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Visualizza Versione Completa : Saggio allievi - The Day After



Nous
20th April 2009, 09:25
Ieri pomeriggio (finalmente) c'è stato il tanto temuto/atteso saggio allievi (organizzato dall'Anbima Lombardia, sezione di Como). Devo dire che per me è stato il primo saggio come responsabile del corso allievi della mia banda (credo sia stato anche il primo saggio allievi della mia banda, prima di me non c'è mai stato grande interesse per queste cose) e non escludo di aver azzardato delle scelte a causa dell'inesperienza nel ruolo.

Mi permetto di rendervi partecipi delle mie impressioni, così mi dite il vostro parere ;)

Innanzitutto, la mia idea di saggio è sempre stata "esibizioni degli allievi in formazioni piccole con eventuale accompagnamento degli insegnanti", laddove con formazioni piccole io intendo duetti, trii o ensemble. Ieri mi sono trovato invece in una situazione un pò strana, in cui 9 bande su 10 hanno portato delle bande giovani ad esibirsi laddove solo noi abbiamo azzardato qualcosa di più rischioso (quattro pezzi con accompagnamento al pianoforte (tre di sax, uno di flauto), due duetti (clarinetti), due pezzi in ensemble di ottoni, esibizioni solistiche dei due percussionisti). Addirittura una banda ha portato un'orchestra giovanile di 51 (contati) elementi :shock:

Credo che si tratti di due filosofie diverse, secondo me le esibizioni di insieme sono un pò meno rischiose però non permettono di far vedere il lavoro che ogni singolo allievo ha fatto durante l'anno..anche perchè c'è sempre un elemento migliore dell'altro che si fa sentire, un elemento un pò timido che si nasconde..e poi se si suona tutti insieme magari ci si può permettere di non studiare benissimo ("tanto c'è il mio compagno di sezione che mi aiuta"). Il rovescio della medaglia è che un allievo un pò emotivo messo solo davanti ad un pubblico di addetti ai lavori può avere dei blocchi o dei crolli emotivi, e in quel caso l'esibizione è rovinata o comunque peggiore rispetto a quello che si è studiato per qualche settimana. Parlando di emotivitÃ*, un'allieva si è messa a piangere pochi secondi prima dell'esibizione (per la tensione) e devo dire che è stata molto brava la sua insegnante e tranquilizzarla (poi ha suonato bene) mentre l'ensemble di ottoni si è inaspettatamente disunito. Dall'altro lato alcuni allievi hanno dimostrato una personalitÃ* inaspettata, penso all'allieva di flauto che al suo primo saggio ha portato il Minuetto della Suite numero 2 dell'Arlesienne di Bizet senza un errore o ai (miei) clarinetti che alle prese con l'Invenzione numero 8 di Bach (a due voci, come tutte le invenzioni) si sono persi e ritrovati con buona presenza di spirito.

Credo che l'esperienza sarÃ* utile a tutti loro per il futuro, il primo saggio non si scorda mai :saxxxx)))

Penso che la proposta di pezzi con accompagnamento pianistico sia stata una scelta abbastanza coraggiosa, il problema è che non essendo abituati a gestire la cosa c'è stato qualche piccolo problema organizzativo (montaggio e smontaggio tastiere in tempi da record, palco che non aveva spazio fisico per ospitarla, ...). Peccato perchè trovo che il lavoro con pianoforte sia molto utile per gli allievi (a patto di avere un insegnante che lo sappia suonare) e mi pare che il pubblico abbia gradito.

Aktis_Sax
20th April 2009, 13:38
Ciao Nous ;)

Anche noi lo scorso anno abbiamo organizzato il saggio per la prima volta. Innanzitutto, è stato un saggio completamente indipendente, non c'erano altre bande presenti... Tra l'altro, non so voi a Como, ma qui a Bergamo le Junior Band ormai nascono a decine, quindi occasioni per l'esibizione di bande giovanili ce ne sono molte... Questo per dire che il saggio allievi adotta una filosofia diversa dalla vostra banda ospite.

E' vero che sarebbe bello sentire singolarmente ogni allievo, ma è vero anche che dipende dal numero degl stessi: la banda dove suono io conta più di 50 ragazzi e adulti iscritti ai corsi, e se dovessimo farli suonare uno per uno verrebbero le 3 di mattina e il pubblico si annoierebbe. Per questo lo scorso anno abbiamo creato un saggio "misto": alcuni allievi hanno suonato singolarmente, in particolare quelle persone che avevano iniziato a suonare quello stesso anno ed erano poco pronte ad un'esibizione collettiva; altri hanno fatto dei piccoli gruppetti (da 2 a 6 persone); altri ancora hanno suonato da soli accompagnati dal pianoforte (come la sottoscritta... ho scelto io questa opzione, perchè allora di allievi sassofonisti non completamente principianti c'ero solo io, e mi sembrava controproducente fare un duetto... ma d'altra parte me la facevo sotto al pensiero di un'esibizione completamente solistica).

Risultati:
- grande interesse da parte del numeroso pubblico
- bella pubblicitÃ* per il nostro corso allievi
- bella esibizione, alternarsi tra allievi "bravini" e un po' più esperti e allievi principianti (ma molto bravi e coraggiosi ;) )

Uniche pecche:
- abbiamo svolto il saggio in un centro pubblico comunale; per alcuni problemi "tecnici" l'apertura dell'edificio è combaciata con l'entrata del pubblico... quindi immagina: abbiamo montato tutto di fretta e metÃ* degli allievi (io compresa) hanno aumentato in modo spropositato il loro grado di agitazione
- il saggio è durato un po' troppo, alla fine si vedeva il pubblico un po' stanco, anche se ha mostrato il suo interesse fino alla fine (a parte qualcuno che si è alzato dopo aver visto il proprio figlio)
- faceva un caldo assurdo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

salsax
20th April 2009, 20:52
complimenti Nous , hai avuto coraggio
l'esibizione da solista o in duo è cosa ben diversa della banda , in gruppo puoi permetterti di sbagliare , fermarti , fare finta etc.. tanto c'è sempre qualcuno che copre .
da solista con pianoforte o in duo è un'altra storia , ma la soddisfazione è superiore , non c'è dubbio e si vede il grado di preparazione degli allievi . se hai provato vuol dire che hai fiducia in loro e nel metodo di studio :bravo:

Nous
26th April 2009, 13:09
se hai provato vuol dire che hai fiducia in loro e nel metodo di studio :bravo:

Massima fiducia negli allievi, studiano tutti con impegno e passione e se non lo fanno ci pensano gli insegnanti a farli studiare :saputello
A dirla tutta, ero preoccupato non per la loro preparazione, ma per l'impatto emotivo dovuto alla scelta delle esibizioni (la cui responsabilitÃ* era mia): per un solista la tensione è maggiore che per un musicante che suona con 10 o 20 altri compagni.
Da questo punto di vista sono stato soddisfatto della loro esibizione, a parte alcuni attacchi timorosi (ma chi non sarebbe stato spaventato, al primo saggio, avanti a qualche centinaio di persone?) hanno dimostrato carattere e personalitÃ* e, spero, la consapevolezza dei propri mezzi tipica di chi sa di aver fatto un buon lavoro durante l'anno.

salsax
26th April 2009, 17:58
.... chi non sarebbe stato spaventato, al primo saggio, avanti a qualche centinaio di persone?)
io :saputello