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Visualizza Versione Completa : Mentre ascolto Bob Mintzer...



Danyart
30th October 2009, 21:28
...penso, ancora una volta, che il sax tenore sia lo strumento musicale più straordinario che sia mai stato creato...
Proprio in questo momento ascolto un album che credo sia raro, del '91, titolo One music, credo sia registrato con la formazione degli Yellow Jackets ma a nome di Mintzer, ma mi informerò meglio, così lo comprerò :oops: ....ciò che mi trasmette il sentire questo suono, in tutta l'estensione, in tutte le innumerevoli forme, effetti, è qualcosa di impareggiabile...
a tutti i fanatici del sax tenore (che lo suonino o no), scrivete, se avete voglia, le vostre impressioni, magari riuscirete ad esprimere meglio di me ciò che vorrei dire al riguardo...e ora mi riconcentro su questa meraviglia, Mintzer è il sassofonista vivente che più ammiro, tra quelli che conosco...
:saxxxx))) :saxxxx)))

Giu-Zep
31st October 2009, 03:11
Effettivamente Mintzer ha un'impatto sonoro pazzesco.
Ho avuto la fortuna di fare un seminario con lui qualche anno fa... quando suonava, anche solo per fare esempi, sembrava come se avessero messo play ad uno stereo. Una qualitÃ* di suono impossibile per uno che è di fronte a te....cioè sentivi ESATTAMENTE lo stesso suono che sentivi da lui nei dischi. Incredibile.

Il tenore poi, anche secondo me (ovviamente non voglio fare nessuna polemica, è solo gusto!) è il sax con le più ampie possibilitÃ* timbriche.
Basta ascoltare il celeberrimo disco di Johnny Griffin "A Blowin' Session" in cui ci sono assieme lui, Coltrane e Mobley. Tre diversissimi stili e timbriche a confronto, è veramente arduo realizzare che siano lo stesso strumento o almeno lo stesso taglio (griffin ha il registro acuto che rende come quello di un alto...). E parliamo di saxmen dello stesso periodo!!
Grandioso... :half:

31st October 2009, 10:26
ho l'album che citi!...molto bello.sulla scia dei Yellow,registrato dopo Greenhouse,o prima?non ricordo.Comunque quando si ascolta il grande Bob ci si rende conto di quanto cuore è fatta la musica,mette la propria persona sul palco,ti parla in modo così sincero che a volte mi fa venire la pelle d'oca(in senso positivo).È uno dei musicisti più completi in assoluto,provate ad ascoltare Giant Steps con Brecker nell'album The Saxphone f. 2 T's,il suo solo è mostruoso,un gusto unico!

ciscosax
31st October 2009, 11:50
Ragazzi....mi avete incuriosito vado ad ascoltarmi i pezzi di cui parlate....
Anche per me il tenore è lo strumento più comopleto, io ero innamorato del contralto alla David Sanborn per farvi capire, ma adesso mi sono innamorato del buon suono, quello che esce dal cuore...che sia un contralto un tenore un soprano ecc.....

Danyart
31st October 2009, 14:02
registrato dopo Greenhouse che, a mio parere, è l'album più bello degli Yellow Jackets, un esposto di musica che definire Fusion mi sembra inadeguato, si tratta di musica straordinaria e basta..Mintzer, dopo la scomparsa prima di Bob Berg e poi di Brecker, rimane il mio preferito, ogni cosa che suona è interessante, piena di significato...
in senso più generale, il sax tenore, dal lontano 1997, quando ci ho emesso i primi suoni, l'ho sentito come "il mio strumento", quello che si può fare con questo attrezzo a forma di pipa è infinito, pensare che Albert Ayler e Sal Genovese suonino lo stesso strumento potrebbe essere, per i profani che li sentissero senza vederli, qualcosa di impossibile, eppure...e a me piace in quasi tutte le forme, sfumature, diversitÃ*, appunto, da Ayler a Genovese...

fcoltrane
31st October 2009, 18:22
grande didatta , grande sassofonista, il disco che citate purtroppo non lo conosco .

ciao fra

mauro
31st October 2009, 21:25
Grazie

Danyart
31st October 2009, 21:36
grazie di che? :BHO:

31st October 2009, 22:54
Anche a me piace il suono del sax tenore, infatti lo suono. Certo il grande mintzer c fa sentire delle sensazioni fantastiche, ma devo dirvi che Rosario giuliani in duo con pieranunzi non scherzano. Ho avuto il piacere di ascoltarli ad Orvieto l'anno scorso in occasione di umbria jazz winter e sono rimasta incantata dalla loro musica che t porta in mondi surreali.

mauro
31st October 2009, 23:19
Grazie per avermi fatto conoscere mintzer, sono un principiante e ogni suggerimento a livello di

ascolto e non solo, e assai gradito. :yeah!)

