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Visualizza Versione Completa : Borgani- R&C e "new vintage" vari..perchè comprarli?



PJM
13th October 2009, 03:57
Vorrei fare alcune considerazioni e avere opinioni e risposte da tutti voi su questo quesito: perchè si dovrebbe comprare un sax nuovo che vuole ricreare il vintage a 4000euro poco più poco meno quando posso avere un vintage vero buono a quella cifra?
Premetto che ho provato tutti questi strumenti "new vintage" sono stato in visita in fabbrica, ho provato una settantina di vintage, faccio il musicista jazz di mestiere e conosco vari colleghi testimonials ed endorsement di questi sax che poi suonano i balanced,mk6,super 20..
Questi sax sono fatti bene,ottimi materiali,suono ricco ecc ma il problema è a volte la meccanica e la svalutazione che hanno. Non ho trovato mai nulla di più in questi sax per suonare jazz funky pop r&b che non si possa trovare in un bel balanced o mk6 e in più la meccanica in quest'ultimi è cmq quella che tutti conosciamo,il suono e il valore di mercato pure.
Se si compra un nuovo allora meglio Keilwerth o Yanagisawa almeno sono mondi distanti dal vintage.
Forummisti a voi la parola:))PJM

Federico
13th October 2009, 09:50
Un bel argomento ;) però penso sia la sezione sbagliata :BHO:

puffosky
13th October 2009, 10:29
A me personalmente non piace il finto vintage

o è vintage, o è nuovo
:saxxxx)))

FaX
13th October 2009, 10:48
anch'io in linea di massima la penso come puffosky..capisco però da una parte le esigenze di professionisti che ricercano determinate sonorit* e una meccanica che permetta di suonare a ritmi sostenuti in maniera comoda..per me che per prima cosa considero il suono e che non sarei in grado di sfruttare a pieno neanche una meccanica costruita sulle mi mani, un vintage è più che sufficiente! ;)

FrankRanieri
13th October 2009, 11:34
Ciao Pjm,
credo che tu abbia frainteso il concetto dei produttori italiani, nello specifico R&C e Borgani...
Non posso parlare per le altre marche perchè non ho avuto modo di provarle, ma so per certo che l'idea che la Rampone vuole portare avanti NON è la riedizione del vintage, operazione peraltro fatta in malo modo da Selmer con i Reference, a mio avviso sputtanandola globalmente, ma di tenere in primo piano il suono rampone, per poi evolvere il concetto con nuovi materiali (Alpacca, bronzo, rame, ecc.).
Che poi il suono Rampone si avvicini al suono dei Conn piuttosto che King o altro, questo è solo un punto di partenza, non di arrivo...
Ci ho messo diverso tempo per capire questa cosa e prima di prendere i miei sax ho chiesto espressamente in Rampone quale strumento replicavano, e Claudio Zolla ha sorriso dicendo che non erano interessati a copiare, ma ad evolvere un concetto.
Il fatto che tu abbia visto endorsers che usano i selmer è una mezza bufala, e ti spiego il perchè... In Rampone gli endorsers non vengono pagati per usare un sax (come avviene per selmer e Yamaha...), ma contribuiscono fattivamente allo sviluppo dello strumento se lo ritengono utile. Cito Claudio Zolla: "Io non impongo niente a nessuno, ognuno è libero di suonare quel che vuole, è chiaro che mi fa piacere se un musicista affermato usa sempre i miei prodotti...".
Questo per dire che c'è moooolta confusione in giro, spece sui marchi italiani, ed è proprio tipicamente italiano l'atteggiamento denigratorio nei confronti di prodotti di certo fatti meglio degli altri, che se la tirano e fanno ca...re.
Non so quali professionisti hai visto ma io continuo a vedere suonare Cisi, Scannapieco, Bergonzi (sax soprano curvo), Robert Bonisolo (sporadicamente), Tonolo, Lovano, Atem Sax 4tet, ecc. ecc. solo con prodotti italiani...
Stessa cosa sono sicuro che succeda con Borgani, e chi è più ferrato di me può confermartelo...
Frank

GeoJazz
13th October 2009, 11:46
Non so quali professionisti hai visto ma io continuo a vedere suonare Cisi, Scannapieco, Bergonzi (sax soprano curvo), Robert Bonisolo (sporadicamente), Tonolo, Lovano, Atem Sax 4tet, ecc. ecc. solo con prodotti italiani...
Scusate se mi intrometto, al di l* che ognuno è giustamente libero di suonare quello che vuole, ma a me è capitato di vedere Scannapieco che suonava il Conn e Lovano suonare il suo vecchio Selmer. ;)
Comunque topic interessante!

13th October 2009, 13:27
Mi dichiaro d'accordo con PJM: a parit* di prezzo non ci sono motivi per comprare un vintage-copia al posto di un vintage "originale", se si è semplicemente alla ricerca del "suono vintage".

Se invece uno intravede nel new-vintage qualche cosa di più e di diverso rispetto al vintage autentico allora la faccenda cambia, ma si dovrebbero avere le idee ben chiare su tali aspetti "migliorativi", visti gli esborsi pretesi su questi oggetti.

Ricordiamoci pure che il suono è prodotto principalmente dal suonatore. Perciò non possiamo escludere che da un sax cinese da 200 euro possa venir fuori un "suono vintage"... :D

Calma, calma... non vi arrabbiate... dicevo così per dire...

tzadik
13th October 2009, 14:10
//
Premetto che ho provato tutti questi strumenti "new vintage" sono stato in visita in fabbrica, ho provato una settantina di vintage, faccio il musicista jazz di mestiere e conosco vari colleghi testimonials ed endorsement di questi sax che poi suonano i balanced,mk6,super 20..
//


A quali "new vintage" ti riferisci?

superbone
13th October 2009, 15:33
Ciao a tutti ho deciso di inserirmi in questa discussione perchè credo non vi sia un rapporto tra strumenti prodotti attualmente e i vintage.
Sono un "decisamente soddisfatto" possessore di un Rampone e Cazzani R1 jazz tenore al quale sono pervenuto dopo esperienze diverse: King super 20 ( non dei migliori era un fine anni '70) Selmer SA II ( buon strumento che mi ha dato ottime sensazioni), ho avuto occasione anche di provare qualche Mark VI e non posso che confermare quel che in tanti sostengono: non tutti suonano allo "stesso modo" a seconda del periodo di produzione le differenze sono spesso assai significative.
Sappiamo tutti bene a quali quotazioni vertiginose arrivino...
Questa considerazione mi ha spinto a rivolgermi alla produzione artigianale e questo è, a mio parere, l'aspetto più importante della scelta che ho effettuato ovvero la possibilit* non solo di provare diversi strumenti ed effetture la propria scelta sulle basi delle sensazioni ricevute ma soprattutto di avere un rapporto diretto con chi quel sax ha costruito pezzo per pezzo con la sua esperienza tecnica e le sue conoscenze.
E' come se con un vintage avessimo la possibilit* di parlare con N.H. White.....non vi pare?
Non dimentichiamo poi il "blasone" di certe marche spesso meritato (Selmer in prima battuta) ma che a volte "condiziona" la scelta.

PJM
13th October 2009, 16:21
Ho provato R&c R1 gold plated,R1jazz,Borgani Jubilee,selmer 36 e 54, Yamaha 82z(vuole essere copia del mk6)..il suono più caldo l'ho riscontrato nel R&C, i selmer nuovi non mi dicono niente..Essendo d'accordo con SOSTENITORE 2008 su Mr Zolla che ho avuto modo di conoscere, sulla qualit* di lavoro e ricerca .Lla questione è il prezzo, la sua svalutazione quando si deve vendere l'usato e a detta di tre colleghi testimonials la durata della meccanica nel tempo..Quello che voglio dire è che parlando molto sinceramente con questi 3 amici testimonials(per riguardo niente nomi) viene fuori che riguardo a contralti e tenori sono buoni strumenti che loro usano come "MULETTO" per dare un pò di respiro ai vari balanced,mk6 ecc..Sui soprani il discorso cambia invece, in senso positivo..PJM

govons
13th October 2009, 16:22
Per rispondere alla domanda che d* il titolo a questo 3ead io direi che: detto proprio in due parole ha senso comprarli perchè si corrono meno rischi di prendersi una ciofeca!

Al di l* del fatto che personalmente non vedo tutto questo vantaggio in uno strumento vintage soprattutto per uno che col sax ci deve lavorare.
Paragone stupido e scontato ma se per lavoro dovessi usare continuamente l'automobile non mi comprerei mai una Mercedes 300 SL del '54 per quanto sia un'opera d'arte e abbia un valore e un sapore ineguagliabile man mano che il tempo passa. Opterei per una funzionale e affidabile Volvo, VW etc. di ultima o penultima generazione...

Credo inoltre che nel marasma degli strumenti vintage prendersi una bella fregatura sia molto facile, se non all'ordine del giorno. Mi sembra molto più difficile invece che questo possa accadere con uno strumento nuovo. E' chiaro che è un discorso MOLTO generale e che sicuramente di Balance, Mark VI, VII, Super 20 che vanno benissimo e sono gli strumenti migliori del mondo :roll: ce ne sono a dismisura ma andarseli a beccare è cosa molto complicata e implica ovviamente anche una buona dose di fortuna.

Infine quoto Frank quando dice che gli strumenti in questione (Borgani, R&C) vogliono mantenere un carattere personale e/o evolvere i loro strumenti di origine senza scimmiottare troppo i vecchi miti del passato.

Alastor
13th October 2009, 17:06
io penso per un fatto di intonazione e affidabilit*

FrankRanieri
13th October 2009, 17:09
Perdonate l'OT:
Una delle cose che non riesco a capire è:
Perchè una parte di saxofonisti (tra i quali due contraltisti illustrissimi in Italia, facile capire chi...) diventa endorser di una casa produttrice, magari francese, e poi suona dei vintage di quella casa, smessi dalla produzione se va bene da almeno 30 anni...?
E' una cosa che per me non ha senso... :muro((((
Se tu casa produttrice X vuoi pagare del saxofonisti famosi per fare pubblicit* dicendo che quel tal nome suona i tuoi strumenti, sei liberissima di farlo...la pubblicit* è l'anima del commercio sis a...
Ma perchè non dici alla tua clientela che quei saxofonisti suonano strumenti vintage non più in produzione...?
Forse hanno la codona di paglia... :mha!(
Secondo me la trasparenza alla lunga paga...
Scusate l'ot

Scusa PJM, ma non eri tu ad elogiare tanto i Rampone perchè avevano un suono alla BA ?? E poi, sai meglio di me che un Rampone, qualunque esso sia costa meno di un Mark 6...vero?! Se poi lo paragoniamo al SBA costa mooolto meno, o sbaglio?

PJM
13th October 2009, 18:35
Certo Sostenitore,infatti come ho scritto prima l'R&c ha il suono più caldo di selmer yamaha borgani, amio parere. Quello per cui ho aperto la discussione è proprio per l fatto che un mk6 o BA ecc non è vero che costano tanto più cari .Se si ha un filo di PAZIENZA e non si v* a NY da Robertowoodwind( vende il vintage del turista e lo spenna) si può trovare un ottimo BA contralto o un mk6 a 3500euro..Un Rampone o borgani ecc top line costa questa cifra o anche più..Sfatiamo laleggenda che un ottimo vintage a meno di 5000 euro non si compra, non è vero.Nessuno strumento che posseggo io per esempio l'ho pagato 5000 e ti assicuro che sono strumenti super. Basta non andare nei posti sbagliati a prenderli..Se con 3500 si può avere un bel R&C contralto ma anche un bel BA o mk6(si può..si può..:) a parit* di qualit* e prezzo vado sull'investimento migliore che è il vintage.

govons
13th October 2009, 18:51
sull'investimento migliore che è il vintage.
il valore di un investimento lo fa il mercato e il mercato alla fine dei conti lo facciamo noi, quindi finchè si continua a cercare i vintage i vintage saranno un ottimo investimento...
e tutto resta così com'è... meditiamo.

tzadik
13th October 2009, 19:37
La grande svalutazione degli strumenti italiani è giustificata dal fatto che sono strumenti molto personalizzabili... sia i Borgani sia i Rampone.
Più lo strumento diventa particolare più è difficile da vendere...

Un Mark VI o è laccato o è argentato (molto rari) o è "scrostato"... Stessa cosa per BA e SBA.

Un vintage si può trovare anche a prezzo onesto ma è un'operazione che richiede tempo e numerosi spostamenti... al giorno d'oggi qualsiasi sax Selmer con più di 40 anni è venduto come "super". Per definirlo "super" sarebbe da confrontare con altri "n" strumenti simili.

Poi noi italiani siamo parecchio influenzabili dai fattori "marchio", "storia", "prezzo"... voglio proprio vedere quanto sarò valutato un Selmer Reference o un Rampone o un Borgani tra 40 anni! :lol:

13th October 2009, 19:56
Mah...intervengo solo per dire che se trovi anche un contralto mk6 a 3.500 che suona sei fortunato, le cifre purtroppo si stanno alzando parecchio.

Mi pare quindi piu corretto dover fare dei confronti considerando i prezzi medi di mercato, un mk6 alto va dai 4.000 ai 4.500 stando sul basso e sui 6 digit, se si va sui 5 digit siamo sui 5.000 tranquillamente.
I Balanced costano di solito meno, ma la differenza si sta sempre piu assottigliando. I tenori mk6 6 digit partono dai 4.500 e arrivano a 9.000 se si va su un 5 digit laccatura originale senza botte, risaldature ecc...

Clarsax
13th October 2009, 23:28
Ricordiamoci pure che il suono è prodotto principalmente dal suonatore. Perciò non possiamo escludere che da un sax cinese da 200 euro possa venir fuori un "suono vintage"... :D
Quoto ! Quindi xkè prendere un SBA, IV ecc? E poi xkè spendere 4.000 € ? Effettivamente neanche a me risulta che ci siano sassofoni con le frasi incorporate o programmabili (tanto per non scontentare nessuno riguardo agli stili) e quant'altro
Da quello che si ved in giro, dubito che si possa prendere un sba, VI, a quel prezzo, poi se qualcuno ci riesce meglio per lui
Penso che il punto non riguardi il re-vintage, il prezzo o la svalutazione... ma perchè pensare sempre a quando rivenderlo e quanto guadagnarci? Se si vuole fare una operazione di speculazione è una cosa se si cerca uno strumento di un certo livello la cosa è un'altra
Perchè spendere 3500 per uno strumento di produzione contemporanea, artigianale, ben costruito, affidabile, dall'ottimo suono, ergonomia e altro? Mah :BHO:

saxo
13th October 2009, 23:35
Premetto che non sono un professionista.
Mi sono convinto che la bont* e il conseguente prezzo di uno strumento sia determinato più dal nome del musicista che lo suona (parlo di strumenti di una certa fascia),che non dal reale valore dello strumento.
Che ne sarebbe stato di Yamaha, Selmer, Conn, eccetera, se non avessero trovato nomi famosi che li "adottavano"? Forse avrebbero fatto la fine di Grassi, Orsi, ed altri nomi meno blasonati che comunque molti anni fa avevano una produzione non proprio così infima come di dice. Borgani e Rampone hanno dovuto trovare grandi musicisti che li suonassero per uscire dal branco altrimenti sarebbero ancora considerati "strumenti da banda".
Per me, la differenza tra un vintage ed uno strumento artigianale (di qualsiasi nazionalit* sia) è come comprare un vestito di alta moda ed uno di sartoria. Il vestito d'alta moda sar* senz'altro bello, ma quello di sartoria ti cadr* molto meglio perchè è fatto su di te.
Per questo penso che musicisti professionisti e non, preferiscano uno strumento come Borgani o Rampone ad un Selmer. E' come farsi fare un'imboccatura od acquistare un'imboccatura gi* fatta. Per lo strumento che poi suonano tutti i giorni, io stesso alterno uno Yamaha 62 ed un Borgani, ma se mi chiedi cosa preferisco ti dico il Borgani. Si sa che siamo volubili ed andiamo con le voglie...
Per quanto riguarda i prezzi, sono d'accordo con chi mi ha preceduto, non credo che il confronto sia a sfavore della produzione artigianale anzi vedo una differenza in su per un certo vintage.

tzadik
13th October 2009, 23:42
///
Perchè spendere 3500 per uno strumento di produzione contemporanea, artigianale, ben costruito, affidabile, dall'ottimo suono, ergonomia e altro? Mah :BHO:

Per avere in mano uno strumento "professionale" con le caratteristiche soggettive che più si apprezzano!

FrankRanieri
14th October 2009, 00:14
ma perchè pensare sempre a quando rivenderlo e quanto guadagnarci? Se si vuole fare una operazione di speculazione è una cosa se si cerca uno strumento di un certo livello la cosa è un'altra


Esatto! Quando fanno sti discorsi non li capisco.... che senso ha fare sempre riferimento alla svalutazione, alla rivendibilit* della marca blasonata?
Mi viene da pensare che se si ragiona così non si è sicuri dello strumento che si tra le mani e la voglia (paura...) di cambiare è sempre in agguato...la domanda è: PKKE' ?
Io ho provato circa 8 Mark VI, 2 BA, et similia prima di approdare a R&C, e il giorno dopo aver preso i miei sax mi sarei dato le botte da solo per non aver capito prima la valenza dell'artigianato italiano...
Per forza...ero obnubilato dal scellmer vintaaaage (come dicono a Bologna...) per riuscire a guardare al di l*...

@ PJM: mi chiamo Frank, non sostenitore 2008... :ghigno:

Alastor
14th October 2009, 00:19
io non comprerei mai e poi mai una cosa per poi pensare a rivenderla, tanto vale che si aspetta fino a quando non si trova quella giusta :saputello

FrankRanieri
14th October 2009, 00:20
io non comprerei mai e poi mai una cosa per poi pensare a rivenderla, tanto vale che si aspetta fino a quando non si trova quella giusta :saputello
Bravo, ma vallo a far capire a tutti quelli che comprano e rivendono sax continuamente e per cosa poi...rimetterci quasi sempre e sperare nel sacro graal...? mah... :mha!(

Alastor
14th October 2009, 00:25
avrebbe un senso invece comprare un sax COME INVESTIMENTO per il futuro, per quando sar* raro ma non per suonarlo se non mi piace, lo terrò appunto come investimento, un giorno lontano potr* valere oro

Alastor
14th October 2009, 00:26
io non comprerei mai e poi mai una cosa per poi pensare a rivenderla, tanto vale che si aspetta fino a quando non si trova quella giusta :saputello
Bravo, ma vallo a far capire a tutti quelli che comprano e rivendono sax continuamente e per cosa poi...rimetterci quasi sempre e sperare nel sacro graal...? mah... :mha!(
e non solo sax. anche bocchini e altro, alla fine non ti piacer* più niente

Clarsax
14th October 2009, 01:03
///
Perchè spendere 3500 per uno strumento di produzione contemporanea, artigianale, ben costruito, affidabile, dall'ottimo suono, ergonomia e altro? Mah :BHO:

Per avere in mano uno strumento "professionale" con le caratteristiche soggettive che più si apprezzano!
Ma zeeerto! :zizizi))

Clarsax
14th October 2009, 01:12
avrebbe un senso invece comprare un sax COME INVESTIMENTO per il futuro, per quando sar* raro ma non per suonarlo se non mi piace, lo terrò appunto come investimento, un giorno lontano potr* valere oro

Quindi investire nell' ottone anzichè nel mattone!
Prendere chessò 50-80.000 €, comprarne un pò ed usarli come pensione integrativa :cool:

Mi viene un dubbio... ma quando li hanno fatti questi strumenti, pensavano forse a quando sarebbero diventati vintage?
Dico...xkè dopo diventeranno vintage anche questi contemporanei... :\\:

PJM
14th October 2009, 02:55
Non è che si prende un sax per rivenderlo,se mai per chi lo fa di mestiere dopo anni possono cambiare esigenze di suono..in ogni caso ognuno suona quel che vuole e viva l'alto artigianato italiano e non..Posso affermare che tutti i colleghi che conosco personalmente avere un new sax hanno in realt* il vintage e se vogliamo dire quale marca è selmer per la maggioranza(che novit*!).Ci chiediamo chiss* perchè sempre selmer?? A parte quelli che lo prendono per moda vorrei citare un parere che mi ha detto James Carter(ha circa 20 sax,li cambia come tshirt!) 2 anni f* in Norvegia: " i like blow in everything has pads but if you can buy one sax only in your life, you need ALL ELEMENTS TOGETHER .. your choice will be selmer probably". La conclusione personale che ho tratto dal provare tutte le marche possibili è infatti che il selmer non è il miglior strumento su ogni parametro ma ne esce il miglior compromesso. C'è tutto dentro.

FrankRanieri
14th October 2009, 09:32
Contento te, contenti tutti... ;)
mi rimane il dubbio sul perchè fare un thread così...mah.

tzadik
14th October 2009, 12:04
Sinceramente anche io non capisco il perchè di un thread del genere. :BHO:

Blue Train
14th October 2009, 12:16
Se ha avuto 31 messaggi di risposta il suo perchè lo ha ...

superbone
14th October 2009, 19:18
Quoto Blue Train.......saggezza ligure :ghigno:

tzadik
14th October 2009, 19:24
Io intedevo dire... che sul perchè scegliere uno strumento professionale piuttosto che un altro e soprattutto un professionale che non sia un Selmer vintage... è una questione puramente soggettiva...

Arrivati a un certo livello tecnico/espressivo/musicale, uno matura certi gusti che possono essere più o meno uniformi al "gusto comune".

È come dire: la Canalis piace a tutti ok... però qualche bella mora all'altezza della Canalis si trova.

salsax
14th October 2009, 21:38
È come dire: la Canalis piace a tutti ok... però qualche bella mora all'altezza della Canalis si trova.
.... chiss* come sar* la canalis fra 60 anni .... quando sar* vintage :BHO:
selmer , conn , king , sml etc .. a distanza di un secolo conservano le caratteristiche e forse le migliorano ..... la canalis chiss* ::saggio::

salsax
14th October 2009, 21:39
@ tza , anche a me la canalis piace molto ....... oggi :ghigno:

14th October 2009, 23:10
Non è che si prende un sax per rivenderlo,se mai per chi lo fa di mestiere dopo anni possono cambiare esigenze di suono..in ogni caso ognuno suona quel che vuole e viva l'alto artigianato italiano e non..Posso affermare che tutti i colleghi che conosco personalmente avere un new sax hanno in realt* il vintage e se vogliamo dire quale marca è selmer per la maggioranza(che novit*!).Ci chiediamo chiss* perchè sempre selmer?? A parte quelli che lo prendono per moda vorrei citare un parere che mi ha detto James Carter(ha circa 20 sax,li cambia come tshirt!) 2 anni f* in Norvegia: " i like blow in everything has pads but if you can buy one sax only in your life, you need ALL ELEMENTS TOGETHER .. your choice will be selmer probably". La conclusione personale che ho tratto dal provare tutte le marche possibili è infatti che il selmer non è il miglior strumento su ogni parametro ma ne esce il miglior compromesso. C'è tutto dentro.


James Carter suona P Muriat in quanto endorser, nelle apparizioni live recenti ha sempre infatti tutti P Muritat oltre che nei suoi cd dovi li sponsorizza apertamente...si vede che ha trovato un altro tipo di compromesso....moda o no qui ci sono anche i din din di mezzo...gran musicista ma la sua massima ora gli si ritorce contro :lol:

Clarsax
14th October 2009, 23:12
Se ha avuto 31 messaggi di risposta il suo perchè lo ha ...
Sì però all'inizio si parlava del nu vintage a paragone del vero vintage, dando particolare risalto alla Selmer.
La Selmerite acuta e pura si è manifestata dopo, con la solita solfa Selmer vs Resto Del Mondo tanto che il titolo poteva essere modificato

@ Saxo: il fatto che non sei un professionista non c'entra, non riferendomi assolutamente a qualcuno in particolare, ti renderai conto, se non lo hai gi* potuto sperimentare, che per quanto riguarda i professionismo:
1 - come per ogni arte e mestiere c'è professionista e professionista, esattamente come c'è laureato e laureato, ecc ecc
2 - qualche volta ti dispiacer* non poterti applicare molto anche tu, specialmente se sei portato ma non hai molto tempo da dedicare, mentre altre volte sarai contento di non essere un professionista
3 - le opinioni dei professionisti non sono da prendere per oro colato, malgrado molti tendano a farlo credere. Come tutte le opinioni di carattere personale, spessissimo sono infarcite di pregiudizi, "semplici" sbagli, chiusure mentali, influenze, ecc ecc

Il consiglio di Carter a prendere un Selmer per la vita a me personalmente non mi dice nulla, ognuno fa ciò che ritiene più opportuno. Si badi bene che si consiglia di prendere un sax di quella Marca e non un sax che più ti piace e/o che suona al meglio per te
Abbiamo visto Carter in dei video suonare con un vintage con le chiavi campana splittate e dalla meccanica rifatta, evidentemente ci teneva a quel tubo, infatti è "solo" un Conn. Lo stesso Carter avrebbe dovuto consigliare per coerenza un Mauriat dal momento che ne è un endorser di punta, magari abbinato ad un bel Lawton, ma che si dica che i Lawton che usa lui sono modificati
Poi si parla spesso di gente che approda al VI & C. ma c'è anche gente che lo lascia!
In un altro post si elogia per certi versi il Keilwerth (rispettabilissimo strumento) e qui si parla di R&C e Borgani come muletti... :bravo:
Per come la penso io, con R&C e Borgani, noi la Selmer ce l'abbiamo in Italia, alla faccia dei detrattori, ahimè italiani in testa...

PJM
15th October 2009, 01:21
1. Intanto James Carter ha esordito tradotto" a me piace soffiare in qualsiasi cosa abbia tamponi" e si commenta da solo. Ha una miriade di sax tra endors,suoi personali ecc quindi è ovvio che per varie ragioni li cambi come scarpe. Il suo, è un SUO parere(dopo che ha suonato proprio tutti i brand) che se non puoi avere "3000" sax in casa, ma solo uno, PROBABILMENTE l'acquisto ricadr* su un selmer perchè è un brand che ha saputo salvare meglio "capra e cavoli",c'è un pò tutto. E' semplicemente l'opinione di chi ha suonato tutto senza alcun pregiudizio e alla fine si è fatto una SUA un'idea.
2. Chi ha la selmerite non prende un Keilwerth e un Buffet,non va a Quarna e a Macerata con l'intento di comprare un sax(non è poi scattato il colpo di fulmine). Gli strumenti che ho li ho comprati "con le orecchie" non con pregiudizi sia chiaro.
3.Non sono io che uso certi sax come "muletti",parlate con vari testimonials.

David Brutti
16th October 2009, 09:37
Come gi* detto, l'unica ditta che propone "finto vintage" in europa è la selmer.
Esistono ovviamente produttori asiatici (Mauriat, Grassi etc...) che propongono dei prodotti tentando di avvicinarsi alle vecchie glorie che hanno fatto la storia del sax.
R&C e Borgani non hanno nessuna volont* di "copiare" strumenti blasonati bensì lavorano in modo completamente diverso: hanno recuperato delle forme peculiari e dei canneggi caratteristici dei loro modelli di punta di un passato ormai remoto, passato in cui la R&C ad esempio era fornitore ufficiale della filarmonica della Scala.
Altro assunto indispensabile è quello di lavorare con metodologie tradizionali (corpo battuto a mano, etc...). Da questi due assunti parte il lavoro di continua ricerca delle due ditte italiane che, nonostante i detrattori (quasi tutti italiani...), stanno andando piuttosto forte. In conclusione si parla di "vintage" piuttosto nelle metodologie di produzione e non tanto nell'intenzione di voler copiare sax del passato.

Ovviamente se questi strumenti non piacciono non ci vedo nulla di male: i gusti sono gusti.

Se posso parlare sinceramente posso riportare una mia recente esperienza sull'alto che mi trovo a dover studiare molto in questi gironi a causa di alcuni impegni concertistici: posseggo attualmente 2 alti, un Mark VI 57.000 e un R&C in argento massiccio. Ho posseduto in passato un Mark VI 139.000 che ho utilizzato per anni, uno Yanagisawa in bronzo, un selmer IIIa serie, un seconda serie, un Conn Chu Berry e un Buffet Prestige. Se devo essere sincero le caratteristiche timbriche che trovo nell'R&C non riesco a reperirle in nessuno dei sax su elencati e anche dal confronto con un mostro sacro come il Mark 57.000 l'R&C ne esce assolutamente vincitore, talchè il Mark VI lo tengo principalmente per fini di investimento.
Tuttavia aggiungo che queste considerazion sono del tutto personali e A ME appare che l'R&C sia il migliore tra gli alti avuti e provati in quanto si adatta perfettamente al MIO MODO DI SUONARE. Di conseguenza, non mi sognerei mai di dare del "co...one" a chi suona strumenti vintage spendendo cifre assolutamente assurde o chi compra sax di produzione orientale. Come gi* detto la scelta di un sax è assolutamente soggettiva. Di conseguenza non tirerei in ballo le solite "banalit*" che circolano quando si parla di questi argomenti.

16th October 2009, 15:50
David...santissime parole!


Un unico appunto, mi pare che qui sul forum la maggioranza sia amante e sostenitore del made in italy e che la qualit* di R&C e Borgani sia ampiamente apprezzata dai più e non messa in discussione
Al contrario a volte mi sembra si esageri con gli apprezzamenti...anche se esplicitamente dichiarati di parte come nel tuo caso.

David Brutti
16th October 2009, 16:08
Al contrario a volte mi sembra si esageri con gli apprezzamenti...anche se esplicitamente dichiarati di parte come nel tuo caso.

Io non faccio apprezzamenti, riporto solo le mie esperienze che spero possano servire a chi consulta il forum.
Chi non è interessato può sempre passare oltre...

Jacoposib
17th October 2009, 02:59
ragazzi ma che ragionamenti contorti... non esiste il sax perfetto. il mark VI offre un fantastico compromesso di proiezione, volume, morbidezza, colore, pulizia,... ma non è eccelso in nessuna di queste caratteristiche! perciò se si volesse andare in una certa direzione precisa forse il mark VI non potrebbe soddisfare a dovere! ci si potrebbe rivolgere a tanti altri strumenti, nuovi o vintage ma è davvero una esagerazione denigrare e declassare sax di determinate marche o case perchè non fanno lo stesso stramaledetto lavoro del Mark VI! e grazie al cielo non c'è solo quello!
siamo sassofonisti o collezionisti???

17th October 2009, 12:43
Io non faccio apprezzamenti, riporto solo le mie esperienze che spero possano servire a chi consulta il forum.
Chi non è interessato può sempre passare oltre...

Colgo l'occasione per farti i complimenti David, ti ho ascoltato un pò in giro su you tube, tanto di cappello, suono meraviglioso e grande cuore.

Detto ciò il tuo concetto del "se non ti piace ciò che scrivo vai oltre e chi se ne" non mi pare proprio il massimo. Il forum è libero e aperto a tutti ma sinceramente preferirei leggere delle tue esperienze, in quanto colloboratore ufficiale R&C ed io in quanto estimatore dela R&C, in un topic dedicato tipo "Novit* in casa R&C a cura di David Brutti", mi pare molto più politicamente corretto rispetto ai tuoi interventi sporadici nei quali di fatto, oltre ad esprimere le tue opinioni (sempre intelligenti ed interessanti) elogi la R&C in base alla tua esperienza e gusto.

Per Jacopo,
pensa io invece sono uno di quelli che ritiene che i SBA (aggiungo) e MK6 sono il top per sonorit*, proiezione, timbro, ecc..! E l'idea me la son fatta dopo diversi anni e strumenti.
Ognuno sulla valutazione di un sax avr*, per fortuna, sempre le sue idee!

Come è gi* stato in parte detto, i modelli attualmente proposti come new vintage di vintage hano ben poco, Selmer, Muriat Borgani per esempio propongono quelle finiture satinate (per me orribili) che su un vintage non si sono mai viste! E neanche in un vintage invecchiato! Mi sembra solo una trovata per vendere.
Più vintage invece sono alcune soluzioni tecniche coma la campana saldata o il canneggio largo, oltre che la stessa sonorit* (R&C e Borgani).

David Brutti
17th October 2009, 14:36
Detto ciò il tuo concetto del "se non ti piace ciò che scrivo vai oltre e chi se ne" non mi pare proprio il massimo. Il forum è libero e aperto a tutti ma sinceramente preferirei leggere delle tue esperienze, in quanto colloboratore ufficiale R&C ed io in quanto estimatore dela R&C, in un topic dedicato tipo "Novit* in casa R&C a cura di David Brutti"


Non è una cattiva idea! Purtroppo non ho molto tempo, ma ci proverò ad aprire un topic come da te suggerito.
La cosa che ci tengo a puntualizzare è che qui si parla esplicitamente di R&C, e a dire la verit* nel testo originario del toic se ne da una accezione anche un pò negativa, di conseguenza non mi sembra di essere stato scorretto nel riportare la mia esperienza che è assolutamente in tema.
Se avessi riportato questa esperienza in un topic dove ad esempio si parla di altre marche (che so "Yamaha vs Selmer") avrei avuto sicuramente torto marcio, ma qui si parla proprio di R&C (come da titolo) e Borgani confrontati a sax vintage e prestigiosi: io posseggo entrambe le tipologie di strumento, pertanto mi sembra corretto intervenire. Se ciò non dovesse essere gradito mi limiterò a guardare e passare oltre.

piffero
17th October 2009, 15:05
mh* io hò risolto il dilemma avendo un MK6 del 58 di quelli che "suonano" e un reference 36 fatto modificare a mio uso ed ora suona molto bene anche lui (parliamo di tenori), chiaro è che i MK6 o i SBL che "suonano" sono rarissimi e chi li h* se li tiene ben stretti, altro discorso per i nuovi che svalutano semplicemente per il fatto che si trovano nuovi uguali a quello usato per cui....40%se lo vuoi rivendere in meno.altro discorso per i contralti hò un humminbird della selmer e suona da dio (anche quello modificato nel chiver) e di tutti gli mk6 che hò provato non hò notato una differenza tale da invogliarmi a prendere un mk6.
per il fatto del prestigio basta vedere su you tube il 98% (per dirla alla berlusca) sassofonisti più famosi del mondo che strumento suonano, ed un motivo penso ci deve essere, basta aprire le orecchie !

tzadik
17th October 2009, 15:36
Secondo me, rimane una questione di gusti e volendo anche di opportunit*...

Uno dei suoni di tenore che mi piacciono di più in assoluto... è quello di Courtney Pine (che tra l'altro secondo me è quasi tecnicamente superiore a Micheal Brecker)... e usa un Serie III "nero" con un chiver Bosken (il tutto costa meno di met* di un buono Mark VI): ha un suono che definirei "larger than life". :zizizi))

17th October 2009, 15:38
La cosa che ci tengo a puntualizzare è che qui si parla esplicitamente di R&C, e a dire la verit* nel testo originario del toic se ne da una accezione anche un pò negativa, di conseguenza non mi sembra di essere stato scorretto nel riportare la mia esperienza che è assolutamente in tema.


In effetti hai ragione,
usare una accezione un pò negativa come nel titolo su R&C e Borgani mi sembra oggettivamente "out"
i gusti sono gusti ma credo che oggettivamente i nuovi R1jazz ed i Jubilee siano strumenti altamente professionali e personali che tengono testa a qualunque tipo di sax, nuovo, vintage, e chi ne ha ne metta.
Si tratta solo di una questione di gusti personali tutto qui, oltre che per la R&C ad esempio non esiste un modello "Vintage" o simile, mentre nel Borgani il vintage in realt* presenta un suono più scuro e caldo rispetto alle altre finiture.
Una cosa poi è certa, ho preferito un Balanced prima e un MK ora ad un R1j o un Jubilee, ma per quanto mi riguarda la differenza di prezzo che ho sostenuto in entrambi i casi non è sicuramente giustficata e correlata a quel di più che io trovo in questi sax, senza considerare che il primo ha 72 anni di vibrazioni alle spalle ed il secondo 52! Ognuno ha il proprio portafoglio (o debiti come nel mio caso :zizizi)) ) e metro di giudizio!

David Brutti
17th October 2009, 16:04
Una cosa poi è certa, ho preferito un Balanced prima e un MK ora ad un R1j o un Jubilee, ma per quanto mi riguarda la differenza di prezzo che ho sostenuto in entrambi i casi non è sicuramente giustficata e correlata a quel di più che io trovo in questi sax, senza considerare che il primo ha 72 anni di vibrazioni alle spalle ed il secondo 52! Ognuno ha il proprio portafoglio (o debiti come nel mio caso :zizizi)) ) e metro di giudizio!

Condivido in tutto e per tutto!
L'importante è secondo me non uscirsene con balalit* del tipo " se la maggiorparte della gente su youtube suona Marl VI ci sar* un motivo" perchè a me non me ne frega niente del 98% dei sassofonisti; invece importa cosa viene fuori dal MIO sax e so bene che anche se a livello di immagine è più figo dire "suono con un 5 digits appartenuto alla Santa Inquisizione Spagnola" non potrò mai ottenere i risultati timbrici che mi sono prefissato con questo sax.
Inoltre non è affatto vero in ambito professionale che ci sia tutta questa preferenza accordata a un sax rispetto a una altro: ci sono decine di professionisti che suonano roba stra-vintage come Conn, Martin, King ad esempio e sono contentissimi così, altri ancora preferiscono addirittura sax di importazione (Taiwanesi & co), altri (come me) si rivolgono al mondo dell'artigianale. Potrei elencare centinaia di sassofonisti che NON suonano esclusivamente Mark VI ma per brevit* non lo farò. Questo per dire che FORTUNATAMENTE e nonostante i paraocchi che il sassofonista "medio" ha, il mondo del sax professionale è estremamente vario ed anzi una personalizzazione del setup porta quasi sempre a una riconoscibilit* timbrica che è fondamentale per poter emergere: il fenomeno del "clone" invece porta quasi sempre verso la disoccupazione... :lol:

Il fatto è che io, che ho in "cantina" 3 magnifici mark VI (di quelli che suonano) e nonostante ciò preferisco il moderno, non mi sognerei mai di di dare del coglione a uno che spende fior di euro per un buon vintage, mentre a volte con dei "talebani" del Mark VI (non è assolutamente il tuo caso, ovviamente) non si può parlare in quanto "il Mark VI sar* sempre il miglior sax al mondo".

Jacoposib
17th October 2009, 16:57
Per Jacopo,
pensa io invece sono uno di quelli che ritiene che i SBA (aggiungo) e MK6 sono il top per sonorit*, proiezione, timbro, ecc..! E l'idea me la son fatta dopo diversi anni e strumenti.
Ognuno sulla valutazione di un sax avr*, per fortuna, sempre le sue idee!
contento tu! :D

salsax
17th October 2009, 17:20
la solita storia : " meglio un sax o un'altro ?" :doh!:
io a 13 anni ho la fortuna di avere soffiato molti sax : lucien,yamaha,selmer,yanagisawa,conn,jupiter,wisem ann,grassi,orsi,borgani(di docmax) , ho sentito R&C (di alessio e frank ) chu berry (pizzic)..... e una cosa l'ho capita ..... MI PIACE IL SUONO DI TUTTI I SAX DEL MONDO , che sia aperto , chiso , caldo,freddo....

il mondo del sax professionale è estremamente vario ed anzi una personalizzazione del setup porta quasi sempre a una riconoscibilit* timbrica che è fondamentale per poter emergere
qu* quoto david , ad ognuno il suo sax .... ugualmente bello !

17th October 2009, 19:35
Preciso che quando porto le mie idee in automatico penso al tenore,il mio strumento principale,ma per esempio, al contrario, sul soprano preferisco nettamente un R1jazz o il mio Borgani...sono convinto che sul soprano i nostri 2 produttori italiani siano l'eccellenza in assoluto,sul nuovo e sul vintage

Clarsax
17th October 2009, 19:52
...sono convinto che sul soprano i nostri 2 produttori italiani siano l'eccellenza in assoluto,sul nuovo e sul vintage
Il concetto mi piace :lolloso: ma cosa te lo fa pensare? La markseite è diffusa anche lì...
anche i Buffet, Buescher ed i Conn sono abbastanza ricercati, per non parlare del 62

piffero
17th October 2009, 21:50
mha hò guardato ora su you tube courtney pine ma l'ho visto suonare dei gran mk6 e sbl si il soprano è nero, altra storia poi rispetto a breker... come fra me è il papa

tzadik
18th October 2009, 11:06
Personalmente quello che c'è su YouTube di Pine sono delle marchette... Questo (http://www.courtneypine.co.uk/resistance_track_info.htm) è quello che dichiara di usare... nei dischi è si sente abbastanza chiaramente che manca quel pizzico di nasalit* del Mark VI.

18th October 2009, 12:28
Il concetto mi piace :lolloso: ma cosa te lo fa pensare? La markseite è diffusa anche lì...
anche i Buffet, Buescher ed i Conn sono abbastanza ricercati, per non parlare del 62

I R&C e Borgani soprani erano gi* ottimi strumenti molti anni fa, tanto che anche oggi la base è quella.
A mio avviso i Buescher (provato) ed i Conn hanno un suono meraviglioso ma la meccanica è oggetivamente retrò e non immediata, per non parlare del MK6, anche l'intonazione non è proprio eccelsa e varia molto da sax a sax.
Il 62,mai provato purtroppo, è a detta di molti ottimo, il mio tecnico di fiduca mi ha detto che anche dal punto di vista costruttivo e meccanico sono molto validi, niente a che vedere con gli yamaha attuali (che comunque non mi dispiacciono).
Interessante in questo caso constatare come l'alto ed il tenore 62 non hanno avuto lo stesso successo...quando ad esempio il tenore è una bomba. Non sar* mica perchè il soprano 62 lo suonavano dei grandi come Brecker e altri (redman attualmene se non sbaglio)?
Secondo i miei gusti i soprani R&C e Borgani attualmente raggiungono il massimo sotto tutti gli aspetti, meccanico ed ergonomico, soprattutto sonoro e qualit* dei materiali (sembra ma anche solo una muta scadente di tamponi porta a dover rimontare e montare il sax in soli 2 anni ad esempio con un uso regolare).

tzadik
18th October 2009, 13:11
... direi di sì!

Io ne sono pienamente soddisfatto anche se un soprano riesco ancora a sfruttarlo un decimo... rispetto al tenore! :D-:
(Io ho un soprano dritto...)

Clarsax
18th October 2009, 17:34
Secondo i miei gusti i soprani R&C e Borgani attualmente raggiungono il massimo sotto tutti gli aspetti, meccanico ed ergonomico, wow :D

Il keilwOrth... mai sentito... stai a vedere che è l'ennesima cinesata? :lol:
Sicuro che nel frattempo non abbia cambiato il baritono? non è sullo stesso "tono" degli altri :lol:

18th October 2009, 19:00
Sicuro che nel frattempo non abbia cambiato il baritono? non è sullo stesso "tono" degli altri :lol:

:BHO:
Scusa non ho capito, chi ha cambiato il baritono?

Clarsax
18th October 2009, 19:44
Courtney Pine... il baritono è (o era) l'unico NON black laquered :D-:

18th October 2009, 19:54
Scusa, non ho seguito il discorsi du Pine. :half:

tzadik
18th October 2009, 22:57
Il keilwOrth... mai sentito... stai a vedere che è l'ennesima cinesata? :lol:
Sicuro che nel frattempo non abbia cambiato il baritono? non è sullo stesso "tono" degli altri :lol:

Sar*... a me interessa più il suono del tenore, fondamentalmente sono un tenorista... :-leggi-:

PJM
19th October 2009, 01:24
Bene, se si devono tirare un pò le somme delle risposte date ne abbiamo saputo un pò di più sui motivi del PERCHE' acquistare o nò questi sax:(l'elenco vuole essere un pò un sunto di ciò che si è scritto,non c'è giudizio o critica)
Acquistare per:sax "Hand made"- ricerca di altre sonorit*- sostituto o muletto di un vintage- prezzo più accessibile di un vintage- ottimi sax soprani- ottime leghe-rapporto produttore cliente ottimo-possibilit* di personalizzare sax- suono ricco,spesso,caldo.

Non acquistare: svalutazione-meccanica-sax meno versatili ma più specifici- prezzo "alto" se si può prendere un good vintage a stessa cifra.
Sono uscite cose interessanti, molto importante anche vedere in che linguaggio o genere musicale si agisce. Chi trova ancora motivi sia sul SI che sul NO continui a scrivere, avanti forum:))

Jacoposib
22nd October 2009, 23:29
mha hò guardato ora su you tube courtney pine ma l'ho visto suonare dei gran mk6 e sbl si il soprano è nero, altra storia poi rispetto a breker... come fra me è il papa
Pine è passato al R&C R1 Jazz soprano rmai da un po' per l'appunto! ;)

tzadik
23rd October 2009, 11:00
Però... :ghigno:

zagor.67
23rd October 2009, 23:04
Il concetto mi piace :lolloso: ma cosa te lo fa pensare? La markseite è diffusa anche lì...
anche i Buffet, Buescher ed i Conn sono abbastanza ricercati, per non parlare del 62
Sui Conn non hai tutti i torti ma con i Buescher 400 TH&C no. Oltre ad avere suono ed intonazione eccellenti, dispongono di una meccanica molto agevole.

Giu-Zep
30th October 2009, 02:39
Ragazzi, sar* che forse mi sono perso qualche post....ma secondo me il principale motivo per cui la maggior parte dei saxofonisti del mondo espongono selmer è....
Che la Selmer finanzia meglio di tutti!!

Scusate, pensiamoci un attimo......Come avremo OVVIAMENTE notato, i pareri sono sempre puramente soggettivi su ogni tipo di sax. Altrimenti, al solita frase "Secondo voi perché tutti i più famosi usano selmer? Ci sar* un motivo!" sarebbe valida per tutti e tutti useremmo selmer.

Dato che NON E' così, il motivo è probabile che sia puramente economico! La Selmer è la più grande e sviluppata azienda in produzione di sax, e non solo dato che vende un numero spropositato di clarinetti (l'ho chiesto di persona anche allo stesso Louis Sclavis, che mi ha detto di usarne ormai da una vita perché formidabili!), di imboccature, e trombe. Le loro fonti di finanziamento sono praticamente infinite (data anche l'et* dell'azienda), e parlando con il mio maestro che è endorser della selmer ho anche sentito di una parte delle profumatissime cifre che pagano per l'endorsement.

Io non ci credo che ciò non fa differenza! L'abitudine (un tempo erano effettivamente i più avanzati e completi come sax) e la ragione economica secondo me vengono prima del motivo artistico per cui i grandi artisti usano ancora prevalentemente selmer.

Tutti i problemi che noi ci facciamo sulla marca, la lastra, la campana, le rifiniture......sono pippe che prima non si facevano i grandi saxman.
Nei seminari che ho fatto ho incontrato tizi tipo Steve Grossman, Benny Golson, Bob Mintzer, Mark Turner........mi hanno tutti risposto la stessa cosa: USO SELMER....Ma quando gli chiedevo il modello, la risposta era: NON NE HO IDEA / NON MI INTERESSA (Mintzer non ricordava nemmeno che ance stava usando!!!!). Se la Selmer li paga per tenerseli.....se li tengono.
Non glie ne strafregava nulla! Un tempo si pensava a tre cose: al jazz, a guadagnare, ed alle donne...
Questo spero risponda alla domanda "Perché i grandi usano selmer" :lol: :lol: :lol:

Dato che poi le nuove marche d'artigianato quali R&C, Borgani ed altre non sono internazionalmente distribuite come selmer (che trovi pure in botswana), i grandi tendono ancora nel dubbio a prendere selmer. Ho conosciuto Sherman Irby, grandioso altista Newyorkese, che di Borgani non aveva mai sentito niente, nel 2008!

E non dimentichiamo comunque che ci sono moltissimi grandi sassofonisti che usano i nostri sax italiani SENZA ALCUN ENDORSING (Joel Frahm per esempio).

Scusate la stralungaggine...

Shrek
30th October 2009, 10:54
Quoto Giu-Zep in pieno anche se forse ci stiamo spostando un pò dal titolo det thread.

Comunque ho trovato questa testimonianza non di un grande, ma di un gigante tra i giganti (secondo me) qual'è Phil Woods.

http://www.artistshousemusic.org/videos/phil+woods+performance

Racconta vari simpatici aneddoti e esprime anche concetti molto interessanti ma quello che volevo sottolineare è quello che dice verso la fine del video parlando del suo setup.

Racconta che ha suonato un Selmer Mark VI per 50 anni (comprato per 75 dollari nella fabbrica di parigi nel '59 e scelto da Marcel Mule) e che da qualche tempo aveva problemi e non ci si trovava più a suo agio.
Per farla breve adesso è passato ad un Yamaha 82Z (nuovo e non laccato) ed ha risolto i suoi problemi.

Sentendolo suonare in questo video ed in uno dei CD che ho non noto alcuna differenza nel suono.
Onestamente non potrei dire che in questo o quel pezzo sta suonando con un MarkVI o con qualcos'altro......io adoro le sue frasi e il suo suono per me rimane sempre il suono inconfondibile di Phil Woods. :half:

tzadik
30th October 2009, 11:15
Avr* venduto il Mark VI... e con i soldi del Mark VI si sar* comprato 10 YAS-82Z UL... :zizizi))

FrankRanieri
30th October 2009, 11:21
E non dimentichiamo comunque che ci sono moltissimi grandi sassofonisti che usano i nostri sax italiani SENZA ALCUN ENDORSING (Joel Frahm per esempio).


Mega quotone per Giu-Zep !!
Ma davvero Joel usa dei sax italiani? cosa? Io l'ho sempre visto con un tenore Mark VI 5 digit
Sono curioso... :evil:
Frank

30th October 2009, 11:32
Io non sono assulutamente d'accordo con Giuseppe.
Il discorso edorser Selmer è valido per chi usa i modelli attuali, Reference e serie III, infatti gli endorsers ufficiali utilizzano solo quei modelli.

Giuseppe cita Grossman, Mintzer e Turner, 2 mk VI (di cui uno rilaccato da un riparatore locale degli States) e un SBA (da You tube in diversi video si vede che il sax di Turner è riparato alla bene e meglio...). Non sono endorsers Selmer.
Vero forse il discorso che certi grandi non se ne importano di cosa usano se ottengono ciò che vogliono dallo strumento. Affermare che sia una questione economica mi pare non corretto.

Affermare per molti grandi l'utilizzo di un Selmer vintage sia una questione economica semplicemente non è vera.
Rollins, Shorter, Brecker, Lovano (sempre più spesso si vede senza Borgani), Potter, Redman, Seamus Blake, Donny Mccaslin, Marsalis, Eric Alexander,...vado avanti?....usano MK6 o SBA. Non sono endorser della Selmer (tranne Coltrane per il Varitone che non usò mai se non in pubblicit*) ne tanto meno pagati da quest'ultimi.

Con questo non voglio dire che vintage Selmer è meglio perchè usato da grandi nomi (a conferma basta leggere i miei precedenti post)

30th October 2009, 11:33
E non dimentichiamo comunque che ci sono moltissimi grandi sassofonisti che usano i nostri sax italiani SENZA ALCUN ENDORSING (Joel Frahm per esempio).


Mega quotone per Giu-Zep !!
Ma davvero Joel usa dei sax italiani? cosa? Io l'ho sempre visto con un tenore Mark VI 5 digit
Sono curioso... :evil:
Frank

Anche io, solo poco tempo fa!
Suona tutto storto poi!

FrankRanieri
30th October 2009, 11:48
Giuseppe cita Grossman, Mintzer e Turner, 2 mk VI (di cui uno rilaccato da un riparatore locale degli States) e un SBA (da You tube in diversi video si vede che il sax di Turner è riparato alla bene e meglio...). Non sono endorsers Selmer.
Vero forse il discorso che certi grandi non se ne importano di cosa usano se ottengono ciò che vogliono dallo strumento. Affermare che sia una questione economica mi pare non corretto.

Scusa ma Di Battista e Rosario Giuliani appaiono sulle riviste di settore come Endorsers veri e propri della selmer....però usano dei Mark VI.
C'è qualcosa che non torna...
Stesso concetto per David Sanborn...mah....

