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Visualizza Versione Completa : [Recensione 6] Exercices d'intonation - Londeix



David Brutti
29th December 2008, 09:45
Titolo: Exercices d'intonation

Autore: Jean-Marie Londeix

Editore: Alphonse Leduc

Prezzo: ?

Questo titolo misconosciuto nel bel paese contiene un approccio innovativo allo studio dell'intonazione e allo sviluppo di un buon orecchio interno. Come molti sanno il sassofono è uno strumento apparentemente "facile da suonare": la diteggiatura è comoda e razionale e, rispetto ad altri strumenti a fiato, fare uscire un suono non è così difficoltoso e giÃ* dalle prime lezioni è possibile eseguire semplici melodie. Io completerei l'affermazione citando il grande Larry Teal: " il sassofono è uno strumento facile da suonare MALE".
Il problema è che la maggiorparte dei sistemi didattici (e in particolare quallo italiano soprattutto nei conservatori) trascurano completamente il lavoro sulle difficoltÃ* e sui limiti dello strumento e uno di questi grandi limiti è rappresentato dall'intonazione corretta dei vari intervalli sullo strumento. Con il sassofono è possibile, a paritÃ* di posizione, ottenere una miriade di altezze diverse e risulta chiaro che se non si possiede un buon orecchio interno e se non si ha la coscienza di come intonare i vari intervalli e se non si possiede un'imboccatura flessibile e duttile, difficilmente si potrÃ* suonare il sax in modo intonato.

In questo testo il Londeix affronta il problema in modo assolutamente innovativo:
consiglia al neofita di procedere con alcuni esercizi sulla rilassatezza e sul controllo dell'imboccatura che non deve mai essere rigida ma deve consentire flessibilitÃ*: per intonare alcuni intervalli in modo corretto le escurzioni a cui è sottoposta l'imboccatura sono davvero notevoli (provate a intonare un RE centrale senza correzioni!). Tali esercizi si risolvono in pratica nel cercare di suonare le note dell'ottava alta senza l'utilizzo del portavoce e viceversa cercare di suonare le note dellottava bassa tenendo premuto il portavoce. Devo dire che tale esercizio è un ottimo riscaldamento e aiuta davvero a ottenere un'imboccatura plastica e molto flessibile.

Il buon Jean-Marie passa poi a illustrare alcun diteggiature di "correzione", ovverosia delle posizioni alternative che aiutino ad alzare o ad abbassare l'intonazione. Tali diteggiature sono da utilizzare con estrema parsimonia e servono soltanto come aiuto provvisorio. Quando si sarÃ* ottenuta una imboccatura flessibile e una chiara immaginazione degli intervalli tali posizioni sono assolutamente da evitare in quanto alterano il suono. Sono un pò come le ruotine per le biciclette: quando il bambino è in grado di viaggiare senza si smontano!!!

Si passa ora agli esercizi veri e propri. Bisogna munirsi di uno strumento digitale (tastierina, programmi di scrittura musicale etc...) in grado di poter tenere un bordone ovverosia un suono tenuto e fisso (tipo organo). Su questo bordone si eseguiranno con il sax degli esercizi su arpeggi. Bisogna eseguire tali esercizi con estrema calma cercando di intonare nota per nota e di evitare i battimenti. MAI utilizzare l'accordatore: basarsi soltanto sul proprio orecchio.

Gli esercizi trattati partono da arpeggi su accordi maggiori e minori. Successivamente si passa ad arpeggi su accordi di settima di dominante e di settima maggiore per poi terminare sulle settime diminuite e sugli accordi complessi. Oltre ad aumentare progressivamente la complessitÃ* armonica Londeix accresce progressivamente le difficoltÃ* relative agli intervalli andando a superare anche l'ottava e arrivando ad affrontare anche l'intonazione sui sovracuti.

CONCLUSIONI: il metodo del Londeix è davvero un testo importante per affrontare l'annosa questione dell'intonazione e rappresenta per me uno dei testi fondamentali. Ha un approccio diretto, innovativo e scientifico.

Blue Train
29th December 2008, 10:08
Grazie David!
Ottima recensione, il prezzo è di circa 30 euro

Aktis_Sax
30th December 2008, 14:03
grazie x la segnalazione, non conoscevo questo metodo...

David Brutti
30th December 2008, 14:53
grazie x la segnalazione, non conoscevo questo metodo...

Di nulla.

Cesare
30th December 2008, 14:55
Nemmeno io lo conoscevo, sembra molto interessante!

30th December 2008, 17:19
Grazie, è adatto anche per i principiantissimi?
Ho trovato anche " de la justesse de l'intonation", è simile?

David Brutti
30th December 2008, 17:37
Grazie, è adatto anche per i principiantissimi?
Ho trovato anche " de la justesse de l'intonation", è simile?

E' adatto a tutti i livelli a patto di conoscere tutta l'estensione normale dello strumento (dal SIb grave al Fa acuto): i primi esercizi sono su arpeggi maggiori e minori lentissimi e sono quindi adatti anche a chi è alle prime armi. Anzi: il guru del sax Londeix consigliava di iniziare subito lo studio dell'intonazione; se non si conosce l'intera estensione dello strumento si semplificano tali stdi fermandosi alle note che si conoscono.

L'altro metodo da te citato è un pò più vecchiotto del metodo presente e vuole essere un testo da praticare con il maestro: è come se fosse un libro contenente esercizi che ti aiutano a capire come si intonano gli intervalli correttamente ed è da fare esclusivamente con l'insegnante.

Il metodo da me recensito invece presenta degli esercizi da praticare giornalmente. Io ho trovato utile praticarlo assieme ad altri colleghi: uno tiene il bordone (intanto pratica la respirazione, la tenuta del suono, le note lunghe insomma) mentre l'altro esegue l'esercizio. Poi ci si scambia.

30th December 2008, 17:59
Grazie e mille ;)
Credo che sarÃ* il mio prossimo acquisto.

David Brutti
30th December 2008, 18:24
Ottimo! E' assolutamente un testo indispensabile, considerando che intonazione, qualitÃ* del timbro e corretta imboccatura vanno tutti di pari passo.

alto23
24th January 2009, 00:19
Ho letto l'ottima recensione di David.
Chiedo, a lui che l'ha scritta o a chiunque altro mi voglia rispondere, se il metodo citato funziona anche per risolvere problemi ormai radicati (suono da una quindicina d'anni a livello dilettantistico, soprattutto nelle bande).
In sostanza, non avendo più il tempo di studiare metodicamente con un maestro (purtroppo), la mia intonazione, pur essendo buona, ha subìto un peggioramento, nel senso che nel registro grave emetto note leggermente calanti e nel registro acuto tendo a crescere. Il problema sulle gravi non è molto evidente, mentre sulle acute (dal RE 3a ottava in su) è decisamente più marcato.
Probabilmente dipende anche dal fatto che la mia imboccatura è piuttosto rigida, anche se sto cercado di rilassarla. E poi anche la gestione della gola quasi sicuramente non è ottimale.
Dalla lettura della recensione sembra proprio che questo metodo faccia al caso mio.
Ho letto in altri topic riferimenti al Rascher: anche questo mi sembra molto interessante, e forse potrebbe risolvere parte dei miei problemi (sopratutto per il controllo della laringe).
La domanda è: meglio dedicarsi prima al Londeix e poi al Rascher? Oppure studiarli (lentamente) di pari passo? O addirittura potrei azzardare il solo Rascher?
Un'altra cosa: David ha parlato di "battimenti", che sono da evitare. Cosa si intende con quel termine?

David Brutti
24th January 2009, 01:31
La domanda è: meglio dedicarsi prima al Londeix e poi al Rascher? Oppure studiarli (lentamente) di pari passo? O addirittura potrei azzardare il solo Rascher?
Un'altra cosa: David ha parlato di "battimenti", che sono da evitare. Cosa si intende con quel termine?

I battimenti sono generati normamente da due onde sonore di frequenza simile ma non esattamente uguale. In pratica si genera una sorta di "vibrato" tra i 2 suoni emessi e non perfettamente intonati. Tale effetto è un buon indicatore del fatto che il suono emesso non è intonato rispetto al bordone. Per approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Battimenti_(musica)

Il Rascher e il citato metodo del Londeix sono assolutamente complementari e andrebbero praticati giornalmente nella routine tecnica quotidiana.

alto23
24th January 2009, 01:41
Ho capito cosa sono i battimenti.
La "routine quotidiana" sarebbe auspicabile, ma purtroppo, per motivi di lavoro e di condominio, il tempo dello studio puro si limita al fine settimana... Lo so: è insufficiente, ma non posso fare altro per ora.
Acquisterò entrambi i metodi e li studierò con pazienza.
Grazie David!

David Brutti
24th January 2009, 10:29
A mio parere se non si aspira al professionismo, anche con poco tempo di studio si possono ottenere dei risultati: l'importante è ottimizzare e razionalizzare al massimo le poche ore a disposizione.

Ciao

Nous
28th January 2009, 11:26
Prezzo: ?


30 euro circa :saputello !!