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Visualizza Versione Completa : Mark7 VS Super Action 80 serie II



leosaxarubra
6th September 2009, 18:14
Volevo qualche informazione rispetto ai rispettivivi tenori: MK7 VS Super Action 80 2° serie.
Quale dei due modelli vale di più economicamente parlando?
Sono tutti e due sax professionali?
Grosse differenza nella meccanica?
etc...
Spero possiate aiutarmi. Grazie Leo.

tzadik
6th September 2009, 18:52
La meccanica è uguale... anche la lastra non dovrebbe avere grosse differenze: l'unica differenza evidente è il chiver: il chiver del Mark VII ha lo stesso disegno del chiver dei Mark VI... il Super Action II ha un chiver nuovo (il solito) che ti da maggior volume e precisione... a scapito del "corpo".

Sono tutti e 2 strumenti professionali...
Il Mark VII è l'erede mediamente mal riuscito del Mark VI; il Super Action 80 Serie II è uno degli strumenti più diffusi attualmente...

Generalmente bisogna vedere le condizioni...essendo i chiver dei due strumenti molto differenti, a livello di sonoritÃ* c'è molta differenza... il Serie II è uno strumento che mantiene molto il valore nel tempo.
Il Mark VII non ha le quotazioni del Mark VI... generalmente è considerato uno strumento più moderno e quindi il prezzo tende a scendere: in sostanza non è soggetto a speculazione..

leosaxarubra
6th September 2009, 20:58
Grazie mille. :smile: Quale tra i due è più presente timbricamente? ..Più vibrante secondo te. :?:
In cosa differisce il disegno del kiver?
Credo, anzi affermo che il mk7 è antecedente al superaction80II..quindi?
... :BHO: speculazioni da parte di chi? :BHO:

tzadik
7th September 2009, 04:54
Il chiver del Serie II garantisce un colore più chiaro... e direi anche un'impostazione diversa!

Il Mark VII è antecedente al Serie II (e al Serie I) ma non viene considerato "vintage prezioso" di solito.
Ho un amico che ha un Mark VII perfettamente revisionato e sistemato... l'aveva pagato poco: meno di 1500€! Le quotazioni medie dovrebbero essere più alte ma non siamo tanto distanti credo. Per un tenore Mark VI adesso riesci a spendere anche 6000€.

Insomma un Selmer Mark VI di 5 anni prima l'avrebbe pagato 3 volte: le differenze ci sono sicuramente... non so quanto siano giuficabili dal prezzo: questa è per me speculazione economica.

Per essere più chiaro mi riferisco al confronto tra gli ultimi Mark VI e i Mark VII: un Mark VI varrÃ* sempre almeno il doppio di un Mark VII...

Il profilo del chiver è differente: sul Selmer moderno la curva è meno accentuata, sul Mark VI (e Mark VI) la curva è molto più bassa e accentuata: questo provoca una grossa differenza nel suono!

STE SAX
7th September 2009, 09:05
e secondo voi il SA 80 prima serie e' meglio del seconda serie? vale di piu'? io ne ho uno del 1984.

FrankRanieri
7th September 2009, 09:19
Ciao,
le sensazioni che ho avuto io sono diametralmente opposte a quelle scritte finora...
Il Mark 7 che ho provato io (placcato oro e chiavi nichelate) aveva un suono molto aspro, dal sapore Markseiano degli anni 70...
Abbastanza immediato come meccanica, ma il timbro mi sembrava molto povero nei bassi...
Il Serie II è uno strumento (anche a detta della Selmer...) scuro, ed infatti è parecchio più scuro e corposo del Mark 7 che ho provato...
Sicuramente la meccanica del serie II è più agevole del Mark 7.
Per quanto riguarda Il SA 80 serie I, è uno strumento tipico dei primi anni 80, nuova tendenza selmeriana post traumatica per riprendersi dalle mazzate avute col Mark 7.
E' uno strumento moolto aggressivo e rockettaro a mio avviso, abbastanza spinto e pompato come suono...
Aloha,
Frank.

fabbry
7th September 2009, 10:03
Si hanno notizie di professionisti di alto livello che usano il Mark VII?

