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Visualizza Versione Completa : Chiavi argentate su selmer mark VI .......



ermangeo
9th February 2009, 01:20
Secondo voi la presenza della finitura argentata delle chiavi su un selmer mark VI laccato é puramente estetica o puo' inficiare anche nel suono del sax stesso in bene o in peggio ??
Che ne pensate ?

tzadik
9th February 2009, 02:14
Credo che faccia più differenza il tipo di pad e conseguentemente il tipo di risuonatore...

A livello "fisico" probabilmente una differenza di finitura della meccanica porta a qualche differenza, non so se sia percettibile però! :D-:

Il Fumatore di Sax
9th February 2009, 02:33
Beh, sì, costa di più.... :ghigno:

tzadik
9th February 2009, 10:25
Beh... chiaro...
Ci mancherebbe altro... :fischio:


Io per quei soldi mi prenderei un bel Rampone&Cazzani!

GeoJazz
9th February 2009, 11:54
Secondo voi la presenza della finitura argentata delle chiavi su un selmer mark VI laccato é puramente estetica o puo' inficiare anche nel suono del sax stesso in bene o in peggio ??
Che ne pensate ?

Ciao, io avevo chiesto più o meno la stessa cosa qui (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=57&t=7311), anche se in generale

9th February 2009, 15:38
Estetica!

AndreamarkVI
9th February 2009, 16:00
ciao ermangeo. :D penso proprio sia solo estetica...se le chiavi argentate arrivano ad influire tangibilmente sul suono penso che dobbiamo tenere in considerazione anche la lunghezza delle unghie dei piedi :lol:
;)

Sax O' Phone
9th February 2009, 16:22
...e i peli nel naso che entrano in risonanza... :ghigno:
Certo se le chiavi fossero in argento massiccio, allora forse sarebbe differente...? Mah! considerando che comunque ci appoggi le dita, almeno su molte di loro, la risonanza di un metallo verrebbe assorbita, e quindi...

bb
10th February 2009, 16:59
Cio' che puo' condizionare timbricamente il sax sono il chiver (in percentuale maggiore) ed il fusto (perc. minore),quindi l'eventuale argentatura,slaccatura,laccatura ecc. degli stessi.
Le chiavi argentate hanno un'influenza talmente minima da poter essere considerata di fatto nulla.L'argentatura (o spesso si trova la nichelatura sui vecchi mark VI,se le chiavi non si sono opacizzate ed ossidate sono nichelate) è pero' molto piu' robusta e duratura della tradizionale laccatura,quindi in questo senso protegge maggiormente le chiavi.E' ovvio che si tratta di un fattore principalmente estetico.

ermangeo
10th February 2009, 17:18
ok ;) grazie a tutti per le delucidazioni !! appena mi arriva il mio Mark VI con chiavi argentate vi pubblicherò una fotuccia ! :yeah!)

deepsound
24th March 2009, 11:39
io ho un mark VI tutto argentato e me lo hanno valutato meno di un laccato per via del suono.
Personalmente non ho esperienza ma io preferisco di gran lunga l'argentatura come estetica.
Avendo ascoltato alcuni jazzisti che lo usavano non mi sembra che il suono del mio selmer sia poi così differente anzi.

fcoltrane
24th March 2009, 13:37
devi capire se è argentato o riargentato.
nel primo caso la valutazione che è stata fatta potrebbe non essere corretta.
nel secondo si.
sax tenori argentati da 7000 euro riargentati male 2500.
queste le offerte che ho verificato
ciao fra

deepsound
24th March 2009, 14:54
rigorosamente originale ma secondo il mio riparatore di fiducia non è tanto richiesto se per esempio avevo un laccato me lo aveva giÃ* venduto

24th March 2009, 15:34
Mah... che posso dire... può darsi che io sia un po' duro d'orecchi ma ho l'impressione che la finitura dello strumento in genere influisca veramente poco sul suo timbro. Da questo punto di vista mi pare molto più importante la sua forma interna, ivi compresi collo, campana, punti di discontinuitÃ* e di curvatura, camera del bocchino eccetera. Il sax è uno strumento apparentemente conico, ma con molti "disturbi" costruttivi alla sua forma base. In realtÃ* parte sempre più o meno cilindrico, perchè gli si deve innestare il bocchino. Successivamente si decide a diventare conico, ma solo parzialmente. La conicitÃ* non è costante su tutto lo strumento, ma solo sul fusto. C'è un'altra parte cilindrica "obbligatoria", all'innesto del chiver sul corpo. E poi ci sono le curve, le pareti dei fori, le giunzioni saldate, e via dicendo. Tutti elementi che possono influire su timbro, omogeneitÃ* e "pressione di pompaggio".

Per esempio, sono stato costretto ad argentare completamente (meccanica compresa) un vecchio tenore Buffet, ma non mi pare che il suo timbro sia percettibilmente cambiato. Così come non si sono modificati alcuni difetti "costituzionali" di questo strumento sulle note basse, relativi, a mio modesto parere, a una eccessiva curvatura del bow.

Se stiamo parlando di timbro dello strumento, mi pare molto più influente il volume, l'apertura e (forse) il materiale del bocchino, rispetto a qualsiasi finitura. Oltre, naturalmente, al cosiddetto "manico".