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Visualizza Versione Completa : Nuovi saxofoni "Cardinali"



Fabrysax
5th September 2009, 11:37
Ciao a tutti,sabato scorso ho avuto il piacere di provare uno dei nuovi sax alto marcati CARDINALI,noto riparatore di Livorno Ferraris provincia di Vercelli.
L'impressione è stata davvero positiva,è uno strumento altamente professionale destinato ovviamente a un uso jazzistico,infatti il fusto a quanto ho potuto constatare è identico a quelli dei mitici Mark VI precedenti al 100.000,niente chiave del F# acuto,meccanica raccolta ,fusto slaccato,tasti del C e D# bassi stondati come nel vecchio Selmer,tamponi in capretto con risuonatori metallici con notevole rilievo nel centro,suono centratissimo e dinamico su tutta l'estensione,tasti centrali in legno anzichè madreperla,(quindi materiale nobile che vibra con lo strumento),molto istintivo e davvero piacevole da suonare,mi sembrava davvero di avere tra le mani uno dei migliori mark serie 70.000 o giù di li....con la differenza che il prezzo si aggira sulle 2500 per l'alto.
I fusti sono fatti da terzi (segreto professionale) su suo esclusivo disegno e materiale,loro in sede fanno la ricottura e l'assemblaggio,un ottimo lavoro direi,degno di nota,poi Luca Cardinali sa davvero il fatto suo essendo anche un ottimo sassofonista.
Ciao a tutti

tzadik
5th September 2009, 19:22
Anche questo (http://www.sax.co.uk/flamin4.jpg) dicono che abbiamo il canneggio del Mark VI, tasti del castelletto C/Eb... così come le chiavi laterali della mano destra del A#, B# e E ri-alzate... e senza F# acuto! :mha!(

Quanto ai tasti in legno... è una cavolata il fatto della vibrazione! Le vibrazioni si diffondono meglio e si conservano in materiali ad alta densitÃ*: la madreperla ha una densitÃ* maggior del legno: non è nemmeno una questione acustica ma prettamente fisica! :mha!(

Per il resto... sti nuovi Cardinali incuriosiscono anche me: sicuramente sono ancora degli strumenti Taiwanesi rifiniti in Italia... :-leggi-:

Shrek
6th September 2009, 15:24
Anche qua a Norimberga un riparatore molto in gamba ha deciso di produrre un sax fatto a mano (a suo dire) e totalmente personalizzabile.
Parlando poi con persone a lui vicine è saltato fuori che in realtÃ* i fusti nudi vengono ordinati a Taiwan, dove non credo che vengano fatti a mano, e poi lui fa tutto il resto (saldatura meccaniche etc..).

Non ho modo di dubitare che questi sax suonino bene come anche i Cardinali, ma perchè non dire esattamente le cose come stanno? Secondo me è anche una questione di correttezza.

Poi riguardo ai Cardinali non ho ben capito la questione del segreto professionale; se viene affermato che i fusti sono una copia dei migliori mark VI.....dove stanno il segreto ed il disegno esclusivo?
Un segreto professionale ha ragione di esistere solo se uno fa qualcosa di diverso da tutti gli altri e non se lo vuole fare copiare... :BHO:

La cosa positiva è comunque che sembra ci siano sempre più possibilitÃ* di comprare dei buoni sax senza dover andare sulle solite marche....io per ora rimango sul vintage :ghigno:

tzadik
6th September 2009, 15:44
Quoto!
In Italia... la maggior parte dei sassofonisti disposti a spendere dai 2500€ in per uno strumento professionale... storge il naso dopo all'idea di un sax fatto a Taiwan...
Non tutti, ma la maggior parte... ed è una questione economica: anche gli strumenti italiani Borgani (...) e Rampone costano mediamente meno di un Selmer Serie II o di un Serie III (per non parlare dei Reference). A livello pro, il cartellino con inciso il prezzo importa di meno (anche la differenza è in negativo)!

