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Visualizza Versione Completa : Meditazioni metafisiche sul suono



JazzClimber
8th April 2009, 20:43
Ciao! Nonostante la cartesiana citazione nel titolo...ho solo cercato un sinonimo per "seghe mentali"!.
Queste mi hanno fracassato il cervello nella ricerca del suono bello e ricco .
Premetto che io studio un casino sull'emssione, sulle note lunghe e suoni filati, sui vibrati jazz, su l'intonazione e sulla ricerca del suono "figo".
Ma nonostante questo , avevo sì un bel suono ( cosa che molti apprezzano ) però ero arrivato al punto di vedere su youtube kenny g, e essere al punto che mi spaccava il culo(non si può dire?) con tutto sto suonone.
Kenny g.
ripeto kenny g.
Quello che dovevano assassinare al posto di Kennedy ( vedi la barzelletta di bergonzi.) Il sassofonista piu' fastidioso e odiato dai sassofonisti del mondo e da me per primo. Ascoltavo i suoi pezzi e pensavo: Va bene improvvisazione zero. Va bene jazz zero. Ma che suono ha? figo! Anche se NON vorrei mai averlo uguale a lui. <Però penso che bisogni ispirarsi sempre a piu' persone e cogliere filtrando gli elementi piu' vicini a noi . E nel mio caso provare ad avvicinarsi a quel timbro per capire se è una qualitÃ* innata e basta>
( cmq il suo suono sentendolo, sfido a riprodurlo facilmente, a parte il vibrato che nn mi piace )

Allora ho fatto questa ricerca. ( selezione di video.)

Video n 1
http://www.youtube.com/watch?v=_nHBwgw8CK4&feature=related
Complimenti alla cantante :D Kenny ha un suono che mi piace , pieno e ricco ( a parte il vibrato )

Video n 2
http://www.youtube.com/watch?v=6AwUpiRprN4&feature=related
Anche il solo e le frasette sono analizzabili e assimilabili :)

Video n 3
http://www.youtube.com/watch?v=-MOa-f6l3qo&feature=related
Mi piace anche qui . Il batterista fa scassare.

Video 4

Ora però vediamolo in questo video. Parla per mezz'ora con una saggezza da druido dei suoi sax ( kenny G saxophones) però vediamo cm suona alla fine .
http://www.youtube.com/watch?v=HJSVSfrD_8c&feature=related
Risultato un po' scadente per una star cm lui. Il suono? non assomiglia a quello dei video.

Video 5
Altra dimostrazione del suo Soprano G con respirazione circolare( nn so se si chiama così perchè è letteralmente in G)
http://www.youtube.com/watch?v=bkA_pxHaNZQ&feature=related
Ok. Tecnicamente nulla da dire , dopotutto dimostrava come respirare sotto mille note, quindi nn era prevista una presenza armonica nel solo. Concentriamoci sul suono. ( anche perchè la respirazione circolare la so fare..) Cos'è successo al suono dei video precedenti?? mah

HO fatto la stessa ricerca su un giapponese che imitava bene kenny g( non riporto i video perkè nn li trovo piu'!! )..stesso discorso. Ma poi ho visto un live jazz senza microfoni vari e aveva un suono da Selmer SAII con Cstella...( quasi il mio passato "conservatoriale")

Io l'ho capito ( o almeno l'ho ipotizzato ). L'altra sera stavo facendo delle prove con un gruppo fusion/ progressive...con un intro molto misto tra octavarium e steps haed( che incrocio!!)
allora ho provato un microfono per fare l'improvvisazione dell'intro...alla fine sono rimasto di stucco ( così anche i miei amici musicisti) ... Ho capito che tutte ste "meditazioni metafisiche" erano inutili. Kenny G è Kenny G Solo quando usa il microfono ( e se guardate è sempre lo stesso wireless , anche se nn sono del tutto sicuro sia SEMPRE lo stesso. ) Kenny G dunque rimane un sassofonista con un bel suono nostalgico/romantico raggiungibile con la tecnologia ( oltre al lungo studio ). Si ritorna al jazz adesso :D

Beh diciamo che ci ho provato ad arrivare a questa conclusione.. Ora tocca a voi dirmi cosa ne pensate :D Guardate tutti i video!

fcoltrane
8th April 2009, 20:52
hai colto nel segno .
a volte con la giusta strumentazione tecnica (e con la giusta competenza) si riesce a trasformare il suono.
è molto utile ascoltare i musicisti quando suonano senza amplificazione e ci si rende conto esattamente di che pasta sono fatti.
dimenticavo una solo parola :reverbero. :muro(((( :evil: :muro((((
ciao fra

JazzClimber
8th April 2009, 22:14
Grazie fcoltrane! Allora la mia ricerca nn è stata vana :D continuate a dare pareri. ;)

tzadik
8th April 2009, 22:19
Questo è il Kenny giusto...
http://www.youtube.com/watch?v=24Kc0NYz7n4
http://www.youtube.com/watch?v=_e7M9qJ2QMw
http://www.youtube.com/watch?v=l1Nh0qKd2xI
http://www.youtube.com/watch?v=3W_bRtc75GA

fcoltrane
8th April 2009, 22:22
questo è il Kenny con la K maiuscola. :lol:
scusate l'ot
tra questi video con Miles si trova un giovanissimo Grossman e Evans al soprano.
Miles friends 1991
ciao fra

JazzClimber
8th April 2009, 22:32
Questo è il Kenny giusto...
http://www.youtube.com/watch?v=24Kc0NYz7n4
http://www.youtube.com/watch?v=_e7M9qJ2QMw
http://www.youtube.com/watch?v=l1Nh0qKd2xI
http://www.youtube.com/watch?v=3W_bRtc75GA
Il grande... wow lo amo sempre di +...
COmunque la mia era una sfatazione del mito di kenny g :D
Adesso tocca andare ad analizzare il resto, come kenny garret ...

tzadik
8th April 2009, 22:42
Il riverbero non c'entra assolutamente niente... quello è l'ultima cosa e comunque prima del riverbero c'è il "delay"...


Quello che sicuramente vi colpisce è il grande sustain nel suono e soprattutto la grande pulizia nell'attacco...
Si lavora parecchio di "compressione": con la compressione è possibile prendere un po' di potenza generata nell'attacco della nota e ridistribuirla omogenamente su tutta la durata della nota... tenendo i tempo di compressione più lunghi si riesce ad aumentare il sustain (appunto) e in un certo senso si riesce anche a rendere le note più "legate": come notate Kenny G non fa molto uso di frasi molto ritmiche e note molto molto corte intervallate con pause brevissime... quelle cose rischierebbero di non dare i risultati sperati!

Il microfono che usa è sostanzialmente questo (http://www.akg.com/site/products/powerslave,id,1140,pid,1140,nodeid,2,_language,EN, view,specs.html) o questo (http://www.akg.com/site/products/powerslave,id,243,pid,243,nodeid,2,_language,EN,vi ew,specs.html)... è un microfono, direi, diffuso e si vede spesso nelle chiese, in qualche TG delle Rai regionali... e mi pare anche al TG economia!

Diciamo che non è un microfono per strumenti... ed ha veramente una capsula "microscopica"... questo non si ripercuote tanto sulle frequenze che riproduce ma quanto sulle armoniche... Però essendo un microfono molto "veloce" è sicuramente molto intelleggibile... Comunque mi informo sul microfono e sul come usarlo con il mio ingegnere del suono di fiducia...

Altra nota: sul soprano usa un solo microfono e sulla campana: riprendendo il soprano sulla campana si hanno più basse frequenze e, probabilmente, si ottiene un suono che è più facilmente "comprimibile"... Dico questo perchè se c'è da microfonare un soprano con un solo microfono (capita nella maggior parte delle volte) si preferisce avere il microfono sulla tastiera e non sulla campana!

Rimane comunque il fatto che si deve suonare il più puliti possibili, dentro il microfono... Kenny G suona molto pulito e intonato, ma non è il Kenny giusto... :mha...:

JazzClimber
8th April 2009, 22:54
Grazie tzadik di queste informazioni d'oro. Senti quindi ci ho azzeccato supponendo che il 70 per cento del suo suono è permesso da un microfono?

tzadik
8th April 2009, 23:04
Beh... no...
Microfoni-pre producono un loro "suono caratteristico".

