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Visualizza Versione Completa : Sax e canto: gestione del fiato e rilassamento muscolare



karmananke
8th May 2009, 15:24
Salve a tutti,
mi sono iscritto da poco al forum perchè mi sto finalmente avvicinando allo strumento dopo anni di indecisione nonché di studio e pratica di canto.. :fischio:
Dovendo decidere che tipo di strumento scegliere come mio compagno di viaggio musicale, avrei bisogno di un vostro parere 'tecnico' riguardante la gestione del fiato e il rilassamento/affaticamento muscolare delle parti interessate.

Oltre alle dritte che ho ricevuto esternamente al sito, ho letto nel forum un Topic in cui si parla di canto, e direi che sulla compatibilitÃ* tra canto e pratica del sax mi sono giÃ* rassicurato.
La mia preoccupazione principale era quella di non contaminare negativamente la mia tecnica di emissione sonora vocale con lo studio e la pratica del sassofono, assimilando abitudini di emissione non compatibili o addirittura poco salutari per le corde vocali o altri organi dell'apparato fonatorio.

Ma leggendo qua e la, ho appreso che c'è una differenza notevole tra suonare il sax soprano o il sax baritono o tenore.
Ecco, per esempio, cosa ho letto su un sito:
"[...] l 'approccio con il sax soprano è sicuramente più delicato, poiché tutta la muscolatura facciale coinvolta nella produzione del suono è sottoposta ad un carico più faticoso e l 'intonazione è molto più difficile da controllare".
Confermate?

Allora.. la mia domanda è: quale strumento comporta meno fatica a livello di gestione del fiato e di rilassamento muscolare facciale e non? Ovvero.. quale si adatterebbe meglio al tipo di gestione del fiato e di emissione adottati nel canto?
Mi fareste una classifica tra sax soprano, contralto, tenore e baritono, con le dovute considerazioni sul dispendio e gestione del fiato, sull'affaticamento muscolare e su tutto ciò che dovrei prendere in considerazione? :BHO:

Scusate se mi sono dilungato un po' ::zitto:: , ma sto prendendo la cosa molto sul serio e, com'è nel mio modo di fare, il mio approccio è quasi scientifico. :saputello

Grazie a tutti per l'attenzione e la cortesia.
Lorenzo

fcoltrane
8th May 2009, 17:25
a mio parere canto e sax non sono incompatibili.
per suonare il sassofono (tutti i sax ) devi essere rilassato per poter respirare correttamente.
non trovo una sostanziale differenza tra i tipi di sax.
molto dipende da come si suonano , nel senso che puoi decider di non stancarti con il soprano ,e di sforzarti con il tenore e viceversa.
anche l'idea che la gestione dell'intonazione sia più difficile per i sassofoni che stanno più in alto (soprano ecc) rispetto a quelli che suonano su un registro più basso (baritono ecc.)
secondo me è una falsa rappresentazione.
il punto è il suono di partenza.
e quindi potrai decidere di sforzarti con il tenore o con il soprano a tuo piacimento.
l'unico problema (tra canto e sax) è una eventuale sollecitazione eccessiva di organi come l'apparato della respirazione o altri.
in questo caso però non vi sarebbe un problema specifico per il canto ma un rischio per la tua salute.
ci sono tutta una serie una serie di patologie più o meno gravi che puoi avere a causa di un approccio sbagliato con il sax.
dal taglio del labbro all'enfisema polmonare.
ciao fra

re minore
8th May 2009, 18:40
Ciao karmananke, benvenuto tra noi! :smile:

Ti riassumo un minimo le mie esperienze, che sembrano essere assolutamente in tema per risponderti!

Suonavo il sax tanti anni fa, e facevo jazz, poi ho lasciato perdere la musica, poi 3 anni fa ho cominciato a cantare in un coro (per darti un'idea in repertorio abbiamo tra gli altri Mozart, Monteverdi, Vivaldi, Puccini, Durante). In questi giorni stiamo preparando il Requiem di Faure, che faremo il 29 Giugno a S. Paul within the wallls. Ed ora da un mesetto abbondante ho ricominciato col sax. Suonavo l'alto ma adesso mi sono innamorato del soprano, e praticamente suono solo quello.

Canto e sax, per quello che posso capire in base alla mia esperienza, non solo non sono incompatibili ma si aiutano l'un l'altro.

Tra i sax ho suonato solo l'alto ed il soprano. L'alto per anni, il soprano da poco piu' di un mese. Tra i due l'alto lo sento istintivo, il soprano ancora no. Pero' mi piace! :amore:: Saro' un caso atipico, ma il soprano non mi da' assolutamente problemi ne' di intonazione ne' di muscolatura facciale. Anzi, da quest'ultimo punto di vista mi trovo meglio che con l'alto.

Mi sento di darti un consiglio :saputello : se opti per il soprano... prendilo bbono! Sul soprano non puoi scendere a compromessi. Probabilmente nn ho problemi solo perche' ho un ottimo strumento.

In ogni caso... auguri!

P.S. Di dove sei? Che genere di musica canti?

Isaak76
8th May 2009, 19:56
Ciao Lorenzo,
il canto, per lo studio del Sax secondo me, dovrebbe rientrare negli studi di base; esso ti permette un miglioramento non indifferente nell'emissione, nel controllo delle note, nell'intonazione e aiuta anche nel farsi l'orecchio.
Il tuo dubbio sulla possibilitÃ* che il Sax possa nuocere al Canto, è infondata per il semplice motivo che, innanzitutto non vai a lavorare sulle corde vocali (se non in maniera impercettibile e se non fai il Growl), ma solo sulla emissione diaframmatica.
Ricordati che più o meno, i movimenti che fai cantando, ti saranno sicuramente utili per il Sax, di conseguenza parti giÃ* sulla giusta strada.

Mentre la scelta del Sax è prettamente personale alla propria visione di suono; ogni Sax, che sia Soprano, Alto, Tenore, Baritono (ho citato quelli più importanti e i più usati), hanno loro caratteristiche timbriche che li cottraddistinguono l'uno all'altro, per cui devi sapere tu cosa stai cercando! e questa è la prima domanda che uno si deve porre quando acquista uno strumento musicale ... la seconda invece è, qual'è il mio Budget??????

karmananke
9th May 2009, 12:10
Bene.. sto cominciando a capirci qualcosa.. :BHO:

La mia ignoranza in materia, dovuta in parte anche a indicazioni contraddittorie su vari siti, mi ha sempre fatto pensare che gli strumenti a fiato di estensione bassa richiedessero un dispendio d'aria maggiore ma che consentissero un maggiore rilassamento, al contrario degli strumenti di estensione alta dove la mimica facciale dell'esecutore sembra fare intendere un maggiore affaticamento.

Ripensandoci bene, però, credo di aver fatto l'errore di prendere come riferimento il trombettista. La mimica di un trombettista sembra talvolta denotare uno sfrorzo immane, al contrario del trombonista che mi pare invece più rilassato.
Evidentemente non è così.. o meglio.. non nel sassofono.

Le idee si fanno più chiare e quindi diciamo..

1) Tra le varie estensioni di sax non vi è una sostansiale differenza di tipo 'quantitativo' nella gestione del fiato. Per dirla volgarmente, non è che nel sax baritono devo soffiare di più e/o più forte che nel sax soprano. Il flosso d'aria è lo stesso.. a meno che lo sforzo non sia intenzionale per ricreare particolari effetti e sonoritÃ*.

2) Anche a livello di affaticamento muscolare (addominale, facciale, labiale, ecc) non ci sono sostanziali differenze. Tutte le estensioni di sax non richiedono alcun tipo di affaticamento il quale, evidentemente, può dipendere solo da una pratica sbagliata. Dico bene?


...
Mentre la scelta del Sax è prettamente personale alla propria visione di suono; ogni Sax, che sia Soprano, Alto, Tenore, Baritono (ho citato quelli più importanti e i più usati), hanno loro caratteristiche timbriche che li cottraddistinguono l'uno all'altro, per cui devi sapere tu cosa stai cercando! e questa è la prima domanda che uno si deve porre quando acquista uno strumento musicale ... la seconda invece è, qual'è il mio Budget??????

Grazie Isaak,
nella scelta dello strumento, per quanto riguarda l'estensione, ho giÃ* un'idea..
credo che la cosa migliore sia raggiungere con il sax delle note che non posso raggiungere con la voce, come se lo strumento costituisse un prolungamento della mia estensione vocale. Quindi opterei per il contralto o il soprano.
Per quanto riguarda il budget, beh.. non andrei certo a fare un mutuo per lo strumento ma da questo punto di vista sono abbastanza viziato. Non mi farei mancare un buon strumento.. ;)


...
Mi sento di darti un consiglio :saputello : se opti per il soprano... prendilo bbono! Sul soprano non puoi scendere a compromessi. Probabilmente nn ho problemi solo perche' ho un ottimo strumento.

In ogni caso... auguri!

P.S. Di dove sei? Che genere di musica canti?

Ciao ReMinore..
grazie dei consigli.. la tua esperienza mi carica assai :yeah!)
Io vivo in provincia di Brescia.. praticamente in Franciacorta.
Sto trovando la mia vocalitÃ* nello Swing ma spazio anche nel Blues, Soul, Spiritual, R&B Pop e Rock melodico.

Buon weekend a tutti.
:D

tzadik
9th May 2009, 14:28
...
Ma leggendo qua e la, ho appreso che c'è una differenza notevole tra suonare il sax soprano o il sax baritono o tenore.
Ecco, per esempio, cosa ho letto su un sito:
"[...] l'approccio con il sax soprano è sicuramente più delicato, poiché tutta la muscolatura facciale coinvolta nella produzione del suono è sottoposta ad un carico più faticoso e l 'intonazione è molto più difficile da controllare".
Confermate?

Allora.. la mia domanda è: quale strumento comporta meno fatica a livello di gestione del fiato e di rilassamento muscolare facciale e non? Ovvero.. quale si adatterebbe meglio al tipo di gestione del fiato e di emissione adottati nel canto?
Mi fareste una classifica tra sax soprano, contralto, tenore e baritono, con le dovute considerazioni sul dispendio e gestione del fiato, sull'affaticamento muscolare e su tutto ciò che dovrei prendere in considerazione? :BHO:

Scusate se mi sono dilungato un po' ::zitto:: , ma sto prendendo la cosa molto sul serio e, com'è nel mio modo di fare, il mio approccio è quasi scientifico. :saputello

Grazie a tutti per l'attenzione e la cortesia.
Lorenzo

Il soprano come è emissione è più delicato:
1) perchè perchè è più corto
2) è dritto
3) l'imboccatura ha le stesse proporzioni degli altri bocchini però è più piccola e bisogna essere più precisi..

Con una corretta impostazione nessun sax affatica in maniera pericolosa la muscolatura facciale...
A livello di facilitÃ* di emissione, penso che il baritono sia pioù semplice: ci vuole più aria ma meno pressione.

I trombettisti (e i suonatori di strumenti a ottone) una volta "fatto il labbro" non fanno nessuno sforzo... per il sax vale lo stesso.

Per chiarirti le idee:
1) a paritÃ* di volume che vuoi ottenere più il sax è piccolo maggiore sarÃ* la pressione richiesta e viceversa... ci sono bocchini che riescono a incanalare più aria o la incanalano a pressione maggior.
2) un corretto studio del sax, ti porta a sviluppare una respirazione diaframmatica che è più lunga da sviluppare solo cantando: puoi cantare senza usare il diaframma (indipendentemente dai risultato), mentre se non usi il diaframma il sax difficilmente suona... a livello di affaticamento facciale, trovo che più piccola l'imboccatura più sia faticoso suonare, ma ci si abitua (considerazione fatta tenendo costanti i rapporti tra apertura del bocchino e la durezza dell'ancia).


Questione dell'estensione... studiando tanto tanto canto riesci facilmente a guadagnare una quinta verso l'alto... studiando lo stesso tempo in basso riesci a guadagnare molta meno estensione...
Generalmente un sax tenore copre l'estensione di un "uomo" medio... non di Maurice White però... ;)

docmax
9th May 2009, 15:19
Se non ci sono seri problemi di salute, un fisico normale riesce a cantare e suonare un sax senza problemi, secondo me non si rovina la voce suonando un sax come di sicuro un suonatore non si rovina cantando.
Quindi caro karmanake canta e suona tranquillo, prenditi un bel sax e vai alla grande.
Max

re minore
9th May 2009, 15:36
[...]
un corretto studio del sax, ti porta a sviluppare una respirazione diaframmatica che è più lunga da sviluppare solo cantando: puoi cantare senza usare il diaframma (indipendentemente dai risultato), mentre se non usi il diaframma il sax difficilmente suona


Ho un'esperienza diversa, e la riporto per completezza. Ho suonato per anni il sax senza neanche sapere che esistesse il diaframma, poi ho imparato la respirazione diaframmatica facendo arti marziali, poi la ho migliorata cantando, e adesso che la so fare quando suono il sax non la uso sempre, intanto perche' la vecchia abitudine e' dura a morire e poi perche'... la differenza tra "con" e "senza" nel mio caso si sente ma non e' cosi' marcata. Sara' probabilmente perche' avevo imparato a suonare senza.

tzadik
9th May 2009, 22:14
Se non ci sono seri problemi di salute, un fisico normale riesce a cantare e suonare un sax senza problemi, secondo me non si rovina la voce suonando un sax come di sicuro un suonatore non si rovina cantando.
Quindi caro karmanake canta e suona tranquillo, prenditi un bel sax e vai alla grande.
Max

Prendendo lezioni di canto serie, ci possono essere delle ricadute positive sul "suonare il sax", ma per me vale anche il viceversa: suonando il sax e applicando certe nozioni, possono tornare utili per cantare... ;)

tzadik
9th May 2009, 22:17
[...]
un corretto studio del sax, ti porta a sviluppare una respirazione diaframmatica che è più lunga da sviluppare solo cantando: puoi cantare senza usare il diaframma (indipendentemente dai risultato), mentre se non usi il diaframma il sax difficilmente suona


Ho un'esperienza diversa, e la riporto per completezza. Ho suonato per anni il sax senza neanche sapere che esistesse il diaframma, poi ho imparato la respirazione diaframmatica facendo arti marziali, poi la ho migliorata cantando, e adesso che la so fare quando suono il sax non la uso sempre, intanto perche' la vecchia abitudine e' dura a morire e poi perche'... la differenza tra "con" e "senza" nel mio caso si sente ma non e' cosi' marcata. Sara' probabilmente perche' avevo imparato a suonare senza.

Certi meccanismi fisiologici, diventano inconsci, con la sola potenza polmonare riesce a produrre un flusso tanto costante... Ti sei mai domandato perchè sono così importanti le note lunghe!
Il sax, come qualsiasi altro strumento a fiato, sono strumenti "acustici", e secondo me non c'è niente di più "fisico" da suonare degli strumenti a fiato!

re minore
10th May 2009, 08:42
Il sax, come qualsiasi altro strumento a fiato, sono strumenti "acustici", e secondo me non c'è niente di più "fisico" da suonare degli strumenti a fiato!

Come e' vero!!! Dico sempre che rispetto ad altri il sax e' uno strumento molto... "analogico"! :ghigno:

karmananke
11th May 2009, 12:00
...
Con una corretta impostazione nessun sax affatica in maniera pericolosa la muscolatura facciale...
A livello di facilitÃ* di emissione, penso che il baritono sia pioù semplice: ci vuole più aria ma meno pressione.
...


Più aria ma meno pressione?
Confermate?
Quindi, seguendo lo stesso ragionamento, la quantitÃ* d'aria che serve a suonare un tenore è più di quella usata per un contralto?
Se è così si potrebbe dire che la quantitÃ* d'aria occorrente è, più o meno, direttamente proporzionale alla dimensione dello strumento, mentre la 'spinta', ovvero la pressione, è inversamente proporzionale.
Scusate questi 'arzigogolamenti' ma sto cercando di vederci il più chiaro possibile..

Un'altra cosa..
Quanto di pende la pressione e l'aria che serve dal bocchino e dalla durezza dell'ancia? Leggendo nel forum mi pare di capire che è questo il fulcro di tutto. Lo strumento in se non fa altro che amplificare e modellare il suono.. giusto?

Una buona settimana a tutti.
:D

ModernBigBand
11th May 2009, 12:55
Al di lÃ* degli "arzigogolamenti" hai afferrato il concetto e per essere più chiari...se suoni il baritono, ovviamente con un setup non difficile, riesci ad emettere con tranquillitÃ* una nota...il problema è...continuare ad emetterla! Infatti gli strumenti più gravi, giÃ* dal tenore, hanno un'emissione in generale più facile, però hanno bisogno di più fiato per ovvi motivi di dimensioni del canneggio.
Lo strumento più piccolo ha bisogno di meno fiato, inteso come quantitÃ* d'aria, ma richiede una maggiore pressione perché altrimenti il suono risulta esile.

Per quanto riguarda il setup...il setup è tutto! A seconda di come si combinano i due elementi principali apertura bocchino/durezza ancia si possono ottenere risultati diametralmente opposti...dal suono eccessivamente "tappato" a quello "sguaiato", da un'emissione facile ad un'emissione terribilmente difficile e potremmo continuare per ore.
Il segreto sta nel riuscire a trovare una combinazione valida e non problematica all'inizio, dopodiché con l'esperienza interverrano altri fattori che influenzeranno in un modo o nell'altro la scelta del setup.

fcoltrane
12th May 2009, 07:17
quoto quanto detto da Modern.
in realtÃ* hai comunque centrato il problema .
hai capito il rapporto e la relazione tra quantitÃ* di aria e pressione.
la variabile è il setup.
tanto per confonderti le idee :lol: .
in genere la quantitÃ* di aria per suonare il tenore è maggiore ripetto a quella che serve per suonare il soprano ma
basta operare alcune scelte (setup particolari) o modi di stringere ed emettere , per eliminare questa unica realtÃ*.
ciao fra

karmananke
12th May 2009, 13:32
...
la variabile è il setup.
tanto per confonderti le idee :lol: .
in genere la quantitÃ* di aria per suonare il tenore è maggiore ripetto a quella che serve per suonare il soprano ma
basta operare alcune scelte (setup particolari) o modi di stringere ed emettere , per eliminare questa unica realtÃ*.
ciao fra

Beh, inizialmente le idee erano piuttosto confuse, ma grazie alle vostre indicazioni si stanno facendo più chiare. Grazie.
Capisco però che sono comunque idee campate 'per aria' e che l'unico modo per raggiungere davvero "l'illuminazione" :idea: è mettersi a suonare.. :saxxxx)))

Del sassofono mi piace sempre più questo suo aspetto non immediatamente definito.. questa sua sonoritÃ* da ricercare, da modellare, adattare.. E' un cammino molto intimo e individuale e lo rende ancora più simile al canto.. come se non emettesse dei suoni, ma una vera e propia voce.
Immagino che ci sia da perderci la testa in questa ricerca, ma come in tutte le cose ci vuole tempo, pazienza e tanta dedizione. Ed è giusto e bello che sia così..

Ora devo solo fare il primo passo.. Scegliere il mio strumento e iniziare la ricerca di me stesso.. ovvero del mio suono.

Lo strumento che mi seduce di più è il tenore.. Ma ho ancora dei piccoli dubbi che devo chiarire.

1) Su alcuni siti ho letto che è opportuno fare scegliere all'insegnante lo strumento adatto, poichè egli valuta la statura e altre caratteristiche fisiche dell'alievo in relazione, probabilmente, alla sua capacitÃ* polmonare.
E' una considerazione sensata? Da profano ho dei dubbi, ma credo che se l'alievo è un ragazzo ancora adolescente possa avere un senso.

2) Solitamente la prassi comune è iniziare dal contralto per poi passare, eventualmente, al tenore o al soprano a seconda della propria evoluzione. Ha un senso anche questo o è solo per il fatto che nei consevatori lo studio del sax parte dal contralto?

3) Visto che abbiamo parlato di set-up.. E possibile con il dovuto set-up ottenere un'emissione paragonabile a quella di un contralto? Spero di utilizzare correttamente i termini.. Per emissione intendo il rapporto tra spinta e quantitÃ* d'aria.

:saxxxx)))

Aktis_Sax
12th May 2009, 13:48
Guarda, la "prassi" di cui parli è un procedimento che molti fanno per obbligo o per inesperienza e senza cognizione di causa. Molti consigliano il contralto per cominciare perchè, come ricordava qualcuno, la spinta diaframmatica è minore rispetto al tenore ed apparentemente è più facile da suonare e da intonare... peccato che il bello arrivi dopo :lol: . Aggiungiamo anche il fatto che, magari, per un adolescente, un bambino o una persona di esile costituzione è molto più semplice sorreggere il peso di un contralto.

Tutte queste cose sono vere, ma nessuno ti obbliga a seguirle. C'è chi ha cominciato col tenore e non ha mai avuto problemi, e lo stesso vale per gli altri sax (Isaak, sei tu che hai cominciato col baritono??)...
Il contralto sembra solo in apparenza il sax più facile... più vado avanti e più mi accorgo che non è proprio così.

Poi, il sax non è che lo sceglie il maestro... il maestro consiglia. Chiaramente se sei un bambino alle prime armi, con genitori incompetenti in materia, ti consiglierÃ* un sax da studio (si spera buono) che costi poco... avendo a che fare con una persona adulta disposta anche a spendere qualche soldo in più, credo che il discorso sia un po' differente.

Non ho capito bene la tua ultima domanda :ghigno:

ModernBigBand
12th May 2009, 14:51
Lo strumento che mi seduce di più è il tenore.. Ma ho ancora dei piccoli dubbi che devo chiarire.

1) Su alcuni siti ho letto che è opportuno fare scegliere all'insegnante lo strumento adatto, poichè egli valuta la statura e altre caratteristiche fisiche dell'alievo in relazione, probabilmente, alla sua capacitÃ* polmonare.
E' una considerazione sensata? Da profano ho dei dubbi, ma credo che se l'alievo è un ragazzo ancora adolescente possa avere un senso.

Nel tuo caso non ci sono problemi all'utilizzo di un tenore, considerando che sei giÃ* adulto. Solitamente le valutazioni su statura, capacitÃ* polmonare "presunta", peso ecc... hanno un senso per i giovanissimi che per via anche di uno sviluppo fisico ancora limitato, potrebbero avere difficoltÃ* con strumenti dall'alto in giù, proprio perché a volte lo strumento è più grande di loro! Un bambino ad esempio ha serie difficoltÃ* nel mantenere un tenore, per cui di solito il maestro lo fa studiare con l'alto o, in casi estremi, con il soprano.
Per un adulto il problema non si pone perché ad esempio basta utilizzare un setup confortevole e suonare un tenore non risulta più ostico del suonare un contralto. All'inizio il fenomeno "apnea" sarÃ* comunque presente perché l'emissione è ancora scorretta, ma con il tempo tutto tende a sistemarsi.


2) Solitamente la prassi comune è iniziare dal contralto per poi passare, eventualmente, al tenore o al soprano a seconda della propria evoluzione. Ha un senso anche questo o è solo per il fatto che nei consevatori lo studio del sax parte dal contralto?

Il fatto che si inizi con il contralto deriva dal suo essere il miglior compromesso tra i vari tagli di sax per alcune semplici ragioni: è più piccolo del tenore (e ovviamente del baritono!) quindi è più comodo perché più leggero e compatto. Ha una meccanica più "raccolta" che consente sulle prime maggior agilitÃ* rispetto alla meccanica di un tenore. E' uno strumento normalmente intonato, nel senso che se lo strumento è di buon livello non ci sono vistosi problemi di intonazione per cui non bisogna dannarsi eccessivamente l'anima per avere un'intonazione decente. Sul soprano ad esempio, il fattore intonazione è molto importante e considerando che il principiante ha giÃ* di suo problemi di intonazione all'inizio, può risultare controproducente aggiungere i problemi intrinseci dello strumento (problemi che svaniscono ovviamente con lo studio costante).


3) Visto che abbiamo parlato di set-up.. E possibile con il dovuto set-up ottenere un'emissione paragonabile a quella di un contralto? Spero di utilizzare correttamente i termini.. Per emissione intendo il rapporto tra spinta e quantitÃ* d'aria.

Il problema da te sollevato non si pone, perché è sufficiente utilizzare un setup comodo per non avere maggiori problemi di emissione rispetto ad un alto. Ovvio che se parti in quarta con un Guardala e ancia n. 4 ti ritrovi a dover suonare con le bombole di ossigeno, ma se hai la pazienza di iniziare con un setup facile per poi progredire gradualmente, non troverai alcuna difficoltÃ* con un tenore.

karmananke
12th May 2009, 18:46
Bene.. allora non mi resta altro che andare alla ricerca del mio strumento :smile:

Probabilmente aprirò un altro topic in cui vi chiederò il set-up adatto al mio sax, al mio stato di inesperienza e alla mia esigenza di studio di canto.

Se avete altre considerazioni utili, sono tutt'orecchi.. anzi, tutt'occhi :D-:

fcoltrane
12th May 2009, 19:02
ora con le indicazioni di Modern hai sicuramente le idee più chiare.
i questo momento consideri il canto preminente ed il sax da affiancare (evitando il conflitto).
nella scelta del setup il suono è ciò che rileva (come correttamente hai osservato il suono è la voce del sax).
il problema potrÃ* presentersi quando il tuo orecchio che è esigente per il canto si scontrerÃ* con tutti quegli aspetti (intonazione timbro volume) che riconoscerai nel suono del tuo sax
e che non ti soddisferanno .
in pratica ora comincia lo studio e la ricerca che ti porterÃ* a costruire la tua esperienza in termini di suono, a scegliere un setup e a non accontentarti.
buon suono ciao fra

Isaak76
12th May 2009, 20:04
C'è chi ha cominciato col tenore e non ha mai avuto problemi, e lo stesso vale per gli altri sax (Isaak, sei tu che hai cominciato col baritono??)...Si è vero Aktis, indubbiamente l'inizio è stato un po' problematico per il peso e i pezzi con note lunghe ... mooolto lunghe! (ancora adesso del resto), ma l'importante è partire sempre col piede giusto, anche quando non si hanno le idee chiare su cosa effettivamente si cerca;
molto spesso una buona preparazione emotiva aiuta ad affrontare quei piccoli ostacoli o carenze tecniche che ci si trovÃ* ad affrontare sul nostro cammino.
Per il resto quoto in pienissimo il Prof. MBB! ... non è una persona .. è l'Incarnazione del Sapere!