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Visualizza Versione Completa : Goodson top tenore: due buchi in più molto costosi!



24th October 2009, 18:04
Una buona parte dei saxofonisti "internauti" conoscono sicuramente un certo Steve Goodson, patron del sito "saxgourmet": un tipo simpatico, vivace e intraprendente che opera soprattutto oltreoceano e che, oltre a proporre in rete accessori vari, guide didattiche e revisioni (queste ultime a prezzi equivalenti a quelli di un buon saxofono nuovo), commercializza pure strumenti a suo nome.

Il più costoso in assoluto è il tenore denominato "Category Five Tenor", per il quale si richiedono "only" 11.000 "piselli verdi americani". Goodson non dice esplicitamente dove questo prodotto viene costruito (i rumors dicono a Taiwan), ma lo paragona a una Rolls Royce in ambito saxofonistico. Dopo di che elenca i pregi dello strumento, molti dei quali comuni a parecchi altri prodotti della concorrenza internazionale, sia artigianali che industriali (canneggi larghi "fatti a mano" in ottone rosa "speciale", tamponi in pelle uman... pardòn... volevo dire in canguro, paracolpi aggiuntivi sulla meccanica, eccetera).

In realtÃ* l'unica cosa che, a quanto ho capito, questo tenore ha in più tecnicamente rispetto ai "convenzionali" è rappresentato dalla presenza di due fori portavoce supplementari (uno sul fusto e l'altro sul chiver), azionati da una chiave per il pollice sinistro, piazzata più o meno nella posizione del "la grave" del baritono. Secondo Goodson questi portavoce ausiliari dovrebbero facilitare di molto l'emissione del registro sovracuto.

Se non ricordo male pure la Selmer aveva in catalogo un contralto con un portavoce supplementare sul chiver.

Può darsi che quello strumento valga tutti i soldacci pretesi e può darsi di no. Quello che mi lascia perplesso è che nei video dimostrativi proposti dal costruttore avverto un suono un po' "legnoso". Inoltre mi pare che tutti gli endorser si muovano sul registro ordinario dello strumento. Dove diavolo si sente questo stupefacente registro altissimo?

Mi sono fin qui riferito a questa paginetta:

http://www.nationofmusic.com/index.cfm? ... ode=sgoods (http://www.nationofmusic.com/index.cfm?action=product_info&item=129&SiteCode=sgoods)

raggiungibile direttamente dal sito "saxgourmet".

Se volete commentare questo post, ne sarei lieto. Se avete informazioni aggiuntive su quel prodotto, accomodatevi. Se ho sbagliato sezione, che i gentili Moderatori spostino l'argomento. Saluti a tutti.

Isaak76
24th October 2009, 18:22
Se ho sbagliato sezione, che i gentili Moderatori spostino l'argomento
Ciao Emilio,
l'ho spostato in Tenore, visto che si parlava di quel modello, per il resto tutto OK!

In questo momento non riesco a vedere i video, quindi non mi esprimo, mentre per il prezzo probabilmnete si paga il "prototipo";
un po' come accade per l'Alessofono! (costa qualcosa in più) e meccanicamente pare c'entrare poco con quelli standard.
Effettivamente però per una chiave e un foro in più il prezzo è molto alto, bisogna capire quanto faccia pagare la "progettazione" ... sempre che l'abbia fatta lui e non magari acquisita.

fcoltrane
24th October 2009, 19:36
il mercato dei sax è una incognita.
considera che anche un artigiano come Guardala ha preso una tranvata quando ha deciso di produrre sax.
sostanzialmente condivido le tue considerazioni. (con esclusione di quella sul suono. perchè non individuo una caratteristica comune per i diversi esecutori)
certo per avere una idea precisa sarebbe utile soffiarci dentro.
ciao fra

24th October 2009, 21:01
ciao Fra,solo per dire che Guardala non ha mai prodotto sax,sono dei B&S con il suo nome frutto di un accordo dell'ultimo periodo di libertÃ* prima che cominciasse con delle truffe,che lo hanno portato addirittura in galera!

Mandrake
24th October 2009, 23:56
Potrebbe anche essere solo una scelta commerciale, del tutto immotivata sulla base dei costi:
per molti il prezzo e' indice della qualita', se fai un sax che costa 10% meno che so....di R&C salta sicuramente fuori qualcuno a dire "troppo caro..., con 300 eu in piu' mi compro un R&C" e sara' onere del costruttore convincere il potenziale acquirente della superiorita' dell oggetto in questione.... viceversa se lo fai che costa il doppio molti daranno per scontata la superiorita' qualitativa, almeno fino a prova contraria.
Insomma l'onere della prova e' trasferito dal venditore all' acquirente, e se la qualita' e' davvero elevata potrebbe essere difficile dimostrare che il prezzo e' immotivato.
Consideriamo poi aspetti come l'esclusivita' di un oggetto ipercostoso, che trova giustificazione al suo prezzo nel prezzo elevato in se:
"pochi se lo possono permettere, dunque e' fico"
E ancora che e' inutile avere 1000 acquirenti anno se puoi produrre solo 200 pezzi, tanto vale aumentare il prezzo sino a fare ridurre il numero degli acquirenti.

my 2 cents

Alastor
25th October 2009, 00:04
:shock: È troppo, con 2 mila eurozzi viene un ottimo tenore usato, con 11 mila un'auto,
Sarebbe da provare(ma non da acquistare)
Ma poi tutta sta differenza non penso proprio per altri portavoci supplementari, la Selmer fa degli alti con portavoce supplementare sul chiver, come quello di Saxwilly, ma la differenza di costi non è così abissale, incredibile :BHO:

SaxRooster
25th October 2009, 02:19
11000 dollari pero' sono 7300 e fischia eurini, non che cambi di molto la sostanza pero' almeno la matematica ( e 3700 euro ) sono salvi :)

fcoltrane
25th October 2009, 02:43
ciao Fra,solo per dire che Guardala non ha mai prodotto sax,sono dei B&S con il suo nome frutto di un accordo dell'ultimo periodo di libertÃ* prima che cominciasse con delle truffe,che lo hanno portato addirittura in galera!
non sapevo di questo accordo, sapevo che i problemi economici di Guardala erano cominciati quando aveva deciso di vendere sax a suo nome.

ps .11mila dollari sono veramente tanti.
e non credo siano giustificati :mha!( :BHO:
ciao fra

tzadik
25th October 2009, 14:13
Una buona parte del mondo dice che Steve Goodson... e l'altra parte del mondo dice che Goodson è un farabutto (date un'occhiata sul newsgroup alt.music.saxophone).
Secondo me la veritÃ* sta nel mezzo...

I sax di Steve Goodson penso sia tutti fatti a Taiwan, così come quelli Phil Barone (i sax... non i bocchini!!!), quelli di Roberto's Wind... (e vale lo stesso per i chiver...)

Secondo me, Goodson è uno che sa vendere... i test dello strumento da 11000 dollari sono inattendibili... e poi lui, sassofonisticamente parlando non è per niente attendibile!

Detto questo se riesce a campare se non altro ha il merito di pubblicizzare bene i suoi prodotti... dubito che ne venderÃ* molte di quelle "Rolls Royce"... anche se è il "miglior sax del mondo" ed ha il "canneggio più largo ever made" (che poi non è così basta vedere le prorzioni della campana!!!).

Alastor
25th October 2009, 14:19
http://www.youtube.com/watch?v=iqYUrr4IBmg
sarebbe questo, vero?

Alastor
25th October 2009, 14:22
comunque il suono non mi dice nulla............ si sentono sovracuti "facili" ma a livello si suono non mi entusiasma

26th October 2009, 11:33
Cerchiamo di vederci un po' più chiaro sulla "mercanzia tenoristica" commercializzata dal Goodson.

Quello del video proposto qua sopra da Vitolpsax NON mi pare il "Category Five" ma quest'altro, denominato "Saxgourmet Tenor Saxophone", proposto a "soli" 6000 dollari:

http://www.orpheusmusicalinstruments.co ... age40.html (http://www.orpheusmusicalinstruments.com/products/saxophones/sg/sgtenor/page40.html)

Questo strumento non dispone di portavoce aggiuntivi, per cui i sovracuti che si sentono nel suddetto video non sono indicativi relativamente all'altro modello più costoso.

