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Visualizza Versione Completa : Placcatura e laccatura: che differenza c'è?



Alessio Beatrice
9th June 2009, 00:11
Molto spesso si sente parlare di sax "placcati" e "laccati" ma molte volte credo vengano confusi i due termini. Che differenza c'è tra i due trattamenti?

Simone Borgianni
9th June 2009, 00:40
La placcatura si riferisce ad un rivestimento a base metallica, più comunemente oro o argento la laccatura più diffusa è a base diciamo acrilica ed in base alle varie miscele e spessori conferisce colorazioni diverse, sax più tendenti al giallo o al rosso e anche al rosa.

eugene
9th June 2009, 09:08
Una volta lo sapevo.. ora non mi ricordo :ghigno: . So che il mio vecchio sax è placcato argento, cioè come diceva Simone, metallo su metallo.

Aktis_Sax
9th June 2009, 10:55
La placcatura non è un rivestimento della laccatura? :BHO:

Simone Borgianni
9th June 2009, 11:31
Generarlmente la placcatura di metalli nobili ( oro argento) non richiede la lacca di protezione perchè non si ossidano come il classico ottone che invece viene laccato per proteggerlo dall'azione dell'ossigeno che lo farebbe scurire.

9th June 2009, 11:36
A quanto mi consta, la placcatura è costituita da un deposito metallico, eterogeneo rispetto al metallo base, ottenuto servendosi generalmente di un bagno elettrolitico. In pratica l'oggetto da rivestire viene immerso in una soluzione acquosa contenente ioni del rivestimento da realizzare, e funge da catodo di un circuito elettrico. Qua sotto c'è una spiegazione rapida del procedimento:
http://www.lenntech.com/italiano/placcatura.htm
Lo spessore di placcatura può essere regolato variando il tempo di durata del processo.

La laccatura, invece, è sostanzialmente una forma di verniciatura, e viene impiegata anche su oggetti non metallici, in più strati sovrapposti di piccolo spessore. Può essere utilizzata anche su oggetti preventivamente placcati.

tzadik
9th June 2009, 11:40
Alessio... non ti preoccupare... il Rampone è placcato! :ghigno:

Simone Borgianni
9th June 2009, 12:03
Alessio... non ti preoccupare... il Rampone è placcato! :ghigno:
:lol: :lol:

Alessio Beatrice
10th June 2009, 09:10
Adesso dormo tranquillo! :lol:

zard
13th November 2016, 13:59
Mi sono molto documentato in giro con diversi e titolati esperti, riguardo la differenza che c'è tra "LACCARE" un sax oppure "PLACCARE" con un metallo nobile ed in particolare con oro. Alla fine tutti sono concordi che in molti casi la "laccatura" può, ma non sempre, in qualche modo frenare le vibrazioni dello strumento, rendendo lo stesso meno sonoro. Ora questo fatto a volte potrebbe avere anche dei risvolti positivi, dipende dai gusti.
Invece la placcatura con oro, non interviene a modificare la resa sonora del sax, se non in modestissima quantità, ed in particolare succede che:
l'oro può creare una piccolissima resistenza sull'attacco del suono, nel senso che impercettibilmente devi esercitare una pressione maggiore nell'emissione; ma essendo l'oro il metallo che sviluppa maggiormente gli armonici, il suono risulta più "rotondo" e appunto maggiormente più ricco di armonici. Infine questa operazione può essere consigliata per quei sax vintage che hanno perso totalmente la laccatura e che inesorabilmente, anche se molto lentamente, potrebbero, e sottolineo potrebbero in un futuro anche se lontano, avere un qualche problema sulla struttura dello strumento. In parole povere il sax acquista una protezione che lo rende "eterno"...........
Per quanto riguarda l'estetica, è ovviamente un fatto del tutto personale.

tzadik
13th November 2016, 14:55
Il grosso del problema è dimostrare che la vibrazione del corpo dello strumento abbia influenza sul suono dello strumento. Questo considerato che i fenomeni sono distinti ed esiste una "fase" tra i due fenomeni.

A fronte di alcune ipotesi esemplificative piuttosto "stringenti" è stato dimostrato scientificamente (= è stato prodotto un modello matematico preciso) che il come vibra il corpo non ha influenza sul contenuto armonico del suono...
... a fronte di ipotesi esemplificative piuttosto "stringenti".

"Laccatura" e "placcatura" identificano entrambi una categoria di operazioni.

Quando dici "laccatura" non identifichi né con cosa né come è stato eseguito il processo: tu applichi su una superficie metallica una serie di layer di materiali di sintesi, in un certo ordine ben preciso che poi hanno comunque bisogno di tempo/temperatura per risultare stabiliti... ti mancano tutti i dettagli.

Esempio: la laccatura su un Mark VI era composta di un numero di strati che avevano bisogno di una cottura in forno, ma lo strato finale (il famoso "overspray") era fatto 1) a strumento laccato 2) a strumento già assemblato (con i tamponi già montati).


Lo stesso vale per la "placcatura": il risultato finale è applicare un layer di materiale nobile (oro, argento, rodio... rame... o altro) su una superficie metallica, però se non definisci il "come" viene fatto il processo praticamente non hai detto quasi niente.


Gli strumenti con un massiccia placcatura oro risultano sempre più violenti, veloci e cattivi... ma questo succede se l'oro sopra lo strumento è "tanto" (credo oltre i 10 mircron...).
L'oro comunque (anche se il layer) garantisce la protezione galvanica... ma ovviamente bisogna vedere come è fatta la placcatura: sappiamo tutti che se l'oro non aggrappa bene sulle leghe di rame... e quindi su una superficie metallica di una lega di rame generalmente prima vanno messi altri metalli (argento o rame... il rame che si deposita è rame puro) e poi sopra l'oro.

Alessio Beatrice
13th November 2016, 14:58
La placcatura applicata sugli strumenti spesso ha uno spessore di pochi micron, proprio per questo Steve Goodson in un articolo di qualche anno fa sul Saxophone Journal diceva che non incideva affatto sul suono. Ben altra influenza invece il materiale con cui lo strumento è costruito.

sonnyrollins
13th November 2016, 15:58
La lastra...

tzadik
13th November 2016, 15:58
Se ti fidi di Steve Goodson... :rolleyes:

Io ricordo di aver provato dei chiver con sopra deposistato acciaio (acciaio=lega... quindi non metallo puro) non per processo galvanico ma per per cvd (https://en.wikipedia.org/wiki/Chemical_vapor_deposition)... e cambiava tutto!

zard
13th November 2016, 23:31
Le mie considerazioni si riferiscono al mio Mark VI che ho fatto placcare in oro. Devo dire che quanto mi era stato detto dagli "esperti" corrisponde al 100'%. Le differenze in termini di suono rispetto a prima sono davvero minime, forse addirittura dettate da un certo "coinvolgimento" psicologico....... Posso dire che sento il suono più "rotondo" e più corposo rispetto a prima. Comunque un suono veramente da paura!!!!
L'estetica ovviamente è quella che ne ha risentito maggiormente. A me piace moltissimo, anche se amo il mio super balance completamente (o quasi) slaccato.
La verità è che sono strumenti che si fanno ......amare.

fabbry
15th November 2016, 13:09
La placcatura applicata sugli strumenti spesso ha uno spessore di pochi micron, proprio per questo Steve Goodson in un articolo di qualche anno fa sul Saxophone Journal diceva che non incideva affatto sul suono. Ben altra influenza invece il materiale con cui lo strumento è costruito.

Quindi volendo fare un esempio pratico, un sassofonista anche esperto, se volete, che prova, bendato, quindi senza influenze visive, un Borgani, pearl gold, e un pearl silver, non dovrebbe sentire nessuna differenza sonora. Giusto?

tzadik
15th November 2016, 13:13
Quei Bòrgani lì però non sono "placcati"... credo sia un tipo di finitura differente, non galvanica comunque.

Taras
15th November 2016, 13:20
@tzadik: un mark vi placcato argento può essere placcato in oro?

fabbry
15th November 2016, 13:29
Io sapevo che i Borgani erano realizzati in bagno galvanico. Ma forse ho una informazione errata.

tzadik
15th November 2016, 13:48
@tzadik: un mark vi placcato argento può essere placcato in oro?

Operativamente, credo di sì.
Non mi intendo di processi galvanici...
Avrei qualche perplessità sul risultato sonoro finale però...





Io sapevo che i Borgani erano realizzati in bagno galvanico. Ma forse ho una informazione errata.

Io ho visto molto Borgani "scrostarsi" in modo strano... ed è una cosa comune.
È difficile venire a conoscenza di queste informazioni.

Quello che si può dire invece è che alcune "placcature" sono molto più preziose di altre.
Io ho un tenore Rampone argentato: è argentato dentro e fuori... e dopo quasi 8 anni, una volta pulito... è realmente pari al "nuovo".

Ho visto dei Selmer argentati, con meno di 5 anni di vita... e anche pulendoli... l'argentatura era già saltata nelle parti critiche... :rolleyes:

Il_dario
15th November 2016, 14:01
Ci sono placcature a spessore , fatte con preparazione specifica e pulitura della lastra sottostante fatte in modo che il metallo riportato (argento o oro) una volta depositati siano durevoli nel tempo.
Ci sono altri metodi che non garantiscono questa durata : ho avuto tra le mani un Borgani Pearl Gold e la doratura superficiale tendeva a venire via, la sensazione era che il trattamento galvanico effettuato era di base nichel sulla lastra di ottone e poi un successivo trattamento con deposito di finitura molto superficiale.

zard
15th November 2016, 14:35
La procedura utilizzata per placcare in oro il mio Mark VI, è stata la seguente:
- smontaggio dello strumento in ogni sua parte
- pulitura di ogni singolo pezzo, ma senza utilizzo di agenti chimici o abrasivi potenti
- immersione delle parti in vasca elettrolitica, assieme ad un lingottino di oro 24 carati
Mi hanno spiegato che l'oro si sarebbe staccato dal lingotto per andarsi a depositare sulle parti dello strumento. Così almeno mi hanno spiegato.
Io posso dire che il risultato è stato veramente straordinario. La cosa più soprendente è che tutta l'incisione sulla campana che prima era abbastanza sbiadita, adesso ha preso vigore ed è molto visibile oltrechè bella. Ora sono trascorsi credo più di quattro anni e ancora non ho dovuto nemmeno pulire con un pannol o strumento perchè è sempre come nuovo.

tzadik
15th November 2016, 14:43
Credo che il "lingottino" sia solo per scaldare gli animi... :)
Di solito vengono usate soluzioni dove hai già soluzioni con discolti ioni di oro Au3+ (che poi andranno a "ridursi" sulla base metallica): questo permette di lavorare con amperaggi più bassi e bagni galvanici meno "tossici" (probabilmente il processo risultat anche più controllabile, in termini di uniformità di spessore.

Ma mai dire mai... alla fine conta il risultato, no? :)

Il_dario
15th November 2016, 14:48
Spesso per le lavorazioni artigianali non usano le soluzioni , ma lingottini o polveri : infatti è più facile determinare "quanto" oro e stato usato e "quanti" euri :neutral: far pagare.

fabbry
15th November 2016, 18:25
Il Borgani che ho io ha ancora la laccatura (o placcatura) ancora intatta, non considerando le normali macchie. Si tratta comunque di uno strumento del 1999. Evidentemente il quel periodo la procedura usata era piuttoto azzeccata, rispetto ad altre.

zard
15th November 2016, 18:58
Spesso per le lavorazioni artigianali non usano le soluzioni , ma lingottini o polveri : infatti è più facile determinare "quanto" oro e stato usato e "quanti" euri :neutral: far pagare.
NO, ti prego non ricordarmi gli euro spesi............................

tzadik
15th November 2016, 22:41
Spesso per le lavorazioni artigianali non usano le soluzioni , ma lingottini o polveri : infatti è più facile determinare "quanto" oro e stato usato e "quanti" euri :neutral: far pagare.

Infatti è una figata...
Perchè così non paghi l'oro (o il materiale nobile) che si è depositato sullo strumento, ma paghi l'oro che si è staccato dal lingotto... e quindi paghi anche l'oro che è rimasto in soluzione. :studio:


Partendo dalla soluzione... tutto diventa più semplice.
Mi viene difficile pensare che dove fanno lavorazioni galvaniche non abbiano un minimo di attrezzatura di base che troveresti in un laboratorio chimico (per fare una titolazione, per esempio).

Il_dario
16th November 2016, 10:07
Ti viene difficile pensarlo perché sei un teorico e i libri che leggi insegnano la strada giusta da percorrere, spesso però nella realtá "artigianale" la pratica é diversa : non dico che sia giusta , solo diversa ! :wink:

Comunque , a peso o in soluzione , chiedono sempre parecchi soldini per fare i trattamenti galvanici "a regola d'arte" :sad:

Rosario Giordano
22nd November 2016, 02:14
Ciao Zard, a proposito di laccatura/placcatura, ma il SiverSonic Gold Inlay (quello con le foglie dell'incisione sulla campana in oro zecchino) e' "gold plated" nelle parti dorate del fusto e dello storto, come mi e' parso di capire in questo sito http://www.saxpics.com/?v=gal&a=1943 (questo alto viene appunto descritto "Finish: Gold Plated)? O ci si riferisce solo alle foglie dell'incisione sulla campana ed il resto e' laccato?
Questo e' il gemello del mio http://www.saxophone.org/museum/saxophones/specimen/327/viewAll e anche questo http://www.saxpics.com/?v=gal&a=1963 (in questo caso anche la custodia e' identica)
Mi sembra che anche il tuo fosse così; ma lo hai ancora?
Questo invece e' il "laquer" http://www.saxophone.org/museum/saxophones/specimen/328/viewAll e anche questo http://www.saxpics.com/?v=gal&a=1966

zard
23rd November 2016, 09:32
Ti sembrerà strano, ma pur avendolo avuto tra le mani per anni non ti saprei rispondere con certezza. Fortunatamente l'ho venduto ad un mio carissimo amico/collega con il quale ci vediamo molto spesso. L'ho guarderò in quest'ottica e spero di poterti dare una risposta precisa.

Rosario Giordano
23rd November 2016, 15:02
Grazie Zard. Io lo sto usando tutti i giorni ma sinceramente non so come fare a capirlo.
E' diverso il discorso sugli argentati; a parte il fatto che li ho portati io all'elettrogalvanica che ha poi fatto il lavoro, ma mi sembra evidente che l'argentatura puo' essere solo silver plated. O sbaglio?
A proposito, anche nel mio SBA con l'argentatura le incisione sono diventate molto molto evidenti!
Ancora complimenti x il MK VI placcato oro :love: