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Visualizza Versione Completa : Accordare il sax tenore con l'accordatore.



22nd January 2009, 17:21
Ho provato ad accordare il sax tenore (Yanagisawa 991) utilizzando l'accordatore elettronico, bè ho dovuto spingere il bocchino sino in fondo praticamente sovrapponendolo a tutta la parte in sughero e ancora non era accordato al 100%. E' normale ciò? Credo di averlo accordato utilizzando la nota del Mi, ma poi anche, forse se non ricordo male, in Fa in Sol e in La. Cosa ne pensate? Consigli?

almartino
22nd January 2009, 17:43
ovviamente se suoni "MI" sul sax tenore l'accordatore dovrÃ* segnerÃ* un "RE" ,
credo che tu lo sappia giusto?
Poi ci sono anche degli accordatori che impostano il tipo di strumento traspositore che si usa, nel tuo caso puoi impostare per strumenti in Sib e quindi se suoni un "Mi" sul sax tenore l'accordatore dovrÃ* segnalare un "MI"
ciao
Al

Nous
22nd January 2009, 18:23
Secondo me se sei stonato su tutto il registro..devi esercitarti di più.
Non è che l'intonazione dipende solo da quanto inserisci il bocchino sul sughero..c'è anche un fattore umano.

Federico
22nd January 2009, 23:00
a me il mio maestro ha sempre detto di suonare con l'accordatore acceso :saputello senza guardarlo sempre ma ogni tanto, se hai un accordatore con il transpose puoi direttamente tararlo in Bb cosi vedi le tue noti reali.
Quando comincio a scaldarmi ( note lunghe) sono sempre calante dopo 20 minuti sono giusto ( strumento caldo) ogni tanto con il portavoce sono troppo alto, ma questo è dovuto perchè stringo troppo mea culpa ::zitto::
Comunque se hai un sax buono non dovresti avere tanti problemi di accordatura ;)

Isaak76
22nd January 2009, 23:52
Per una accordatura ottimale innanzitutto devi avere una giusta impostazione di base, se per esempio imbocchi troppo o troppo poco è normale non avere un registro omogeneo .
L'inserimento del becco invece non puoi fare molto (se l'impostazione è corretta), per es. io con quello in Ebanite lo inserisco fino in fondo, mentre con quello in Metallo quasi a metÃ*, sono loro caratteristiche strutturali ;)

Nous
22nd January 2009, 23:55
sono loro caratteristiche strutturali ;)

Eh :shock: :shock: :shock: ???

Il Fumatore di Sax
22nd January 2009, 23:57
Trad.: Ci possono essere bocchini per natura crescenti o calanti. Purtroppo non tutti mandano fuori gli stessi armonici.
Stesso dicasi per le ance...

Isaak76
22nd January 2009, 23:59
Forse non ho specificato che i miei due becchi non hanno la stessa apertura.
Di conseguenza è normale che per il raggiungimento dell'intonazione si debbano posizionare in punti diversi ;)


Stesso dicasi per le ance...Giusto! questo non l'ho voluto specificare perchè altrimenti il discorso diverrebbe troppo ampio :DDD:

Nous
23rd January 2009, 00:08
Trad.: Ci possono essere bocchini per natura crescenti o calanti. Purtroppo non tutti mandano fuori gli stessi armonici.
Stesso dicasi per le ance...

Ah ok, avevo capito che lui intendesse dire che TUTTI i bocchini in ebanite si comportano in quel modo..per quello ero basito :ghigno:

Isaak76
23rd January 2009, 00:11
Infatti avevo specificato Ebanite e Metallo ;)
In Ebanite ne ho due, uno originale Yanagisawa e uno Selmer, in linea di massima la posizione è la stessa ;)

David Brutti
23rd January 2009, 09:37
a me il mio maestro ha sempre detto di suonare con l'accordatore acceso :saputello senza guardarlo sempre ma ogni tanto, se hai un accordatore con il transpose puoi direttamente tararlo in Bb cosi vedi le tue noti reali.
Quando comincio a scaldarmi ( note lunghe) sono sempre calante dopo 20 minuti sono giusto ( strumento caldo) ogni tanto con il portavoce sono troppo alto, ma questo è dovuto perchè stringo troppo mea culpa ::zitto::
Comunque se hai un sax buono non dovresti avere tanti problemi di accordatura ;)

Mai studiare con l'accordatore: serve a educare l'occhio e non l'orecchio. Cerca nelle numerose discussioni aperte sul forum per conoscere esercizi per avere una corretta intonazione. Normalmente si tratta di eseguire arpeggi lenti su un bordone tenuto da uno stumento elettronico (una tastiera impostata sul suono dell'organo etc...). C'è anche un testo di riferimeno: Exercices d'intonation di J. M. Londeix.

digos80
25th January 2009, 15:09
la mia interpretazione fisica del fenomeno:
in linea di massima usando un bocchino a tetto alto e camera ampia il volume d'aria che definisce l'intonazione inizia subito a valle dell'ancia... mentre in un bocchino a baffle basso o con gradini, strozzature, ecc.. è come se la colonna d'aria iniziasse a valle di queste, quindi + avanti nel bocchino... credo sia questo il motivo per cui un bocchino con caratteristiche classiche va spinto molto + a fondo sul chiver per intonare lo strumento intorno a un determinato set point

digos80
25th January 2009, 15:13
io ho notato che usando il Rousseu in metallo il sax è mediamente centrato, ma ci sono un paio di zone del registro di portavoce dove devo correggere l'intonazione rispettivamente verso l'alto e verso il basso....
mentre col Vandoren A25 la lancetta dell'accordatore è praticamente immobile su tutto il registro

tzadik
25th January 2009, 17:16
Mai studiare con l'accordatore: serve a educare l'occhio e non l'orecchio. Cerca nelle numerose discussioni aperte sul forum per conoscere esercizi per avere una corretta intonazione. Normalmente si tratta di eseguire arpeggi lenti su un bordone tenuto da uno stumento elettronico (una tastiera impostata sul suono dell'organo etc...). C'è anche un testo di riferimeno: Exercices d'intonation di J. M. Londeix.

Quoto: è molto più utile imparando a mantere la stabilitÃ* dell'intonazione sugli intervalli... accordarsi su note lunghe a strumento freddo, per me è inutile... comunque è da suonarci un po' dentro.
Quindi gli esercizi di meccanica sono fondamentali sono solo per la meccanica ma anche per l'imboccatura...

Per il resto... credo che ogni setup (bocchino ancia legatura) abbia conseguenze differenti sull'intonazione complessiva.
Ci sono bocchini che sono più o meno uniformi sull'intonazione sopra, in mezzo e sotto... Per le ance, credo che esista più o meno sempre una combinazione ottimale per avere la resa migliore... c'è anche da dire che l'ancia è "materiale di consumo", con l'uso si degrada e si perde anche a livello di intonazione.

Per il resto... un Yanagisawa serie 99x dovrebbe avere un'intonazione quantizzata... più o meno pari a quella di un pianoforte. :-leggi-:
Personalmente tutti gli Yanagisawa che ho provato erano intonati da far paura soprattutto freddo... Il mio Selmer devo suonarlo almeno 20 minuti prima che sia "intonabile".

David Brutti
25th January 2009, 18:57
Quoto: è molto più utile imparando a mantere la stabilitÃ* dell'intonazione sugli intervalli... accordarsi su note lunghe a strumento freddo, per me è inutile... comunque è da suonarci un po' dentro.
Quindi gli esercizi di meccanica sono fondamentali sono solo per la meccanica ma anche per l'imboccatura...

Per il resto... credo che ogni setup (bocchino ancia legatura) abbia conseguenze differenti sull'intonazione complessiva.
Ci sono bocchini che sono più o meno uniformi sull'intonazione sopra, in mezzo e sotto... Per le ance, credo che esista più o meno sempre una combinazione ottimale per avere la resa migliore... c'è anche da dire che l'ancia è "materiale di consumo", con l'uso si degrada e si perde anche a livello di intonazione.

Per il resto... un Yanagisawa serie 99x dovrebbe avere un'intonazione quantizzata... più o meno pari a quella di un pianoforte. :-leggi-:
Personalmente tutti gli Yanagisawa che ho provato erano intonati da far paura soprattutto freddo... Il mio Selmer devo suonarlo almeno 20 minuti prima che sia "intonabile".

L'obbiettivo a mio parere è quello di possedere un orecchio esatto capace di immaginare gli intervalli prima che essi vengano emessi e un'impostazione plastica che consenta di adattarsi ai vari cambiamenti di intonazione. Nella maggiorparte dei casi il diapason con cui si suona non è mai costante (ad esempio in orchestra spesso gli ottoni tendono a crescere rispetto agli archi e così via) e bisogna continuamente adattarsi. Consideriamo inoltre che il diapason del sassofono muta in continuazione con lo scaldarsi e il raffreddarsi del corpo. Per questo,non esistendo un diapason unico e assoluto, è necessario sviluppare tali caratteristiche indipendentemente dal setup che uno utilizza le quali dovranno essere ancor più raffinate se si suonano molti tipi diversi di sassofoni i quali hanno caratteristiche multiformi. E' chiaro poi che alcuni setup possono facilitare una corretta intonazione (gli Yanagisawa sono davvero delle macchine in questo).

tzadik
25th January 2009, 19:20
L'obbiettivo a mio parere è quello di possedere un orecchio esatto capace di immaginare gli intervalli prima che essi vengano emessi e un'impostazione plastica che consenta di adattarsi ai vari cambiamenti di intonazione. Nella maggiorparte dei casi il diapason con cui si suona non è mai costante (ad esempio in orchestra spesso gli ottoni tendono a crescere rispetto agli archi e così via) e bisogna continuamente adattarsi. Consideriamo inoltre che il diapason del sassofono muta in continuazione con lo scaldarsi e il raffreddarsi del corpo. Per questo,non esistendo un diapason unico e assoluto, è necessario sviluppare tali caratteristiche indipendentemente dal setup che uno utilizza le quali dovranno essere ancor più raffinate se si suonano molti tipi diversi di sassofoni i quali hanno caratteristiche multiformi. E' chiaro poi che alcuni setup possono facilitare una corretta intonazione (gli Yanagisawa sono davvero delle macchine in questo).

Quoto...

3rd February 2009, 01:40
In linea di principio se il sax è leggermente calante all' inizio non ci si deve preoccupare ;)

MyLadySax
3rd February 2009, 09:14
A parte l'orecchio, negli ultimi tempi ho notato che, tenendo acceso l'accordatore senza continuamente guardarlo, una volta accordato lo strumento, la nota lunga che suono è centrata sul verde se viene fuori bene. Ho, in altri termini, notato un rapporto di perfetta coincidenza tra la corretta impostazione per suonare la nota e l'intonazione di essa. Infatti, quando penso che la nota lunga sta venendo fuori come piace a me, con il giusto volume, una buona sonoritÃ*, ecc., quasi invariabilmente la nota è anche intonata. Altrimenti, ho bisogno di aggiustarla.

Filippo Parisi
5th April 2010, 22:16
Ed io che sono in contatto con CLaudio Zolla. Adesso mi fate venire voglia di un Yanagisawa :lol: :ghigno:

fi_te
29th May 2014, 16:38
Ciao,
sono un altista da sempre e il difetto è sempre stato di essere calante sulle note acute.
Sto prendendo in mano un tenore al quale ho appena fatto rimettere il sughero.
Sono giusto su tutte le note col portavoce dal Mi in su, ma sono crescente su tutte le note più basse.
Il bocchino è già molto più fuori rispetto al vecchio sughero...
che suggerite?
Grazie

fi_te
29th May 2014, 16:41
Ciao,
sono un altista da sempre e il difetto è sempre stato di essere calante sulle note acute.
Sto prendendo in mano un tenore al quale ho appena fatto rimettere il sughero.
Sono giusto su tutte le note col portavoce dal Mi in su, ma sono crescente su tutte le note più basse.
Il bocchino è già molto più fuori rispetto al vecchio sughero...
che suggerite?
Grazie

ERRATA CORRIGE
- Sull'alto tendo sempre a esser un po' calante sulle note acute
- Sul tenore è il contrario....l'accordatore segna verde sulle basse, ma mi dà crescente su quelle acute dal Mi in su...

consigli?