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Visualizza Versione Completa : Sax e classica: ma si suona?



7th September 2006, 14:01
ciao ragazzi! forse non centra molto con gli spartiti ma non sapevo dove metterla sta domanda! :grin:
ma il sax nella musica classica non si usa?nelle orchestre anche quelle importanti...raramente si vede un sax!sbaglio?ciao ciao grazie

pizzic77
7th September 2006, 14:45
Un mio amico violista mi ha detto che nelle orchestre di musica classica il sax è un pò un miraggio....
Fondamentalmente, a sentire lui, è stato usato per il Bolero di Ravel e per poche altre cose....non so se sia effettivamente così però....

Alessio Beatrice
7th September 2006, 19:32
Il sax è uno strumento "giovane" e composizioni classiche non ce ne sono moltissime (Mozart comunque secondome lo avrebbe snobbato..!). Marcel Mule ha scritto molto per sax, compresi moltissimi esercizi. Oltre a Ravel hanno scritto per sax Stravinky (celebre la Firebird suite), Debussy e altri che ora non mi sovvengono. Comunque vi consiglio un bell'album di Lee Konitz (lo comprai al concerto, bellissimo e molto "strano"...) che si chima "Lee Konitz e The Axis String Quartet: Play french impressionist music from 20th century" (si ricorda bene... :lol: ). Il gruppo è composto oltre a Lee da due violini, una viola e un violoncello ed eseguono musiche di Debussy, Faurè, Ravel, Chausson e Koeclin. Molto molto bello in quanto si affrontano temi non usuali per il sax. Non so se di facile reperibilitÃ* ma provateci, ne vale la pena. ;)

7th September 2006, 21:18
Invece credo che Mozart non lo avrebbe snobbato mentre Haydn si......Mozart era troppo avanti :cool:
cmq se volete sentire qualcosa di eccezionale riguardo al sax in musica classica Marcel Mulè è stupefacente.se avete msn contattatemi ho qualche file interessante da proporvi. ;)

Alessio Beatrice
8th September 2006, 01:04
Mule è forte davvero eh? ;) Dicevo che Mozart l'avrebbe snobbato perchè il flauto traverso lo ha considerato poco ed essendo un parente... :roll: Ma non lo potremmo mai sapere! :grin:

8th September 2006, 11:52
beh..io ho un amica che si sta diplomando in flauto traverso e di mozart fa molte cose..quindi perche no per il sax..non so ma trovo che sopratutto il sax soprano sia adatto ad orschestre classica..cavolo ha un suono meraviglioso!no?Mule?grazie..adesso vedo se trovo qualcosa..ciao ciao

12th September 2006, 23:26
Salve a tutti!
Ho studiato in conservatorio e posso dirvi che c'è un mare di roba x sax "classico"...se con questo termine intendiamo un repertorio che va dalla fine 800 alla prima metÃ* del '900!!!!
Dalla seconda metÃ* del '900 abbiamo un repertorio vastissimo (non sto parlando di jazz...) tra cui:

Ci sono sia composizioni orchestrali, cioè sax in orchestra (Kastnèr,Ravèl, Berlioz, e altri...)
Nonchè composizioni per sax solista e orchestra (ibert,creston,Villa Lobos milahud,ecc.....)
E composizioni per sax + piano (desenclos,ibert,Hindemith (in realtÃ* ha trascritto per sax in mib una sonata originariamente per corno...ma l'ha trascritta lui stesso!)
Infine molte cose per sax

(potrei aver sbagliato a scrivere qualche nome...non ho ritrovato le dispense...se a qualcuno interessano informazioni dettagliate mi contatti pure!)

Insomma "musica classica" nel sax è un termine che va un po' ridimensionato... ma c'è sicuramente una tradizione sassofonisca.
A presto!!!

13th September 2006, 01:25
si in effetti....anke se son rimasto un pò deluso da Giampieri ultimamente......il metodo per sax è pari pari la copia di quello per clarinetto........non so se sia un bene o un male....spero non sia cosi per il Londeix o per altri affini!

ps
Mulè è eccezionale......niente a che vedere col suono del sax che ha in mente il popolo...ha un non so che di riverenza!

