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Visualizza Versione Completa : Avvertite la crisi o voi suonatori di musica... in generale?



docmax
25th January 2009, 00:10
Oggi al ritorno dalle prove avvertivo un misto di sconcerto e impotenza nel verificare che non si riusciva a trovare date e luoghi dove suonare.
Il nostro genere (rock progressive) è affascinante ma ci muoviamo in 6, abbiamo bisogno di spazio, le spese di service sono elevate... in poche parole questo inverno non si riesce a suonare (al chiuso).
Siamo preoccupati perchè riteniamo che lo stesso si verifichi per le date all'aperto.
Ci sono delle difficoltÃ* che a mio modo di vedere paiono legate alla crisi (troppe spese, pochi incassi... ecc. ecc.).
Voi cosa dite? Potete suonare come prima o anche per voi è dura?
Max

juggler
25th January 2009, 00:57
Niente di nuovo sotto il cielo...i problemi sono e saranno sempre gli stessi!

Guarda cosa diceva piu' di 30 anni fa, Demetrio Stratos...è cambiato qualcosa?

[youtube:3dp7cwkx]http://it.youtube.com/watch?v=BGU1V_esCLw[/youtube:3dp7cwkx]

Bracc
25th January 2009, 01:33
Secondo me è vero....qui da me parlo padova e dintorni....se vuoi suonare suona, ma gratis!!e ultimamente molti fan così

Poi non ti dico con la big band che fadiga....trovare posto dove far suonare 20 persone nn è facile, e i locali non sganciano piu di tanto, piuttosto danno 50€ a un dj e apposto.

Mentre per dirti l'anno scorso era giÃ* meglio....ma non so dove andremo a finire....speremo ben!

PallaDiCannone
25th January 2009, 10:53
Si, sta diventando difficile anche per noi riuscire a trovare date in cui esibirsi. Inoltre siamo in tanti, e questo rende le cose ancora più difficili :doh!:

pumatheman
25th January 2009, 11:15
non credo sia questione della crisi purtroppo la scena musicale italiana non esite... e negli ultimi anni è una tristezza senza precedenti...
anchio col mio gruppo trovo pochissime occasioni, se non sono contest sono rarissime serate gratis... Firenze poi è un "paesone" si parla solo di calcio e dei tifosi avversari "che devono morì tutti..." che tristezza...
a Roma sono sicuro che le cose girino almeno un pelino mejo, anche perchè lì per fortuna è nata florida e bella scena musicale jazzcore (http://www.jazzcoreinc.org) con gruppi incredibili che suonano in modo stellare e nuovissimo... ma a giudicare dalle loro pagine di myspace (che consiglio vivamente di visitare perchè si possono ascoltare pezzi incredibili) anche loro non hanno date a parte gli immensi Zu che un giorno sono San Francisco un giorno in Giappone uno a TelaViv ecc ecc

docmax
25th January 2009, 12:02
Niente di nuovo sotto il cielo...i problemi sono e saranno sempre gli stessi!

Guarda cosa diceva piu' di 30 anni fa, Demetrio Stratos...è cambiato qualcosa?

http://www.youtube.com/watch?v=BGU1V_esCLw

Infatti... la storia non cambia, un virtuoso del calcio fa (e fa fare) soldi a palate mentre un virtuoso musicista, d'inverno, patisce il freddo :zizizi)) .
"Mala tempora currunt" fratelli.
Grazie per la segnalazione (fa sempre piacere vedere cosa era in grado di fare il genio di Stratos).
Max

juggler
26th January 2009, 00:07
Giusto per non cadere in un inutile quanto patetico piagnisteo collettivo, voglio dire qualcos'altro...
Non credo innanzitutto che la scena musicale italiana non esista e che ci siano validi talenti e proposte musicali di vario genere sparse un po' in tutta la ns. penisola: la sensazione che non esistano è perchè non sono visibili...alcuni hanno una notorietÃ* diciamo locale...altri collaborazioni occasionali con varie situazioni musicali...altri ancora sono "veicolati" in circuiti in cui dopo anni di attivitÃ* hanno acquistato credibilitÃ*...altri che dipendono da "chiamate" (turnismo in sale di registrazione, preparazioni per tour lunghi o brevi con i divi/cantanti "pop-leggeri", coperture-collaborazioni dell'ultimo momento per passa-parola ecc.)...c'è chi non suona piu' e si è messo a fare l'arrangiatore o l'insegnante o altro...insomma, esiste un "vivaio reticolare" complesso e proteiforme, che galleggia in una palude angusta, scivolosa e melmosa!

I motivi? Multeplici...Mancanza di sovvenzioni e politiche culturali di sviluppo delle attivitÃ* musicali (in Italia, da sempre, strutturale e endemica)...restrizione degli spazi (nella seconda metÃ* degli anni '80 e nei primi anni '90, il dilagare sull'intero territorio di pub, associazioni culturali di vario genere, alcuni centri sociali ecc. avevano dato una boccata d'ossigeno, diciamo all'intero underground musicale:jazz, rock, world-music, hip-pop, hardcore ecc. Non si "navigava nell'oro"...ma si aveva la sensazione che qualcosa stesse cambiando...SIAE ed ENPALS hanno dato il colpo di grazia...il piccolo gestore o l'associazione, piccolo teatro ecc. non poteva accollarsi i costi onerosi di tali spese + i cachet per i musicisti: distrutta un'altra piccola nicchia di luoghi...che comunque a mio avviso un certo movimento nella stasi perenne italiana l'aveva creata...o così pareva!) miopia dei manager e promoter musicali, abituati a giudicare non in base alla validitÃ* delle proposte, ma in base ai numeri (tale gruppo o tale genere, quanta gente porta? Il business è business...e in fondo il provincialismo culturale italiano avvalla e agevola tale tendenza ancora imperante!) vacuitÃ*, egoismi e velleitÃ* dell'associazionismo dei musicisti (tentativi come l'AMJ ed altri... sono stati dei veri fallimenti: i musicisti non si concepiscono come categoria ma come una galassia autonoma e autoreferenziale che si combatte al suo interno in gruppetti e gruppuscoli..."io e te...che suoniamo così siamo OK...gli altri, tutti merde!" - tale livello va distribuito per livelli di grandezza, dai piu' affermati, esordienti, semisconosciuti ecc.)
caduta del mercato discografico per via delle nuove tecnologie e di Internet (si entra nella terra di nessuno)

Questo è il presente...che futuro? Ci vuole molta creativitÃ*, capacitÃ* immaginativa, coraggio...o mago Merlino? Che dite?
Non sono ammessi torpori o autocompatimenti, signori...perchè non portano da nessuna parte!

Sax O' Phone
26th January 2009, 00:32
Dici cose vere juggler: the song remains the same... Quando in USA arrivò la New Thing (quello che verrÃ* definito come Free Jazz) i suoi esponenti più importanti venivano sfrattati da qualsiasi club o locale, da Coleman a Taylor, da Ayler a Dolphy, perchè non portavano clienti, ma anzi li facevano scappare! :lol:
A loro forse rimanevano gli spazi culturali, i concerti di rappresentanza di questa nuova musica, con cui certo non ci campavano; la stessa cosa era successa ai Boppers del ventennio precedente.
Non so, se uno suona la mazurka e la polka in Romagna, magari fa un lavoro stagionale, e poi fa una turnee in USA o Australia dove trova gli oriundi che amano ancora il genere... Come diceva Patrizio, se uno si preoccupa del futuro dovrebbe occuparsi di gestire economicamente la propria esistenza in termini commerciali, ma questo secondo me crea un conflitto di creativitÃ* difficlmente armonizzabile se passi il tuo tempo a pensare ai conti in banca. Altrettanto vero se passi il tuo tempo a preoccuparti di come sbarcare il lunario quotidiano...
Il Blues: in USA ha il suo circuito, che è ancora quello dei primi del '900, e ci sono gruppi e cantanti che hanno molto pubblico, e possono vivere, anche facendo grossi sacrifici, essendo sempre in giro; loro possono avere qualche esigenza tecnica, ma certo non un intero staff che si muove e che monta palchi ed attrezzature che costano milioni di dollari; si muovono con i loro strumenti e qualche sistema di amplificazione: la differenza è che hanno ancora un pubblico che li apprezza e li ascolta... Che sia un problema di repertorio???

pumatheman
26th January 2009, 00:46
juggler, nessuno sostiene che non ci siano validi talenti nostrani, ANZI perfettamemnte il contrario. :yeah!)
credo che una scena musicale non nasce o se nasce poi non si alimenta a lungo in un ambiente totalmente ostile come quello italiano.
si può articolare quanto si vuole la dinamica che uccide il (corto?) circuito musicale nostrano, ma a me suona parecchio come un piagnisteo (se vuoi "solista" e non collettivo :lol: ), più sofisticato... ma sempre pignisteo è. :cry:

juggler
26th January 2009, 01:32
Puma..."non credo sia questione della crisi purtroppo la scena musicale italiana non esite... e negli ultimi anni è una tristezza senza precedenti.."
questa affermazione è tua...come anche il seguito, dove ti lamenti della tua Firenze ecc...se poi, affermi tutto e il contrario di tutto e per te va bene...OK! Ma non si capisce dove vuoi andare a parare...

Il problema attuale, a mio avviso, al di lÃ* dei ritardi atavici italiani, è epocale...e riguarda complessivamente la modalitÃ* di fruizione/produzione e quindi di rapporto con il pubblico: il concerto, il fare concerti nella forma come è ancora oggi inteso è ormai "roba da museo"...il pubblico non è piu' lo stesso di soli 15 anni fa perchè la percezione della realtÃ* è cambiata...e se tutto cambia, è evidente che anche la tradizionale forma di fruizione musicale collettiva (il concerto) assumerÃ* altre dimensioni e direzioni piu' consone alle mutate sensibilitÃ* ed esigenze collettive...

pumatheman
26th January 2009, 10:30
premesso che: con scena musicale mi riferisco al circuito musicale italiano e vice versa.
quale sarebbe il mio "tutto e il contrario di tutto"?
è chiaro che mi lamento quando mai ho detto il contrario? non c'ho da parare proprio nulla ::saggio::

sei tu quello che critica "chi si lamenta" :idea:


Giusto per non cadere in un inutile quanto patetico piagnisteo collettivo, voglio dire qualcos'altro...

e poi a tua volta esordisci con i segiuenti "lamenti" :lol:


...Niente di nuovo sotto il cielo...i problemi sono e saranno sempre gli stessi!!


...Mancanza di sovvenzioni e politiche culturali di sviluppo delle attivitÃ* musicali (in Italia, da sempre, strutturale e endemica)...restrizione degli spazi
... Non si "navigava nell'oro"...che comunque a mio avviso un certo movimento nella stasi perenne italiana l'aveva creata...o così pareva!... miopia dei manager e promoter musicali, abituati a giudicare non in base alla validitÃ* delle proposte, ma in base ai numeri (tale gruppo o tale genere, quanta gente porta? Il business è business...e in fondo il provincialismo culturale italiano avvalla e agevola tale tendenza ancora imperante!) vacuitÃ*, egoismi e velleitÃ* dell'associazionismo dei musicisti ...

quante soluzioni hai proposto? :idea:
dove vuoi andare a parare? :BHO:

lamentarsi non ci serve, son daccordo con te quando dici che dobbiamo continuare a crederci e impegnarci creativamente, indipendentemente dall'ambente ostile.
Però oggi abbiamo internet come canale di "visibilitÃ*" e distribuzione. I dischi no si vendono più ma tanto anche quando si vendevano non si andava da nessuna parte come ci insegna Stratos.
Possiamo metterli in libera distribuzione nella rete (io ho fatto così col mio gruppo) e cercare di farci un piccolo pubblico che magari poi ci segue nelle poche date.

ropie
26th January 2009, 12:20
io dico -dal piccolo della mia esperienza- palla lunga e pedalare.

si sa che in italia è dura fare il musicista, è durissima fare il musicista jazz, è demenziale e suicida fare qualcosa che si discosti dal bìbop.
ma se passiamo la metÃ* del nostro tempo a lamentarci del fatto che a Carpenedo Jazz suonano sempre gli stessi e l'altra a dire che l'emopunkfreesamba non garba al pubblico del bar "da Tolmino" di Montefiascone di Fronda (GU), non si va da nessuna parte.

in Italia checchè se ne dica la scena c'è, eccome.
dedizione, mai paura, testa alta & tega dura (pardon)

pumatheman
26th January 2009, 12:42
:bravo: :lol:
mio errore da fraintedimento: sottolineo solo che quando dicevo scena musicale mi riferivo al circuito live/musicale della terra dei cachi...
allora riferito alla "scena" nel senso giusto del termine (non nel mio senso errato) in italì ci sò molte belle realtÃ* avevo mensionato solo la scena jazzcore romana ma anche il progetto portate avanti voi, caro ropie, al El Gallo Rojo è grandioso e sanissimo, siete stupendi non mi stanco mai di complimentarvi con te quando suoni in zona e sui post che apri per i vs eventi.

docmax
26th January 2009, 12:57
Io partivo da una mia sensazione e dal vissuto personale per sondare quali erano gli umori in giro per l'Italia, specialmente le impressioni di chi con la musica cerca di camparci (non come me, io non faccio testo, suonare mi serve come sfogo e divertimento).
Constato che ai i musicisti che amano divertirsi (come me) hanno messo cavilli e balzelli sfinenti e avvilenti :sad: , come quello dell'agibilitÃ* SIAE...
Poi fino a quando si suona per beneficenza al limite passa, ma se chiedi anche un rimborso spese minimo per un service adeguato per un gruppo di 6 persone (figuriamoci una big band!)... vai fuori badget.
Dalle mie parti prevale musica da ballo liscio, meglio di un complesso è quella musica fatta in uno massimo due persone (fisa-organetto e voce, robe spesso allucinanti...), o quella tradizionalmente da ascolto (piano bar o poco più...).
Il resto è rappresentato da sporadiche cover band o tributi: il piagnisteo per caritÃ*... non piace a nessuno, men che meno a me (quando c'era la pletora medica mi sono iscritto a medicina perchè volevo fare il medico e tutti mi dicevano che sarei stato l'ennesimo medico disoccupato!) ma se non si smuove l'ambiente con idee o con nuova propositivitÃ* (anche organizzativa e intendo SIAE ENPALS e compagnia bella) si assiste alla stagnazione tipica dei periodi un po' decadenti come quello che ci prepariamo ad affrontare... con sempre meno musica!
Sono pertanto ben felice sapere che dalle vostre parti ci si muove e che ci sono eventi e progetti ai quali non mancherò di partecipare.
Max

juggler
26th January 2009, 23:56
Non c'è mai limite all'equivoco...mica devo dare soluzioni... a chi e perchè? La mia era una fotografia neutra e asettica e le domande solo interlocutorie (le mie risposte, caro puma, le ho trovate giÃ* da un pezzo...) se le hai percepite come "piagnisteo", è una tua "distorta percezione" e tale rimane: non mi premeva esprimere alcunchè se non a beneficio "riflessivo" di qualche giovane di buone speranze, che sta ora studiando facendo magari dei grandi sacrifici a non "abbandonarsi" a nessuna facile illusione, ma a credere lo stesso in ciò che fa!

Non serve fare l'analisi logica del tuo primo messaggio, quanto al "taglio piagnisteo", visto che è sotto gli occhi di tutti...per non parlare di analogie "linguisticamente" improprie: scena musicale e circuito musicale non sono sinonimi...il circuito musicale veicola ciò che la "scena musicale" (presenze attive sul territorio) o parte di essa presenta o manifesta: se esiste un prodotto non lo ha creato il mercato, ma qualcuno che lo vuole inserire nel mercato! E poichè comunichiamo attraverso ciò che scriviamo, non è possibile prevedere "stravolgimenti personali di significati" diciamo comunemente accettati...chiusa polemica!

Per quanto riguarda il "problema Italia", l'ho "archiviato" giÃ* da un bel po' di tempo...e ho trovato un mio "equilibrio dinamico"...piu' che consapevole del fatto che se compongo/suono musica, l'ho faccio innanzitutto per me: quando qualcuno è interessato alle mie "proposte" o progetti (guarda il caso... quasi mai in Italia...) naturalmente sono contento e...niente di piu'! Per chi cerca il successo...vorrei ricordargli che trattasi del participio passato del verbo succedere...ovvero quando accade, è giÃ* finito!

Tuttavia, se nel tempo, la "zingaresca e schizofrenica categoria dei musicisti" avesse insistito e lottato con maggior determinazione nello stabilire piattaforme di dialogo con le istituzioni a vario livello (locale, regionale, nazionale), coinvolgendo anche i cittadini...e probabile che ci troveremmo in una situazione meno disastrosa...ma si sa, difficile far andar d'accordo "zingari" di "diverse etnie" e con "lingue diverse"...sebbene, bisogna rilevare che "altrove" sono stati capaci di fare e ottenere "garanzie"...che da noi, sono a dir poco, impensabili...

E poi... è anche vero che i musicisti o la maggior parte di essi, non comunicano piu' con il pubblico...

[youtube:26yzxozd]http://it.youtube.com/watch?v=lOk7zWoDHrY[/youtube:26yzxozd]

e quindi, se ora il pubblico "diserta" i concerti (escludendo quei "calderoni del nulla" che vengono presentati come "eventi"...) sarÃ* un po' effetto della crisi...ma forse anche perchè nessuno vuol far uso di..."anti-depressivi"...

pumatheman
27th January 2009, 00:41
polemica RIAPERTA:
neutra e asettica? :BHO: :lol: ma quando mai!! :lol:
hai giudicato tutto e tutti, ma sulla base di che? ma chi sei mandrake? :lol:
la distorta percezione la vedo parecchio nei tuoi scritti, sei talmente pieno di te stesso, che hai "giÃ* capito tutto" sfoderando "architettoniche" risposte poggiate solo sul tuo ego.
"linguisticamente improprio" si vede che a me piace e mi ci esprimo quanto mi pare, non mi vergogno di correggermi quando lo ritengo opportuno, dov'è il problema? il tuo atteggiamento di alta cultura e auto referenzialitÃ* mi fa venire il volta stomaco :mha!(
ma cosa c'entra "il cercare successo" quando la discussione è SEMPLICEMENTE basata sulla microscopica visibilitÃ* che i gruppi/artisti oggi hanno?
cosa credi di spiegarci dicendo che quando suoni lo fai per te stesso? credo che quasi tutti lo facciano per se stessi prima mica è il forum del grande fratello questo "participio passatamente parlando" :lol: !
può essere che se i musicisti si fossero piattaformalizzazionizzati (analizzami questa! :lol: ) le cose avrebbero anche potuto essere mijori in effetti (anche perchè peggio di così è difficile) ma non vedo molta attinenza al fatto che il circuito live è hai minimi termini
e quasi non esistono spazi per artisti e gruppi creativi e i pochi spazi che ci sono, la maggior parte delle volte, sono solo per le cover band.

juggler
27th January 2009, 02:15
Il tuo ego putrescente si enfatizza da solo nel suo fetore! Bye!

ModernBigBand
27th January 2009, 02:23
Ragazzi non mi sembra il caso di scaldarsi così per qualche semplice malinteso...cerchiamo di continuare civilmente il discorso se possibile...

;)

juggler
27th January 2009, 05:22
Segnalo per chi fosse interessato la nuova edizione del Tour Music Fest 2009...qui trovate tutte le informazioni necessarie per partecipare...

http://www.tourmusicfest.it/index.php

MyLadySax
27th January 2009, 09:44
Sulla polemica Juggler/Pumatheman: ma sarÃ* vero che i musicisti non potranno mai sentirsi uniti? Avete detto cose interessanti entrambi e, se non siete d'accordo su tutto, pazienza, mica dovete sbranarvi per questo! Cmq, se le cose andassero meglio, forse saremmo tutti un po' più sereni :saputello .

Mad Mat
27th January 2009, 11:22
Se un Comune lombardo (capoluogo di provincia del ricco nord e non sperduto paesucolo di un'area depressa) dopo sei mesi non ti ha ancora pagato il compenso di una big band per il concerto di apertura del più importante festival cittadino, è crisi o presa per il c__o?
Sicuramente un'associazione, che paga spese, arrangiamenti, prove e le prestazioni di venti musicisti , se non incassa un cachet per sette mesi la crisi la sente eccome! :cry:

MyLadySax
27th January 2009, 11:47
Infatti, la crisi non è solo economica.
Prima ancora che economica, è morale.
Ed è della giustizia, che in Italia è una catastrofe.
Cmq, attendete fino a non più di 1 anno, poi fate causa al Comune, procedimento monitorio, se avete prova scritta del rapporto.
L'errore degli enti pubblici è sempre lo stesso: prima agiscono e poi pensano alla copertura finanziaria, mentre dovrebbe essere il contrario. E lo fanno apposta, perché mica pagano gli interessi!