PDA

Visualizza Versione Completa : Soprano marziano: l' Aulochrome



17th May 2009, 22:37
per chi non si ACCONTENTA di un solo soprano ora è in arrivo dagli spazi siderali il mostro a due teste


http://www.aulochrome.com/aulochrome

Clarsax
18th May 2009, 00:06
Quando suonano entrambi assomigliano a certi clacson "elaborati" :lol:
http://www.youtube.com/watch?v=iWZ1ADDkobc

Alessio Beatrice
18th May 2009, 00:35
E' una creazione Francois Louis se non sbaglio.

18th May 2009, 12:05
Si, e se usato con intelligenza può dare degli ottimi risultati

http://www.youtube.com/watch?v=vsKybRtQ ... onse_watch (http://www.youtube.com/watch?v=vsKybRtQcQk&feature=response_watch)

l'unico problema secondo me sono le due imboccature che possono comportare problemi di pressione per le labbra.
:idea:
Sarebbe opportuno studiare una opzione ad ancia singola

Jacoposib
18th May 2009, 16:22
Sarebbe opportuno studiare una opzione ad ancia singola
François Louis dice che usando due bocchini diversi si possono variare di molto i timbri, diventa tutto più interessante! ;). poi comunque non è solo un "soprano doppio" è uno strumento a sè! pensa che è in effetti l'unico strumento a fiato polifonico! poi mi hanno detto che se tu riesci a suonare un intervallo intonato alla perfezione si crea un suono armonico virtuale basso più grave dell'estensione massima dello strumento! François Louis è un genio... il fatto è che è uno strumento nuovo, necessita di uno studio approfondito riguardo il suo utilizzo pratico, non c'è una tecnica standard come sul sax... poi probabilmente non essendo uno strumento molto immediato non è molto adatto al jazz, io personalmente lo vedrei più a suo agio in un contesto più da musica contemporanea.
p.s. grazie per il thread appropriato!

Il Fumatore di Sax
18th May 2009, 16:45
...pensa che è in effetti l'unico strumento a fiato polifonico!
E la cornamusa?

poi mi hanno detto che se tu riesci a suonare un intervallo intonato alla perfezione si crea un suono armonico virtuale basso più grave dell'estensione massima dello strumento!
Sì, si tratta di un femomeno particolare della fisica sonora: se si emettono due suoni a frequenze alte e ravvicinate, la risultante all'orecchio sarÃ* composta da tre suoni, cioè i due di partenza e un "armonico" basso con frequenza pari alla differenza tra le due frequenza di partenza.
Questo fenomeno ultimamente aveva provocato allarmi di cosiddette "droghe virtuali", cioè mp3 con suoni del genere divisi in stereo (quindi più facilmente assimilabili con le cuffie) capaci di "mandare in botta" l'utente. Poi ovviamente si è rivelata una bufala... Gli infrasuoni non sono droghe, semplicemente è ovvio che un ultra-basso sparato a tutto volume nelle cuffie rincitrullisce! (Nel caso, ecco il link ad un paio di articoli relativi alla questione, ma in rete ce ne sono tanti... http://hardwaregadget.blogosfere.it/200 ... ernet.html (http://hardwaregadget.blogosfere.it/2008/07/idoser-la-droga-virtuale-che-si-scarica-da-internet.html) http://web20.excite.it/news/10211/iDose ... e-a-bufala (http://web20.excite.it/news/10211/iDoser-da-droga-virtuale-a-bufala))
Scusate l'OT, ma ai tempi la questione mi aveva interessato parecchio, e vista l'apparizione di questo Aulochrome...

Jacoposib
18th May 2009, 16:54
E la cornamusa?
la cornamusa è polifonica ma è monodica, cioè può variare l'altezza dei suoni con un tubo solo, mentre gli altri sono fissi su un suono detto bordone che funge da accompagnamento. con l'aulochrome si possono suonare due melodie diverse in contemporanea! ;)

fcoltrane
18th May 2009, 17:13
Le launeddas sono uno strumento musicale a fiato polifonico.
ciao fra

Il Fumatore di Sax
18th May 2009, 18:59
Giusto, ma tu non hai mai visto un cornamusista modificare i tubi mentre suonava? ;)
Appena trovo il video te lo posto...
Comunque sì, gli esempi di fiati polifonici sono un fottìo... Le launeddas, l'ocarina, il didgeridoo... Appena me ne vengono altri li scrivo...

18th May 2009, 23:07
Se i rinomati artigiani della Rampone&Cazzani me ne costruiscono uno, glielo compro,
però con una sola imboccatura,
magari si può vedere se con un bocchino per sax contrabbasso ci si può fare,
praticamente un chiver unico di partenza che poi si sdoppia.
Sarebbe il massimo, una rivoluzione nel mondo dei saxofoni.