8th October 2006, 13:03
Si e' vero, ma anche i suoi studi hanno un non so' che di riveranza :lol:

9th October 2006, 09:08
Bellissima la composizione "Scaramouche" di Milhaud; per sax solista e orchestra, o sax e pianoforte.
Ve ne consiglio l'ascolto, se ne avete la possibilitÃ*; è molto bella.

29th October 2006, 16:15
Ciao,
chi era l'esecutore della Scaramouche che hai ascoltato?

Grazie.

1st November 2006, 11:54
nelle orchestre molte volte si vede un baritono o un soprano, ma mai un contralto o tenore

1st November 2006, 16:54
se devo dir la veritÃ* non ho mai visto un'orchestra sinfonica con un sax.so però di molte composizioni per sax e orchestra ma riguardano l'alto.
su una intervista video che ho di mulè parla addirittura di composizioni per sax sopranino e orchestra di Ravel.un certo sopranino in Fa di cui si dubitava addirittura l'esistenza.giustifica ravel dicendo che era un compositore non certo un saxofonista ma a quanto pare il sopranino in fa esisteva in rari esemplari costruiti nn so dove.

2nd November 2006, 09:49
Ciao,
chi era l'esecutore della Scaramouche che hai ascoltato?

Grazie.

Ho due esecuzioni:
una suonata da Mario Marzi (sax solista & orchestra);
l'altra versione è suonata dal compianto Claudio Ceschini, accompagnato dal pianista Di Egidio.

Teosax
7th November 2006, 16:06
Salve, sono un sassofonista di scuola classica, concertista e se posso vorrei rispondere un pò in generale...

Premettendo che ci sono tre correnti al giorno d'oggi per quanto riguarda la scuola classica sassofonistica:

1- Scuola francese (legata alla tradizione di M. Mule e poi di J. M. Londeix) di cui fanno parte la stragrande maggioranza degli insegnanti europei;
2- Scuola italiana (di Federico Mondelci, allievo di J.M. Londeix ma rivoluzionario nell'idea di emissione del suono e del fraseggio classico, da cui poi sono venuti fuori sassofonisti come Mario Marzi, e altri);
3- Scuola americana (legata alla scuola e al metodo S. Rascher, metodo che nella tradizione francese non è neanche contemplato... purtroppo).

La prima scuola è ancora oggi la più assodata e penso che come impostazione per iniziare sia la più completa.
Penso anche però, che con l'andare avanti sia troppo obsoleta e rigida, legata troppo a un setup strumentale troppo restrittivo per il nostro strumento, e a una scelta di repertorio molto dubbia (quasi solo musica francese).

Federico Mondelci è stato il primo che ha appreso dalla scuola francese tutte le tecniche e ne ha inserito tecniche personali che hanno privilegiato più l'espressivitÃ* sonora e timbrica rispetto alla tecnica pura ed essenziale lasciata a se stessa. Inoltre è stato uno dei primi ad utilizzare bocchini più aperti (lasciando il C* per un S90 190).

Tutt'ora è considerato uno dei più grandi al mondo soprattutto per il suo suono riconoscibile lontano un miglio.
Io faccio parte della sua scuola (mi sono diplomato con lui e ora mi sto perfezionando da M. Marzi) e credo il vero sassofonista e musicista "totale" debba avere la vera coscienza di quello che sta facendo e delle possibilitÃ* molteplici dello strumento.

Io non rinnego i sassofonist jazzisti come molti musicisti classici, e anche tanti sassofonisti jazzisiti dovrebbero non farlo con i cosiddetti "accademici".
Penso infatti che i sassofonisti jazz riescano (naturalmente attraverso un linguaggio diverso) a carpire la vera essenza del sassofono, cioè la bellezza timbrica.
Il sassofono è stato inventato da Adolph Sax per un esigenza materiale di trovare uno strumento con potenza ma anche eleganza, forza ma anche sensualitÃ*. Il nostro strumento è tutto questo. E spesso i classici questo se lo dimenticano cercando solo alcuni aspetti che ho citato.
La scuola francese predilige un'impostazione rigida che non da neanche libero sfogo alla cavitÃ* orale, producendo un suono "per tutti uguale" e non personale, piccolo e a volte privo di armonici, quindi fastidioso (parlo dei sassofonisti moderni, Mule era un'altra cosa).
Penso che i classici debbano imparare (e io sono un classico atipico infatti) che è ora di cambiare un pò atteggiamento.
I sax moderni per esempio... dopo il mark VI la selmer non ha prodotto più strumenti adeguati a nessuno, ne classica ne jazz. Non vibrano, sono stonati, escono con difetti.
I sax vintage (e ci sarÃ* un motivo perché la maggior parte dei jazzisti ne suona) sono tutta un'altra cosa all'ascolto, anche per chi suona un setup classico.
Ricordiamoci che gli esecutori di 70/80 anni fa suonavano con selmer balance, super balance, conn, e suonavano musica classica, e i compositori sentivano questi suoni... che non hanno niente a che vedere con qualsiasi strumento moderno, qualsiasi sia la marca.

Io suono tranquillamente musica classica, con bocchino soloist E e sax alto mark VI 153xxx, e l'impasto che si riesce ad avere anche con strumenti di altre famiglie è un'altra cosa.
David Brutti, suona il soprano nel nostro quartetto con soprano Mark VI e bocchino Ottolink 8 in ebanite. E abbiamo vinto l'ultimo concorso nazionale di sassofono, suonando il quartetto di Glazunov e altri brani classici e contemporanei.
Quindi... chi l'ha detto che non bisogna cominciare a unire i due mondi.

E' il linguaggio che cambia.

Il suono del sax deve essere unico, riconoscibile. Sta ai diversi musicisti di diversi linguaggi cambiare il tipo di impostazione e di emissione.

Per quanto riguarda il repertorio sassofonistico in orchestra... bhe... è un errore pensare che ci sia niente o poco solo perché non viene eseguito nei teatri.
La mancanza di esecuzioni nei grandi teatri è legata soprattutto a errori fatti nel passato da parte dei grandi esecutori classici come lo stesso Londeix che hanno privilegiato commissionare brani originali ad autori poco importanti per il periodo storico, soprattutto francesi (vedi IBERT, DESENCLOS, ecc...)
Nonostante questo il nostro strumento vanta comunque importanti composizioni:

In orchestra è stato utilizzato da RAVEL nel famosissimo Bolero (soprano e tenore, anche se originariamente era previsto anche il sopranino in Fa), e nella trascrizione da lui fatta de "I quadri di un'esposizione" di Mussorskij.
E' stato utilizzato da compositori come R. STRAUSS (Sinfonia Domestica), J. MASSENET (Werther), G. BIZET (Arlesienne), SAINT SAENS, D. MILHAUD (La Creation du Monde), G. Gershwin (Rapsodia in Blue), STRAVINSKI, PROKOFIEV, SHOSTAKOVIC, C. IVES, BERNSTEIN, ecc...

Ma vi sono anche grandi compositori che hanno dedicato brani solistici: P. HINDEMITH (Sonata e un Duo per due contralti), A. GLAZUNOV (un concerto per alto e orchestra e un quartetto), H. VILLA LOBOS (Fantasia per soprano o tenore e orchestra), P. GLASS (Concerto per quartetto), L. BERIO (2 Sequenze e Canticum Novissimi Testamenti), F. DONATONI, E. DENISOV, K. STOCKHAUSEN, A. WEBERN, I. XENAKIS, S. SCIARRINO, P. WOODS, G. SCELSI, e altri...

Come noterete non ho messo nessun ordine ne cronologico ne di stile e ho evitato brani come il Concertino da Camera di J. IBERT, brano privo di importanza storica, che è sempre stato addirittura brano d'obbligo nei diplomi di sassofono di tutta Italia!

E' naturale che ci sono tantissimi altri pezzi, alcuni importanti, altri meno e altri non lo sono per niente. Ed è naturale che il nostro essendo uno strumento giovane non potrÃ* mai avere il repertorio di un violinista che può vantare Beethoven, Mozart, ecc...
Ma questo non deve scoraggiarci... anzi... al giorno d'oggi il sassofono, nella musica classica di "adesso", la musica contemporanea vanta tanti compositori importanti, quindi...

Queste sono naturalmente mie opinioni, dettate dall'esperienza, che possono tranquillamente non essere condivise.
Spero solo di far ragionare il più possibile su una situazione non solo italiana sassofonistica che a mio parere va cambiata.

Un saluto affettuoso a tutti i sassofonisti!

Matteo

7th November 2006, 16:15
ehm..posso umilmente partecipare??sinceramente ho sentito tanto di sassofono classico talmente tanto che il repertorio come anche voi avete detto è davvero immenso..ho conosciuto Ceschini..era un grande..e Mario Marzi è prof di una mia cara amica..e vi faccio un'altro nome..che sicuramente conoscete..Mondelci..è un mito.magari si potesse fare un gemellaggio..credo che sarebbe stupendo magari scambiarsi registrazioni e spartiti..è realmente molto fruttuoso e interessante ascoltare e suonare suonare sempre..scusatemi se sono un pò troppo estroversa ma non mordo...ehehehe :grin: :grin:

7th November 2006, 21:22
EST EST EST!

8th November 2006, 02:50
non ho capito.. :grin: :grin: :grin: kisses

8th November 2006, 02:53
era riferito al nostro classicista.........ovvio che non hai capito sei donna. :lol:

ps
nn fungono con me i bacetti...... :grin:

con affetto...........

8th November 2006, 03:08
e cosa ti funge??ehehehehe scherzo..cmq non sapevo che il nostro classicista facesse questo verso!!!byeee :cool: :cool: ;)

8th November 2006, 11:29
magari te lo spiego un'altra volta...........cmq non è il verso del sassofonista questo!

Teosax
9th November 2006, 17:09
EST EST EST!

Ti riferisci a me?
Che significa "classicista" :?:

E che vuol significare EST EST EST?

:shock:

Alessio Beatrice
9th November 2006, 18:47
Torniamo "on topic", grazie... ;)

28th November 2006, 14:26
complimenti...hai dato un opinione e una spiegazione perfetta!concordo in pieno

PallaDiCannone
7th January 2007, 13:04
Sono un saxofonista di scuola classica, e posso confermare anche io la vastitÃ* del repertorio classico (contemporaneo) per sax! Ma il problema grosso è che queste composizioni sono per un pubblico di appassionati, lavorare, per un saxofonista classico, è molto difficile, devi essere più che bravo! E' la "sfortuna" di suonare uno strumento giovanissimo...

16th February 2008, 00:00
strumento giovanissimo? i sax ha più di 150 anni!
pensate che nel repertorio dei primi 150 del violino o del pianoforte sia andata meglio?

scuola francese italiana americana...secondo me esisteva una scuola militare (quella francese) una scuola leggera (quella americana) e una scuola sinfonico-cameristica (quella tedesca)

l'italia è arrivata dopo..molto dopo..e non credo si possa parlar di scuola. quando mondelci è uscito fuori sapete cosa c'era nel mondo??...bravi saxofonisti marzi e mondelci certo..ma avete sentito cosa c'è nel mondo!??!perchè il premio adolphe sax non lo ha mai vinto un italiano?

il mio preferito è John Harle :zizizi))

zeprin
16th February 2008, 00:22
Interessante lettura, mi ha chiarito alcuni dubbi.
:zizizi))

David Brutti
16th February 2008, 17:29
Non ritengo i concorsi una cartina tornasole del livello musicale di un paese. D'altra parte i sassofonisti che davvero hanno rivoluzionato lo strumento (e purtroppo non sono "classici") non hanno mai vinto competizioni musicali 8se non riconoscimenti discografici e poco piu').
Considerato che a valutarti poi in tali competizioni sono musicisti che raramente hanno alle loro spalle una carriera come solisti ma sono principalemente docenti in conservatori piu' o meno importanti, non mi sento di dover dare così importanza a un concorso settario e antimusicale.

Mondelci è una fiura assai piu' importante di tanti blasonati sassofonisti: egli ha "popolarizzato" nei luoghi culto della musica classica il sassofono (ha suonato da solista alla Scala, alla filarmonica di San Pietroburgo, alla sala Tchaikovsky a Mosca etc.).

Vorrei precisare (anche a costo di sembrare sborone) che l'anno scorso ho avuto la fortuna di essere premiato al Concorso Internazionale Gaudeamus - Amsterdam, forse la piu' importante competizione mondiale per l'esecuzione di musica contemporanea e del novecento.
In giuria non c'erano i "soliti ignobili" come Moretti e compagnia bella bensì gente come Rohan de Saram (violoncellista degli Arditti dedicatario della maggorparte delle opere contemporanee per quartetto d'archi) o Benny Slutchin (trombonista dell'ensemble intercontemporain - Pierre Boulez non so se mi spiego).
Ci tengo a dirlo poichè la notizia non è stata ne divulgata ne valorizzata dai giornali specializzati. Inoltre vorrei contraddire questo sterile disfattismo che ci attanaglia ormai da decenni e che ci sta portando al nulla.
L'italia può offrire molto a livello musicale e vanta artisti di grande livello (nonostante i devastanti sistemi educativi) basta farla finita con atteggiamenti di esagerata esterofilia e puntare un pò piu' sulla qualitÃ* e un pò meno sui pezzi di carta. Il che non significa chiudersi a riccio su se stessi bensì valorizzare i propri prodotti.

17th February 2008, 19:31
Ma si certo non volevo essere estremamente polemico ed esterofilo..francamente però..talenti in italia ne stanno tanti..tutti se ne vanno all'estero, almeno per un certo periodo..molti sono riconosciuti a livello mondiale..carbonare, meloni ecc giusto per citare qualcuno...ma quanti saxofonisti italiani sono riconosciuti all'estero? Londeix stesso, in una delle sue ultime masterclass in Italia ha detto che siamo indietro anni luce dal resto del mondo (parlo in generale chiaramente, se tu sei bravo concordi con me nel ritenerti un'eccezione?) e ha detto che i saxofonisti italiani che si conoscono all'estero sono di battista, cisi, giuliani e..fausto papetti! :saxxxx)))

e si..i talenti ci sono..ma c'è uno di questi talenti che insegna in conservatorio o fa il concertista?..non saprei rispondere francamente :zizizi))

David Brutti
17th February 2008, 21:31
Beh, sul concertista non so che dirti: non mi ritengo un "talento" ma io di mestiere suono e basta e tra jazz, concertismo, registrazioni per musica da filwm e camerismo ci campo pure discretamente. Purtroppo non ho la fortuna ("sfortuna"!?) di insegnare in conservatorio e francamente neanche mi va tanto visto l'ambiente.

W Papetti!!!! (scherzo)

18th February 2008, 17:12
Meglio un Cisi, un Di battista, un Giammarco che 10.000 allievi di Londeix sinceramente!!!!!!

si, e siamo d'accordissimo! questo conferma che l'Italia è il paese delle eccezioni..pochissimi ottimi(che suonano solo jazz però)..e una media devastante..in francia invece, o anche in germania, sono tutti mediamente molto più avanzati che da noi.
questo si rispecchia nella formazione culturale di tutto il popolo, che preferisce andare a sentire e pagare un certo qualcuno che suona una raccolta di canzoni napoletane maldestramente trascritte per sax piuttosto che un buon saxofonista che suona un'opera in prima assoluta con ingresso libero :grin:

David Brutti
18th February 2008, 17:34
Vero!!!
Tuttavia non disperiamo: alla scorsa edizione del gaudemus c'erano una 30 di sassofonisti tra cui me e un altro ragazzo italiano e ti assicuro che il livello di teutonici, olandesi e francesi non era poi così terrificante. Di fatti non sono arrivati nemmeno in finale!
Certo paragonati al livello medio italiano...

leo.alessandro.sax
29th March 2012, 19:22
Matteo sono pienamente d'accordo con te!
Io ad esempio utilizzo come setup "classico" Meyer 6, legatura Optinum, ancia Legere Signature 3

fbisbo76
29th March 2012, 21:26
Nel conservatorio di Bordeaux (e in molti altri) si pratica un "appiattimento" totale del musicista. Del tipo: si fa così perchè è sempre stato così e non ci sono altre vie visto che noi siamo i migliori!

Ho trovato l'esperienza comunque molto formativa e mi sento di consigliarla. Devo riconoscere che mi ha dato le basi per poter affrontare qualsiasi tipo di repertorio e un metodo di stui che mi consente di poter montare brani di musica molto complessa in pochissimo tempo.
Ti offre le basi, bada bene. Se si vuole andare oltre all'avere una buona base l'unico modo è fare i conti con se stessi e cercare il proprio modo di suonare.
Non ritengo i concorsi una cartina tornasole del livello musicale di un paese. D'altra parte i sassofonisti che davvero hanno rivoluzionato lo strumento (e purtroppo non sono "classici") non hanno mai vinto competizioni musicali 8se non riconoscimenti discografici e poco piu').
Considerato che a valutarti poi in tali competizioni sono musicisti che raramente hanno alle loro spalle una carriera come solisti ma sono principalemente docenti in conservatori piu' o meno importanti, non mi sento di dover dare così importanza a un concorso settario e antimusicale.
Meglio un Cisi, un Di battista, un Giammarco che 10.000 francesini tutti uguali !!!!!!
concordo con David (come sempre) meglio Cisi, Giammarco e aggiungo "Cocco" Cantini, che i francesini tutti uguali e con la puzza sotto al naso :lol:
Anche secondo me i concorsi non sono assolutamente una cartina tornasole del livello musicale di un paese, per le stesse ragioni che ha detto David, chi presiede i concorsi è quasi sempre docente di conservatorio, non ha carriera solistica e difficilmente ha inciso dischi, quindi il concorso risulta elitario,settario,antimusicale e personalmente la vedo come una gara tra il musicista x che viene preparato dal grande musicista classico y ecc...poco interessante per la crescita dei musicisti, se non per il fatto che resta un'esperienza personale, fa curriculum e serve ad incontrare musicisti.
Pur essendo personalmente un attento ascoltatore della musica estera, credo che in Italia ci siano fior di musicisti, (Mondelci,Marzi, Brutti ecc..) senza togliere niente alla scuola francese. Anche per la mia esperienza posso dire che anche nei conservatori (parlo di quelli italiani) ti danno le basi per affrontare praticamente qualsiasi tipo di repertorio, ma quella è solo una "base" per poi trovare la propria strada, il proprio suono e il proprio stile..non ci si può rilegare di certo a fare i cloni umani per quanto esecutori perfetti di un certo tipo di repertorio. La strada per trovare il proprio suono credo che sia la cosa più difficile da fare, anche molto più difficile di studiare una certa tecnica. C'è chi trova il proprio suono e la propria carriera anche al di fuori dell'ambito accademico, basti pensare a un personaggio delle mie parti, il "Cocco"...lui è autodidatta ed ha suonato con i più grandi musicisti del mondo....

ptram
12th April 2013, 14:27
Dicevo che Mozart l'avrebbe snobbato perchè il flauto traverso lo ha considerato poco ed essendo un parente...
Il clarinetto, che è più parente ancora, lo ha però usato molto e in maniera molto originale. Anzi, mi chiedo come venga il Mozart clarinettistico al sax.

Paolo

ptram
12th April 2013, 14:33
Il sax ha un repertorio classico più limitato rispetto ad altri strumenti, perché è uno strumento relativamente giovane. Ma questo può essere anche un vantaggio: potete commissionare nuove opere ai compositori, seguirle mentre crescono, e non rischiare che il vostro pezzo si perda in un mare di altre interpretazioni, come può capitare ai pezzi di Chopin. Insomma, un nuovo pezzo per sax può essere il *vostro* pezzo.

Paolo