Pensa che ieri e solo ieri ho conosciuto Michael brecker, ignoranza senza limiti.
percio'

grazie

ciao Mauro

Giu-Zep
1st November 2009, 03:38
C'è sempre tempo per scoprire la musica di qualitÃ*, non ci sono leggi che impongano il contrario. Arriva quando deve arrivare! :smile:

Tra l'altro, ho appena ascoltato il disco che citava prima NYN, The saxophone: feat. Two T's, e secondo me Mintzer ha più varietÃ* nel fraseggio, mentre Brecker, con evidente impronta traneiana, tende a dare molto più peso armonico all'improvvisazione. È un po' come il confronto Rollins - Coltrane per l'appunto, anche se ovviamente non è proponibile data la distanza di tempo che intercorre fra questi giganti del sax.

Comunque, LP veramente magistrale in ogni suo minuto, il tenore al culmine della sua maestria. :half:

fcoltrane
1st November 2009, 12:14
il disco citato da NYN è un gran bel disco.
nel brano citato (ci sono due versioni) Mintzer e Brecker ci danno un dimostazione di grande maestria.
credo che l'influenza coltreniana si senta in entrambi per motivi diversi.
l'improvvisazione di Mintzer è molto legata agli accordi ( e come potrebbe essere diversamente !!!?? :ghigno: :ghigno: ).
per quanto riguarda l'unico incontro tra Rollins e Trane non mi esprimo solo perchè andrei ot
:bugia: :bugia: :bugia: :bugia: .
ciao fra

Cesare
1st November 2009, 12:31
Stasera suona a Marostica (VI), ingresso gratuito..

Giu-Zep
1st November 2009, 13:30
Entrambi hanno radice coltraniana, a me sembra però che mintzer dia più importanza allo sviluppo melodico....proprio per questo sta più in tonalitÃ* di Brecker, che invece fa 200 sostituzioni di tritono, diminuite, esatonali, per esaltare la tensione sugli accordi chiave.
Almeno a me sembra che seguano all'incirca queste direzioni.
Sul confronto Rollins - Trane, mi riferivo giusto alla differenza stilistica, non all'incontro fisico.
Comunque sì, rimaniamo in topic ;)

2nd November 2009, 13:26
Beh...raga se volete stasera vi saluto il Bob! :D-:

Vado a sentire gli Yellowjackets a Bologna! (sono un fan...non per niente da Greenhouse in poi ho tutti i dischi!!!)

Tornando alla versione di Giant Steps la mia impressione è che l'approccio di Mintzer sia molto più personale, quella di Brecker se volete è "giÃ* sentita", non voglio essere frainteso, di Brecker ho praticamente ogni disco che ha inciso, ma sono dell'avviso che abbia semrpe avuto un approccio molto tecnico e per così dire scientifico alla musica.
Se ascoltate alcune registrazioni fine anni 70 e inizio 80 Brecker ha dei passaggi che si sentono chiaramente anche nell'ultimo CD, Pilgrimage, tali e quali, in Mintzer invece raramente trovo fraseggi o espressioneiche ho giÃ* sentito.
Forse l'impatto di Mintzer sul sax in generale è stato inferiore rispetto ad un Brecker, ma trovo molto più interessante il suo approccio. Brecker ha creato una sonoritÃ* unica riconoscibile a km di distanza, ha suonato ogni genere e con tutti, ha modernato il sax e influenzato intere generazioni.

Giu-Zep
2nd November 2009, 13:37
Beh...raga se volete stasera vi saluto il Bob! :D-:

Vado a sentire gli Yellowjackets a Bologna!
Ti odiooooooo :lol:

2nd November 2009, 13:48
:fischio: