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Visualizza Versione Completa : Discussione sui Conservatori.



11th September 2006, 18:46
Ciao a tutti
volevo parlare un pò della situazione che c'é nei conservatori oggi e raccontarvi ciò che mi é capitato poco tempo fa.
A giugno ho fatto l'esame di armonia (che per noi sassofonisti é biennale...) da privatista e devo dire che mi hanno trattato malissimo.
All'orale mi hanno chiesto di raccontare la trama della saga dell'anello dei nibelunghi di wagner, di parlare di schumann visto che sono un sassofonista ecc.....
Alla fine visto che non ho risposto a nessuna di quella domande mi hanno chiesto : "Ma almeno ci canti la sinfonia del motore a scoppio?"
A questo punto ho mandato tutta la commissione a quell'altro paese e me ne sono andato.

Sono successe cose del genere anche a voi?

Scusate se mi sono dilungato troppo ma dovevo sfogarmi con qualcuno.

11th September 2006, 20:28
Ciao, sei stato bravissimo ad aprire questa discussione, è il posto giusto per sfogarmi. Io sono stato bistrattato per due anni in conservatorio perchè, ancora piccolo, l'ho frequentato come "osservatore". Dopo questi due anni di esperimento ho dovuto sostenere l'esame di ammissione vera e propria al conservatorio e sono stato ammesso. Ho scoperto poi che a questo benedetto esame se gli esaminatori ritengono che la tua preparazione sia adeguata per accedere agli anni superiori, possono ammetterti direttamente anche al quarto anno. In realt* la mia preparazione (non per vantarmi) era da terzo anno effettivo, gli esaminatori non mi hanno nemmeno fatto terminare una scala, mi hanno fermato dopo qualke battuta di un esercizio e mi hanno promosso al primo anno effettivo. Durata esame: 3 minuti di orologio. Esaminatori che mi hanno seguito: 1 su 3!!!
Dopo una serie di problemi ho dovuto abbandonare il conservatorio e, continuando però a studiare privatamente, l'anno dopo ho dato l'esame di solfeggio e teoria della musica (questa volta in un'altro conservatorio, da privatista), risultato??? Mi hanno messo in difficolt* facendomi domande di armonia che non c'erano nel programma d'esame e dopo una mia protesta mi hanno bocciato solo in teoria...non è finita qui!!! A settembre ho dovuto recuperare in questa materia e uno degli esaminatori (l'unico che mi seguisse, poichè gli altri due erano intenti a prendere il caffè!!! :cry: ) mi chiede perchè ero stato bocciato in teoria e, dopo avergli spiegato il motivo, mi fa la stessa identica domanda, a cui ho saputo rispondere (alla faccia loro). Non vi dico che cosa è successo ad altri miei amici perchè sono cose incredibili, quasi inverosimili.
Io mi consolo pensando al fatto che anche Giuseppe Verdi incontrò problemi al conservatorio, ma la paura di sbagliare mi sorprender* sempre durante gli esami: purtroppo la commissione può decidere di bocciarti se hai suonato benissimo, o promuoverti se hai suonato malissimo (e purtroppo questo non capita mai, almeno a me!!!).

Scusatemi se sono stato così prolisso, ma bisogna impegnarsi affinchè le cose cambino, affinchè il conservatorio diventi un luogo più accessibile, più equo e più formativo per "TUTTI" i musicisti!!!

11th September 2006, 21:05
Se ti presenti da privatista non ti considerano neanche, ti ridono in faccia ti umiliano in tutti i modi, ti fanno capire che secondo loro non vali niente.
Comunque senza offendere nessuno io penso che in alcuni casi la preparazione degli alunni privatisti sia molto superiore a qella degli interni.
Ripeto non é sempre così però ho visto persone diplomate in conservatorio da interni che non sanno leggere una partitura all'impronta non hanno tecnica ecc...

Non so se posso dire questo ma alla fine a settembre sono riuscito a superare l'esame di armonia con l'aiuto di un registratore e sono stati costretti a promuovermi perché effettivamente ero andato bene.........

12th September 2006, 01:05
uh che bellini questi prof.......io direi di aspettarli fuori dal conservatorio per cambiare le cose.fidatevi dell'esperienza funziona.

12th September 2006, 11:01
io ancora nn entro al conservatorio...il conservaio nn si trova el mio paese ma in ul altro paese:rodi....se non 6 di rodi oppure se nn hai racomandazioni nn entri...quello ke e succeso a molti amici

12th September 2006, 14:35
Ma é normale che devi avere una raccomandazione oppure un amico che dica ai "professori" ,se così possiamo chiamarli, di non trattarlo male, di avere un occhio di riguardo ecc.

Il discorso non cambia che tu sia esterno o interno al conservatorio.
Io non ho paura di dire che ho un amico all'interno del conservatorio che dice ai professori prima dell'esame di avere un occhio di riguardo di non trattarmi male.
Purtroppo é così e se non avessi fatto così io ora non avrei fatto ancora l'esame di solfeggio. Adesso devo fare il diploma a giugno.

Sia chiaro non é solo il conservatorio che funziona così é ormai dappertutto così.

Per SAXELLO : ho pensato tantissime volte di aspettarli fuori per dirne 4 ma purtroppo ti riviene tutto contro e poi ho mio fratello che deve fare l'esame dopo di me e visto che siamo gemelli.....

12th September 2006, 16:15
eh bè in casi fortunati come i tuoi che disponi anche di un gemello......per quanto mi riguarda son convinto che con la maestria si risolvano anche di questi problemi qui in ogni caso insisto sull'aspettarli fuori dal conservatorio in caso di ingiustizie...ma non per parlarci ovviamente. :yeah!) non so se me so spiegato...

12th September 2006, 16:39
Ti sei spiegato benissimo, e sarebbe proprio il caso!!! :twisted:

12th September 2006, 16:48
Accidenti!
non pensavo una cosa simile.
Dato che suono uno strumento etnico snobbatissimo avrei il piacere che il conservatorio si possa aprire di più alle novit*...

... ma, per il sax, per ora non mi importerebbe di passare esami al conservatorio.

Chi di voi sta cercando di passare gli esmi al conservatorio, a che pro lo fa?
Può sembrare una domanda banale... ma, pensate di avere maggiori sbocchi professionali?

12th September 2006, 18:32
Personalmente non penso di avere maggiori sbocchi professionali perché può esserci un genio del sassofono ignorante e che non ha neanche la terza media e può esserci un diplomato in conservatorio che é nettamente inferiore all'altro.

Questo per dire che per essere bravo e per avere successo non bisogna avere obbligatoriamente il diploma.

Personalmente mi sto diplomando perché sono appassionato del mio strumento. Poi ti consente di avere punteggi nelle domande (insegnamento, bidello ecc). Penso che hai un qualcosa in + rispetto ad altre persone che si diplomano e si laureano.
Io sono un perito chimico, laureato tecnico di laboratorio e in + mi sto diplomando in sassofono.

Non so se sono riuscito a risponderti in modo esauriente.

Se non sei d'accordo con me dimmelo così ci scambiamo le nostre opinioni!!!!
Ciao a tutti!!!!!!

12th September 2006, 23:17
Salve a tutti ragazzi!!!!
Posso raccontarvi la mia esperienza presso il conservatorio di Perugia.
Ho frequentato questo istituto per tutti i bei 7 anni....quindi da interno.
Sicuramente un po' di differenza tra interni ed esterni c'è......perlomeno essendo interno e facendo lezione tutte le settimane gli insegnanti ti conoscono.
A Perugia pero' quello che voi dite e raccontate (x carit* vero, conosco anche altre testimonianze)!! non succede!
Qui gli esterni (privatisti) vengono trattati bene....certo magari qualche domanda in + per vedere giustamente il livello di preparazione ma danno tranquillamente 10, 10 elode....ecc....come possono bocciare sia interni ed esterni.
Personalmente sono stato sempre + che fortunato...incontrando insegnanti oltre che validissimi dal punto di vista didattico,anche disponibili dal punto di vista umano...requisito fondamentale x un insegnante che voglia far piacere la materia a chi studia.
Voglio inoltre aggiungere una piccola nota: a volte andando a fare gli esami,soprattutto si strumento, se qualcuno suona molto bene (a volte meglio di qualche insegnante...) potrebbero esserci delle invidie e .....voti magari inaspettati! Puo' succedere, ma in commissioni serie no!!!!!!!!!
Buon sax (e jazz....) a tutti!!!!!!!!!

13th September 2006, 13:46
Lo sai che ci avevo pensato anche io??
Secondo me i professori sono costretti a bocciare tutti gli esterni perché altrimenti non potrebbero promuovere i loro alunni interni con voti buoni!!!!
Ad esempio a giugno al Conservatorio di Campobasso c'erano 40 persone che dovevano fare l'esame di armonia (22 interni e 18 esterni) e stranamente hanno superato l'esame solo gli interni, infatti a settembre eravamo in 18 a ripetere l'esame di armonia!!!!!

Queste cose succedono anche all'universit* :
Una volta un professore mi ha costretto a non fare l'esame al primo appello perché altrimenti avrei fatto fare brutta figura ad un altro ragazzo a cui dovevano mettere un voto alto per alzare la media per la laurea.

Ripeto, non voglio offendere nessuno, io mi sto riferendo al conservatorio di Campobasso!!!!

C'é qualcuno che ha frequentato il conservatorio di campobasso???
Cosa ne pensate???

13th September 2006, 13:59
non credo proprio.con la riforma nuova della Moratti più studenti vengono promossi più soldi entrano alla scuola e di conseguenza ai prof che sono cosi invogliati a promuovere e non a bocciare.forse questo giochetto poteva funzionare prima della riforma non adesso.all'universit* perlomeno nei conservatori non so se è stata attivata lo stesso tipo di riforma ma visti questi disguidi credo di no.
infatti se i prof del conservatorio promuovessero i privatisti significherebbe che non c'è bisogno di frequentare il conservatorio per avere ottimi voti e loro finirebberero o disokkupati o con pochissimi alunni.quindi con una retribuzione minore.ci sarebbe meno lavoro insomma.forse pecco di cinismo realia ma credo più a questo che penso piuttosto che ad un fatto di bella figura degli interni.....

13th September 2006, 14:14
Allora questa cosa non l'hanno spiegata bene ai prof di campobasso perché bocciano tutti gli esterni e promuovono gli interni a meno che l'esterno non abbia un calcio nel....!!!!

Perché i prof devono dimostrarti che visto che non fai il conservatorio da loro 6 una merda e ti ridono in faccia appena dici una cosa????

scusate ma sto incazzato nero!!!!

14th September 2006, 01:26
ho appena dato una ipotesi del perchè succede questo....almeno finchè non trovano la loro macchina su 4 blocchetti opportunamente rigata ai fianchi........ :yeah!)

15th October 2006, 13:04
Da ex allievo del conservatorio di L' Aquila posso confermare tutto quello che ho letto nel forum riguardo questo argomento.
Purtroppo spesso vengono commesse delle ingiustizie nei confronti degli allievi esterni, per svariati motivi che vanno dalle dispute tra l' insegnante preparatore esterno e quello in commissione interno, alle vere e proprie cattiverie a spese degli esterni, vissuti come intrusi che cercano di strappare il titolo senza frequentare. Fortunatamente il conservatorio che ho frequentato ha adottato criteri abbastanza seri riguardo la valutazione degli esterni che rispondono al programma stabilito ministerialmente senza la possibilit* della commissione di "svariare" fantasiosamente.
Sicuramente l' allievo interno sar* sempre più facilitato di quello esterno; gli insegnanti conoscono bene gli interni e se in fase d' esame a loro scappa qualche imperfezione, questa viene spesso sminuita facendo fede a quello dimostrato nel corso degli anni passati da frequentante.
Cosa che non è del tutto sbagliata.
A mio avviso bisognerebbe essere obiettivi nella valutazione degli esterni, e non bocciarli per partito preso, purtroppo spesso le commissioni sono composte da persone alquanto deprecabili da questo punto di vista e tutto si riduce all' ultimamente tanto in voga "fattore C."

15th October 2006, 14:43
tra l'altro anche ammettendo la massima seriet* degli esaminatori c'è un fattore psicologico molto importante.....vedere tutti i giorni la stessa persona anche se non risulta essere eccellente alla prova la rende comunque familiare e piacevole agli esaminatori.l'esposizione giornaliera alla stessa persona anche se insopportabile può fare questo effetto.....e se si pensa che addirittura ragazzine che vengono rapite che vedono solo il loro rapitore poi si affezionano indissolubilmente a lui(è una patologia con un nome preciso.nn lo ricordo)...è un vantaggio non indifferente

1st November 2006, 18:41
:evil: :muro((((
ed io continuo a ripetere...Che tristezza! Concordo anch'io, purtroppo è così. Ma siamo sicuri che si diviene bravi studiando in una scuola?? Io faccio l'esempio delle Accademie di Belle Arti; per diventare grandi artisti non si ha bisogno di una scuola. Il genio se c'è, è dentro e non può darlo nessuno. La scuola come conservatorio o accademia di qualsiasi tipo essa sia, è molto chiusa come tipologia di studio e non da' spazio alle innovazioni. Conosco molta gente che studia in conservatorio, compresa mia sorella (però lei è più in l* con la preparazione) ma a parte la tecnica di esecuzione molto precisa e accademica, non è che fossero poi granché... però non lo dico per presunzione; tempo fa studiai da un privato e quando passai al conservatorio mi trovai un po' maluccio. Per nulla seguita in solfeggio e in strumento, nonostante fossi più preparata di altri, me ne andai anch'io, delusa e irritata.

2nd November 2006, 03:18
quello che vado predicando da tempo estremizzandolo nell'essere autodidatta in ogni situazione non solo nella musica.
saper bastare a se stessi è la massima forza e saggezza.ma bisogna andare oltre le istituzioni e oltre il genio.in quanti arrivano in questa terra di mezzo?

3rd November 2006, 22:22
in pochi ovviamente. Molto sacrificio e uno studio appassionatamente ossessivo :neutral:

8th November 2006, 18:43
salve volevo dire anch'io la mia in questo contesto..io sono stata l'allieva più bisfrattata e maltrattata che abbia mai avuto il conservatorio di bari!!il perchè??ve lo devo dire o potete immaginarlo??credo che uno dei più grandi motivi sia stato sicuramente invidia e sinceramente a volte ho riscontrato un profondo maschilismo da parte di alcuni professori che..ovviamente trattavano con dovuti riguardi e guanti gialli i loro allievi maschi...devo lanciare anche questo problema parlando del caro conservatorio??nessuno ha avuto davanti agli occhi un episodio di razzismo??io si..per come parlano e per come fanno le lezioni certi prof..sfacciatamente!!spero che per le altre ragazze di questo sito le cose siano andate meglio!!!kisses

22nd December 2006, 15:05
io ho provato ben due volte l'esame di ammissione ed entrambe le volte gli insegnanti parlavano tra di loro oppure bevevano il caffè....
Inizio una scala e a met* mi interrompono....ok puoi andare....
boh non li capisco....
:saxxxx))) :saxxxx))) :muro(((( :muro((((

PallaDiCannone
23rd December 2006, 18:56
Beh, per capire se un ragazzo sa suonare o ha potenzialit* bastano due note, o almeno penso sia così! Ma per il resto avete ragione in molte cose, spesso in conservatorio si trova gente arrogante che crede di essere Dio in Musica...questo ovviamente non può e non deve scoraggiarci, anzi, deve darci più forza e rabbia per studiare di più e fare sempre meglio! ciao

2nd January 2007, 13:07
forse non bisognerebbe semplicemente generalizzare...
conosco insegnanti di conservatorio umili e collaborativi ... e conosco principianti autodidatti ed incapaci che sono un pò troppo pieni di se...

... che faccia parte più dell'indole della persona che non del corso di studi?

2nd January 2007, 15:46
Sicuramente e' la persona che c'e' dietro al maestro ad essere un po' cosi'.....
Sicuramente Non tutti sono arroganti e "stronzi", ad esempio quando ho fatto l'esame io il maestro di sax e' quello che e' stato piu' attento mentre gli aliri due facevano casino...
Secondo me molto e' determinato anche da quello...

19th January 2007, 13:44
Sono stato allievo interno.
Quello che ho notato io nel mio conservatorio per quanto riguarda sassofono è la disparit* di valutazioni anno per anno: ogni anno si usa un metro di giudizio diverso, però ogni volta assolutamente uguale per tutti.
Nel corso degli anni c'è stata una tendenza netta ad alzare i voti. Per capirci: un 6 di cinque anni fa è diventato un 8 di oggi. Non so perchè.

E' ovvio che se un aspirante allievo o un esterno si fa conoscere da un prof interno sar* preso un pizzico in più in considerazione (nel senso che dimostra di essere profondamente interessato al conservatorio). Da qui alla raccomandazione o all'esclusione a priori ne passa molto. Non dico che non succeda, ma, almeno nella mia esperienza, passa chi è più bravo.

Bisogna poi ricordare che spesso chi viene "fermato" subito è perchè è totalmente palese l'impostazione errata (che nel sax può essere il suono, la tecnica, l'imboccatura, la respirazione, etc.). In conservatorio si studia sassofono classico, tutto il resto è, almeno inizialmente, inutile ai fini del percorso classico. Dico solamente che bisogna andarci piano con le sentenze ai prof di sassofono se non si ha un'idea precisa di cosa sia il sassofono "classico".

Detto questo, mi dispice che in alcuni conservatori accadano discriminazioni.
Avete la mia solidariet*.

APOLLO CREED
7th March 2007, 17:51
Ho saputo che al conservatorio di Reggio Calabria il prof S. pretendeva vere e proprie MAZZETTE per far entrare i nuovi allievi al primo anno e ho anche saputo che sostituiva i pezzi migliori dei sax degli allievi con quelli peggiori, convincendoli che il loro strumento doveva essere revisionato da lui personalmente.... In alcuni casi rubava addirittura i sax ai propri allievi.... :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Per fortuna è stato denunciato, (credo)arrestato e spedito chiss* dove.....
Gente così non merita rispetto.....

7th March 2007, 19:35
Gi* gi*.....
Bisognerebbe togliergli la licenza da musicista ad uno così....

APOLLO CREED
30th March 2007, 17:37
Al conservatorio di RC molti sassofonisti, disperati per gli svariati tentativi malriusciti di essere ammessi a prescindere dalla loro preparazione, hanno dovuto fare esami di ammissione con strumenti poco suonati, come fagotto o corno, dopo un breve periodo di studi. Poi ,una volta ammessi, sono passati da interni alla classe di sax. Fare carte false o addirittura cambiare strumento per entrare in una scuola è vergognoso :mad: ...

15th April 2007, 17:22
Non solo a RC succede questo. Nel "conservatorio" in cui faccio gli esami da privatista, é stata arrestata la segrataria perché prendeva le mazzette e riutilizzava questi soldi per comprare droga. I migliori guadagni se li faceva con i cinesi o giapponesi che si presentavano per il canto lirico. Venivano chiesti 1000 - 2000 euro per fare l'esame di ammissione al conservatorio. Questa signora andava la mattina dell'esame dal prof. e diceva di avere un occhio di riguardo per queste persone in quanto amici.
Questa notizia é uscita anche sui giornali, una figura di ..... incredibile!!!!!

Alessio Beatrice
15th April 2007, 18:42
:shock: Siamo proprio in Italia..!

16th April 2007, 16:17
Cosa credete che sia la scuola italiana: UN'AZIENDA! E come tale deve avere i suoi profitti. Sono pochissimi i professori ed in particolar modo i direttori d'istituto che hanno d'avvero a cuore i progressi e il futuro degli studenti.
Noi paghiamo le tasse per poter studiare, solo questo importa all'AZIENDA e se ne strasbatte se noi veniamo bocciati (anzi, è un bene per loro dato che paghiamo le tasse per un ulteriore anno scolastico in più); è normale che vengano favorite determinate persone e qui vengono fuori il razzismo, le mazzette...scommetto che tutti qui avete passato il vostro piccolo inferno, il mio è stato (e lo è tutt'ora) pagare le tasse e non poter fare le lezioni di musica da camera perchè il mio prof nn ha ne un pianista, ne altri strumentist e ne degli spartiti da potermi far suonare e vedi tutti i giorni la mandria di persone che ti hanno rifiutato la collaborazione perchè a detta loro erano impegnati con lo studio, piantonate davanti alle macchinette del caffè (ne abbiamo due al conservatorio, ma il direttore nn ha i soldi per ricomprare tutti quegli spartiti che si sono RUBATI dalla biblioteca).

18th April 2007, 23:07
E' meglio copiare una pittura o creare un dipinto ? E' meglio declamare i versi della Divina Commedia o essere l'autore di quei versi ?
Che pittore è uno che copia i quadri? Che scrittore è uno che copia un libro?
Chi vuole fare il musicista deve chiarirsi questo concetto.

Il vero musicista è colui che crea, non colui che suona la musica di altri.
Il secondo tutto al più è solo un interprete.

Come si s*, il conservatorio non ti d* questa impostazione, non ti fa ragionare su ciò che realmente serve per diventare un musicista. Non è questione di programma, ma di metodo.
Il massimo per un diplomato è saper leggere le note, suonare Ravel o chicchessia e illudersi di saperlo interpretare. Adesso gli fanno fare anche qualche corso sperimentale A PAGAMENTO con buona pace di che vuole aggiungere un ulteriore pezzo di carta al diploma.

Se vedete un conservatorio nelle vicinanze, non esitate
un attimo a correre dalla parte opposta,.....ne guadagneremmo tutti.

19th April 2007, 12:27
Bhè, mi sembri un po' troppo polemico a riguardo...
Leggere bene le note e suonare bene le note non vale niente...?! :roll:
Io credo sia gi* un primo grande traguardo rispetto a chi non lo sa fare, no?

...poi non saprei che altro dire...i conservatori hanno tanti lati oscuri e difetti, ma credo che questi accanimenti siano solo preconcetti dattati da non so quali stati d'animo... :?:

Perliamo di fatti concreti e vissuti.

19th April 2007, 13:14
Il vero musicista è colui che crea, non colui che suona la musica di altri.


approvo in pieno...
non suonerei mai per suonare musica d'altri.
tutto sommato, per l'interprete, non ci vedo divverenza tra suonare un pezzo commerciale pop o un brano di musica classica.
l'interprete, peggio ancora se in un'orchestra mi da l'impressione di non brillare di luce propria... (ma è solo una mia opinione)

viceversa mi sento di dissentire da:
Come si s*, il conservatorio non ti d* questa impostazione, non ti fa ragionare su ciò che realmente serve per diventare un musicista.

ammetto che non ho mai seguito lezioni al conservatorio... tuttavia, in tutte le scuole si studia ciò che è stato fatto in passato.
Un valido allievo dovrebbe basarsi su chi lo ha preceduto, impararne il linguaggio ed esprimersi.
sta alla singola persona sperimentare e scrivere/suonare qualcosa di personale.

19th April 2007, 13:45
Il vero musicista è colui che crea, non colui che suona la musica di altri.


approvo in pieno...
non suonerei mai per suonare musica d'altri.
tutto sommato, per l'interprete, non ci vedo divverenza tra suonare un pezzo commerciale pop o un brano di musica classica.
l'interprete, peggio ancora se in un'orchestra mi da l'impressione di non brillare di luce propria... (ma è solo una mia opinione)

Bhè, anche su questo non sarei così drastico...
Certo è una frase ad effetto, ma dovremmo fare tutti solo i compositori?!?
Filosofeggiare su certi argomenti è un po' ridicolo, credo. Ma sì, lasciamo tutta la musica scritta fino ad oggi alla memoria dei nostri avi!!! :shock:

Teosax
19th April 2007, 16:05
Se posso esprimere un'opinione in merito, vorrei dire innanzitutto che suonare solo musica propria è un pò un azzardo nell'ottica complessiva della musica.

Se ognuno suona solo la propria musica sarebbero soltanto i compositori stessi che dovrebbero suonarla... mi sembra di una tristezza incredibile!

Morricone non sarebbe mai diventato tale se non avesse avuto qualcuno che interpretasse le sue colonne sonore e anzi molti compositori si avvalgono dell'aiuto di strumentisti professionisti per scrivere le proprie musiche!

Il lavoro di un compositore e il lavoro di uno strumentista sono due cose differenti che non possono essere messe a confronto.
Sono indispensabili tutt'e due le figure nella musica e togliere uno o l'altro non avrebbe senso.

Ogni musica, ogni stile è un LINGUAGGIO.

E partendo da questo ogni linguaggio ha un suo alfabeto e un suo codice.

La musica classica, la contemporanea, il jazz, il rock, il pop, il soul, il liscio...

Credete che ci sia uno strumentista che conosca alla perfezione ogni linguaggio?? Utopia.

Per imparare solo il linguaggio classico ci vuole una vita, così come il linguaggio jazzisitico... ecc... parlo a livello professionistico.

Poi... se esiste un compositore che è anche un grande strumentista (e la storia ne è piena) ben venga!!
Ma non si può sminuire il ruolo di un interprete e dire che suonare un pezzo di musica classica è uguale a suonare un pezzo di musica jazz, bhe non è proprio così!
Le note le leggi, ma sarebbe come sentire un inglese che parla italiano con il suo accento anglosassone... all'orecchio stride!!!

