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Visualizza Versione Completa : To be or not to be...(Vintage)



govons
1st December 2008, 12:51
Ed ecco a voi il mio dubbio (ovviamente Amletico...):

non so perchè ma ho sempre avuto la convinzione che il soprano dovesse essere uno strumento di nuova generazione. (ribadisco: non so perchè)

Adesso mi sta pigliando una, temo, inguaribile GAS e di colpo mi viene in mente anche di rivolgere la mia attenzione al mercato del vintage. Finora mi ero sempre rivolto a strumenti quali Yamaha, Yanagisawa etc. e infatti una volta avevo un Yamaha del quale ero piuttosto soddisfatto.

Detto questo il primo preconcetto sul vintage (soprano eh) che mi sono sempre portato dietro era il discorso (banalissimo) intonazione, ma è anche facilmente risolvibile... provi e riprovi uno strumento con l'intonatore davanti e prima o poi quello intonato lo becchi. Vabbè risolto questo problema mi chiedo in linea del tutto generale quale possono essere le "sfighe" alle quali posso andare incontro acquistando un soprano vintage?

Regolazioni frequenti? Suono "paperoso"? o cos'altro?

Si mi rendo conto che è un discorso moooolto generale, ma se qualcuno vuole discuterne.

David Brutti
1st December 2008, 16:22
Ed ecco a voi il mio dubbio (ovviamente Amletico...):

non so perchè ma ho sempre avuto la convinzione che il soprano dovesse essere uno strumento di nuova generazione. (ribadisco: non so perchè)

Adesso mi sta pigliando una, temo, inguaribile GAS e di colpo mi viene in mente anche di rivolgere la mia attenzione al mercato del vintage. Finora mi ero sempre rivolto a strumenti quali Yamaha, Yanagisawa etc. e infatti una volta avevo un Yamaha del quale ero piuttosto soddisfatto.

Detto questo il primo preconcetto sul vintage (soprano eh) che mi sono sempre portato dietro era il discorso (banalissimo) intonazione, ma è anche facilmente risolvibile... provi e riprovi uno strumento con l'intonatore davanti e prima o poi quello intonato lo becchi. Vabbè risolto questo problema mi chiedo in linea del tutto generale quale possono essere le "sfighe" alle quali posso andare incontro acquistando un soprano vintage?

I soprani vintage sono molto affascinanti. Ovviamente non bisogna generalizzare: c'è vintage e vintage. Anche lo Yamaha 62 ormai è considerato un sax d'epoca raro, introvabile e caro, ma ha delle differenze profonde con un Buescher True Tone degli anni 20 ovviamente.


Regolazioni frequenti? Suono "paperoso"? o cos'altro?

Dipende dal modello. Ecco la mia esperienza con i soprani vintage:
-Soprano Curvo Conn "chu berry" del 1922: problemi insormontabili a livello d'intonazione. Ricordo un Si e un Re col portavoce crescenti come pochi. Il suono è una roba da non credere: profondo e scuro molto distante dai moderni soprani dritti. La meccanica inoltre non era affatto scomoda. Era anzi veloce e reattiva. Non adatto a tutti i generi in quanto a mio parere i problemi d'intonazione sono abbastanza insormontabili... perfetto per dixieland e swing "tradizionale". Incredibile inoltre la robustezza costruttiva (non andava MAI fuori registro).
-Buescher "True Tone" del 1926 dritto (tipo quello che usava Bechet). Suono molto interessante, più "classico" del Chu Berry (meno volume, meno proiezione, maggiore omogeneitÃ*). I problemi d'intonazione ci sono ma assolutamente risolvibili con molto studio. La meccanica purtroppo non è molto immediata (acuti abbastanza scomodi, gravi irraggiungibili) ma molto leggera.
-Mark VI con Fa# acuto: intonzione passabile e risolvibile con molto studio; meccanica negli acuti terribile, molto difficile da gestire. Necessario apprendere una marea di posizioni alternative per i passaggi in velocitÃ* negli acuti altrimenti col castelletto si rischia di "tagliarsi". Lo definisco un soprano per "sopranisti" poichè a causa della sua disomogeneitÃ* timbrica (grave paperoso, acuti stonati, do# afono) è uno strumento da praticare giornalmente se si vogliono ottenere risultati decenti (ricordo 2 anni di studio in cui non ho mai toccato questo soprano in concerto). Tuttavia il Mark ha un suono unico e inconfondibile: nasale ma allo stesso tempo pastoso e molto proiettato. Tale caratteristica lo rende forse il vintage più appetibile ma più ostico.
-Yamaha 62. Ottimo compromesso tra vintage e nuovo: suono molto simile al mark VI ma forse un pò più scuro, meccanica fluida e reattiva buona omogeneitÃ*. L'unico neo è il timbro non proprio interessantissimo (gli manca qualcosa) anche se molto bello. Inoltre mi ricordo che il 62 tendeva ad andare fuori registro molto di frequente.

govons
1st December 2008, 16:38
Ecco perchè ho sempre pensato questa cosa sui soprani vintage...adesso ricordo:
perchè sono fatti per i sopranisti. Forse un classico yani 991 o un custom yamaha, sono più immediati.

David Brutti
1st December 2008, 17:16
Ecco perchè ho sempre pensato questa cosa sui soprani vintage...adesso ricordo:
perchè sono fatti per i sopranisti. Forse un classico yani 991 o un custom yamaha, sono più immediati.

Sicuramente. Tuttavia per mio gusto non amo molto Yamaha moderni e Yanagisawa: sono precisi calibrati e immediati ma il suono a lungo andare stufa. Capisco che però per chi suona il soprano ogni morte di papa possano essere più che degni.

ModernBigBand
2nd December 2008, 01:21
Concordo con David, bisogna avere l'onesta di chiedersi "cosa ho intenzione di fare con il mio soprano?". In effetti il soprano è giÃ* di per sé uno strumento meno immediato dei fratelli maggiori, per cui un eventuale acquisto va ben ponderato.
Come ha spiegato esaurientemente David, se per passione o particolare inclinazione si propende verso il vintage, bisogna considerare che se si vogliono avere risultati decenti bisogna soffrire e molto anche.
Scegliendo il vintage ci si ritrova spesso a doversi confrontare con meccaniche ostiche e problemi di intonazione, ma con lo studio serio si può porre rimedio ad entrambi i problemi.
Se però non c'è la possibilitÃ* di dedicare molto tempo allo studio, l'acquisto di un vintage deve essere fortemente sconsigliato, a favore di uno strumento moderno più comodo e soprattutto "facile".

;)

Il Fumatore di Sax
2nd December 2008, 02:25
"To be"... C'era da chiedere? ;)