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Visualizza Versione Completa : I sax di Jim Schmidt



15th July 2009, 14:37
Qualcuno ne ha sentito parlare? hanno una diteggiatura a dir poco originale...e magari qualcuno li ha provati??
http://users.cvip.net/~js210/

CARO
20th July 2009, 09:43
Spettacolari! Sono troppo strani questi sax! Andrebbero sicuramente provati.
Ho visto sul sito un video di prova: http://users.gotsky.com/jimschmidt/
Qui c'è una discussione in merito (http://www.saxontheweb.net/vbulletin/sh ... php?t=5554 (http://www.saxontheweb.net/vbulletin/showthread.php?t=5554)) : c'è chi li definisce degli strumenti validi con una meccanica comoda, chi invece strumenti senza possibilitÃ* di mercato, chi strumenti per principianti, ecc.

Comunque l'argomento andrebbe su "Generale".

leosaxarubra
2nd October 2009, 01:41
...intanto costa solo ........................... :shock: 12000 dollari!!!!! :shock:

9th November 2009, 11:23
Ci ho messo quasi mezza giornata per recuperare informazioni su questo sax, che ricordavo di aver visto in rete, ma non dove. Poi, al momento di scrivere, ho notato che c'era giÃ* una discussione aperta sull'argomento su questo sito... :muro((((

Bon. Andiamo al dunque. Direi che il sax di Jim Schmidt è un oggetto estremamente innovativo: propone un tipo di diteggiatura "sequenziale" che, a suo dire, è più fisiologica di quella del sistema Boehm attualmente impiegato sui sax dai tempi di Adolfo. Su alcuni punti mi pare che abbia ragione, il nostro inventore. Ha ragione, per esempio, sul fatto che sul suo sax non esistono tonalitÃ* più o meno difficili (perciò la scala di Do maggiore è, sul piano della diteggiatura, equiparabile a quella del Fa# maggiore). Ha ragione sul fatto che, essendo lo strumento pensato con quasi tutti fori "normalmente aperti", è presumibilmente più facile conseguire la cosiddetta "omogeneitÃ*" sonora su tutta l'estensione. Ha ragione sul fatto che a note più alte corrispondono in genere (ma non sempre) meno dita impegnate.

Il vero problema è rappresentato dal fatto che la scala temperata dodecafonica richiederebbe 12 dita, mentre l'animale umano "soffiante" ne ha a disposizione solo 10. Questo costringe il bravo Jim a utilizzare intensivamente pure i pollici, oltre ai mignoli che rimangono decisamente "oberati di lavoro": per fare il Sol serve il pollice destro, che giÃ* è occupato a reggere lo strumento; per fare il Do medio serve il pollice sinistro, che però deve pure azionare il portavoce, all'occorrenza. Rimane pertanto ostico, per esempio, il passaggio Do medio / Re medio, per effettuare il quale, se non ho capito male, si deve spostare il pollice sinistro da Do a chiave d'ottava e simultaneamente chiudere tutte le due tastiere fino all'anulare, oltre al mignolo destro che preme su apposita chiave. Praticamente si deve spostare il pollice con la mano sinistra, e chiudere tutto fino al mignolo della mano destra. Quest'ultimo, se si vuol passare dal Re al Mib, passa da "spinto" a "tirato"... uhmmm...

Pare che il Jim si sia reso conto di alcune difficoltÃ* di digitazione insite nel suo strumento ed abbia perciò aggiunto un tasto portavoce aggiuntivo sul pollice destro, destinato a lavorare esclusivamente sul foro del chiver. In tal modo, tuttavia, si aggrava ulteriormente il lavoro di quel ditone, giÃ* piuttosto occupato, come giÃ* detto. Ovviamente sto facendo la parte dell'avvocato del diavolo.

Ci sono pure altri tre problemi che, sempre a mio modesto parere, ostacolano l'affermazione commerciale di questo oggetto:
1) Il neofita sarÃ* scoraggiato dalla necessitÃ* di doversi muovere immediatamente tra i cromatismi per imparare le "posizioni base". A costui potrebbe interessare il fatto che esistano tonalitÃ* "più facili" di altre. Se ha giÃ* praticato il flauto dolce, non troverÃ* differenze di diteggiatura nell'eseguire la scala di Do maggiore sul sax "normale".
2) Il suonatore "scafato" dovrÃ* procedere a formarsi un nuovo "layout" mentale per le nuove posizioni, non utilizzabili comunque su altri strumenti. Perciò anche costui, se non è animato dal sacro fuoco dell'innovazione a tutti i costi, avrÃ* scarsi motivi per dedicarsi al saxofono del Jim.
3) tutti e due i soggetti sopra descritti saranno ampiamente demotivati dal fatto che il Jim produce attualmente solo su ordinazione, e che vuole 12.000 dollari per uno strumento, che andrebbe perciò acquistato "a scatola chiusa".

Per caritÃ*: il prezzo è onestissimo, se si pensa che il Goodson vuole 11.000 dollari per due fori d'ottava in più, ma ho l'impressione che se il sax di Schmidt non verrÃ* "adottato" da grossi produttori internazionali (tra cui i Cinesi), capaci di abbassarne drasticamente i costi di produzione, avrÃ* ben poche possibilitÃ* di stravolgere il mondo del sassofono.

Mi si consenta, infine, una battuta scherzosa: tutto risulterebbe più semplice se fosse varata una nuova scala musicale a 10 note. 10 dita, 10 note, porca miseria. Basta con la supremazia delle tastiere e delle corde. Riaffermiamo la supremazia degli strumenti conici a fori longitudinali: si cominci a pretendere una "scala" dedicata ai saxofoni, e che tutti gli altri si adeguino! :D

P.S.: Oltre alle pagine giÃ* segnalate dai gentili Amici qua sopra, vi segnalo quella principale, per chi fosse interessato all'argomento. Da questa è possibile accedere a tutte le altre, tra le quali quella inerente al layout di diteggiatura, ad altri prodotti connessi al Jim Schmidt, eccetera. Questa è la pagina:

http://users.gotsky.com/jimschmidt/default.html

Concordo, inoltre, con l'Amico CARO nell'affermare che questo argomento richiederebbe una maggiore visibilitÃ* sul sito, dato che qua ci sono parecchi "affamati" di innovazione. Ciò dipende dai gentili Moderatori o da Alessio, che possono lasciare tutto com'è o spostare, se lo ritengono opportuno.

tzadik
9th November 2009, 16:51
Una scala a 10 note è possibile se si cambia il temperamento... certo che è torneremmo indietro di circa 800 anni... :-leggi-:

STE SAX
9th November 2009, 16:55
viva emiliosansone ......... e tutti i filistei.
caspita che studio

9th November 2009, 17:05
Una scala a 10 note è possibile se si cambia il temperamento... certo che è torneremmo indietro di circa 800 anni... :-leggi-:

Uagliò: e non fare sempre il saputello, minkiattola: ti ho giÃ* detto che era una battuta. Stai allegro, ogni tanto... :D Fa bene al buon sangue e alla circolazione, anche delle idee...

9th November 2009, 17:10
viva emiliosansone ......... e tutti i filistei.
caspita che studio

Ti ringrazio, Ste Sax, ma c'è un piccolo inconveniente: il vecchio Sansone è morto assieme ai Filistei. Per quanto mi riguarda fino ad oggi me la sono cavata, ma il destino a volte è crudele... :D

xelaris
19th June 2011, 12:24
C'e' qualcosa di masochistico in qualcuno che spreca mezza giornata cercando di usare mentalmente un sax che non ha mai provato di persona. E alla fine cosa ti ricava? Le risposte che voleva trovare a tutti i costi!! (come certi scienziati ossesionati).
Tempo sprecatissimo mio caro...

Personalmente, non vedo l'ora di mettere le mani su quel sax - perlomeno per avere una idea chiara. Questo potrebbe indicare che c'e' un certo interesse per alternative al sistema Boehm.
Il prezzo? Ci penseranno i Cinesi. Il vero ostacolo sara' l'inerzia del mondo musicale - i musicisti sono notoriamente lenti ad accettare nuove idee (nell'ambito musicale s'intende).
Penso che l'idea del professor Schmidt sara' sfruttata molto piu' in la' nel tempo da qualcun altro - Il professor Schmidt (anche) potrebbe avere tendenze masochistiche - un po' eroiche.