20th April 2007, 00:58
La mia critica non è rivolta agli studenti del conservatorio ma è rivolta al conservatorio come scuola di formazione. Non ho nessun accanimento e il mio stato d'animo è sereno e comunque ritengo il conservatorio una "istituzione" obsoleta e inadeguata a formare e immettere nel mondo della musica ( e del lavoro) i suoi allievi. A volte questi allievi si sono sacrificati e applicati per tanto tempo 10, 12 anni per ritrovarsi troppo spesso con dei grossi limiti anche musicali. Allinizio degli anni '90 insieme a Massimo Manzi e a Stefano Mora abbiamo fondato a Civitanova Marche una delle prime scuole di musica popolare delle Marche. Venivano da noi tanti studenti diplomati per imparare non la tecnica dello strumento ma per imparare la musica per capire cosa era e come si faceva la musica. Sia ben chiaro non sponsorizzo una scuola, quella scuola non c'è più, Massimo ha continuato per un pò, altrettanto Stefano e io intanto fortunatamente mi ero laureato e ho trovato un lavoro più idoneo a sostenere me e la mia famiglia. Quindi per esperienza vissuta ho insegnato a pianisti, violinisti, sassofonisti, flautisti ecc. che di musica sapevano NIENTE. Sapevano leggere lo spartito...?? non sempre. Credo che in 10 anni di vita dedicati solo allo studio della musica si possa e si debba fare qualcosa di meglio. Ripeto non è una questione di programma musicale (nessuno dice che i classici non devono essere studiati e suonati) è una questione di metodo. La musica è creativit* è libert* di esprimersi. Questa libert* viene insegnata e la creativit* viene stimolata e aiutata a venire fuori (se c'è) ? NO. Il mio pensiero è a favore degli studenti perchè a loro il conservatorio DEVE DARE DI PIU'. Però perchè proprio voi siete i primi che vi fossilizzate e che vi sentite offesi se si critica questo strano modo di "formare" un musicista. Fare musica non significa avere come obiettivo un pezzo di carta e un repertorio. Fare musica significa creare musica interpretarla e crearla. Chi meglio di Bach potr* suonare una sua fuga? NESSUNO.

Teosax
20th April 2007, 09:17
E allora non suoniamole più...

Teosax
20th April 2007, 09:31
Un musicista è "una persona che esegue o che compone musica per professione" (Definizione wikipedia).

I musicisti si possono classificare secondo questo schema, che li suddivide in base al loro ruolo nella categoria professionale:

- L'arrangiatore modifica una canzone secondo le esigenze di spettacolo.
- Il cantante usa la propria voce nei brani musicali.
- Il cantautore scrive le canzoni e le esegue con la propria voce, insieme
ad altri musicisti, utilizzando talvolta un proprio strumento di
accompagnamento.
- Il compositore crea la musica e ne trascrive le parti sulle partiture che
gli strumentisti eseguiranno.
- Il direttore d'orchestra coordina gli elementi di una orchestra.
- Il Disc jockey personalizza i brani ed elabora le scalette di esecuzione.
- Lo strumentista suona uno strumento musicale del quale è un profondo
conoscitore

Ecco, l'unica classificazione che non condivido, è il DJ... io non l'ho mai reputato un musicista anche se è un mio parere e so che molti al contrario lo ritengono uno della nostra categoria.

Quindi quando si dice "fare il musicista" vuol dire creare musica, si è vero, ma non solo... gli altri sono musicisti allo stessissimo modo e non sono assolutamente surrogati, hanno solamente ruoli diversi, perché i compositori non avrebbero nessuno che gli suona le musiche se non ci fossero musicisti strumentisti.

I corsi di conservatorio, per quanto riguarda la mia esperienza, hanno tutti l'impostazione per creare strumentisti.
Chi volesse creare musica, deve fare "Composizione".
Ora io non dico che questa impostazione è giusta, assolutamente, secondo me il musicista "totale" deve riuscire a sostenere almeno bene un ruolo, e avere una preparazione minima-media su altri ruoli a sua scelta (arrangiamento, composizione, canto, direzione d'orchestra, ecc..).

Una volta che uno studente ha una visione globale (io me la sono fatta da solo... con il biennio), ha più facilit* ad affrontare tutto, nel suonare, nel creare, ecc...

Non siate categorici nelle classificazioni e nei giudizi dei ruoli! Perché (a mio parere) non è così che funziona il mondo della musica!

20th April 2007, 10:11
ringrazio rocri e teo che mi hanno dato ottimi spunti di riflessione.
cominciando dalla fine... nessuno di noi credo sia categorico, semplicemente ognuno ha il suo punto di vista.

(se passate sul mio forum si discute ugualmente su chi è e chi non è musicista... la risposta esiste ed è vaga con confini non bene delimitati ed opinabili)

ovviamente il mio punto di vista sul suonare musica d'altri può non essere condiviso.
Ma tornando a Morricone che è stato citato... forse ho più stima di un compositore mediocre rispetto ad un ottimo interprete.
conosco morricone ma ovviamente anche molti musicisti che hanno prodotto edizioni da 500 CD ... o CD-R, conosco i loro nomi...
per contro non conosco molti nomi di interpreti.

probabilmente studiando meglio la classica cambierò parere.
Spero di non essere andato troppo off topic.

20th April 2007, 11:32
Certo, certo, ognuno ha le proprie idee! :grin:
Ma come dici tu, è meglio non essere categorici...

...fondamentalmente in piccola parte posso anche condividere quello che dici. Nel senso che un compositore avr* sicuramente più creativit* di un interprete e se suona le sue musiche, sapr* bene come interpretarle.

Ma spesso (quasi sempre) un compositore non suona le preorie opere se non nella riduzione al pianoforte e sempre molto spesso, come dice Teosax, i compositori si avvalgono di ottimi strumentisti per creare determite composizioni... ci sar* un perche? Forse i compositori stessi riconoscono la grandezza dell'ottimo esecutore...questo è quello che penso io.
...spero di non avervi fatto zzz
:lol:

20th April 2007, 13:38
:-)
giusto... anche perchè sfido chiunque a comporre e interpretare da solo una sinfonia!

21st April 2007, 15:43
Certo, un interpret non potr* mai "colorare" lo spartito meglio di chi lo ha composto, ma non è forse questa una bella sfida? Per un musicista la cosa più appagante secondo me è l'attenzione, il benessere ed il divertimento che comunica e fa provare al pubblico; possiamo suonare nostre composizioni (beato chi le sa fare, io non so comporre e allora non dovrei più suonare?). Preservare il passato e pensare al futuro, secondo me non c'è niente di più allettante e stimolante che interpretare un pezzo che non è tuo perchè se gli darai un senso allora il musicista funziona.
Ecco, secondo me un musicista è colui che da un colore, un sapore ed un emozione a quello che suona, suo o di qualcun altro...il problema è che ne io ne nessuno ha ragione, chi ha ragione è sempre il pubblico xchè non avrebbe senso scontentarlo.

Chiedo anticipatamente scusa se involontariamente ho "attaccato" qualcuno, la mia voleva esere solo una visuale personale, non una critica ;)

22nd April 2007, 01:17
Da un certo punto di vista vorrei chiudere la discussione perchè vedo che questo è un tema che tocca delle corde molto sensibili, però sarebbe sbagliato da parte mia non esporre il mio pensiero per paura che la discussione non rimanga nei giusti toni. Quindi con molta pacatezza vi dico quello che penso sperando che nessuno si arrabbi ma la prenda semplicente come un punto di vista, diverso dal suo ma comunque sempre rispettabile.

Il ruolo dell'interprete è e sar* sempre più marginale. Le innovazioni e il progresso faranno scomparire il mero esecutore e la scuola (CONSERVATORIO) generatrice di strumentisti e non di musicisti a meno che non si rinnovi radicalmente. Se ai tempi di Bach ci fosse stato un registratore io ascoltavo Bach e non il suo interprete. Oggi fortunatamente ho un disco di Coltrane e il suo interprete è MORTO SENZA AVERE IL TEMPO DI NASCERE. A proposito ho anche un virtual suond machine professionale nel PC. Non credete nei progressi tecnologici?? Non credete che la tecnologia possa surrogare uno, dieci, cento strumenti in tutte le sue sfumature comprese quelle tecniche ed espressive? Male, molto male. Il futuro per un esecutore è e sar* sempre più quello di suonare Strauss a capodanno per le signore impellicciate. Attenzione però sembra che le pellicce si vendano sempre meno.

Che futuro avranno allora questi ragazzi. Perchè le iscrizioni sono calate così radicalmente. Perchè i giovani pur amando la musica preferiscono percorsi formativi al di fuori delle mura del Conservatorio o vanno al Conservatorio come fosse un dopolavoro?

Teosax
22nd April 2007, 10:38
Scusa, ma mi sembra che hai delle idee, apparentemente anche buone e interessanti, ma un pò confuse... mischi argomenti che in realt* non vanno mischiati. (a mio parere)

Una cosa è discutere se il ruolo dell'interprete è nobile o meno, ognuno ha il suo parere, anche se si sta cercando di far passare uno strumentista come un non musicista e questo è SBAGLIATO, non è suscettibile di discussione, cioè proprio a livello anche di definizione della parola, musicista è tutta una serie di cose tra cui anche lo strumentista...

Detto questo poi si sta facendo credere che colui che ha una formazione accademica viene fuori un non-musicista... qui mi sento tirato in ballo...
Ho alle spalle 12 anni di studio, tutt'ora studio, sono strumentista, ho alle spalle tantissimi concerti, di tutti i tipi, dalla musica rinascimentale alla contemporanea, dalla classica al rag-time, al tango argentino, ecc...
Secondo te, per poter fare questo in modo dignitoso, si può non essere profondi o quasi conoscitori della musica? ... non scherziamo ...

-Per poter fare questo, bisogna conoscere a fondo la storia della musica, tutti gli stili, il perché storicamente si è arrivati a questo piuttosto che a quello... ecc...
-uno strumentista professionista ha e deve avere conoscenze armoniche, perché per interpretare in modo giusto deve poter capire che cosa ha fatto il compositore a livello armonico nell'opera...

... potrei continuare all'infinito ...

Il Conservatorio ti da la possibilit* di diventare un musicista!! E' questo deve essere ben chiaro...
Sta a te che ruolo avere nella societ*... strumentista o compositore o direttore d'orchestra (altro ruolo che secondo i tuoi o vostri schemi andrebbe abolito dalla faccia della terra, ma spesso sono più musicisti loro di tutti gli altri, perché per diventare direttore d'orchestra, devi avere il percorso formativo da strumentista e di compositore insieme).

Quello che forse non si è capito, che i due ruoli hanno gli stessi percorsi formativi... il compositore in più conosce tutte le tecniche per poter creare senza errori un'opera musicale di qualsiasi tipo... ma questo non vuol dire essere più musicista di un'altro.

Diventare un vero musicista, significa tanti anni o forse una vita di sacrifici, e in Italia come altrove ci sono tante cose che non vanno (vedi Riforma ancora non in vigore), ma la possibilit* di diventare un musicista te la danno (a livello formativo). Il problema è che è durissima... e chi ha la forza di andare avanti? Di fare tutti quegli anni?

Non sai quanti ragazzi ho visto lasciare...

23rd April 2007, 01:05
cito:

Scusa, ma mi sembra che hai delle idee, apparentemente anche buone e interessanti, ma un pò confuse...

Forse le mie idee ti sono sembrate confuse perchè mi sono espresso male.
Per me fare arte significa creare arte e questo vale per tutti dal falegname (che può essere anche lui un artista) al musicista.
Le classificazioni varie della Wikipedia o di altri sino ad ora mi lasciano dello stesso parere.
Un esecutore non fa musica ma replica chi la musica l'ha fatta. Quindi sino a che la tecnologia non poteva darmi l'integrit* interpretativa del brano composto dall'autore sono dovuto ricorrere all'interprete per ascoltare la musica (comunque non compero 2 CD dello stesso Requiem). Ora che compero il disco dei Beatles di Coltrane o dello Zecchino d'oro che me ne faccio di uno che li risuona uguali? NON HA SENSO. Questa era la mia ironia sulla signora impellicciata o trendy. Cose senza senso per altrettante persone (con tutto il rispetto per le signore con pelliccia o trendy, la mia è solo una perifrasi per definire il concetto di superficialit* musicale).
Ora tu mi dici che hai alle spalle 12 anni di studi accademici per diventare un interprete dignitoso e bravo di numerosi autori (e qui si apre una dolente nota ma lasciamo stare). E per fare musica quanto tempo ci vuole di studi accademici?? Dopo che ti sei imbottito di solfeggio, strumento, composizione, composizione sperimentale (magari meglio) ce la facciamo a scrivere due note tue sul pentagramma?? E ti meravigli se qualcuno si rompe prima?? Ma Bill Evans, Jarret, i Pink Floyd o Casadei hanno fatto così?? Ma persino un classico come Erik Satie quando a capito le cose ha mandato a quel paese tutti e lo ha fatto a met* '800 quando studiare armonia poteva ancora essere un'avanguardia.
PRETENDETE DI PIU' è un vostro diritto di studenti, non lasciatevi abbindolare dal corso di jazz o altro, pretendete subito che vi siano dati i mezzi per innovare e non per fare archeologia musicale. Chi ha "fatto" la musica è sempre stato un innovatore da Bach a Mozart da Coltrane ai Led Zeppelin. Basta solo con l'archeologia da spartito. Lo spartito era solo il mezzo per tramandare la musica perchè non ne esistevano altri. Se Mozart avesse avuto uno straccio di registratore o meglio un sinth virtuale così faceva anche a meno degli orchestrali, che goduria........ e che disastro immane per il Conservatorio. Mozart sarebbe stato quello e basta. Sono convinto però che a qualche professore non sarebbe piaciuta l'interpretazione di Mozart. :yeah!) Chiss* forse lo indirizzer* al corso di Composizione sperimentale non è tagliato per interpretare. :sad: Ovviamente le ultime frasi sono delle battute. Uhmmmm ..sono delle battute?? Non mi stancherò mai di ripeterlo PRETENDETE DI PIU'. Poi se questo di più non c'è .... vedete voi.

Teosax
23rd April 2007, 10:17
Va bene... il tuo è un punto di vista...

Punto di vista che purtroppo o per fortuna (non lo so) non condivido in nessun punto, quindi possiamo stare qui a discutere all'infinito ma siamo troppo distanti mentalmente. E non è colpa di nessuno. Abbiamo semplicemente 2 mentalit* diverse sull'argomento.

Credo che questo non debba compromettere l'onest* intellettuale di ognuno di noi e stringiamoci la mano dicendo: "Non ha ragione nessuno!" ;) e chiudo la discussione su musicista si o no e chi... almeno con te cleveland perché non ne verremmo mai a capo...

anche se è bello vedere che c'è sempre gente che comunque ha opinioni agli antipodi (e qui dico per fortuna!)

23rd April 2007, 14:23
Sinceramente non riesco nemmeno io a capire dove vuoi arrivare, cleveland. Forse ho capito la tua tesi, ma le tue spiegazioni mi sembrano non argomentare a tuo favore...

Secondo me se l'interprete è in via di estinzione allora lo è anche il compositore. Mi spiego: Chi ha "fatto" la musica è sempre stato un compositore. Chi ha "suonato" la musica è sempre stato un musicista (o interprete, se vuoi). Se chi suona la musica sar* rimpiazzato dal computer, allora lo sar* prima o poi anche il compositore... Comunque che centra tutto questo col essere vero "musicista" o no?

Se, come ho capito, vuoi dire che i veri musicisti sono solo i "compositori", allora perchè argomenti questa tesi smontando gratuitamente il ruolo dell'esecutore e non argomentando a favore di quello che dici? Perchè la risposta non può essere: convertire i strumentisti in compositori!

Se Bach, se i Pink Floyd...leggo troppi se... ...mio nonno mi dice sempre che il SE è il paradiso dei coglioni! :lol:
...naturalmente senza offesa, è una battuta! :grin:

Forse sto pretendendo troppo? :cool:

23rd April 2007, 15:43
Assolutamente Rocri, non pretendi troppo.
Sono una persona scherzosa che ama ridere e le battute mi fanno sempre piacere. Come vedi spesso le faccio per primo e mi dispiace anche a me quando vengo frainteso. A volte non prendo sul serio neanche me stesso ed è forse per questo che una parte rilevante di me continua a giocare.
Nella musica abbiamo opinioni diverse, modi diversi non di approciarla perchè anch'io vengo da quegli studi, ma di viverla, di pensarla di amarla. Come dice Teosax è bello confrontarsi quando il confronto vive nel reciproco rispetto. Io non mi stancherò mai di confrontarmi con Teosax o con te (ovviamente su altri temi questo lo abbiamo fin troppo esposto) o con chiunque sia disposto a confrontarsi lealmente senza attacchi fuori luogo o offensivi. Qui non esiste chi ha ragione o torto mi fa solo sorridere chi pretende di avere la verit* in tasca.
Una cosa ci accomuna: la passione e l'amore per l'arte e per la musica (e scusa se è poco!!!!)

Sabato 28 se non suono vengo a sentirti a Senigallia. Vedi di darmi ragione perchè quando tra il pubblico vedrai uno alto 1.95 x 90 Kg, quello sono io. :grin:

Per Alessio: scusa se sono andato un pò off topic ma non sempre è facile rimanere in riga specialmente dopo un lungo scampbio di opinioni.

Teosax
23rd April 2007, 15:47
No, va bhe, penso solo che cleveland abbia una opinione al riguardo che da parte mia non trova appoggio ma può essere sempre un opinione... poi magari ha ragione lui!

La storia ci ha insegnato che i computer possono sostituire anche i compositori, vedi Iannis Xenakis che ha brevettato un software in grado di comporre tramite calcoli matematici... la tecnologia va avanti per tutti!

Finale o Sibelius o altri software sono in grado di armonizzare in automatico, quasi quasi posso comporre qualcosina anche io di gradevole con l'aiuto di un PC e il software giusto.

Nella musica da discoteca addirittura la composizione di un brano è fatto tramite suoni tutti precampionati e mischiati a piacimento del dj...

Ecc... ecc...

23rd April 2007, 16:07
La storia ci ha insegnato che i computer possono sostituire anche i compositori, vedi Iannis Xenakis che ha brevettato un software in grado di comporre tramite calcoli matematici... la tecnologia va avanti per tutti!


sarei curioso di capirne il funzionamento.


Finale o Sibelius o altri software sono in grado di armonizzare in automatico, quasi quasi posso comporre qualcosina anche io di gradevole con l'aiuto di un PC e il software giusto.
... probabilmente fanno anche un buon lavoro...
ma l'idea di base la deve mettere sempre l'uomo.
un software simile è una sorta di "impastatrice". non basta la macchina per fare di qualcosa di decente, si rischia ri comporre un prano armonicamente perfetto ma senza un senso compiuto o di scarso interesse.


Nella musica da discoteca addirittura la composizione di un brano è fatto tramite suoni tutti precampionati e mischiati a piacimento del dj...
il dj mette musica d'altri pubblicata su CD e vinili generalmente. talvolta aggiunge suoni ... tutto li.
Chi invece compone buona musica col computer ha tutta la mia stima.
solo all'apparenza chiunque potrebbe fare musica in questo modo, tuttavia i migliori compositori di musica elettronica hanno solide basi musicali.
bisognerebbe vedere per credere.

Teosax
23rd April 2007, 16:30
sarei curioso di capirne il funzionamento.

pure io!


... probabilmente fanno anche un buon lavoro...
ma l'idea di base la deve mettere sempre l'uomo.

concordo in pieno


il dj mette musica d'altri pubblicata su CD e vinili generalmente. talvolta aggiunge suoni ... tutto li.

Chi compone le musiche da discoteca spesso sono dj famosi... e il metodo di composizione è quello che ho descritto... lo so per certo.


Chi invece compone buona musica col computer ha tutta la mia stima.
solo all'apparenza chiunque potrebbe fare musica in questo modo, tuttavia i migliori compositori di musica elettronica hanno solide basi musicali.
bisognerebbe vedere per credere.

Concordo anche su questo punto...

Ma la stessa cosa vale per gli interpreti che spesso sono anche compositori e di musica ne capiscono come chi la crea!
Sostituire lo strumentista con un computer non è proprio il massimo dell'aspirazione musicale, penso per qualsiasi compositore, tranne per i seguaci della musica elettronica.

Se non si ottengono risultati soddisfacenti in un senso, neanche nell'altro ho sentito risultati degni di un esecuzione UMANA, che al suo interno racchiude cultura storica, sensibilit* artistica, emozioni e tutto il pacchetto che un corpo e una mente umana possono regalare.

Teosax
23rd April 2007, 16:40
Ma posso fare una domanda?

Voi siete tutti anche compositori?

Perché se non lo siete, secondo il vostro ragionamento non dovreste essere considerati musicisti... cioè non componete, non create, quindi non siete musicisti.

E' così?

Quindi.. non so... in un gruppo famoso... il creatore delle musiche è il solo musicista... chi suona con lui... in teoria non lo è... giusto?
Quindi chi suonava con Chick Corea non era un musicista...
Chi suona con Vasco Rossi non è un musicista...

O se no mi viene in mente Riccardo Muti, o Izaac Perlman, o Rostropovich... non sono musicisti...

teoria interessante...

ma che secondo me non ha senso.

Senza polemica, ma non ha senso.

24th April 2007, 14:18
Teosax a volte mi meravigli. Uno della tua esperienza come può non sapere come funziona suonare in un gruppo?? Lasciamo stare la musica Jazz dove il tema (e il suo autore) sono solo un pretesto per arrivare ai solo (o come li chiamano al Conservatorio "composizioni estemporanee") dove tutti partecipano dalla base ritmica ai solisti e dove tutti hanno la possibilit* di dire il loro pensiero musicale e di creare qualcosa anche se estemporaneo. Ma in un gruppo rock o altro pensi che ci sia qualcuno che distribuisce le parti a tutti? No Teo, non funziona così. In un gruppo c'è uno (spesso il più creativo del gruppo) che ha un'idea una bozza da elaborare. Insieme si sviluppa il pensiero l'idea che quel componente ha avuto e tutti contribuiscono con la loro creativit* al risultato finale del pezzo (sennò che razza di gruppo è?). A me nessuno a mai detto - queste sono le note dell'intervento del sax o questo è il modo di accompagnare con le tastiere - perchè gli risponderei eccoti il sax e le tastiere e SUONATELE DA SOLO. Nessuno dice - hai fatto un Mi invece dovevi fare un Sol- perchè verrebbe mandato a quel paese istantaneamente E DA TUTTI. Pensa che nei gruppi famosi ci sono anche dei contratti che prevedono la redistribuzione dei diritti d'autore ai vari componenti del gruppo anche se il brano è registrato a solo nome di chi ha avuto l'idea. Se poi invece parliamo dei turnisti allora forse è un'altra cosa.

Per quanto riguarda Muti e compagnia bella mi trovi pienamente daccordo NON SONO DEI MUSICISTI. Lo capisco che può sembrare strano. Come i mostri sacri della musica colta?? Che ti devo fare?? Per me sono solo dei replicanti (tanto per usare un termine carino alla Blade Runner) :lol:

Sarebbe bello se dedicassimo tutti più tempo a individuare la differenza tra musica e noia, tra arte e industria.

Io la penso così Teo, e questo tempo per primo lo dovrebbe dedicare proprio il Conservatorio per i suoi allievi, per amore degli studenti e per amore della musica.

Ci siamo passati tutti Teo, siamo tutti ragionieri come diceva la barzelletta di Gino Bramieri :lol:

24th April 2007, 14:57
Sostituire lo strumentista con un computer non è proprio il massimo dell'aspirazione musicale, penso per qualsiasi compositore, tranne per i seguaci della musica elettronica

ovvio che pensare a finale come ad uno strumentista mi da i brividi!!
nel caso dell'eletronica, della musica concreta, ed altri generi adiacenti il computer è necessario (spesso anche per registrare una big band o solo una band).




Voi siete tutti anche compositori?
dal vivo non ho mai eseguito musica d'altri... eccetto un brano di un mio amico.
questo vale solo per la musica (etnica contemporanea) che suono.
con il sax, per ora, non sono nemmeno in grado di eseguire musica d'altri in modo accettabile.
All'inizio, frequentando il forum, proprio su questo argomento ero rimasto davvero stupito. proprio perchè arrivo da un contesto completamente diverso ... dove ognuno suona la sua musica.

ho imparato ad apprezzare i grandio autori... ma rimango attento a cogliere i momenti di improvvisazione dove il musicista riesce a esprimere qualcosa di se.

vale
24th April 2007, 16:55
Caro Cleveland,
se ognuno suonasse solo i pezzi composti da sè, creasse la sua parte improvvisandola e decidendo sul momento cosa suonare, allora noi, adesso, non avremmo mai neanche sentito parlare di Mozart, Bach, Beethoven o chi per loro, perchè nella loro epoca non c'era la possibilit* di registrare quindi, secondo il tuo ragionamento, nessuno, per essere considerato un vero musicista, avrebbe mai più dovuto suonare le loro opere. Siccome non c'era la possibilit* di registrare appunto, adesso le loro composizioni sarebbero assolutamente sconosciute. È vero che la musica è una forma d'arte, e come tale deve esprimere la creativit* dell'individuo, ma la creativit* non può essere espressa solo creando nuove cose, lo si può fare anche dando un'interpretazione che differisca dalle altre per qualche elemento che tu ci hai aggiunto o cambiato, interiorizzando e personalizzando il brano che dovrai eseguire. Probabilmente un violinista inorridirebbe a sentirsi dire che Izaac Perlman non è un musicista, così come un violoncellista lo farebbe con Rostropovich! Tutto questo perchè la musica classica è diversa dal jazz e dal rock, è basata su schemi fissi e parti ben precise e definite, che devono essere eseguite come scritte. Si potrebbe allora dire che, se uno deve eseguire un brano per come è scritto, il merito della riuscita/bellezza o meno del brano è (quasi) unicamente del compositore, ma se l'interprete non è bravo, e non ha studiato musica per anni e seriamente, il brano del compositore non risalter*. Ne ho avuto la prova perchè conosco un compositore; un suo brano avrebbe dovuto essere suonato in un concerto abbastanza importante. Purtroppo, questo brano è stato noiosissimo per via dell'orchestra, che era molto precaria e poco preparata, e del compositore che, parole del compositore, "era un cane". Io, invece, avevo gi* sentito quel brano suonato da un'orchestra brava, e mi era piaciuto molto. Quindi gli interpreti sono fondamentali! Come farebbe se no il compositore a far conoscere le sue musiche senza di loro? Se il brano è composto per orchestra, per esempio, sia essa di 50/100, ma anche solo 20 persone, e ognuno improvvisasse... non si andrebbe da nessuna parte! Uscirebbe una marmellata e un macello probabilmente inascoltabili, per quanto possano essere capaci gli strumentisti. Perchè un conto è un gruppo formato da quattro, cinque, mettiamo anche 10 persone, ma un conto sono 50 o 100, e lì si complica. Anche il direttore è fondamentale! Se non ci fosse non penso proprio che riuscirebbero ad andare tutti insieme, eseguendo le stesse dinamiche, lo stesso fraseggio, al momento giusto (deve essere proprio allo stesso momento, se no viene fuori un pasticcio, o almeno non viene fuori un'esecuzione professionale)! E come gli interpreti anche il direttore deve essere bravo, perchè una buona orchestra viene fuori anche da un buon direttore, altrimenti ognuno se va di nuovo per i fatti suoi e si ricrea il caos. Per essere bravo, il direttore deve studiarsi bene le parti (conoscendo a fondo la musica) e riuscire a dare nel momento giusto, alle persone giuste, i segnali giusti; mica riba da poco!
Quindi queste sono tutte persone che contribuiscono a far venire fuori un'esecuzione che possa non solo essere ben riuscita e ben apprezzata, ma che serva anche a far risaltare il brano dello stesso compositore! Essendo tutte persone che hanno studiato a fondo la musica penso possano tutte considerarsi MUSICISTI in piena regola!
Penso che il discorso che hai fatto tu possa in qualche modo valere in musiche basate sull'improvvisazione, infatti è vero che nel jazz o nel rock si usa meno reinterpretare brani composti da altri perchè quella che si riprenderebbe è la melodia, che in fondo non è importante quanto l'assolo, quasi impossibile da riprodurre essendo stretamente personale e legato all'autore. Tanto vale a questo punto creare una nuova melodia, da cui poi far partire l'assolo, massima espressione della creativit* individuale. È anche vero, però, che nel jazz "non ci sono note sbagliate" (frase detta da Miles Davis), quindi se uno suona un mi invece di un sol, come dicevi tu, se la nota sta bene armonicamente, non succede nulla, perchè è un tipo di musica molto più libera. Non per questo, però, chi suona musica classica non deve essere considerato musicista al pari di chi suona il jazz solo perchè mette esplicitamente in evidenza la creativit*, anche perchè spesso i brani di musica classica, per essere eseguiti, hanno bisogno di capacit* tecniche molto più elevate, quindi chi suona la classica deve essere più preparato a livello di tecnica. Inoltre la musica classica è la prima e la più antica forma di musica, e se anche chi è vissuto prima che nascessero jazz e rock la considerava una forma di creativit*, ci sar* un motivo no? ;)
Tutto questo ovviamente è un mio parere personale che non vuole offendere niente e nessuno (come al solito lo spirito di saxforum è pacifico!).
Saluti a tutti,
Vale

24th April 2007, 23:35
Ciao Vale, ho apprezzato il tuo intervento sia per i modi che per l'esposizione. Ti rassicuro subito che non mi hai offeso. Non mi offendo se una persona non la pensa come me, se lo facessi dimostrerei solo di essere uno sciocco. I forum (purtroppo anche quelli musicali) sono pieni di insulti e litigi e Saxforum è una mosca bianca. Di questo va dato merito sia ai componenti che a chi lo amministra.
Per rispondere al tuo intervento dovrei scompattarlo passo-passo, questo però sarebbe noioso, non per noi ma per gli amici del forum. Quindi nel rispetto di tutti vado al succo della cosa e ti dico:

I classici devono essere studiati come percorso musicale. Ciò che era una innovazione nel XVI sec. oggi non è più un'innovazione. Tu cureresti un malato con i salassi di sanguisughe? Nel XVI sec. si faceva. La vita, le scienze, le arti sono progredite e sono andate avanti a beneficio "del corpo e dello spirito". La musica?? Anche lei è progredita è stata al passo con i tempi e di questo me ne dai atto, daltronde è un fatto tangibile, inequivocabile.

Quando Bach, Mozart, Debussy, ecc. facevano la loro musica erano fuori dagli schemi musicali del tempo, erano delle avanguardie. Se si fossero rifatti solo ai classici dei rispettivi loro tempi noi non avremmo avuto nessuno di loro. E chi interpretavamo oggi... i ragli degli asini?? :lol:
La vita è in continua evoluzione e con essa tutto ciò che ci circonda che ti piaccia o no è così. Puoi ridipingere La Gioconda una o mille volte con tutte le sfumature diverse che vuoi E' INUTILE. Questo lo ha capito Bach, Mozart, Coltrane, i King Crimson ...... (la lista è lunga). L'unico un pò duro di "comprendonio" è il Conservatorio italiano che ti fa guardare solo indietro, ma la cosa più grave è che ti vieta (non mi dire di no) di guardare avanti. Il tuo modo di vivere la musica, o quello di Teosax, ne è la prova.

Sul fatto delle orchestre a volte capaci a volte incapaci mi trovi perfettamente daccordo. Oggi abbiamo a disposizione mezzi impensabili solo 4-5 anni fa. Si è in grado di avere un'ochestra di 200 elementi sul PC con una fedelt* da fare rabbrividire i Berliner. Per i soli interpreti vedo una strada che si sta stringendo. Rimane sempre il concerto di Capodanno.. :grin:

Non ti rispondo sulla tecnica migliore dei classici rispetto ai Jazzisti. Non perchè sono cattivo ma perchè potrei diventarlo. :lol:

E' vera solo una cosa, sul jazz conta di più quello che sai dire con lo strumento rispetto a quello che sai fare. Per chi è ancorato allo spartito è vero il contrario. Poi in tantissimi anno saputo unire creativit* e tecnica sopraffine.

Vale sono due mondi diversi sono due concezioni della vita diverse e il jazz al Conservatorio è la più grande cattiveria che si poteva fare alla musica jazz. Daltronde anche lei è finita e da quando c'è uno che te la insegna... risultato.... fine della libert*. E pensare che la musica Jazz è solo il canto della libert*. (hai citato anche tu Davis "non esistono note sbagliate" ti aggiungo io una cosa Vale "con qualsiasi armonizzazione" ssssh. non lo dire al tuo insegnate di armonia. :lol:

Alessio Beatrice
25th April 2007, 01:23
Piccola parentesi: se volete parlare di vari argomenti potete aprire alcuni post. E' pure meglio credo... ;)

vale
25th April 2007, 16:45
Ok, Alessio, ma cosa posso mettere come titolo per comprendere questa discussione? :roll:

vale
25th April 2007, 16:54
Lo so, mi sa che siamo andati un po' off topic.... (tanto per cambiare! :grin: )

vale
25th April 2007, 18:10
Ciao a tutti,
la discussione si fa interessante, e spero anche che contribuisca a "sassofonizzare" un po' di più il forum come diceva rocri :grin:

Mi sa che ora, caro Cleveland, ti dirò un po' di cose che ti stupiranno :lol:
Io, per ora, studio jazz e non vado al conservatorio, anche se penso che lo farò tra due anni. In effetti probabilmente non continuerò con la classica, una volta finito, però il conservatorio d* una preparazione e una base molto solida, sulla cui poi poter contare per suonare qualsiasi tipo di musica. Oltre a questo, cosa non da poco, avere un diploma del conservatorio aggiunge un punto in più al tuo biglietto da visita, perchè in fondo è una garanzia. Nella scuola in cui studio io, per esempio, hanno tra i loro slogan il fatto che tutti gli insegnanti siano diplomati al conservatorio. Purtroppo non è sempre una garanzia vera, anche perchè c'è gente che può suonare come un dio ma non saper insegnare, però intanto sono stati presi in questa scuola e hanno un lavoro fisso.
Sul fatto che il conservatorio non ti dia la possibilit* di guardare avanti, in realt*, non posso dire niente perchè io al conservatorio non ci sono andata, quindi non ribatto. Il fatto che ci sia il jazz, però, mi sembra un'iniziativa molto positiva. È vero che il conservatorio è nato come la scuola simbolo della musica classica, però il fatto di aprirsi anche ad altre musiche non lo trovo sbagliato, e non penso neanche che ti insegnino solo a riprodurre i soli di Coltrane o Bird o Miles, o a guardare solamente indietro, anche perchè nel jazz non è possibile! E poi perchè un'offesa al jazz? Prima di tutto non si è affatto obbligati a frequentare quel corso, e poi è un modo per proporre anche altre musiche cercando quindi di aprire la mentalit*, se fosse davvero così chiusa come dici. Il conservatorio in fondo, al di l* di come lo dipingi tu, è una scuola prestigiosa, considerata da molti il massimo che si possa avere in fatto di istruzione musicale. Quello che so è che a Milano ad insegnare jazz è Tino Tracanna, non so se lo conosci, però ha suonato in passato con Franco D'Andrea, e attualmente è nel quintetto di Paolo Fresu, quindi penso che di jazz se ne intenda. Se non ho capito male, poi, secondo te il jazz bisognerebbe impararlo da autodidatti, ma non è così facile come può sembrare purtroppo... perchè è sì espressione di libert*, però non basta suonare note a casaccio, bisogna innanzitutto conoscere il linguaggio del jazz e poi sapere come si improvvisa (perché nonostante si chiami “improvvisazione” non è che puoi prorpio suonare le prime note che ti vengono in mente!). Di sicuro uno poi deve andare avanti da solo e crearsi la propria musica, approfondendola a modo suo, però una base bisogna avercela, altrimenti è molto difficile riuscirci. Poi io non ho affatto detto che Mozart, Bach, ecc.. non fossero innovativi, anzi! Volevo solo dire che chi li suona penso sia un musicista a tutti gli effetti! Parlando del musicista puramente come lavoro, egli deve compiacere e far provare emozioni a un pubblico suonando bella musica (con "compiacere" non intendo che deve suonare quello che vuole il pubblico e "commercializzarsi", intendo suonare bella musica e non due note stonate buttate lì, anche se poi la “bella musica” è molto soggettiva, però il discorso si complica e non mi va, sono pigra :lol: , facciamo che lo metto tra virgolette…). Avendo i compositori del passato composto “bella musica”, il pubblico vuole sentire le loro opere, e se non ci fossero gli interpreti chi le suonerebbe? Noi, a questo punto, non avremmo mai sentito suonare niente di tutto ciò, se non fatto al computer. Per quanto un computer possa riprodurre fedelmente un brano, non potr* mai sostituire l'uomo, mi viene anche solo da pensare al mio maestro, che ha un suono molto bello secondo me, ricco di armonici, pulito e particolare. Sulla registrazione del cd, però, molti degli armonici vengono tagliati via, e sentirlo suonare dal vivo è molto ma molto meglio. E penso che col computer potrebbe essere la stessa cosa, i suoni sarebbero sempre un po' freddi, almeno rispetto a una rappresentazione dal vivo. Altrimenti perchè andare ai concerti? Gli amanti di jazz ci vanno anche perchè i jazzisti suonano ogni volta cose diverse, quindi possono sempre riservare nuove sorprese, ma gli appassionati di musica classica? Se le rappresentazioni dal vivo si potessero sostituire anche solo con una registrazione su disco, allora tutti rimarrebbero sempre chiusi in casa ad ascoltare i dischi, ma non è così. Un musicista, magari, potrebbe anche voler suonare solo la sua musica, ma deve pur campare! In fondo oltre che a una passione, un modo per esprimersi, è anche un lavoro, e come tale, anche se si è liberi professionisti, non si può fare solamente quello che si vorrebbe, purtroppo. Perché un giovane musicista appena uscito fresco fresco dal conservatorio può avere tantissime buone intenzioni, volont* e nuove idee da proporre, ma per fare questo bisogna che prima si avvii la carriera; non è che sono tutti Mozart che a sei anni compongono gi* la loro prima opera, anche l’esperienza aiuta! Prima di poter raggiungere un livello di maturazione tale da poter realizzare le proprie idee bisogna pur pagarsi da vivere, e per farlo si accettano gli ingaggi proposti. Perché poi, anche se magari suonare un’opera di Mozart non esprime al massimo la creativit*, non puoi dire che non è divertente e non d* neanche un po' di soddisfazione! Perché in fondo suonare in un’orchestra è bellissimo e molto divertente, anche se non puoi suonare il mi invece del sol! :lol:

26th April 2007, 09:31
una cosa è certa: per campare e realizzarci musicalmente dobbiamo suonare. Ognuno ciò che può e sa fare. Se qualcuno riesce a suonare solo opere sue, ben per lui... Poi vorrei ricordare che in passato molti compositori furono scoperti solamente dopo la loro morte (...) Ormai da molto tempo è così nella musica: si ripetono grandi opere passate. Il futuro forse sar* diverso...
Il problema vero di questa discussione è infatti che soltanto il futuro sapr* darci la risposta. Ma quello che proprio non riesco a capire in questa discussione è questo accanimento di cleveland verso ogni forma di studio accademico. Il conservatorio ha molti lati oscuri (sono il primo a dirlo e ad averne le tasche piene), ma ha anche professori e didatti di fama mondiale che non sono chiusi rispetto al fututo.
Perchè tutta questa frustrazione verso il conservatorio? Che ti ha fatto? ...parlo seriamente

Teosax
26th April 2007, 11:07
A mio parere Andrea ha dato una risposta fantastica!!

Cito più o meno...:

- Io arrivo da un ambito totalmente differente, dove ognuno improvvisa quello che ha dentro, e quindi è musica sua, non stai suonando musica di altri, è quello che hai dentro l'anima, suonare musica di altri non mi riesce neanche -

Perfetto!!!
Hai detto parole sante! Io Teosax, e tu Andrea siamo due cose completamente diverse, proveniamo da due mondi sonori agli antipodi!!
Ma non per questo io vado ad offendere la tua categoria dicendo che non siete musicisti perché non sapete un tubo su beethoven, mozart, musica colta e non sapete interpretare nulla di musica colta!
Ma stiamo scherzando?

Secondo me sono molto più musicista io che ho una visione globale del termine, io prevedo e concepisco tutto in musica.
La musica etnica per esempio è fantastica, ne sono rapito, e non potrei suonarla? Non posso farlo secondo il tuo ragionamento? Io non sono un musicista no? quindi non posso avere ambiti improvvisativi come dici tu dove suono cose mie? A quel punto diventerei musicista!

Capite che questo ragionamento non è molto corretto nei confronti di tutta una serie di persone che FANNO musica e la fanno divinamente, che in questo modo non dovrebbero neanche esistere!

Poi scusate ma dire che Riccardo Muti, Izzack Perlamn, Rostropovich, Yo Yo Ma, ecc... ecc... non sono musicisti, qui siamo veramente all'apoteosi... siamo di fronte a gente che si muove su ogni genere musicale con una disinvoltura disarmante, e quindi anche generi improvvisativi, come si fa a dire cose del genere! Ma bisogna proprio non sapere cosa si sta dicendo a mio avviso!

Scusate ma questo è inammissibile!

Ditemi tutto ma non questo!

26th April 2007, 12:52
Ciao a tutti,
vi dico subito che accetto il consiglio di Alessio e quindi stasera o domani creo un nuovo post sullo studio della musica Jazz in Conservatorio, almeno così lasciamo libero il campo su questo post perchè l'argomento sta diventando troppo specifico. Comunque non ho nessuno accanimento verso il Conservatorio. Dico che deve dare di più, che deve formare meglio con più completezza e competenza senza bisogno di tenere per decenni uno studente a fossilizzarlo e a fare archeologia. E' inutile che mi ripeto a oltranza il mio pensiero mi sembra di averlo esposto chiaramente. Quando considero gli esecutori dei non musicisti non voglio offendere nessuno. Questo tengo a precisarlo perchè non voglio si confonda il mio modo di vivere la musica come un modo di lanciare offese. Ho piacere di continuare la discussione anche perchè le mie idee sono condivise da molti musicisti (per giunta quasi tutti diplomati) ma non voglio che si pensi che sono quì per offendere e se ho dato questa idea mi scuso con tutti e proverò ad usare dei termini per quanto possibile ancora più "innocui".
Riguardo l'intervento di Vale, risponderò nel nuovo post. Volevo solo dirle che mi ha stupito solo in parte. Anche se il suo primo intervento era completamente sbilanciato a favore degli esecutori e del Conservatorio, all'80% pensavo studiasse in quella scuola, al 20% no. Per questo ho inserito la critica sullo studio della musica Jazz, per coprire quella percentuale di incognita. Bene è quella e a quanto pare ha pure funzionato anche se speravo non fosse così. :lol:

vale
2nd May 2007, 19:27
Scusate se continuo in questa conversazione andando sempre più off topic, però volevo dire una cosa.
Secondo te, Cleveland, quindi, Mondo Marcio è un musicista perchè ha scritto delle canzoni, mentre Rostropovich (poverino, è morto settimana scorsa :cry: ) no. Con tutto il rispetto, mi sembra che Rostropovich ne sappia un BEL po' di più in fatto di muscia rispetto a Mando Marcio....!!!!!

2nd May 2007, 19:49
Ciao Vale, non conscevo Mondo Marcio, sono andato un attimo sul sito per sentire qualcosa. Mi è parsa solo un'operazione commerciale di musica praticamente non ne ho sentita. Il mio è solo un giudizio dopo avere visitato il sito 5 munuti (dove mi hanno sbattuto su un forum di Mondo Marcio e poi si di una pubblicit* di viaggi) e quindi va preso per quello che è. Sono il primo che vuole fare la differenza tra arte e industria. I due (Rostropovich e questo) non sono neanche lontanamente paragonabili. La cosa sarebbe stata diversa se avessi ascoltato qualcuno che aveva da dire qualcosa di nuovo invece della solita operazione commerciale. Poi può darsi che mi sbaglio il mio giudizio su Mondo Marcio come ripeto è fin troppo superciale.

3rd May 2007, 10:24
Ma non per questo io vado ad offendere la tua categoria dicendo che non siete musicisti perché non sapete un tubo su beethoven, mozart, musica colta e non sapete interpretare nulla di musica colta!
Ma stiamo scherzando?
attenzione... io non ho mai offeso nessuno.
se trovi una critica da parte mia sono disposto a scusarmi ma ti prego di non prendere frasi qua e la di diversi forumisti per avvalorare le tue tesi (che in parte condivido).


Secondo me sono molto più musicista io che ho una visione globale del termine, io prevedo e concepisco tutto in musica.
:-) accidenti!
devo darti ragione sul fatto che tu sia più musicista di me, almeno sulla carta.
Un pò altezzoso da parte tua, o almeno vedo una mancanza di modestia nell'affermare che prevedi tutto e concepisci tutto in musica.

Io qui sono un novellino ed ho solo espresso la mia "meraviglia" nello scoprire un mondo diverso dal mio... dove appunto non esiste la cover o l'esecuzione di grandi classici. ciò è una delle differenze maggiori tra jazz/classica e musica etnica.
dato che mi pare che anche i jazzisti suonino brani d'altri compositori.

Se sono qua è perchè ho bisogno di imparare proprio da voi... e dai miei colleghi.. a volte dagli allievi.
Solo per ciò ho seguito questa discussione... ed ho espresso il mio parere oltre a esprimere il mio campo di provenienza.

Non ho nemmeno mai detto che il conservatorio sia inutile, semplicemente non mi sono mai espresso.
Non escludo che in futuro io possa iscrivermi, sarebbe un arricchimento enorme del mio bagaglio personale che sfrutterei in ciò che mi piace fare.
Oggi non supererei nemmeno l'esame d'ammissione (a meno che non aprano corsi per strumenti etnici :-) ).
infatti in precedenza scrivevo:


ammetto che non ho mai seguito lezioni al conservatorio... tuttavia, in tutte le scuole si studia ciò che è stato fatto in passato.
Un valido allievo dovrebbe basarsi su chi lo ha preceduto, impararne il linguaggio ed esprimersi.
sta alla singola persona sperimentare e scrivere/suonare qualcosa di personale.

Spero di aver espresso meglio il mio punto di vista per parlare in futuro in modo più sereno.
Sono molto dispiaciuto di questo tuo attacco nei miei confronti che trovo davvero fuori luogo. Ho riletto tutti i miei messaggi, scritti magari in modo frettoloso ma corretto e onesto.
inoltre ho espresso su alcuni concetti che erano esclusivamente mie opinioni personali.

nonostante ciò ho provato a dare un'occhiata sul tuo sito, avrei acquistato anche un tuo CD ma non ho trovato ne CD ne date...

3rd May 2007, 16:07
Scusate se mi intrometto ma credo che Andrea abbia interpretato male le parole di Teo. Teo quando diceva quelle cosa si riferiva a me e non ad Andrea. Io gi* mi sono spiegato dicendo che non era mia intenzione recare offesa a nessuno.
Mi sono permesso di intervenire solo perchè ritengo la cosa un equivoco e perchè anche se in "terza persona" mi sento coivolto. Quindi facciamo la pace tutti quanti e non pensiamoci più :lol:
La musica ci deve unire sempre a prescindere delle opinioni.
Un saluto a tutti

Teosax
3rd May 2007, 18:53
Cleveland qui ha ragione in tutto! :lol:

Io mi riferivo a lui e non a te Andrea e poi quelle frasi prese così da sole hanno un peso, lette nel contesto fanno parte di un botta e risposta che durava da parecchi messaggi.

Nemmeno io volevo offendere qualcuno, e le mie dichiarazioni non sono altezzose (chi mi conosce può dire che sono tutto tranne che altezzoso!)... e poi non sono nessuno per poterlo fare!

Mi scuso con Cleveland se lo ho offeso a mia volta.

So che tu Andrea vieni da un altro contesto, il quale non ha nulla da invidiare ad altri contesti... è semplicemente un contesto che non ho mai affrontato ma che mi affascina e mi ha sempre affascinato enormemente.
Basti pensare che io ho si una formazione accademica, ma non per questo mi limito a suonare o ascoltare musica classica.
Suono musica classica, contemporanea, "strimpello il jazz" :roll: , suono e scrivo brani new age dove l'improvvisazione compositiva è alla base di tutto... e sono nato e vivo nella patria del liscio il quale suono a mia volta.
E mi piacerebbe suonare meglio il jazz, perché so che è una lacuna che dovrò colmare, impararne il linguaggio meglio e tutto quello che ne comporta.
Così come la musica etnica, popolare, tutto quello che deriva dalle radici primordiali di una terra... è la madre di tutte le musiche...
Io sono per la musica e il mio punto di vista stava a spiegare che chiunque e qualunque cosa faccia è un musicista, perché vive nella musica, la fa e la suona, la fa rivivere agli altri, non ci sono vinti o vincitori, colti o non colti, jazzisti o classici, ognuno ha scelto una strada per fare musica, e ognuno è musicista.

Io, come te, come Cleveland, come tutti...


Per quanto riguarda il mio sito (o meglio il nostro visto che è del quartetto) so che mancano delle parti in quanto è in costruzione in questi periodi anche se è gi* on line... e mi scuso per questa cosa.
Spero che presto sia al completo!

Alessio Beatrice
3rd May 2007, 19:32
Magari con un link a Sax Forum! :grin:

4th May 2007, 01:37
Non mi dire Teo che fai il liscio!!! No, non lo volevo sapere.
A met* degli anni '80 suonavo con l'orchestra spettacolo di Mario Riccardi e con un'altra orchestra spettacolo che avrai sentito "Scaccomatto". Dalle tue parti se ne facevano di serate. Certo ne è passato di tempo. Quella volta in orchestra eravamo dagli 8 ai 12 elementi e tutto dal vivo senza una straccia di base. Se vieni in zona fammi sapere. Ma dimmi una cosa..... tra Bach, Ravel, Debussy, ecc.ecc. quando poi fai la Migliavacca ti vengono i vibratini da lisciarolo??
Mi hai ricordato il mio passato da lisciarolo. A quel tempo mi è sfuggito un ingaggio di cui mi pento, Hengel Gualdi ma purtroppo avevo problemi con l'universit* e non solo. Lo so, lo so sono off topic e mi scuso con tutti ma Teo che suona la Migliavacca (non fatevi impressionare dal titolo è solo una mazurka in 6 parti) non me la potevo perdere.

4th May 2007, 09:04
ok, chiaro.
ho visto troppe citazioni a cose che mi riguardano da vicino... e pur rileggendo più volte facevo fatica a capire.

devo dire che ho una naturale avversione con chi si propone con: "IO SONO"

Un vero "professionista" e "amante" di ciò che fa dovrebbe evitare di fare muro alle critiche che vengono mosse nei suoi confronti...
semmai dovrebbe spendere un pò più di tempo nel cercare di spiegare il linguaggio del genere che vuole proporre.
partendo da qualcosa di semplice e comprensibile.
Aaron Copland credo che sia stato uno dei precursori nel parlare al pubblico.
http://www.myspace.com/aaroncoplandamerican

Teosax
4th May 2007, 15:15
andrea se vogliamo andare avanti a dire che io da quando son qua non faccio altro che dire "IO SONO..." fai pure!

Ma non è così.

Non era rivolto espressamente a te, ma a Cleveland. Quindi semmai è Cleveland che dovrebbe rivolgermi certe critiche (comunque ingiustificate). Ma vedo che Cleveland è in clima costruttivo dopo le scuse e le spiegazioni gi* ampiamente fatte.
Ho lasciato decine di messaggi e siccome su uno ho scritto e ho ribattuto a una frase in cui si diceva che tutti quelli come me non sono musicisti, debbo essere eticchettato come superbo?

Non credo sia giusto, dato dal fatto che non mi conosci neanche.

Quando è stata detta quella frase (che io reputo totalmente fuori luogo) ho solo detto che sono molto più musicista io rispetto a chi taglia completamente fuori dalla categoria gli interpreti, gli strumentisti, (ho anche citato Rostropovich da poco morto, Perlman, ecc...).

Ora non mi ricordo e non vado neanche a vedere chi ha detto precisamente la frase, io l'ho scritta comunque a Cleveland che era quello che aveva espresso più largamente quel pensiero. Poi se eri tu mi dispiace e mi scuso se ti ho offeso.
Ma io non SONO NESSUNO per fare il superbo.
RIPETO CHE SONO UN MUSICISTA ESATTAMENTE COME VOI.

