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Visualizza Versione Completa : Problema ad attaccare le note



Mandrake
22nd April 2009, 13:50
Salve
e' un annetto che mi diverto a fare si che il mio tubo emetta rumori e normalmete non ho problemi a passare da una nota all'altra "legate",
Il discorso cambia completamente se cerco di staccarle,cosa che sto cercando di fare da qualche settimana, prima il problema non me lo ero mai posto
i principali disastri sono:

1: quando l'ancia inizia a vibrare, per una frazione di secondo il volume e' decisamente superiore, poi diventa omogeneo (preciso che blocco l'ancia non con la punta della lingua ma uno/due cm piu' indietro)

2: mi e' molto difficle, specialmente sulle note basse, attaccare esattamente al momento voluto, in pratica tra il rilascio dell'ancia e l'emissione della nota passa spesso una frazione di secondo, come se l'ancia partisse "in ritardo", e l'effetto e' tanto piu' marcato quanto piu' le note sono basse e io cerco di suonare piano.

3: se l'attacco non lo faccio "di lingua" ma con una improvvisa e brusca contrazione del diafframma le cose vanno meglio, ma da cio che leggo/sento cio' non e' corretto, e comunque mi sarebbe impossibile farlo se gli attacchi dovessere succedersi molto rapidamente

Esistono esercizi specifici, trucchetti, aggiustamenti o altri accorgimenti che posano aiutarmi?

grazie
Walter

just
22nd April 2009, 14:20
ciao walter....
da principiante a principiante .....
io ho avuto ed ho gli stessi problemi e posso dirti che molto dipende dalla costanza nella pratica quotidiana, bisogna dedicare del tempo agli esercizi con lo staccato, ma anche dal setup
al riguardo (setup) mi ritengo 'testimone oculare': essendo stato costretto a sostituire il becco ho potuto verificare che con l'attuale (meyer medium chamber) riesco ad attaccare anche sul pp, cosa che prima era improponibile....
leggo poi dalla tua firma della tua 'indecisione' riguardo le ance e ne deduco che questo dilemma possa effettivamente inficiare il tuo lavoro
Concordo sul fatto che l'attacco è preferibile farlo col colpo di lingua (anche a me spesso viene istintivo farlo di gola o di 'pancia', ma sapessi le caxxiate del mio prof)

Di più..... non so ;)

Nous
22nd April 2009, 14:21
1: quando l'ancia inizia a vibrare, per una frazione di secondo il volume e' decisamente superiore, poi diventa omogeneo (preciso che blocco l'ancia non con la punta della lingua ma uno/due cm piu' indietro)

2: mi e' molto difficle, specialmente sulle note basse, attaccare esattamente al momento voluto, in pratica tra il rilascio dell'ancia e l'emissione della nota passa spesso una frazione di secondo, come se l'ancia partisse "in ritardo", e l'effetto e' tanto piu' marcato quanto piu' le note sono basse e io cerco di suonare piano.

3: se l'attacco non lo faccio "di lingua" ma con una improvvisa e brusca contrazione del diafframma le cose vanno meglio, ma da cio che leggo/sento cio' non e' corretto, e comunque mi sarebbe impossibile farlo se gli attacchi dovessere succedersi molto rapidamente

Esistono esercizi specifici, trucchetti, aggiustamenti o altri accorgimenti che posano aiutarmi?

grazie
Walter

Ciao Walter, i tuoi tre problemi sono tutti riconducibili ad una imperfetta tecnica del colpo di lingua cui credo si unisca un problema di imboccatura...spiego meglio, in attesa di confutazioni.

