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Visualizza Versione Completa : Improvvisazione jazz: come lo fate? Per accordi o?...



pizzic77
8th April 2006, 15:12
Quando voi improvvisate, come lo fate?

Mi spiego meglio: c'? chi improvvisa sugli accordi, chi utilizza una scala per ogni accordo del pezzo e chi invece lavora sui centri tonali.....

Voi come fate?

15th April 2006, 08:51
Io lavoro molto sul suono e sulla sua emotivit?, non seguo uno spartito particolare ma mescolo anche le scale ad altre note che vengon fuori solo dalle mie dita perch? non le penso...

pizzic77
15th April 2006, 15:34
Concordo con te sul suono e sulla sua emotivit?....per? uno schema di partenza non lo hai?

D'accordo suonare secondo il proprio stato d'animo, cosa fondamentale, per? come fai a costruire una linea melodica durante un'improvvisazione?

A caso? Lo chiedo perch? io ? gi? un p? di tempo che mi arrovello su questa questione....ed ancora non ho ancora completamente chiaro quale sia il percorso che vorrei seguire.....

18th April 2006, 10:36
beh, a questo punto mi verrebbe da dire che "dipende da quello che suoni"! Certamente non puoi suonare a caso su un pezzo scritto perch? non avrebbe senso; ma puoi aiutarti con tutto ci? che ti senti in quel momento, se hai una parte da solista puoi variare la melodia abbellendo le note scritte con l'aiuto di scale, arpeggi, glissati e chi pi? ne ha pi? ne metta....insomma, credo che la scelta sia libera e varia, ovviamente sono richiesti il senso del ritmo, il gusto per la melodia e possedere un buon orecchio; ma penso che tu non ne hai bisogno.

Nel caso in cui non sei d'accordo con la mia opinione, non sei obbligato a seguirla, aspettiamo le indicazioni degli altri e alla fine tra le diverse tesi e antitesi verr? fuori una sintesi generale valida per tutti.

Ciao

pizzic77
18th April 2006, 11:04
Sono d'accordissimo con la tua opinione, credo che le percezioni del momento siano fondamentali in un qualunque tipo di improvvisazione: ci sono volte in cui sono molto ispirato e potrei far durare un solo venti minuti, cos? come altre volte che se suono per due minuti ? gi? tanto.....

La mia domanda era per? leggermente diversa, magari l'ho posta male io........su un pezzo jazz, come per esempio "Autumn in New York" come ragionate per improvvisare....per accordi, scale, centri tonali?

Io sono cinque anni che studio il sax, ed ho avuto vari insegnanti (strumento, musica d'insieme e armonia jazz) ed ognuno di loro mi ha dato delle linee guida diverse per improvvisare.
La mia domanda era legata soprattutto a conoscere il vostro tipo di approccio all'improvvisazione, dato che attualmente ho una grande confusione in testa....

30th April 2006, 06:23
Pizzic77...diciamo che i tre elementi da te additati sono in realta' un tutt'uno ;) !
E' importante conoscere le SCALE relative agli ACCORDI, ed indivivuando il CENTRO TONALE sai con certezza dove sei, cosa suonare, e di conseguenza come sviluppare una frase che al momento "senti" dentro.

Lo so..sembra un casino esagerato, ma ti garantisco che non lo e'. E' un po' come parlare : conoscere L'ALFABETO relativo alle PAROLE, ed individuando il CENTRO DEL DISCORSO sai con certezza cosa dire e come sviluppare la frase che al momento hai maggiore esigenza di esprimere.

Il nostro cervello ha dovuto elaborare tutto cio' prima di consentirci di aprire bocca in un discorso :roll: !
Con un po' di tempo e buona volonta', questo nostro "processore biochimico" (del quale FORSE utilizziamo solo il 20% !) puo' sviluppare questa stessa facolta' anche in ambito musicale.

Le arti impongono sempre una conoscenza tecnica da mettere poi al servizio del proprio gusto, dei propri sentimenti, del proprio umore, e quindi della libera espressione individuale :smile: .

Ciao

pizzic77
30th April 2006, 11:42
Grazie della risposta.....questa questione mi ha sempre messo un p? in crisi, nel senso che ho conosciuto persone che mi consigliavano un solo tipo di approccio, mentre ho capito ormai che non si tratta di utilizzare un approccio o un altro...dipende tutto dove vuoi arrivare con quello che dici mentre suoni.....

Credo sia importante conoscere le scale, sapere quale sia il centro tonale del pezzo, per? ho raggiunto la conclusione che la conoscenza degli accordi sia fondamentale per un qualunque tipo di improvvisazione...suonare cos?, facendo sentire i cambi da un accordo ad un altro ? molto complesso, per? procura una variet? pazzesca in quello che suoni....altro che i centri tonali!!!!!!!!

Ho raggiunto questa conclusione suonando Round About Midnight: il chitarrista con il quale suono mi aveva detto di suonare in Fm.....ho seguito il suo consiglio, ma poi dopo ho suonato sulla progressione degli accordi....Non c'? confronto!!!!

Questa ? la via!!!!!!!!!!

dodo_dj
19th May 2006, 00:18
x quanto mi riguarda x l improvvisazione ancora nullla... nn riesco ma io credo che una cosa ke deve nascere dadentro e poko x volta!!! ;)

Alessio Beatrice
19th May 2006, 18:52
Bhe, tra improvvisare solo sull'accordo principale e suonare "in rpogressione" come il brano vuole c'? sicuramente la sua bella differenza... Comunque all'inizio va bene anche nel primo modo, l'importante ? PROVARE!

15th September 2006, 19:10
Mi sembra che quando improvviso suono sempre nello stesso modo... ossia faccio molto spesso gli stessi passaggi e stesse idee fatte precedentemente.... come faccio a cambiare un po e migliorare un po??

pizzic77
16th September 2006, 01:45
ascolta tanta musica e trascrivti le frasi dei musicisti che ti piacciono...
Così amplierai il tuo vocabolario e svilupperai nuove idee...
Fidati, secondo me è l'unico modo possibile....

5th November 2006, 13:35
Questa idea di ascoltare e trascrivere le frasi piu belle e' ottima. Pero' ho un problema.. come faccio a trascriverle? Nel senso, io non sono (ancora spero) un grande esperto, sono agli inizi e anche con le note mela cavo sul pentagramma ecc ma dall'alscoltare e sapere cos'e'.......non ho idea di come fare... Come?! :grin:

pizzic77
6th November 2006, 01:49
Quando trascrivo cerco di capire quale sia la nota di inizio e quella finale della frase...Cantandola, magari provando a beccarla con il sax....
Poi cerco di trovare le note rimanenti...importantissimo secondo me è riuscire a cantare la frase nella maniera più precisa possibile...

Poi comunque esistono dei programmi che permettono di rallentare i file mp3..io cominciai così!

6th November 2006, 12:40
devo provare..

pizzic77
6th November 2006, 13:04
Magari non cominciare a trascrivere Charlie Parker....comincia con Miles Davis o Chet Baker....

7th November 2006, 15:58
bè si effettivamente trascrivere charlie parker..è decisamente impossibile..ma no non fattibile..bye babyes :yeah!)

12th January 2007, 00:03
mi potete dire quando bisogna utilizzare la pentatonica per improvvisare e dove? mi spiego.. posso utilizzarla su tutto un brano anche se gli accordi variano?

pizzic77
12th January 2007, 15:02
Dipende dal brano...e da quanto sai usare la pentatonica....

Danyart
12th January 2007, 17:47
Premetto che ho una discreta preparazione da autodidatta su scale, accordi, arpeggi ecc... Un tempo avevo provato a trascrivere alcuni assoli, a cominciare proprio dai miei! poi quelli di Rollins, straordinari. Ma mi sono stancato subito, anche se la cosa era abbastanza utile. Per diverso tempo ho cercato di improvvisare sugli accordi, nel senso più stretto della cosa, usando basi aebersold, molto belle e utilissime, ma anche questo modo rendeva tristemente meccanica la mia improvvisazione. Ho così iniziato, o meglio ripreso, dopo uno studio ed ascolto generale del pezzo, compresi basso e pianoforte, ad improvvisare seguendo il mio istinto, dimenticando quasi sempre la progressione armonica del brano. So che sembra strano e assurdo, ma anche Chet Baker (che a me non piace!) si muoveva più o meno così, anzi, non leggeva nemmeno la musica. Insomma, è come se avessi nella mente la progressione armonica ma, in realtÃ*, non ricordo le sigle e le note in senso concreto. Mantengo questo approccio quasi sempre, ho difficoltÃ* nei brani con cambi di accordo superveloci come Giant Steps, ma riesco ad applicarlo anche in 26-2 e Nefertiti, oltre, ovviamente, al jazz modale , funky e free, ambiti in cui mi muovo maggiormente. Non consiglio a nessuno questo mio approccio all'improvvisazione, ma continuerò ad applicare questo mio modo personale nell'affrontare la composizione istantanea.

bb
26th June 2007, 16:34
Ciao pizzic 77 (non so il tuo nome).Personalmente parto prima dalla conoscenza del tema e del giro armonico.Per giro armonico intendo la funzione dei gradi.Quando mi "gira bene nelle orecchie" mi suono il pezzo anche in altre tonalitÃ*,per non essere vincolato solo a quegli accordi,ma al "loro significato".Dopo vedo anche se posso riarmonizzare dei punti,ad es con sostituzioni di tritono o quant'altro.Fondamentale secondo me è arpeggiare gli accordi e di uguale importanza capire i centri tonali che li legano.Poi ho delle sonorita' che amo particolarmente ed uso in vari modi.Es,se devo suonare do lidio su un Cmaj 7 posso pensare sia alla scala lidia di do,sia alla maggiore di sol (stessa roba,ma diverso concetto) o alla pentatonica maggiore di re e cosi' via.Cmq dipende anche dal pezzo e dal mood.Se devo suonare un funk suono piu' le pentatoniche ad es. alterando di tanto in tanto.Altra cosa buona è conoscere dei temi per poterli manipolare durante il solo.Ad es, se suono un rhythm change devo sentirmi cosciente di almeno 3,4 o magari anche piu' temi per poterli citare o no ,ad es.oleo,anthropology,the theme e rhytm- a -ning.Certo è un discorso un po' lungo.....

Smog graffiante
27th June 2007, 00:26
Ciao Pizzic77,
premettendo che non sono un gran conoscitore di armonia e di scale e robe modali varie,devo dire ke per me improvvisare è la cosa + bela che ci sia... :grin:
sai,quando piglio il sax,suono un tema che so...amche scemo...e poi improvviso...5...10 minuti........a volte(per ora non troppe)anke di +...e non solo col sax!!Ache con la tastiera!!...anzi...se devo essere sincero,a volte è li che compongo i mie solo migliori dal punto di vista armonico...anche se poco espressivi e non pienamente controllati...
col sax,se posso darti un'opinione personale,la cosa su cui è + bello improvvisare è la scala blues..è troppo divertente!!!!

Cmq,io per improvvisare parto sempre dalla tonica centrale.poi vario,salti di 3(i miei preferiti) o anche di seconda poi quarta,terza,quinta...arpeggi,glissati...non roba difficile(non sono ancora così bravo)l'importante però............è che il pezzo ti prenda...
un pezzo puù essere bello quanto ti pare,ma per farlo improvvisato bene bisogna sentirlo dentro come una parte di se stessi,come un fuoco che non riesci a fermare...deve essere come qualcosa che + fai e + continueresti a farla....
per me l'improvvisazione è un modo per dire le cose,è+ parole uno conosce meglio potrÃ* dirle

Non so quanto ti possa essere stato utile questo filosofeggiamento sull'improvvisazione,spero almeno un po'...

Smog

(mica mi menate ora che vi ho detto ke mi diverto anche a suonare con la tastiera...vero?? :grin: :lol: )

pizzic77
27th June 2007, 10:10
Grazie a tutti!!

La mia domanda risaliva a un pò di tempo fa...mi erano venuti dei dubbi su quale logica seguire per improvvisare perchè c'è stato chi mi diceva di suonare pensando eslcusivamente alle scale (sbagliatissimo) e chi invece mi diceva di suonare pensando solo per accordi...

In questo tempo invece, ho ampliato quello che è il mio bagaglio tecnico e di orecchio, e ho capito che uno non deve pensare nè per scale nè per accordi....bensì per suoni!!!
Certo, le scale ti permettono di avere alcuni tipi di suoni (ed alcune scale sono più caratteristiche di altre...) ma quello che ho capito che uno deve pensare ai suoni da utilizzare, e così improvvisa!!
Ovviamente per arrivare a questo è necessario un bagaglio musicale ampissimo, è necessario conoscere gli accordi, le scale ed avere anche un orecchio musicale ben sviluppato!
questa è la conclusione cui sono arrivato io, ed ora (dopo qualche anno di riflessioni...) ho deciso di seguire questa via!!!

x bb: anch'io uso il tuo metodo di approccio ad un brano :grin: !!!

Fabrysax
7th February 2009, 16:09
Ricordo un aneddoto:
seminario a Parigi con ospite Dick Oatts(gli intenditori sanno chi è),
gli viene posta la domanda "lei signor Oatts con che criterio elabora i suoi assoli?"

GRANDE LA SUA RISPOSTA: "BOOOOOHHHHHHHH!!!!!!!!!USO LE FRASI CHE MI VENGONO IN MENTE!!!!!!!!"

GRANDE RISATA DA PARTE DEL PUBBLICO CONSAPEVOLE DELLA SUA GRANDEZZA(A 16 ANNI SUONAVA GIÃ* COME SOLISTA NELLA BIG BAND DI TRAD JONES)