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Visualizza Versione Completa : Esperienze di un autodidatta selvaggio: svantaggio??



Il Fumatore di Sax
24th April 2009, 00:57
Oggi son tornato a casa decisamente nervosetto e con parecchi dubbi che mi ronzavano in testa...
Come ho giÃ* accennato più volte, io sono un autodidatta selvaggio (http://www.njara.it/images/MOLLIE103.gif), e mi sono studiato da solo (studiato è una parola grossa... son cose che mi divertono, alla fine!) anche teoria, armonia e solfeggio (anche se di quest'ultimo all'inizio ho avuto un insegnante... quando avevo tredici anni...). Di conseguenza, molte cose le ho imparate "per esperienza", cioè trovavo una cosa strana e cercavo subito cos'era e mi documentavo, poi la provavo e riprovavo finchè non mi entrava in testa; inoltre, alcune cose un po' più avanzate (come le armonie) le ho studiate su testi non in Italiano... e alcune cose su Jazzitalia! :lol: (Tra l'altro, curatissima la sezione di Armonia! Mi ha chiarito non pochi dubbi sulla modale. Fateci un salto, ma portatevi un aspirina se non siete abituati a leggere sigle a manetta! :ghigno: )
Quindi, è abbastanza normale che io non conosca alcune regolette, convenzioni o simili riguardo alla teoria musicale.
Sta di fatto che oggi ho conosciuto la mia nuova insegnante di solfeggio, visto che mi sto preparando per l'ammissione al Conservatorio (di clarinetto, però) e sono un po' (tanto) arrugginito quanto al solfeggio (lettura a prima vista no, ma è proprio il concetto di legare la nota scritta alla parola più che al suono o alla sua posizione su uno strumento che non mi sconfinfera... Piuttosto mi sembra abbia più senso il solfeggio cantato, ma ho una voce pessima... :fischio: vabbe'...).
Sta di fatto che questa insegnante ovviamente per capire da dove cominciare mi chiede su che testi ho giÃ* studiato eccetera (Bona, Pozzoli... sono i soliti noti...). Ad un certo punto se ne esce con "Di teoria musicale OVVIAMENTE non hai mai fatto niente..." e lo sottolinea con una bell'aria saccente e divertita (non so se l'abbia fatto apposta, ma a me ha dato quest'impressione... "OVVIAMENTE"?? Ma che...??? Boh?). Io, un po' interdetto, le dico che l'ho studiata da solo (ho sorvolato sul fatto che ho studiato anche armonia tonale e modale e scrivo arrangiamenti da qualche anno... ma mi sembrava un po' spocchioso... Poi non è detto che li faccia bene! :lol: ). Poi >SPAM!!< mi chiede "Do diesis - si bemolle?!?", ed io "Occacchio! Seconda! No, terza minore!" nel panico, non ho minimamente fatto caso all'ordine nel quale li aveva detti, quindi da mia abitudine ho calcolato per la via più breve! :ghigno:
Bell'e che compiaciuta, "Eh, no! E' una settima diminuita!"
Io dico "Vabbe', le ho detto il rivolto...", chiaramente vengo mezzo ignorato... (parentesi: il rivolto della settima diminuita è più corretto chiamarlo "seconda eccedente", chiusa parentesi)
Poi "La progressione di intervalli della scala maggiore!" Va be', semplicissimo... Fresco fresco di un testo di armonia modale americano, sparo "Intero-intero-semitono, intero-intero-intero-semitono" perchè in Inglese per indicare gli intervalli nelle successioni usano WHOLE e HALF, spesso anche solo con le iniziali, e mi è venuto automatico pensare in Inglese.
A quel punto lei gira la testa di lato e mi squadra stranita; dice una formuletta imparata (evidently...) a memoria che francamente non ho neanche fatto in tempo a sentire... (Tra l'altro, ufficialmente :lol: qual è la successione di intervalli della scala maggiore?? Esiste questa formuletta, ma la ignoro...)
Poi mi chiede se conosco il setticlavio. Rispondo che lo conosco ma che non avrei la certezza assoluta di poter solfeggiare in scioltezza in tutte le chiavi... (Ve beh, quella di basso sì... Anzi, certe volte leggo in chiave di basso anche quando c'è quella di sol! :lol: No, ok, quello si chiama errore...) In effetti però dovrei riprendere un po' a leggere in tutte le chiavi, può sempre servire.

Ma alla fine è davvero uno svantaggio tale non avere certi automatismi? Io preferisco di gran lunga conoscere le progressioni di intervalli perchè le ho provate "sulla pelle" (nel senso che le ho ripetute decine di volte al giorno col sax e col piano, e le ho anche nettamente sentite in dita e avambracci!! :lol: ) piuttosto che sciorinare frasi preconfezionate e non avere la stessa immediatezza che mi ha dato questo "metodo"...
In effetti riguardo alla domanda sull'intervallo Do#/Sib, se vogliamo essere precisi, era una settima diminuita e basta (o anche una sesta maggiore, ma forse sarebbe stato scritto Do#/La#... queste sottiliezze mi fregano spesso...), ma direi che la teoria la conosco bene! Se vedo un Do sul pentagramma lo riconosco (e lo saluto anche!), e per piccoli ensemble mi capita spesso di arrangiare a mente, quindi non sono proprio un trovatello... Però mi mancano certi automatismi da macchinetta...
Alla fine della fiera, è davvero dannoso secondo voi l'autodidattismo selvaggio? Alla lunga chi dei due è avvantaggiato: il selvaggio o il solfeggiatore incallito??




Mannaggia, ho scritto un mezzo poema! :lol: Per quanto letterariamente non valga molto...

ModernBigBand
24th April 2009, 02:59
L'atteggiamento dell'insegnante è comprensibile. Di allievi che si presentano con un bagaglio "vuoto" e pensano di sapere (quasi) tutto ne è pieno il mondo (ovviamente non mi riferisco a te direttamente).
Il problema fondamentale è che nella stragrande maggioranza dei casi, la preparazione dell'autodidatta è estremamente frammentata e disomogenea per il semplice fatto che, non avendo "costrizioni" dall'alto, ognuno si sente libero di studiare quello che vuole e tralascia quello che gli è meno simpatico. In Conservatorio invece non sono ammesse lacune (almeno in teoria) su nessuna parte del programma, per cui devi essere in grado di definire l'ictus protetico, il temperamento equabile, piuttosto che l'esecuzione corretta del gruppetto su valori ternari o l'individuazione di un finale "maschile-femminilizzato".
Ti ho fatto questi esempi proprio perché sono argomenti che l'autodidatta ignora quasi sempre, ma sono nozioni che comunque devono esserci nel bagaglio del musicista.
Per il solfeggio stesso discorso...non serve a nulla "leggiucchiare", bisogna conoscere le chiavi con una adeguata sicurezza, perché quando ti troverai di fronte ad un esercizio vero di setticlavio dovrai saper leggere tutte le chiavi allo stesso modo e solo allora potrai dire di conoscere abbastanza il solfeggio.
Armonia idem...è lodevole l'impegno nella ricerca di cose nuove da apprendere ma sono tutte nozioni che al momento non puoi "spendere" perché le cose da sapere per un corso di armonia sono altre. Basterebbe scrivere otto battute di pallettoni al basso e dire..."Armonizza il basso..." per avere una vaga idea delle conoscenze necessarie (es. i movimenti obbligati, gli errori armonici...).
L'allievo dovrebbe sempre porgersi in maniera umile nei confronti degli insegnanti, onde evitare le brutte figure ma soprattutto per permettere all'insegnante di farsi un quadro chiaro della situazione e organizzare bene il lavoro.
Anche a me è successa una cosa analoga con un ragazzo che aveva intenzione di presentarsi all'ammissione in Conservatorio; alla fine mi ha costretto a rifiutare di seguirlo, tante erano le lacune che aveva e tanto poco era il tempo a disposizione (si ricordò poco prima dell'esame di prendere lezioni...tsé).
Il ragazzo (che "studiava" da anni da autodidatta) mi disse "...prof a fine agosto ci vediamo, voglio farle sentire il programma che ho preparato per l'esame"; non conoscendolo di persona ma sapendo che studiava da anni gli dissi "Va bene vieni...".
Il giorno fatidico, gli chiedo "mi suoni la scala di Sib Maggiore?", mi risponde "eh...la scala di Sib Maggiore non la faccio perché non mi viene bene il Sib basso". GiÃ* andiamo male...poi gli chiedo "mi suoni la scala cromatica?", acconsente ma si ferma al Do# acuto, al che gli dico "puoi arrivare al Fa# acuto per favore?" e lui risponde "ci ho provato a casa ma mi fischia lo strumento con queste chiavette qua...". :shock: Per un momento mi sono sentito mancare, forse per l'afa del 20 agosto, fatto sta che raccolte le ultime forze gli chiesi "mi fai ascoltare gli studi?"...il delirio.
Studi fatti in maniera assolutamente approssimativa, scoordinati, intonazione e controllo assenti (giusto per la cronaca suonava con un Dukoff 8 su un sax-ferraglia di marca ignota), qualcosa di impresentabile.
Quando gli feci notare l'assoluta impreparazione su tutti i fronti quasi si inalberò come se stessi dicendo delle nefandezze "io suono anche in un gruppo!!" (quattro teste calde che suonavano emo-speed-trash-death-skifidol metal) e addirittura il padre lo sosteneva "mio figlio suona tutti i giorni!"...al quel punto l'unica cosa sensata da dire sarebbe stata..."signore se questi sono i risultati di tanto impegno avrebbe potuto regalare una zappa a suo figlio...". Cercai di fargli capire quali erano gli errori ma fu tutto vano, se ne andarono (meno male) con un fare di sfida ("VedrÃ*!"). Il caso ha voluto che il giorno dell'ammissione fossi lì...come è andato l'esame? La Commissione sta ancora ridendo...e c'è mancato poco che il padre non se la prendesse anche con la Commissione!! Poveri incompresi...
Tutto questo poema per dire che talvolta nel mondo dell'autodidattismo circolano soggetti strani e talvolta ci si imbatte in atteggiamenti presuntuosi...dettati soltanto dall'ignoranza e dalla voglia di apparire quel che non si è per auto-legittimarsi.