1) il problema dell'omogeneitÃ* del timbro e del volume secondo me dipende dal fatto che siccome non colpisci con precisione l'ancia (lo scrivi anche tu che non usi la punta della lingua, sarebbe interessante capire dove tocchi l'ancia) in realtÃ* quella è messa in vibrazione dall'aria. Da qui il volume (inizialmente) maggiore : serve più aria per far vibrare quel maledetto legno ;

2) il problema di attacco sulle note gravi potrebbe dipendere da quanto sopra (e per questo hai problema a fare attacchi sul piano) ma anche dalla gestione del diaframma (se non lo usi bene, le note gravi non le attacchi). Inoltre è possibile che tu stia stringendo troppo l'ancia, impedendole così una vibrazione più facile ;

3) l'attacco di gola, di diaframma e di altre parti del corpo diverse dalla lingua non esiste. Inoltre, presta attenzione al fiato : non devi interrompere il fiato dopo ogni colpo di lingua.

L'avevo giÃ* scritto qualche tempo fa, comunque :

* Appoggia la lingua sull'ancia. Soffia. Non esce nessun suono. Togli la lingua. Il suono uscirÃ* in maniera precisa e pulita. Questo è il colpo di lingua ;
* Come sopra, tieni il fiato costante. Appoggia la lingua e toglila senza smettere di soffiare. Questi sono più colpi di lingua, ed è la tecnica corretta per lo staccato ;
* Ripeti quanto sopra con un metronomo, con la stessa nota, aumentando gradualmente la velocitÃ*.

Quando sei pronto, compra il Detachè e divertiti :ghigno:

salsax
22nd April 2009, 14:34
quoto il Nous , lezione perfetta .
in più direi di passare ad un bocchino più immediato tipo selmer c* o equivalente ( meyer5 , vandoren...) così lavorerai meglio sulla precisione dell'attacco (per ora lascia perdere il suono ).
e come dice il Nous..... vai di Detachè :saxxxx)))

fcoltrane
22nd April 2009, 15:47
anche io concordo con il Nous .
posso aggiungere, che a dispetto del significato letterale dell'espressione "colpo di lingua",
la lingua non colpisce proprio nulla.
la funzione (come correttamente osservato dal Nous) della lingua è solo quella di interrompere il flusso d'aria.
se levi la lingua produci un suono , se la metti interrompi il suono.
la prima cosa da fare è mettere a punto una emissione che ti consenta di suonare tutto il registro con lo stesso volume e timbro ed intonazione.

il passo successivo è partire da una nota del registro agevole e provare a staccare ciò che si riesce a legare .
può essere utile andare per gradi (e quindi studiare note contigue o vicine ) per passare a note sempre più distanti quando si riesce con le prime.
la conquista delle estremitÃ* sarÃ* il passaggio successivo.
ciò che si deve ottenere è una successione di note che siano tutte attaccate con la lingua ma senza che vi sia interruzione di suono tra una nota e l'altra.
se riesci ad esempio in questo ,nel passaggio sol -sol diesis puoi passare al successivo
sol diesis la ecc..
ciao fra

Nous
22nd April 2009, 15:57
a dispetto del significato letterale dell'espressione "colpo di lingua",
la lingua non colpisce proprio nulla.
la funzione (come correttamente osservato dal Nous) della lingua è solo quella di interrompere il flusso d'aria.
se levi la lingua produci un suono , se la metti interrompi il suono.


Devio un attimo dal discorso principale (ma neanche troppo) per aggiungere una postilla a quanto scritto sopra : la lingua quindi si può usare anche per effettuare delle chiusure un pò più belle di quelle comunemente effettuate dai musicanti di banda, i quali si limitano ad aspettare che il suono si esaurisca a causa della fine del flusso d'aria.

Mandrake
22nd April 2009, 18:57
grazie ragazzi
e' sempre bello veder quanti sono pronti a perdere il loro tempo per dare una mano, grazie davvero!
provero' a seguire METICOLOSAMENTE le istruzioni ricevute

quanto tempo e' normale metterci per riuscire ad attaccare con precisione diciamo sol/sol# in successione, note da un quarto , 120 bpm ?
grossolanamente per avre un idea, ovviamente variera' individualmente ma...parliamo di 10 ore o di 100 ore o di 1000 di esercizi?

Walter

Nous
22nd April 2009, 19:15
quanto tempo e' normale metterci per riuscire ad attaccare con precisione diciamo sol/sol# in successione, note da un quarto , 120 bpm ?


Scusa, ma è sbagliato come approccio..tutti siamo diversi, io posso avere delle difficoltÃ* che tu non hai e viceversa.
Non esiste un tempo minimo per riuscire a fare qualcosa, e neppure un tempo massimo..dipende anche dal come si studia, oltre che dal quanto.
Un consiglio : suona divertendoti senza perderti d'animo, butta via l'orologio quando sputacchi nella pipa d'ottone ::saggio::

24th April 2009, 23:18
GiÃ* che ci siamo potreste spiegarmi bene il "colpo di lingua"?

Anche io da novizio ho problema quando attacco una nota bassa
dal do al si grave... insomma quelli con tutto chiuso

o meglio se sto giÃ* suonando mi riesce più facile, invece se è la prima nota nel cominciare ho dei problemi.. ci mette un pò a uscire la nota "intonata" e mi sembra anche di soffiare un pò prima che esca il suono...

da quel che ho capito leggendo ( ma ancora non provato vista la tarda ora ) dovrei "rilasiare" l'ancia nel momento in cui inizio a soffiare??

Isaak76
24th April 2009, 23:35
da quel che ho capito leggendo ( ma ancora non provato vista la tarda ora ) dovrei "rilasiare" l'ancia nel momento in cui inizio a soffiare??Non proprio, arriverai a quel livello dopo giorni/settimane di duro esercizio;
innanzitutto la posizione della lingua non deve chiudere la punta del becco, ma deve bloccare solo il movimento dell'ancia, quindi dovrÃ* stare sotto la punta e dovrai appoggiare la lingua (anche qua, non la punta della lingua , ma leggermente verso l'interno) per bloccare la vibrazione.
L'emissione all' "Attacco" (cioè non Legato) delle note gravi, dovrÃ* essere eseguito nel modo più naturale possibile .... prima di tutto i muscoli facciali dovranno stare rilassati, la mandibola inferiore non dovrÃ* creare pressioni all'ancia e sopratutto dovrai curare molto anche la posizione del Sax, se è troppo inclinato il flusso d'aria non sarÃ* diretto e avrai serie difficoltÃ* nell'emissione e intonazione.
Una volta curati questi particolari, il prossimo passo sarÃ* quello di soffiare normalmente come quando devi emettere un suono, ma tenendo l'Ancia bloccata dalla Lingua, a questo punto rilasciala di colpo e se la tua emissione sarÃ* omogenea e calibrata al punto giusto, dovrebbe partire la nota senza oscillazioni tipo "Pwa Pwa".
La cosa non sarÃ* immediata, come hanno giÃ* detto, serve molto allenamento e costanza negli esercizi.

re minore
25th April 2009, 08:41
Aggiungo un piccolo suggerimento all'esaurientissimo post di Isaak.

Generalmente i principianti che devono impararare un movimento veloce tendono a contrarre i muscoli che lo debbono compiere, e questo e' un errore perche' il muscolo contratto e' piu' lento. La lingua e' un muscolo e se non ci presti attenzione cosciente tenderai a tenerla contratta in attesa del momento fatidico in cui dovrai "rilasciarla di colpo" come giustamente dice Isaak.

Devi invece mantenerla rilassata, il movimento sara' piu' naturale, fluido, veloce e favorira' l'attacco. Per darti un'idea, anche se la posizione della lingua sull'ancia e' diversa, per il resto questo famoso colpo di lingua e' molto simile a quello che fai quando pronunci la parola "tu".

Nous
25th April 2009, 18:21
Anche io da novizio ho problema quando attacco una nota bassa
dal do al si grave... insomma quelli con tutto chiuso


Potrebbe non essere un problema dovuto al colpo di lingua, ma all'impostazione (stringi troppo, o sei troppo teso) o al NON uso del diaframma...se ti capita solo con quelle note.

