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Visualizza Versione Completa : come imboccare con il tenore...



rena
16th January 2009, 23:36
il mio maestro mi consiglia di imboccare decisamente di più con il tenore rispetto al contralto, ma io mi rendo conto che ne esce un suono decisamente più potente, ma nello stesso tempo squillante e poco "soffiato", come a me garba...
mi chiedo tale regola (di imboccare molto) è ferrea o comunque ciascuno può elasticamente regolarsi in base al suono che ne vuole tirare fuori: mi rendo conto che dimunuendo l'imboccatura il suono ne guadagna in calore e delicatezza, pur essendo meno potente

dite, dite o saggi ::saggio::

ALE21
16th January 2009, 23:47
che sax, che bocchino e che ancia hai??? parlo del tenore naturalmente.... :saputello

rena
17th January 2009, 09:11
tenore yamaha 275, bocchino selmer brillhart 4, ancia rico jazz selecrt 3S

fcoltrane
17th January 2009, 11:22
c'è un video di bergonzi su youtube sul modo di imboccare.
steve coleman giÃ* in proporzione imbocca diversamente (però sull'alto)

posso dirti che la posizione è soggettiva ento certi limiti.
tempo fa mi sono scontrato con un sassofonista che segnava sul bocchino la posizione .
la segnava con una sorta di piccola incisione (il peggio è che insegnava )
e così facendo precludeva tutta una serie di scelte all'allievo e lo limitava fortemente.

da quello che ho letto se il tuo cruccio è sull'influenza che il modo di imboccare avrÃ* sul suono
non ti preoccupare.
perchè è più difficile imparare a saturare lo strumento (anche in termini di volume mantenendo l'intonazione) avrai tutto il tempo (quando sarai in grado di farlo)
di suonare con più soffio subtone fuoritone ecc..

ciao fra

Isaak76
17th January 2009, 13:32
Per il metodo di imboccatura non esiste uno Standard, giÃ* il fatto di produrre le note gravi si tende ad imboccare di più per dare maggior azione vibrante all'ancia cosichè il suono risulti facile e pieno, al contrario per le acute si esce leggermente per dare una spinta.
Certo che poi per chi inizia alcuni aspetti sul suono non si prendono in considerazione, di norma si da prioritÃ* all'intonazione, di conseguenza per ora Rena, fai affidamento ai consigli del tuo Maestro che ti sta inquadrando per una giusta emissione, per il resto sta a te capire con quale posizione ti trovi più a tua agio (senza perdere qualitÃ*) ;)

ALE21
17th January 2009, 13:38
:bravo: :bravo: concordo con isaak....

Nous
17th January 2009, 13:58
Per il metodo di imboccatura non esiste uno Standard, giÃ* il fatto di produrre le note gravi si tende ad imboccare di più per dare maggior azione vibrante all'ancia cosichè il suono risulti facile e pieno, al contrario per le acute si esce leggermente per dare una spinta.


Veramente no, è sbagliato muoversi a seconda della nota...non ha senso alcuno.

Nous
17th January 2009, 13:58
:bravo: :bravo: concordo con isaak....

Fortuna che suoni al conservatorio...

ALE21
17th January 2009, 14:16
io ho sempre saputo che sulle note acute bisogna allargare un pò e sulle note gravi stringere....sempre in modo quasi inpercettibile......

Cesare
17th January 2009, 14:34
è sbagliato muoversi a seconda della nota...non ha senso alcuno.

ma..in base a quale regolamento scusa?

Ctrl_alt_canc
17th January 2009, 14:52
è sbagliato muoversi a seconda della nota...non ha senso alcuno.

ma..in base a quale regolamento scusa?


giÃ* appunto...


comunque concordo con fcoltrane...io credo che il vero suono di un sax (nel senso,quello che ti permette di valutarne le differenze,i pregi o i difetti,a livello sonoro) sia ottenibile solo in "saturazione" (non per questo perdendo intonazione o altro..)

fcoltrane
17th January 2009, 15:08
facevo riferimento alla posizione iniziale.
anche io come il nous propendo per una imboccatura stabile.
non che vi sia un regolamento :lol: ma se si vuole un suono omogeneo....
sarebbe solo limitante imboccare in maniera diversa per ogni singola nota.
in realtÃ* il procedimento è inverso parti da una nota e con la stessa emissione e lo stesso modo di imboccare suoni tutto il registro ed oltre.
all'inizio si legano due suoni contigui poi si aumenta la distanza .

per quanto riguarda le infinitesimali modifiche del labbro , in genere seguono una buona emissione e non viceversa.
ossia è il labbro che si adatta all'emissione in caso contrario l'emissione sarÃ* inadeguata.
ciao fra

Ctrl_alt_canc
17th January 2009, 15:13
facevo riferimento alla posizione iniziale.
anche io come il nous propendo per una imboccatura stabile.
non che vi sia un regolamento :lol: ma se si vuole un suono omogeneo....
sarebbe solo limitante imboccare in maniera diversa per ogni singola nota.
in realtÃ* il procedimento è inverso parti da una nota e con la stessa emissione e lo stesso modo di imboccare suoni tutto il registro ed oltre.
all'inizio si legano due suoni contigui poi si aumenta la distanza .

per quanto riguarda le infinitesimali modifiche del labbro , in genere seguono una buona emissione e non viceversa.
ossia è il labbro che si adatta all'emissione in caso contrario l'emissione sarÃ* inadeguata.
ciao fra
ù

non sono daccordo con l'equazione suono omogeneo = imboccatura "fissa" ....se uno per ottenere l'omogeneitÃ* di suono deve modificare (leggermente) la posizione labiale?
ogniuno ha il dovere di far uscire un buon suono,ma il diritto di poterlo far uscire come vuole :ghigno:

fcoltrane
17th January 2009, 15:19
i diritti e i doveri del buon sassofonista.
:lol:
per avere un suono omogeneo l'unico modo è non modificare il modo di imboccare mentre suoni.
più lo si modifica meno il suono sarÃ* omogeneo .
questo è un dato oggettivo.
la posizione del labbro non deve essere modificata .
è il labbro che si adatta all'emissione (al flusso di aria)
è questo è diverso dal muovere il labbro in corso d'opera.
ciao fra

Isaak76
17th January 2009, 15:32
Attenzione! io dicevo di modificare l'imboccatura per avere più corpositÃ* e facilitÃ* sulle note gravi, non parlavo di omogeneita.
Anche il fatto di modificare la posizione mentre si suona e non sugli stacchi in teoria non andrebbe mai fatta se non per effettare il suono ;)

ALE21
17th January 2009, 15:46
sono d'accordo con isaak ma direi che uno spostamento del labbro per migliorare l'intonazione andrebbe fatta....certo lo spostamento deve essere minimo.... :sad:

Federico
17th January 2009, 16:05
però siamo arrivati ai messaggi cifrati :lol: comunque anch'io mi sposto un pò sul becco a seconda delle note e non perchè lo ho deciso io, ma perchè me lo ha insegnato il mio maestro, in modo tale da avere una maggiore facilitÃ* di emissione

ALE21
17th January 2009, 16:08
così evito di andare off topic....... comunque se sposti il labbro e faciliti l'emissione non peggiore l'intonazione??? :BHO:

Isaak76
17th January 2009, 16:14
L'intonazione la moduli col diaframma.

ALE21
17th January 2009, 16:16
con il diaframma?????? non so se lo uso è questo il problema......... quindi uso il labbro......

Isaak76
17th January 2009, 16:19
Anch'io usavo il labbro, anzi lo uso tutt'ora ..... ma è sbagliato.
Se si impara a sfruttare al meglio il diaframma avrai un controllo più preciso sull'intonazione ........... e non ti spaccherai più il labbro (o comunque di meno) :ghigno: :lol: :lol:

ALE21
17th January 2009, 16:20
io il labbro ce l'ho distrutto........ speriamo che al raduno qualcuno mi possa aiutare....... :pray:

fcoltrane
17th January 2009, 16:43
la funzione del labbro è quella di modificare il timbro, al limite il volume non certo il controllo dell'intonazione.
per l'intonazione si studia l' emissione con tutto quello che ciò comporta .



ciao fra

fcoltrane
17th January 2009, 16:54
però siamo arrivati ai messaggi cifrati :lol: comunque anch'io mi sposto un pò sul becco a seconda delle note e non perchè lo ho deciso io, ma perchè me lo ha insegnato il mio maestro, in modo tale da avere una maggiore facilitÃ* di emissione

in questa maniera ti si preclude la possibilitÃ* di avere un suono omogeneo su tutto il registro.
la facilitÃ* di emissione puoi trovarla trovando un setup per te ideale (rispetto ai tuoi attuali mezzi)
ma può capitare che alcuni insegnanti per superare in maniera immediata alcuni ostacoli diano indicazione che a breve termine sembrino utili ma risulteranno molto limitanti a lungo termine.
un esempio:
è possibile che un sassofonista abbia la capacitÃ* di suonare una intera ottava con una sola emissione.
come fare per suonarne due?
o acquisisce una emissione che gli consenta di suonarle entrambe o modifica l'imboccatura .
la modifica della imboccatura produce due effetti.
il primo crea un suono che non è affatto omogeneo,
il secondo si ha l'illusione di poter suonare le due ottave ma in realtÃ* si acquisisce una abitudine che alla lunga risulterÃ* inaccettabile per il costo .
ciao fra

Jacoposib
17th January 2009, 18:08
i diritti e i doveri del buon sassofonista.
:lol:
per avere un suono omogeneo l'unico modo è non modificare il modo di imboccare mentre suoni.
più lo si modifica meno il suono sarÃ* omogeneo .
questo è un dato oggettivo.
la posizione del labbro non deve essere modificata .
è il labbro che si adatta all'emissione (al flusso di aria)
è questo è diverso dal muovere il labbro in corso d'opera.
ciao fra
tutto giusto, per caritÃ*, il fatto è: e se io non volessi un suono omogeneo? non esiste oggettivitÃ* nella ricerca del suono, solo soggettivitÃ*, scusate l'assolutismo! :ghigno:

fcoltrane
17th January 2009, 18:23
facevo riferimento alla relazione .
causa effetto.
poi ciascuno è libero di ignorare cosa succede o asservirlo al proprio volere.
l'importante è che sia a conoscenza di alcuni elementi che sono oggettivi.
spesso mi capita di parlare con sassofonisti che fanno di tutto per mascherare i propri limiti
trincerandosi dietro una ricerca del suono che presuppone l'assenza di regole.
ciao fra

Aktis_Sax
17th January 2009, 20:53
:bravo: :bravo: concordo con isaak....

Fortuna che suoni al conservatorio...

non ti sembra di esagerare un po'? Isaak non ha detto che devi spostarti avanti e indietro di un centimetro... sicuramente si riferiva a quei movimenti quasi non percepibili da fuori che il sassofonista fa per far uscire nel modo corretto la nota (e dei quali si accorge praticamente quasi solo lui). Credo che Ale quotasse questo parere e questa opinione...

ALE21
17th January 2009, 21:49
la funzione del labbro è quella di modificare il timbro, al limite il volume non certo il controllo dell'intonazione.
per l'intonazione si studia l' emissione con tutto quello che ciò comporta .



ciao fra

scusa fcoltrane ma secondo me non è così..... cioè se stringi il labbro sull'ancia il suono tende a crescere invece se allenti la il labbro il suono tende a calare..... ho sempre saputo così................ al conservatorio mi hanno detto così...... :saputello

Aktis@ io intendevo proprio quello che hai detto tu... lo avevo scritto pure prima se mi sembra..........comunque se non fosse come dico io chiedo a qualcuno di correggermi........ io ho sempre saputo così...... :saputello

fcoltrane
17th January 2009, 22:15
[[/quote]

scusa fcoltrane ma secondo me non è così..... cioè se stringi il labbro sull'ancia il suono tende a crescere invece se allenti la il labbro il suono tende a calare..... ho sempre saputo così................ al conservatorio mi hanno detto così...... :saputello

[/quote]
succede però che se stringi il suono cambia di timbro , anche il volume ne viene modificato
per questo motivo un controllo di labbro non è opportuno.
se invece riesci a tenere il suono con l'emissione il semplice movimento delle dita ti consentirÃ* di cambiare la nota non pregiudicandone l'intonazione ed il timbro ed il volume.
in caso contrario il suono tenderÃ* a perdere qualcosa quando ti sposti verso l'alto.
(sempre in termini di timbro volume ed intonazione)
ciao fra

Nous
18th January 2009, 01:50
:bravo: :bravo: concordo con isaak....

Fortuna che suoni al conservatorio...

non ti sembra di esagerare un po'?

No, mi pare che si tenda a fare troppo confusione su tutto...il suono omogeneo non è un optional, e te lo dice uno che ci ha sbattuto la testa per impararlo. Il movimento impercettibile delle labbra non è una bella cosa, anzi..e te lo dice uno che ne ha sofferto per qualche tempo. All'epoca alla mia insegnante è bastato fare l'esperimento di farmi attaccare una nota ad occhi chiusi, e poi senza dirmi nulla premere lei i tasti sullo strumento..le note per le quali facevo movimenti impercettibili o non uscivano o dovevo fare uno sforzo enorme per buttarle fuori. E tieni presente che avanti allo specchio non si vedeva nulla.

Detto questo, vale sempre la regola che ciascuno col suo strumento ci fa quello che vuole..però se a me una persona mi chiede COME imboccare lo strumento io rispondo SALDAMENTE.

Ad Ale ho detto esattamente quello che penso, ovvero che mentre posso capire che un jazzista o un autodidatta pensi che tutto ciò sia utile (o addirittura normale ) non credo che un musicista del conservatorio possa permetterselo : se lo fa gli conviene correggere il problema prima che sia tardi.

18th January 2009, 11:30
Ci sono stati casi di famosi jazzisti che muovevano molto la mandibola, ma il loro suono risultava omogeneo.

ALE21
18th January 2009, 13:21
caro Nous adesso con quello che dirò non potrati più essere dalla parte del mio prof...... lui mi ha detto che sulle note acute devo allargare e sulle note gravi stringere........... non mi ha detto nulla sul diaframma anche perchè l'altro giorno glielo avevo chiesto cioè gli ho chiesto a cosa servisse il diaframma e lui mi ha detto: "serve per suonare..........." :mha!( io ho detto quindi di stringere e di allargare perchè mi hanno sempre detto così se mi sbaglio correggetemi....... :half: :half:

fcoltrane
18th January 2009, 13:54
condivido quasi integralmente quanto detto dal Nous , dico quasi perchè ad oggi la contrapposizione tra jazz e classica è anacronistica.
un jazzista che sia credibile deve conoscere almeno le regole basilari per la produzione del suono.
poi quando le conosce può anche suonare senza le regole.
lesterfan faccio un esempio senza scomodare i grandi del passato.
il piccolo cafiso (piccolo solo per l'etÃ*) all'inizio della sua carriera suonava gonfiando le gote in maniera singolare.
questo era un limite che gli impediva di trasformare l'aria direttamente in suono.
parecchi anni dopo studiando ha imparato a eliminare questo inconveniente.

con riferimento al movimento della mandibola un dato incontrovertibile è che se mentre stai producendo un suono si prova (chiunque lo provi) a muovere la mandibola avrÃ* un effetto diretto.
il suono non potrÃ* essere omogeneo.
(a meno di mascherare la disomogeneitÃ* con l'emissione)


se invece hai un controllo straordinario sull' emissione (cosa che molti grandi del passato avevano) muovi la mandibola e produci più suoni riesci a fraseggiare dando al tuo fraseggio
alcune caratteristiche di diversitÃ* tra le singole note.
in termini di timbro volume ecc..

la conseguenza di questo discorso è che per suonare prima devi studiare l'emissione
e come questa influenzi il suono (per farlo devi avere un modo di imboccare stabile perchè in
caso contrario ti sarÃ* preclusa la possibilitÃ* di sapere cosa sia un suono omogeneo)

per ale
mi meraviglio che vi siano insegnanti di sax che si reputino tali che per la produzione del suono spieghino di stringere o allargare il labbro.
la conseguenza di un simile atteggiamento è di rovinare l'impostazione di un sassofonista
le note lunghe, lo studio con il bocchino ed collo dello strumento , lo studio con il solo bocchino ,concetti come equilibrio e rilassatezza sono fondamentali nello studio della produzione del suono.
l'unica conseguenza certa dello stringere il labbro è di farsi male e produrre un suonino strozzato.
se sei costretto a studiare con questo cialtr .... prova ad informarti un po su internet
troverai articoli interessanti sulla produzione sonora ed esempi video ed audio su youtube.

sono tecniche che aiutano ad imparare

ALE21
18th January 2009, 14:00
e proprio per questo che ho aperto pure un topic per raccontare le mie "brutte storie" al conservatorio............ se un prof mi dice devi allargare e stringere io faccio come mi dice lui perchè è proprio lui il prof ma poi quando leggo cose del genere che sto sbagliando tutto cosa faccio???? chi mi corregge???? io vorrei diventare un bravo sassofonista ma così come devo fare se non mi corregge nessuno?????? :cry: :cry: :cry: :cry:

fcoltrane
18th January 2009, 14:04
e proprio per questo che ho aperto pure un topic per raccontare le mie "brutte storie" al conservatorio............ se un prof mi dice devi allargare e stringere io faccio come mi dice lui perchè è proprio lui il prof ma poi quando leggo cose del genere che sto sbagliando tutto cosa faccio???? chi mi corregge???? io vorrei diventare un bravo sassofonista ma così come devo fare se non mi corregge nessuno?????? :cry: :cry: :cry: :cry:


però è anche possibile che il tuo insegnante provi ad intervenire su un tuo difetto.
se ti dice di allargare per le note acute probabilmente sta indicando
il contrario di quello che tu erroneamente fai.
ciao fra

ALE21
18th January 2009, 14:06
adesso non me lo dice più perchè lo faccio automaticamente.... ovvero sulle note acute apro e su quelle gravi stringo.......

fcoltrane
18th January 2009, 14:22
il punto è che non bisogna cadere nell'errore che il controllo sull'intonazione avvenga con il labbro o con la mandibola.
parecchi messaggi fa avevi fatto riferimento alla conseguenza che ha il movimento del labbro
sull'altezza della nota.
se stringi la nota sale se allarghi scende.
questo è giusto ma ha poco a che vedere con l'intonazione perchè il suono ha altre componenti che risultano rilevantissime (timbro, e volume).
quindi se il controllo avviene con il labbro l'intonazione ne risente .

il tuo insegnante faceva un discorso apparentemente contrario : ti diceva di allargare il labbro per il registro acuto.
(probabilmete per contrastare la tenedenza che avevi a stringere)

il vero problema è che chi insegna dovrebbe spiegare che è l'emissione che fa il suono
il labbro non deve essere da ostacolo .
in pratica è il labbro che si adatta all'emissione perchè diversamente l'emissione sarÃ* inadeguata.
ciao fra

ALE21
18th January 2009, 14:36
capisco...... però nonostante io vada al conservatorio dovrò cercare dei video o qualcosa del genere su internet perchè non voglio continuare a peggiorare.......... che scandalo...... :mha...: :cry: :muro(((( :muro((((

Nous
18th January 2009, 14:38
adesso non me lo dice più perchè lo faccio automaticamente.... ovvero sulle note acute apro e su quelle gravi stringo.......

Sì ma guarda che come ti ha giÃ* scritto fcoltrane, col quale non sono mai andato tanto d'accordo come in questo thread, lui ti diceva di aprire le labbra salendo perchè sicuramente tu le stringevi, e di stringerle scendendo perchè tu evidentemente le aprivi. Sostanzialmente, cercava di dirti di non muovere le labbra. Quindi non ti stava facendo peggiorare, bensì tentava di corregere la tua tendenza a rendere il suono NON OMOGENEO.

ALE21
18th January 2009, 14:44
:mha!( sarÃ*......

Nous
18th January 2009, 14:50
:mha!( sarÃ*......

Ale, devi fidarti dei tuoi insegnanti..altrimenti non imparerai mai nulla.

ALE21
18th January 2009, 14:55
hai ragione...... cercherò di farlo........ :neutral: