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Visualizza Versione Completa : Problema a passare da nota acuta a nota grave.



23rd December 2008, 12:40
Se passo da una nota acuta, con il portavoce, ad una nota greve, senza interrompere la colonna d'aria o quantomento modulare l'atteggiamento delle labbra in maniera opportuna contestualmente ad una "impercettibile" esitazione/interruzione della colonna d'aria, la nota mi rimane di registro acuto.
Non so se è normale, perchè qualcuno mi dice che bisogna voler produrre una certa nota per poi riuscire a produrla, e questo è compatibile con il mutare opportunamente l'atteggiamento dela bocca al fine di rendere la nota voluta (bassa in questo caso, quindi con il giusto atteggiamento), mentre da altre parti leggo che si dovrebbe riuscire a testare il buon funzionamento dello strumento facendo entrare in gioco il portavoce e togliendolo, a cura di una terza persona, mentre chi suona continua a suonare la colonna d'aria addirittura con gli occhi chiusi (quindi non sa quando sarÃ* inserito e tolto il portavoce).
Grazie delle risposte.

Mandrake
23rd December 2008, 13:55
Condivido appieno il tuo problema e anche il tuo dubbio.
Una cosa che ho capito in questi primi mesi di strumento (sono un neofita quindi le mie sono idee da neofita che verranno poi contraddette da chi ha piu' esperienza) e' che vale sempre tutto e il contrario di tutto, in dipendenza di 100 e una variabile.
La risposta che io mi son dato e' che FORSE esiste una imboccatura/emissione perfetta e universale che e' possibile tenere immutata per quasi tutte le note ma nel tempo necessario a trovarla.... meglio adattare imboccatura ed emissione, il che avviene in automatico con l'esercizio se si pensa alla nota, esattamente come ci adattiamo alla nota voluta e pensata nel parlare o nel cantare.
Cio' razionalmente mi torna e sperimentalmente pure, infatti mi capita di diteggiare sbagliato (tipicamente nell'uso del portavoce) ma di emettere comunque la nota che volevo emettere.

pace e bene a tutti

Ctrl_alt_canc
23rd December 2008, 14:59
Se passo da una nota acuta, con il portavoce, ad una nota greve, senza interrompere la colonna d'aria o quantomento modulare l'atteggiamento delle labbra in maniera opportuna contestualmente ad una "impercettibile" esitazione/interruzione della colonna d'aria, la nota mi rimane di registro acuto.
Non so se è normale, perchè qualcuno mi dice che bisogna voler produrre una certa nota per poi riuscire a produrla, e questo è compatibile con il mutare opportunamente l'atteggiamento dela bocca al fine di rendere la nota voluta (bassa in questo caso, quindi con il giusto atteggiamento), mentre da altre parti leggo che si dovrebbe riuscire a testare il buon funzionamento dello strumento facendo entrare in gioco il portavoce e togliendolo, a cura di una terza persona, mentre chi suona continua a suonare la colonna d'aria addirittura con gli occhi chiusi (quindi non sa quando sarÃ* inserito e tolto il portavoce).
Grazie delle risposte.


usa la gola,dovresti riuscire a cambiare ottava senza problemi...oppure semplicemente usa un ancia piu dura :smile:

Isaak76
23rd December 2008, 17:54
Quei passaggi sono sempre un pò problematici, oltra alla gola, le prime volte aiutati con un piccolo colpo di lingua, non è che devi staccare, ma è una lieve interruzione del flusso d'aria che d'aiuta a controllare meglio (il cosidetto staccato-legato); una volta acquisite le giuste misure, vedrai che riuscirai a fare questi passaggi legando il tutto ;)

Nous
23rd December 2008, 18:38
Non usare trucchi quali lo staccato legato (che è tutta un'altra cosa), non usare la gola : se non ti viene devi solo esercitarti :zizizi))
Altrimenti ti rovini l'impostazione.

Ctrl_alt_canc
23rd December 2008, 19:52
Non usare trucchi quali lo staccato legato (che è tutta un'altra cosa), non usare la gola : se non ti viene devi solo esercitarti :zizizi))
Altrimenti ti rovini l'impostazione.


da quando ci si rovina l'impostazione facendo uso della gola? al massimo la si migliora,ammesso che si sia capace di usarla...

fcoltrane
24th December 2008, 01:15
concordo pienamente con il nous.
posso aggiungere che passare da una nota con il portavoce ad una nota senza, necessita un controllo da parte del sassofonista di una ottava. (se la nota è la stessa)
in realtÃ* se riesci con il semplice movimento del portavoce a suonare l'ottava vuol dire che hai messo a punto una tecnica sassofonistica corretta che ti consentirÃ* in seguito di gestire
2 3 4 ottave.
se al contrario hai bisogno di vari espedienti per raggiungere lo stesso risultato (suonare l'ottava )vuol dire che l'emissione è inadeguata.
i motivi possono essere i più diversi ma per superare questo problema hai un metodo certo.
parti da una nota del registro medio e la suoni legandola ad una contigua.
la lab.
se ci riesci senza modificare emissione o altro passi ad una distanza maggiore.
un tono la sol.
se riesci continui con un tono e mezzo la solb.
e così via.
ti conviene fare tutto davanti ad uno specchio per verificare che non modifichi nulla dell'imboccatura o del labbro.
in questa maniera verificherai con certezza quanto riesci a gestire e sarai in grado di lavorare su i tuoi limiti.(ossia se ad esempio riesci a suonare una quinta studi per andare oltre).
ciao fra

Isaak76
24th December 2008, 10:58
Concordo pienamente quanto detto da FColtrane, il mio consiglio (quello di usare un lieve colpo di lingua), non è necessariamente un truccho, anche perchè in musica non esistono, o è così o è pomì :lol:
Quello che facevo riferimento io era proprio all'inizio quando si ha parecchia difficoltÃ* di controllo, quindi si va per fasi.
Faccio un esempio banale ma veritiero: un bambino quando inizia un corso di nuoto, non lo si butta in acqua e gli si dice .... nuota!, il poverello o affonderebbe come il Titanic preso dal panico, o annasperebbe parecchio facendogli passare la voglia di nuotare :lol: ; quindi si inizierÃ* con esercizi fuori vasca, si imparerÃ* a stare a galla, poi rimanendo attaccati al bordo si incomincerÃ* ad imparare il movimento delle gambe e la corretta postura, si passerÃ* alla tavoletta ed alla fine il bambino sarÃ* un provetto nuotatore, senza trucchi senza inganni :lol: ; anche in musica è così, a me è stato insegnato in questo modo ed è stato naturale non staccare più perchè ormai avevo assimilato la posizione :D

Ciao a Tutti e Buon Natale :alè!!)

Jacoposib
26th December 2008, 16:53
più che usare la gola dovresti usare la laringe, che è l'organo che inconsapevolmente tutti noi sassofonisti utilizziamo (chi più chi meno) per i sovracuti, gli armonici e per suonare normalmente. la laringe, esattamente come nel canto, si sposta e modifica così la velocitÃ* dell'aria e la conseguente intonazione della/o voce/strumento. quindi prova a "cantare" nel vero senso della parola il suono dell'ottava bassa quando togli il portavoce. l'esercizio di fcoltrane è anche utile. ti consiglio il metodo di Giulio Visibelli (docente di sax tenore a siena jazz e alla civica jazz di milano) "Master in sax jazz", molto ben fatto!
p.s. l'imboccatura non deve per forza stare ferma ma anche muoversi, proprio come fanno "principianti" del calibro di Stan Getz, Charlie Parker, John Coltrane, Sonny Rollins, Joe Henderson,... ognuno deve essere libero di suonare come meglio crede se poi ottiene i risultati! ;)

Nous
26th December 2008, 18:25
concordo pienamente con il nous.


Grazie ma...N maiuscola :saputello !!

Nous
26th December 2008, 18:26
Non usare trucchi quali lo staccato legato (che è tutta un'altra cosa), non usare la gola : se non ti viene devi solo esercitarti :zizizi))
Altrimenti ti rovini l'impostazione.


da quando ci si rovina l'impostazione facendo uso della gola? al massimo la si migliora,ammesso che si sia capace di usarla...

Un giorno capirai che il solo fatto che tu faccia una cosa non basta per rendere quella cosa "giusta" o "corretta" ;)

Ctrl_alt_canc
26th December 2008, 19:35
Non usare trucchi quali lo staccato legato (che è tutta un'altra cosa), non usare la gola : se non ti viene devi solo esercitarti :zizizi))
Altrimenti ti rovini l'impostazione.


da quando ci si rovina l'impostazione facendo uso della gola? al massimo la si migliora,ammesso che si sia capace di usarla...

Un giorno capirai che il solo fatto che tu faccia una cosa non basta per rendere quella cosa "giusta" o "corretta" ;)


infatti,ho specificato "ammesso che sia capace di usarla",però bell'aforisma... :saputello

David Brutti
26th December 2008, 20:40
Non usare trucchi quali lo staccato legato (che è tutta un'altra cosa), non usare la gola : se non ti viene devi solo esercitarti :zizizi))
Altrimenti ti rovini l'impostazione.

La laringe (citata spesso come gola) è un organo fondamentale nella produzione dei vari suoni nel sassofono e va imparato ad essere gestito con moltissimo studio e pratica. In ambito "classico" purtroppo tale organo non viene quasi mai esercitato e si sente!!!