Per rispondere più precisamente alla tua domanda invece, devo dire che si...è importante avere certi automatismi per il semplice fatto che andando avanti nello studio tutto il bagaglio acquisito nel tempo deve essere "pronto all'uso" (quando fai gli esercizi di armonia non puoi avere dubbi nemmeno minimi sulla chiave di basso, altrimenti per un banale errore di lettura puoi compromettere tutta l'armonizzazione, come pure se il prof di sax ti chiede di fare un trasporto non puoi stare lì a pensare alle note, devi suonare).

mario
24th April 2009, 06:37
Posso chiederti perchè vuoi andare al conservatorio?
ciao
Mario

Placebo
24th April 2009, 07:36
Per essere autodidatta mi pare che tu abbia fatto anche tanto. Difficilmente si arriva a studiare nozioni di quel livello senza gli input che può darti un maestro, quindi io al tuo posto, mi darei una pacca sulla spalla da solo.
Gli automatismi di cui parli, be' si... credo siano indispensabili, e quelli da autodidatta non si acquisiscono. Mi viene in mente la mia Maestra, che inaspettatamente ci propone a turno intervalli che "al volo" dobbiamo classificare, se rispondi male o in meno di due secondi, sei una schiappa.
Tuttavia nel tuo caso non credo dovresti sentirti "in difetto". Ho incontrato non pochi musicisti o Maestri che ancora inceppano sulle note di un solfeggio. Intervalli manco a parlarne.
Un po' come incontrare laureati che non sanno coniugare un congiuntivo, capita. Spesso. :zizizi))