FrankRanieri
7th September 2009, 10:18
Che io sappia no, nessuna notizia... :mha!(

leosaxarubra
7th September 2009, 11:36
un amico mio fa la professione ed usa un alto mark7 che suona da paura...sta pensando però di cambiarlo :ghigno:

STE SAX
7th September 2009, 12:11
secondo me e' questione veramente di dettagli, nel senso che non credo si possa dire che il mark VII sia uno strumento scarso. Per quanto non sia quello meglio riuscito e' comunque un signor sax e molto lo fa chi lo suona e il set up generale. Diverso e' il discorso per i nuovi Selmer, credo ampiamente dibattuto, che suonano veramente come delle trombette e non giustificano certo i prezzi che ci sono in giro.

tzadik
7th September 2009, 12:13
e secondo voi il SA 80 prima serie e' meglio del seconda serie? vale di piu'? io ne ho uno del 1984.

Di solito dovrebbero essere meglio i Serie I dei Serie II... anche per una questione di invecchiamento! ;)

Certi sax invecchiano come il vino... altri invecchiano come il latte... :mha!(

tzadik
7th September 2009, 13:04
Ciao,
le sensazioni che ho avuto io sono diametralmente opposte a quelle scritte finora...
Il Mark 7 che ho provato io (placcato oro e chiavi nichelate) aveva un suono molto aspro, dal sapore Markseiano degli anni 70...
Abbastanza immediato come meccanica, ma il timbro mi sembrava molto povero nei bassi...
Il Serie II è uno strumento (anche a detta della Selmer...) scuro, ed infatti è parecchio più scuro e corposo del Mark 7 che ho provato...
Sicuramente la meccanica del serie II è più agevole del Mark 7.
Per quanto riguarda Il SA 80 serie I, è uno strumento tipico dei primi anni 80, nuova tendenza selmeriana post traumatica per riprendersi dalle mazzate avute col Mark 7.
E' uno strumento moolto aggressivo e rockettaro a mio avviso, abbastanza spinto e pompato come suono...
Aloha,
Frank.

Io ho un Serie II... il Mark VII suona molto più scuro e caldo... che poi sia più aspro per la presenza di certe frequenze che né Mark VII né Mark VI è un discorso a parte...
Io ho un Serie II... che ha lo stesso identico canneggio del Serie I... l'unica differenza evidente è che nel Serie I il F acuto rapido frontale è un bottone, mentre nel Serie II c'è la spatola: i chiver di Serie I e Serie II sono uguali per disegno.
Dei Serie I a me sembrano che siano usciti meglio i contralti e probabilmente i soprani...

cris war
7th September 2009, 16:08
Mi intrometto dato che possiedo un mark VII.
Secondo me il mark VII ha un grande suono pero' non spinge molto sugli acuti, la meccanica non è molto scorrevole ed è piuttosto pesante, gli attacchi di alcuni sovracuti sono difficili, probabilmente opterei per il sa II.Nonostante tutto resta un selmer, con il suo magnifico suono. ;)

salsax
7th September 2009, 16:15
Nonostante tutto resta un selmer, con il suo magnifico suono.
l'anno scorso ho provato un mark7 e recentemente ne ho sentito suonare un altro , non mi sono sembrati così male , in ogni caso quoto le parole di cris war ;)

tzadik
7th September 2009, 16:20
Mi intrometto dato che possiedo un mark VII.
Secondo me il mark VII ha un grande suono pero' non spinge molto sugli acuti, la meccanica non è molto scorrevole ed è piuttosto pesante, gli attacchi di alcuni sovracuti sono difficili, probabilmente opterei per il sa II.Nonostante tutto resta un selmer, con il suo magnifico suono. ;)

Io ho provato un Mark VII... e per certe cose era meglio del mio Serie II!

Forse nel tuo caso è una questione di messa a punto... certo che è che sono matematicamente convinto che i Selmer senza il F# acuto siano più spontanei n