Certo che con i prezzi che fanno per un doppiosaxello ci vorrebbe quasi tutti la busta paga di un anno di lavoro di un operaio, se poi ci aggiungi pure la custodia tocca fare gli straordinari. :slurp:

Jacoposib
19th May 2009, 16:33
certo che le launeddas e simili sono polifonici, ma non hanno le possibilitÃ* dell'aulochrome! per Sandro: come faresti a suonare un la grave e un fa acuto insieme con un solo bocchino? ;)

fcoltrane
19th May 2009, 16:48
come del resto tutti gli altri strumenti non hanno le possibilitÃ* delle launeddas.
:D ciao fra

19th May 2009, 18:11
come faresti a suonare un la grave e un fa acuto insieme con un solo bocchino? ;)
sicuramente non sarÃ* una cosa facile ma,
si può suonare tutte le note di un sax dalla più bassa alla più acuta senza variare la pressione delle labbra, questo è dimostrato dagli studi sugli armonici di Rascher, che riesce a suonare tutte le note con un tubo di lega metallica a forma di saxalto senza fori ne tasti e ne portavoce con un bocchino ad ancia semplice.

Jacoposib
19th May 2009, 19:21
questo lo so, infatti l'altezza del suono è determinata principalmente dalla laringe, il problema è che non si riuscirebbero a suonare contemporaneamente un suono acuto e un suono basso insieme, si creerebbero delle turbolenze all'interno del bocchino che non farebbero neanche uscire l'ombra di un suono! non basta avere due tubi.

Il Fumatore di Sax
19th May 2009, 19:37
Non serve un tubo grande, ma un grande tubo!!!

19th May 2009, 22:16
L'altezza non è determinata dalla laringe,
se tu suoni il sax spingendo di laringe,
allora forse la tua impostazione non è proprio corretta,
è il diaframma che deve spingere,
nel caso delle note basse la spinta di diaframma è leggermente maggiore che per le note acute in quando la lughezza della colonna d'aria che entra in vibrazione è maggiore.
Per un ipotetico Aulochrome ad una sola imboccatura,
per riuscire a fare due note di altezza diversa con un grande intervallo si dovrebbe giungere ad un compromesso e cercare di trovare un giusto equilibrio meccanico nella costruzione dello strumento

Jacoposib
19th May 2009, 22:18
:lol: :lol: :lol: :lol: Grande! la più bella pubblicitÃ* che sia mai circolata in tv!

19th May 2009, 22:19
questo lo so, infatti l'altezza del suono è determinata principalmente dalla laringe,

Ma chi te l'ha detto?
ma dove stÃ* scritto?
E' una tua boutade o ci credi davvero ?

19th May 2009, 22:21
Che c'è da sbellicarsi dal ridere? :ghigno: :ghigno:

Jacoposib
19th May 2009, 22:40
L'altezza non è determinata dalla laringe,
se tu suoni il sax spingendo di laringe,
allora forse la tua impostazione non è proprio corretta... la mia impostazione non è sbagliata, in quanto io non spingo con la laringe (di fatto non ha neanche senso dire "spingere" perchè la laringe è una lamella che sta in gola, che cosa dovrebbe spingere? ;) ) io controllo la velocitÃ* dell'aria con essa. il diaframma ha solo la funzione di sostegno alla colonna d'aria ma il lavoro più importante lo fa la laringe. tutti i sassofonisti, compreso tu, la usano, semplicemente c'è chi è conscio di usarla e chi no! esserne consci ti permette di lavorare attivamente sul suono e su come si suona. l'altezza dei suoni è strettamente legata all'utilizzo della laringe, i sovracuti, gli esercizi suonati solo con il bocchino e gli armonici si fanno praticamente solo grazie ad essa! non c'è niente da fare, suonare il sax (e tutti gli strumenti a fiato) è molto più simile al canto di quanto uno possa pensare!
comunque mi ha fatto morire la battuta del Fumatore perchè era una citazione dalla famosa pubblicitÃ* del pennello cinghiale!
poi, quello che so sull'utilizzo della laringe l'ho appreso da Giulio Visibelli, grande didatta del sax, che ha studiato alla Berkley con Joe Allard, Joe Viola, Jerry Bergonzi, George Garzone,... Fai un po' tu! comunque non solo ci credo ma conoscere e praticare queste cose mi ha fatto cambiare in meglio il mio prima errato e faticoso modo di suonare. ti consiglio il metodo di Visibelli "Master in Sax Jazz" ed. ricordi, meglio ancora qualche lezione con lui! ;)

19th May 2009, 23:30
Se io e Visibelli ci incontriamo possiamo discutere dell'argomento,
comunque senza toglier valore artistico a nessuno,
nemmeno a lei,
carissimo interlocutore,
devo ribadire il mio punto di vista,
e cioè il fatto che la laringe è chiamata passivamente in causa dalla compressione che il diaframma opera sui polmoni che fa si' che tutta la parte del collo si gonfi di conseguenza e quindi la laringe è costretta a muoversi, ma per forza indotta non volontaria.
Se una suonasse il sax solo con la laringe verrebbe fuori un suonino stitico, debole,
senza contare poi l'affaticamento eccessivo che dovrebbe subire il suddetto organo per sostenere un suono intonato.
Vai a chiedere ad un cantante lirico di cantare un'opera solo di laringe,
ti riderebbe in faccia.
La laringe per suonare il sax va sempre tenuta ben aperta questo si!
o non sei d'accordo?
:smile:

fcoltrane
20th May 2009, 13:05
sono un po ot ma ci provo lo stesso.
parlare solo di laringe e solo di diaframma è un po riduttivo.
nella produzione del suono ci sono molti modi per variare l'altezza delle note (e per produrre armonici) ma solo uno è veramente utile per il sassofonista:
imboccatura costante (la mandibola non si muove) stretta costante (labbro e mandibola esercitano la stessa pressione sull'ancia ) emissione costante (e qui gli organi interessati sono tanti ) ed infine apparato della laringe che articola (anche qui gli organi interessati sono tanti
semplicisticamente parlo di apparato della laringe ma in realtÃ* ci sono alcuni organi come la lingua che poco hanno a che veder con la laringe ma che rilevano.
in sostanza concordo con Jacoposib

ciao fra

Alessio Beatrice
20th May 2009, 17:37
Giusto, siamo OT, parliamo dell' Aulochrome. Di uso della laringe (usare il tasto "Cerca" come sempre) se ne parla qui: http://saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=8355&hilit=laringe ;)

Jacoposib
20th May 2009, 19:45
Se io e Visibelli ci incontriamo possiamo discutere dell'argomento,
comunque senza toglier valore artistico a nessuno,
nemmeno a lei,
carissimo interlocutore,
devo ribadire il mio punto di vista,
e cioè il fatto che la laringe è chiamata passivamente in causa dalla compressione che il diaframma opera sui polmoni che fa si' che tutta la parte del collo si gonfi di conseguenza e quindi la laringe è costretta a muoversi, ma per forza indotta non volontaria.
Se una suonasse il sax solo con la laringe verrebbe fuori un suonino stitico, debole,
senza contare poi l'affaticamento eccessivo che dovrebbe subire il suddetto organo per sostenere un suono intonato.
Vai a chiedere ad un cantante lirico di cantare un'opera solo di laringe,
ti riderebbe in faccia.
La laringe per suonare il sax va sempre tenuta ben aperta questo si!
o non sei d'accordo?
:smile:
no che non sono d'accordo, ribadisco le mie considerazioni. poi comunque ho detto all'inizio che il sostegno da parte del diaframma è fondamentale. forse non hai chiaro quale sia la funzione dela laringe: essa permette di variare la velocitÃ* dell'aria, la velocitÃ* dell'aria determina l'altezza del suono! come nel canto, come nel parlare! è ovvio che senza un sostegno della colonna d'aria e senza un giusto indirizzamento dell'aria da parte della bocca e della lingua il lavoro risulta incompleto! ;) scusate per l'OT...

20th May 2009, 22:33
:?: :?: :?: :?:

Jacoposib
21st May 2009, 18:56
:?: :?: :?: :?:
che cos'è che ti turba? :D

David Brutti
21st May 2009, 22:19
questo lo so, infatti l'altezza del suono è determinata principalmente dalla laringe, il problema è che non si riuscirebbero a suonare contemporaneamente un suono acuto e un suono basso insieme, si creerebbero delle turbolenze all'interno del bocchino che non farebbero neanche uscire l'ombra di un suono! non basta avere due tubi.

Con l'aulocromo non so ma col "multi sax" (2 sax diversi suonati contemporaneamente) è assolutamente possibile suonare 2 linee melodiche anche molto distanti come altezze senza troppi problemi per il labbro: nella prima incisione della Sonata a 3 di Mauro Porro che è stata fatta da me per l'etichetta domanimusica, suono un "multisax" composto da alto e soprano e spessissimo il soprano suona su un'ottava molto acuta e l'alto sull'ottava bassa (sol-sol#-la) e non ci sono problemi: più difficile semmai è fare l'inverso, ovverosia mandare l'alto all'ottava sopra e il soprano all'ottava bassa, ma con lo stuodio si controlla eccome. Bisogna solo educare il labbro a reagire come se fosse composto da 2 parti indipendenti o quasi.

Tuttavia i risultati con un pò di pratica sono sorprendenti. Non mi capacito dunque di cosa sarebbe possibile con l'aulocromo che è uno strumento nato per questo scopo!!!
La cosa che mi lascia un pò perplesso dello strumento riguarda il fatto che avere due tubi di lunghezza e di estensione identica è un pò limitante e a lungo andare crea una sorta di monotnia timbrica: a volte col multi sax ho sperimentato suonando soprano e baritono ad esempio e il suono che ne esce fuori è molto affascinante.
Cmq il progetto è assolutamente geniale!

21st May 2009, 22:43
Ho sentito come suona, egregio maestro Brutti e devo complimentarmi con lei.
Specie per quel brano =Gate= in duo con saxello e piano.

:bravo: :bravo: :bravo:

21st May 2009, 22:53
Jacoposib
con questa laringe
" tu mi turbi "
:BHO:

David Brutti
22nd May 2009, 09:39
Ho sentito come suona, egregio maestro Brutti e devo complimentarni con lei.
Specie per quel brano =Gate= in duo con saxello e piano.

:bravo: :bravo: :bravo:

Grazie!!

Jacoposib
22nd May 2009, 22:08
questo lo so, infatti l'altezza del suono è determinata principalmente dalla laringe, il problema è che non si riuscirebbero a suonare contemporaneamente un suono acuto e un suono basso insieme, si creerebbero delle turbolenze all'interno del bocchino che non farebbero neanche uscire l'ombra di un suono! non basta avere due tubi.

Con l'aulocromo non so ma col "multi sax" ...
questo lo so, ma io intendevo rispondere a Sandro dicendo che non si potrebbero suonare due suoni diversi su di uno stesso bocchino per un solo aulochrome (come affermava lui) , con il multi sax lo so che si riesce!

Jacoposib
22nd May 2009, 22:09
Jacoposib
con questa laringe
" tu mi turbi "
:BHO:
Tranquillo non è magia nera! :ghigno:

23rd May 2009, 18:30
In teoria si dovrebbe riuscire anche con un mono-sax a corpo doppio.
Ma non abbiamo uno strumento reale per dimostrarlo.

In quanto,
sono convinto della funzione marginale e non determinante della larige per un saxofonista,
mentre è determinante per regolare l'altezza del suono per i cantanti.

Jacosib visto che hai questa laringe cosi mobile e ballerina,
potresti darti anche al belcanto :fischio:

24th May 2009, 00:29
Beh, ragazzi, visto che qua stiamo parlando di "massimi sistemi" relativamente ai sassofoni, permettete pure a un vecchiaccio con mentalitÃ* pratica e pragmatica di esprimere la sua umile opinione:

- Sono un convinto sostenitore della sperimentazione in tutti i campi, ma con questo aulochrome mi pare che stiamo raschiando il fondo del barile. Possiamo metterla anche così: visto che è molto difficile migliorare ulteriormente il sax "monofonico" nei tagli usuali, ci si butta sul "bifonico".

- Ho molto rispetto per il Francois Louis, ma temo che la sua invenzione sia destinata a rimanere, bene che vada, un prodotto "di nicchia", come è giÃ* successo per il Leblanc Rationale, che ha avuto scarsa fortuna commerciale, a giusto motivo. Eppure anche quello strumento era "geniale".

- Se cerchiamo il sax polifonico, non c'è al momento niente di meglio di una buona sezione di saxofoni ben affiatati, nella quale ogni strumentista deve controllare una sola ancia. L'unione fa la forza, dice il vecchio proverbio.

- Uno dei pochi strumentisti che avevano l'abitudine di soffiare simultaneamente da tutti i fori disponibili sul suo corpo era il Roland Kirk. Grande musicista, ma è campato poco. C'è da presumere che sarebbe vissuto più a lungo se si fosse accontentato di soffiare in un solo buco per volta: non è molto fisiologico l'impiego continuativo della respirazione circolare. Dato che noi umani non abbiamo le capacitÃ* polmonari dei cetacei, dobbiamo pur farcene una ragione.

- Il saxofono acustico è nato e molto probabilmente continuerÃ* a vivere come strumento essenzialmente monofonico. Se siamo testardamente intenzionati a trasformarlo in un oggetto polifonico, ci conviene ricorrere all'elettronica che può fare "miracoli", invece di infilarci dei bocchini in tutti i buchi raggiungibili.

- Se proprio dovessi dare un suggerimento al Francois Louis finalizzato alla vendita del suo aulochrome, gli consiglierei di realizzare un unico bocchino a 2 ance e 2 condotti di innesto sui 2 soprani. Non credo, tuttavia, che costui abbia bisogno dei miei consigli.

- Ricordiamoci sempre che, dal punto di vista costruttivo, è lo strumento che deve adattarsi ergonomicamente all'individuo, e non viceversa. Il saxofono è risultato vincente perchè si è adattato più facilmente al suonatore, e con risultati acustici ed espressivi di tutto rispetto, al contrario di altri strumenti a fiato più "anziani".

- Per quanto mi riguarda ho ancora il mio bel da fare per perfezionare il suono "monofonico". Se e quando gli aulochrome diventeranno disponibili "al volgo", ne proverò uno. Ma devo dire sinceramente che non ho la fede di Jacoposib in un "coso" del genere... i motivi sono stati ampiamente esposti qua sopra.

David Brutti
24th May 2009, 08:20
Beh, ragazzi, visto che qua stiamo parlando di "massimi sistemi" relativamente ai sassofoni, permettete pure a un vecchiaccio con mentalitÃ* pratica e pragmatica di esprimere la sua umile opinione:



-Mi sa proprio che l'aulocromo (almeno quello che ho visto io) presenta 2 becchi saldati assieme (per favorire un certo comfort) con 2 ance e camere indipendenti, come dici tu;
-Spesso le invenzioni estreme racchiudono dei brevetti che poi vengono adottati negli strumenti normali: la R&C con l'Alessofono, ha potuto sperimentare delle innovazioni che poi ha ripreso e applicato sui sax normali. L'Alessofono rimane ovviamente uno strumento per collezionisti e non ha pretese di vendite. Un pò come la Formula 1: nessuno gira con una ferrari da competizione ma molti brevetti sperimentati in pista vengono poi applicati anche sulle auto "comuni".
-Se uno strumento non ti interessa non è detto che per questo motivo non debba interessare nessuno.
Sinceramente nemmeno io so quali potranno essere le applicazioni di tale strumento, ti dico però che l'utilizzo di 2 sax simultanei crea un effetto particolare assolutamente diverso da quello ottenuto con una sezione di sax: le 2 onde tendono ad interferire creando dei suoni quanto mai bizzarri. Per esperienza questa tecnica ha stimolato molti compositori!
Di conseguenza, come vedi, magari ciò che nel tuo mondo musicale può essere considerato nullo e di poco interesse, nel mio mondo musicale può avere rilevanza.

24th May 2009, 09:31
....
-Se uno strumento non ti interessa non è detto che per questo motivo non debba interessare nessuno.
....


Mi sembra che, a volte, ci sia qualche problemino di comunicazione, su questo forum. Non mi pare di aver affermato da qualche parte che quello che non mi interessa deve essere per questo solo motivo ritenuto inutile da tutti gli altri. Non ho mai preteso di possedere lo scettro della veritÃ*, al contrario di altri che pretendono sempre di saperla più lunga di tutti. Un po' di umiltÃ* in più è salutare, a volte, perchè aiuta a interpretare meglio quello che dicono gli altri.

Non ho l'abitudine di "sparare" giudizi a bruciapelo: tento sempre di motivare le minchiatelle che mi frullano per il cranio, come ho ampiamente fatto nel precedente post, nel quale ho pure detto che se trovassi in giro uno di quegli strumenti "bifidi" lo soffierei volentieri. A dimostrazione del fatto che non soffro di prevenzioni o preclusioni particolari.

So benissimo che le innovazioni si basano quasi sempre su tentativi coraggiosi. Concordo pure sul fatto che in alcuni casi quei tentativi hanno benefiche ricadute sulla produzione di massa. Non sempre, però: alcuni anni addietro la Honda propose al pubblico un motociclo a pistoni ovali con 8 valvole per cilindro, che costava un fottìo ed ebbe scarso successo, anche sul piano agonistico. Nessun motociclo odierno impiega neppure da lontano soluzioni costruttive di quel tipo. Più o meno come è successo, nel campo dei sassofoni, col giÃ* nominato Leblanc Rationale.

Con ciò non voglio dire che l'aulochrome debba necessariamente cadere nell'oblio, auguro al suo ideatore che si possa formare almeno un mercato "di nicchia" attorno a quell'oggetto, ma per quanto mi riguarda (e non credo di essere l'unico) non vedo buoni motivi per gridare al miracolo. Tutto qua.

David Brutti
24th May 2009, 09:43
Non ho l'abitudine di "sparare" giudizi a bruciapelo: tento sempre di motivare le minchiatelle che mi frullano per il cranio, come ho ampiamente fatto nel precedente post, nel quale ho pure detto che se trovassi in giro uno di quegli strumenti "bifidi" lo soffierei volentieri. A dimostrazione del fatto che non soffro di prevenzioni o preclusioni particolari.

So benissimo che le innovazioni si basano quasi sempre su tentativi coraggiosi. Concordo pure sul fatto che in alcuni casi quei tentativi hanno benefiche ricadute sulla produzione di massa. Non sempre, però: alcuni anni addietro la Honda propose al pubblico un motociclo a pistoni ovali con 8 valvole per cilindro, che costava un fottìo ed ebbe scarso successo, anche sul piano agonistico. Nessun motociclo odierno impiega neppure da lontano soluzioni costruttive di quel tipo. Più o meno come è successo, nel campo dei sassofoni, col giÃ* nominato Leblanc Rationale.

Con ciò non voglio dire che l'aulochrome debba necessariamente cadere nell'oblio, auguro al suo ideatore che si possa formare almeno un mercato "di nicchia" attorno a quell'oggetto, ma per quanto mi riguarda (e non credo di essere l'unico) non vedo buoni motivi per gridare al miracolo. Tutto qua.

Infatti non ho MAI detto che TUTTE le innovazioni proposte nei sax "bizzarri" debbano essere applicate, quindi non vedo il motivo della tua precisazione motociclistica: dico che molto spesso ciò accade, e posso testimoniarlo in modo diretto: spesso alcune innovazioni vengono applicate con successo; altre volte accade il contrario ovverosia, molti brevetti vengono abbandonati (come ad esempio i brevetti assolutamente innovativi del "delle piane" che a oggi risultano troppo costosi da applicare).

Altra cosa: nessuno (o per lo meno io) ha gridato al "miracolo" parlando dell'aulocromo non vedo quindi il motivo di disquisire su questa vicenda.

La tua opinione è rispettata tuttavia consentimi di esprimere la mia: scusami ma spesso ti lanci in considerazioni un pò troppo generalistiche che non tengono conto della vastitÃ* del mondo musicale.

David Brutti
24th May 2009, 09:55
Ps.: qui si sta discutendo dell'AULOCROME di conseguenza, pur essendo liberi di esprimere la propria opinione, si dovrebbe intervenire principalmente se si è direttamente interessati allo strumento, questo per evitare inutili battibecchi. Se lo strumento non interessa tout court e se non si ha nulla da dire al riguardo tranne il poco costruttivo e assolutamente soggettivo "non mi piace", come più volte è emerso nel dibattito, è inutile a mio parere intervenire. Ben vengano critiche e pareri di chi l'ha provato o visto in azione, le domande dei curiosi e le relative discussioni.

24th May 2009, 10:45
Bon: visto che la comunicazione su questo argomento continua a rimanere problematica anche sul piano semantico, non si sa bene perchè, mi appresto a defilarmi dalla discussione, che a questo punto, a mio modesto avviso, comincia a diventare ripetitiva.