Magari tu ti riferisci al fatto che bisogna evitare inutili contrazioni (della gola appunto) e tutti quei movimenti bizzarri che fanno soltanto da effetto "placebo".

fcoltrane
26th December 2008, 20:53
p.s. l'imboccatura non deve per forza stare ferma ma anche muoversi, proprio come fanno "principianti" del calibro di Stan Getz, Charlie Parker, John Coltrane, Sonny Rollins, Joe Henderson,... ognuno deve essere libero di suonare come meglio crede se poi ottiene i risultati! ;)

mmmm...
una cosa certa è che non è possibile (neanche per i grandissimi musicisti che hai citato)riuscire a tenere il suono fermo e muovere la mandibola .
poi è vero che in musica come nella vita è possibile fare quello che si vuole.
e quindi suonare a testa in giù o con l'ancia rivolta verso l'alto o gonfiando le gote o muovendo la mandibola o di corsa con le piume nere .
ciao fra

Nous
26th December 2008, 20:59
Magari tu ti riferisci al fatto che bisogna evitare inutili contrazioni (della gola appunto) e tutti quei movimenti bizzarri che fanno soltanto da effetto "placebo".

Ma la laringe è cosa ben diversa dalla gola..io intendevo proprio i trucchetti che poi ci si trascina dietro tutta la vita, mica l'utilizzo della laringe che tuttavia trovo che sia abusato dai musicisti cosiddetti non classici.

In ogni caso il discorso non era quello di imparare ad usare la laringe, ma di correggere un problema che secondo me deve essere risolto senza il suo utilizzo perchè è alla base per tutto il lavoro sul suono successivo : insomma, è un salto di ottava, lo si può (e deve, secondo me) fare benissimo senza gola, senza laringe, senza staccato legato, senza interrompere il fiato.

Secondo me, poi ovviamente ognuno il suo suono se lo gestisce come preferisce..è ovvio che se tu mi dici che invece la laringe va usata pure andando in bagno io non posso che darti ragione, tu ne sai ;)

David Brutti
26th December 2008, 21:04
Magari tu ti riferisci al fatto che bisogna evitare inutili contrazioni (della gola appunto) e tutti quei movimenti bizzarri che fanno soltanto da effetto "placebo".

Ma la laringe è cosa ben diversa dalla gola..io intendevo proprio i trucchetti che poi ci si trascina dietro tutta la vita, mica l'utilizzo della laringe che tuttavia trovo che sia abusato dai musicisti cosiddetti non classici.



Allora ho sbagliato tutto...

Nous
26th December 2008, 21:06
Impossibile, sei David :saputello !!
:half:

ModernBigBand
27th December 2008, 01:41
Come dice giustamente David, il corretto utilizzo della "gola" è di importanza vitale ma quasi sempre noto che non c'è una corretta educazione all'utilizzo della stessa oppure viene utilizzata a sproposito. La cosa più importante è capire che utilizzare la gola non è affatto sinonimo di "growl" o suoni gutturali, ma è uno dei tanti fattori che contribuiscono alla formazione del suono.
Se si suona con la "gola" chiusa, inevitabilmente il suono ne risentirÃ* e allo stesso modo, se si utilizza impropriamente la gola, magari nello staccato (che enfatizza il difetto), non riusciremo mai ad ottenere uno staccato preciso e omogeneo (ovviamente a certi livelli lo staccato di gola può confondersi molto facilmente con quello di lingua o rappresentarne l'ideale complemento - doppio/triplo staccato, ma siamo appunto ad alti livelli).
Avendo ben chiara la funzione (e l'importanza) che la gola ricopre, è praticamente un obbligo (per chi ambisce a migliorare la propria tecnica e per chi vuole evitare di consumare litri di collutorio e spray per il mal di gola) esercitarsi sul suo corretto utilizzo.
Se si usa correttamente la gola, ci si può facilmente accorgere come le miriadi di "trucchetti" utilizzati ad esempio per far uscire questo o quel sovracuto (es. sbagliatissimo: mordere l'ancia) non servono praticamente a nulla, se non a illudere se stessi.

;)

Jacoposib
27th December 2008, 17:57
il problema non è usare o meno la laringe, essa viene inconsapevolmente usata da tutti i sassofonisti, il punto è invece essere consci di usarla e imparare a controllarla al meglio. per esempio, i sovracuti vengono spesso suonati con una maggiore pressione del labbro inferiore e inizialmente non vengono proprio perchè bisogna "trovarli", cioè modificare la velocitÃ* dell'aria (usando appunto la laringe), cioè dell'intonazione. per il salto di ottava è la stessa cosa.

David Brutti
28th December 2008, 01:47
il problema non è usare o meno la laringe, essa viene inconsapevolmente usata da tutti i sassofonisti, il punto è invece essere consci di usarla e imparare a controllarla al meglio. per esempio, i sovracuti vengono spesso suonati con una maggiore pressione del labbro inferiore e inizialmente non vengono proprio perchè bisogna "trovarli", cioè modificare la velocitÃ* dell'aria (usando appunto la laringe), cioè dell'intonazione. per il salto di ottava è la stessa cosa.

Pura veritÃ*!

Ps.: che bello, un altro ramponista nel forum!!

Jacoposib
30th December 2008, 20:08
il piacere e tutto mio!