ModernBigBand
8th September 2009, 02:11
A livello di prezzi il Serie II si trova a prezzi mediamente più alti del Mark VII, non fosse altro che tanti Serie II circolanti sono piuttosto recenti quindi hanno ancora un buon valore.
La storia del Mark VII "strumento ciofeca" è una leggenda alimentata dal fatto di non aver preso il testimone del Mark VI, strumento di eccezionale longevitÃ*.
Come è naturale che sia, quando si è abituati a qualcosa il passaggio al nuovo non è sempre agevole, a maggior ragione quando la Selmer decise di cambiare rotta con il Mark VII.
Resta il fatto che ci sono alcuni Mark VII che suonano davvero benissimo, possono tranquillamente competere con il progenitore e anche superarlo.
Rispetto al Mark VI è più pesante ed ha una meccanica (soprattutto le chiavi di entrambi i mignoli) piuttosto massiccia che può risultare scomoda per chi ha le mani piccole, ma niente che non si possa superare con l'abitudine.
Alcuni giorni fa mi è capitato per le mani un tenore Mark VII con matricola bassa in vendita e sinceramente devo dire che era uno strumento ottimo, intonazione perfetta, gran suono ricco nel registro grave, ottima omogeneitÃ* e registro acuto mai esile. Unica pecca, se così la possiamo definire, è la relativa durezza del registro sovracuto ma anche qui nulla che non si possa superare con l'esercizio (della serie...se sai "dove sono" i sovracuti li becchi, se vai a caso non ne prendi uno...).
Una volta tanto bisogna ringraziare la speculazione su Mark VI (ricercatissimo dai jazzisti) e sul Serie II (strumento solido - molto apprezzato anche nell'ambito classico - che per via del costo sul nuovo mantiene elevate quotazioni anche sull'usato): il Mark VII è meno ricercato ed il prezzo rimane più contenuto, per cui se trovate l'esemplare con gli attributi non fatevelo scappare!

cris war
8th September 2009, 19:44
sono d'accordo con MBB, infatti il mio mark VII e' molto buono a livello di suono, pero' di intonazione non è sempre presente e sopratutto spara poco sul registro acuto E-F. :zizizi))

darionic
26th September 2009, 17:26
Sono un felicissimo possessore di mK7 che ha fatto scappare tanti Mk6 con cui ha competuto!!
Quoto MBB perchè ha detto quasi tutto:
1) non è uno strumento più scarso del MK6...è solo diverso. Se vai a comprare un MK7 con l'idea del successore di un Mk6 allora sbagli di grosso.
2) Fusto pesante, suono scuro e presente. Meccanica un pò scomoda nelle chiavi del mignolo sinistro. Intonatissimo.
3) Quotazioni più basse del MK6, ma più alte del serie II. Il prezzo è in risalita, Negli USA un buon MK7 si comincia a vendere sopra i 3000 euro. Però si possono fare grandi affari. Io l'ho preso da ritamponare 1100 euro e ,appena tamponato, il riparatore mi disse che giÃ* alcune persone che lo avevano visto lo volevano per 2500 euro (anno 2005).
4) Per farla breve è un vintage che ancora non risente, almeno per poco, di forti speculazioni. Quindi se volete fare un affare oltre che un investimento prendetene tranquillamente uno se non è proprio in pessime condizioni.

pumatheman
26th September 2009, 20:16
Ganzo stò mk7... :fischio:

leosaxarubra
26th September 2009, 20:51
:lol:

AndreamarkVI
26th September 2009, 21:09
oi oi oi :lol: :lol:

Novazione77
27th September 2009, 02:15
Ho avuto modo di testarli e tra i due preferisco il Mark VII, è un pò scomodo come maccanica in quanto ha delle chiavi con una corsa più lunga del normale ma come suono è decisamente superiore al serie II(ovviamente ci sono sempre delle eccezioni)quindi basta abituarsi alla meccanica ed il gioco è fatto ;)
Vai di MKVII :yeah!)

darionic
27th September 2009, 07:26
Ganzo stò mk7... :fischio:

;)

27th September 2009, 20:34
Ho provato solo un MK VII tenore e diversi SA II, tenori e soprani.

Al di la delle considerazioni sonore, che possono essere personali, occorre anche tener presente che l'SAII ha una longevitÃ* ormai maggiore del MKVI, se non sbaglio sono oltre 20 anni che viene prodotto e quindi probabilmente con metodologie differenti.
Ho sempre preferito gli SA II dalle matricole basse (fine anni 80), soprattutto il soprano, oggi è una alternativa più economica, di solito per un classicista, rispetto ad un serie III.

Mi sembra che il MK7 l'SAII siano strumenti molto diversi, come concezione, meccanica e sonoritÃ*, il primo più ruvido, chiaro, il secondo più tondo e scuro.
Le mie considerazione però sono limitate dall'aver provato come detto solo un MK7.

David Brutti
8th October 2009, 01:26
Se devo essere sincero i Mark VII che ho provato (6-7 sax in tutto durante la mia carriera, forse troppo pochi per fornire un giudizio generico sulla serie) sono strumenti dal suono estremamente acido e poco interessante: disomogeneitÃ* di suono, gravi duri e difficoltosi, acut poco presenti, intonazione precaria. Devo dire che non si sposano per nulla con il mio modo di suonare. Meccanicamente invece li trovavo assai interessanti: massicci sulle leve dei gravi e davvero molto solidi!
Tra questi Mark VII che definirei "sfigati", ce ne erano un paio che spiccavano nettamente: suono incredibilmente caldo e omogeneo, buona intonazione e soprattutto degli acuti brillanti e presenti da buttare giù pareti su pareti.

Non voglio dilungarmi sulle solite banalitÃ*, dicendo che ovviamente un sax va comunque provato e che in ogni caso la Selmer, la quale all'epoca ancora tentava qualche sorta di innovazione, è stata duramente bastonata dal pecoronismo sassofonistico che contraddistingue la nostra stirpe. Non posso trattenermi tuttavia dall'immaginare cosa sarebbe scaturito se la selmer non avesse abbandonato questo ardito progetto e se magari avesse continuato su questa strada perfezionando la serie fino ad "omogeneizzarla" al livello dei sax che ho provato io che erano davvero delle fuori-serie: diversissimi dalle vecchie glorie made in france ma allo stesso tempo con qualcosina in più. Magari avremmo avuto strumenti diversi e più interessanti delle penose copie del buon vecchio Mark VI-Super Balance che ci propinano in continuazione... (ovviamente parlo così perchè mi ci hanno fregato pure a me con le penose copie...)

Tornando al presente, purtroppo di persone che si lamentano della famigerata serie mark VII ce ne sono molte, di conseguenza occorre fare non poca attenzione quando si decide di acquistare un sax del genere: ripeto, sicuramente ci sono degli strumenti ottimi ma sono piuttosto rari a quanto pare (o almeno poco frequenti) visto anche che mamma Selmer, dopo i primi insuccessi, è tornata subito sui suoi passi proponendo uno strumento più vicino alla gloriosa serie Mark VI. Come giÃ* detto nel forum, qualche sassofonista smaliziato e con un pò di occhio (e soprattutto orecchio), approfittando proprio del tallone d'achille che ci contraddistingue, potrÃ* portarsi a casa un super-sax con pochi euro.

Quindi, Mark VII, perchè no?

tzadik
8th October 2009, 19:21
link (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=46&t=10595)... :-leggi-:

Angelo
9th November 2009, 22:58
Sinceramente ho un tenore Mark VII che da filo da torcere a molti Mark VI,io lo fatto slaccare corpo e chiavi,risuonatori in plastica e tamponi nuovi niente a che vedere con la sua famiglia Mark VII .
Penso di essere stato fortunato poiche' la maggioe parte di questi sax suono chiassosi ,molto rumore ma qualita'e armonici molto poco.

pumatheman
10th November 2009, 00:23
provengo da uno yamaha pro anni 80, e posseggo un (tenore) mk7 da un paio di mesi o più e posso dirmi soddisfatto oltre le mie aspettative. L'ho fatto ritamponare poche settimane fa e da pochissimo stò davvero cominciando a "capire" in profonditÃ* il suo suono e la sua concezione... lo trovo davvero MAIUSCOLO.. suono pieno e grosso sopra e sotto, colore tra lo scuro e il medioso credo sia un sax dal sapore abbastanza forte e presente.
Credo proprio sia il mio sax per la vita.
Non stò a parlare di quotazioni, dicerie e leggende... quello che conta è la musica ed il suono e a proposito di quest'ultimo per esempio in questo post viewtopic.php?f=58&t=11070 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=58&t=11070)
, a mio modestissimo parere, i due "poveri" mk7 spiccano alla grande ed escono a testa mooolto (anche troppo??) alta tra gli altri "pregiatissimi" tubi che fanno parte da sempre dell'olimpo degli olimpi dei sax... chi ha orecchi per intendere intenda...

FrankRanieri
10th November 2009, 00:34
Quoto i' ppuma ! !
Oh come si dice dalle tue parti...vieni da i' babbo...
Dalle mie si dice...Adda venì baffone... :yeah!)