FrankRanieri
30th October 2009, 11:52
Invece è giusto creare confusione in coloro che preferiscono il jazz e vedono i professionisti suonare con strumenti di 50 anni fa??
Non è corretto!!
Alla Selmer fanno i grandoni e poi in produzione hanno degli strumenti che NON sono come quelli usati dai pros.
Scusa ma mi fa ridere sta cosa... :lol:

Giu-Zep
30th October 2009, 11:55
Io non sono assulutamente d'accordo con Giuseppe.
Il discorso edorser Selmer è valido per chi usa i modelli attuali, Reference e serie III, infatti gli endorsers ufficiali utilizzano solo quei modelli.

Giuseppe cita Grossman, Mintzer e Turner, 2 mk VI (di cui uno rilaccato da un riparatore locale degli States) e un SBA (da You tube in diversi video si vede che il sax di Turner è riparato alla bene e meglio...). Non sono endorsers Selmer.
Vero forse il discorso che certi grandi non se ne importano di cosa usano se ottengono ciò che vogliono dallo strumento. Affermare che sia una questione economica mi pare non corretto.

Affermare per molti grandi l'utilizzo di un Selmer vintage sia una questione economica semplicemente non è vera.
Rollins, Shorter, Brecker, Lovano (sempre più spesso si vede senza Borgani), Potter, Redman, Seamus Blake, Donny Mccaslin, Marsalis, Eric Alexander,...vado avanti?....usano MK6 o SBA. Non sono endorser della Selmer (tranne Coltrane per il Varitone che non usò mai se non in pubblicit*) ne tanto meno pagati da quest'ultimi.

Con questo non voglio dire che vintage Selmer è meglio perchè usato da grandi nomi (a conferma basta leggere i miei precedenti post)
Allora, anche il mio maestro per farti un esempio, non ha MAI suonato dal vivo con un selmer moderno, ma solo con mark 6 o balanced. Eppure, la selmer ha richiesto ed ottenuto il suo endorsing. Io penso che la selmer abbia molti sassofonisti grandissimi come endorser anche se non sono scritti sul sito o da altre parti.
Per quanto riguarda la questione economica, io non ho detto che è SOLO per quello, ma IN PARTE sicuramente. Siccome sono anch'io uno di quei patiti che chiede sempre che sax usano i grandi quando li incontra, quando si riferivano a selmer, ti giuro che non ne parlavano con "soddisfazione", ma più che altro come dire "mah, c'era quello, e l'ho preso". Steve Grossman per esempio, ha SEMPRE e avuto, nonostante sia stato endorser di altra roba, il suo mark vi con un link florida 4* aperto a 7* sopra. Ma parlando con lui (era ad orsara jazz 2007...grandioso!) ti assicuro che non ne parlava come dire, wow questa è la migliore che abbia provato...provò anche il borgani pearl silver di un amico che era lì, e rimase sorpreso dalla qualit* dello strumento, però non è che ora usi Borgani.
Ripeto, secondo me la selmer finanzia chi espone selmer anche se non è un selmer in produzione. E su questo chiudo ;)



Mega quotone per Giu-Zep !!
Ma davvero Joel usa dei sax italiani? cosa? Io l'ho sempre visto con un tenore Mark VI 5 digit
Sono curioso... :evil:
Frank
Sisi il tenore è selmer, però mi ha detto che come soprani ha scelto Borgani. Sul tenore mi spiegò che i Borgani non lo convincevano ancora come il suo mark VI, contando che li ha provati svariati anni fa, la Borgani ogni anno cambia costruzione e lega sugli strumenti, anche se in maniera minima.

FrankRanieri
30th October 2009, 11:59
Sisi il tenore è selmer, però mi ha detto che come soprani ha scelto Borgani. Sul tenore mi spiegò che i Borgani non lo convincevano ancora come il suo mark VI, contando che li ha provati svariati anni fa, la Borgani ogni anno cambia costruzione e lega sugli strumenti, anche se in maniera minima.

Grande Comp*...!
Ma studi con Michele (Carrabba) ? :saxxxx)))

Giu-Zep
30th October 2009, 12:00
Si :ghigno:

FrankRanieri
30th October 2009, 12:02
Si :ghigno:
Grande Michelozzo !!
Davvero un mostro!
Non mi piace particolarmente la timbrica (un pò aspra) ma per il resto, tanto di cappello!!! :half:
Frank.

Giu-Zep
30th October 2009, 12:04
Eheh, sono daccordo :lol: :lol: :lol:

30th October 2009, 12:09
Per frank,
infatti Giuliani e Di Battista non li ho citati! :mha!(

per dire....quanto la Selmer influenzi il mercato....con comportamenti scorretti a mio avviso...leggo Down Beat...allora spesso ci sono pubblicit* anche di professionisti, una ad esempio spesso di un certo Miles Osland se non erro...endorser Selmer.
Poi ci cono a volte articoli di recensione di nuovi strumenti, nel numero di settembre (credo, l'et* avanza) c'era proprio la recensione del nuovo baritono Serie III, a cura di...Miles Osland! Nessun riferimento al fatto che fosse endorser ufficiale...ovviamente il sax è bestiale a suo dire!

Un comportamento che non mi piace proprio. :zizizi))

Giu-Zep
30th October 2009, 12:14
Per frank,
Un comportamento che non mi piace proprio. :zizizi))
Quoto, quoto....

30th October 2009, 12:30
Ormai Selmer gode di un vantaggio competitivo derivante dal brand enorme, senza considerare quanto giustamente detto da Giuseppe in merito alle risorse economiche.

Riporto un aneddoto, un signore di mezza et* bandista mi aveva informato che voleva acquistare un nuovo alto. Selmer ovviamente, ho cercato di convincerlo a provare altro, soprattutto gli italiani…ma niente… R&C, Borgani?! Ma sono strumenti da banda!A SUO DIRE...
Poco dopo lo incontro nuovamente, non l’ha ancora acquistato in quanto gli è stato proposto il Flamingo, se non erro un Reference a serie limitata, proprio come quelli vintage di una volta (a detta del venditore)…ed io…no! Costa un botto e non li vale, piuttosto prova allora un vero vintage che costa anche meno! Ma quello niente….pagato oltre 5.500 euro. beh…lo rivedo nuovamente dopo poco…in sintesi ora il sax sembrerebbe essere tornato a Parigi in quanto necessita di riparazioni profonde, non ho capito bene di cosa però. Mah :mha!(

Il tutto per dire che certe concezioni sono difficili da scardinare, la trovata dei “new vintage” mi pare cavalcata in particolare proprio dalla Selmer, con un investimento tutto sommato ridotto (finiture della laccature e chiver) hanno allargato ulteriormente il parco clienti.

Giu-Zep
30th October 2009, 13:20
Il tutto per dire che certe concezioni sono difficili da scardinare, la trovata dei “new vintage” mi pare cavalcata in particolare proprio dalla Selmer, con un investimento tutto sommato ridotto (finiture della laccature e chiver) hanno allargato ulteriormente il parco clienti.
Tant'è vero che Marco Collazzoni della Borgani parla del modello Vintage come un modello che cerca di riprendere il suono scuro e profondo dei sax degli anni '50, con una meccanica ed un'affidabilit* costruttiva moderna. Metterla così ha senso, ed è esattamente quello di cui si parlava ad inizio post.

La selmer cerca invece di prenderci in giro con boiate come il fatto che il reference 54 avrebbe lo stesso corpo del mark VI......ma per favore, mi è stato detto che è una fesseria, è un sax "purtroppo" che non ha niente in comune col mark VI.
Il problema è questo, quando si raccontano balle.......e fa anche schifo come strumento, se fosse almeno decente si poteva chiudere un occhio!

Blue Train
30th October 2009, 13:28
Ormai Selmer gode di un vantaggio competitivo derivante dal brand enorme
Di sax ne capisco poco, di marketing poco di più ... ma questo è il punto, l'importante è che un saxofonista famoso suoni con un Selmer, quale modello utilizzi è, per questo obiettivo, marginale, ecco perchè nomi molto famosi è importante che utilizzino Selmer; diverso se vuoi promuovere non il marchio ma un prodotto specifico.

FrankRanieri
30th October 2009, 13:49
[quote="New York nights":3pc24xw0]
La selmer cerca invece di prenderci in giro con boiate come il fatto che il reference 54 avrebbe lo stesso corpo del mark VI......ma per favore, mi è stato detto che è una fesseria, è un sax "purtroppo" che non ha niente in comune col mark VI.
Il problema è questo, quando si raccontano balle.......e fa anche schifo come strumento, se fosse almeno decente si poteva chiudere un occhio![/quote:3pc24xw0]

Io, io ! ! :muro((((
Io sono stato "lo sfigato" che ha creduto al negoziante, e alla Selmer (pubblicit* ingannevole?)...
All'epoca non c'era sax forum e bazzicavo poco internet (inizi dell anno 2000).
Risultato? Una bella CIOFECA sorda e tappata. Quando suonavo il mio colorito si avvicinava molto a quello dell'avatar che ho messo su ieri...
Se qualche pezzo grosso della Selmer osasse chiedermi qualcosa me lo mangerei vivo!!
Evito di dire quanto l'ho pagato, perkè me ne vergogno, però pensate solo che l'ho "svenduto" a 2800 euri e credetemi, l'ho DAVVERO svenduto... :mha...: :cry:
Frank.

David Brutti
30th October 2009, 14:06
Io, io ! ! :muro((((
Io sono stato "lo sfigato" che ha creduto al negoziante, e alla Selmer (pubblicit* ingannevole?)...
All'epoca non c'era sax forum e bazzicavo poco internet (inizi dell anno 2000).
Risultato? Una bella CIOFECA sorda e tappata. Quando suonavo il mio colorito si avvicinava molto a quello dell'avatar che ho messo su ieri...
Se qualche pezzo grosso della Selmer osasse chiedermi qualcosa me lo mangerei vivo!!
Evito di dire quanto l'ho pagato, perkè me ne vergogno, però pensate solo che l'ho "svenduto" a 2800 euri e credetemi, l'ho DAVVERO svenduto... :mha...: :cry:
Frank.

Visto che siamo arrivati a ciò, mi unisco anch'io al "mea culpa" rivivendo nelle parole di Frank il mio "dramma" saxistico. Anch'io caddi nella rete del "brand blasonato" acquistando la cosiddetta CIOFECA

Giu-Zep
30th October 2009, 14:07
Io, io ! ! :muro((((
Io sono stato "lo sfigato" che ha creduto al negoziante, e alla Selmer (pubblicit* ingannevole?)...
All'epoca non c'era sax forum e bazzicavo poco internet (inizi dell anno 2000).
Risultato? Una bella CIOFECA sorda e tappata. Quando suonavo il mio colorito si avvicinava molto a quello dell'avatar che ho messo su ieri...
Se qualche pezzo grosso della Selmer osasse chiedermi qualcosa me lo mangerei vivo!!
Evito di dire quanto l'ho pagato, perkè me ne vergogno, però pensate solo che l'ho "svenduto" a 2800 euri e credetemi, l'ho DAVVERO svenduto... :mha...: :cry:
Frank.


Visto che siamo arrivati a ciò, mi unisco anch'io al "mea culpa" rivivendo nelle parole di Frank il mio "dramma" saxistico. Anch'io caddi nella rete del "brand blasonato" acquistando la cosiddetta CIOFECA
Eh vabè, capita, ci si fida di una brand che storicamente ha prodotto sax di altissimo livello...Sono esperienze, anche se un pochino dolorose :ghigno:

FrankRanieri
30th October 2009, 14:43
Eh vabè, capita, ci si fida di una brand che storicamente ha prodotto sax di altissimo livello...Sono esperienze, anche se un pochino dolorose :ghigno:

Dolorose?? un palo nel "derriére" sarebbe stato meno doloroso... :cry:
Scusate il francesismo...

Shrek
30th October 2009, 14:50
[quote="New York nights":jv1oie0u]Ormai Selmer gode di un vantaggio competitivo derivante dal brand enorme
Di sax ne capisco poco, di marketing poco di più ... ma questo è il punto, l'importante è che un saxofonista famoso suoni con un Selmer, quale modello utilizzi è, per questo obiettivo, marginale, ecco perchè nomi molto famosi è importante che utilizzino Selmer; diverso se vuoi promuovere non il marchio ma un prodotto specifico.[/quote:jv1oie0u]

Sono assolutamente d'accordo..........non sul fatto che di sax non ne capisci, ma sul resto!!! :lol:

tzadik
30th October 2009, 15:12
... quindi sostanzialmente in questo forum sono solo io soddisfatto del mio Selmer (che tra l'altro se potessi... lo terrei!)... :lol:

Sinceramente la Selmer volesse darmi dei soldi... per me non sarebbe male... :ghigno:

FrankRanieri
30th October 2009, 15:25
... quindi sostanzialmente in questo forum sono solo io soddisfatto del mio Selmer (che tra l'altro se potessi... lo terrei!)... :lol:


Ma allora perkè lo vendi? Se ti piace tienilo...
Forse però hai sentito qualcosa che ti piace di più e vuoi cambiare...e che senso avrebbe avere due suoni/impostazioni diverse tra loro?

David Brutti
30th October 2009, 15:33
... quindi sostanzialmente in questo forum sono solo io soddisfatto del mio Selmer (che tra l'altro se potessi... lo terrei!)... :lol:

Sinceramente la Selmer volesse darmi dei soldi... per me non sarebbe male... :ghigno:

A mio parere i Seconda Serie (soprattutto quelli un pò vecchiotti) sono dei buoni sassofoni e non sono per nulla paragonabili ai Reference ai quali io e Frank abbiamo fatto riferimento. Il seconda costa quasi la met* e il livello qualitativo estremamente collaudato ne fa un punto di riferimento. Ciò non toglie che poi si vada a cercare qualcosa di più a livello timbrico.

Giu-Zep
30th October 2009, 15:38
A mio parere i Seconda Serie (soprattutto quelli un pò vecchiotti) sono dei buoni sassofoni e non sono per nulla paragonabili ai Reference ai quali io e Frank abbiamo fatto riferimento. Il seconda costa quasi la met* e il livello qualitativo estremamente collaudato ne fa un punto di riferimento. Ciò non toglie che poi si vada a cercare qualcosa di più a livello timbrico.
Tra l'altro, escludendo i primissimi modelli, la differenza fra i soprani serie II e serie III va nettamente a vantaggio dei primi; inoltre si è ormai a conoscenza dei problemi tecnici che affliggono la III serie.

tzadik
30th October 2009, 16:02
A mio parere i Seconda Serie (soprattutto quelli un pò vecchiotti) sono dei buoni sassofoni e non sono per nulla paragonabili ai Reference ai quali io e Frank abbiamo fatto riferimento. Il seconda costa quasi la met* e il livello qualitativo estremamente collaudato ne fa un punto di riferimento. Ciò non toglie che poi si vada a cercare qualcosa di più a livello timbrico.

Sinceramente ho provato 2 tenori Serie III e 2 Reference 54...
Il Serie III mi sembrava più semplice, ma molto più spento a livello di frequenze... il volume era inferiore... :BHO:
Tra l'altro uno dei Serie III era del Conservatorio ed era stato revisionato da pochissimo (tipo 2 settimane...) nonostante fosse recente (4 o 5 anni) c'erano gi* problemi di laccatura...
Tra l'altro per sfizio ho fatto un concerto con il chiver del Serie III... sinceramente bastava vendere i Serie II con il chiver del Serie III (senza differenza di prezzo), l'abbinamento risultava molto più riuscito.

I Reference mi sembrano oltre modo morbidi... il che non è male... però la proiezione che dovrebbe essere maggior nei modelli simil vintage (i Reference) era troppo inferiore (rispetto al mio Serie II) e stesso problema dei Serie III: poca presenza, si può anche avere un suono più scuro ma non si può rinunciare a un certo pacchetto di alte frequenze che danno "definizione" e che sui Selmer vengono fuori oltre certo livello di pressione di aria che entra nello strumento...
Al tempo della prova dei Reference usavo ancora il Dukoff S10 (0,130 pollici di apertura) e la fascietta originale... quindi c'era il "buzz" del Dukoff (tipo Sanborn/Zorn): avevo un suono molto più "rock'n'roll"... ora ho un setup parecchio "più scuro"! :ghigno:

La mia scelta propende verso i Rampone perchè quelle "frenqueze" le sento lo stesso ma il suono è più 3D e la soglia (superata la quale queste frequenze escono) è più bassa rispetto che sul Selmer... :mha!(
La mia impressione è che lo strumento vibrasse molto di più (mi riferisco al R1 Jazz AUG++), sfortunatamente non ho provato altri tenori R1 Jazz...

tzadik
30th October 2009, 16:06
A mio parere i Seconda Serie (soprattutto quelli un pò vecchiotti) sono dei buoni sassofoni e non sono per nulla paragonabili ai Reference ai quali io e Frank abbiamo fatto riferimento. Il seconda costa quasi la met* e il livello qualitativo estremamente collaudato ne fa un punto di riferimento. Ciò non toglie che poi si vada a cercare qualcosa di più a livello timbrico.
Tra l'altro, escludendo i primissimi modelli, la differenza fra i soprani serie II e serie III va nettamente a vantaggio dei primi; inoltre si è ormai a conoscenza dei problemi tecnici che affliggono la III serie.


Infatti sui soprani Serie III ci sono di serie (gi* da un po') i chiver "booster"... con l'interno del collo del chiver filettato.