Visualizza Versione Completa : Borgani, battuti a mano a Macerata, si o no?
MyLadySax
5th April 2011, 17:40
Meglio così!
Specie se tutte le fasi di produzione sono realizzate in Italia.
In effetti, è il risultato che conta, non come ci si arriva, però la limpidezza sulla provenienza di un prodotto è un principio informativo che mi pare fondamentale nel rispetto del potenziale acquirente.
Resta il fatto che, se non leggi da nessuna parte "made in Italy" o "prodotto in Italia" e non hai altre prove dell'origine di un prodotto (per es. la tua testimonianza, Tzadik), puoi pensare quel che vuoi.
E resta pure il fatto che, se pure un prodotto è made in Italy, ciò non vuol dire che la produzone è interamente italiana. Infatti, esiste anche il marchio "100 % made in Italy", ma credo riguardi solo i prodotti alimentari.
Che la R&C consenta la presa visione in loco della produzione è bellissimo, che la Borgani non lo consenta è sospetto.
Sul mio Borgani c'è la scritta "made in Italy", il che vuol dire che, almeno fino a un certo momento (ho acquistato il mio sax il 15 maggio del 2007), l'ultima fase di produzione, se non tutte le fasi, era effettivamente italiana.
Se sui nuovi Borgani non dovesse apparire tale scritta (francamente, non lo so), dato che il sito non specifica nulla al riguardo e che la Borgani, diversamente dalla R&C, non consente di assistere alla produzione ... . Ogni potrebbe concludere a proprio piacimento ... .
phatenomore
5th April 2011, 18:38
Vero.. vero... tutto vero... però che li battano a mano o col batticarne chi studia li fa suonare tutti chi non studia no :-)
MyLadySax
5th April 2011, 22:55
Sacrosanto, Phatenomore. Uno bravo ha un buon suono anche su un pessimo sax cinese.
E poi non bisogna farsi influenzare dal fatto che un sax è o non è realizzato in Italia. L'importante è il risultato. In teoria, un sax italiano potrebbe suonare anche meno bene di un sax non italiano o spacciato per italiano.
Ma ribadisco il principio fondamentale della limpidezza sulla provenienza del prodotto nel rispetto del potenziale acquirente.
Comunque, se un sassofono è di qualità, ovunque e da chiunque sia stato fabbricato, aiuta molto il sassofonista anche bravissimo ad ottenre ciò che vuole. Sassofono e setup sono di incalcolabile importanza.
phatenomore
6th April 2011, 00:44
Provocazioni a parte :D , concordo: la trasparenza verso il consumatore ha un valore molto importante.
gene
6th April 2011, 08:23
quando ero un ragazzo, l'estate andavo in Sardegna, perchè il cugino di un mio amico gestiva un market all'interno di un campeggio. In cambio di un'aiuto quotidiano (carico/scarico merci, posizionamento negli scaffali etc.) stavamo al mare gratis 3 mesi, imparavi il tedesco ..... :ghigno: e ci guadagnavamo pure qualche soldino ........ tutte le signore che facevano la spesa volevano le mozzarelle locali, e quelle "industriali", spesso rimanevano invendute ...... non c'è paragone, dicevano, sentite la differenza tra una vera mozzarellla e quella industriale ...... un giorno terminate le mozzarelle locali, inventammo "l'acqua calda" ........ toglievamo l'involucro delle mozzarerelle industriali e le immergevamo nel contenitore di quelle artigianali .... le signore, che buone queste mozzarelle !!!! E' proprio vero, i prodotti artiginali sono più buoni di quelli industriali ...... :lol: , ovviamente era la suggestione ... era la percezione diversa, ma quelle mozzarelle, con quel semplice gesto, diventavano una prelibatezza .......
Questo anedotto, che ho voluto ricordare, spero possa servire a far capire che molto spesso i nostri sensi sono alterati, da una percezione "irreale" dei fatti .... il sax migliore è sempre quello del tuo amico, il bocchino migliore è quello che hai sentito da quel tale e che ti viene confermato dalla pubblicità, fatto mano, rifinito a mano, testato personalmente dal produttore etc.
Borgani produce, per ammissione dello stesso Mr. Borgani (l'ho letto nel loro sito, pure rinnovato), 30/35 sassofoni al mese, ergo che il numero annuale totale di strumenti prodotti è molto esiguo, oserei dire che copre un mercato di nicchia ......
FINALE: questo dato potrebbe essere compatibile con una struttura artigianale quale Borgani dichiara di essere, oppure, l'altra conclusione ...... vendono mozzarelle ?
CHIUDO: resta un fatto incontrovertibile ..... la trasparenza verso il mercato ......se io mi chiamassi Borgani, partendo dal fatto che quello che sostengo è veritiero (battituta artigianale etc.), farei una cosa fondamentale: OPEN DAY si chiama, porte aperte, visita alla fabbrica con tanto di, ciauscolo, vincisgrassi ed annaffiato dal Verdicchio di Matelica.
re minore
6th April 2011, 08:45
Sui miei R&C non c'è nessuna scritta "Made in Italy" eppure... :D-:
La prossima volta invece di prendere l'imitazione alla bancarella del mercato ti conviene andare al negozio! :lol:
MyLadySax
6th April 2011, 15:04
quando ero un ragazzo, l'estate andavo in Sardegna, perchè il cugino di un mio amico gestiva un market all'interno di un campeggio...
Tutto troppo giusto! E scriverei a chiare lettere anche nel sito che si tratta di sassofoni interamente realizzati in Italia.
Benché, in realtà, come hai scritto anche tu in altri termini, è il risultato che conta.
Tommy
6th April 2011, 15:09
Tornando al topic, vorrei fare notare come, nel rinnovato sito della Borgani, si ribadisce che i sassofoni sono battuti a mano, ma non si specifica né dove sono battuti nè che si tratta di strumenti made in Italy.
Sul mio sassofono, acquistato nel maggio del 2007, la dicitura "made in Italy" c'è, non so se c'è anche sui sassofoni di recente produzione.
Però nel sito (bello, ci voleva) se si va alla galleria di foto degli strumenti la prima è questa:
http://www.borgani.eu/images/sax_macro/ ... ni-184.jpg (http://www.borgani.eu/images/sax_macro/big/macro-Immagini-184.jpg)
SteYani
7th April 2011, 09:17
Be', dalle foto del sito non mi pare che gli artigiani che lavorano i sax abbiano delle fisionomie orientali...
http://www.borgani.eu/it/galleria/gli-artigiani/
gene
7th April 2011, 09:53
Pure alla Galbani fanno buone mozzarelle, ottime direi, ma mica dicono che le fanno in modo artigianale, :ghigno: questo è il FOCUS dell'argomento in discussione ....... ASSEMBLANO o FANNO LORO? Questo è il dilemma (senza soluzione) ......... questo a prescindere dall'eccellente risultato finale (che non è in discussione) .......
Tommy
7th April 2011, 12:17
A me sembra che le foto degli artigiani al lavoro indicate da SteYani siano abbastanza eloquenti...
Nello specifico delle martellate italiche o meno:
http://www.borgani.eu/images/lavorazion ... img038.jpg (http://www.borgani.eu/images/lavorazione/big/D_img038.jpg)
MyLadySax
7th April 2011, 13:58
La foto sul sito della Borgani con il marchio "made in Italy" in evidenza sul sassofono mi rincuora (avevo navigato dentro il sito, ma della foto non mi ero avveduto).
Sul mio sax il marchio c'è, non ero sicuro se anche sui sax di più recente produzione.
Resta il fatto che il marchio "made in Italy" prova che è certamente italiana solo l'ultima fase di produzione (assemblaggio) (v. normativa da me sopra richiamata).
Quanto alle foto in bianco e nero dell'artigiano, potrebbero risalire anche a vent'anni fa e non costituiscono una prova certa.
Ma non sarebbe per niente difficile per la Borgani fugare ogni dubbio. Non può, perché attesterebbe il falso, o non ci bada, benché sarebbe nel suo stesso interesse?
Sia bene inteso, comunque, che, se il prodotto è buono (e, a giudicare dal mio sax, è assai più che buono), personalmente non mi interessa punto il luogo di fabbricazione. Però, ripeto che mi sentirei più rispettato come utente, se ci fosse più chiarezza.
In conclusione, quoto Gene, che mi pare abbia sintetizzato bene.
SteYani
7th April 2011, 14:22
C'è una cosa che vorrei sapere, piuttosto, che il sito Borgani nella presentazione dei sax non mi chiarisce: i sax Borgani sono laccati o sono placcati?
Inoltre, mi piacerebbe sapere dove potrei andare a provarli a Milano e dintorni. Da quello che leggo sul sito l'unico rivenditore che c'è al Nord è a Padova...
Tommy
8th April 2011, 11:23
Quanto alle foto in bianco e nero dell'artigiano, potrebbero risalire anche a vent'anni fa e non costituiscono una prova certa.
Immaginavo l'obiezione, ma basta guardare le foto di gruppo per capire che sono recenti ;)
Poi insomma se voglio essere malfidente posso pensare che si siano messi in posa nelle varie lavorazioni giusto per le foto, ma allora non si finisce più e ognuno la pensi come vuole. A me sembra che le immagini del sito mostrino tutte le fasi di produzione, dalla piegatura della lastra per fare i tubi conici alla foratura e alla martellatura della campana fino all'assemblaggio dello strumento finito, eseguite artigianalmente. Tra l'altro se la produzione Borgani è così contenuta non avrebbe neppure senso farla fare chissà dove, considerato che si tratta di strumenti di costo elevato. Che ti fai fare, due-trecento tubi l'anno con tue specifiche? Ti costa meno farteli da solo.
Potrei avere dei dubbi se l'azienda producesse un elevato numero di strumenti: allora sì che mi chiederei come fanno a farli in quell'officina piccola e con pochi addetti.
gene
8th April 2011, 11:44
Condivido la tesi di Tommy, ma resta sempre un ragionevole dubbio .... tra quello che si dichiara ed i rumors che girano intorno a questa storia.
Mi ripeterò, ma se fossi il proprierario di questa Premiata Ditta, non avrei nessun problema, a convocare una conferenza stampa ed annessa visita alle officine ..... perchè non lo si fa ????
In parte, per puro sfizio, si potrebbero fare due calcoli, partendo perlomeno dal matricolario Jubilee ...... se come sembra, la produzione si aggira sui 400 sax annui, non dovrebbe essere cosi complicato partendo dal 1995/1996, quindi una quindicina di anni, arrivare a verificare questo dato, in pratica 15 per 400 fa 6.000 ...... considerando che circa 1.500 sono Jubilee senza la J finale (erano sax nati dall'esperienza Borgani Ponzol approdata poi alla serie Jubilee) e con matricola tra 18.500 circa 19.999, ripartendo da 001J si arriva a ..... ?
tzadik
8th April 2011, 12:41
Tra l'altro se la produzione Borgani è così contenuta non avrebbe neppure senso farla fare chissà dove, considerato che si tratta di strumenti di costo elevato. Che ti fai fare, due-trecento tubi l'anno con tue specifiche? Ti costa meno farteli da solo.
Purtroppo costa comunque fare fare qualsiasi cosa fuori dall'Italia (non solo i sax!).
Anche se vendono pochi strumenti... pensare che costi meno farli in Italia è una cosa surreale (poteva valere fino a 15/20 anni fa'... ma oggi, nel 2011, è una cosa surreale).