Detto questo a Taiwan si sfornano più strumenti professionali che nel resto del mondo..
Detto questo sulla qualitÃ* degli strumenti non penso non valga nemmeno la pena discuisire: i ritmi produttivi orientali permettono una affinamento nella produzione che altre grosse industri non possono fare... rimane il fatto del "pregiudizio"!
La Paul Mauriat per esempio è l'unico produttore di sassofoni che propone 3 canneggi diversi per taglio di sax (tenori e contralti): direi incredibile!

Da questa osservazione ovviamente sono fatti salvi i gusti personali...

Fabrysax
6th September 2009, 15:48
....
La cosa positiva è comunque che sembra ci siano sempre più possibilitÃ* di comprare dei buoni sax senza dover andare sulle solite marche....io per ora rimango sul vintage :ghigno:

Concordo in pieno e comunque se lo strumento suona bene allora chi se ne frega da dove viene non trovi?
La cosa che mi darebbe fastidio sarebbe che se i fusti vengono (come tu giustamente sospetti) dall'oriente ,allora lui ci marcia un po' troppo sopra con il prezzo,visto che il made in cina ormai te lo tirano dietro!
Ma a mio modesto parere di grande appassionato il materiale mi ha dato una buona impressione,non è senz'altro un fusto da 50 € come tanti made in taiwan,è solido e ha una bellissima sonoritÃ*,poi se lui ci guadagna meglio per lui,alla fine 2500 € sono sempre molte meno di 4000 che servono per un buon mark VI,è credimi il risultato è molto vicino,quasi imbarazzante pensare che Cardinali abbia eguagliato la Selmer,ma mi fa piacere perchè non se ne può più di sognare,è arrivato anche chi i sogni li realizza alla portata di tutti o quasi.

leosaxarubra
6th September 2009, 18:17
Ho messo la pulce nell'orecchio a qualcuno qualche giorno fa :http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=57&t=10160
mi hai preceduto. Bene, bravo. Saluti a presto e coplimenti per il tuo lavoro e per il suono. Fammi sapere se ne prendi uno. A presto Leo.

Fabrysax
7th September 2009, 17:23
Ho messo la pulce nell'orecchio a qualcuno qualche giorno fa :http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=57&t=10160
mi hai preceduto. Bene, bravo. Saluti a presto e coplimenti per il tuo lavoro e per il suono. Fammi sapere se ne prendi uno. A presto Leo.

Non so se ne prenderò uno per questione di liquiditÃ* ,comunque mi è piaciuto molto lo strumento,se ne dovessi acquistare uno adesso sicuramente sarebbe un Cardinali ma mi farei mettere i tasti di madreperla invecchiata stile vintage anzi che di legno ,e i tamponi in capretto,lo preferisco.

7th September 2009, 17:34
I tamponi capretto sono la novitÃ* dell'anno della Pisoni! :saputello

Mi piacerebbe vederli e poterli provare sul mio!

tzadik
7th September 2009, 17:49
Azz... Jason hai dato via il Balanced? :neutral:

ermangeo
11th September 2009, 16:26
Ciao a tutti,sabato scorso ho avuto il piacere di provare uno dei nuovi sax alto marcati CARDINALI,noto riparatore di Livorno Ferraris provincia di Vercelli.
L'impressione è stata davvero positiva,è uno strumento altamente professionale destinato ovviamente a un uso jazzistico,infatti il fusto a quanto ho potuto constatare è identico a quelli dei mitici Mark VI precedenti al 100.000,niente chiave del F# acuto,meccanica raccolta ,fusto slaccato,tasti del C e D# bassi stondati come nel vecchio Selmer,tamponi in capretto con risuonatori metallici con notevole rilievo nel centro,suono centratissimo e dinamico su tutta l'estensione,tasti centrali in legno anzichè madreperla,(quindi materiale nobile che vibra con lo strumento),molto istintivo e davvero piacevole da suonare,mi sembrava davvero di avere tra le mani uno dei migliori mark serie 70.000 o giù di li....con la differenza che il prezzo si aggira sulle 2500 per l'alto.
I fusti sono fatti da terzi (segreto professionale) su suo esclusivo disegno e materiale,loro in sede fanno la ricottura e l'assemblaggio,un ottimo lavoro direi,degno di nota,poi Luca Cardinali sa davvero il fatto suo essendo anche un ottimo sassofonista.
Ciao a tutti

