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Visualizza Versione Completa : Ma, il saxofono è il fine o il mezzo?



Allevocomete
10th October 2009, 06:10
Cari amici soffiatori,
passo ogni tanto di qui (ho poco tempo purtroppo) e trovo sempre argomenti interessanti;
a volte però mi capita di leggere dei post che hanno a che vedere con una strana forma di edonismo che, secondo me, poco ha a che vedere con l'uso che di un saxofono, di solito, si dovrebbe fare.
Io faccio questa professione da più di trent'anni ::saggio::
e ho soffiato davvero dentro qualunque cosa sia in grado di emettere suoni attraverso un'ancia...
dal mio primo alto Dolnet,che sembrava tappato con l'ovatta e che usavo a metÃ* con mio fratello, al mio attuale HNW King Super 20 Silversonic SerieII :slurp: che suona appena lo guardi (o sono diventato più bravo io) :BHO: ;
ho suonato su Selmer, dal Model 26 al Reference, su Conn dal CHU ai vari M, sugli adorati Buescher dal True Tone al 400THC, sul Keilverth, sugli Yamaha dal miticoYTS61 ai vari Customs,sul soprano Yanagisawa (gli altri non li conosco ahimè), sul Buffet Dynaction, e sui King Zephyr o Super 20 come quello che uso ora, e che è il quinto che possiedo.
Ho avuto e suonato in concerto un alto Rampone Cazzani anni 40 argentato che andava da dio, mentre non ho mai amato il suono del Martin, pur riconoscendo che è un gran saxofono.
Inutile dire che lo strumento migliore è sempre l'ultimo acquisito;
ho sempre discusso di saxofoni con i colleghi, facevamo interi viaggi parlando delle rispettive preferenze di setup e quant'altro, e lo facciamo ancora.

Quello che a volte non capisco adesso, è la maniacalitÃ*, a volte gratuita e un pò autocompiacente, con cui si vanno a guardare determinati particolari di un saxofono, magari senza nemmeno possedere i prerequisiti minimi per valutarli nel pratico; si ricerca l’ originalitÃ* o meno della laccatura, serie, annate, tamponi in B/N o a Colori, risuonatori auto-intonanti con radiocomando e facezie varie.
In effetti però, quanti di quelli che si preoccupano dell’annata del controdado di quel tale King, sono poi in grado, nell’utilizzo pratico, di valorizzare quella differenza e di metterla a frutto come miglioramento nel loro modo di suonare?
Quanti invece, aspettandosi che sia il saxofono a poter risolvere i loro problemi tecnici, si rivolgono al mercato del vintage facendosi abbindolare dal volpone di turno, salvo poi trovarsi tra le mani un CHU Berry, meraviglioso, ma insuonabile perché scomodissimo per chi non abbia una tecnica consolidata e mani adatte?
Sono d’accordo sul fatto che alcuni saxofoni siano delle vere opere d’arte, potessi mi farei un museino personale :amore:: ,ma a quel punto cadremmo nel collezionismo, che sempre arte è, ma diversa dal suonare un saxofono come si deve.
Personalmente ho suonato dei rilaccati strepitosi e degli originali che sembravano latte da grondaia, dei five digits stonati e dei 220000 perfetti, dei saxofoni da 1000euro che ne surclassavano altri da 5000, ma prima di sentirmi in grado di dare giudizi mi sono dovuto forgiare un suono mio, e, mentre facevo questo, vi garantisco che l’originalitÃ* della laccatura del sax era l’ultimo dei miei problemi :muro(((( .
A presto con un caro saluto
Claudio


PS :saputello Ragazzi, se siete all’inizio o giù di li, lasciate perdere il vintage e datevi al nuovo…
C’è solo l’imbarazzo della scelta, anche con pochi soldi a disposizione…
Eviterete fregature, delusioni e confusione (le chiavi delle basse su alcuni Conn e Buescher sono posizionate in modo diverso rispetto a oggi).
A comprare un vecchio leone c’è sempre tempo, mica li finiscono... :lol:
arrivandoci troppo presto si rischia di farsi mordere. :zizizi))


MY SETUP
ALTOSax HNW KING SUPER 20 SILVER-SONIC Gold Inlays #359+++ ('57);
CANNONBALL "MAD MEG" Official Endorsment Pending
Mouth. VANDOREN NewV16 A95 ;
Reeds VANDOREN V 16 #3 ; LOUIS #3.5 ; HEMKE #3
TENORSax BUESCHER 400 THC #330*** (‘50) (sale pending)
L.A.RIPAMONTI Master Bronze
Mouth. LEBAYLE EBENE #8 Custom; PHIL BARONE METAL St. #8*
Reeds VANDOREN ZZ #3; RICO ROYAL #3-3.5
BARISax SELMER MKVI lowBb #148*** ('67)
Mouth SCHREIBER #8 Custom
Reeds RICO JAZZ #3; VANDOREN JAVA #2.5
SOPR.Sax LUCIEN Custom Official BlackChr/Gold
Mouth L.A. RIPAMONTI #6*;BARI SLIM #7
Reeds VANDOREN #2.5-3
CLARINET BUFFET CRAMPON RC
Mouth VANDOREN 5JB
Reeds VANDOREN #2.5; GLOTIN #2.5; HEMKE #3

pumatheman
10th October 2009, 11:01
Ciao Allevatore :D
ne stavo parlando proprio in privato con altri amici di questo, mi trovo perfettamente d'accordo con te.
Sono tuttaltro che un professionista, ma suono ogni nota come se fosse l'ultima. Sono abbastanza nuovo al mondo del sax provengo dalla "sfera bassistica" e anche in quel forum la tendenza, anche se molto più pesantemente, è quella di "ammalarsi" di dettagli, annate, seriali, made in cina made in vattelappesca e simili... ma poi in fondo sarebbe interessante andare a vedere se cè poi chi suona davvero oppure si fa solo le pippe in camerina...
Per me la musica è espressione, creativitÃ*, confronto, rischio e curiositÃ*, il collezionismo è un hobby rispettabilissimo ma "la febbre" da dettaglio spesso mi pare una brutta scusa per non suonare per scansare il confronto, un rifugio per evitare di affrontare la musica.

puffosky
10th October 2009, 13:18
personalmente, ora ho un mix di nuovo e usato...

ho provato un Buecher del mio ex maestro, ma la diteggiatura
è, come dici tu, fuori della portata di chi non sia espertissimo.

sono d'accordo quasi in tutto con te: anche il nuovo va valorizzato,
è il campo di battaglia per imparare, la sicurezza per chi non
ha alti budget...

perché "quasi in tutto"? perché certe manie sullo strumento,
anche dei bassisti, un po' le perdonerei...
c'è di peggio in giro, e collezionismi più inutili di questo.

E' chiaro che un pianista compra un solo strumento e lo valuta
come fosse un'abitazione,
ma se un sassofonista cambia spesso strumento (tu stesso l'hai fatto)
o colleziona vintage, possibilmente suonandoli,
e possibilmente senza esagerare...
:saxxxx)))

fcoltrane
10th October 2009, 14:36
Claudio che dire...ciò che dici mi sembra condivisibile , integralmente , se non fosse che quando sento parlare di quel particolare ....., di quel tampone autointonato, di quella laccatura
stratosferica, di quel nuovo ramponino di quel particolare vintage di annata , di quel particolare 5digit appartenuto a chi sa chi,........prima parte una vocina (francesco provalo , e dai provalo, forza fatti tentare)
poi diventa un coro di vocine, poi si trasforma in smania, poi pura follia.
:lol: :ghigno: :muro(((( :cry:

ciao fra

Placebo
10th October 2009, 14:48
Quello che a volte non capisco adesso, è la maniacalitÃ*, a volte gratuita e un pò autocompiacente, con cui si vanno a guardare determinati particolari di un saxofono, ...


concordo... ;)

ma che ci vuoi fare, è così per ogni passione. Quando facevo ciclismo, nel gruppo si presentavano tipi con bici da 6000€, sulle quali v'erano montanti componenti di ultimissima tecnologia, che magari costavano 300€ in più, solo perchè pesavano 25 gr. in meno di quello standard, da 30€....
Ma loro spesso, non erano neppure in grado di fare una scalata, per non parlare delle panze orrende che si trascinavano... altro che grammi.... :lol:

E' così... per tutto

docmax
10th October 2009, 19:29
Claudio ti ringrazio perchè hai aperto un argomento che mi stava a cuore e solo per pigrizia non gli avevo dato inizio.
Sono del parere che ogniuno di noi dovrebbe suonare di più e scrivere di meno (ma nel mio caso la frequentazione del forum avviene per molto tempo perché ho il pc sempre acceso nel mio ambulatorio e butto nelle poche pause che il lavoro mi concede un occhiata veloce e saluto i nuovi entrati ...) o occuparsi di meno di setup, n seriali e compagnia bella.
La differenza è che io non ho potuto essere un professionista del sax (come lo sei tu) perchè ho scelto di fare altro ma, impunito, non mollo e mi dò da fare per essere all'altezza senza tante pippe mentali.

Isaak76
11th October 2009, 01:46
Bella domanda Claudio!
alla fine il Sassofono è come un lungo viaggio ... le avventure vissute, gli amici trovati, persi e ritrovati, l'emozione per quelle piccole cose che solo la natura è in grado di regalarci, sono quasi paragonabili alla nostra crescita musicale .. le ore di studio, i mille sax provati, i becchi amati e poi odiati, le ance stoppose e quelle che suonavano da Dio, fanno parte tutto di quel bagaglio che ognuno di noi si crea con l'esperienza, ma al contrario di un viaggio, questo durerÃ* tutta la vita perchè non esiste una meta.
Chi si sente arrivato solo perchè è in grado di eseguire fraseggi alla velocitÃ* della luce, di emulare i grandi musicisti del passato e aver acquistato il Sax del suo idolo, ebbene costui non ha capito nulla della musica.
La musica è l'espressione della propria anima, ed essa se ne frega se si cerca d'esprimerla con un Sax da 10.000€ o uno da 100€; quello che conta è l'emozione con la quale si suona.
Certo la qualitÃ* conta! ma se uno suona col cuore e col la propria testa e non perchè la massa gli dice che quel Sax è meglio dell'altro, sicuramente partirÃ* avantaggiato e troverÃ* sempre nuovi stimoli, i quali lo porteranno alla pace interiore.

Ci sono artisti che hanno suonato tutta la vita con lo stesso strumento e lo stesso setup ... un motivo ci sarÃ*!
.... ci facciamo troppe paturnie mentali.

Nous
11th October 2009, 14:43
Cari amici soffiatori,
passo ogni tanto di qui (ho poco tempo purtroppo) e trovo sempre argomenti interessanti;


Incredibile..dove li trovi :shock: ?



Quello che a volte non capisco adesso, è la maniacalitÃ*, a volte gratuita e un pò autocompiacente, con cui si vanno a guardare determinati particolari di un saxofono, magari senza nemmeno possedere i prerequisiti minimi per valutarli nel pratico
[CUT]
quanti di quelli che si preoccupano dell’annata del controdado di quel tale King, sono poi in grado, nell’utilizzo pratico, di valorizzare quella differenza e di metterla a frutto come miglioramento nel loro modo di suonare?
Quanti invece, aspettandosi che sia il saxofono a poter risolvere i loro problemi tecnici


Hai centrato tutti i problemi tipici di una determinata categoria di sassofonanti/sassofonai/sassofonici, che scarica su strumento/setup le responsabilitÃ* della mancanza di studio o di metodo di studio :bravo:
Aggiungo che io ho un setup fisso da ere geologiche, un sax sempre uguale a se stesso e una sola volta ho provato a dare la colpa di un passaggio che non mi riusciva allo strumento..al che la mia insegnante semplicemente ha preso il mio strumento e me l'ha suonato al doppio della velocitÃ* prevista, dicendomi che secondo lei lo strumento era perfetto. Per questo penso che questa modalitÃ* di pensiero sia comune per lo più a soffiatori di sax autodidatti che non hanno la fortuna di un contraddittorio con un insegnante.
Ho notato spesso come si faccia a gara a chi ce l'ha più estremo (il setup), a chi ha il bocchino più largo..ma la mia esperienza è che chi ha bocchini apertissimi con ance leggerissime non sa usare il diaframma e va in difficoltÃ* con un setup "più serio" (si può dire o si offende qualcuno?)..poche volte ho trovato un sassofonista con un volume di suono pari al mio (nelle giornate migliori), a prescindere dall'apertura sfoggiata e dall'ancia montata. Quello che piace ad alcuni è soffiare con potenza nel tubo per ottenere il barrito più virile, non suonare..alcune cose non gli interessano proprio. L'intonazione è un optional, se non c'è è sicuramente colpa dello strumento (ho preso più volte in mano uno strumento che veniva definito stonato, e suonandolo ho provato a fare capire che non lo era..tutti i sax calano sul registro grave e crescono su quello acuto).
Relativamente al sax, ne ho provati un pò e poi ho preso quello che uso oggi..un SA 80 Serie II comprato usato dopo segnalazione del mio spacciatore di sax (che mi conosce e ne capisce come pochi in fatto di strumenti a fiato) e dopo qualcosa come una settimana di prove mie e della mia insegnante..non lo cambio al momento, perchè dovrei? Il suono mi piace, la meccanica è ottima..certo non luccica come un sax nuovo di pacca..ma chi l'ha sentito o provato ha sempre confermato che è un Selmer nato bene.
Concordo che un vintage in mano ad un principiante è come un ferrari in mano ad un'anziana signora neopatentata con deficit visivi..dannoso oltre che sprecato..io ai miei allievi (= della banda, non solo quelli cui insegno) ho sempre comprato strumenti moderni come meccanica (tipicamente Yamaha) dando per scontato che prima che capiscano che suono vogliono devono imparare e muovere le dita e non devono avere problemi ad intonare le note.

salsax
11th October 2009, 16:01
quoto Claudio e il Nous :half: ragionamenti seri !!!

..tutti i sax calano sul registro grave e crescono su quello acuto questa è una delle prime cose che mi hanno insegnato .....e ovviamente , di conseguenza mi hanno spiegato come correggere questa particolaritÃ* ( e non difetto ) del saxofono !
io penso che il saxofono sia "solo" il mezzo per esprimersi :saputello !

STE SAX
11th October 2009, 23:40
senza dubbio un argomento serio. d'altra parte e' tipico dei forum il problema dell'ipernozionismo e della mania di voler dire sempre l'ultima su un set up o una caratteristica di un sax o di un bocchino. Credo che cio' sia naturale ma che in qualche caso pero' serva effettivamente a qualcuno che voglia avere un primo orientamento sul mondo dei sax, mediante l'ascolto delle varie correnti di pensiero. Dopodiche' e' altrettanto vero che noi suonatori "medi" non siamo in grado in larga parte di apprezzare le differenze che effettivamente ci sono tra i vari componenti, o forse le apprezziamo ma non sappiamo tirarle fuori musicalmente. Dovremmo senz'altro dedicarci piu' al consolidamento della nostra tecnica per poterci esprimere laddove le nostre idee ci portano ma le mani non ci seguono sempre. Mi preme altresi' sottolineare che malgrado noi tutti ci facciamo tentare dal variare sempre impostazioni, ance, imboccature e quant'altro, volendo avere vari tipi di suono, i grandi del sax sono riconoscibilissimi da sempre in un unico modo. Voglio dire che Stan Getz, Coltane, Parker, Brecker e compagnia hanno un solo suono ed e' riconoscibilissimo. A ciascuno di noi bastano poche note per riconoscerli su un disco. Percio' anziche' imitare dovremmo concentrarci sulla ricerca di un nostro suono e portarlo avanti in autonomia. Un grande trombettista americano con cui ho avuto il piacere di suonare (John Kinnison) mi diceva che io dovevo essere me stesso e dovevo essere il miglior Stefano che avesse mai suonato il sax. Be yourself era il suo motto, mi pare di poterlo condividere. Cio' che invece trovo assolutamente positivo in tutti noi e' che ciascuno con i propri pensieri ed opinioni, anche maniacali e un po' pazzoidi, e' animato dalla voglia di migliorare il proprio livello.

FrankRanieri
12th October 2009, 11:09
Nulla da aggiungere a quanto è stato giÃ* detto...
Personalmente ho cambiato "solo" 3 sax finora, e il mio cammino con questo bellissimo strumento è iniziato nel '96.
Yamaha, poi Selmer, poi R&C, stop. Per i bocchini, bè ammetto di averne cambiati almeno una decina ma credo che il motivo risieda anche nel cercare di migliorare il proprio suono perchè un pò insoddisfatti, parlo per me ovviamente...
Non credo ci sia nulla di male nel cambiare setup, senza incolpare questo o quel bokkino/sax se non riesce un passaggio, ma solo perchè magari ci si trova maggiormente a proprio agio e si fa meno fatica nel suonare...
Non capisco affatto coloro che non comperano uno strumento perchè è presente un micro segnino quasi impercettibile...
Personalmente credo che queste "manie" afferiscano a tutta la sfera umana, il lato saxofonistico (checchè se ne dica siamo saxfonisti, non saxofonari...) ne è solo una piccola sfaccettatura...
Aloha,
Frank.

FaX
12th October 2009, 16:22
queste cose sono state dette un sacco di volte..ci sono i fanatici del setup e c'è chi crede che ancia, bocchino, legatura, collarino, materiale dei tasti, quadro astrale siano poco rilevanti rispetto a chi soffia!!! io appartengo alla seconda categoria..del setup mi importa relativamente; quando ho trovato un sax e un bocchino che non mi danno particolari difficoltÃ* nel far uscire qualcosa di ascoltabile mi sento a posto..il resto, suono, controllo, emissione intonazione si migliorano SOLO suonando. Non ci sono setup che fanno miracoli o fanno uscire dal tubo quel bel suono grosso che aveva coltrane!!!
Quindi quello che dico sempre è ""PIU' NOTE LUNGHE PER TUTTI!!!" :saxxxx)))

seethorne
12th October 2009, 20:41
faaaaaaaaaaaaaaaaaaax!! l'avatar!!!!!! :mad: :\\: :muro(((( :sad:

mi presento, sono un "ex studente dal poco sbatta" che incolpava il sassofono di non suonare, dall'alto dell'ego smisurato di uno che suona da anni il pianoforte e vorrebbe giÃ* suonare il sax come suona il piano (che poi non è a livelli eccelsi nemmeno questo, ma è un'altra storia :ghigno:
). Ho iniziato a dare la colpa alle ance, ho cambiato le ance e la situazione non è migliorata. Ho meditato di cambiare imboccatura, ma mi è stato intimato di non farlo, almeno finchè non avessi imparato a controllare un po' meglio il suono.
Una volta che mi hanno fatto entrare in banda, ho capito sentendo suonare gli altri che erano dentro che facevo schifo e ho notato di come gente molto più brava di me suonasse il sassofono della mia stessa marca, magari con l'imboccatura originale.
Lì mi sono reso conto che ero io che non suonavo, non il sassofono. La mia testa correva ad una velocitÃ* impressionante (leggere una nota sola per volta e non avere due parti da suonare insieme come nel piano era uno scherzo per me), ma dal mio sax uscivano suoni terribili. Non che ora sia il guru del sax, anzi, mi guardo bene dal registrarmi e postare nella relativa sezione un mio demo perchè verrei immediatamente bannato.
Però presa conoscenza che la colpa era esclusivamente mia, ho fatto più miglioramenti in un mese che in due anni. e adesso nel mio prossimo mese spero di fare più miglioramenti che nel mese scorso :smile:

Allevocomete
12th October 2009, 21:59
Lì mi sono reso conto che ero io che non suonavo, non il sassofono.
In effetti il grosso del problema sta proprio li.
Io ho lavorato per i primi anni con un'impostazione da clarinettista approdato al saxofono,
(ho fatto il clarinettista in sinfonica per un pò, dopo il diploma)
cioè tirando indietro il mento e "ridendo".
Il suono era comunque di buona qualitÃ* e io non mi sono mai posto il problema,
salvo che dovevo usare per forza ance leggere perchè sennò le basse non ci pensavano nemmeno ad uscire.
Poi, un lavoro importante in big band col baritono mi ha aperto gli occhi;
i miei colleghi di sezione si chiedevano come facessi a suonarlo in quel modo, e io, mettendo da parte
l'amor proprio e la spocchia caratteristici del jazzista promettente, mi decisi a chiedere consiglio
ad un paio di vecchie volpi, che non mi risero in faccia solo perchè erano persone sensibili e corrette. :shock:
Da li in poi mi si aprì davanti un mondo nuovo...
mollando il labbro iniziarono ad uscire le basse senza sforzo (sembra banale ma fu una conquista),
lavorando sugli armonici iniziarono ad uscire anche i sovracuti (poco da ridere :ehno: , un clarinettista ste cose non le studia :mha!( )
le ance diventarono piano piano più consistenti e le aperture maggiori, con i benefici che ne conseguono.
Ora, a distanza di molti anni, queste cose mi fanno sorridere, ma smetto subito se penso agli smadonnamenti, alle marche ance cambiate, ai bocchini acquistati e poi messi da parte e ai saxofoni incolpati ingiustamente di essere dei chiodi,
solo perchè io non mi ero mai preoccupato di suonare il saxofono da saxofonista. :muro((((

Jovalsa
12th October 2009, 22:31
Io alla mia etÃ*, (57) che stò imparando da soli 3 anni. mi sono comperato un Selmer 80 Serie II su consiglio del mio prof.
(potevo permettermelo). Non ho mai cambiato setup a parte la ligature che mi è stata regalata. Mi trovo bene, il suono mi piace e tutti dicono che ho un buon sound. Mah, forse sarÃ* il caso, ma ci ho lavorato ore e ore. Adesso stò lavorando sulla tecnica e credetemi è dura alla mia etÃ*, non hai più l'elasticitÃ* di una volta. Ad ogni modo penso che sia la passione per la musica, per il sax che ti fÃ* raggiungere certi traguardi. Sono d'accordo che lo strumento conti relativamente. È il lavoro e non bisogna scoraggiarsi. Quando sento alcune registrazioni di membri di questo forum mi viene voglia di appendere il sax al chiodo, ma poi mi dico... beh col lavoro ci arriverò anch'io.
buona musica a tutti
::saggio:: :saxxxx)))

giosuei
13th October 2009, 00:02
io ho preso un Cuesnon Metropole solo per toglierlo dalla circolazione, mi dava fastidio il fascio littorio sulla campana :lol:

vabbè ragazzi avete ragione, ma pensate un pò anche a quelli che non hanno abbastanza talento o fortuna per suonare come professionisti.
lasciategli almeno il gusto di portarsi a casa dei bei strumenti e tanti (ma tanti) bocchini.
Non è musica daccordo ma è comunque cultura.

E come dice il più furbo dei commessi di Dampi: compra sto nuovo bocchino, è comunque uno stimolo per suonare :lol: :lol: :lol:

Allevocomete
13th October 2009, 17:22
Sono d'accordo che lo strumento conti relativamente.
Non vorrei essere frainteso, lo strumento non conta relativamente, conta un casino,
ma per poter evidenziare le differenze di "carattere" che uno strumento ha nei confronti di un altro
bisogna essere tecnicamente a posto, e per tecnicamente intendo sotto tutti i punti di vista,
altrimenti un saxofono troppo caratterizzato rischia di peggiorare ulteriormente una situazione traballante.
E per non essere scambiato per un ipertecnicista a tutti i costi, aggiungo che la prima cosa che un neosaxofonista dovrebbe fare è ascoltare miliardi di dischi e possibilmente cercare di trascrivere ciò che gli piace di più;
in questo modo, oltre che farsi un'idea precisa dei vari linguaggi in circolazione e poter scegliere la propria direzione,
può anche decidere quale suono gli sia più congeniale e, di conseguenza e col tempo, che tipo di strumento e di setup cercare per ottenerlo.


Concordo che un vintage in mano ad un principiante è come un ferrari in mano ad un'anziana signora neopatentata con deficit visivi..dannoso oltre che sprecato..
Nous rende perfettamente l'idea con questo paragone...
tempo fa avevo un alto Buescher Big B in valutazione e ogni tanto me lo portavo dietro per poterlo suonare un pò nei tempi morti;
prima di un concerto a Cattolica con la Banda che dirigo ad una saxofonista si ruppe il Lucien e io pensai di prestarle il mio
per toglierla dagli impicci, non l'avessi mai fatto...
come mise su il suo bocchino e provò a suonare iniziò a cacciare ogni sorta di suono meno che quello di un saxofono :cry: ,
le basse non le uscivano, le centrali sembravano provenire da un moog anni 70 e sulle acute stendiamo un velo pietoso,
al che per evitare drammi presi degli elastici e le sistemai il Lucien.
E dire che il Big B non è assolutamente uno strumento ostico, pensate se fosse stato un True Tone o un Chu... :shock:
ma a determinati livelli è necessario avere uno strumento "facile" e, in genere, i vintage non lo sono quasi mai.

MY SETUP
ALTOSax HNW KING SUPER 20 SILVER-SONIC Gold Inlays #359+++ ('57);
CANNONBALL "MAD MEG" Official Endorsment Pending
Mouth. VANDOREN NewV16 A95 ;
Reeds VANDOREN V 16 #3 ; LOUIS #3.5 ; HEMKE #3
TENORSax BUESCHER 400 THC #330*** (‘50) (sale pending)
L.A.RIPAMONTI Master Bronze
Mouth. LEBAYLE EBENE #8 Customized to #9; PHIL BARONE METAL St. #8*
Reeds VANDOREN ZZ #3; RICO ROYAL #3-3.5
BARISax SELMER MKVI lowBb #148*** ('67)
Mouth SCHREIBER #8 Custom
Reeds RICO JAZZ #3; VANDOREN JAVA #2.5
SOPR.Sax LUCIEN Custom Official BlackChr/Gold
Mouth L.A. RIPAMONTI #6*;BARI SLIM #7
Reeds VANDOREN #2.5-3
CLARINET BUFFET CRAMPON RC
Mouth VANDOREN 5JB
Reeds VANDOREN #2.5; GLOTIN #2.5; HEMKE #3