MyLadySax
8th April 2011, 13:43
Quanto alle foto in bianco e nero dell'artigiano, potrebbero risalire anche a vent'anni fa e non costituiscono una prova certa.
Immaginavo l'obiezione, ma basta guardare le foto di gruppo per capire che sono recenti ;)
Poi insomma se voglio essere malfidente posso pensare che si siano messi in posa nelle varie lavorazioni giusto per le foto, ma allora non si finisce più e ognuno la pensi come vuole. A me sembra che le immagini del sito mostrino tutte le fasi di produzione, dalla piegatura della lastra per fare i tubi conici alla foratura e alla martellatura della campana fino all'assemblaggio dello strumento finito, eseguite artigianalmente. Tra l'altro se la produzione Borgani è così contenuta non avrebbe neppure senso farla fare chissà dove, considerato che si tratta di strumenti di costo elevato. Che ti fai fare, due-trecento tubi l'anno con tue specifiche? Ti costa meno farteli da solo.
Potrei avere dei dubbi se l'azienda producesse un elevato numero di strumenti: allora sì che mi chiederei come fanno a farli in quell'officina piccola e con pochi addetti.
No, Tommy, non pensare che io sia malfidente, non so se realmente si tratta di produzione interamente italiana o meno, solo perché di fatto la questione è equivoca.
Dalle foto di gruppo non si desume per nulla che si tratta di foto recenti, anzi in alcune si vedono strumenti, come il corno, che la Borgani non produce più da tempo.
E, purtroppo, dice bene Tzadik, la manodopera esterna è più conveniente, nonostante la produzione sia quantitativamente contenuta.
Ciò premesso, però, ribadisco che si tratta solo di una questione di chiarezza, perché sull'acquisto di un sassofono Borgani, in base alla mia esperienza, non avrei nulla da eccepire.
lordsax
8th April 2011, 14:05
Ovviaaaaaa!!!! basta con queste indagini su', foto non foto...... ma possibile!!!!
certo pero' se ci va l' USLE con quelle attrezzature e locali arresta tutti :-leggi-: .
La tecnologia traspare in ogni angolo :mha!( , avessi visto un attrezzo all' altezza della situazione hehehehehe!!!! ma via siamo seri, ora se si fa' per scherza' scherziamo ma nn si puo' oltrepassare l' indecenza...in merito mi ero gia' espresso e nn ripeto.
Tommy
8th April 2011, 14:11
Nonò MyLadySax, non mi riferivo a te o a qualcun altro, era solo un mio ragionamento che ho voluto scrivere ;)
Non ritengo che gli scriventi siano in malafede, ma giustamente tutti ragionano e portano i propri pensieri per cercare di capire.
Può essere che alcuni artigiani ritratti dalle immagini siano ora in pensione, non so dire se le foto che li vedono all'opera siano datate o recenti ma vedendo il viso del prof Borgani e di Marco Collazzoni non sono neppure di venti anni fa (altrimenti che mi dicano come fanno a restare sempre giovani :lol ).
Piuttosto, avevo letto in un'intervista inserita nella sezione press che il titolare ammetteva la difficoltà di trovare dei giovani che prendessero il posto dei pensionandi, ma vedo sempre nella galleria fotografica dei ragazzi con il camice Borgani che avranno oggi il compito di costruire questi strumenti.
Sulla produzione, @ Tzadik, dipende da quanti strumenti fai e quanto tempo impieghi a costruirli... se produci 400 strumenti l'anno, come suggerito da Gene, forse con 6/7 persone e l'attrezzatura già in tuo possesso ti arrangi (tanto lo stipendio a questi glielo devi comunque pagare a fine mese): sono uno strumento e mezzo al dì. Non direi che è scontato a priori che conviene far fare tutti i componenti fuori; è valido in molte situazioni, ma non è una regola per forza sempre vera.
@ LordSax hai scoperto perché non vogliono che la gente vada a visitare la "fabbrica" :ghigno: :yeah!)
lordsax
8th April 2011, 14:53
ora fabbrica...fabbrica e' una parolona.....
MyLadySax
8th April 2011, 15:15
... ma vedendo il viso del prof Borgani e di Marco Collazzoni non sono neppure di venti anni fa (altrimenti che mi dicano come fanno a restare sempre giovani :lol ).
Le foto con Borgani e Collazoni sono sicuramente recenti.
Comunque, ovunque li producano 'sti sax, se vanno come il mio, vanno una bomba, lo posso garantire. Ma devi amare un certo tipo di suono, esattamente il contrario di un Selmer.
Ciao.
Giu-Zep
8th April 2011, 16:10
Piccolo off-topic......
Ho provato questo strumento quando Marco Collazzoni ed Orfeo Borgani sono venuti nella mia città per uno stand:
http://www.borgani.eu/it/zoom/strumenti ... ialedition (http://www.borgani.eu/it/zoom/strumenti/saxtenore-specialedition)
Non c'è molto da dire........se non che ha un suono da SVENIMENTO!
Quel sax ha risvegliato in me istinti criminali, nel senso che stavo per fuggire dal conservatorio (era lì lo stand) con quel sax smontato nello zaino.......
tzadik
9th April 2011, 13:35
È troppo colorato: va bene per carnevale... Per gli altri periodi dell'anno però... :D-:
darionic
9th April 2011, 14:04
...diciamo che dopo le prime pagine questo topic non dice niente di nuovo.
Tutti sappiamo che molti utenti sono contenti dei loro sax B. che suonano bene e così i post si susseguono dibattendo sulle foto, sulla dicitura made in Italy, che comunque i B. suonano bene, però chissà dove vengono fatti etc.
D'altra parte il sig. B per scelta politica, commerciale non permette a nessuno di visitare i luoghi di produzione per chi sa quali segreti e alchimie, al contrario di R&C che fa proprio del contatto tra l'utente con la fabbrica il suo punto di forza.
A questo punto la parola spetta al consumatore che sceglie di comprare un prodotto che costa tantissimo ma non può seguire tutta la fase della produzione, oppure non comprarlo.
Tutto il resto è noia....
Pajam
14th July 2011, 20:14
cari amici chi vi scrive è il famigerato fotografo delle immagini che tanto fanno discutere. I sax della Borgani sono realmente costruiti e battuti a mano con il martello, da sempre e ancor oggi lo sono vi posso assicurare. Le foto risalgono a circa dieci anni fa!! Buona MUsica
bonnygonfio
10th August 2011, 16:34
Quoto just, da un po' di tempo girano queste voci...effettivamente pubblicizzare che il sax borgani e' tutto italiano con fusto battuto a mano in italia e scoprire poi che lo stesso fusto (e forse qualcos'altro) esce dalla stessa fabbrica del mio mauriat mi farebbe un po' di differenza. Ma possibile che alla borgani non riescano a prendere una posizione...ci vorrebbe poco, inviti 3-4 moderatori del forum a visitare la fabbrica e gli fai vedere che e' tutto li. Se poi non e' tutto li risponderanno della politica commerciale non trasparente pubblicizzata fino ad oggi. Se si vuol far tacere le voci si fa presto. Sicuramente se non hanno niente da nascondere ci fanno solo bella figura, con un incremento delle vendite e del prestigio aziendale (recentemente mi sto convincendo di provare un borgani per sostituirlo al mio mauriat e se dovesse saltar fuori che i componenti principali che usa borgani sono gli stessi di mauriat o cannonball o sequoia beh, il mio mauriat ci penserei piu' di una volta a cambiarlo con un borgani).
luca
10th August 2011, 17:32
Piccolo off-topic......
Ho provato questo strumento quando Marco Collazzoni ed Orfeo Borgani sono venuti nella mia città per uno stand:
http://www.borgani.eu/it/zoom/strumenti ... ialedition (http://www.borgani.eu/it/zoom/strumenti/saxtenore-specialedition)
Non c'è molto da dire........se non che ha un suono da SVENIMENTO!
Quel sax ha risvegliato in me istinti criminali, nel senso che stavo per fuggire dal conservatorio (era lì lo stand) con quel sax smontato nello zaino.......
provato anche io, a luglio!!! andava davvero da dio.....
però devo dire che il suono in assoluto che mi piaceva di più era la finitura vintage...
tzadik
16th September 2011, 14:47
http://vimeo.com/user6444855 :-leggi-:
gene
16th September 2011, 14:55
Allora MISTERO risolto ...... :ghigno: da stanotte si può dormire tranquilli .......
tzadik
16th September 2011, 14:59
http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRAbpd52.gif
gene
16th September 2011, 15:02
TZA, Lo ha detto il TIGGI, li hai visti gli operai in officina ? Che altro devono fare ..... miscredente ...... 300 pezzi per anno !!!! Lo ha detto il TIGGI ...... :ghigno:
maurisax
16th September 2011, 15:12
la "qualità" dell'informazione di stato non si smentisce mai:
in 1:08 "è l'ultima azienda ancora attiva nel settore in Italia e soprattutto l'unica al mondo a lavorare ancora a mano"
(difatti è noto che la Ramponi & Cazzani è stata riconvertita all'industria bellica mentre in Cina-Taiwan si assembla oramai con i robot) :ghigno:
gil68
16th September 2011, 16:52
Ehi,mi potreste descrivere ciò che si vede e sente nel video?Il fatto é che pure Vimeo,per vedere i video,esige che mi iscriva con nick e password...se devo compilare tutte le volte dei fogli-promemoria con nicks e pass per tutti i siti,rischio di diventare pazzo...comunque,mi sembra d'aver capito che sono completamente prodotti a Macerata;saranno certo ottimi strumenti,ma Tassinari lo preferivo quando suonava ancora con il Mark VII con chiavi argentate :amore::però con il Borgani non mi pare che il suo suono sia tanto variato...come mai allora nei post precedenti qualcuno ha detto che il suono del Borgani sia l'opposto del Selmer?Forse é una mia suggestione? :BHO:
SteYani
18th September 2011, 20:43
Ehi,mi potreste descrivere ciò che si vede e sente nel video?Il fatto é che pure Vimeo,per vedere i video,esige che mi iscriva con nick e password...
Ma non è mica vero: devi solo cliccare sul video che vuoi vedere e va.
il nero
18th September 2011, 21:52
Ehi,mi potreste descrivere ciò che si vede e sente nel video?Il fatto é che pure Vimeo,per vedere i video,esige che mi iscriva con nick e password...se devo compilare tutte le volte dei fogli-promemoria con nicks e pass per tutti i siti,rischio di diventare pazzo...comunque,mi sembra d'aver capito che sono completamente prodotti a Macerata;saranno certo ottimi strumenti,ma Tassinari lo preferivo quando suonava ancora con il Mark VII con chiavi argentate :amore::però con il Borgani non mi pare che il suo suono sia tanto variato...come mai allora nei post precedenti qualcuno ha detto che il suono del Borgani sia l'opposto del Selmer?Forse é una mia suggestione? :BHO:
ciao
si vede niente,solo assemblaggio ma niente su come si costruisce un sax:niente taglio lamiere,niente saldatura fusti,niente battitura,niente modellatura campane ....niente.
i fusti sono solo da rifinire,questo è quel che si vede.Punto
quel che si vede è,però,il laboratorio in città magari in campagna,chi sa?
C'erano una volta roncole che volavano e mi sa che in italia volano ancora.
il nero :ghigno:
gil68
18th September 2011, 23:24
Ettepareva che dei dubbi ce n'erano ancora,che alcuni arcani e misteri gaudiosi potrebbero rimanere insoluti...cmq i sax Borgani non mi attirano,mi dispiace per chi li adora,ma preferisco sempre Selmer,R & C ed anche i vecchi Grassi :mha!( :smile:
giorgiomilani
19th September 2011, 13:18
...... 300 pezzi per anno !!!! Lo ha detto il TIGGI ...... :ghigno:
..... e per la Questura? :BHO:
Ziubèlu
30th November 2011, 13:02
Preciso una cosa...sul sax non c'è scritto "made in Italy"...inoltre il sito internet non è aggiornato da diverso tempo.
Sul mio Jubilee del 2000 c'è scritto eccome "MADE IN ITALY" sotto la matricola.
Ziubèlu
30th November 2011, 13:51
Forse hai ragione re minore, perchè sul mio Borgani c'è una sorta di chiave in più , tra il si e il do ,vicino la chiave p del sib....questa chiave si chiude premendo il si, però non so se è una caratteristica di tutti i Borgani!
Noooooooooooo per la barba di 1000 profeti... tu hai "LA CHIAVE". Per errore alla Borgani non ti hanno dato un comune sax. Spingendo su quel tasto che tu hai tra il B e il C si aziona un meccanismo medioevale che apre la porta segreta del laboratorio sotteraneo super isolato acusticamente del Dott. Borgani !!! Da lì attraverso una lunga scala si passa attraverso il nucleo terrestre e si spunta, attraverso una scorciatoia, in una piccola officina di Hong Kong, dove tanti piccoli esperti di Kung Fu colpiscono senza sosta delle lastre di metallo argentate e dorate al grido di "BOR-GHA-Nì" che nella loro lingua significa "Zioccaro che male". Alla fine dell'estenuante esercizio fisico un addetto della "Bertoletti" passa a ritirare le lastre battute e le consegna direttamente alla sede Borgani di Macerata dove 4 vecchietti agitano le braccia vicino ai fusti per le fotografie di rito dopodichè ritornano al Bar del paesino prima di "battere" a mano le mogli!!
ah ah ah scusate ma non ci stavo più dentro.. ci sono novità?
Io ho uno "Zioccaro che male".. dal 2000. Ha 11 anni. E' vero che fino ad un anno fa è stato usato poco ma non ha nessun problema meccanico, nessun problema di laccatura etc. Spero che sia assemblato in italia ma ormai se così non fosse mi sono talmente affezionato che difficilmente lo cambierei. Mi piace pensare che le persone che ho conosciuto ed incontrato siano persone serie, se poi non è così me ne farò una ragione. Cmq io credo che i Borgani siano italiani come le mozzarelle, le pizze e i mandolini.
maurisax
30th November 2011, 14:24
Cmq io credo che i Borgani siano italiani come le mozzarelle, le pizze e i mandolini.
Auguriamoci moooooolto di più, vista la quantità di caglio proveniente da latte cinese, farine d'oltreoceano e conserva di pomodoro concentrata sempre rigorosamente cinese (sui mandolini non ho informazioni) :ghigno:
red
1st December 2011, 18:12
ho visto il video, mi sono beccato venti pagine di discussione.....ma ora mi rimane un dubbio: ma si dice "Bòrgani" (come nel tg) o "Borgàni" (come ho sempre detto io?)
Blue Train
2nd December 2011, 22:40
Un iscritto ha chiesto che il suo post venga eliminato, a questo punto questa ultima parte di discussione diventa incomprensibile e di nullo valore, si è proceduto all'eliminazione dei post.
Se qualcuno ha qualcosa di interessante da aggiungere avvisi in MP ed il topic verrà riaperto.
Un consiglio: prima di scrivere è sempre meglio riflettere a ciò che si sta scrivendo.
Grazie
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