no comment :neutral:
IMHO queste mezze cineserie a me non piacciono e non mi ispirano per niente ...
preferisco vintage o Rampone alla grande !!!!
non me ne vogliate .....
buona musica a tutti ! :saxxxx)))

tzadik
11th September 2009, 16:41
Di solito i taiwanesi sono strumenti bene riusciti... del resto sono copie abbastanza fedeli dei Selmer vintage... intendo come canneggio: di solito anche il setup è sempre ben fatto (mi riferisco ai Mauriat).

Io ho provato insieme a un amico che ha un Five Digit i vari Sequoia (Lemon, il Red Brass e il Brown Brass) e come suono erano davvero più larghi del Five Digit: da fuori ho avuto quella impressione... però del resto avere un suono "ciccio" non è tutto: il Five Digit comunque aveva un po' di più volume ed era più dinamico a livello timbrico: in funzione del volume la pasta cambiava, mentre su Sequoia dichiaratamente di orientamento jap il suono era quello che tu suonassi piano che tu suonassi piano o che tu soffiassi come un dannato: sui Cardinali penso succeda la stessa cosa: non che sia un male... però abituati con un Selmer è una cosa fastidiosa!

Jacoposib
11th September 2009, 17:11
saranno anche fatti a taiwan ma suonano bene, ho provato il tenore e mi ha lasciato piacevolmente sorpreso!

Fabrysax
12th September 2009, 09:52
non ho mai provato questi Mauriat,mi sono perso qulcosa???
Comunque a parere mio i Cardinali sono ottimi strumenti professionali,sicuramente il fusto non è Italiano ma chi se ne frega se suona bene!

7th November 2009, 19:13
Ciao a tutti,
l'altra settimana sono andato da Cardinali a ritirare il mio "vecchio" tenore Conn portato a ritamponare (lavoro ottimo) e nel frattempo c'era un ragazzo che stava provando un sax. Incuriosito ho chiesto cosa fosse e mi rispose che era quello che faceva Luca. Non sapendo che si era messo a fare sax lo riempii di domande (per fortuna è un uomo PAZIENTE).
Dunque: l'ho provato (il tenore) e sono rimasto subito impressionato dall'equilibrio fornito dal registro grave e quello acuto;
il suono è bello rotondo e la forma delle chiavi ricorda quella dei mark VI. Mi ha detto che i fusti li fa fare da terzi secondo un suo progetto mentre la ricottura la fanno loro in laboratorio. Anche l'assemblaggio e le regolazioni vengono effettuate da loro.
Ora: non so da dove arrivino i fusti e poco mi importa dato che anche FIAT, BMW, ecc. per quanto riguarda l'automobile; CANON, NIKON, ecc... insomma chiunque non produce tutto a "CASA PROPRIA", ma l'importante è che il lavoro venga eseguito secondo le istruzioni date. Data la qualitÃ* del materiale (per quello che ho potuto capire) dubito che arrivino dalla Cina...
Se qualcun'altro va a provarli mi dica le sue impressioni perchè ci sto facendo un pensierino :saxxxx)))

7th November 2009, 23:33
::saggio::
ciao,
non sono un esperto, ma a me il contralto Cardinali è piaciuto, e molto !
Sull'origine della fusione non so cosa dire, ma, sinceramente, proprio non mi interessa. Se è un suo disegno li faccia produrre dove vuole. In Asia si produce tutto: i grandi "pezzi" e i tarocchi.
L'importante è il risultato finale.
Per la questione dei tasti in legno ... bisogna provare: la sensazione al tatto è particolare e "calda".
Non credo sia una questione di vibrazioni, ma semplicemente di piacere personale
Sono curioso di provare il tenore.
Ci sto facendo un pensierino.
Se qualcuno ha raccolto altre informazioni/impressioni sono gradite
ciao

tzadik
8th November 2009, 02:47
I fusti sono fatti a Taiwan... tantissimi sax hanno lo stesso fusto... a ragion veduta conta il setup finale!

Italianamente parlando è strano che ci sia sempre un "misticismo" quando gli strumenti non sono fatti completamente in Italia: questo presuppone che chi vende sa che c'è un pregiudizio da parte di chi compra. Forse è colpa solo di una immaturitÃ* cronica di chi compra (in senso generalizzato)... e non di chi vende, che soltanto si adegua: è una forma di marketing.

Se uno si sentisse dire: "Guarda, lo strumento arriva da una fabbrica di Taiwan, io faccio la "ricottura" (...) e monto i tamponi e i tasti in legno... l'alto sta a 2500€...", sicuramente si approccerebbe allo strumento in maniera diversa...

Rag
7th September 2012, 16:55
taiwan..?
chissà se non Brazil..Cardinali ha lavorato per Weril e per chi è sul posto e buoni contatti è molto facile avere prodotti a poco prezzo..poi in brasile si lavora abbastanza bene..come a taiwan del resto..chissà..il segreto professionale ci sta perchè probabilmente chiunque potrebbe accedere agli stessi prodotti direttamente da chi li produce..anni fa fui contattato dalla albest (che ancora non si chiamava così) di taiwan per avere un parere sui grassi (che producevano loro) e offrirmi l'esclusiva italiana per p.mauriat..o in alternativa..un pmauriat marchiato col mio nome (fra l'altro dei signori sax)..nel sud est asiatico è strapieno di aziende che fanno questa politica..anche in brasile..usa..etc

David Brutti
8th September 2012, 09:48
Mah, dal mio punto di vista non vedo nulla di male nel made in Taiwan anche se francamente tutto sto gran livello non è che l'abbia poi visto.
Il problema è che quando uno vede un prodotto che è impropriamente marchiato made in Paris e invece è fatto dal lato opposto del globo la prima cosa che pensa è: ma questi hanno talmente poca fiducia nel loro prodotto che hanno bisogno di escamotage simili per vendere, allora prima di spendere ci penso 2 volte... Tanto più in un momento in cui cavare fuori 1800-2000 euro per un sax inizia ad essere un problema. Inoltre diciamocela tutta, prodotti simili vanno forte negli USA per un motivo principale (o almeno io la penso così): tutti aspirano al MK6 o allo SBA (a torto o a ragione ovviamente), ma sono pochi quelli che possono permettersi prodotti simili avendo oramai superato le soglie dei $10.000. I prodotti made in Taiwan offrono un buon compromesso a prezzi sicuramente inferiori (in alcuni casi anche 8 volte in meno del vintage) e ovviamente offrono un prodotto che vuol essere una copia del vintage tanto ricercato, o comunque si ispira a questi gloriosi strumenti.

Con questo, non mi riferisco ovviamente i sax Cardinali, che non conosco e che sono senz'altro degli ottimi prodotti a detta di molti, rispondo soltanto alle polemiche sul supposto "paraocchismo" italiano, che sicuramente c'è ma che a mio parere non è proprio tutto colpa di chi compra...

E poi lo vediamo che la chiarezza paga: Yamaha non si vergogna a marchiare i prodotti da studio made extra Japan eppure non mi pare che gli utenti italiani si siano allontanati schifati da questa azienda, anzi di prodotti simili in circolazione ne vedo moltissimi. Anche la System 54, forse l'unica azienda REALMENTE E SFACCIATAMENTE made in Taiwan e che non si vergogna di dirlo mi pare che stia andando piuttosto bene.

tzadik
8th September 2012, 10:21
Mah, dal mio punto di vista non vedo nulla di male nel made in Taiwan anche se francamente tutto sto gran livello non è che l'abbia poi visto.
Il problema è che quando uno vede un prodotto che è impropriamente marchiato made in Paris e invece è fatto dal lato opposto del globo la prima cosa che pensa è: ma questi hanno talmente poca fiducia nel loro prodotto che hanno bisogno di escamotage simili per vendere, allora prima di spendere ci penso 2 volte...Si tratta di "marketing"... una strategia di marketing può funzionare bene in un certo tipo di "mercato", può funzionare peggio in un altro tipo di "mercato".



Tanto più in un momento in cui cavare fuori 1800-2000 euro per un sax inizia ad essere un problema. Inoltre diciamocela tutta, prodotti simili vanno forte negli USA per un motivo principale (o almeno io la penso così): tutti aspirano al MK6 o allo SBA (a torto o a ragione ovviamente), ma sono pochi quelli che possono permettersi prodotti simili avendo oramai superato le soglie dei $10.000. I prodotti made in Taiwan offrono un buon compromesso a prezzi sicuramente inferiori (in alcuni casi anche 8 volte in meno del vintage) e ovviamente offrono un prodotto che vuol essere una copia del vintage tanto ricercato, o comunque si ispira a questi gloriosi strumenti.Il mercato americano è molto più vasto di quello italiano... e pure di quello europeo. Quindi le persone sono più sensibili a certe cose.
A questo bisogna aggiungere che sul suolo americano c'è solo un produttore di sassofoni... che produce sassofoni di nicchia, che si ispirano a sassofoni prodotti negli Stati Uniti 60 anni fa'... però trattandosi di produzione di nicchia, si tratta di prodotti estremamente costosi, che stimolano notevole interesse... ma che non sono accessibili.


rispondo soltanto alle polemiche sul supposto "paraocchismo" italiano, che sicuramente c'è ma che a mio parere non è proprio tutto colpa di chi compra...Quando il sassofonista italiano medio si renderà conto di come si è evoluta la produzione di sassofoni in Italia (...) e riuscirà a confrontarla i meccanismi di produzione che si usano a Taiwan (...) forse qualcosa cambierà.


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Credo che per il sassofonista medio, i desideri siano:
- che ci siano più sassofonisti
- che i sassofoni e gli accessori siano di qualità progressivamente superiore
- che i prodotti di qualità superiore diventino progressivamente più accessibili.

Per ottenere parte di queste cose... bisogna sicuramente che si diffondano strumenti industriali, di pregio.

David Brutti
8th September 2012, 10:40
Mi dispiace ma non la vedo così: vedo che la gente è attenta, vedo molti miei connazionali a Francoforte a provare e comprare. Non vedo cosa ci sia di male nell'essere attenti ed oculati nello spendere e nel non assecondare fini sbilanciati verso chi produce (o meglio importa). Mi pare che un simile atteggiamento sia molto più costruttivo di chi acquista la prima novità che esce sul mercato come un pò accade anche negli USA..

I prodotti industriali purtroppo, per come vedo io le cose un pò "dal di dentro", mirano quasi esclusivamente alle vendite e poco gli importa della resa acustica dei loro prodotti (in effetti denoto carenze importanti in questo campo, come già annotai nel mio report da francoforte), talché il primo pallino di chi produce è la meccanica sapendo bene che è una delle cose che il "dilettante" guarda con maggiore attenzione e che impressionano di più, tralasciando invece TOTALMENTE LA FORMA e la sperimentazione relativa a diametri e quant'altro (in effetti di base i prodotti taiweanesi si rifanno di fatto a forme sperimentate da selmer 50 anni fa...). Ma la meccanica cari miei da sola non suona...

David Brutti
8th September 2012, 10:42
E ora torniamo IT per favore, qui si parla di una marca specifica la Cardinali, evitiamo i soliti dibattiti Taiwan vs resto del mondo per favore...

tzadik
8th September 2012, 11:06
Ultimo OT:
Alcuni prodotti Taiwanesi sono sul mercato americano da molti anni... quindi ormai non si tratta più di novità.
Il produttore sa cosa vuole il mercato e si adegua. Nessun produttore taiwanese è entrato "ufficialmente" sul mercato italiano.

Esempio: negli Stati Uniti un veicolo di grossa cilindrata a benzina ha mercato (perchè c'è una tradizione nell'usare veicoli con grossi motori a benzina... perchè la benzina costa poco)... in Europa non un prodotto simile non ha mercato.

I grossi produttori di Taiwan hanno una conoscenza del funzionamento dello strumento che è superiore (e acquisita "scientificamente") a quella che può avere un piccolo produttore artigianale, che lavora per "reverse engineering".
Questo lo si ritrova nel fatto che modelli diversi sono ottenuti da un progetto diverso (forme/dimensioni, materiali e lavorazioni)... ovviamente poi ci sono logiche di mercato diverse.

Lo strumento artigianale invece si predilige per altre ragioni, soprattutto per altre ragioni... anche esterne allo strumento stesso.

Riguardo alle meccaniche: sono ancora il punto dolente degli strumenti Made in Italy... l'assemblaggio e il settaggio della meccanica è la fase che porta via più tempo per produzione (parlo di manodopera)... quindi non si tratta di dettagli trascurabili.
Uno strumento senza meccanica non suona. Una meccanica senza strumento non suona... uno strumento con una meccanica ottima, suona esponenzialmente meglio.
La meccanica influenza il suono anche solo per come è fatta e come è assemblata... senza nemmeno andare a vedere come "lavora".
A testimonianza di questo, strumenti con meccanica "sistemata perfettamente" sono sempre hanno sempre una valutazione economica maggiore, c'è gente che spende molti soldi per avere una meccanica "precisa"... e poi strumenti sistemati sempre suonano meglio di come suonavano con meccanica "non precisa".

David Brutti
8th September 2012, 11:24
Di marche che producono sax "innovativi" e che dovrebbero risolvere tutti i problemi del musicista ne escono diverse ogni anno e casualmente "colpiscono" principalmente il mercato USA.

Tu parli di mercato, ma qui parliamo di un oggetto che DEVE aiutarti a fare ARTE non parliamo di un oggetto che ti serve per fare a gara a chi va più veloce: ripeto io da artista di un sax con una meccanica perfetta ma col suono di c...ca o con conclamati difetti d'intonazione e/o emissione non me ne faccio nulla. Con questo per me una presunta superiorità di una nazione sulle altre non esiste e anzi sono felice che si sviluppino aziende in ogni angolo del globo. Mi rende triste vedere aziende e squallidi importatori che per far cassa utilizzano logiche di mercato ai limiti del lecito e una generica poca trasparenza (e non mi riferisco soltanto ai prodotti made in Taiwan ma anche a molti altri produttori Europei).

Questa storia delle meccaniche made in italy scadenti (ti riferisci di sicuro alla Rampone) secondo me è una balla colossale messa in giro da riparatori senza scrupoli che non potendo attaccarsi alle majors (come selmer e yamaha che probabilmente reagirebbero in modo piuttosto aggressivo) propinano "rifacimenti" meccanici sui sax made in Italy allo scopo di abbindolare lo sprovveduto di turno (credimi, ho visto questi fantomatici lavori e sono rimasto basito...). Ora, questa storia della meccanica mi poteva star bene su strumenti di 10-15 anni fa ma adesso la situazione è cambiata e di molto in quanto le professionalità dei singoli artigiani crescono a dismisura e lo testimonia il fatto ad esempio che io utilizzo in modo estremamente stressante i miei sax e ad esempio il mio tenore ha ormai 5 anni di vita e non ho MAI fatto alcun intervento meccanico di nessun timpo: mai cambiato un tampone, mai un gioco, cosa invece che capitava di frequente con strumenti meno robusti.

Ah, questo video l'ho fatto con un sax con conclamati difetti meccanici e non mi venite a dire balle con frasi tipo "eh ma tu riesci a far suonare tutto" perchè robe simili a velocità simili non si fanno se il sax non è a posto: http://www.youtube.com/watch?v=dwZiOrM1_GY

tzadik
8th September 2012, 11:44
Di marche che producono sax "innovativi" e che dovrebbero risolvere tutti i problemi del musicista ne escono diverse ogni anno e casualmente "colpiscono" principalmente il mercato USA.A me non sembra... però il marketing fa il suo dovere.


Questa storia delle meccaniche made in italy scadenti (ti riferisci di sicuro alla Rampone) secondo me è una balla colossale messa in giro da riparatori senza scrupoli che non potendo attaccarsi alle majors (come selmer e yamaha che probabilmente reagirebbero in modo piuttosto aggressivo) propinano "rifacimenti" meccanici sui sax made in Italy allo scopo di abbindolare lo sprovveduto di turno (credimi, ho visto questi fantomatici lavori e sono rimasto basito...). Ora, questa storia della meccanica mi poteva star bene su strumenti di 10-15 anni fa ma adesso la situazione è cambiata e di molto in quanto le professionalità dei singoli artigiani crescono a dismisura e lo testimonia il fatto ad esempio che io utilizzo in modo estremamente stressante i miei sax e ad esempio il mio tenore ha ormai 5 anni di vita e non ho MAI fatto alcun intervento meccanico di nessun timpo: mai cambiato un tampone, mai un gioco, cosa invece che capitava di frequente con strumenti meno robusti.
È evidente che abbiamo parametri diverse per valutare come funziona una meccanica, con che tecniche è progettata/sviluppata/assemblata... e con che tecniche si può fare manutenzione. Non sono un tecnico o un addetto ai lavori... però ritengo di avere una cultura "meccanica" tale da valutare certe cose in maniera razionale e oggettiva.
La meccanica si può valutare con parametri oggettivi, in quanto si tratta di "meccanica", non di suono né di arte. Il discorso è generale, non particolare... e non credo che questi problemi siano sono della R&C.
Come hai detto, la precisione della meccanica (e in generale il suo funzionamento) è un parametro che concorre alla valutazione di uno strumento... per qualcuno è un fattore importante, per altri è un fattore meno importante (o comunque un fattore "transitorio": questo è un dato oggettivo.
Possono essere soggettivi i parametri con cui si fanno certe valutazioni.

Per essere intellettualmente onesto... posso dire di essere felice e soddisfatto di suonare su uno strumento italiano... e sempre per essere intellettualmente onesto posso dire che sullo strumento che suono ci sono notevoli margini di sviluppo su molte cose.
Se poi il produttore o non è consepevole di certe possibili problematiche note e meno note e/o non ritiene fondamentale lo sviluppo/miglioramento di certe cose... a me... interessa poco: sono scelte aziendali. Però nessuno può impedirmi di dire che se alcune cose fossero migliorate (oggettivamente), sicuramente il prodotto acquisterebbe ancora maggiore qualità intrinseca (oggettivamente).

David Brutti
8th September 2012, 11:47
Ti assicuro che lo sviluppo della ditta su meccaniche e quant'altro non si e' affatto fermata a 4 anni data probabile dell'acquisto del tuo sax. Ti inviterei pertanto a provarne di piu' moderni. Non metto in dubbio le tue competenze in merito, ma ti dico che anche dal punto di vista meccanico non si può trascendere il dato oggettivo da quello musicale in quanto molte soluzioni "funzionano" anche se in teoria e a livello progettuale non dovrebbero (e ripeto ne è testimone la mia attività con questi strumenti ma non solo: mi riferisco anche a chi suona MAGNIFICAMENTE musica di difficoltà assurda con sax vintage che avevano filosofie costruttive molto lontane da oggi eppure, riescono a fare tutto con quelle 4 chiavi messe a casaccio). Dobbiamo sempre pensare al sax come a un oggetto complesso dove ogni microscopica variante ha una grande influenza sul risultato finale. Trasformare il sax in un PURO oggetto "meccanico" come può essere una pompa idraulica è un errore che a mio parere non va fatto.

Ora dobbiamo necessariamente tornare IT quindi benvenuti commenti sui vari modelli prodotti da questo nuovo marchio. Quindi, qualcuno sa qualcosa in merito???

fcoltrane
8th September 2012, 11:57
ho letto velocemente i vari messaggi.
inseriscono sui tasti dei copritasti in legno?
i tamponi in pelle di capretto?
quali le differenze apprezzabili ?
sarebbe interessante provare un sax con ed uno senza queste innovazioni.
molto interessante.
:bravo: Per David : il soprano è quello tutto in argento?
scusate l'ot