Timbricamente quasi tutti i microfoni che si tendono ad utilizzare sul sax tentano di essere più o meno "trasparenti": in generale un microfono non altera il "timbro", più che altro può riprendere il suono in maniera che venga percepito in maniera differente... e in base a questo scegli che microfono usare.
Il suono di un tenore su Shure SM58 non è lontanamente il suono di un Neumann TLM103 o di un AKG C414... ma questo non vuole dire niente... perchè all'atto pratico non microfoni succedanei: Neumann e AKG a condensatore non li riesci a utilizzare dappertutto mentre il 58 si... però il 58 ti da un suono che nella maggior parte dei casi non è esaltante...

Aggiungo che per come è trattato il suono di Kenny G nei video musicali, mi sembra molto piatto e povero...

JazzClimber
8th April 2009, 23:15
Però se mettessi il mic che usa kenny G a un qualsiasi diplomato in conservatorio che sa fare bene una nota lunga, potrebbe avere lo stesso effetto? ( presupponendo che questo diplomato abbia lo stesso setup)

Isaak76
8th April 2009, 23:15
Probabilmente andrò controcorrente (mi piace farmi del male!), ma a me il suono di Kenny G piace, se poi a uno non piaccono le sue canzoni mielose questo è un altro discorso, in termini di intonazione, capacitÃ* tecniche e quant'altro, è veramente bravo.
Provate ad ascoltare qualche canzone dell'Album "Rhythm & Romance", timbriche latine che si discostano dal suo solito modo mieloso seppur lasciando intravedere le sue solite espressioni, a me è piaciuto molto Peruvian Nights.... ascoltatela!

tzadik
8th April 2009, 23:31
Però se mettessi il mic che usa kenny G a un qualsiasi diplomato in conservatorio che sa fare bene una nota lunga, potrebbe avere lo stesso effetto? ( presupponendo che questo diplomato abbia lo stesso setup)



Uhmm... no!

Generalmente ci vuole un po' di tempo per imparare a suonare davanti a un microfono...

Per i cantanti esiste proprio una materia che si chiama "tecnica microfonica"... Il "microfono" è uno strumento musicale con caratteristiche precise e "suono" distintivo... da qui capisci il perchè di migliaia di tipi di microfoni diversi e il perchè alcuni microfoni si usano per alcune sorgenti e per altri microfoni per altre sorgenti.

Non è tanto il microfono... ma quello che viene fatto sul segnale che arriva dal microfono!!!

@ Isaak76: qui non si discute sulle capacitÃ* tecniche e se vuoi artistiche (marketing) di Kenny G... si discuteva sul fatto che certe sonoritÃ* sassofonistiche non esistono in una dimensione "acustica" (senza microfoni, senza amplificazione... senza tutto il resto).

A mio avviso Kenny G rimane un buon prodotto degli anni '80, rimasugli di smooth jazz... Personalmente preferisco di gran lunga David Sanborn (che se vuoi è stato il capostipite di tutti gli alto sassofonisti smooth jazz) e sicuramente quello più dotato!

Isaak76
8th April 2009, 23:43
Ops... scusate l'intrusione allora!!!
Comunque sia, penso anch'io che il microfono non faccia quella gran differenza, forse può smussare alcune imperfezioni, ma se uno non è intonato lì c'è poco da fare, anche utilizzando tutti gli effetti di sto mondo!.
Alla fine penso che Kenny G, come altri artisti, abbia trovato la sua sonoritÃ* ideale con quelle determinate configurazioni microfoniche, ormai il suo suono è entrato nella testa della gente e sentendolo in acustico, si ha una strana sensazione, non è detto che suoni peggio, più semplicemente siamo noi a non essere abituati a quelle sonoritÃ*.

JazzClimber
9th April 2009, 08:53
tzadik
Ot : ho provato un Sennheiser e835. Sarebbe un buon acquisto?

tzadik
9th April 2009, 10:36
Io tra i Sennheiser prenderei solo l'MD421... te lo dico perchè ho avuto (e poi rivenduto) un MD441 del 1978... e come microfono risultava parecchio "setoso" e "opaco": direi ottimo sulla tromba e sugli altri ottoni per farci jazz, scarso sul sax...

Considerando che l'MD441 costa circa 1000€ nuovo... i microfoni Sennheiser inferiori quasi certamente hanno i "difetti" del MD441 ma enfatizzati: diciamo che chi (cantante) compra un Sennheiser è perchè vuole una chiara colorazione sui medi, che sul sax non serve! Secondo me i medi devono essere più naturali possibili, quindi un Sennheiser non va bene... e infatti vedi anche quanti cantanti usano Sennheiser (pochissimi).

fcoltrane
9th April 2009, 11:55
effettivamente il termine reverbero è improprio,
desideravo solo evidenziare che il suono di kg (minuscolo) è costruito con tutte quelle splendide diavolerie che le macchine consentono.
non mi esprimo sul suono (anche questo minuscolo :lol: ) ma ritengo che un musicista debba essere riconoscibile con e senza amplificazione (e non tendere a mascherare il suono con tutti
quegli effetti).
ciao fra

tzadik
9th April 2009, 12:11
Il caso di Kenny G (ma anche di tutti gli altri artisti smooth jazz) è abbastanza particolare...

Nel jazz di solito non si fa uso di compressione (o almeno così massiccia, seppur trasparente)... lo stesso apparato elettronico che permette a Kenny G di avere quel suono, puoi anche ottenere suoni super "trasparenti" (perfetta ripresa del suono acustico del sax)...
È soltanto una questione di settaggi e di necessitÃ*...
Ma ti dirò di più: per suoni "trasparenti" e "naturali" di solito devi usare un armamentario (tra microfoni e outboard) anche più costo di quello che usa Kenny G.

fcoltrane
9th April 2009, 12:20
in realtÃ* preferisco ascoltare i sassofonisti senza alcuna amplificazione.
alcuni dei migliori concerti che ho ascoltato erano in questa dimensione.
sono consapevole che per ottenere questo risultato l'armamentario da utilizzare è costoso,
ma credo che non vi sia altra strada .
ciao fra

tzadik
9th April 2009, 14:11
Beh... sì, se sono sassofoni jazz... è naturale che è più figo sentirli in acustico.

A me è capitato di vedere dal vivo Lee Konitz dal vivo a novembre 2008... siccome il service non era all'altezza (dalle mie parti trovare un service all'altezza è IMPOSSIBILE se si vuole spendere meno di 1000€)...

Konitz in un teatro da 500 posti ha preferito suonare in acustico... e ha fatto bene... io ero in quinta fila e il sax si sentiva benissimo... il resto merda: non si capiva nemmeno cosa stesse facendo il contrabbasso!!! :mha...:

Sax O' Phone
9th April 2009, 14:25
Ottime disquisizioni tecniche, ma... visto il titolo, vorrei fare delle annotazioni: questa ricerca artificiosa del suono la trovo superflua e deleteria; il suono va coltivato, siamo d'accordo, ma secondo me dev'essere l'espressione spontanea della nostra ricerca, ovvero ognuno ha un suono differente comunque, essendo il corpo di ognuno una cassa di risonanza armonica abbastanza unica; è pur vero che se provate ad ascoltarvi in cuffia dopo esservi ben bene microfonati, scoprirete che l'aver interrotto la routine della pratica (e del proprio ascoltarsi) introducendo il microfono (anche puro e semplice) vi indurrÃ* ad una maggiore attenzione, e forse vi ascolterete con una maggiore innocenza ed imparzialitÃ*, a tutto giovamento del suono che producete... Ovvio che poi, raffinando le tecnologie e gli strumenti, potremo anche arrivare ad una definizione del suono che meglio ci rappresenti, ma continuo a pensare che questa costruzione del suono a tavolino sia deleteria... ed è anche per questo che non sopporto neppure il suono di kennyg: potete dirmi quel che volete ma continuo a sentirlo come artificioso e figliondrocchiesco... :ghigno:

tzadik
9th April 2009, 14:39
Deleterea a casa...
Necessaria su palchi di un certo tipo...

fcoltrane
9th April 2009, 15:02
io sono per la ricerca sulla produzione del suono intendendola come ricerca dell'emissione ideale.
però ritengo che le informazioni di chi sa come amplificare e registrare siano utilissime.
in questo senso sia le informazioni di Tzadik sia quelle di Federico che ho trovato su questo forum reputo interessantisssime.
ciao fra

Sax O' Phone
9th April 2009, 15:07
Certo hai ragione! la mia era solo un'osservazione deontologica: vorrei sentire i Pink Floid suonare senza nessuna amplificazione o strumenti elettronici, oppure meglio ancora se si scambiassero i palchi e gli strumenti p.e. con i Chieftains! :lol:
Io penso che l'eccellenza di un tecnico del suono sia quella di essere il più trasparente possibile: pensate p.e. ad un'eccellente presa audio di un'orchestra classica.
Insomma, è come nell'ambito della fotografia: io vengo dalla vecchia scuola (antica, direi) ed ho passato giornate e nottate in camera oscura, con gran dispendio di energie e risorse, studiandomi ed inventando tecniche di stampa e sviluppo p.e. per produrre una solarizzazione a colori, o un'immagine line-art; quando dopo innumerevoli tentativi riuscivi ad ottenere qualcosa di decente, dopo ore & ore di lavoro, era come una magia, e ne traevi pure una certa soddisfazione. Ora con il computer puoi ottenere gli stessi risultati in un microsecondo, spostando un punto di controllo di una curva: da una parte amplia esponenzialmente le possibilitÃ* creative e d'espressione, ma dall'altra ti espone alla banalitÃ* della tua produzione...

JazzClimber
9th April 2009, 18:09
è vero!
Beh io ho risolto i miei dubbi. E' stato molto utile. Sono arrivato alla conclusione che non è impossibile avere il suono di kenny g. Adesso però preferisco lavorare ascoltando altri jazzisti ( veri ) e lavorare sul suono acustico, che è la vera sfida per un sassofonista.
Per tZzadik: Taglio la testa al Toro . consigliami un microfono che sia ben manipolabile con frequenze, e che sia abbastanza trasparente da non modificare in un verso solo il mio suono. ( scommetto che mi dirai che sono vago :D )

tzadik
9th April 2009, 19:07
Facciamo chiarezza...

Io ho fino adesso ho detto che si possono ottenere alcuni risultati sonori utilizzando in un certo modo l'outboard (quello che tra il microfono e il PA)....
Detto questo... se il materiale che entra non è il microfono non ci sono santi che tengono... :mha...:
In realtÃ* intonazione e anche tono si possono correggere (ci sono macchine che lo fanno... secondo me in alcuni ambiti sono parecchio usate queste macchine) ma diventerebbe controproducente... Bisogna studiare!!!

@ JazzClimber... dai un'occhiata ai miei post nella sezione "Elettronica" del forum... Un buon microfono che non costa tanto... che suona naturale potrebbe essere questo (http://www.electrovoice.com/products/83.html)... dai un'occhiata su eBay... lo trovi a 120€ spedito: microfono da live...
Microfoni "da studio" per registrarsi a casa... ce n'è un'infinita e per tutte le tasche!


Personalmente sto pensando di munirmi di un microfono "a nastro"... ma vedrò di questo il prossimo anno forse...

JazzClimber
9th April 2009, 20:14
Thanks. Allora se me lo consigli seriamente lo prendo.
ah ultima cosa io per adesso ho un microfono UhfSR40 akg... che ne pensi?

Sax O' Phone
9th April 2009, 21:18
Scusa tzadik, approfitto della tua disponibilitÃ* e competenza: ma questo mic che hai segnalato, se lo attacco ad uno Zoom può funzionare? O devi andare in un mixer/ampli etc? Premetto che sto giÃ* usandone uno con attacco Cannon da mixer ridotto a mini-jack e tramite il gain dello Zoom funziona... :?:

tzadik
9th April 2009, 22:06
Thanks. Allora se me lo consigli seriamente lo prendo.
ah ultima cosa io per adesso ho un microfono UhfSR40 akg... che ne pensi?