Sempre sul sito "orpheusmusicalinstruments" è offerto un altro tenore, siglato "Steve Goodson Model Tenor Saxophone" quotato più umanamente 2950 dollari. Questo oggetto mi pare effettivamente interessante, come rapporto qualitÃ*/prezzo: dispone di un portavoce aggiuntivo sul chiver con chiave dedicata, il chiver è "filettato all'interno", il fusto ha un foro di "correzione" per il Do medio, la costruzione generale sembra mutuata da quella del "category five". In più è disponibile in tre placcature: oro, argento e nickel brunito (occhio: placcature, non laccature). L'oggetto è questo:

http://www.orpheusmusicalinstruments.co ... age34.html (http://www.orpheusmusicalinstruments.com/products/saxophones/goodson/gtenor/page34.html)

La linea "Saxgourmet" comprende pure alto e saxello. La linea "Steve Goodson" oltre al tenore qua sopra offre sopranino, soprano curvo, alto e baritono, a prezzi (diciamo così) abbordabili.

Sul sito "nationofmusic" oltre al "Category Five" c'è il tenore "Super 400" che pare simile al "Saxgourmet" da 6000 dollari. E' quotato 3850 dollari e sale fino al "G".

Alcuni strumenti sembrano comuni ai due siti ma con prezzi diversi. Insomma il Goodson si dÃ* parecchio da fare in modo, pare, non molto "ordinato".

E' chiaro che, come qualcuno di voi ha giÃ* affermato, questi strumenti andrebbero palpati e provati. Dato che è improbabile che qualcuno si arrischi ad importarli da queste parti, non rimane che tener d'occhio le mostre internazionali, con particolare attenzione ai "taiwan made"...

In alternativa, si potrebbe contattare qualcuno dei benemeriti costruttori di Taiwan e dire: "Signor Wang, quanto ci viene al pezzo il tenore come quello del Goodson, senza il marchio saxgourmet? Ce ne manda uno da provare senza impegno?"... :D

tzadik
26th October 2009, 11:46
Personalmente non ho mai sentito la necessitÃ* di qualche buco qua e lÃ* per correggere l'intonazione del medio C... ma penso moltissimi altri insieme a me in questo forum...

Mi pare alquanto bizzarro che ci sia una chiave per il G acuto sul tenore: finirebbe sul collo del chiver... ci sarÃ* un portavoce aggiuntivo... ma sinceremente non so in quanti ne abbiano mai sentito la necessitÃ*...

Sui Serie II è possibile avere un chiver con 2 portavoce... il tutto alla modica cifra di 350€ (http://www.raffaeleinghilterra.it/accessorio_sing.asp?id_prodotto=2291&id_categoria=1&id_lista_accessorio=199&categoria=Legni&id_accessorio=25&marca=&tipo=&pag=1&inizio=1)... :-leggi-:

Penso che ci siano giÃ* ottimi prodotti che arrivano da Taiwan (parlo dei Sequoia, che poi tra l'altro sono assemblati in Italia e che ho provato!)... senza andare a cercare nuove cose.

26th October 2009, 12:28
Su, su, coraggio, Tzadik!... :D Anche io credo che non c'è bisogno di buchi ulteriori per arrampicarsi sugli armonici o per il C, ma questo non è un buon motivo per essere conservatori a tutti i costi, a mio modesto parere. Il G acuto l'hanno giÃ* piazzato pure su altri tenori (da studio). In realtÃ* non serve neppure sul soprano, ma forse a qualcuno può piacere. Una sana curiositÃ* su quello che proviene dal resto del mondo è più che legittima, direi. Infatti questo topic è stato aperto con scopi puramente informativi, senza secondi fini.

Per quanto mi riguarda, comunque, non boccio mai un prodotto "a priori".

26th October 2009, 12:34
....mah...queste ulteriori chiavi potranno servire soppratutto per la musica classica, tipo certi passaggi particolari, ma sinceramente per il resto non ne vedo proprio la necessitÃ*.

Goodson ha saputo calvacare bene la internet mania di acquistare becchi e sax a distanza.
Io ho acquistato un becco, credo fosse un blank orientale poi rifinito e modellato da lui. Molto simile ad un Florida, direi ottimo rapporto qualitò prezzo.

La cifra di cui si sta parlando, se non sbaglio 11.000 dollari, mi sembra sia una buona trovata pubblicitaria anche se non ne vende nemmeno uno...infatti anche se desta scalpore...ne stiamo parlando anche qui in italia!

Alastor
26th October 2009, 21:37
scusate :oops: :oops: :oops:
comunque il suono del link segnalato da Emilio non mi entusiasma per niente :mha...: :mha...: :mha...:

27th October 2009, 10:53
Bah... uagliò... ditemi quello che volete, ma quel ferro da scarsi 3000 dollari placcato oro mi piacerebbe provarlo... con buona pace di quello da 11.000... :D

fcoltrane
27th October 2009, 12:27
sarei curioso anche io .
anche per capire se è vero che vi sia una facilitazione nella produzione dei suoni sovracuti.
e se questa scelta costruttiva influenzi il suono ed in che modo.
:BHO: :mha!( .
la mia esperienza di scettico sassofonista mi spinge a credere che fori in più non risolvono ma al contrario..... :mha!( :BHO: .
ciao fra

tzadik
2nd November 2009, 01:22
In questo video (http://www.youtube.com/watch?v=gr4GCepnmRg)... il tizio che suona il sax ha una discreta padronanza dei sovracuti senza avere fori in più sullo strumento... :lol:
Ok le novitÃ*... ma l'importante è studiare... :zizizi))

nedosax
2nd November 2009, 15:46
Ascoltando il suono del sax di S.Godson mi è venuta voglia....................di tenere ben stretti i miei.Dal punto di vista sonoro non mi dice niente ,anzi trovo che abbia un suono molto freddo e legnoso.Per quanto riguarda la sua innovazione sul portavoce,La Selmer l'ha costruita da anni su certi suoi sax alto.Francamente tutti quei soldi li spenderei in altro modo,ma tutti i gusti sono da rispettare :saxxxx)))

2nd November 2009, 17:44
In questo video (http://www.youtube.com/watch?v=gr4GCepnmRg)... il tizio che suona il sax ha una discreta padronanza dei sovracuti senza avere fori in più sullo strumento... :lol:
Ok le novitÃ*... ma l'importante è studiare... :zizizi))

Ti ripeti, Tzadik: questo concetto (in sostegno del portavoce tradizionale) l'avevi giÃ* espresso e, mi pare, era stato acquisito. Veramente bravo, comunque, il sassofonista del tuo video. Non mi pare un jazzista, ma è sicuramente uno strumentista notevole.

Per quanto riguarda lo studio, nessuno ha messo in dubbio la sua importanza... Che altro hai detto, Tzadik? OK le novitÃ*? Ecco: su questo siamo perfettamente d'accordo. OK le novitÃ*. Se le novitÃ* arrivassero più spesso in questo paese, sarebbe più facile per tutti distinguere tra innovazioni effettive e bubbole.

tzadik
2nd November 2009, 17:52
Il Mark Russo del video è un "jazzista" o almeno ha quel background... poi avrÃ* scelto di fare il turnista...
il primo Mark Russo che viene fuori da Google invece è un altro sassofonista... ;)

3rd November 2009, 13:15
Mark Russo, Tower of Power and Yellowjackets (per un pò, before Mintzer)

tzadik
3rd November 2009, 14:43
... esatto! :lol:

SaxRooster
4th November 2009, 10:24
Oh, in sto' topic mi sembra di intervenire solo per fare il maestrino, tapino me.

Comunque dato che avete nominato uno dei miei miti vi correggo :)

Non lo trovate per primo su Google perche' il nome e' Mar"C" Russo con la c e non Mark con la k. e di sicuro io apprezzerei di piu' una sua masterclass sui sovracuti che un buco in piu' sul chiver :D

5th November 2009, 17:00
Ho la vaga impressione che non ti dispiaccia "fare il maestrino", Saxrooster... :D ... in ogni caso hai ragione in entrambi i casi: 1) sulla correzione dollaro/euro e 2) sul fatto che il MarC Russo va ricercato con la "C" e non col "K".

Confermo, comunque, che dal mio umile punto di vista il Marc Russo non può essere definito un jazzista, nel senso stretto del termine. E' un ottimo e capace strumentista, che all'occorrenza si dimena più che dignitosamente su tutti i generi. Probabilmente, se gli si fa eseguire "la mazurka di periferia" di Casadei, riesce a infilarci pure lÃ* dei sovracuti più che accettabili. Ma questo topic non è stato aperto per distinguere tra arte e tecnica. L'arte viene riferita in genere a pochi innovatori, portatori di nuovi "linguaggi sonori". Non mi pare che il Marc Russo appartenga a questa categoria: egli è un ottimo tecnico, capace di "infilarsi" un po' dappertutto, come sanno fare tutti quelli che hanno una sufficiente padronanza della musica in generale, della specifica tecnica strumentale in particolare, e che sono stati dotati di un certo talento di base da Madre Natura.

Perciò, Saxrooster, non mi pare che c'entri molto, in questo contesto, un discorso del tipo "piuttosto che un buco portavoce in più, mi vado a seguire un seminario del Marc Russo", perchè ti si potrebbe obbiettare: "e se con un buco portavoce in più un bimbetto di 10 anni riuscisse a prendere i sovracuti del Marc Russo con la stessa facilitÃ*?"...

In fondo è la solita vecchia storia: prima che inventassero i "sincronizzatori", su tutte le automobili era necessario fare la "doppietta" per evitare la "grattata" nel cambio marcia. Oggi nessuno se ne frega più niente di imparare la "doppietta", perchè non c'è n'è più bisogno, dato che i "sincronizzatori" sono montati di serie su tutte le vetture.

Mi continuo a chiedere, a questo punto: il sax è uno strumento 1)ancora perfettibile o 2)ha giÃ* tutti i "sincronizzatori" al posto giusto? Se è buona la prima risposta, questo topic ha un senso. Se è buona la seconda, non vi annoierò più con discussioni di questo genere.

Non so se mi sono spiegato. In ogni caso, in questo ambito, la perizia tecnica nell'emissione dei sovracuti del Marc Russo o di suoi equivalenti (ce ne sono altri, in giro per il mondo) con le attuali configurazioni costruttive "standardizzate" dei saxofoni c'entra poco o niente.

Si tratta, più semplicemente, di chiedersi: il saxofono "di massa" è ancora uno strumento perfezionabile, o dopo gli anni '50 non è successo più niente, in sostanza, a parte il Fa# acuto sui tagli principali e l'eventuale Sol sul soprano?

5th November 2009, 18:17
Secondo me non è più possibile perfezionare la meccanica di un sax, se non su aspetti di minori, ad esempio per favorire lo smantaggio di aclune sue parti, ovviamente non sono un tecnico. Poi ho visto alcuni sax con chiavi aggiunte in funzione di eventuali trilli difficili, ma questo mi pare esuli dalla discussione.

Ok Emilio, magari con una chiave in più quel bambino riesce a prendere il sovracuto, ma non avrebbe sicuramente la padronanza del sax che si avrebbe dopo lo studio degli armonici, degli effetti, del suonare l'ottava alto (o bassa) senza portavoce (con portavoce) ecc..

Credo che l'idea di Saxrooster sia proprio questa....conta il manico...purtroppo (per quelli come me ahimè!!!)

Alastor
5th November 2009, 20:27
magari con una chiave in più quel bambino riesce a prendere il sovracuto
sarÃ* mooooolto benestante suo padre :lol: :lol: :lol:
cmq, il sax ti può aiutrare fino a un certo punto, non penso che un buco ti farÃ* suonare come Marc Russo, o neanche come qualsiasi altro saxofonista, è inutile girarci intorno.... bisogna studiare :!: :!: :!: :!: ::saggio:: ::saggio:: ::saggio::

SaxRooster
6th November 2009, 13:14
@emiliosansone:

Penso che il tuo esempio sui sincronizzatori non e' calzante in tutto:

non credo che il vecchio cambio piu' complesso da usare ti aiutasse a guidare meglio ( magari ti migliorava la coordinazione ma tanto vale giocare alla playstation ), mentre raggiungere il controllo sui sovracuti ( ed armonici ) comporta anche molti vantaggi a livello di emissione del suono e timbrica nel registro "standard" del sax.

Mi sono accorto di questo quando ricercavo questo controllo personalmente ( poi l'ho raggiunto parzialmente ma vabbe' e' sufficiente per quello che dovevo fare :) )

In sostanza, una chiave che facilita' l'emissione dei sovracuti la vedo come una buona cosa, ma in questa storia sui sovracuti non e' importante solo la meta ma anche il viaggio!

FrankRanieri
6th November 2009, 13:15
Mi continuo a chiedere, a questo punto: il sax è uno strumento 1)ancora perfettibile o 2)ha giÃ* tutti i "sincronizzatori" al posto giusto? Se è buona la prima risposta, questo topic ha un senso. Se è buona la seconda, non vi annoierò più con discussioni di questo genere....

Si tratta, più semplicemente, di chiedersi: il saxofono "di massa" è ancora uno strumento perfezionabile, o dopo gli anni '50 non è successo più niente, in sostanza, a parte il Fa# acuto sui tagli principali e l'eventuale Sol sul soprano?

Ciao Emilio,
il sax NON può essere uno strumento perfetto, non lo è neppure il pianoforte da 200.000 euro...
Il motivo è quanto mai semplice, il sax ha una variabile che al suo interno ne contiene altre N, e cioè il bokkino.
La nostra emissione sarÃ* sempre diversa, variando con lo studio, l'umore, lo stato di salute, ecc. ecc.
Troppe variabili, non credi ??
Tempo addietro mi hanno spiegato che essendo il sax un tronco di cono avrÃ* SEMPRE degli sfasamenti (seppur piccoli e minimizzati) di intonazione...
Non credo che il sax subirÃ* "notevoli" stravolgimenti, probabilmente si lavorerÃ* sui materiali e sulla migliorabilitÃ* dell'ergonomia della meccanica...
Tutto il resto lo deve fare il musicista, e non è poco...
All'inizio del post ho citato l'imperfezione di un piano, ebbene da un documentario che tempo fa ho acquistato via internet, QUESTO per l'esattezza (http://www.notebynotethemovie.com/), un tecnico accordatore fa capire che un piano perfettamente accordato e "basta" non suona bene all'orecchio umano.
Cioè ci sono delle piccole particolaritÃ* che ogni tecnico apporta allo strumento in fase di lavorazione e che non possono cadere nella precisione acustica, pena un irrigidimento della resa sonora... :mha!(
Frank.

tzadik
6th November 2009, 13:33
Tornanto IT: Gary Sugal pubblicizza un suo tenore con chiave del G acuto e un portavoce aggiuntivo più o meno all'altezza del tasto del C centrale.
Da qui: sicuramente gli strumenti sono fatti a Taiwan così come i sassofoni Sugal anche i SaxGourmet di Steve Goodson... ma non sembrano taiwanesi "di lusso", come i giÃ* citati Mauriat (usati da Andy Sheppard, Mornington Lockett e James Carter... ce ne saranno altri) e Cannonball (usati da Gerald Albright e da Kirk Whalum: solo Kirk Whalum con un tenore Cannonball (http://www.youtube.com/watch?v=8qHdGidUW1M)).

Tra l'altro nel caso dei Gary Sugal è curioso come i sax non sono forniti con bocchini Sugal (che tra l'altro costano come metÃ* dei sassofoni), ma con bocchini cinesi in ebanite dal valore di 10€... :lol:

6th November 2009, 18:15
Bene, Ragazzi: anche questa volta mi sembra doveroso ringraziare tutti i volenterosi che si sono impegnati a intervenire nella discussione. Sostanzialmente mi dichiaro d'accordo con tutti coloro che ritengono improbabili per il sax stravolgimenti costruttivi "futuribili".

Tuttavia si deve considerare, a mio modesto avviso, che esiste ancora un certo margine di manovra scientifico e tecnologico non del tutto esplorato su questo strumento. Il Goodson va preso un po' "con le molle", come tutti quelli che hanno l'aria di saperla più lunga di tutti gli altri, ma gli si deve riconoscere un certo coraggio imprenditoriale.

Esistono delle interviste, come questa:
http://www.saxophone.org/sgint.html
nelle quali il Goodson cerca di individuare i miglioramenti ancora possibili per il saxofono. Presumibilmente interviste di questo tipo sono divulgate soprattutto a scopo pubblicitario, ma questo è uno di tanti modi per cercare di vendere. Come dice un proverbio popolare moderno: "la pubblicitÃ* è l'anima del commercio". Mi pare altrettanto verosimile che dietro il Goodson lavori pure gente seria, con o senza gli occhi a mandorla.

Dato che in questa nazione siamo piuttosto tradizionalisti su tutto ciò che si riferisce al saxofono, spero che non ve ne avrete a male se ogni tanto aprirò discussioni di questo tipo, non a scopo pubblicitario, ma semplicemente informativo.

Ovviamente è da escludere che la prossima volta vi parlerò ancora del Goodson: cercherò di orientarmi su qualcun altro... :D