reference/Henle ... nd-De.html (http://chestofbooks.com/reference/Henley-s-20th-Century-Formulas-Recipes-Processes-Vol3/Plating-Of-Metal-Surfaces-Silvering-Silver-Plating-And-De.html)
http://forum.saxontheweb.net/archive/in ... -8778.html (http://forum.saxontheweb.net/archive/index.php/t-8778.html)
http://www.finishing.com/110/41.shtml
tzadik
5th November 2009, 04:24
L'acido ossidante... ossida... quindi potrebbe essere troppo aggressivo, prima per l'argento e poi per quello che sta sotto.
Io andrei sicuro con l'aceto... altrimenti elettrolisi inversa... ti prendi un generatore di tensione, ti guardi i potenziali di ossidazione ed è fatta!
La placcatura si per deposito elettrolitico: si mette un pezzo in una soluzione contenente argento... magari anche AgNO3 (di preciso non lo so) e si usa il pezzo come catodo, l'argento in soluzione si riduce e si attacca solidalmente al catodo... grosso modo funziona così.
Se inverti la polaritÃ* succede il contrario! :-leggi-:
@Clarsax... non ricordo bene ma se si mescolano acido nitrico e acido solforico c'è il rischio (che dipende dalle condizioni in cui si trova la soluzione) che si formi un gruppo NO2+, gruppo nitrante... che è una figata... se ci metti della benzina puoi fare il TNT! :ghigno:
Clarsax
5th November 2009, 08:16
@Clarsax... non ricordo bene ma se si mescolano acido nitrico e acido solforico c'è il rischio (che dipende dalle condizioni in cui si trova la soluzione) che si formi un gruppo NO2+, gruppo nitrante... che è una figata... se ci metti della benzina puoi fare il TNT! :ghigno:
Da quello che leggo in giro,
Ho provato un pò a cercare, ma da questi prodotti mi tengo a debita distanza anche perchè non mi intendo molto di chimica...
Sarebbe molto meglio rivolgersi a chi se ne intende oppure a qualche riparatore che effettua questo tipo di lavoro
Poi, di questi tempi, andare in giro a comprare sostanze chimiche... :ghigno: :ghigno:
Mandrake
5th November 2009, 10:42
[quote="tzadik"]
......L'acido ossidante... ossida...
.... ti prendi un generatore di tensione, ti guardi i potenziali di ossidazione ed è fatta!
.....La placcatura si per deposito elettrolitico:
quote]
.....l'ossidante ossida, il riducente riduce, ma se non gli facciamo nulla...nulla succede :), non vedo il problema a fare immersioni in acido nitrico, basta fare esperimenti successivi di durata temporale sempre maggiore, partendo da bassa concentrazione
....la placcatura x deposito elettrolitico, come ho scritto, non mi crea problemi , (guardate qui, voi che amate pasticciare) http://www.caswellplating.com/kits/index.html il problema e' la Splaccatura
...Circa la Splaccatura in via elettrolitica, Tdzadik, so come funziona il principio generale (sarei un perito chimico, anche se sono 40 anni che non me ne occupo piu'), e' tradurre il tutto in pratica che e' problematico: generatore quale (quanti Ah?) i potenziali dove li trovo e cosa ci faccio? e sopratutto, in quale bagno? e il bagno dove lo compro?
lo so che e' stupido, ma io non riesco a procurarmi i reagenti in quantita limitate, minimo mi vogliono vendere 10 litri di roba :)
tzadik
5th November 2009, 11:58
I potenziali li trovi nelle tabelle standard... la cosa a occhio dovresti farla in ambiente leggermente acido (un po' di HCl va bene)...
L'amperaggio è ininfluente a te dovrebbe servire un generatore di tensione... gli ampere li dovresti calcolare dopo con l'equazione di Nernst... se non ricordo male... :BHO:
Mandrake
5th November 2009, 12:20
L'amperaggio è ininfluente a te dovrebbe servire un generatore di tensione... :
:D :D
Grazie Tzadik
..per quanto mi riguarda chiudo qui', mi rendo conto conto che siamo un po fuori x un forum di Saxisti
Walter
tzadik
5th November 2009, 12:44
Meglio... anche perchè la teoria non me la ricordo bene... quindi non vorrei rischiare di dire cazzate... :zizizi))
darionic
5th November 2009, 22:29
ma il procedimento di slaccatura con l'aceto è valido anche per un becco in metollo otto link??
Sapete per ora uso il link new vintage che suona benissimo, ma che però brilla troppo per i miei gusti :lol: :lol:
tzadik
5th November 2009, 23:32
L'Ottolink dovrebbe essere placcato... io lo lascerei così! :zizizi))
Isaak76
6th November 2009, 00:23
Pensato agli Ultrasuoni? (http://www.felisari.com/doc/saldatrici-ultrasuoni)
la ditta che ho linkato è di un mio amico (che tra l'altro non sento da diversi anni), una volta mi pitturò il braccio con dell'indelebile e me lo fece immergere in una sorta di cisterna, dopo che regolò l'intensitÃ*, a parte una sorta di formicolio, il braccio ne uscì pulitissimo ... subito dopo aumentò l'intensitÃ* e immerse tipo Domopack, ma più spesso e usci che era un gruviera.
tzadik
6th November 2009, 01:08
Azz... stai a vedere che l'Emmenthal lo fanno con gli ultrasuoni... :shock:
... e poi magari lo vendono come biologico... :mha...:
Isaak76
6th November 2009, 01:26
Pure il Lerdammer fanno così ... bleh!
Comunque mi diceva il mio amico che quelle camere le utilizzavano per la pulizia di alcuni arnesi di precisione, magari dosando il l'intensitÃ* funziona anche col sax ... poi buco più buco meno. eheh!
docmax
6th November 2009, 13:18
Occhio con Ultrasuoni Isaak che l'osso non gradisce poi tanto questa energia...
Con l'occasione mi felicito con i forumisti per la competenza tecnica anche in chimica e affini!
Però pur bravi e tecnici che siete consiglio di andare piano con gli strumenti... anche i professionisti della riparazione e tuning del sax, quando slaccano, a volte "cappellano" in modo abominevole.
Sempre che non ci sia di mezzo il divertimento: allora non c'è da aggiungere altro che buon divertimento... ;)
tzadik
6th November 2009, 13:40
Pure il Lerdammer fanno così ... bleh!
...
È morto un mito... :cry:
docmax
6th November 2009, 13:42
Praticamente se si eccede con gli ultrasuoni a livello osseo si produce l'emmenthal osseo (= osteoporosi).
Clarsax
6th November 2009, 20:54
A quanto ne so dei riparatori usano gli ultrasuoni per pulire gli strumenti, naturalmente penso (e spero :\\: ) con la dovuta potenza
Piuttosto non riesco ad immaginare quanto possa costare una vasca abbastanza capiente da ospitare un sax, visto che le vaschette usate per pulire i gioielli costano giÃ* abbastanza :BHO:
Isaak76
6th November 2009, 21:07
La vasca in cui temerario immersi il braccio, era circa un metro di diametro e profonda un metro e mezzo, il prezzo (ancora in lire), si attestava tra i 30 e 60 milioni ... di preciso non so quanto perchè erano per un uso particolare.
tzadik
6th November 2009, 22:28
Jacuzzi? :BHO:
docmax
6th November 2009, 22:57
:lol:
tzadik
6th November 2009, 23:14
Sbagliato... non Jacuzzi... :muro((((
Teuco!
La vasca Hydrosonic (http://www.teuco.it/vasca_ultrasuoni_hydrosonic.html) della Teuco è a ultra suoni... ma non penso che costi 15.000/30.000€... :BHO:
Isaak76
6th November 2009, 23:22
OT o non OT ... te la danno full optional con la fanciulla a corredo? eheh!
Comunque quelle del mio amico erano progetti fatti da loro e per applicazioni anche ospedalieri, penso che il costo sia dovuto anche da tutte le certificazioni che devono avere.
Penso proprio che quella specie di cisterna ultrasonica che ho "collaudato", possa essere settata a dovere per la slaccatura.
P.S. Quei sistemi funzionano meglio con acqua distillata pura!
ciao clarsax cmq io ho eseguito la slaccatura applicando il metodo ad immersione acqua e acido muriatico ed è venuta benissimo però volevo sapere se all interno del fusto è normale ke appena slaccato diventa di un colore tra il rossiccio e il marroncino mentre al di fuori del fusto tutto ok ;)
tzadik
29th June 2010, 01:17
È normale si... perchè spesso gli strumenti sono laccati solo fuori: quindi se mentre fuori l'acido attacca la lacca dentro attacca direttamente l'ottone, e che si riduce e viene fuori il color del rame.
Invece di usare l'acido muriatico bastava del semplicissimo aceto bianco...
mix
8th December 2010, 17:23
io sto provando con l'aceto... ma dopo 2 gg. di immersione l'unico risultato ottenuto è un leggero rossore... mah... o ho un bagno d'oro da 20 cm sul sax o sono sf...to io... hi hi... ciao
tzadik
8th December 2010, 17:28
Evitare l'aceto come la morte!
mix
8th December 2010, 18:10
Evitare l'aceto come la morte!
È normale si... perchè spesso gli strumenti sono laccati solo fuori: quindi se mentre fuori l'acido attacca la lacca dentro attacca direttamente l'ottone, e che si riduce e viene fuori il color del rame.
Invece di usare l'acido muriatico bastava del semplicissimo aceto bianco...
... mi sfugge qualcosa? :BHO:
tzadik
9th December 2010, 02:24
Eh... alla fine ho fatto le mie prove... sono passati un po' di mesi! http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif
L'aceto comunque attacca, il problema è "rimuovere" per bene l'aceto... e fermare la reazione di riduzione/erosione: acqua con bicarbonato.
Internamente (sull'ottone) l' "ossido" funziona un po' da protezione, un po' come succede con l'alluminio anodizzato: in sostanza fisicamente l'ossido in questione non si stacca dall'ottone.
Esempio contrario: la ruggine (ossido di ferro) non rimane attaccata al "ferro", si stacca... si sgretola.
Potrebbe essere più interessante slaccare per stress termico... la lacca non è "solidale" al corpo... è una vernice che non viene assorbita ma è solo "incollata". Avendo la vernice una dilatazione termica specifica diversa dalla lastra... se la variazione di temperatura è ampia e repentina, la lacca si stacca.
Esempio... metti il fusto in freezer e poi dentro una vasca piena di acqua bollente, il tutto nel giro di pochi istanti.
Non ti preoccupare, il range di temperatura (-24° del freezer, 100/105° C dell'acqua bollente) non da luogo a trattamenti termici.
Frenky83
20th January 2011, 23:30
Quindi, in definitiva, l'aceto funziona o no? :???:
Isaak76
20th January 2011, 23:44
Bollito sì! ... non sto scherzando!
Ho fatto una prova assurda con una vecchia legatura e con un chiver da rottamare e pare funzioni discretamente bene.
Occorre fare attenzione a non arrivare alla temperatura di ebolizione (per non ustionarsi) e una volta immerso il pezzo nell'aceto caldo, dopo diversi minuti di ammollo, passando con il solo dito, la lacca tende a "spellicolarsi" da sola! (questa procedura và ripetuta più volte perchè quando si raffredda il tutto si solidifica).
.. ok, dopo questa uscita, avete il diritto di insultarmi. eheh!
Frenky83
20th January 2011, 23:52
Quindi in generale...metto a scaldare l'aceto, prima di bollire spengo e metto tutto dentro una bagnarola con il malcapitato "pezzo di ferro"
E invece acqua e aceto come era stato segnalato in precedenza? Bagno di 6-7 ore...
Questo post è stato molto contraddittorio...non si è tratta una buona conclusione su quali sono i metodi più semplici per avere un buon risultato...
Federico
13th April 2011, 17:58
Se io volessi slaccare solo il Chiver si potrebbe fare con il metodo detto da tza, cioè lo metto in freezer e poi subito in acqua bollente, oppure conviene quella dell'aceto :mha!( chi mi consiglia
tzadik
13th April 2011, 19:24
L'aceto aggredisce chimicamente (lo mangia)... il metodo per stress termico non da questi problemi.
Alternativamente (visto che hai solo il chiver da slaccare) puoi slaccarlo meccanicamente: prendi della carta vetrata da carrozziere (grana 1000 o 2000: un foglio costa 50 centesimi) e ti metti pian piano a "scartavetrare". Ci metti un po' di tempo però il risultato viene bene tipo così: http://fotoalbum.virgilio.it/tzadik/lel ... uper_jazz/ (http://fotoalbum.virgilio.it/tzadik/lelandais_super_jazz/) (il bocchino è in ottone, era argentato l'argentatura è stata levata per abrasione).
darionic
13th April 2011, 22:08
Fede come sai da poco ho fatto argentare da simone il chiver reference che uso nel mio mark7 .
Mi diceva che prima lo ha slaccato con un prodotto chimico (ti puoi informare con lui quale) e poi lo ha dato all'ergentatore per farlo argentare a spessore. La spazzolatura io la eviterei perchè comunque le striature si vedono lo stesso anche con un carta abrasiva finissima.
salsax
13th April 2011, 22:21
Se io volessi slaccare solo il Chiver si potrebbe fare con il metodo detto da tza, cioè lo metto in freezer e poi subito in acqua bollente, oppure conviene quella dell'aceto
:lol:
sei forte Fede !! hai un gran sax e già studi come distruggerlo :lol:
Mi diceva che prima lo ha slaccato con un prodotto chimico (ti puoi informare con lui quale)
il metodo simone è sverniciatore e tanto lavoro per ripulire ;) ma prima c'è da smontare tutto !
Federico
13th April 2011, 22:48
Sal io voglio fare solo il chiver
salsax
13th April 2011, 22:56
fallo fare a qualcuno competente ;)
Federico
10th May 2011, 16:39
Dopo aver chiesto consigli a utenti più esperti di me ( Grazie :ghigno: ) oggi ho provato a slaccare il chiver, con sverniciatore extra-forte in gel ( non ho trovato il liquido) smonto il mio chiver lo riempo per bene di sverniciatore lo lascia riposare per ben due ore come scritto, risultato uguale a prima :muro(((( mi viene il dubbio che possa essere placcato oro??? oppure lo provo a lasciare tutta la notte??? che dite
pumatheman
10th May 2011, 16:45
zzo fai federì, nullo slaccà ... li mortacci de pippo nullo devi da toccààà lascialo staààà!!!
poi te ne penti, mi par già di vederti
te le cionco quelle mano federi'! =)
lascialo sta quel sax!
Federico
10th May 2011, 17:00
Uffa, consigliatemi come slaccare sto chiver adesso prendo il flessibile e ci penso io col disco a grana grossa :twisted: vediamo chi vince :twisted:
pumatheman
10th May 2011, 17:12
nullo slaccà sinnò poi ci slacchi i maroni perchè te dispiace che non è più oriGGinale... poi lo vorrai cambià con un SBA arrugginito e alla fine lo scambi per un medusa laccato fucsia
phatenomore
10th May 2011, 17:21
sinnò poi ci slacchi i maroni perchè te dispiace che non è più oriGGinale
Ma come c@zzo Ti vengono, Man... :lol: :lol: :lol:
phatenomore
18th July 2011, 14:16
In un momento di pazzia ho steso dello sverniciatore per ferro sulla ghiera tra campana e storto aspettandomi da un momento all' altro di dover versare un secchio d' acqua per fermare la reazione.
E invece, niente!
Lo sverniciatore è stato lì 10 minuti abbondanti, l' ho tolto con acqua e sapone e la lacca sotto è quasi quasi più lucida di prima.
Di che lacca si tratta, in your opinions? Che uso pe' slakkà?
gbeppe
18th July 2011, 15:45
Vorrei capire per quale motivo e dove è nata questa moda di slaccare i sassofoni di ottone!
L'ottone è una lega che tende ad ossidarsi! Quindi slaccare significa levare la protezione.
Chissà perchè il R&C R1jazz in ottone è laccato?
Provate a chiedere a Zolla se vi fa un sassofono in ottone senza lacca e sentite cosa risponde!
phatenomore
18th July 2011, 15:59
Perchè me piasce....
tzadik
18th July 2011, 16:02
Gli R1 Jazz sono o placcati (oro o argento o combinazioni dei due)... o lastra viva (ottone rosso, rame, bronzo e alpacca).
Gli R1 sono (oro o argento) o laccati o lastra viva.
gbeppe
18th July 2011, 23:19
R1 Jazz /OG mi risulta laccato!
Sicuramente anche la versione bronzo ... diventerebbe verde in poche settimane!
Comunque mi riservo un approfondimento, quindi non insisto più di tanto!
Federico
19th July 2011, 02:14
Ad esempio i Borgani Vintage NON sono laccati e dopo qualche settimana sono già sul verdognolo e a me piace :yeah!) dico questo perchè vorrei slaccare il mio Marcolino il chi ed lo ho già slaccato ed è venuto figo, ma per il sax mi affiderò a mani esperte :zizizi))
re minore
19th July 2011, 11:18
Anche a me era venuta l'idea di far slaccare un sax, per la cronaca un SBA. Ne ho parlato con un riparatore (nun famo nomi, comunque uno bravo e rinomato che mi ha consigliato gene) il quale mi ha consigliato di lasciar perdere. A suo dire anche con i metodi chimici si puo' intaccare la lastra, la quale e' gia sottilie di suo e in strumenti vintage, battuti a mano, puo' presentare zone particolarmente sottili.
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