Non conosco il sistema in questione... digitando su Google quella sigla... viene fuori un ricevitore UHF (non un microfono!): sarÃ* anche onesto, la domanda che dico a tutti quelli che manifestano uan certa idiosincrasi verso i cavi: hai necessariamente bisogno del wireless!?
La domanda potrÃ* sembrarti provocatoria... ma visto che se i sistemi wi-fi non sono ultra professionali... puoi avere parecchi perdita di frequenze e di dinamica...
Succede la stessa cosa con i "gelati" da canto... ma meno enfatizzata!

Conclusioni: se non sei in un palco tipo Vasco Rossi... e non devi muoverti in un raggio superiore di 10 m... un microfono wireless è inutile... e se vuoi anche controproducente!

tzadik
9th April 2009, 22:36
Scusa tzadik, approfitto della tua disponibilitÃ* e competenza: ma questo mic che hai segnalato, se lo attacco ad uno Zoom può funzionare? O devi andare in un mixer/ampli etc? Premetto che sto giÃ* usandone uno con attacco Cannon da mixer ridotto a mini-jack e tramite il gain dello Zoom funziona... :?:


Funzionare potrebbe funziona...
In che "Zoom" dovresti entrare?

L'N/D468 (come lo sono anche l'SM58, il Sennheiser MD421... etc etc) è un microfono dinamico quindi un microfono passivo (non richiede alimentazione supplementare)... Se vuoi entrare dentro una pedaliera per chitarra devi sbilanciare il segnale con un cavo cannon ---> jack mono!

Essendo aggeggi digitali... non hai problemi di impedenza (o almeno non dovresti): pur considerando che l'eventuale pedaliera è progettata per ricevere segnali hi-z (segnali ad alta impedenza... dai pickup), l'impedenza in ingresso della pedaliera dovrebbe permetterti di collegare... rimane il fatto che comunque sbilanci il segnale e questi comporta un perdita di 10 dB nonchè ti manca la protezione da eventuali ronzii o loop di massa...
Sul range dinamico del "pre" dello Zoom non dirti molto, ma se giÃ* per entrare utilizzi parecchio il gain in realtÃ* non si rompe niente... tipo con un N/D468, che è un microfono al neodimio, ma con tanto neodimio... potresti (hai più probabilitÃ*) di mandare in saturazione l'entrata (nel caso fosse giÃ* preamplificata): quei microfoni lì hanno un output molto consistente per essere microfoni dinamici (superiore anche alla maggior parte dei condensatori da palco da canto)!

Se vuoi collegare un microfono con uscita bilancia a bassa impedenza (un semplicissimo microfono che non sia da karaoke) ti consiglio di prenderti un pre tipo questo (http://www.behringer.com/EN/Products/MIC100.aspx)... lo sfrutti come DI al contrario: una DI tipicamente prende un segnale sbilanciato a impedenza abbastanza alta e lo converte in un segnale bilanciato a bassa impendenza (per renderlo più trasportabile senza disturbi), qualche DI fa anche il contrario...
Questo pre (tutti i pre tipo questo) fanno la stessa cosa: puoi entrare con un segnale bilanciato (microfonico) e uscire con un segnale sbilanciato a impendenza non troppo alta: a te serve quello... poi con un cavo jack-jack entri nello Zoom.
Tutto questo casino ti risparmi anche perdite nella dinamica... generalmente le pedaliere digitali (soprattutto se sono economiche) dal punto di vista della dinamica non sono proprio consigliate... Generalmente vedrai tanti metallari avere cose digitali, perchè i metallari di bassa lega della dinamica fanno a meno...
Ma su strumenti a fiato serve... è una delle poche cose che ci distingue dal "resto del mondo"!

Sax O' Phone
9th April 2009, 23:08
He, grazie tzadik, ma hai capito Roma per Toma, o meglio sono io che ho generato la confusione! Io parlavo del registratore digitale Zoom H2 che uso per registrarmi e poi riascoltarmi... :oops:
Comunque grazie anche della segnalazione del pre, che sicuramente sarebbe un accrocchietto utile in ogni caso! ;)

tzadik
9th April 2009, 23:22
Le considerazioni sulle differenze di impedenza e caratteristiche del segnale valgono sempre...

Puoi sempre prenderti un H4 che ha gli ingressi bilanciati... ;)

Il pre, con aggeggi simili... ti conviene sempre averlo... la qualitÃ* dei pre (se effettivamente ci sono) di sicuro non fa gridare al miracolo! :roll:

puffosky
9th April 2009, 23:23
a me non è mai piaciuto.
ci ho trovato sempre, e oso dire in ogni nota, un che
di sdolcinato, affettato, "falso".
più vicino a parer mio a un'esibizione di tecnica strumentale,
e anche di suono (per me insopportabile) che alla musica.
(e ho il massimo rispetto per la musica leggera, Frank Sinatra ad esempio
è stato il maestro di tanti anche nel jazz).

Se si cerca il suono pulito ad ogni costo, penso non si possa
andare molto avanti. Sanborn, che a me non sembra poi tanto smooth, altera
le note e le trasforma, usa stonature ad arte.

E il maestro dei sopranisti, Coltrane, non aveva certo un suono limpido
e sempre pulito.
Ma il blues, dov'è?

:saxxxx)))

tzadik
9th April 2009, 23:52
Sanborn usa molto growl e ha un suono molto armonico... anche tu hai un Dukoff e dovresti sapere cosa vuol dire!

Coltrane è fuori scala... aveva un suono pulito e nasale, tipico Selmer!
Oltre al suono... il resto!!!

Kenny G nemmeno a me piace, ma è sicuramente un gran professionista!!!

10th April 2009, 09:54
Mi prosterno di fronte alla competenza microfonistica di alcuni di voi (dico sul serio).

In materia sono un ignorante. Ho sempre preferito il suono acustico. Mi obbligarono una volta ad acquistare un microfono: ce l'ho ancora ma dorme il sonno del giusto. E' uno di quei "cosi" con la pallotta esterna in spugna (a condensatore, può essere?...) che si montano sulla campana. Non lo uso praticamente mai, anche perchè ha una pinzetta molto "mordace" e non mi piacerebbe vedere sul bordo della campana il segno dei suoi "dentini"...

Quando mi amplificano lascio fare agli altri, ma di solito, anche se non dico niente, ho l'impressione che il suono venga comunque fuori falsato.

tzadik
10th April 2009, 10:36
Non è "cultura microfonista"... è questione di sapere come ottenere certe sonoritÃ* in determinate condizioni...

Io faccio 50/60 concerti all'anno, in diversi ambienti: teatri, auditorium, chiese, capannoni, all'aperto... Il suono "naturale" del sax è decisamente difficile da riprendere... per farlo hai bisogno di cose parecchio costose...
In sostanza, il suono del sax... in certe condizioni, non può essere soltanto curato "sul sax", ma va curato anche "esternamente al sax": non necessariamente tutti lo capiscono... quante volte ci è capitato di sentire un concerto jazz e alla fine del concerto: "bello ma che suono di merda"...

Io ho visto Lee Konitz rifiutare la "riamplificazione" per causa di service non all'altezza (fonici e materiale) (e non si sentiva il contrabbasso)...
Ho visto un concerto di Pharoah Sanders dove c'era un feedback ogni 43 secondi di media (e non c'era nemmeno un microfono a condensatore sul palco) e dove non si sentiva il contrabbasso...
Capisci che anche in certi casi... i professionisti si sbattono... poi sta a ognuno di noi, capire se è giusto!
Il tuo suono può essere bello o puoi percepirlo bello nel raggio di 2 metri... ma se a 20 metri è una merda, uno deve farlo notare!

fcoltrane
10th April 2009, 13:14
E il maestro dei sopranisti, Coltrane, non aveva certo un suono limpido
e sempre pulito.
Ma il blues, dov'è?

:saxxxx)))

singolarmente siamo daccordo sul principio kg ha un suono insopportabile.
ma diamo ai termini un significato opposto.
se consideri il suono in quanto tale :pulito e limpido sono caratteristiche del suono di Trane.
non è la prima volta però che discorrendo con un sassofonista su questi argomenti mi capita di essere su posizioni del tutto difformi.
in quel caso si discuteva di un sassofonista (Brecker) sicuramente di statura diversa da kg ma il discorso è analogo , anche nel suono del grande Brecker manca qualcosa che è presente nel suono di Trane.(ma nulla ha a che vedere con la limpidezza o con la pulizia).
lo stesso Miles si divertiva a prendere in giro Marsalis e Berg dicendo ora all' uno ora all'altro che gli era sembrato che il suono del musicista si era molto avvicinato a quello di Trane, creando antagonismo tra i due e spingendoli a suonare al meglio
ciao fra

Sax O' Phone
10th April 2009, 14:39
Riguardo al suono metafisico... del Trane ho una mia ipotesi: come definirlo? Mi accorgo che ha una sua particolaritÃ* molto specifica, indipendentemente dallo strumento e dal periodo! Ora non ricordo chi esattamente ne ha parlato, credo fosse proprio Bergonzi alla masterclass: se ti telefona un amico, quando rispondi tu sai immediatamente chi è, dopo solo poche sillabe; forse era una domanda relativa alla ricerca della personalizzazione del suono; credo che volesse intendere che comunque è una cosa naturale ovvero, per come l'ho capita io, quando finalmente ti liberi di tutti i paletti tecnici/stilistici che hai dovuto/voluto importi, ecco che la tua espressione ed il tuo suono diventano naturali e conformi al tuo modo d'essere. Credo non sia solo una questione di cassa armonica, di set-up o strumento, etc. Sono arrivato alla conclusione che sia il proprio modo d'esprimersi, come quando si usa la parola nel dialogo/discorso; ascoltate il primo Trane e ditemi che non riconoscete la sua intensitÃ*! Coltrane non è mai banale o casuale: è sempre molto concentrato ed attento, sia che si tratti di uno standard, di un blues, di una ballad o del free puro; a volte mi pare che il suo suono non sia così pulito e perfetto, ma sicuramente la sua intenzionalitÃ* è costante ed evidente. Se qualcuno vi avvicina per dirvi qualcosa di molto importante e vero, e voi siete disposti ad ascoltarlo, anche se il suo modo di comunicare può essere frammentato, imperfetto o la scelta delle sue parole non sempre illuminante, rimane la sostanza del contenuto!
Per finire, credo che questa sia la caratteristica che veramente differenzia Coltrane da qualsiasi altro tenorista, seppur grande o migliore di lui tecnicamente. Forse sul soprano non lo considero così inarrivabile: trovo che Lacy ed anche Bechet gli siano superiori nell'aver sviluppato il suono, appunto, di questo strumento; certamente intenso come giÃ* dicevo! Kennyg (continuiamo a nominarlo, ma dovremmo piuttosto autocensurarci) è del tutto irrilevante, a mio avviso, sia per quello che produce che per i contenuti (inesistenti) che vorrebbe comunicare. Sanborn è di tutt'altra levatura!... e non che la soluzione sia semplice: Davis e Coltrane dopo di lui sono tra i pochi privilegiati che son riusciti ad esprimere contenuti artistici ed immaginativi senza compromessi con il loro Sé creativo, mantenendo un'ottima indipendenza ed affermazione commerciale.... scusate la lungaggine...

fcoltrane
11th April 2009, 14:57
concordo con quasi tutto.
un unico appunto tenoristi migliori di Trane non ne sono ancora nati.
:lol:
ciao fra

Sax O' Phone
11th April 2009, 15:54
:lol:
Giusto, ma io intendevo dei suoi contemporanei, o antecedenti: mi sembra che potrebbero esserci almeno una decina di tenoristi indiscutibilmente validi sia stilisticamente che tecnicamente: è pure vero che il Trane li ha spazzati via secondo me proprio per la sua implacabile capacitÃ* espressiva, per l'ampiezza delle sue invenzioni musicali, per la profonditÃ* emotiva delle sue affermazioni sonore...
Come diceva Bird, se non vivi quell'esperienza, come puoi suonarla? Forse la vera fonte di grandezza di Coltrane sta proprio nella sua ricerca spirituale: semplicemente questo.

fcoltrane
11th April 2009, 16:49
" ma io dicevo dei suoi contemporanei o antecedenti"
anche io :lol: :lol:
ciao fra