2nd May 2009, 20:01
mmmhh parliamo un attimo di questa cosa del diaframma.. come faccio a capire se lo sto usando?
nel senso il prof nn mi ha mai corretto.. però alla ifne è un ragazzo che sta al conservatorio può essergli sfuggito?

Isaak76
2nd May 2009, 20:07
. però alla ifne è un ragazzo che sta al conservatorio può essergli sfuggito?Certo che no! è la base per una giusta e corretta emissione.
Praticamente, in parole povere, devi emettere l'aria dalla pancia che, contraendola in progressione tramite gli addominali (che dovranno sempre essere in tensione), avrai modo di uniformare l'emissione dell'aria in uscita.
Questo ti aiuta a controllare anche il Volume!

Mandrake
2nd May 2009, 20:59
Forse anche grazie ai vs consigli (oltre a quelli del maestro, si intende, che comunque dice le stesse cose) qualche risultato l'ho ottenuto.
Almeno cosi lui ha detto, (ma a me sembra sempre lo stesso skifo, mi sa che lo ha detto per tenermi su)

re minore
2nd May 2009, 22:06
Forse anche grazie ai vs consigli (oltre a quelli del maestro, si intende, che comunque dice le stesse cose) qualche risultato l'ho ottenuto.
Almeno cosi lui ha detto, (ma a me sembra sempre lo stesso skifo, mi sa che lo ha detto per tenermi su)

Provo a suggerirti un esercizio che POTREBBE (il condizionale e' d'obbligo) aiutarti a capire come usare il diaframma. Lo ho "inventato" in questo momento, quindi non prenderlo per oro colato.

1. Mettiti sdraiato sul pavimento (non sul letto) sulla schiena, e appoggia una cosa qualsiasi (ad esempio un mattoncino della lego, o una gomma da cancellare) sull'ombelico. Non e' necessario che sia "a pelle", puoi tenere la maglietta!

2. Ora inspira profondamente (respirazione addominale, si gonfia la pancia - e' la respirazione che ti verra' piu' naturale, stai solo attento a non gonfiare i polmoni) e il mattoncino si alzera' come conseguenza del fatto che la pancia si gonfia. Piu' gonfi la pancia e meglio e', stai solo attento.... a non scoppiare! :lol:

3. Ora devi contrarre gli addominali e poi - ed 'e il punto cruciale - espirare lentamente mantenendo gli addominali contratti e cercando di mantenere il mattoncino allo stesso livello in cui si era venuto a trovare al termine della fase di inspirazione. Per riuscirci dovresti essere costretto ad usare il diaframma, e dovresti accorgerti che la fuoriuscita dell'aria viene controllata proprio dagli addominali. Prima o poi sarai costretto a far calare il mattoncino perche' avrai esaurito l'aria, ma a quel punto dovresti aver cominciato a capire come funziona la cosa.

Prova, se funziona bene e se no avrai buttato 5 minuti.

Aktis_Sax
5th May 2009, 14:18
Io per questo esercizio uso il dizionario di greco... altro che mattoncino! E' proprio un mattone!

Comunque... come mai non sul letto?

Mandrake
5th May 2009, 19:19
Grazie Reminore

ma non ho problemi col diaframma, ne a controllarlo ne a spingere ...quando me lo ricordo :)

Isaak76
5th May 2009, 19:42
Allora mangia tanto pesce, che è ricco di fosforo!
Un'esercizio utile è anche quello di staccare in maniera progressiva, non intendo in velocitÃ*, ma in Volume!
Cosìcchè imparerai a modulare e a quantificare la giusta emissione per uno staccato pulito senza quei fastidiosi Pwa Pwa.

Devi avere Pazienza e Costanza .... aggiungiamo anche un po' di Maurizia!!!!!

re minore
5th May 2009, 21:57
Io per questo esercizio uso il dizionario di greco... altro che mattoncino! E' proprio un mattone!

Comunque... come mai non sul letto?

Perche' a seconda di quanto e' morbido il letto la schiena potrebbe essere troppo curva e non so cosa verrebbe fuori. BTW il mattoncino non serve in realta' a niente, e' solo una cosa "psicologica". Ho preso l'idea da un esercizio che ci facevano fare quando, molti anni fa, facevo arti marziali. Serviva infatti per imparare ad usare il diframma ma e' passato tanto tempo e nn mi ricordo poi cosi' bene.

6th May 2009, 00:26
Bravo :bravo: re minore, hai indicato un esercizio piccolo ma grande nel risultato.
Il problema non è riuscire a fare l'esercizio di respirazione col mattoncino,
ma acquisirne la tecnica facendola diventare propia in modo naturale.



Quando :sonno: non :saxxxx)))

Povero ma buono
Alto Super Classic Amati 78
OTTOLINK STM 7 bell metal
Soprano Grassi / Selmer C*

Federico
6th May 2009, 12:21
Io suono da due anni (quasi :ghigno: ) il mio primo maestro mi parlava sempre della respirazione usa il diaframma etc etc, ma ad esempio mi faceva fare poco pochissimo staccato, quello da cui vado ora invece mi fa fare un sacco di staccato ad esempio le scale me le fa fare prima staccate, poi legate, poi staccato e legato etc. quando gli ho chiesto ma la respirazione con il diaframma è importante, risposta: "Prima impara a suonare, vedrai che respirare verrÃ* da se :BHO: " praticamente mi ha spiegato che se ti concentri troppo sulla respirazione, perdi concentrazione per i passaggi che stai facendo, il suo consiglio è stato prima impara a far andar le dita da sole e poi concentrati sulla respirazione ::saggio::
Dal basso della mia esperienza non posso dire se sia giusto, comunque posso dire che in me ho notato dei grandi miglioramenti a livello di tecnica e velocitÃ*, perchè effetivamente quando suono penso a quello e tralascio la respirazione, che in ogni caso esercito lo stesso quando faccio le maledette note lunghe :muro((((

Mandrake
6th May 2009, 13:05
: " praticamente mi ha spiegato che se ti concentri troppo sulla respirazione, perdi concentrazione per i passaggi che stai facendo..((((

Bravo Federico
quando ho scritto che di respirare di diaframma me ne dimentico, intendevo proprio questo, se mi concentro su quel che sto facendo (il labbro, il suono, la laringe, le dita,il tempo....) perdo l'attenzione a cio' che fa il diaframma e anche dimentico di respirare, viaggio in apnea finche', ovviamente, l'aria finisce.
Un conto e' saper fare una cosa, un conto e' farla in automatico, senza necessita' di attenzione.
Questo accade per tutte le cose, magari riesco anche a farle, ma una per volta, non tutte assieme!
Il problema e' che credo causa eta' ormai il neurone sano e' rimasto solo come la particella di sodio nella bottiglia, e' quindi la multiprogrammazione mi e' negata....
ave!
:)
Walter

Federico
6th May 2009, 13:16
[
Il problema e' che credo causa eta' ormai il neurone sano e' rimasto solo come la particella di sodio nella bottiglia, e' quindi la multiprogrammazione mi e' negata....
ave!
:)
Walter

Almeno a te un neurone sano è rimasto a me manco quello :lol: :lol: :lol:

Nous
6th May 2009, 14:08
quando ho scritto che di respirare di diaframma me ne dimentico, intendevo proprio questo, se mi concentro su quel che sto facendo (il labbro, il suono, la laringe, le dita,il tempo....) perdo l'attenzione a cio' che fa il diaframma e anche dimentico di respirare, viaggio in apnea finche', ovviamente, l'aria finisce.


Il trucco è fare le cose con naturalezza..quando dormi non pensi ad ogni minimo movimento muscolare e ad ogni mutazione del tuo organismo e neanche a quando respiri...per suonare devi fare esattamente la stessa cosa :saputello
C'è da dire che la naturalezza dei gesti viene solo con la ripetizione ossessiva.

FrankRanieri
6th May 2009, 14:12
la naturalezza dei gesti viene solo con la ripetizione ossessiva.
:shock: