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Visualizza Versione Completa : Quale effetto per il mio sax



zard
25th February 2009, 23:41
Ciao a tutti. Ho deciso di acquistare un modulo di effetti da collegare al microfono del mio sax tenore e soprano. Voglio precisare che il risultato che vorrei ottenere non è quello di stravolgere il suono del sax ma solo quello di ottenere un suono moderno, tipo quello che si ascolta nei cd di musica moderna.
Qualcuno ha qualche consiglio sul tipo, marca etc?

tzadik
26th February 2009, 22:09
Premesso che il thread non è nella sezione giusta...

Cosa intendi per "effetto"?

"SonoritÃ* moderna" e "suono che senti nei dischi" sono cose che non hanno alcun significato... Il suono del sax deve essere fatto da chi suona (il sax).
La "ripresa" in fase di registrazione può darti uno grande spettro di opzioni... ma non riesce a influenzare più di tanto il TIMBRO MADRE del suono...

almartino
26th February 2009, 23:32
Ciao zand,
credo che puoi trovare informazioni interessanti qui:
viewtopic.php?f=14&t=7105 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=7105)

ciao
Al

tzadik
26th February 2009, 23:50
In sostanza non si capisce cosa intendi per "effetto"... ::saggio::

Riverbero, compressore, equalizzatore... effetti di modulazione, effetti di doubling...
Ci sono tante cose che si possono fare...

Se, invece, magari, sei soltanto insoddisfatto delle tue registrazioni casalinghe... allora bisogna analizzare il problema pezzo per pezzo!

zard
27th February 2009, 12:32
Sono molto contento della tua risposta. Pensa ero convinto che bastava soffiare dentro il sax e poi esisteva un effetto che sistemava tutto!!! Anche le scale le note e l'improvvisazione!!!!!!!
Dalla tua risposta si potrebbe evincere che i professionisti quando registrano collegano al sax il primo microfono che capita e via.
Non mi risulta. Anzi so per certo e per esperienza che in sala si utilizzano diversi sistemi per processare il suono.
La mia domanda comunque riguardava le esibizioni live.

Cosa intendi per "effetto"?

"SonoritÃ* moderna" e "suono che senti nei dischi" sono cose che non hanno alcun significato... Il suono del sax deve essere fatto da chi suona (il sax).
La "ripresa" in fase di registrazione può darti uno grande spettro di opzioni... ma non riesce a influenzare più di tanto il TIMBRO MADRE del suono...[/quote]

Ctrl_alt_canc
27th February 2009, 15:07
intanto calma perchè tzadik aveva ragione...sei stato piu che vago...mica tutti usano gli stessi effetti! dai dei dischi di riferimento,qualcosa! "quello che si sente nei dischi" è indice di una persona che è convinta che sia sufficiente un rack effetti per avere il suono che si desidera (tant'è che chiedi quale usare!). Non fuziona così...spiegati meglio e dicci cosa vuoi nello specifico e vediamo cosa si può fare!



Pensa ero convinto che bastava soffiare dentro il sax e poi esisteva un effetto che sistemava tutto!!! Anche le scale le note e l'improvvisazione!!!!!!!

ah,hai pure sbagliato i congiuntivi :D-:

tzadik
27th February 2009, 15:11
Allora un "effetto che sistema tutto" non esiste...
Esiste una serie di cose che puoi fare su un suono, che non necessariamente sono necessarie.

Un professionista affermato (ma non solo un professionista), di sicuro ha in testa un'idea molto chiara di come percepire il suono: questo lo facilita in alcune scelte.
All'interno della "catena audio", il microfono è la cosa che più semplicemente puoi vedere come uno "strumento musicale": ne esistono miriadi di tipi, tutti suonano differentemente uno dall'altro, ognuno ha un suo "suono" (che puoi distinguere, in certe condizioni)... ognuno ha la sua dinamica..
Ci sono microfoni "colorati" e "trasparenti", microfoni che suonano "chiari" e altri che suonano "scuri"... Poi c'è anche da considerare il trattamento sul segnale che arriva dal microfono. Vero è, che nella maggior parte dei casi, il microfono che ti permette di usare il meno possibile "quello che c'è dietro il microfono" di solito ti da i risultati migliori.

Molto importante è anche il monitoraggio (anche qui ci sono monitor migliori e monitor peggiori)... e il controllo dei volumi di palco (se è un "palco")... se tu non ti senti bene, difficilmente produrrai un buon suono e viceversa... qui non c'è niente di elettronico: è semplicemente un meccanismo psicoacustico.


Posso dirti che per tanti sassofonisti a certi livelli (alti-ssimi livelli), la scelta dei microfoni/outboard, per il live, si fa.. ma si fa da decenni.
Ovviamente questi girano anche con un ingegnere del suono competente!

zard
27th February 2009, 22:24
Non voglio fare nessuna polemica.
Nella mia domanda, per prima cosa ,ho precisato di avere in mente di acquistare un multieffetto, o processore di suono.....scusatemi ma non sono pratico di elettronica e non so esattamente come si chiama; diciamo qualcosa tipo lo yamaha SPX 900.
Mi risulta che questi tipi di accorgimenti sono molto usati. E' chiaro che sono alla ricerca di soluzioni non troppo costose, e che non necessitano di ingegneri del suono o similari. Aggiungo che intenderei utilizzarlo solo ed esclusivamente nell'ambito di musica pop, escludendone tassativamente l'impiego nel jazz.
Grazie a chi mi ha giÃ* risposto, e a chi volesse aggiungere altri suggerimenti.

Ctrl_alt_canc
27th February 2009, 22:26
si ma io non ho ancora capito che suono cerchi...o comunque,che cosa desideri venga applicato al tuo suono. Con un buon equalizzatore puoi fare miracoli,ma non rendere un suono brutto un suono bello! ;)

dimmi un disco o un video dove c'è un sax col suono "effettato" che ti piace,e vediamo! E' probabile che abbia usato un compressore e un pizzico di delay,in genere sono i filtraggi piu comuni,ma non è detto! Ascolta Brecker,e non la finisci più di elencare gli effettometri usati :lol:

tzadik
27th February 2009, 23:30
Guarda per esperienza... lascia stare i multieffetti (se non sono di livello super pro... vedi i TC Helicon per voce: meravigliosi)

Tu di cosa hai bisogno!? Effetti di ritardo (riveberi/delay + accessori) o equalizzazione/compressione...

Nel pop si utilizzano le stesse identiche "macchine" che si usano nel jazz, ma vengono settate diversamente...
Se nel jazz puoi fare volentieri a meno del compressore se hai un ottimo microfono e un buon pre (se il microfono è ottimo puoi quasi fare a meno dell'equalizzatore).
Nel pop, vuoi esigenze di dinamiche inferioriori... devi usare il compressore e se non hai compressori di un certo tipo devi ricorrere in maniera retro attiva anche all'equalizzatore.

Come riverberi io ti consiglio (da provare): Lexicon MPX110 e TC Electronic M350. Sono 2 ottime macchine... completamente diverse come sonoritÃ*... il Lexicon è un riverbero più avvolgente mentre il TC è un riverbero più cristallino e dettagliato... Io ho il Lexicon, appena ho soldi mi prendo il TC.

Il Yamaha da te citato... mi sembra abbastanza superato... comunque ricordati che una volta trovato 2 o 3 riverberi il resto nemmeno lo usi...
Altra cosa molto molto importante: i riverberi non si sommano: a un suono giÃ* riverberato non si può aggiungere ulteriore riverbero!!!
Se suoni dal vivo... e hai le condizioni per usare riverbero in spia, quel riverbero puoi gestirtelo tu... Il riverbero, sul segnale che va alle casse fuori (PA), sarÃ* nel 95% diverso... quindi c'è la necessitÃ* di sdoppiare il suono che arriva dal tuo microfono... con il sistema che hai tu in mente, non puoi farlo... con il sistema che adotto io: sì! Anzi ho un pannello con tutte le uscite separate (suono riverberato e suono non riverberato) e la possibilitÃ* di usare un qualsiasi effetto per chitarra, senza perdere dinamica.

Per preamplificatore e compressore di consiglio di spendere! Il compressore è una brutta bestia... di tutte quello che puoi collegare dopo il microfono è quello che riesce fare i danni sul "suono"...
Per l'equalizzatore, sulla una fascia di prezzo media, non ho visto ancora niente meglio del Presonus EQ3B che (equalizzatore mono canale, 3 bande completamente parametriche): costa sui 100€
Ci sono da considerare sempre i channel strip (pre eq e comp su un unica unitÃ*).

docmax
28th February 2009, 00:07
Caro zard.
L'argomento degli effetti come vedi è tostissimo... per impegno tecnico e per la necessitÃ* di investirci un bel pò di risorse (leggi pure soldini).
Io, praticamente, per ora ci ho rinunciato: ho preso un mic discreto (grazie ancora a tzadik) e lasciando mano libera al fonico (verificando che almeno mi faccia uscire il suono del sax).
Del resto ho assistito recentemente ad un concerto di Stefano Cantini (tenore e soprano) e ti assicuro che andava quasi flat ma... che suono!
So perfettamente che non ti ho aiutato, ma più che un parere tecnico volevo portarti serenitÃ*: suona e divertiti... un sax, con o senza effetti, se suonato dignitosamente, forse non come nei cd moderni ma fa sempre il suo bell'"effetto".
Max

tzadik
28th February 2009, 03:25
... un sax, con o senza effetti, se suonato dignitosamente, forse non come nei cd moderni ma fa sempre il suo bell'"effetto".
Max

Questa è la regola numero zero...

Personalmente mi fa un po' di "senso" vedere che hai tutto quell'armamentario di sax che hai e che tu creda di ottenere tanto spendendo poco/niente...
Se vuoi riprendere certe "frequenze" belle degli strumenti vintage devi per forza spendere...

Per dirti, la scheda tecnica di Shorter prevede 2 microfoni sul sax (nastro+condensatore capsula larga) per un valore di circa 5000/6000€ e niente compressori! (Anche Bosso usa un microfono a nastro...)

Ahimé, esistono microfoni che valgono/costano come la somma del valore di ogni tuo singolo sax... che per darti "buoni" risultati devono essere collegati ad apparecchiature che valgono come la somma del valore dei tuoi sax più il microfono che vale come i tuoi sax... Questi "eccessi" alla persona comune non servono ma in studio di incisione si: in studio (o comunque registrandosi) si riescono a capire molto meglio le differenze che possono darti i vari anelli della catena.


L'importante quando vuoi cominciare a inserire certe "cose" in macchina quando vai a suonare... è di avere in testa chiaro cosa ti serve!
Il suono lo migliori (anche di parecchio) solo utilizzando preamplificatori esterni al mixer... ma giÃ* partendo con un buon microfono (il primo anello della catena, spesso dove si tende a risparmiare di più) cominci a semplificarti la vita.

tzadik
28th February 2009, 17:41
Io, praticamente, per ora ci ho rinunciato: ho preso un mic discreto (grazie ancora a tzadik) e lasciando mano libera al fonico (verificando che almeno mi faccia uscire il suono del sax).

Il Raven è un microfono molto più che "discreto"... se senti male: chiedi sempre al fonico di "spegnere tutto" e riportare l'equalizzazione in flat e di ripartire a fare i suoni (se sa cosa vuol dire): è nel tuo diritto di musicista, se lui (fonico) non è competente, ricordagli sempre che il sax è uno strumento "acustico" non va amplificato, va riamplificato (senza presunzione)!!!
Se parli con ste cose con un fonico: ti dirÃ* sempre che ci sono problemi di ambiente, bla, bla, bla... mentalitÃ* del fonico!
Un ingegnere del suono, ti viene vicino ti ascolta e ti dice "vediamo cosa possiamo fare".
Ho suonato in una chiesa "moderna" con più di 10 secondi di riverbero... 80 coristi in parte, batteria analogica (non elettronica): riuscivo perfettamente a capire cosa faceva il basso... cosa facevano le varie sezioni del coro... cosa facevo io: un vero ingegnere del suono.
Fuori nelle casse... ha fatto una cosa molto furba... ha calcolato "approssimativamente" (oppure no!?) le frequenze che l'ambiente giÃ* amplificava da solo (risonanza) e le ha escluse dall'impianto, per andare ad amplificare solo le frequenze che in quel ambiente (#£$%°£#) tendevano a decare: il tutto senza usare compressione sui fiati (sulle voci tocca sempre usare qualcosa), giusto dei riverberi "brillanti". La stessa persona mi dice: "hai quel microfono... usiamolo!", "Oggi hai questo microfono... meglio se non lo usiamo!"...
Capita la logica che lui usa per dirti quello che devi usare... ti torna sempre comodo.


Se suoni con il microfono tanto vicino... ti basta tagliare qualche dB sui bassi (di solito sui mixer sono centrati sugli 80 Hz e valuta se attivare il low cut/high pass): di norma bastano 4 o 5 dB...
Il microfono che hai (che abbiamo) è giÃ* piuttosto dettagliato nella parte alta dello spettro (tipico dei microfono Blue e dei Rode)... pastrocchiare troppo sulle alte frequenza può portare a un inacidimento del suono complessivo: cattiva cosa!

Comunque, per equalizzare tiene sempre presente il dominio di frequenze in cui si muove il sax (l'estensione in note... convertita in frequenze) e condidera le armoniche relative a quelle frequenze: cioè considera multipli interi di quelle frequenze... se per esempio il sax non "buca il mix", basta aggiungere qualcosa tra i 4000 e 5000 Hz ma sempre poca roba bisogna sempre considerare anche le frequenze che arrivano dagli strumenti!
Ci sarebbe anche da considerare l'efficacia dell'equalizzatore... ma poi non la finiamo più!




Del resto ho assistito recentemente ad un concerto di Stefano Cantini (tenore e soprano) e ti assicuro che andava quasi flat ma... che suono!

Di solito, se microfoni e pre sono buoni, in "flat" il sax giÃ* "spacca"!

docmax
28th February 2009, 18:39
Caro Tzadik, resto proprio basito da tanta competenza tecnica (io non sono proprio in grado di aggiungere una virgola alle tue considerazioni).
Mi fa piacere che ho ancora tanto da imparare (sono stato sempre affascinato dal sapere) ma con il poco tempo a disposizione, dovendo ottimizzare tutte le cose che ho da fare (e ti assicuro la mia occupazione principale mi assorbe molto tempo), viste le possibilitÃ* di una non molto più elastica etÃ* cerebrale, devo talvolta tagliare dolorosamente qualche obiettivo...
E' per questo fatto che mi vedi rinunciare ad approfondire l'aspetto della ripresa sonora...
Il senso di quel che volevo dire è che preferisco impegnarmi nella produzione di un bel suono sul mio sax e di suonare bene (tanto di questi tempi nel mio caso suonare per qualcuno è diventato fenomeno piuttosto raro). Ora ho anche un microfono che mi piace (più di quelli con i quali ho avuto occasione di suonare) e ho un minimo di setup per arrivare fino al mixer in grazia di Dio. Per ora sto tranquillo (sic et simpliciter) così.
Comunque siccome non si finisce mai di imparare, osserverò gli sviluppi dell'argomento, seguendovi così come era (mutatis mutandis) per i peripatetici ai tempi di Aristotele.
Max

tzadik
28th February 2009, 20:26
Sono cose che riesci a imparare sperimentando sul campo...

Sono convinto che arrivi a un certo punto dove dici: "*****, ho il suono che voglio!". A quel punto paradossalmente devi trovare il modo perchè il tuo suono (tu) riesca a percepirlo bene anche in diverse tipologie di ambiente e in condizioni diverse... Puoi usare microfoni differenti, puoi usare settaggi diversi, puoi variare il tipo di monitoraggio fatto sta, tutto questo fa parte del "gioco".
Io non sono un professionista ma mi è capitato di suonare in ambienti molto disparati e di avere problemi di "percezione" ancora prima di avere problemi di volume: sia "non sentirsi" sia "sentirsi male" sono "problemi" che ovviamente vanno risolti differentemente.

Ogni cosa che può modificare il suono che arriva del sax dal microfono, se usata, male può fare danni (tanti d'anni)!
In più c'è da dire anche che meno strada fa il segnale, più intatto rimane (qui sarebbe un momento da approfondire il discorso, ma potrebbe venir lunga e alla fine non si arriva a qualcosa di univoco).
Quindi bisogna capire bene cosa si vuole come "effetto"!

zard
8th March 2009, 01:45
Volevo ringraziare a tutti per i preziosi consigli. Mi sto attivando, poi vi comunicherò le scelte e i risultati, spero buoni.
Ciao

tzadik
8th March 2009, 02:10
Siamo qui per condividere ed aiutarci a vicenda! :-leggi-:


Mio consiglio: fidati poco di chi vende e fidati di più di chi usa giÃ* quello che vuoi comprare: in sostanza quando devi comprare devi avere giÃ* le idee chiare soprattutto se intendi comprare in un negozio "analogico"... Ci sono parecchi forum di materiale pro/audio, dove praticamente tutta la roba che trovi sul mercato è ben recensita da decine e centinaia di persone... In qualche forum spesso sconsigliano di cercare informazioni su internet, ma è una visione "italica" della cosa... Le informazioni vanno comunque filtrate... però sono sempre informazioni.

rena
12th March 2009, 22:32
un mixer di buon livello, con effetti incorporati ti risolve il problema:
ad es soundcraft mfx8 con effetti lexicon incorporati (in pratica l'mpx 550, ovvero l'entry level della linea professionale lexicon)
fai però attenzione che l'intera filiera sia di qualitÃ*: dal micro alle casse, altrimenti, ad es se usi roba cinese tipo beheringer, energy, alto ecc sei punto e a capo

tzadik
13th March 2009, 02:10
Con un mixer di un buon livello non risolvi niente o al massimo risolvi poco...

Per un mixer di livello alto... il costo è di circa 100€ a canale: il canale comprende pre equalizzatore e le varie mandate... Con un pre da 100€ sei giÃ* molto più avanti!
Gli effetti di un mixer analogico sono soltato miscelabili!
Tu hai l'effetto con "n" variazioni e basta... con il manettino sul canale puoi solo regolare il mix tra segnale dry e segnale wet (che passa attraverso)...
Quindi di gestibile hai molto poco... È anche vero che di solito i tempi di riverbero e di decay sono settati in maniera intelligente ma spesso per ottere il risultato migliore si cerca sempre un mix intelligente (ma leggero) tra delay e riverbero.
L'MPX550 non è un riverbero "entry level": non è un PCM... però gli algoritmi tra riverberi di fascia bassa media e alta sono molto molto simili, se non uguali in qualche caso, cambia il tipo di intervento che puoi fare sull'algoritmo ed eventualmente il numero/tipo di connessioni... Spesso gli effetti costano perchè sono effetti "true stereo".

La filiera dev'essere di qualitÃ* omogenea, le casse spesso risultano essere i punti più deboli...
Per il sax ci vuole almeno un buon cono da 12"... su casse economiche meglio andare subito sul cono da 15". Paradossalmente con un paio di ottime cuffie si è molto più sicuri!
Sui microfoni/pre/comp ne ho giÃ* parlato... il discorso è un po' più complicato e meno evidente però si riesce a venirne fuori spendendo non moltissimo.

rena
13th March 2009, 21:35
ma fondamentalmente il mixer ti serve per il live o per studio?

zard
13th March 2009, 21:37
Live

tzadik
13th March 2009, 21:53
Prenditi un channel strip!, e un buon effetto separato (evita Behringer, Alesis e simili....)

Se devi gestire un solo microfono... un mixer ti è inutile: ti serve un pre, un equalizzatore e volendo un compressore... altro è superfluo!

rena
14th March 2009, 15:43
live può significare suonare in un gruppo che ha giÃ* mixer ed effetti, in tal caso il channel strip
(consiglio dbx) + effetto separato va bene, ma se hai bisogno di un piccolo impianto perchè lavori da solo (almeno sax + computer + eventuale micro per voce) allora ci vuole un mixer

se scegli di spendere abbastanza dai 1000 in su allora vai su un mixer senza effetti (soundcraft serie M, mackie VLZ, allen heat, ma c'è anche altro) + un buon effetto (con lexicon anche con 500 euro hai qualcosa di buono, con yamaha devi salire abbastanza se vuoi SPX 2000, che è l'unico che tiene testa a lexicon) senza contare eventuale compressore ecc.....

altrimenti un buon mixer con effetti e il soundcraft MFX 8: praticamente è il FX 16II in piccolo (stessi pre amp professionali, stessi effetti, ma con meno canali e mandate), con effetti lexicon abbastanza validi programmabili in 3 parametri. In questo campo (mixer con effetti non esiste di meglio): alesis, yamaha, montarbo, allen&heat fanno tutte roba inferiore, non ti fare abbindolare dall'interfaccia USB o firewire che propongono
Ho scelto soundcraft dopo aver usato di tutto, compreso il digitale yamaha 01/V96, ottimo per lo studio ma carente di quel calore in live che solo l'analogico riesce a dare

per il live più impegnativo io uso MFX 8 + due casse RCF ART 710 (finale digitale, 750 w cad), mentre per le piccole cose ho risolto con una soluzione all in one (Schertler Unico: è un combo con tre ingressi e riverbero a molla in classe A, 180 w, idealle per strumenti acustici. E' una ditta svizzera che produce roba di qualitÃ*, anche se un pò costosa)

tzadik
14th March 2009, 16:25
Io mi concentrerei sul gestire il segnale del sax e basta... per il gruppo il mixer lo prendi a parte!

Channel strip, posso quotare i pre della DBX e in parte gli equalizzatori, per i compressori, se sono DBX inferiori al 160A sono inutili... non valgono quello che costano!
Il DBX160A è un gran compressore però può non essere il massimo perchè gestisce automaticamente il tempi di attacco/rilascio e la curva di compressione, senza considerare che è un compressore che "senti" e questo a tanti può non piacere... il compressore che uso attualmente da risultati molto superiori a un prodotto simile (nell'uso che devi farne: sax!).

Channel strip discreti possono essere l'Eureka della Presonus (pre in classe A, equalizzatore eq3b... e sezione comp derivata dal vecchio BlueMax) o eventualmente un TL Audio (però pesa!)
Riverberi siamo lì... o Lexicon o TC Electronic!

Federico
14th March 2009, 17:13
Io mi concentrerei sul gestire il segnale del sax e basta... per il gruppo il mixer lo prendi a parte!

Channel strip, posso quotare i pre della DBX e in parte gli equalizzatori, per i compressori, se sono DBX inferiori al 160A sono inutili... non valgono quello che costano!
Il DBX160A è un gran compressore però può non essere il massimo perchè gestisce automaticamente il tempi di attacco/rilascio e la curva di compressione, senza considerare che è un compressore che "senti" e questo a tanti può non piacere... il compressore che uso attualmente da risultati molto superiori a un prodotto simile (nell'uso che devi farne: sax!).

Channel strip discreti possono essere l'Eureka della Presonus (pre in classe A, equalizzatore eq3b... e sezione comp derivata dal vecchio BlueMax) o eventualmente un TL Audio (però pesa!)
Riverberi siamo lì... o Lexicon o TC Electronic!
Ogni thread che leggo sono sempre in contrasto con te :evil: senza offesa ;) ok che il 160 è un ottimo compressore ma costa parecchio, direi che anche i 266 sempre della dbx non sono male, non è un 160 ma dire che sono inutili è un parolone, inutile è un MDX 2100 della beringheer ( o come si scrive)

tzadik
14th March 2009, 21:43
Il punto è: come devi utilizzare il compressore!?
Il 160A è un ottimo compressore, che ha il suo colore, ha la sua storia... Su un basso e su un rullante è semplice da usare e molto efficace... Sulla voce o su sorgenti che hanno variazioni di dinamica non costanti può non essere così efficace come su altre sorgenti.
Gli algoritmi del 160A sono molto sofisticati (parlo di algoritmi per calcolare il tempo di attacco/rilascio che nel 160A sono automatici): non sono gli algoritmi di un autocomp-Behringer, lo sappiamo tutti!!! :-leggi-:

Però parliamo chiari... se la "catena" è ben fatta il compressore può non servire, specie se si fa jazz... Se fai lavorare bene tutto e cerchi la massima "trasparenza" e "naturalitÃ*" del compressore riesci a fare anche a meno...
Se vuoi suoni stile "soli di sax anni '80" o suoni di sezioni fiati "muro" tipo EWF o TOP, il compressore ti serve... però devi smanettarci parecchio sopra!

Se ti serve necessariamente il compressore e vuoi che si senta (la compressione bene o male nella maggior parte dei casi, porta anche un alterazione di alcune frequenze)...
il 160A per il live è il top!
Se non sei sicuro che il compressore ti serva, ma vuoi comunque qualcosa di "trasparente"... il 160A non è il prodotto giusto!
È come fare classica con un Dukoff... :ghigno:

Secondo me, se la compressione che vai a fare è leggera 2:1/3:1 e comunque a una soglia di intervento alta, un 160A non lo sfrutteresti.
Un 160A può convenire comprarlo usato, ma ripeto, dipende da che sonoritÃ* ricerchi.

Io ho l'RNC, che è un prodotto abbastanza introvabile in Italia... la caretteristica principale è che è un compressore "trasparente".
Tra comprare un 160A usato e l'RNC che ho... non c'erano tanti euro di differenza... ho preferito un compressore impostabile (mi pare che anche tu abbia fatto le stesse considerazioni ;) ) e ho preso l'RNC che è un compressore ottimo (cercati le recensioni e gli users).

Comunque RIPETO, dipende che uso devi farne, se vuoi un compressore che comprima bene un po' tutto e facilissimo da usare: il 160A è il prodotto giusto... viceversa no.

La compressione è la cosa più difficile da "impostare" (beh, no c'è anche la compressione in multibanda...), quindi bisogna andarci cauti, un qualsiasi compressore settato male può rovinarti il suono, che sia un DBX professionale da 500€, che sia un Behringer da 80€.

Federico
14th March 2009, 23:52
Effetivamente io quando faccio jazz (nel senso che suonano i musicisti bravi, io non sono in grado :muro(((( ) non uso mai la compressione anche perchè o sempre avuto a che fare con musicisti che sanno stare davanti a un mic e che non usano i mic a clip (nel jazz è inutile).
io sono della vecchia scuola, sono vicino ai 40 :cry: meglio noon comprimere che rovinare il suono ::saggio:: comunque un 160 a 3.1 con threshold a 0 vedi che comprime lo stesso quel minimo che serve, sempre che tu sia in situazioni grosse, logicamente in un pub dove asento il sax in acustico è inutile

tzadik
15th March 2009, 00:18
Quoto pienamente...
Potendo, anche io evito la compressione (specie se riesco a usare i miei microfoni "pregiati")...
Io ho un compressore "trasparente", corro meno il rischio di fare danni, però il rischio rimane sempre...

Dipende comunque come si vuole usare il compressore... lo usi o per omogeneizzare le dinamiche è un conto, ma per esempio in casi "pop" lo puoi usare per aumentare il sustain (per fare lavorare "meglio" i delay): questo lo fai anche in considerazione del contenuto musicale che devi trattare (non ci mandi dentro... bebop)...
Per avere sustain extra dovresti settare un tempo di rilascio più lungo (del necessario, e magari abbassare anche un pelino la soglia) che probabilmente il 160A non può darti... comunque ci sono dei limiti in tutti i sistemi.
Oggettivamente se hai da comprimere un rullo o una sorgente che tende ad essere parecchio on/off... con un 160A è semplicissimo, con un compressore con tutti i parametri regolabili ti vanno via 5 minuti... e dal vivo se devi cambiare qualcosa su 160A hai comunque più rapiditÃ* di intervento.

Con microfoni a condensatore a capsula larga, non incollati alla sorgente (sax), la compressione è superflua... ma anche con un ribbon :amore::


P.S.: visto che l'ho trovata posto questa recensione (http://www.ziomusic.it/news/viewnews.php?id=19117) del AudioTechnica AT4040...

Federico
15th March 2009, 13:28
Grazie per la recensione, anche se io ormai non le bado più, dopo una vita che leggo sound&light una rivista del settore tecnico, ho capito che le recensioni sono inutili, le migliori sono quelle che puoi fare te sul campo ;)
Per quanto riguarda al soglia di rilascio e attacco effetivamente è vero ched sul 160 non si può regolare però il 160 secondo me e il top, senza andare a spendere na super cifra, altrimenti si passa al mitico pream-comp. avalon 737a :ghigno: Guarda ti allego una foto di una decina di anni fa, sono sempre stato appasionato dei dbx :ghigno: e anche delle birre :lol: :lol: :lol:

tzadik
15th March 2009, 15:26
Guarda non ho dubbi che un channel strip Avalon come il tuo, abbia più "carattere" di un DBX 160A, che sicuramente ti da molte più potenzialitÃ* e opzioni che non un 160A!
Ripeto, dipende dove devi andare ad usarlo e come/quanto...
Per l'utente medio usare un DBX 160A è oggettivamente più semplice da usare... e nello stesso tempo può darti risultati molto molto buoni senza difficoltÃ*...
Per un utente che intende sperimentare... un 160A può avere qualche limite.
:-leggi-:

Se hai occasione, prova l'RNC che ho io... su quello sono convinto che ti ricrederai!
Della FMR Audio ci sono anche il RNLA che si ispira come sonoritÃ* al vecchio LA-2A... e il PBC che a occhio suona molto valvolare come compressore (qui però come costo siamo giÃ* sopra a un 160A!).

saxluis
9th September 2009, 12:33
Ciao tzadik vedo che sei preparatissimo, per questo ne approfitto per chiedrti un consiglio...Ti spiego, completati gi studi in conservatorio, oltre a continuare nel mio ambito, mi son buttato un po' a fare musica leggera in duo sax e voce...da premettere che non ho mai avuto a che fare con roba elettronica quindi non ho alcun tipo di conoscenza su componenti elttronici, tranne per esperienza diretta con quello che ho acquistato e che uso da un paio di anni...Ti spiego: ho un semplice impianto costituito da 2 casse yamaha msr400, un mixer yamaha mg 82 cx con effetti incorporati, una scheda audio edirol ua 25, per il sax uso uno shure beta 98 h/c e mi trovo benissimo, per la voce uno shure sm, le basi escon fuori dal portatile...Il consiglio che vorrei, visto che sento sempe parlare di compressore, è necessario aggiungerlo a questo impianto?Per quanto riguarda altri effetti per il sax mi consigli di mettere un componente aggiuntivo per monitorare meglio solo gli effetti sul sax? Considera che gli effetti del mixer ovviamente una volta che ne scegli uno, rimane quello per tutti i canali presenti sul mixer, mi spiego meglio se scelgo reverb 1 perche' mi sta bene sulla voce, sara' reverb 1 anche sul sax a prescindere se preferisco effetti differenti...Alla luce di questo, quali sono le cose che aggiungeresti per migliorare il tutto? Ti ringrazio anticipatamente! ;)

tzadik
9th September 2009, 14:53
Beh... il compressore è un processore di dinamica... sul come, dove, perchè usarlo si dovrebbe aprire una discussione interminabile!

Con il compressore si possono fare tante cose: belle e brutte... Generalmente su tracce "musicali" il compressore può essere usato per portare "sopra il mix" (ovviamente quando è una cosa che si può decidere) una determinata sorgente... serve, non serve? Dipende: in un duo non ritengo che sia utile usare un compressore non ne vedo il motivo: le basi midi o non midi sono quasi sempre belle compresse (come praticamente tutti i dischi di musica "commerciale"). sul sax usando un microfono a clip hai giÃ* dinamiche "compresse": o meglio le dinamiche le gestisci direttamente dallo strumento e non gestendole dallo strumento più regolando la distanza dalla campana dal microfono!

Il tuo mixer ha giÃ* un compressore... quindi un'idea su quello che fa puoi giÃ* fartela... ovviamente su quel compressore hai una curva di compressione pre impostata e il gain make up è automaticamente impostato in base alla posizione del manettino... a occhio potrei pensare che su quel mixer il compressore è messo in parallelo!

Per quanto riguarda gli effetti: visto che devi suonare sopra una base basta che cerchi l'effetto giusto per il sax... e lo usi su tutte le tracce...
Un possibile upgrade potrebbe essere il mixer...

Clarsax
9th September 2009, 19:53
Tornando in termini di multieffetto, siccome sto cercando di chiarirmi le idee anche io e gironzolo quÃ* e lÃ* trovo che ci sarebbe anche il
Lexicon MX200 che in un sito ha quasi lo stesso prezzo del TC M350 com'è?

tzadik
9th September 2009, 20:40
Il Lexicon MX200 ha gli effetti editabili via USB... l'M350 no...

Diciamo che l'MX200 è più pensato per lo studio... mentre l'M350/M300 (come anche il Lexicon MPX110/MPX100) sono più live oriented e possono essere usati probabilmente con maggior semplicitÃ* per gestire effetti anche su un singolo canale: hanno per esempio la possibilitÃ* di un usare un semplice footswtich analogico per controllare il tap tempo... invece di fare con un controller midi...
Detto questo con tutti i riverberi citati finora puoi usarli parallelo (esci da un aux in pre fader e rientri in un canale) sul mixer o in serie in un rack.

L'M350/M300 invece è dual engine: ha 2 processori completamente distinti puoi usarli in cascata o separatamente... sui Lexicon MPX100/MPX100 non hai questa feature: non è detto che necessariamente serva! Nei Lexicon hai giÃ* dei preset con 2 effetti leggermente impostabili e poi li misceli... sul TC invece i 2 effetti che puoi usare in cascata li gestisci separatamente...

Riverbero TC e riverbero Lexicon anche nei multi effetti di fascia consumer hanno colori differenti... di solito siamo più abituati al riverbero Lexicon, di solito...
Comunque io fondamente ho nel rack un Lexicon e mentre nella scheda ho un riverbero TC: sono ottimi tutti e due... il TC è più faticoso da settare, a sentirlo sembra molto più hi-fi... :mha!(

Federico
9th September 2009, 20:51
A livello di prodotti consumer ( e anche professionali :ghigno: ) sono meglio i lexicon dunque ti consiglio vivamente l'MX200 ;) provato e testato personalmente vale più di quello che costa, certi riverberi sono molto vicini alla serie PCM (che è la serie professionale) il TC non lo ho mai sentito

piffero
13th September 2009, 22:41
hò deciso di costruirmi le casse acustiche perchè non ne posso più di tutti quegli impiantini con le casse tutte uguali di plasticone che suonano tutte alla medesima maniera ,voglio casse per mandarci le basi e il sax lo suono acustico le faro con sospensione pneumatica a tre vie rivoglio il bel saund delle casse di una volta naturalmente per locali tipo pub con max 40 50 persone dentro cosa ne pensano i nostri esperti?

tzadik
13th September 2009, 23:21
Beh... se trovi dei progetti per casse a 3 vie da PA: buona fortuna!

Un mio amico voleva fare la stessa cosa... progettini in giro li trovi: come costi spendi circa 4 volte di quello che costa un buona cassa (attiva o passiva che sia), la resa sarÃ* molto inferiore!

Avere un cassa a 3 vie, significa avere 2 crossover e se non sono settati con i tipi di cono, con la struttura fisica della cassa... intorno alle frequenze di incrocio hai un vero e proprio "brodo".

Non che che casse "plasticone" tu abbia sentito ma alcune suonano davvero bene!!!

Purtroppo il suono del sax... non dipende solo dalle casse... quello è l'ultimo "problema"!

Federico
18th September 2009, 16:58
Costruire una cassa non è tanto semplice, come dice tazdik (qualche volta sono d'accordo con lui ;) ) devi avere un progetto acustico, si parla di litraggi della cassa , xover attivi o passivi, tagli di frequenze etc. e poi che componenti monti??? Le cassettine in plastica certe suonano decentemente e ti assicuro che spendi molto meno che fartele, anche perchè casse autocostruite non sei mai sicuro della resa, invece quelle di plastica le senti in negozio e se non ti piace le lasci in negozio senza spendere neanche un soldo :yeah!) Vai per negozi a sentire le varie casse e quando trovi quelle che ti piacciono le compri è molto più semplice e conveniente ;)

tzadik
18th September 2009, 17:29
:zizizi))

Per il litraggi il problema è minimo... il casino è sul dimensionamento del tubo d'accordo, la posizione del woofer, le dimensioni effettive della "scatola".. se poi parliamo di cassa a 3 vie... :muro((((
Poi comunque una cassa da PA deve avere avere quasi necessariamente una tromba sul tweeter e qualcosa di simile anche sul midrange altrimenti dopo tre metri puoi salutare i medi!

Per esperienza posso dirti che ho dei vecchi monitor della JBL a 3 vie con i 2 crossover regolabili (servivano per adattare la casse all'ambiente)... sono casse da 300W RMS (1x12" + 1x6,5" + tweeter) e non sono per niente efficienti: se non gli mandi dentro almeno 100W suonano mediose da far schifo e oltre tutto sono "tarpate" in alto.

In sostanza diventano precise ed efficienti solo oltre una certa soglia di potenza che entra... per è una soglia troppo elevata!

Sono stato da Essemusic mercoledì... ho provato un paio di cose... e ho trovato che la nuova serie di casse attive della RCF è molto ben suonante... e finalmente c'è qualcosa di valido e robusto che non sia la solita "crosta" della Mackie! (stiamo parlando di cassa attive dal costo contenuto).

piffero
20th September 2009, 23:15
sono quasi convinto di farne una mono serve solo per le basi e il sax vado senza ampli al limite mando in cassa solo il reverbero per aiutare un pò.sto parlando ovviamente per posti piccoli tipo pub o gallerie per mostre cose del genere perchè potrei tenere a terra la cassa e in mono il suono si lega molto meglio. per la costruzione problemi di progetto non ci sono, hò alle spalle un vero guru del settore progetti acustici la prima cassa la abbiamo costruita insieme 38 anni fa!!! e da allora lui ha sempre lavorato in progetti audio. era un mio sfizio per avere un suono come si deve (tipo le mie tannoy monitor ma mi ruga portarmele live) come coni hò visto che la chario (si scrive cosi?) fa degli ottimi coni. il crossover lo facciamo non elettronico ma a bobine e condensatori . se il progetto prosegue vi terro informati

tzadik
21st September 2009, 02:37
Dal tuo post non si capisce un granchè.... :BHO:

- Una singola cassa è mono per forza... per avere una "immagine stereo" servono 2 casse... il riverbero può avere un "envelope" stereo, ma il suono del sax sarÃ* sempre "mono".
- Il riverbero di solito viene sommato al suono originale... e poi il tutto (suono originale + suono riverberato) viene mandato a una cassa...
- un monitor da studio è e rimane una monitor da studio... non è previsto che abbia tanti dB e che abbia una elevata gamma dinamica: per quello esistono le cassa da PA.
- i crossover interni alle casse sono sempre "analogici": i rack che fanno da crossover concettualmente fanno la stessa cosa ma "a monte".
- la Chario fa ottime casse ma molto poco sensibili... concettualmente sono concepite come monitor (i monitor non sono mai casse efficienti dal punto di vista del volume, ma sono efficienti dal punto di vista delle frequenze)... le casse hi-fi più trasparenti che ho sentito sono le Dynaudio e non mi sono piaciute per niente, alla fine mi sono fatto un impianto Klispch... :yeah!)

Secondo me, ti costa molto meno, in termini di tempi e costi comprarti una buona cassa attiva "standard"... RCF o JBL che sia... se hai soldi anche una Meyer...
Difficilmente riuscirai a costruire una cassa attiva... di solito, in casa, si assemblano casse passive a cui devi aggiungere un finale oppure 2 finali (se hai un crossover passivo)...