Nous
24th April 2009, 09:20
Ciao, porto la mia esperienza sperando che ti possa essere utile...io come forse sai sto preparandomi per il quinto da privatista..perchè come sassofonaio non ero (all'epoca dell'idea) molto lontano dalla preparazione richiesta (giusto un paio di anni di lavoro, si era ipotizzato). Però (c'è sempre un però) per sostenere l'esame di strumento è richiesto il diplomino di solfeggio e l'esame di pianoforte complementare. Parlando di teoria e solfeggio, me la sono sempre cavata elegantemente nella lettura a prima vista delle due chiavi (addirittura per i miei professori ho una lettura a prima vista migliore di quella di molti diplomati) e ho anche delle competenze di teoria della musica (non per altro..non posso insegnare ai bambini cose che non so).
A questo punto ho dovuto prendere lezioni di pianoforte e di solfeggio (due insegnanti diversi)..il mio consiglio è di porti sempre umilmente nei confronti dei tuoi insegnanti perchè loro hanno giÃ* raggiunto l'obiettivo che tu ti stai prefiggendo e sono lì per aiutarti. Al di lÃ* del rispetto che deve essere sempre reciproco, tu sei l'allievo e loro le persone che devono insegnarti..se si parte da delle presunzioni non verificate non si arriva da nessuna parte, io ho preferito iniziare da zero..se trovo qualcosa che so giÃ* fare, semplicemente ci metto di meno ad elaborarla rispetto a qualcosa che non conosco. Però spesso capita che argomenti che conosco comunque li conosca meno di chi insegna, quindi anche il ripasso fa bene.

Comunque sia, il confronto con persone più preparate di te è sempre utile..il mio consiglio è di approfittare pienamente del tempo che ti dedicano.

Il tuo professore secondo me ha fatto bene a comportarsi come ha fatto, ha messo subito in chiaro che hai delle lacune che devi colmare ;)

Il punto non è cosa PREFERISCI conoscere, e neppure cosa TI PIACE. Il punto è che DEVI conoscere tutto come si attendono le persone che ti esamineranno. In merito alle tue domande, stai deviando dall'argomento principale : non posso dirti se è più avvantaggiato l'autodidatta o il solfeggiatore incallito (anche se è ovvio che l'autodidatta ha delle lacune di base perchè alcune cose se non ti vengono imposte difficilmente le si studia), quello che posso dirti è che se vuoi essere ammesso al conservatorio non puoi avere atteggiamento da autodidatta e devi studiare. Entrare in conservatorio vuol dire essere consapevoli che magari non farai mai alcune cose che ti piacciono mentre sicuramente farai cose che al momento senti che non servono a nulla (e magari tra due o tre anni cambierai idea).

Setticlavio. Dettato. Solfeggio cantato. Solfeggio trasposto. Solfeggio in chiave di sol. Solfeggio ritmico. Teoria. Se li conosco, ho il diploma di solfeggio. Se no, frega niente alla commissione (di solfeggio) che sono capace di suonare il Ferling.
Ed è giusto così : una volta ottenuto il diploma di solfeggio, in teoria dovrei essere in grado si insegnarlo e quindi non devo avere lacune di sorta.

Nous
24th April 2009, 09:27
Il giorno fatidico, gli chiedo "mi suoni la scala di Sib Maggiore?", mi risponde "eh...la scala di Sib Maggiore non la faccio perché non mi viene bene il Sib basso".


:lol: :lol: :lol:
Avresti potuto chiedergli il Re maggiore, giusto per vedere come se la cavava nel passaggio Do#-Si-Do# :ghigno:



"mi suoni la scala cromatica?", acconsente ma si ferma al Do# acuto, al che gli dico "puoi arrivare al Fa# acuto per favore?" e lui risponde "ci ho provato a casa ma mi fischia lo strumento con queste chiavette qua...".


Chiavette maledette, dovrebbero abolirle :saputello !!



suonava con un Dukoff 8 su un sax-ferraglia di marca ignota


:shock: :shock:



Il caso ha voluto che il giorno dell'ammissione fossi lì...


Confessa che ti sei appostato in attesa del momento ;)

FrankRanieri
24th April 2009, 09:51
Ciao,
sono al II anno del triennio di laurea in musica Jazz al conservatorio di Bologna.
Sono partito non da autodidatta ma avevo delle notevoli lacune, in teoria e solfeggio.
Dopo un anno a studiare teoria sui libri ho superato il debito di teoria (col massimo dei voti) ed ora mi appresto a preparare definitivamente l'esame di solfeggio, che è un debito...
Dalla mia piccola esperienza ti posso dire che quegli "automatismi" serviranno come il pane, magari non subito ma dal prossimo futuro all'infinito SI !!
Soprattutto con gli intervalli e la teoria mi si è aperta la testa e ho capito tutto quello che non avevo compreso a pieno in precedenza...
A me non piace solfeggiare, lo faccio controvoglia però devo farlo se voglio arrivare alla laurea...
E io non ho il tempo che ha chi si iscrive al 1° ordinamentale classico, perchè loro dividono lo studio del solfeggio in 3 anni e affrontano le difficoltÃ* gradatamente. Io devo saper solfeggiare tutto quello che si fa al 5...
L'unica cosa consentita (e non è poco, anzi...) è che non dobbiamo conoscere il setticlavio ma solo chiave di sol e fa (violino e basso).
Quindi...
se scegli di fare il conservatorio hai molti motivi per stare a testa bassa e studiare tutto quello che ti si chiede...poi se le cose non ti piacciono devi saperlo tu, nessuno ti costringe seguire il conservatorio.
E poi ci sono anche i corsi Jazz che però valgono come laurea.
A me personalmente non piacciono molte materie che si devono studiare al corso classico, quindi non ho avuto dubbi quando mi sono iscritto a Jazz....poi devo ammettere che ho degli insegnanti di fama internazionale e che sono davvero tosti...
Spero di esserti stato utile,
Frank.

docmax
24th April 2009, 12:43
Capisco le difficoltÃ* di "fumatore" (ma se vuoi il conservatorio credo che non dovrebbero esserci remore e dubbi da parte tua fumatore). Sono autodidatta selvaggio anche io (da giovane frequentavo il conservatorio: mi sono fermato al 2 anno di solfeggio e di clarinetto...).
Non sento l'esigenza di riprendere gli studi di conservatorio ma, se ci fosse una strada sul versante jazz... senza che ci fossero paletti (per es. propedeuticitÃ* di diplomi o altro), mi piacerebbe provare a migliorare le mie conoscenze (anche se l'etÃ* mi riporterebbe all'autodidattismo selvaggio).
Come si può fare?
Max

ModernBigBand
24th April 2009, 12:54
Esistono i corsi di Jazz (come quello di cui parla Frank Ranieri) articolati in 3+2. Non ci sono propedeuticitÃ*, non ci sono limiti di etÃ* (è come l'universitÃ*) e la competenza tecnica non deve essere stratosferica (anche perché purtroppo tanti allievi che si iscrivono la competenza tecnica non ce l'hanno affatto).
In più questi non sono corsi di "strumento" in senso proprio, per cui la pratica strumentale non dico che ha un'importanza marginale ma quantomeno "parziale" nell'ambito del corso.
Se fai una piccola ricerca sul Forum, tempo fa ho inserito anche i fac-simile di un piano di studi del corso di Jazz inserito con la nuova riforma dei corsi di Conservatorio.

docmax
24th April 2009, 13:01
Grassie!!!!

Il Fumatore di Sax
24th April 2009, 16:34
Caspita! Pensavo che il mio topic passasse inosservato! :lol:
Uhm... Vediamo, andiamo con ordine...

@Modern: :shock: Beh, non esageriamo! Non sono a quei livelli! Almeno non credo... I famosi esercizi finali del Bona non mi danno grandi problemi, ho solo alcune incertezze su alcune chiavi (considerato comunque che saranno quattro anni che non vedo cose diverse da chiavi di violino, basso e contrabbasso... Niente da fare, bisogna "allenarsi" ogni tanto...). Ictui (plurale :lol: ), semitono temperato/cromatico/diatonico, equabile o "romantico", terne, finali... Sai, hai elencato esattamente alcune di quelle cose che ho studiato per curiositÃ*! :lol:
Per l'andamento del basso ammetto di non conoscere tutte le regole armoniche, difatti quando arrangio per ensemble forniti di bassetube faccio un po' più di fatica...
Comunque, io parto sempre per tempo! Difatti suono il clarinetto ufficialmente da un mese! :lol:
Per quanto riguarda le cose poco piacevoli da studiare, ho sempre cercato di farmele andare giù lo stesso; se per raggiungere pienamente un obiettivo si deve mangiare un po' di fiele, sia. Non mi tiro indietro al primo accenno di sudore. Difatti a lezione ci andrò regolarmente, ciò che non danneggia può sempre essere utile, no? ;)
Corso di Jazz? Ci ho anche pensato... ma alla fine la musica Classica non è mica brutta! :lol:

@mario: Semplicemente ho pensato che mi sarebbe piaciuto poter suonare (bene) musica Classica col clarinetto. Il suono mi affascina molto, mentre la Classica sul sax la capisco poco... o meglio, non mi attrae molto, sul sax preferisco avere un suono più personale, più modulabile, LA VOGLIO SENTIRE 'STA CACCHIO DI COLONNA D'ARIA CHE PASSA!!! :lol: No, poi ho cominciato a fare studi sul suono sul sax, sto raggiungendo una buona malleabilitÃ* di suono, riuscendo a modificare il suono come voglio, non voglio riacquisire l'impostazione Classica sul sax...
Alla fine puoi suonare qualunque musica con qualunque strumento, se sai suonare bene! Se sei capace, puoi anche suonare Hendel con un fischietto e una capra! :lol:
Ovviamente, per la Classica ho pensato al Conservatorio, che mi pare la scelta più ovvia (o forse no?...).

@Placebo: Grazie, ma più si va avanti, meno si sa...
Comunque credo che molti il congiuntivo lo sbagliano apposta...

@IL Nous: Mai detto che ci sia qualcosa di inutile nei programmi del Conservatorio; più il bagaglio è ricco, meglio si potranno affrontare in futuro certe situazioni. Al limite, si approfitta per fare un mega-ripasso che fa sempre bene.
Riguardo al rapporto studente-insegnante, è ovvio che bisogna sempre tener presente CHI insegna a CHI e PERCHE' (e soprattutto DOVE e RABARBARO), solo si spera sempre che il rispetto sia reciproco, anche se le lacune possono far inorridire il docente (poi magari l'ho beccata con la luna storta, non si può mai sapere), e oltre alla sostanza è importante anche il modo in cui si pone un discorso, quando una persona non la si conosce bene. Chiaramente io ho mantenuto inalterato il mio tono di conversazione, ci mancherebbe...
In ogni caso, come giÃ* detto, è indubbio che mi servano lezioni di solfeggio, quindi la questione non si pone.
(Tra l'altro, visto che sei fresco di teoria, conosci mica quella formuletta della successione di intervalli? :ghigno: )
Ah, sì: anch'io sostengo che MBB abbia avuto un moto di sadismo e abbia assistito all'ammissione del nostro selvatico (selvaggio ha un'altra connotazione :saputello ; mi piacciono queste sfumature...) eroe premeditatamente...

@Frank Ranieri: Beh, diciamo che tu continuando col sax hai compiuto una scelta di fondo diversa (che, entrando con sax, avrei compiuto anch'io, presumo, ma preferendo provare clarinetto classico...), e in effetti i corsi di Jazz lì in Emilia sembra siano decantati da tutti (ho un amico che da Asti è andato fino a Parma per studiare Jazz col contrabbasso...).
Tra l'altro, il Nelson ho ricominciato a spolparlo: come metodo è davvero bellino! Prima di prestare (e perdere definitivamente...) il mio, ricordo che ogni tanto ritornava misteriosamente sul leggìo... Uhm...

@docmax: Sì, certo, sono consapevole della mia scelta di fondo, che comunque non mi esclude affatto una strada non-Classica in futuro... Magari col sax, che ovviamente continuerò a fumarmi!! :ghigno:
Se proprio il concetto di Conservatorio, esami, diplomi ecc. non ti sconfinfera, cercati un buon maestro o forse meglio una scuola Jazz; le rette solitamente sono abbordabili e i docenti preparati, ed è una dimensione estranea all'accademicitÃ* degli istituti tradizionali.
Comunque, il corso di Jazz a quanto pare sembra molto più easy-going dei "cugini" Classici, tanto vale che ci dia un'occhiata, no? ;)

ModernBigBand
24th April 2009, 16:54
Ah, sì: anch'io sostengo che MBB abbia avuto un moto di sadismo e abbia assistito all'ammissione del nostro selvatico (selvaggio ha un'altra connotazione :saputello ; mi piacciono queste sfumature...) eroe premeditatamente...

In realtÃ* mi trovavo lì perché lo stesso giorno doveva fare l'esame una mia allieva e siccome era un tipo che si emoziona facilmente, mi ha pregato di essere lì a darle sostegno.
Giusto per dovere di cronaca, è entrata con 9,50...

Il Fumatore di Sax
24th April 2009, 21:10
...Giusto per dovere di cronaca, è entrata con 9,50...
Come dicono oggi i ggiuovani: senza!!! :yeah!)

alto23
24th April 2009, 21:31
Avresti potuto chiedergli il Re maggiore, giusto per vedere come se la cavava nel passaggio Do#-Si-Do# :ghigno:

Maledetto bastardo! (il passaggio DO#-SI-DO# ovviamente, non tu...)


A quel punto lei gira la testa di lato e mi squadra stranita; dice una formuletta imparata (evidently...) a memoria che francamente non ho neanche fatto in tempo a sentire... (Tra l'altro, ufficialmente :lol: qual è la successione di intervalli della scala maggiore?? Esiste questa formuletta, ma la ignoro...)

Provo ad azzardare... TTSTTTS, cioè Tono-Tono-Semitono-Tono-Tono-Tono-Semitono. Intendevi quella (o qualcosa del genere)?
Personalmente non ho alcuna ambizione da Conservatorio né da professionista.
La mia lettura a prima vista non è mai stata eccelsa (però migliora costantemente), il setticlavio fino a un paio di mesi fa l'avevo sentito solo nominare, le mie lacune di teoria somigliano a delle enormi voragini e per quanto riguarda l'armonia devo dire che vado abbastanza d'accordo con chi mi sta intorno... come?... ah, intendevate un'altra cosa?... Ops...
Alla fine, ho sempre suonato con uno spartito davati, quindi mi sono sempre studiato la mia particina bene bene (o almeno, meglio che potessi) e mi sono sempre limitato ad eseguire quella (cavandomela discretamente).
Però la teoria (e quel che ne consegue) mi hanno sempre incuriosito e ho cercato di acquisire delle nozioni, ma sempre in ordine sparso e "a spizzichi e bocconi". Ammiro la tua costanza nell'aver raggiunto tale preparazione da autodidatta!
Da un paio di mesi mi sto facendo aiutare da un amico molto competente in materia che innanzitutto mi ha dato un ordine da seguire, e poi mi sta davvero aprendo la mente su tante cose. Inoltre, mi obbliga a studiare (vabbè... più o meno...) con una certa regolaritÃ*.
Ovviamente non so rispondere alla tua domanda: "è davvero dannoso l'autodidattismo selvaggio?". Però, visto che hai deciso di affrontare il Conservatorio, forse hai fatto la scelta giusta nel farti seguire da un(a) insegnante. Presumo che non toglierÃ* nulla al tuo bagaglio giÃ* acquisito.

Il Fumatore di Sax
24th April 2009, 21:39
Hey Alto23!
No, no, così la conosco anch'io... Cioè, le conosco tutte così, ma mi aveva recitato proprio una regoletta.... Mah...
Comunque, visto che hai intrapreso anche tu la via dell'autodidattismo selvaggio, un consiglio: ATTENTO ALLE VACANZE!! La cosa più difficile, da autodidatti, è mantenere una certa regolaritÃ*, e in questo le vacanze sono distruttive!
Ah, sì, attento anche ALLA DOMENICA e ALLE BETULLE!! Non si sa mai,,,

alto23
24th April 2009, 22:25
Mi pareva troppo facile, infatti... :oops:
Altre formulette magiche non ne conosco. Ma se esistono sarò ben lieto di apprenderle.
Grazie per i consigli (specie per le betulle)... In realtÃ* il mio autodidattismo non è proprio selvaggio, dato che c'è quel mio amico a guidarmi... Purtroppo, anche senza vacanze, la mia regolaritÃ* non è affatto regolare (chiederò aiuto alla Marcuzzi). Però cerco di ritagliarmi i miei spazi (purtroppo non quotidianamente).

Blue Train
25th April 2009, 11:08
Ho spostato questo interessante Topic in questa Sezione, forse non è la più adatta ma sicuramente questo argomento non è da Off Topic, anzi!

Il Fumatore di Sax
25th April 2009, 11:28
Accipicchia... Che onore! :oops:

Nous
25th April 2009, 18:19
Merito del mio intervento :saputello !!