salvo_c85
28th June 2021, 15:05
Ero da tempo alla Ricerca di un sassofono professionale e in un primo momento ho pensato al mercato dell'usato, infatti ero sul punto di prendere un serie III usato quando mi sono imbattuto in rete in questo modello che nuovo costa tanto quanto così gli ho dato una chance e ho deciso di provarlo.
Info tecniche:
Questo strumento sulla carta é una copia customizzata di un mark VI 135000 costruita su commissione in taiwan e rifinita in Austria progettata in collaborazione con Harry Sokal.
É disponibile in 4 rifiniture :laccato, Silver, slaccato e vintage.
Io ho richiesto di provare un Laccato e un Silver.
I tamponi sono dei pisoni con risuonatori in metallo e molle blu di ottima qualità.
La meccanica é molto confortevole e molto simile a quella di un serie 3 fatta eccezione per la chiave D3 (re acuto) che é appena più rientrata, ma non di molto e ci si abitua subito.
Lo strumento é disponibile con o senza F# acuto... Ma io ho preferito a parità di prezzo avere la chiave anche se non la uso molto.
Il chiver ha una curva molto bassa, più bassa di un serie 3 e i fori di tono c1 c2 c3 c4 e c5n sono meno grandi di quelli di un selmer moderno.
La chiave X per il fa frontale ha una perla come gli altri tasti e non una goccia come sui moderni modelli.
La registrazione dello strumento é impeccabile e la meccanica non ha nessun gioco nelle chiavi.
Prova sonora:
Ho aspettato di suonarci una 15 di giorni anche dopo l'acquisto per essere sicuro della bontà della recensione.
Alla fine tra i due modelli ho scelto il laccato normale, benché il silver fosse esteticamente stupendo e suonasse molto bene anche ho trovato l'ottava grave più carnosa nel modello laccato.
Ho effettuato la prova con il mio ponzol m2 100 e una d'addario select jazz 3m che avevo appositamente selezionato nei giorni precedenti.
Lo strumento é pronto, anzi prontissimo, sembra già sfogato da anni.
La prima ottava regala un suono cicciotto e quasi vintage col suono puro e esprime il meglio anche in subtone (ho suonato per la prova All the things you are perché li avevo sentito fare a Chad LB qualche giorno prima) una goduria.
Lo strumento permette dei pianissimo quasi sussurrati ma se si spinge può emergere assieme a una tromba in un gruppo di musica leggera senza essere amplificato.
La seconda ottava é chiaramente mediosa come allo strumento a cui si ispira, da D2 in poi a salire lo si può sentire vibrare tra le mani (specie con la mano destra).
Le note da D3 in poi fino al F# sono intonate, ovviamente vanno sempre pensate, ma hanno un confort migliore in suonabilità rispetto persino ad un selmer.
Il registro dei sovracuti mi ha stupito. Il sol esce fluido e pulito come una nota di ottava e non necessita del ta come correzione per l'intonazione e così via con tutte le altre. Lo sforzo che prima affrontavo per centrare la nota adesso si traduce in una risposta immediata. La sicurezza che ti da si traduce anche in spontaneità quando suoni, insomma è quasi spontaneo come il registro medio e grave (ovviamente io ero abituato anche a un yamaha yts 25 che sfiatava molto per giunta, e trovavo già il serie III ottimo, ma questo strumento ancora di più).
In conclusione:
io ho provato solo un mark 6 di fine serie, forse non molto pregiato, non mi é sembrato una cosa aliena come molti lo descrivono, forse per sapere come suona un mark 6 se ne dovrebbero provare a decine e quindi non posso dire ne come suona un mark 6 ne se questo strumento suona meglio, peggio o come un mark 6.
Però suono da quando avevo 12 anni, ho studiato e mi sono diplomato in conservatorio, ho suonato fino ad oggi in band di musica leggera, per aperitivi, capodanni e dj set e di strumenti di altri musicisti ne ho sentiti e anche provati. penso con umiltà di poter esprimere quella che é solo una mia opinione :
Per 3000 e rotti euro quasto sassofono suona molto meglio dell'80% della roba che sta in giro, compresi sassofoni che da nuovi costano 4800 o 6000 euro.
Info tecniche:
Questo strumento sulla carta é una copia customizzata di un mark VI 135000 costruita su commissione in taiwan e rifinita in Austria progettata in collaborazione con Harry Sokal.
É disponibile in 4 rifiniture :laccato, Silver, slaccato e vintage.
Io ho richiesto di provare un Laccato e un Silver.
I tamponi sono dei pisoni con risuonatori in metallo e molle blu di ottima qualità.
La meccanica é molto confortevole e molto simile a quella di un serie 3 fatta eccezione per la chiave D3 (re acuto) che é appena più rientrata, ma non di molto e ci si abitua subito.
Lo strumento é disponibile con o senza F# acuto... Ma io ho preferito a parità di prezzo avere la chiave anche se non la uso molto.
Il chiver ha una curva molto bassa, più bassa di un serie 3 e i fori di tono c1 c2 c3 c4 e c5n sono meno grandi di quelli di un selmer moderno.
La chiave X per il fa frontale ha una perla come gli altri tasti e non una goccia come sui moderni modelli.
La registrazione dello strumento é impeccabile e la meccanica non ha nessun gioco nelle chiavi.
Prova sonora:
Ho aspettato di suonarci una 15 di giorni anche dopo l'acquisto per essere sicuro della bontà della recensione.
Alla fine tra i due modelli ho scelto il laccato normale, benché il silver fosse esteticamente stupendo e suonasse molto bene anche ho trovato l'ottava grave più carnosa nel modello laccato.
Ho effettuato la prova con il mio ponzol m2 100 e una d'addario select jazz 3m che avevo appositamente selezionato nei giorni precedenti.
Lo strumento é pronto, anzi prontissimo, sembra già sfogato da anni.
La prima ottava regala un suono cicciotto e quasi vintage col suono puro e esprime il meglio anche in subtone (ho suonato per la prova All the things you are perché li avevo sentito fare a Chad LB qualche giorno prima) una goduria.
Lo strumento permette dei pianissimo quasi sussurrati ma se si spinge può emergere assieme a una tromba in un gruppo di musica leggera senza essere amplificato.
La seconda ottava é chiaramente mediosa come allo strumento a cui si ispira, da D2 in poi a salire lo si può sentire vibrare tra le mani (specie con la mano destra).
Le note da D3 in poi fino al F# sono intonate, ovviamente vanno sempre pensate, ma hanno un confort migliore in suonabilità rispetto persino ad un selmer.
Il registro dei sovracuti mi ha stupito. Il sol esce fluido e pulito come una nota di ottava e non necessita del ta come correzione per l'intonazione e così via con tutte le altre. Lo sforzo che prima affrontavo per centrare la nota adesso si traduce in una risposta immediata. La sicurezza che ti da si traduce anche in spontaneità quando suoni, insomma è quasi spontaneo come il registro medio e grave (ovviamente io ero abituato anche a un yamaha yts 25 che sfiatava molto per giunta, e trovavo già il serie III ottimo, ma questo strumento ancora di più).
In conclusione:
io ho provato solo un mark 6 di fine serie, forse non molto pregiato, non mi é sembrato una cosa aliena come molti lo descrivono, forse per sapere come suona un mark 6 se ne dovrebbero provare a decine e quindi non posso dire ne come suona un mark 6 ne se questo strumento suona meglio, peggio o come un mark 6.
Però suono da quando avevo 12 anni, ho studiato e mi sono diplomato in conservatorio, ho suonato fino ad oggi in band di musica leggera, per aperitivi, capodanni e dj set e di strumenti di altri musicisti ne ho sentiti e anche provati. penso con umiltà di poter esprimere quella che é solo una mia opinione :
Per 3000 e rotti euro quasto sassofono suona molto meglio dell'80% della roba che sta in giro, compresi sassofoni che da nuovi costano 4800 o 6000 euro.