Mi pare di essere stato chiaro.

Invece... per Cleveland :lol:
Vorrei sapere come mai tanta sorpresa che io possa suonare il liscio??
Che c'è che non va? :roll:
Sono romagnolo ed è normale che mi piaccia cimentarmi in questo tipo di musica. :yeah!)
Il "vibratino lisciarolo" stai tranquillo quando suono musica classica o contemporanea lo lascio a casa! Non è proprio il caso usarlo!

Comunque sono sorpreso dal tuo stupore nel sapere che posso suonare anche liscio. Che strana impressione vi ho dato... questo mi incupisce... :cry:

4th May 2007, 15:26
dai teo, non ti ho attaccato ne nell'ultimo ne nel penultimo.

ho solo dato un consiglio e spiegato che cos non mi è piaciuto.
ma non ti ho dato del "cattivo"

vale
13th May 2007, 18:38
Ciao a tutti,
riapro questa discussione perchè ho appena comprato un paio di pantaloni :lol: e c'era un etichetta molto grossa con su una descrizione delle persone che dovrebbero averli fatti:
"persone che dedicano parte del prioprio tempo a girare il mondo, ad osservare e a confrontarsi con gli altri, cercando da ciò che esiste per ideare ciò che ancora non esiste. Inventare il futuro senza riciclare il passato pur non rinnegandolo. Cacciatori di idee, di emozioni, di confronti e di esperienze (...)"
Il resto riguarda più nello specifico il campo tessile, questa parte però secondo me si può adattare molto bene al discorso che stavamo facendo. Certo in musica bisogna creare idee nuove senza riciclare il passato, che però bisogna conoscere, perchè per non riciclare una cosa bisogna anche conoscerla. Il conservatorio di tutto questo ti d* il "non rinnegandolo", il resto devi aggiungercelo tu, però il passato è comunque una parte importante di storia, che ha portato a quella che è la situazione odierna, quindi non va trascurato. Poi il conservatorio non insegna solo il passato, ma più in generale le fondamenta, le basi, da poter utilizzare e su cui poi poter costruire nuove idee.

13th May 2007, 23:06
Vale, fortuna che hai comprato solo un paio di pantaloni perchè se era un cappotto ti ritrovavi sull'etichetta un trattato di filosofia. Vedi allora che quello che penso è nell'aria e sono contento che anche nelle cose di largo consumo si faccia riferimento a questo modo di vedere. Il passato è importante e si deve essere coscienti del passato. Ora nella musica secondo te, quanto tempo si deve passare a conoscere il passato? Un anno, 2, 10, 20, l'intera vita? Parker aveva coscienza del passato ascoltava molti classici ma non credo li suonasse. Quando suonava lui innovava, altrettanto Monk o Davis o i King Crimson e così tanti grandi artisti del recente passato. Poi spesso il Conservatorio fa una brutta cosa: ti vincola, ti da regole sbagliate. Giorni fa è venuto a suonare a casa un ragazzo diplomato in armonia e mi pare anche in pianoforte, a un certo punto mi ha chiesto: "si può fare questo accordo?" Io gli ho detto "mi sembra che l'hai fatto, se ti piace si può fare". Questo ragazzo è pieno di regole di vincoli di imposizioni dalle quali non si liberer* mai. Questa cosa mi fa rabbia e mi fanno rabbia gli insegnati che hanno ridotto così quel ragazzo. Combatto questo tipo di formazione musicale perchè per me è la tomba di tanti artisti e di tanti che avrebbero potuto dare di più alla musica italiana. Quindi Vale per concludere, un conto è prendere coscienza del passato per innovare, un conto è il Conservatorio italiano.

PallaDiCannone
18th May 2007, 11:55
Vedi Cleveland, il rischio è di cadere in luoghi comuni. E' vero che a volte il conservatorio ti da regole rigide da cui è difficile svincolarsi, ma è anche vero il contrario. La mia prof di armonia quando ci correggeva gli esercizi e trovava un "errore" spesso ci diceva: "questo in teoria non si può fare, però è bello, quindi lo lasciamo stare, ma all'esame non farlo". Lei sa che le regole compositive non sono altro che la codificazione di un certo tipo di linguaggio, e che quindi non sono vincolanti in una composizione libera, ed è quello che ci ha insegnato.

21st May 2007, 00:44
Effettivamente generallizzare è sempre sbagliato, al Conservatorio ci sono insegnagnti buoni e meno buoni, come in tutte le scuole. Forse andrebbero rivisti i programmi ministeriali per evitare di andare a colpi di fortuna. Poi se ti dovessi esprimere il mio giudizio probabilmente dissentiresti. Quando la tua insegnante ti dice "questo in teoria non si può fare, però è bello, quindi lo lasciamo stare" per me dice due cose che non condivido e sono queste: "questo non si può fare" e "però è bello". Nella prima è portatrice delle regole, nella seconda dei canoni di bellezza. A me non piacciono neanche i quadri di Picasso, non li capisco. Però daltronde la tua prof. fa il suo lavoro e per quello cho ho capito cerca di farlo bene. Forse era più giusto nell'800 quando il corso di composizione al conservatorio durava tre anni.

Smog graffiante
21st May 2007, 15:15
Scusate se mi imbuco...avrei tante cose da dire...ma le ho gi* dette in un altro topico del forum...
cmq è vera la storia dei vincoli...ho amici al conservatorio(in cui spero di riuscire di entrare al + presto)che si impongono limiti per me inconcepibili...il fatto è,secondo me,che cambiano le cose che ci PIACE FARE e le cose che si DEVONO FARE,all'esame è meglio fare quello che c'è scritto...poi con gli amici a suonare uno mette quello che vuole avvalendosi del gusto e della fantasia...
non siete d'accordo??
per me il conservatorio serve ad un altro scopo(ma nn posso mettermi a scriverlo qui,o faccio un trattato filosofico che nn riempie ne pantaloni ne cappotti...riempie coperte :grin: :grin: )vedete il post alla sezione contralto (ri)eccomi qui se vi interessa...

Poi vale...il passato serve e da lì bisogna imparare molto....altrimenti perkè faremmo il classico??? :lol: :lol: :lol:

vale
21st May 2007, 17:59
In effetti ogni tanto me lo chiedo perchè ho fatto il classico...! :lol:
In fondo sapere il greco non ti cambia la vita, ma non è il greco il punto. Il classico è famoso perchè d* un'elasticit* mentale e un'impostazione di studio non indifferenti. So che gira e rigira sto dicendo sempre le stesse cose, però è a questo che serve studiare il passato. Non so quanti paragoni si possano fare tra greco e musica (anche se i greci erano dei grandi musicisti, sapevate? :grin:), però ti d* le basi che poi serviranno dopo, per continuare. Uscendo dal classco non puoi fare direttamente un lavoro, devi prima specializzarti in qualcosa. Volendo, per il conservatorio è la stessa cosa: ti d* le basi, poi la tua strada la devi approfondire da solo, di sicuro però sarai avvantaggiato rispoetto a uno che nella tecnica non si è sprecato più di tanto. Poi è vero che ci sono maestri e maestri, però se uno è capace di creare qualcosa di nuovo, riesce a farlo anche dopo essere stato "costretto", alla fine le idee vengono lo stesso, e lo stesso chi è meno portato. Poi uno nessuno ti obbliga a fare solo e solamente quello che ti dice di fare il conservatorio, anche un sano gruppo all'infuori di esso serve a sfogarsi un po' e a suonare un po' quello che si vuole! :yeah!)

Smog graffiante
21st May 2007, 22:13
Sono perfettamente d'accordo con te....
(per quanto riguarda i greci e la musica,vai sul sito http://www.saxforum.it e vediti le scale misolidie ecc....sono tutte greche!!! :grin:

22nd May 2007, 23:18
Ma nessuno dice che studiare e conoscere i classici non serve. Visto che si è portato l'esempio del liceo classico, ditemi una cosa. Chi è che oggi scrive come Alighieri o come Boccaccio. Dopo che hai fatto latino o greco, che ti sei pappato le versioni di greco di Platone o in latino di Virgilio (per pernderne uno facile) ma chi è che poi oggi scrive come loro? Nessuno al liceo classico ti dice "adesso scrivi come Foscolo o Pirandello o Quasimodo". E meno male perchè sarebbe un'assurdit*. Perchè allora al Conservatorio chiedono questa assurdit*? All'esame di maturit* avevamo scritto la traduzione della versione di greco all'interno del rotolo della carta igienica nel bagno. Ma lo puoi fare con la prova scritta di italiano? NO. Lì o sei in grado o sei fregato e se scrivi come Alighieri o ti prendono per pazzo o ti danno 4 e ti mandano a casa. Io l'esame di maturit* classica l'ho fatto nel 1980 ma "buttavo fuoco", ho scritto le cose più estreme i concetti più dissacranti e alla fine mi hanno capito e rispettato e mi hanno anche promosso con il massimo dei voti. Ma perchè questo non è possibile ottenerlo in un Conservatorio. Perchè oggi in voi giovani vedo questo "osservare le regole" rispettare i canoni del passato in maniera così remissiva. La scuola vista così è come un imbuto dal quale ingoiate tutto per non fare uscire niente. Dove sta al Conservatorio il momento in cui tu esprimi te stesso, in cui esprimi in musica un tuo concetto un tuo modo di vivere e vedere le cose, un tuo modo di suonare? Ma se te lo vietano pure. E perchè questa cosa la devo fare "tra amici" lontano dal Conservatorio. Io invece è prorpio lì che voglio un insegnante che mi sappia consigliare e avviare verso la ricerca di una mia espressivit*. Ma vi sembra giusto questo modo di insegnare musica in Italia?

23rd May 2007, 13:53
Certo che non è giusto.
E per comprenderne appieno i risultati basta guardare il livello della musica che si ascolta generalmente in Italia.

Smog graffiante
23rd May 2007, 23:29
concordo con dag...
la musica che si ascolta...e non solo in Italia...NO COMMENT..

Cleveland...per la scuola non capisco cosa tu voglia dire...
nei temi viene sempre rispettata la creativit*(o almeno,a me è sempre successo...e ti dico solo ke io quando scrivo scrivo bene, scrivo tanto ed in modo originale...alla faccia della modestia ;) ;) :twisted: )
nel conservatorio io credo ke il discorso sia un altro...
io voglio andare al conservatorio per imparare creativit* o altro...vado li per migliorare la mia tecnica,la mia base di preparazione manuale sullo strumento...la fantasia,la creativit* non la si impara da nessuna parte.
la si ha dentro,la si deve trovare dalle proprie esperienze...e + uno sa in che modi esprimerla..meglio viene fuori.....al massimo un musicista + bravo può darti dei consigli...ma non può insegnarti a dire quello che hai dentro...io credo ke il conservastorio serva per lo "studio del sassofono"in forma professionale e mirata al miglioramento,dopo,quando uno deve far vedere ke è un sassofonista con le palle e con il suond che spacca o ke scioglie il cuore,allora fa vedere tutto ciò chè sa...
Senza però cadere nella tecnica pura e nel solo approccio tecnico all'espressione...
per farmi capire...io preferisco molto di più uno che la scala veloce e tecnica la metta ogni tanto tra frasi con senso...con salti di 5^ o altro...piuttosto ke come fa Rosario Giuliani(tanto x dirne1) che secondo me è solo uno che è tecnicamente un mostro ma non ha nulla da dire ed è piatto come una tavola...

non so se sono riuscito a farmi capire...

poi non ho ben capito il tuo discorso sulla scuola...
se puoi gentilmente rispiegarmelo te ne sarò grato...
a presto e grazie delle piacevolissime discussioni ke si fanno sul forum^^

Smog graffiante
23rd May 2007, 23:31
ragazzi scusate ho sbagliato...
in questa frase del mio ultimo post..
"io voglio andare al conservatorio per imparare creativit* o altro..."manca un NON
La frase era...
"io non voglio andare al conservatorio per imparare creativit* o altro...."

scusate l'errore...

Smog

24th May 2007, 21:39
Smog, ma che considerazione hai della scuola? Tu mi dici che il Conservatorio ti serve a:
"migliorare la mia tecnica, la mia base di preparazione manuale sullo strumento" ?
Da una scuola che dovrebbe formare dei musicisti mi aspetto qualcosa di diverso. Se l'obiettivo è sfornare dattilografi o macchinette per fare note musicali, che senso ha quella scuola? La ceativit*, la fantasia, non si imapra da nessuna parte? Almeno avrò il diritto di avere un insegnante che mi indirizzi che mi guidi verso quella strada? Se poi sono negato per la musica farò la macchinetta, ma non sarebbe giusto almeno provare a dare qualcosa di più? E poi per fare la macchinetta ci voglio 8, 10 anni? Penso che un medico, un ingegnere, un filosofo, un giurista, ecc.ecc. non sia una macchinetta. Un medico che dispensa solo medicine in base al sintomo che accusi per te è un medico? Ma quello tutto sommato lo so fare anche io. Perchè un musicista dopo avere studiato tanti anni dopo avere conseguito un titolo di studio equipollente ad una Laurea dovrebbe essere così poca cosa?

Smog graffiante
25th May 2007, 16:47
Cleveland...
forse non mi hai capito...
Un medico che da solo medicine non è un medico,ma la professione non la si impara certo all'universit*...non è che l'esame che fanno gli studenti si fa su un malato vero con dei sintomi,mi pare che lì si studino tomi su tomi di casi,di esperimenti...per fare il medico poi vanno negli ospedali a farsi un mazzo come specializzandi,di certo non lo studiano sui libri.Idem per tutto il resto.

Per la scuola io non ho capito cosa dici. Ma cmq, tu credi che a scrivere bene si impari a scuola??ma per favore..sarebbe impossibile..personalmente a scuola io ho imparato come si fa un testo,i vari tipi di testo,ma di certo non mi hanno detto come svilupparlo di fantasia...
per esempio...mi hanno dato un tema su un testo argomentativo..il titolo era questo:

"scrivi un testo argomentativo in cui il padre di gertrude difende il suo operato"(gertrude è la monaca di monza...)
Sai come l'ho fatto??ho finto di fare un'intervista al personaggio,che addirittura ho fatto parlare in secentesco,mentre io parlavo in italiano moderno...
il voto??il primo 9 in un tema da 3-4 anni nella mia seZione...

un un altro compito in classe c'era l'analisi di un testo poetico...e non mi sono mica potuto inventare le figure retoriche,gli enjembement o altro..li mi sono dovuto spaccare a ritrovare matematicamente tutto ciò che il poeta aveva skiaffato nella sua lirika....

eppure sempre italiano è!!!!

Con questi due esempi ho tentato di dire questo:

il suonare con le frasi proprie,di fantasia....con espressioni particolari che si sono imparate...quello non lo si impara!!lo si fa!!e il premio,nella musica,non è certo un voto...ma un applauso delle persone che ci ascoltano mentre suoniamo!!!!!!!!!!!!

il conservatorio invece è uno studio duro e difficile dove si studia musica matematicamente....pretendere interpretazioni libere di brani classici di conservatorio corrisponde,secondo me,al pretendere di poter inventare cose in un'analisi poetica!!!!non si può leggere Leopardi allegramente.......

Io non credo che si debbano sfornare makinette,assolutamente sbagliato,ma se le persone si fanno condizionare troppo e lo diventano,non è certo colpa del conservatorio,ma della mancanza di personalit*!!!se loro poi smettono di cercare di dire le cose,quando hanno tutte le possibilit* e capacit* tecniche di farlo,la colpa è la loro. Una persona che per esempio ha studiato al conservatorio di l'Aquila e che è un ottimo musicista non classico,anzi...è Stefano di Battista!!!!!E vammi a dire che il conservatorio gli ha fatto male...
a me ha convinto lui a tentare l'ammissione...quando ho avuto la fortuna di conoscerlo...perhè mi ha proprio detto che "è uno step in più" che si aggiunge al nostro bagaglio musicale.

insegnanti che insegnano a dire le cose,sono i musicisti,non i professori,che hanno un'altra mentalit*...vedi gli stage di Umbria jazz...mica è un conservatorio!!!!

Le cose sono 2....
al conservatorio si impara a conoscere ogni potenzialit* dello strumento
vivendo,si impara a suonare. Ma mica ciò deve accadere dopo il conservatorio!!!

Ma su una cosa concordo con te. Il fatto che la classica sia frustrante e non dia minimo sfogo all'interpretazione è terribile. Ma io credo che tutto ciò non sia fine a se stesso...

So di aver gi* scritto un poema,ma devo dire un'ultima cosa...

allora...
tu cerchi un insegante che ti indirizzi verso la strada dell'espresivit*...
ma cosa intendi con questo????

28th May 2007, 10:27
Smog, forse partiamo da presupposti diversi per quanto riguarda la scuola, forse abbiamo un concetto diverso di cosa dovrebbe essere il Conservatorio. Mi sembrava di averti risposto ma non trovo più la mia replica e quindi la riassumo brevemente. Per me il Conservatorio non deve essere visto come uno step in più, come qualcosa da aggiungere al tuo curriculum o al tuo bagaglio di musicista. Il Conservatorio deve essere quella scuola che forma un musicista e dalle sue aule dovrebbero uscire dei ragazzi formati e pronti per affrontare il mondo della musica e il relativo mercato del lavoro. Di Battista si è formato fuori dal Conservatorio, lui ha avuto l'opportunit* di conoscere Massimo Urbani e il Conservatorio lo ha fatto quando gi* suonava e quando gi* aveva iniziato un percorso musicale preciso. Ma guarda che non tutti hanno avuto la possibilit* di conoscere Massimo Urbani e di poter vedere il Conservatorio come una carta in più da giocarsi. Per la maggior parte l'unica via è il Conservatorio e lì dentro studiano e si formano. Il mio ragionamento è rivolto a loro e non ha chi ha avuto vicino Massimo Urbani. E' logico che in quel caso il Conservatorio è visto come una cosa in più, uno step in più. Io non sono daccordo su questo. Il Conservatorio deve essere una scuola fondamentale per la musica. Non è giusto che dopo tanti anni di studio un ragazzo deve spendere ancora per i corsi o per le masterclass. Poi tu dici che la colpa è degli allievi che si fanno condizionare o della loro mancaza di personalit*. Dici che chi ti insegna ad esprimenrti in musica sono i musicisti e non gli insegnanti del Conservatorio. Questo modo di vedere il Conservatorio come una mera acquisizione tecnica lo trovo ingiusto per tutti quei ragazzi che possono permettersi economicamente solo quello o che nella loro vita formativa hanno fatto riferimento al Conservatorio. Forse non è chiaro il mio concetto, io difendo quei ragazzi ed è per questo che da quella scuola pretendo di più e non deve essere vista come lo "step in più" o come la scuola per imparare la manualit* dello strumento. Se fosse davvero solo così sarebbe davvero una cosa triste.

Smog graffiante
28th May 2007, 11:42
capisco cosa intendi,e rispetto la tua opinione. E spero ke tu rispetti la mia. Mi pare di aver capito che tu dal conservatorio pretenda una formazione gi* completa per affrontare il mondo della musica a livello professionale:sotto ogni punto di vista.
Sarebbe bello,ma devi anche capire quello che penso io:
cioè io credo nelle proprie esperienze e nelle proprie fantasie mnusicali,nella propria esistenza come fonte di ispirazione per la propria musica. Ovvio che uno si avvale delle conoscenze che ha. Ma io credo che si maturi di + crescendo da soli piuttosto che imparando da altri,da li ci si può(o si deve) ispirarsi! Cmq ho finalmente capito cosa intendi con formazione completa,ma io credo che in questo modo si limitino le esperienze che una persona può fare.
La vedo come un blocco al proprio bagaglio musicale,perkè se uno impara tutto nello stesso posto,dalle stesse persone,vedr* secondo me tutto solo a "senso unico". Non so se capisci cosa intendo.
Cioè....aumentare le proprie esperienze per migliorarsi,facendone il + possibile è secondo me una cosa buona,perkè limitare tutto ad una sola scuola dove insegnano tutto...non lo so...mi sa tanto di tristezza...

Capisco il tuo discorso su Di Battista,e concordo con te nel dire ke non tutti hanno avuto la possibilit* di conoscere Urbani,ma ti ripeto ke secondo me,il conservatorio va visto sempre come una cosa in +,e non come l'unica via di formazione musicale possibile per poter fare qualsiasi cosa.

cmq mi fa sempre molto piacere poter fare questa discussione,fatta sempre in difesa della propria opinone,ma mai in termini pesanti o brutti^^


Aspetto una risposta a questo post con ansia,a presto

30th May 2007, 00:16
Come avrai potuto notare sono stato molto critico nei confronti del Conservatorio, probabilmente mi sono beccato anche delle antipatie perchè ho colpito il ruolo degli esecutori e della formazione classica in genere. Quindi in teoria dovrei concordare su quello che dici e del ruolo marginale del Conservatorio rispetto alla formazione di un musicista. Però le mie critiche non sono fatte per il gusto di farle, anzi il mio fine è propositivo. Quindi anche se non ho la possibilit* di poter cambiare il Conservatorio almeno ne posso parlare perchè a mio avviso è un modo di aiutare i giovani. Fare esperienze oltre che essere giusto è fondamentale per la crescita, ma quelle esperienze che tu cerchi non ho capito perchè debbono essere fatte fuori dalla scuola. Anche qui tutto mi sembra diventare un pò troppo venale. Quel corso ti costa così, accademie varie (non faccio i nomi) che chiedono tanti soldi e alla fine.... a chi giovano? Il portafoglio non deve fare la differenza nel curriculum. Invece purtroppo ci troviamo di fronte a questo stato di cose dove chi se lo può permettere fa esperienze importanti e chi non ha le possibilit* economiche deve rassegnarsi. Allora sarebbe giusto pretendere queste esperienze e questa formazione dal Conservatorio visto che di soldini per mantenere tutto credo che ne paghiamo. Quando uno dice di avere fatto il Conservatorio deve essere considerato un ottimo musicista a tutti gli effetti e non uno che ha imparato a suonare uno strumento oltretutto solo in una certa maniera. Tutto il mio parlare è per spronare i giovani a pretendere di più da quella scuola e dai loro insegnanti perchè quegli 8/10 anni che passano lì dentro siano fruttuosi per il loro futuro e non siano visti come una cosa marginale.

Smog graffiante
30th May 2007, 23:27
Sotto alcuni punti di vista concordo con te,ma non sotto tutti,
ripeto ke ho capito quello ke tu vuoi dirmi riguardo al consevatorio e hai il dovere di dire la tua!!^^
Cmq,se la cosa ti può far piacere,non hai per niente la mia antipatia :grin:

anzi,come ti ho detto,questa è stata una discussione davvero molto interessante.
Per il fatto economico però,lo vedo come troppo generalizzato,perkè è vero ke i soldi aiutano e tanto,ma...se per aiutare le persone con meno soldi (sempre riguardo il sax)dobbiamo obbligare a fare un unico percorso..non lo so,non mi convince,xkè limitare?

Io penso ke addirittura il problema sia a volte,non solo quello economico,ma anzi,quello territoriale!!!
Ragazzi con talento magari non possono studiare,non solo per i soldi,ma per gli spostamenti,secondo me il principale problema dei conservatori è la mancanza di capillarit*.
Nei conservatori ci sono tante cose ke non vanno,come purtroppo troppe,nel nostro Paese,ma non possiamo neanke dire ke danno una formazione sbagliata,sai,sar* forse sbagliato l'obbligare solo allo studio della classica,ma anche se facciamo insegnare tutto nello stesso posto,si arriva ad un unico punto di vista strettamente legato alla formazione che uno ha imparato.
Non so se hai compreso tutto ciò ke ho vokuto dire,anke perkè c'ho un sonno tremendo,quindi,se qualcosa non ti è kiara,sarò lieto di rispiegartela.

17th July 2007, 17:38
ciao gente vi capisco benissimo io vado al conservatorio...sn entrata per fortuna...ma i prof ce ne sono poki buoni...+ che altro sono proff solo su carta, ma nella pratica nn ti insegnano nulla....mi sono trovata male anke perchè il mio carattere mi fa essere un po' timida e nn mi hanno saputo capire....ora vi saluto qst forum è stupendo!!!! ciaociao

Smog graffiante
31st July 2007, 23:41
Bene...io spero invece di trovarmi bene,ho l'ammissione a settembre......

4th September 2007, 12:22
a che anno entri? al terzo?

Smog graffiante
20th September 2007, 22:51
Be'...tento il primo..per entrare almeno..poi se mi devono spostare mi spostano...non lo so....cmq...l'ammissione il 10 ottobre...da morire....che ansia...spero che l'agitazione non mi uccida...

Saxwilly
20th September 2007, 23:09
Come il primo!!! Entra minimo al terzo...!!!

Se gi* suoni da un po' hai un po' di esperienza entrare al 3o non dovrebbe essere difficile...!

Smog graffiante
22nd September 2007, 23:47
non mi conviene,tanto per l'ammissione il problema non si pone...poi mi spostano in base al livello..il problema,saxwilly,è che io tecnicamente sono medio decente...ma di teoria..so solo armonia jazz!!!E di certo non aiuta al conservatorio...si solfeggio poi..no comment....

ecco il motivo del primo anno...

Saxwilly
23rd September 2007, 00:29
ah... se manca una buona base di solfeggio... è dura cominciare dopo il 3o... cmq vabbeh, anke se cominci il primo piano piano migliori e non avrai problemi...!

Smog graffiante
23rd September 2007, 00:40
Il solfeggio è il mio neo..cavolo...credo che sar* dura...

PallaDiCannone
25th September 2007, 21:48
Non ti preoccupare per la teoria. L'importante è saper suonare. Tanto comunque tre anni di solfeggio dovresti farteli :lol:

Alessio Beatrice
26th September 2007, 17:23
Ragazzi, chiudo la discussione. Oramai è dioventato difficile da leggere tutta e su argomenti specifici del conservatorio si possono aprire altri post. ;)