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Visualizza Versione Completa : Musica francese e contemporanea...??Si lavora?



5th September 2006, 22:39
Personalmente ho avuto una formazione classica (Ho studiato x 7 lunghi anni in conservatorio),solo dopo aver finito il conservatorio mi sono dedicato alla musica jazz.
Dicevo: "non appena finisco non voglio + sentire parlare di musica francese o contemporanea!"...e invece....ore ed ore passate davanti a studi francesi,pezzi francesi e musica contemporanea non si possono dimenticare,fanno ora parte del mio background e di tutti quelli che come me hanno avuto una formazione accademica....é musica veramente formativa!!i
Chi ha avuto esperienze come la mia si faccia avanti!!
Secondo voi, oggi che oppurtunitÃ* lavorative offrono questi generi di musica?
Avete mai suonato il "preludio,cadenza e finale " di Desenclos??
E il concertino da camera di ibert?
Che ne pensate?
:smile:

Saxmachine
23rd September 2006, 12:36
per l'amor di dio, sono brani stupendi, sono anche difficilissimi da suonare, però pernso che dopo il diploma farò ben poco in questo campo...
anche perchè noi sassofonisti siamo un pò sfortunati perchè il nostro strumento nella musica classica non è tanto considerato,anzi direi che è totalmente ignorato.
preferisco appendere il mio diploma al muro e mettere il c* sullo scaffale ;)

23rd September 2006, 13:02
è si.....mi sa che hai proprio ragione...dovro' appendere il diploma e darmi da fare per suonare un po' di jazz!!!!!!!!!!!

Sarebbe l'ideale insegnare da qualche parte.....per avere un po' di sicurezza...ma con i tempi che corrono è quasi utiopia!!

16th April 2007, 16:24
Brani come il concertino da camera di Ibert e Preludio, cadenza e finale di Desenclos sono brani per un pubblico di appassionati del genere, non che non ci siano ma nella massa rispetto alla media sono veramente pochi,e poi non è male tuffarsi in altri generi musicali come il jazz, e se ve lo dice un puro autentico e sfegatato classicista come me allora potete fidarvi.
Anima e coraggio, possiamo lavorare con qualunque genere musicale ed ancora meglio se ampliamo il nostro repertorio, senza contare che avete ragione nel dire che il repertorio francese di musica del 900 è formativo per il jazz ed altro ancora, ne sono le basi ed avere le basi in musica è importantissimo.

Teosax
16th April 2007, 17:41
senza contare che avete ragione nel dire che il repertorio francese di musica del 900 è formativo per il jazz ed altro ancora, ne sono le basi ed avere le basi in musica è importantissimo.

Scusa, potrei chiederti il perché?
A livello storico perché la musica francese del '900 ti da le basi per il jazz? e che autori? i nostri?

PallaDiCannone
19th April 2007, 18:49
Anche io, dopo i miei bei 7 anni di conservatorio ho scelto di mettere il C* sullo scaffale. Per poter portare in giro la nostra musica classica bisogna avere grandissime doti, oltre che un po di fortuna. La scarsa diffusione a livello commerciale della classica del 900 e della contemporanea fa si che solamente i migliori riescano ad esibirsi. Io, non facendo il musicista di professione, non ho il tempo necessario da dedicare allo studio della classica, ne tantomeno alla contemporanea.
Così, non volendo lasciare il sax, che è comunque un compagno di vita, ho deciso di intraprendere lo studio di jazz e funky che sicuramente sono generi che permettono di potersi esibire più facilmente

David Brutti
21st October 2007, 14:04
Personalmente ritengo il repertorio "classico" francese davvero poco interessante: è un musica completamente inattuale tenuta in vita solo da noi sassofonisti. Inoltre gli autori sono davvero sconosciuti anche se hanno scritto qualche composizione interessante. In ogni caso ritengo che tale bagaglio storico vada assolutamente conosciuto, come ritengo che ogni sassofonista sia incompleto senza conoscere un minimo di jazz (linguaggiop nel quale il sax si è evoluto principalmente). Tornando al repertorio francese, raramente trova una sua applicazione nelle sale da concerto: non ne conosco il motivo, tuttavia non piace. Personalmente prediligo gli autori tedeschi del primo novecento come Hindemith, Dessau, Von Knorr, per non parlare poi del compositore ceco Schulhoff e dello svizzero Frank Martin. Il problema principale di questa musica è che è quasi tutta dedicata a rascher e che quindi richiede una grande duttilitÃ* e morbidezza di suono nel registro sovracuto (anni e anni di lavoro su "top tones"). Nei concorsi mi ha portato molta fortuna Klonos di Piet Swets di grande impatto anche se scritto in un linguaggio assai complesso e l'intramontabile sonata di Denisov che se suonata col giusto "swing" piace a grandi e piccini!
Per quanto riguarda il lavoro il problema sta nel fatto che l'iter accademico del sax ti porta inevitabilmente all'insegnamento e che per diventare un concertista bisogna essere davvero completi. A mio parere inoltre la formazione accademica offre una conoscenza parziale dello strumento che ti porta ad essere automaticamente fuori dai giochi.