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15th June 2009, 18:41
Che libri bisogna utilizzare all'inizio?
Io sto utilizzando il Giampieri "Metodo Progressivo".
Altri libri da associare al Giampieri?

Aktis_Sax
16th June 2009, 10:59
Io ti consiglierei "il sassofono nella nuova didattica" di Londeix. E' ottimo all'inizio perchè ha degli esercizi e delle formule di studio mirati e progressivi per acquisire una discreta tecnica.

andrewsax91
16th June 2009, 11:49
Si, visto che studi da autodidatta, il Londeix è consigliato:
c'è un percorso di esercizi e brani mirati e che ti mostrano l'uso delle posizioni alternative.

Poi se vuoi passi ai Klosè e così via... :D Buon Lavorooo

17th June 2009, 13:42
Io ora ho sia il londeix che the jazz Method for Saxophone..
direi che il primo è più lento, ha degli esercizi mirati molto utili per imparare a fare le note e metterle insieme.. ma ha dei brani che ti fanno davvero passare la voglia di prendere lo strumento in mano... pallosi da morire.. tipo "canto del pastore sardo del XVII secolo"... che si dimostrano almeno per me assai lontani dal mio sentire ( e io sono una capra in fatto di musica mi sto dirozzando un pochino solo ora )
L'altro, accompagnato da CD ha brani un pò più complessi, quasi da subito con tempi di metronomo più difficili da seguire ma sicuramente più gratificanti... ti da anche qualche nozione di base di musica... E il cd è utilissimo per confrontare quello che suoni da come andrebbe suonato... ( non che esista sempre un giusto o sbagliato am sicuramente è utile ).. io di mio mi incarto su un brano fino a che non sono soddisfatto di come viene poi ascolto sul cd come lo suona lui... vedo se e dove sbalgio coi tempi i ritmi gli accenti correggo e limo gli errori...

Per ora sto con questi due...lavoro più sul secondo a dire il vero ma per sciogliere le dita con gli esercizi mirati il londeix è superiore ( e forse anche più progressivo dell'altro che ha un pò dei salti nella curva di apprendimento )


Più avanti cercherò un altro testo con CD ancora nn ho capito dove andare a parare ( e approfitto per chiedere qui consiglio )

Alastor
29th July 2009, 21:06
Io ti consiglio l elementare rubank e un libro con cd, ascolta leggi e suona, ti sviluppa anche l orecchio e ci sono pezzi simpatici

Alastor
29th July 2009, 21:09
Il londeix è ottimo e mi raccomando studia tutto con l accordatore

David Brutti
20th October 2009, 09:11
L'accordatore sarebbe meglio non utilizzarlo in quanto educa l'occhio e non l'orecchio. Se si cerca una buona intonazione occorre innanzitutto avere memorizzati i vari intervalli, e per fare ciò occorre una pratica giornaliera del cantato e dell'educazione dell'orecchio. Oltre a ciò occorre praticare giornalmente arpeggi e quant'altro con un bordone (nota lunga) prodotta da un altro sassofonista o da uno strumento elettronico, come suggerito in altri post.

La pratica con l'accordatore può essere davvero controproducente, attenzione!!!

Tornando ai metodi: si al Londeix ma solo se vieni seguito da un insegnante in quanto il metodo in questione va molto velocemente e presuppone che ci sia un controllo assai vigile.
Altri metodi che ti posso consigliare sono il Peter Wastall - Suonare il sassofono. Un metodo ricco di materiale e con un CD-DVD con tante basi, esempi e consigli che posso aiutarti a indirizzare meglio il tuo studio.
Getterei via il Giampieri: un metodo vetusto e noiosissimo concepito per un approccio al sassofono di tipo "bandistico" di inizio secolo.

Nous
20th October 2009, 09:41
Getterei via il Giampieri: un metodo vetusto e noiosissimo concepito per un approccio al sassofono di tipo "bandistico" di inizio secolo.

Quoto :saputello !!
Noi in banda l'abbiamo cestinato ;)

Ai nostri allievi diamo Londeix, Rubank (Elementary, Intermediate, Advanced a seconda del caso)..ultimamente sto sperimentando "Tecnica Fondamentale " di Mirabelli e devo dire che ha dei bei disegni ( :ghigno: .. comunque le posizioni dei sovracuti che spiega provate sul mio Selmer sono corrette).
Questi sono i metodi base, poi ce ne sono molti altri..per esempio per l'intonazione usiamo il metodo che ha consigliato David in altro topic (sempre del Londeix) mentre per lo staccato il Detaché e se qualcuno diventa bravino lo cresciamo a Ferling e Etudes variées. Personalmente consiglio di affiancare ai metodi dei brani che ovviamente dovranno essere proporzionali al livello raggiunto.

giovanesassofonista
9th April 2010, 20:20
Cos'odo sul giampieri? Casomai sarebbe meglio cestinare il Londexi dato che è molto elementare e sono rimasto scioccato quando ho saputo che si usa per i primi due anni di conservatorio

paolo1960
9th April 2010, 21:10
occhio...quoto David :half:

David Brutti
9th April 2010, 21:59
Da didatta e docente di masterclass, riconfermo che il Giampieri ( come l'Orsi), è un metodo con un approccio didattico vecchio come il cucco e adatto SOLTANTO se si fa un percorso che porta alla banda (e principalmente a quella "vecchio stile" marce, ouvertures e fantasia!). Tra l'altro vista anche la crescita e la modernizzazzione delle bande, non è più tanto adatto nemmeno a quello scopo.
Sono metodi che vogliono soprattutto far si che l'allievo acquisisca una sufficiente lettura-abilitÃ* digitale tale da consentire l'esecuzione di semplici passi bandistici, pieni di esercizi molto ripetitivi e ritmicamente identici l'uno dall'altro. Nulla viene detto sul controllo del suono, sull'intonazione, sull'attacco, sull'articolazione del suono, sulla postura tutte cose a mio parere molto più importati di decine di paginate piene di semicrome.

Il Londeix è un metodo piuttosto completo e che fa crescere l'allievo in modo lento e progressivo andando a toccare TUTTI gli aspetti relativi allo strumento (emissione, meccanica, suono, controllo delle dinamiche, interpretazione, ritmo, stile etc...). L'unico problema del Londeix è insito nei brani che sono davvero orribili (soprattutto i primi) e davvero poco stimolanti. Si consiglia quindi l'abbinamento con qualche libro di studi più musicali. Altra cosa importante: il Londeix insegna il METODO con cui si devono approcciare i nuovi spartiti il quale è estremamente razionale e pratico. Altro problema è che va fatto con tutti i crismi e soprattutto sotto la guida di un insegnante in grado di seguire e indirizzare l'allievo.

bluevix
9th April 2010, 22:22
Io ora ho sia il londeix che the jazz Method for Saxophone..


Comunque spike il cd del metodo jazz può essere usato anche come base per suonarci i brani, infatti usando la funzione balance dei diffusori dello stereo hai a destra solo il sax e a sinistra la ritmica.

Suonando sulla ritmica è più gratificante!!! ;)

saxgirl75
10th April 2010, 18:59
:BHO: Io all'inizio comincia con l'Orsi e poi col Giampieri, poi passai al Londeix...ma parlo di qualche anno fa

re minore
10th April 2010, 21:17
Io... pallosi da morire.. tipo "canto del pastore sardo del XVII secolo"... che si dimostrano almeno per me assai lontani dal mio sentire ( e io sono una capra in fatto di musica...)


Le due cose non sembrano incompatibili! :lol: Scherzo, non te la prendere! :smile:

giovanesassofonista
11th April 2010, 20:16
Da didatta e docente di masterclass, riconfermo che il Giampieri ( come l'Orsi), è un metodo con un approccio didattico vecchio come il cucco e adatto SOLTANTO se si fa un percorso che porta alla banda (e principalmente a quella "vecchio stile" marce, ouvertures e fantasia!). Tra l'altro vista anche la crescita e la modernizzazzione delle bande, non è più tanto adatto nemmeno a quello scopo.
Sono metodi che vogliono soprattutto far si che l'allievo acquisisca una sufficiente lettura-abilitÃ* digitale tale da consentire l'esecuzione di semplici passi bandistici, pieni di esercizi molto ripetitivi e ritmicamente identici l'uno dall'altro. Nulla viene detto sul controllo del suono, sull'intonazione, sull'attacco, sull'articolazione del suono, sulla postura tutte cose a mio parere molto più importati di decine di paginate piene di semicrome.

Il Londeix è un metodo piuttosto completo e che fa crescere l'allievo in modo lento e progressivo andando a toccare TUTTI gli aspetti relativi allo strumento (emissione, meccanica, suono, controllo delle dinamiche, interpretazione, ritmo, stile etc...). L'unico problema del Londeix è insito nei brani che sono davvero orribili (soprattutto i primi) e davvero poco stimolanti. Si consiglia quindi l'abbinamento con qualche libro di studi più musicali. Altra cosa importante: il Londeix insegna il METODO con cui si devono approcciare i nuovi spartiti il quale è estremamente razionale e pratico. Altro problema è che va fatto con tutti i crismi e soprattutto sotto la guida di un insegnante in grado di seguire e indirizzare l'allievo.
Io col Giampieri sto andando avanti abbastanza bene uso anche il Londeix ma non mi sembra tutta questa specialitÃ*, i brani della seconda parte sono abbastanza banali

David Brutti
11th April 2010, 20:53
mmm bisogna vedere COME uno fa quei brani così "banali" e che tipo di attenzione e cura nei dettagli ci si prefissa.
GiÃ* il fatto che tu lo asserisca in modo così categorico mi fa pensare a un approccio magari un pò superficiale, tuttavia mi posso sbagliare visto che non ti conosco.

Sulla banalitÃ* poi avrei da ridire: è più banale un approccio nel quale vengono proposti brani in stili sempre diversi (dal barocco al novecento), magari non sempre bellissimi ma almeno variegati, con ritmiche inusuali, che utilizzano tutta l'estensione dello strumento nonchè un bel range dinamico o le famigerate paginate di semicrome di Giampieri, Orsi e compagnia bella?

giovanesassofonista
12th April 2010, 19:47
Cosa intendi per superficialitÃ*?

David Brutti
12th April 2010, 20:13
Diciamo che quando hai studiato un brano dovresti porti le seguenti domande:

-ho rispettato i tempi indicati dall'autore o suono più lentamente-velocemente di quanto indicato?
-rispetto tutte le figurazioni ritmiche proposte dall'autore con precisione?
-riesco a mantenere il tempo omogeneo per tutta la durata del brano o ho l'esigenza di rallentare nei passi difficili?
-riesco a fare tutte le agogiche (rallentando, acceleranto etc...) segnalati dall'autore in modo musicale e fluido?
-l'omogeneitÃ* del suono è buona o ci sono dei suoni disomogenei (ad esempio acuti chiari, gravi cupi etc...)?
-gli attacchi sono corretti nel grave come nell'acuto o emergono delle accentuazioni non volute?
-riesco a gestire bene il legato anche nei passaggi tra le varie ottave o emergono dei "buchi" tra i suoni?
-lo staccato è fluido e omogeneo o cambia a seconda del registro-dinamica in cui sto suonando?
-rispetto le articolazioni scritte dall'autore o le cambio per semplificarmi la vita?
-rispetto tutte le dinamiche comprese le forcelle?
-rispetto le posizioni alternative consigliate dall'autore?
-rispetto le respirazioni proposte nel testo?
-riesco ad avere un a buona intonazione su tutto il registro o gli acuti crescono e i gravi calano?
-ho interpretato bene lo stile del brano proposto considerando anche l'estetica musicale del periodo storico in cui viveva l'autore?

Se uno manca uno o più propositi (che sono quelli che si prefigge il Londeix) magari ha avuto un approccio un pò superficiale al brano.
Credimi ottenere tutto ciò su alcuni brani del Londeix (soprattutto quelli della seconda parte) non è così immediato e banale.
Ma ripeto non ti conosco, di conseguenza magari sei un genio del sax e riesci a fare tutto quello indicato nell'elenco.

giovanesassofonista
12th April 2010, 20:23
Ma ripeto non ti conosco, di conseguenza magari sei un genio del sax e riesci a fare tutto quello indicato nell'elenco.
Non esageriamo studio da 3 anni :roll:
Più o meno comunque ci stanno devo perfezionare qualcosa,grazie! :smile:

AGOSTY 275
12th April 2010, 20:38
come mai suoni da 3 anni ma ancora non sai come si chiama il tuo sax? :BHO: (Fine OT)

giovanesassofonista
12th April 2010, 20:39
è importante? Non credo

David Brutti
12th April 2010, 21:01
Più o meno comunque ci stano devo perfezionare qualcosa,grazie! :smile:

Allora mi piacerebbe poterti sentire un giorno.
Buon lavoro!

GAX
12th April 2010, 21:21
come mai suoni da 3 anni ma ancora non sai come si chiama il tuo sax? :BHO: (Fine OT)

purtroppo i sax "cinesi" e vecchi che spesso ti consegnano nelle bande sono difficili da identificare nel modello...

sono anni che cerco di capire il modello del mio soprano floret... non ci sono ancora riuscito (non trovo neanche la matricola :doh!: )

giovanesassofonista
13th April 2010, 13:42
Non me l'hanno consigliato in banda,anzi in banda mi hanno consigliato un Yamaha Custom quindi dimmi tu

Alastor
13th April 2010, 15:16
C'è una piccola differenza di prezzo :D

Mad Mat
13th April 2010, 15:29
Ma ripeto non ti conosco, di conseguenza magari sei un genio del sax e riesci a fare tutto quello indicato nell'elenco.
Non esageriamo studio da 3 anni :roll:
Più o meno comunque ci stanno devo perfezionare qualcosa,grazie! :smile:

Se tu sapessi chi è il tuo interlocutore (David Brutti), come suona, che cosa insegna e cosa pretende dai suoi allievi forse daresti una risposta diversa :mha!(

Nous
15th April 2010, 22:25
Cos'odo sul giampieri? Casomai sarebbe meglio cestinare il Londexi dato che è molto elementare e sono rimasto scioccato quando ho saputo che si usa per i primi due anni di conservatorio

Per fortuna (tua) che ti leggo solo ora :shock: :shock:
Comparare il Giampieri al Londeix è come comparare una bicicletta con una Ferrari...e uno che scrive una roba simile secondo me dovrebbe riflettere bene su cosa ha studiato e su come.



Ma ripeto non ti conosco, di conseguenza magari sei un genio del sax e riesci a fare tutto quello indicato nell'elenco.
Non esageriamo studio da 3 anni
Più o meno comunque ci stanno devo perfezionare qualcosa,grazie!


Hai presente, vero, che David ha studiato col Londeix di cui tu critichi tanto i metodi?
Probabilmente (anzi, certamente) lui applica tutte queste cose, anzi ti dico di più avendolo conosciuto : è il miglior sassofonista che ho sentito dal vivo negli ultimi mesi. E sai che cosa ha in più di te, oltre alla tecnica? UmiltÃ*, una dote umana e professionale fondamentale che mi pare a te manchi.

Aktis_Sax
16th April 2010, 09:39
Mi spiace dirlo, ma per una volta quoto il Nous :ghigno:
Giovanesassofonista, l'umiltÃ* sta alla BASE della crescita musicale... sentirsi arrivato non porta da nessuna parte.

giovanesassofonista
16th April 2010, 12:00
Mi state dando tutti addosso mi devo considerare un fallito? Non so :cry:

Filippo Parisi
11th May 2010, 16:13
....

Se uno manca uno o più propositi (che sono quelli che si prefigge il Londeix) magari ha avuto un approccio un pò superficiale al brano.
...

A me ne mancano molto più di uno.........che peccato essere così distanti, ti frantumerei le...scatole a forza di richiederti lezioni :D

mix
11th May 2010, 18:20
dalle registrazioni sentite se il prof. Brutti mi dicesse che mettere 3 ance nella campana e fischiare la traviata prima di mettermi a suonare mi farebbe suonare come lui io lo farei... Premetto che io amo una musica diversa da quella suonata dal prof. Brutti ma la sua professionalitÃ* e capacitÃ* penso sia fuori discussione... tanto di cappello ai professionisti che dedicano un po' del loro tempo per far crescere i somarelli come me... Grazie, di cuore...
siete preziosi!

David Brutti
3rd June 2010, 10:32
x mix: :lol: :lol: :lol: m'hai fatto scompisciare. Chiamami soltanto David. Prof. mi suona così strano...

mix
3rd June 2010, 10:57
ok... sarÃ* fatto... era per sottolineare la tua professionalitÃ*... ;)