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Visualizza Versione Completa : Fa diesis alto: si o no?



Alessio Beatrice
25th April 2009, 14:23
Vorrei sapere che ne pensate del Fa diesis alto. Nel vostro sax c'è oppure no? E' stata una vostra scelta (i nuovi sax molte volte si possono avere con o senza) oppure lo avete comprato cosi com'era? Che ne pensate?
Io non ce l'ho sul Conn ma non per mia scelta, è di inizio anni '70 e non c'era.
Bergonzi disse che alcuni musicisti lo vogliono e altri no, non esiste secondo lui meglio o peggio. Il mio maestro invece ritiene che certe volte l'intonazione ne risente di un foro in più.
Inoltre ho sentito dire che serve molto a chi suona classica: perchè?...
Grazie.

ModernBigBand
25th April 2009, 14:53
Per chi suona classica (o studia in Conservatorio) la chiave del Fa# acuto è praticamente d'obbligo, poiché in alcuni passaggi tecnici utilizzare la posizione "da sovracuto" (che si usa invece sui sax senza Fa# acuto) potrebbe essere particolarmente scomodo/problematico.
A ciò si aggiunge il fattore intonazione (che deve essere stabile anche agli estremi del registro) e timbro (che deve essere quanto più omogeneo).
Nella musica moderna invece se ne può fare tranquillamente a meno anzi, spesso il Fa# acuto viene deliberatamente suonato come sovracuto proprio per conferire maggior corpo ad una nota tendenzialmente esile.
Se poi andiamo a cercare il pelo nell'uovo, il discorso fa# si/ fa# no rientra ampiamente tra le "turbe" del saxofonista (allo stesso modo di soprano monoblocco/soprano con doppio chiver).
Una parziale risposta potrebbe venire dal fatto che molti ritengono la zona vicino alla pompa del chiver molto sensibile, per cui la mancanza di un "buco" potrebbe apportare dei benefici.
Di contro ci sono alcune persone che invece sostengono che i soprani R&C con addirittura la chiave del Sol acuto siano tendenzialmente migliori rispetto ai colleghi con Fa# o senza.
Questo per dire che non esiste una regola aurea, ogni sax è un mondo a sé e come tale va esplorato e conosciuto meglio...

tzadik
25th April 2009, 14:56
Quoto Bergonzi (come non quotarlo!).

Il F# acuto sul sax non è una breaking note quindi lo prendi tranquillamente anche se non c'è la chiave... viceversa il G acuto si prende anche quello con una certa facilitÃ* dopo un po' di assuefazione però come armonico... e tocca muovere un po il labbro!

Personalmente per fare il F# acuto uso più spesso farlo senza la chiave... specie quando devo andare oltre il F# (verso l'alto).

Sui sax moderni si può avere il sax senza quel tasto a zero spese... sarebbe da vedere di provare lo stesso strumento con e senza (non è così semplice la maggior parte degli strumenti escono con quel tasto)... per capire le reali differenze...
Dal punto di vista economico... tanto vale avere il tasto e non usarlo...

Sull'intonazione non saprei dirti... ma penso che dipenda da strumento a strumento (e neanche da marca a marca)...
Prendi un Yamaha o un Yanagisawa che hanno tutti le chiavi del F# e non puoi averli senza: se il tuo maestro dice che strumenti simili non sono intonati, fai bene a cambiare maestro! :-leggi-:

Novazione77
25th April 2009, 15:32
Il mio è un Mark VI senza il F#acuto, e ne sono estremamente felice per vari motivi:
1)Il sax che non ha subito il buco in una zona così nevralgica del fusto, risulterÃ* inevitabilmente essere ben intonato;
2)E' un modo per non prendere scorciatoie nello studio dei sovracuti, difatti se all'inizio quella chiave può aiutare per una facile emissione del G successivamente per prendere le altre note bisognerÃ* comunque ricorrere alle classiche posizioni alternative che inevitabilmente risulteranno essere scomode perchè necessitano di un cambiamento netto della posizione delle dita, io, al contrario, parto direttamente dal F con posizioni alternative di modo che le successive saranno tutte concatenate;
3)E' anche più bello esteticamente :ghigno: ;

Alessio Beatrice
25th April 2009, 16:21
Grazie ragazzi, dunque l'unica cosa certa dunque è che per fare classica il Fa# è quasi d'obbligo...

25th April 2009, 16:48
Il Fa# acuto è stato adottato "di serie" da quasi tutti i produttori dai tardi anni '70, e quindi va riguardato come un'evoluzione tecnologica. Non credo che quella chiave "aggiuntiva" possa pregiudicare le prestazioni acustiche, se lo strumento è ben costruito. Mi sembra altrettanto evidente che se invece lo strumento è una ciofeca, ben difficilmente potrÃ* suonare meglio privandolo del Fa# acuto...

Per il resto concordo con MBB: i musicisti classici, che hanno bisogno della "bella calligrafia musicale", vedono sicuramente con favore un'ulteriore semitono all'interno del registro ordinario. Mi pare anche probabile che l'attuale proliferazione di strumenti senza Fa# acuto è specialmente dovuta alle "convinzioni opinabili" di alcuni musicisti, che incolpano quel povero Fa# di chissÃ* quali manchevolezze, o che sono affezionati al passato... Se si segue questo orientamento, si dovrebbe di conseguenza suggerire ai produttori di confezionare strumenti che fanno pure a meno del Fa e, perchè no, anche del Mi: in fondo tutti i fori producono perturbazioni alla colonna d'aria vibrante, a partire da quelli piazzati in alto...

Novazione77
25th April 2009, 17:10
Se si segue questo orientamento, si dovrebbe di conseguenza suggerire ai produttori di confezionare strumenti che fanno pure a meno del Fa
...per me sarebbe una gran cosa :lol:

fcoltrane
25th April 2009, 19:00
ed infatti su uno dei miei sax manca pure la chiave del fa acuto.
:lol:
se la saranno scordata.
il fa diesis poi manca su tutti e due :ghigno:
ciao fra

Nous
25th April 2009, 19:41
Toglietemi tutto, ma non il mio Fa# :saputello !!

25th April 2009, 22:44
ed infatti su uno dei miei sax manca pure la chiave del fa acuto.
:lol:
se la saranno scordata.
il fa diesis poi manca su tutti e due :ghigno:
ciao fra

Vediamo se indovino: è sul soprano che ti manca il Fa acuto, eh?...

Eh, però i tuoi non sono sassofoni, sono "mostri sacri", FColtrane (come quello di Novazione), e non c'entrano niente con la ferramenta odierna. :D

Isaak76
25th April 2009, 23:18
Al giorno d'oggi, con la tecnologia che ci da una mano, mi sembrerebbe uno spreco non poter usufruire di un semitono in più.
Come ha giÃ* detto Emilio, se lo strumento è ben progettato e costruito, non penso ci siano differenze sostanziali a non averlo, anche perchè alla fine siamo noi che gestiamo lo strumento.
Ci sono strumenti "Vintage" con un suono stupendo ma difficili nel controllo e nonostante tutto parecchi artisti li preferiscono ai moderni appunto per la loro espressione e i vari "difetti" li correggono con la loro impostazione, di conseguenza mi sembra un po' assurda la scelta di acquistare un Sax nuovo senza il Fa# perchè si presuppone che l'intonazione venga pregiudicata.
Poi come dice anche MBB, nella Classica è quasi d'obbligo averla per comoditÃ* e a questo proposito aggiungerei anche che in quei contesti di solito si cerca sempre la perfezione esecutiva, per cui non penso proprio che vadano a scegliere un Sax che ipoteticamente possa pregiudicare una corretta esecuzione.

digos80
26th April 2009, 10:30
uno strumento senza chiave del FA# ha una superficie del tubo continua dove invece l'altro strumento ha un foro chiuso dal tampone che rappresenta comunque una discontinuitÃ* in più, e per giunta in una zona delicata dal punto di vista "aerodinamico" come i primi cm dopo l'innesto del chiver.. quindi l'assenza del FA#, a paritÃ* di qualitÃ* costruttiva complessiva, dovrebbe essere un leggero vantaggio al punto di vista della sonoritÃ*

fcoltrane
26th April 2009, 10:44
Vediamo se indovino: è sul soprano che ti manca il Fa acuto, eh?...


è proprio il soprano.
quella chiave sul tenore è utile perchè mi consente alcuni passaggi alternativi.
sul soprano ho giÃ* i miei problemi sul registro ordinario e superarlo li accrescerebbe. :lol:
ciao fra

tzadik
26th April 2009, 10:57
Beh... il Mark VI non ha la chiave frontale del F acuto... è una scomoditÃ*!

Però basta vedere cosa fa la chiave del F acuto frontale e riprodure la stessa cosa... magari dei risers (sulle chiavi laterali se non ci sono giÃ* non sarebbero male).

26th April 2009, 11:44
Il foro del Fa# acuto è uno di quelli piccoli. La perturbazione al flusso è pertanto limitata, anche e soprattutto tenendo conto che il sax è uno strumento per sua natura "perturbato", dato che si basa proprio sui fori per modificare le frequenze emesse.

Tuttavia, anche volendo ammettere che Digos è nel giusto, il miglioramento timbrico (se qualcuno riesce ad avvertirlo, e non è il mio caso) dovrebbe riguardare soltanto il Fa , e forse il Mi, da palmo, che si trovano al di sopra una frazione di centimetro "liscia". Per tutte le altre note sottostanti che richiedono una colonna sonora più lunga, mi pare fortemente improbabile che possano esistere differenze anche minime tra strumenti con e strumenti senza Fa#. E' molto più probabile che, se tali differenze esistono oggettivamente, siano da attribuirsi ad altri fattori, non escluse le tolleranze di fabbricazione del prodotto e la sua precisione di assemblaggio e regolazione.

Permettetemi un'ulteriore variazione sul tema: se il Fa# acuto ha tardato ad affermarsi potrebbe essere dovuto più a un problema di meccanica che di acustica. Non è facile stabilire dove piazzare un tasto aggiuntivo in modo "ergonomico" su uno strumento dove le zampe dell'esecutore, a parte il pollice del "gancio", hanno giÃ* il loro bravo lavoro da svolgere.

Ricordo di aver utilizzato in passato un sax tenore che aveva il Fa# acuto sistemato come quarta chiave da palmo. Beh, ragazzi... quel Fa# era praticamente inutilizzabile: arrivati al Fa dovevate piegare l'indice per aprire quel maledetto piattello. Provate a passare dal Re al Fa# acuto con quella posizione...

fcoltrane
26th April 2009, 13:41
avevo un tenore honner con la chiave di fa diesis sul castello insieme alle altre palmari.
(una soluzione effettivamente scomoda)
ciao fra

fcoltrane
26th April 2009, 18:54
Beh... il Mark VI non ha la chiave frontale del F acuto... è una scomoditÃ*!

Però basta vedere cosa fa la chiave del F acuto frontale e riprodure la stessa cosa... magari dei risers (sulle chiavi laterali se non ci sono giÃ* non sarebbero male).
si si può fare come dici ma la funzione della chiave F frontale è quella di aprire delle chiavi in maniera agevole.
(basta premerla per intevenire su più fronti).
fare lo stesso lavoro con la mano è cosa meno agevole.
(e ne verrebbe meno la funzione , ossia una posizione alternativa ancora più scomoda)

ciao fra

26th April 2009, 22:44
avevo un tenore honner con la chiave di fa diesis sul castello insieme alle altre palmari.
(una soluzione effettivamente scomoda)
ciao fra

Ma guarda che combinazione: anche nel mio caso si trattava di un Hohner e, se non ricordo male, era un poco stonatuccio proprio sui suoni acuti.

salsax
4th June 2009, 22:56
stasera con ho suonato con la band "sweet home chicago" e per la prima volta ho portato il naked lady che non ha la chiave del fa# (finora l'avevo sempre suonato col selmer) !
nell'assolo di sax alto ci sono un bel pò di fa# acuti e , abituato col selmer , quando per abitudine le dita sono andate a cercare la chiave di fa# ...... ho ciccato clamorosamente :cry:
non ci avevo mai pensato , nemmeno stasera prima di suonare , ma qual'è la posizione del fa# in un sax che non ha la chiave del fa# ????? :BHO: qualcuno mi aiuta :pray: ??

almartino
4th June 2009, 23:11
X + 2 + Ta

4th June 2009, 23:18
http://www.petethomas.co.uk/saxophone-altissimo.html

salsax
4th June 2009, 23:24
grazie al !! ho provato , se faccio direttamente fa# x+2+ta non esce (viene fuori un fischio) se invece faccio prima il fa con posiz di ripiego x+2 e subito dopo x+2+ta il fa# riesce , come mai ? è questione di esercizio ?

4th June 2009, 23:28
Dacci dentro e, se ti interessano i sovracuti, finirai per trovarti le "tue" posizioni.

salsax
4th June 2009, 23:30
grazie emilio , questa del fa# senza chiave del fa# è nata ora con il conn , ci lavorerò sopra ;)

4th June 2009, 23:39
Di niente. Tieni presente che il Pete Thomas dice (giustamente) che dopo il Fa# vengono le due note più difficili. In realtÃ*, se prendi la necessaria pratica, sia sul tenore che sull'alto si può arrivare facilmente almeno fino al Re con diteggiature molto più facili di quelle normalmente suggerite, strumento permettendo.

almartino
4th June 2009, 23:42
sal prova anche questa posizione:
1 + 3 + 4
su alcuni sa è più spontanea anche se l'intonazione è leggermente crescente.

salsax
4th June 2009, 23:46
grazie al , questa la provo domani altrimenti si svegliano tutti :ghigno: ;)

David Brutti
5th June 2009, 11:40
Il foro del Fa# acuto è normalmente piazzato in una zona molto delicata dello strumento (vicino all'attaccatura del chiver): i primi prototipi costruiti con tale chiave (i SBA e alcuni Mark VI di bassissima matricola) soffrivano spesso di problemi relativi all'emissione nel grave (notoriamente del Si), che non si riscontrano sui modelli senza Fa# acuto. Inoltre è sempre un buco in più che potrebbe creare turbolenze e dare fastidio alla colonna d'aria. Inoltre, e lo dico per esperienza diretta, è molto più facile riscontrare problemi di emissione nel grave su sax con il Fa#.

In ogni caso, se il foro è azzeccato non dovrebbe creare problemi di sorta (ad es.: il mio Mark VI con Fa# non presenta nessuna difficoltÃ* d'attacco nel grave ne alcuna defaillance a livello di suono). Di preferenza anch'io amo i sax senza fa# acuto tuttavia non posso fare a meno di questa chiave a causa del repertorio che faccio. La classica si può affrontare tranquillamente anche senza questa chiave, anche se richiede molto studio, la contemporanea te la scordi proprio...

salsax
5th June 2009, 12:37
sal prova anche questa posizione:
1 + 3 + 4
su alcuni sa è più spontanea anche se l'intonazione è leggermente crescente.

questa posizione sul conn funziona a meraviglia e come dici tu è crescente (cè poca differenza col sol ) , comunque nei passaggi la trovo scomoda , forse perchè non l'ho ancora memorizzata ?

Andrea.DG
27th April 2011, 23:02
Vorrei sapere, su quali sax vintage c'è sicuro il fa# ? Perchè io non posso vivere senza quella chiave, anche perchè studio al conservatorio!

tzadik
27th April 2011, 23:11
Ti sembrerà una tautologia ma la chiave del F# che sugli esemplari che hanno quella chiave! Su alcuni strumenti vintage la chiave era un optional, che sceglievi in fase di acquisto... di conseguenza il F# lo trovi solo su quegli specifici esemplari che erano stati ordinati con "l'optional" (vedi i Mark VI e anche gli SBA).

Se studi in conservatorio difficilmente, non penso che ti tornerebbe utile uno strumento "vintage"... di solito basta un semplice Selmer Serie II.

ModernBigBand
27th April 2011, 23:19
Come dice giustamente tzadik, una volta la chiave del Fa# acuto era un optional, in certi casi lo è anche oggi anche se a parti invertite (ovvero oggi ci sono sax che come optional NON hanno il Fa# acuto).
Dato che studi in conservatorio io opterei per un Mark VI con il Fa#, hai bisogno di uno strumento solido, preciso, comodo e...con il Fa#. Il Mark VI normalmente ha tutto questo... ;)

Andrea.DG
27th April 2011, 23:23
Si però io faccio pure jazz blues e roba simile, il contralto col fa# già lo tengo ed è un mark VII ( come si vede in firma ) , e quindi studio con quello, però vorrei prendere un tenore conn, e lo preferirei col fa# ; esistono conn col fa# ?

Comunque il Mark VI è già uno strumento che prima o poi dovrò avere ( manca la disponibilità economica )!

David Brutti
27th April 2011, 23:24
La chiave del Fa# venne introdotta nel Selmer Super Balanced Action su alti e tenori. Era offerta come opzione e non di serie.
Ne esistono pochissimi esemplari e sono normalmente piuttosto costosi.
Nei Mark VI 5 digits è ancora opzionale e molto rara, rarissima nei baritoni.
Nei 6 digits è ancora fornita come opzione ma la casistica di trovare alti, soprani e tenori col Fa# acuto inizia ad aumentare.

Il primo sax che storicamente adottò il Fa# acuto di serie è il Mark VII.

Per quel che riguarda il mondo dei sax made in USA, la suddetta chiave venne introdotta solo in tempi piuttosto recenti quando le suddette gloriose fabbriche furono trasferite in Messico (e di conseguenza non possono essere definiti Made in USA).

Il Leblanc Rationale probabilmente possedeva delle chiavi specifiche per il Fa# acuto (veniva fornito con una carta di posizioni fino al Sib sovracuto), ma è concepito con un sistema di diteggiature totalmente diverso rispetto al sistema canonico.

Andrea.DG
27th April 2011, 23:40
Ma da che anno in poi ,tutte le case hanno prodotto i sax col fa# di serie?

David Brutti
27th April 2011, 23:44
La Selmer dal Mark VII quindi dal 1974 in poi, le altre case si sono adeguate negli anni successivi.
Considera che l'epoca d'oro dei Conn, Martin e King si è già ampiamente conclusa e in quel periodo fabbricavano in Messico (con risultati non proprio accettabili).
Prima del 74 il Fa# acuto era fornito solo in modo discontinuo come chiave opzionale (vedi posto precedente).

Andrea.DG
27th April 2011, 23:49
Si si ho visto , quindi dovrei fare attenzione a rendere un sax vintage io che vorrei quella chiave! Buono a sapersi !

Andrea.DG
28th April 2011, 15:28
mi è giunta voce che nessun sax conn abbia il fa# acuto , e che quella chiave tra il mi e il fa è il trillo del sol# ! mi hanno anche detto che il f# acuto è un brevetto dalla selmer del 1970, ma non capisco , è vero o no ? si può fare chiarezza su ciò ?

David Brutti
28th April 2011, 15:39
Ripeto: il Fa# si trova sporadicamente dal Super Balanced in poi quindi non può essere un brevetto del 70 ma precedente (infatti io ho un Mark VI del 54 munito di Fa# acuto e ho avuto il piacere di provare diversi SBA con questa chiave). Dal Mark VII ad oggi è diventato di serie.
I Conn NON HANNO Fa# tranne i modelli made in Messico più recenti e di qualità inferiore ai modelli precedenti.

Spero di essere stato chiaro.

gil68
28th April 2011, 15:46
Io al museo di Quarna avevo visto un sax,mi pare contralto,con un sistema particolare di chiavi supplementari;era il cosidetto sistema Delle Piane(che,evidentemente,fu il maestro che lo ideò)ma non capii se serviva solo per il registro "normale"oppure anche per i sovracuti;chissà se il modello della Leblanc menzionato prima da Brutti ha qualche punto in comune col sax "Delle Piane"
E poi tempo addietro ho sentito suonare un sassofonista che aveva un Selmer Mark VII tenore...che però era privo della chiave FA#Acuto...io gli dissi che sapevo che i Mark VII dovevano averla tutti;lui mi rispose che il suo potrebbe essere stato un prototipo...successivamente,tra me e me,pensai che,se fosse stato veramente un esemplare per prove e/o esperimenti all' interno della fabbrica Selmer,chissà allora come mai ne è poi uscito e,quindi,regolarmente messo in vendita...boh...

28th April 2011, 15:50
Il F# su Selmer è stato introdotto con il Balanced Action, poco prima del Super Balanced Action.

Di SBA se ne possono trovare, sono rari si, ma di BA ce ne sono ancora ovviamente meno.

David Brutti
28th April 2011, 15:57
Di Balanced col Fa# non ne ho mai visti. Mi piacerebbe poterne provare uno.

Andrea.DG
28th April 2011, 16:38
da che hanno hanno prodotto i conn in messico?

David Brutti
28th April 2011, 17:03
Circa 1960 (834.XXX di matricola in poi)

Andrea.DG
28th April 2011, 17:57
su saxpics si vede però che dal 1955 hanno fatto i 14M e il 16M ma il numeri di serie va da 500.000, e dal 1980 i numeri di serie iniziano con 128,692; quindi solo gli unltimi sono made in messico e quindi col fa#?

28th April 2011, 18:06
Di Balanced col Fa# non ne ho mai visti. Mi piacerebbe poterne provare uno. purtroppo io l'ho polo visto, un 32 mila se non ricordo male. Devono essere rarissimi perché non credo che i fusti A. Sax, usati per i Ba quasi sino alla fine, prevedessero questa opzione. Io avevo un 24 mila ancora con la doppia matricola, campana Selmer e fusto appunto A. Sax.

re minore
28th April 2011, 19:03
mi è giunta voce che nessun sax conn abbia il fa# acuto , e che quella chiave tra il mi e il fa è il trillo del sol# ! mi hanno anche detto che il f# acuto è un brevetto dalla selmer del 1970, ma non capisco , è vero o no ? si può fare chiarezza su ciò ?

Avevo un conn transitional, e mi ricordo che aveva una chiave extra a meta' corpo, piu' o meno dove altri sax hanno il F# acuto. Mi sembra che servisse proprio per il trillo del G#.

Tblow
28th April 2011, 20:17
Confermo, nei vecchi conn la chiavetta laterale fra il Fa e il Mi è la chiave per il trillo del Sol# (la vedi in basso a sinistra sul mio avatar). I vecchi conn (Chu berry e antecedenti) per quanto ne so io non sono dotati di chiave del Fa# acuto, personalmente non ne sento la mancanza. Oltre a queste cose i vecchi conn avevano anche la possibilità di fare il trillo Re/Mib con il medio della mano destra, con il Mib suonato con le chiavi Fa e Re (senza chiudere la chiave Mi) ; questo grazie ad una chiave aggiuntiva che sui Selmer non ho mai visto e che si trova sul lato sinistro del fusto.

Andrea.DG
28th April 2011, 22:02
quindi , i conn migliori che esistano , non hanno quella chiave ! Vabbè hanno il suono vintage , una chiave in meno non fa la differenza, anche se si limita il loro uso alla musica jazz, perchè per fare musica classica è quasi indispensabile quella chiave!

David Brutti
28th April 2011, 22:30
Tu dici oppure è una questione più di tacita imposizione? Considera che i big della classica ne hanno sempre fatto a meno; parlo di gente come Sigurd Rascher che a quanto pare col suo Buescher riusciva a suonare il Concertino da Camera di Ibert senza problemi come anche Glazounov e Larsson a lui dedicati.
Tra l'altro il quartetto sempre a suo nome suona musica contemporanea di difficoltà assurda con sax costruiti alla fine degli anni '20.

Più che per la classica, che si può tranquillamente suonare anche con sax d'epoca come d'altra parte si faceva ai bei tempi di Mule e Rascher, il problema sta nella musica contemporanea e d'avanguardia dove quella maledetta chiave serve per 4-5 multifonici altrimenti ineseguibili e per alcuni passi nei sovracuti in velocità.

Andrea.DG
28th April 2011, 22:42
Vabbè , diciamo che molte scale non si possono studiare senza quella chiave , poi considerando che non tutti i pezzi classici hanno un fa# acuto potresti avere ragione , si possono utilizzare anche altre posizioni per fare quella nota, ma in passaggi veloci , non so quanto possa essere comodo un sax senza quella chiave ; però un vintage è sempre un vintage , anche se ammetto di non aver mai suonato un conn ( non dico un vintage perchè ho il mark VII slaccato che a mio avviso è uno strumento molto versatile e mi piace molto ).

Andrea.DG
29th April 2011, 22:33
Ma è possibile far mettere quella chiave a un tecnico ? Se è si , quali sono i pro e i contro?

tzadik
30th April 2011, 02:16
Pro: è possibile?
Contro: premesso che il tecnico deve saperla molto lunga... l'intervento è sicuramente molto costoso (e comunque su alcuni strumenti potrebbe essere privo di senso).

Jacoposib
30th April 2011, 02:24
Ma è possibile far mettere quella chiave a un tecnico ? Se è si , quali sono i pro e i contro?
scusa ma non fai prima a imparare un paio di posizioni alternative? a parte che quello che dici è impossibile da realizzare, oltre che estremamente dannoso per lo strumento, poi come dice David puoi farne tranquillamente a meno... io ce l'ho la chiave del fa# sui miei strumenti ma non la uso praticamente mai e vivo bene lo stesso, anzi, preferisco di gran lunga usare le posizioni alternative. non è neanche difficile suonare il fa# acuto! se ti serve a tutti i costi potresti semplicemente non prendere un Conn o un Buscher!
quoto quello che dice David.

Andrea.DG
30th April 2011, 11:08
beh, messa in questo modo hai ragione jacoposib ; Ho provato a fare il f# con la posizione x+2+ta ed esce tranquillamente col mio mark vii , invece l'altra posizione 1+3+4 non mi esce proprio , fa quel suono solito di quando non prendi una nota del castello!

tzadik
30th April 2011, 11:27
Guarda qui: http://www.wfg.woodwind.org/sax/

Andrea.DG
30th April 2011, 12:01
Non capisco bene:
perchè indica il la con Un 3 ? é per caso il nome della posizione del la grave del baritono?
il c# lo indica col 5 perchè è la correzione dell'intonazione?
Il d# è fino al tasto 6 , perchè c'è scritto 5?
e il 6 al fa non mi torna !

Spiegami come comprendere questo schema!

Blue Train
30th April 2011, 12:16
Ma è possibile far mettere quella chiave a un tecnico ?
Si
viewtopic.php?f=13&t=3021&hilit=chiave+fa (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=3021&hilit=chiave+fa)

Andrea.DG
30th April 2011, 12:45
Beh, allora meglio non farla ! Beh, poi considerando che oggi sono riuscito facilmente a fare il fa# con la posizione alternativa, potrei farne a meno !

zkalima
30th April 2011, 15:30
David ha detto: " La classica si può affrontare tranquillamente anche senza questa chiave, anche se richiede molto studio, la contemporanea te la scordi proprio..."
Si può dire che la meccanica dei sax ha due linee di sviluppo, una è l'evoluzione meccanica della diteggiatura, l'altra è la maggiore importanza che il registro sovracuto è venuto ad assumere nel jazz come nella musica contemporanea.
Certamente Coleman Hawkins o Ben Webster non ne sentivano la mancanza, come i musicisti citati da David, e neanche Charlie Parker, ma chi si avvicinava al jazz, magari avendo in mente musicisti come Cannonball o Rollins, per non parlare di Coltrane, (Che però suonavano senza quella chiave), poteva considerarla un aiuto.
Certo che scegliere il sax in funzione di quello mi sembra un criterio piuttosto limitato.

Oggi fanno sax anche con la chiave del Sol sovracuto, io che ho il tenore e l'alto senza f#, lo suono con la posizione alternativa anche sul soprano che ha quella chiave, mentre il sol è veramente la mia croce, vorrei un sax senza chiave di f# e con il sol sovracuto, chi me lo fa?

Andrea.DG
30th April 2011, 18:17
Vabbè , io riesco a fare il sol , il sol# e il la sovracuti , oltre non so le posizioni ; però non capisco una cosa , perchè sul tenore , con la posizione del sol sovracuto mi esce il fa# ? Forse perchè è Lucien?

ModernBigBand
1st May 2011, 10:16
Che posizione utilizzi sul tenore? Considera che non sempre le posizioni dell'alto funzionano sul tenore...

Andrea.DG
1st May 2011, 23:27
uso 1+3+4+6+ta+sib grave