Sempre per quanto mi riguarda, sono intervenuto spiegando abbondantemente le opinioni esternate in modo particolareggiato, e non "generalistico". In ogni caso, se siamo ancora in democrazia, e dato che questo è un forum pubblico, non mi pare nè corretto nè gentile dire ai forumisti "dovrebbe intervenire principalmente chi ha questi requisiti".

Buona continuazione a tutti quelli ancora interessati a questa discussione.

David Brutti
24th May 2009, 15:28
In ogni caso, se siamo ancora in democrazia, e dato che questo è un forum pubblico, non mi pare nè corretto nè gentile dire ai forumisti "dovrebbe intervenire principalmente chi ha questi requisiti".


Sinceramente parlare di limitazioni della democrazia mi sembra davvero fuori luogo e ho giÃ* puntualizzato che tu puoi scrivere ciò che vuoi, nessuno lo vieta, quindi ti prego non diamo lezioni di democrazia e di comportamento grazie! Non sono ovviamente richiesti dei requisiti, ma ritengo che uno debba intervenire almeno se è interessato all'argomento. A te non interessa suonare 2 suoni simultanei col sax di conseguenza l'argomento non ti interessa, non c'èe nulla di male!!

No nessuno ti vieta di postare e puoi anche scrivere milioni di volte che l'aulocromo ti fa ca...re, ma magari è buona educazione intervenire se si è interessati alla questione o se si hanno domande a riguardo o se magari si ha un apporto costruttivo da dare alla discussione.
Ti faccio un esempio chiaro: a me le auto fuoriserie non interessano affatto, non ci capisco nulla e sono anzi contrario al loro utilizzo. Ora io potrei intervenire nei forum di settore dicendo che le fuoriserie sono uno schifo ma preferisco non farlo in quanto non mi interessa affatto l'argomento. Chiaro?

Il fatto che l'aulocromo non ti piaccia (non mi è chiaro nemmeno se tu abbia mai provato lo strumento tra l'altro) è notorio e penso sinceramente che ribattere sull'argomento non sia di grande interesse. Altrimenti il rischio è di moltiplicare un numero di informazioni ripetitive e inutili che rendono ardua la consultazione del forum e mi pare che più volte si sia andati in derive filosofeggianti inutili ed assolutamente fuori luogo (tipo che suonare il multisax fa male visto che Roland Kirk è campato poco, non mi pare un buon esempio delle tanto decantate "motivazioni" del tuo dissenso verso lo strumento...). Scusami ma anch'io sono libero di criticare il tuo modo di intervenire nel forum.

Chiuso l'OT
Grazie

masto
24th May 2009, 17:43
- Uno dei pochi strumentisti che avevano l'abitudine di soffiare simultaneamente da tutti i fori disponibili sul suo corpo era il Roland Kirk. Grande musicista, ma è campato poco. C'è da presumere che sarebbe vissuto più a lungo se si fosse accontentato di soffiare in un solo buco per volta: non è molto fisiologico l'impiego continuativo della respirazione circolare. Dato che noi umani non abbiamo le capacitÃ* polmonari dei cetacei, dobbiamo pur farcene una ragione.

Essendo anch'io un vecchiaccio, anche se con una mentalitÃ* poco pratica e pragmatica, intervengo perchè trovo estremamente sgradevoli le offese rivolte da uno sputasentenze da strapazzo nei confronti di quello che per me, e credo per molte altre persone che probabilmente non apprezzano i vari Apicella e le loro combriccole, è stato uno dei più grandi musicisti del passato;
Roland Kirk è stato sicuramente un innovatore con eccezionali capacitÃ* tecniche e con la mente aperta a nuovi linguaggi e merita il rispetto dovuto a tuti i grandi artisti del passato.

Jacoposib
24th May 2009, 17:44
In teoria si dovrebbe riuscire anche con un mono-sax a corpo doppio.
Ma non abbiamo uno strumento reale per dimostrarlo.

In quanto,
sono convinto della funzione marginale e non determinante della larige per un saxofonista,
mentre è determinante per regolare l'altezza del suono per i cantanti.

Jacosib visto che hai questa laringe cosi mobile e ballerina,
potresti darti anche al belcanto :fischio:
in effetti i miei nonni sono stati cantanti d'opera al teatro regio di torino, io non ho una bella voce purtroppo ma in compenso sono intonato! devo dire però che cantare e suonare il sax sono due pratiche che si "aiutano" a vicenda. imparare la tecnica del canto mi è molto servito per il sax e viceversa!

David Brutti
24th May 2009, 18:08
Roland Kirk è stato sicuramente un innovatore con eccezionali capacitÃ* tecniche e con la mente aperta a nuovi linguaggi e merita il rispetto dovuto a tuti i grandi artisti del passato.

Kirk è pure un mio idolo (per questo prima mi sono un pò inalberato)!!!! E' un creativo ed eclettico assoluto! Ho imparato di più ascoltando i suoi dischi che con mille metodi e finte lezioni di conservatorio.

Alessio Beatrice
24th May 2009, 19:36
Per favore parliamo dell'Aulochrome ed in toni civili, per altre discussioni ci sono le apposite sezioni oppure per spiegarsi usare i messaggi privati. Grazie.

24th May 2009, 21:38
Senza togliere niente al grandissimo valore artistico e al posto d'onore che occupa nella storia del Jazz l'opera del Sommo Maestro Roland Kirk,
dobbiamo però puntualizzare una caratteristica peculiare che può contribuire alla discussione su l'Aulochrome;
il fatto cioè che suonare con due imboccature comporta una scorretta impostazione delle labbra e di conseguenza ad una enorme difficoltÃ* per la corrretta intonazione
dovuta anche dal fatto che le labbra non possono circondare ermeticamente i due becchi, con conseguente sfiatamento.
:cry:

David Brutti
24th May 2009, 21:58
il fatto cioè che suonare con due imboccature comporta una scorretta impostazione delle labbra e di conseguenza ad una enorme difficoltÃ* per la corrretta intonazione
dovuta anche dal fatto che le labbra non possono circondare ermeticamente i due becchi, con conseguente sfiatamento.
:cry:

GiÃ* questo può essere un problema. Tuttavia ciò che non è corretto a livello di imboccatura per un solo sax può essere corretto quando se ne suonano 2. Il problema reale magari si pone quando dopo aver suonato molto tempo con 2 sax si torna all'imboccatura tradizionale con il singolo strumento.
Ciò potrebbe spiazzare non poco, tuttavia con un pò di pratica e con un pò di dutilitÃ*, a mio parere si riesce a controllare entrambe le "tecniche" d'imboccatura. Per suonare il multisax è richiesta la duttilitÃ* di labbro e di impostazione npari a quella necessaria a passare dal soprano al basso. Difficile ma si può fare!

Per quel che riguarda lo sfiato dovuto alla non perfetta aderenza dell'imboccatura, va detto che l'aulocrome utilizza un becco doppio formato da due bocchini diversi uniti in punta. Inoltre i due tubi sono assolutamente fissati l'un l'altro. Ciò dovrebbe evitare sfiati e altre porcherie. Va detto tuttavia che quando si suonano 2 sax contemporaneamente non si cerca a mio parere di riprodurre l'effetto di un "duo" di sax. Vista l'alta interferenza delle 2 onde sonore e vista l'impossibilitÃ* di avere un'imboccatura esatta per entrambi i becchi, si cerca a mio parere un suono di confine tra quello del sax e quello di strumenti della tradizione popolare (come le giÃ* citate launeddas).

Cmq, quando torno in francia faccio un salto da Mr. FL per provarlo approfonditamente!!!

KoKo
24th May 2009, 22:59
nel frattempo, guardate questo =)

http://www.youtube.com/watch?v=8Dom11r2UFM

Alessio Beatrice
24th May 2009, 23:53
Sarò "vecchio" ma a me questi strumenti fatti solo per cambiare, stupire e creare qualcosa di nuovo non mi piacciono proprio per niente.

KoKo
25th May 2009, 00:01
bhe,
il sassofono non è forse uno di questi?

Alessio Beatrice
25th May 2009, 00:19
Bhe, in un certo senso hai ragione, però l'Aulochrome mi pare proprio una forzatura del saxofono, non uno strumento a se. Ripeto, opinione personale. ;)

David Brutti
25th May 2009, 07:50
Eh si, il sax nasce bizzarro!! Dovreste leggere alcuni pareri di Debussy sullo strumento scritti di getto dopo aver ricevuto una commissione per la sua celebre Rapsodia per sax e orchestra... c'è da rabbrividire per quanto gli faccia schifo!

Sulla serietÃ* di FL posso garantire personalmente: nella creazione dell'aulocrome ha assecondato le richieste di molti musicisti. Consideriamo poi il fatto che Lovano suona uno dei suoi becchi da decenni e François ha deciso di commercializzarli solo ora... mi sembra proprio che FL sia assolutamente distante dalle squallide meccaniche di mercato, anche perchè poi sperimentare su uno strumento siffatto costa diverse decine di migliaia di euro senza considerare le ore di lavoro... e il ritorno economico è quasi nullo.

Grazie Koko per il meraviglioso video: si sente che mr. lovano sta lavorando seriamente sullo strumento e ora come ora, seppur in embrione, iniziano a delinearsi alcuni strumenti espressivi caratteristici: mi ha colpito molto questa possibilitÃ* di poter suonare i due tubi all'unisono su tutta l'estens. ottenendo un effetto di chorus quanto mai particolare. A me è piaciuto molto anche il suono

tzadik
25th May 2009, 14:03
nel frattempo, guardate questo =)

http://www.youtube.com/watch?v=8Dom11r2UFM

Troppa roba! :neutral:

Certo, però che Lovano lo ricordavo più giovane... :???:

25th May 2009, 18:25
Lovano nel blues del video proposto da Koko dimostra l'enorme possibilitÃ* espressiva dell'Aulochrome.
Ed incredibile c'è pure una contrabbassista!
Mai visto una contrabbassista sulla faccia della terra;
sarÃ* anche lei.... Marziana :?:
:mha...:

KoKo
25th May 2009, 21:13
Esperanza Spaulding...
e dovresti sentire come canta =)

Jacoposib
26th May 2009, 17:30
Esperanza Spaulding è la donna perfetta: bellissima, canta da dio, suona da dio, suona il contrabbasso... meglio di così si muore! :ghigno:

Il Fumatore di Sax
26th May 2009, 17:41
Ragazzi, è pure ggiovine.... ed è sveglia!! Pure Latina!!! NAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!! :muro((((
L'OT qui è più che valido, anche se molto accentuato!!!

Alessio Beatrice
26th May 2009, 19:23
O si parla di Aulochrome o si chiude. Basta OT.

Taras
15th June 2014, 12:28
dove si puo' provare?!?

runtujazz
15th June 2014, 13:42
Dai video e dal sito non si capisce molto della costruzione meccanica. Utilizzando alla Roland Kirk due sax, le dita poggiano sulla medesima porzione di tastiera, su questo "sax" invece la posizione è quella classica. Per cui immagino che la parte sinistra del sax abbia i camini aperti nella parte bassa e viceversa la parte destra li abbia chiusi nella parte alta?

tzadik
15th June 2014, 13:47
L'aulochrome non è mai stato commercializzato.

ptram
16th June 2014, 16:21
Per chi, come me, si interessa di musica antica, l'aulochrome è una ghiotta occasione di sperimentare teorie archeologiche che normalmente resterebbero solo sulla carta. Prevedo pellegrinaggio da François Louis.

Paolo

Taras
16th June 2014, 18:13
Per chi, come me, si interessa di musica antica, l'aulochrome è una ghiotta occasione di sperimentare teorie archeologiche che normalmente resterebbero solo sulla carta. Prevedo pellegrinaggio da François Louis.

Paolo
:bravo: :bravo: ...fammi sapere ci andiamo insieme...

zkalima
17th June 2014, 14:14
A proposito dei due becchi dell'aulochrome.
Ho avuto la fortuna di incontrare François Louis qualche anno fa, in una masterclass organizzata da Emanuele Cisi, e di vederlo all'opera con l'aulochrome, la scelta dei due bocchini è fondamentale per almeno due ragioni:
1/ i becchi hanno cameratura diversa e questo consente di variare il tono da un tubo all'altro cosa che rende meno stucchevole l'uso all'unisono e credo abbia un effetto sull'emissione di armonici.
2/ non sono saldati assieme ma sono indipendenti, questo consente di accordarli diversamente, in questo modo si produce un'interferenza d'onda che crea una pulsazione, e vedere quel satiro di François improvvisare su una pulsazione che sembrava uscire da un loop, è stato emozionante.

Jacopo aveva fatto notare che l'uso degli armonici in uno strumento come quello va ben oltre l'estensione naturale di un sax soprano potendo produrre un armonico basso veramente molto basso, che neanche un tenore.

La tastiera consente di suonare i due sax all'unisono o indipendentemente, è uno strumento prodigioso, forse non è facilmente utilizzabile nel jazz, ma credo che un compositore che ne capisca le potenzialità potrebbe fare cose impensabili.

Taras
17th June 2014, 14:46
ti dirò che nei video di Lovano non mi ha esaltato...cioè usandolo in un contesto jazz tradizionale o blues...mi piacerebbe sentirlo e magari provarlo in un contesto più libero e sperimentale...

Taras
17th June 2014, 14:56
sentite cosa ci fa Fabrizio Cassol :amore::
http://fabriziocassol.com/fabriziocassol/?page_id=164

ptram
20th June 2014, 02:46
Sto cercando di capire di dove sia François Louis. Nel suo sito non lo trovo. Ditemi che è di Parigi, e che a settembre aprirà le porte al pubblico.

Paolo

Taras
20th June 2014, 05:54
Credo sia belga

runtujazz
20th June 2014, 08:32
Credo sia belga

...belga? E che adesso in Belgio sanno fare anche i sax??? :lol: :lol: :lol:

ptram
20th June 2014, 08:51
...belga? E che adesso in Belgio sanno fare anche i sax??? :lol: :lol: :lol:
Solo se si trasferiscono a Parigi.

ptram
27th June 2014, 11:29
Qui ci sono altre succose informazioni:
http://www.jazzreview.com/jazz-news/jaz ... hrome.html (http://www.jazzreview.com/jazz-news/jazz-viewpoints/the-aulochrome.html)

Interessante anche il ringraziamento a Borgani, che cercherò di capire cosa ci ha messo.

Interessante, poi, il sostegno da parte di una fondazione di mecenati. Sì, se vi fosse sfuggito c'è scritto proprio questo: una fondazione di mecenati belga che finanzia progetti di ricerca su strumenti musicali impossibili. A me, in condizioni analoghe, è capitato di essere tenuto alla porta e trattato da questuante... :-(

Paolo

ptram
27th June 2014, 11:39
A proposito di innovazioni: Debussy, che non ha mai digerito il sassofono (pur avendogli dedicato una delle pagine più belle), è quello che ha sdoganato il flauto con sistema Boehm. Una cinquantina d'anni dopo il suo brevetto.

Il flauto: che inutile e bizzarro tentativo di sperimentare per il solo gusto di stupire! :-)

Paolo

Taras
27th June 2014, 11:47
la Borgani ha fornito i fusti...me lo ha riferito di persona Orfeo Borgani...