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Visualizza Versione Completa : il Timbro del sax!?



pumatheman
27th November 2008, 15:39
cosa influisce sul timbro del sax a paritÃ* di setup?
il materiale della lastra ok, le tecniche di trattamento termico della stessa (annealing) ne cambiano le proprietÃ* timbriche?

quanto influisce il chiver sul colore?
a detta detta della brochure yamaha per esempio loro danno il G1 come chiaro e l'M1 come scuro e via dicendo, può essere secondo voi?

i sax con timbro scuro sono considerati migliori o più ricercati?
se si perchè? oppure sono solo più richiesti perchè incontrano maggiore successo nelle vendite?
è solo questione di gusti?

per esempio i MarkVI sono considerati sax con timbro chiaro?

quali sono i sax con timbro scuro piu tradizionali? e quali quelli con con timbro chiaro?

sempre a paritÃ* disetup: immaginando una scala di valori come di possono considerare i vari sax delle varie marche? tipo: yamaha chiari, conn buescher scuri, keilweth shadow chiari, selmer...

almartino
27th November 2008, 16:22
certamente il materiale, lo spessore il trattamento ed il setup delle chiavi influiscono sul suono, ogni parte del sax contribuisce alla costruzione del timbro, poi per il suono oltre al setup bocchino e ancia la parte più importante siamo noi e questo lo abbiamo ripetuto moltissime volte!
Il chiver come tutto il corpo anche influisce sulla timbrica ovviamente non in maniera drastica ma leggermente può aggiungere un particolare "colore" al suono,
per questo puoi ascoltare un interessante test che ho fatto:
viewtopic.php?f=12&t=6260& (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=12&t=6260&)

I sax dal suono scuro non sono considerati migliori, sono gusti personali e spesso sono più adatti ad un certo tipo di musica e questo lo hai visto tu stesso avendo preferito il Yamaha 32 al 62 e molto probabilmente lo avresti preferito anche al Custom.

Per i Mark VI se li confrontiamo per esempio con un Conn allora si che ha un suono chiaro ma non possiamo generalizzare, ho provato Mark VI dal suono più chiaro, quelli con un suono più scuro e... quelli che non suonavano affatto!

Cesare
27th November 2008, 17:23
Le mie sono solo impressioni personali, tra i sax che ho suonato provato..

definirei un pò più scuri:
Conn
King
Keilwerth EX e Keilwerth Toneking

un pò più chiari:
Yamaha
Selmer serie II

non so se si possa generalizzare, ripeto che queste sono solo le mie impressioni su alcuni sax che ho suonato.

puffosky
27th November 2008, 22:45
il timbro, più che lo strumento o il setup che dir si voglia,

lo fa chi suona.

(secondo il mio modesto parere)

il sax, il corpo e il cervello fanno uno strumento solo.

almeno credo.

Simone Borgianni
27th November 2008, 22:45
:shock: Puma...........ti sei sparato un'overdose di pippe mentali :ghigno: :lol:
Suona e studia, studia e suona e alla fine farai uscire il timbro che vuoi ;)

pumatheman
27th November 2008, 22:58
:lol: :lol: :lol:
Simo lo sai che sottoscrivo anzi MI TATUEREI la tua frase che il suono lo fÃ* per 70% chi soffia :yeah!) :bravo:
la domandina è solo "sul timbro di partenza" che il saCs c'avrebbe di suo :idea:
e che chiaramente influisce solo su una parte di quel 30% restante... ;)

Sax O' Phone
27th November 2008, 23:19
...e dove mettiamo che suole delle scarpe usi? :ghigno:

pumatheman
27th November 2008, 23:39
...e dove mettiamo che suole delle scarpe usi? :ghigno:

e il dentifricio allora? :lol: quello si che influenza il timbro! anzi fa addirittura parte della composzione chimica della colonna d'aria... :idea: :idea: :idea:
secondo me il mentadent è +brillante e il colgate da sullo scuretto :lol:

Mad Mat
28th November 2008, 10:12
...e dove mettiamo che suole delle scarpe usi? :ghigno:

e il dentifricio allora? :lol: quello si che influenza il timbro! anzi fa addirittura parte della composzione chimica della colonna d'aria... :idea: :idea: :idea:
secondo me il mentadent è +brillante e il colgate da sullo scuretto :lol:

A tal proposito per avere una maggiore proiezione consiglio vivamente l'assunzione per via orale di aglio e cipollotti rigorosamente crudi.
Infatti, grazie a questo semplice accorgimento, il flusso di aria "bollente" che fuoriescirÃ* dalla campana stenderÃ* ogni essere vivente nel raggio di 94/98 metri :saxxxx))) :DDD: :doh!: Non trovando alcun tipo di ostacolo il vostro suono si propagherÃ* in maniera "impressionante" :yeah!) .... soprattutto per coloro che sono scampati all'ecatombe :\\:

:lol:

29th November 2008, 00:32
[quote="Sax O' Phone":3hq7hm8x]...e dove mettiamo che suole delle scarpe usi? :ghigno:

e il dentifricio allora? :lol: quello si che influenza il timbro! anzi fa addirittura parte della composzione chimica della colonna d'aria... :idea: :idea: :idea:
secondo me il mentadent è +brillante e il colgate da sullo scuretto :lol:

A tal proposito per avere una maggiore proiezione consiglio vivamente l'assunzione per via orale di aglio e cipollotti rigorosamente crudi.
Infatti, grazie a questo semplice accorgimento, il flusso di aria "bollente" che fuoriescirÃ* dalla campana stenderÃ* ogni essere vivente nel raggio di 94/98 metri :saxxxx))) :DDD: :doh!: Non trovando alcun tipo di ostacolo il vostro suono si propagherÃ* in maniera "impressionante" :yeah!) .... soprattutto per coloro che sono scampati all'ecatombe :\\:

:lol:[/quote:3hq7hm8x]
Tipo scoreggia di caprone insomma. :lol: :lol: :lol:

fcoltrane
29th November 2008, 01:21
mmmmm.... discutere del timbro è veramente difficile.
anche per la difficoltÃ* di utillizzare un lessico comune.
per i più dirò ovvietÃ* ma ci provo lo stesso.
è chiaro che il suono in tutte le sue componenti è diretta conseguenza di chi lo produce.
(magari non saremo daccordo nello stabilire quanto e come il setup ed il sax influenzino la produzione del suono).
desideravo però evidenziare alcuni aspetti le relazioni e l'equilibrio.
per relazioni intendo ad esempio quella ancia-bocchino e quelle relative al sax (forme dimensioni distanze materiali ).
e quindi le interferenze le une con le altre .
per chiarire questo concetto basti pensare ad una ancia ed un bocchino che ritengo poco faticosi e certo che mi daranno insieme ad un sax una certa resa sonora in termini di volume intonazione omogeneitÃ* durata equilibrio.
con lo stesso setup basterÃ* modificare l'altezza delle chiavi del sax per modificare queste relazioni.
e quindi ad esempio avere più volume più omogeneitÃ* meno durata un diverso sforzo un diverso equilibrio.
analogo discorso vale per le forme (modificare il collo od il bocchino) ed i materiali.
e quindi tutte le relazioni e le interferenze.

la cosa singolare ( sto per fare una affermazione solo apparentemente contraddittoria con la precedente) è che anche possibile modificare le relazioni ma produrre gli stessi suoni.
in termini di durata timbro volume intonazione
basterÃ* conoscere i limiti delle varie modifiche.



ciò che conta è capire quali sono queste relazioni e trovare il proprio equilibrio nel compromesso.
ad esempio se ascolto Trane che suona con Sims Mobley Cohn ciò che è importante è capire
nel suono di ciascuno quali componenti siano ritenute prevalenti, se lo siano,quali comromessi quali diversitÃ*.
il punto di partenza è capire le scelte altro discorso è poi condividerle.
ciao fra

29th November 2008, 01:32
Quello che dice fcoltrane è vero, però c'è da dire che il timbro di un sax è diverso per chi lo suona rispetto a chi lo ascolta, e non c'entra il feeling con lo strumento, è una questione di pura fisica.
L'ascoltatore non può infatti sentire con le orecchie quello che il musicista sente anche con il proprio corpo mentre suona.
La faccio breve altrimento inizio a scrivere un trattato sulla meccanica delle vibrazioni.

Federico
29th November 2008, 08:37
[quote="Sax O' Phone":1lngvzc8]...e dove mettiamo che suole delle scarpe usi? :ghigno:

e il dentifricio allora? :lol: quello si che influenza il timbro! anzi fa addirittura parte della composzione chimica della colonna d'aria... :idea: :idea: :idea:
secondo me il mentadent è +brillante e il colgate da sullo scuretto :lol:

A tal proposito per avere una maggiore proiezione consiglio vivamente l'assunzione per via orale di aglio e cipollotti rigorosamente crudi.
Infatti, grazie a questo semplice accorgimento, il flusso di aria "bollente" che fuoriescirÃ* dalla campana stenderÃ* ogni essere vivente nel raggio di 94/98 metri :saxxxx))) :DDD: :doh!: Non trovando alcun tipo di ostacolo il vostro suono si propagherÃ* in maniera "impressionante" :yeah!) .... soprattutto per coloro che sono scampati all'ecatombe :\\:

:lol:[/quote:1lngvzc8]

Aggiungo solamente che mangiando cipolle lo ottiene un effetto vintage sul colore dello strumento che va dal verde al marrone :lol: :lol: :lol: raga il timbro lo facciamo noi ::saggio:: anche se un Naked lady non sarÃ* mai scuro come uno Yamaha 475 ;)

Cesare
30th November 2008, 14:12
Aggiungo solamente che mangiando cipolle lo ottiene un effetto vintage sul colore dello strumento che va dal verde al marrone :lol: :lol: :lol: raga il timbro lo facciamo noi ::saggio:: anche se un Naked lady non sarÃ* mai scuro come uno Yamaha 475 ;)

" raga il timbro lo facciamo noi ::saggio:: " ok.

" un Naked lady non sarÃ* mai scuro come uno Yamaha 475 ;) " ???

queste due considerazioni mi sembrano in contraddizione.

Sax O' Phone
30th November 2008, 15:15
Insomma, ho scatenato un Off Topic, ed ora mi tocca porvi rimedio! :ghigno:
Veramente, definire il tono di un sax è aleatorio e piuttosto difficile, perchè dipende da molti fattori: in primo luogo cosa definisce un tono chiaro o uno scuro? Nel senso che un tono che definiamo scuro, potrebbe avere anche una brillantezza nei suoni armonici, e viceversa...
Il fattore 'cassa armonica', ovvero la costituzione fisica del soffiatore è fondamentale: la sua ampiezza toracica, la conformazione della laringe e del cavo orale, che possono essere parzialmente controllate tramite le contrazioni, la posizione della lingua, etc.
Il bocchino e la sua conformazione, oltre che il materiale utilizzato; l'ancia, sia per la durezza che per il tipo filled o unfilled; le legature in pelle o metalliche, solide o minimaliste.
Il tipo di chiver: l'angolo di ingresso nel fusto determina la velocitÃ* con cui il flusso d'aria si muove: più è veloce, e più chiaro dovrebbe essere il suono; un soprano dritto avrÃ* un tono più chiaro di un baritono, ma anche di un soprano curvo.
La conformazione del fusto del sax sarÃ* altrettanto determinante, così come la profonditÃ* dei camini o la posizione delle chiavi.
La lunghezza ed ampiezza della campana saranno altri fattori determinanti.
Arivviamo quindi a considerare i materiali: una lastra d'ottone avrÃ* sicuramente una risonanza meno brillante di una lastra d'argento, che a sua volta sarÃ* sicuramente più chiara di una lastra con l'oro; credo che il bronzo possa senza dubbio produrre una vibrazione risonante molto più scura anche dell'ottone e dell'oro.
Capirete che se rimescolo le caratteristiche, avrò dei risultati alquanto imprevedibili: se per esempio avessi un chiver in bronzo, ma con un'angolo di innesto nel fusto minore (quindi con un flusso più veloce) creerò una variabile che dovrÃ* essere apprezzata con dei valori percentuali; combinate tutte le variabili che si contrastano tra loro (chiver in argento massiccio ad angolo minore, fusto placcato oro con ampio diametro, campana larga e profonda in bronzo; becco DG MBII in argento, legatura in pelle; il saxofonista alto 1,70, ma con il torace di un mediano di spinta, ed un collo di 40 cm di diametro) e potreste trovare un suono completamente assurdo o meraviglioso!
;)

AndreamarkVI
30th November 2008, 15:21
le sperimentazioni che dici sul sax mi sembrano possibili da attuare ma resta da trovare l'omino alto 1.70 con il collo di un toro :ghigno:

Sax O' Phone
30th November 2008, 15:27
:lol:
Ben Webster, o Coleman Hawkins ci basterebbero! :yeah!)

fcoltrane
30th November 2008, 15:49
......L'ascoltatore non può infatti sentire con le orecchie quello che il musicista sente anche con il proprio corpo mentre suona.
La faccio breve altrimento inizio a scrivere un trattato sulla meccanica delle vibrazioni.
però se entrambi hanno un buon livello di consapevolezza saranno in grado di percepire le stesse cose.
è chiaro che la posizione e le distanze (e non solo) influiscono sull'ascolto ma basta sapere come ciò avviene per eliminare ogni differenza.
alcuni sassofonisti (quando sono anche ottimi ascoltatori) sono in grado di capire dal risultato anche il processo che ha portato a quel risultato .(pur non essendo loro ad aver prodotto il suono)
ciao fra

fcoltrane
30th November 2008, 15:59
Insomma, ho scatenato un Off Topic, ed ora mi tocca porvi rimedio! :ghigno:
Veramente, definire il tono di un sax è aleatorio e piuttosto difficile, perchè dipende da molti fattori: in primo luogo cosa definisce un tono chiaro o uno scuro? Nel senso che un tono che definiamo scuro, potrebbe avere anche una brillantezza nei suoni armonici, e viceversa...

;)
concordo in pieno ed infatti per questo parlavo di lessico comune.
anche io contrappongo il termine chiaro al termine scuro .
il termine brillante giÃ* mi viene più difficile da contrapporre .
così come il termine afono ecc..

Il suono ha purtroppo molti altri elementi che sono necessari per definirlo e
spesso questi elementi interferiscono tra di loro .
ciao fra

pumatheman
30th November 2008, 19:07
occhei! :ghigno:
dopo tutti questi tecnici/fisici acustici con le più interessanti contrappossiziopni di meteriali più pregiati/particolari con musiscisti dalle corporature più "armoniche" chiaro/scure ecc ecc ecc
in sostanza quasi nessuno (a parte cesare) "si prende la tremenda libertÃ* di sbilanciarsi" magari anche solo raccontando le propie prove e test...
nessuno dice che un suono chiaro o scuro lo è perchè qualcuno lo ha deciso in modo assoluto...
la cosa +facile e -pericolosa sarebbe fare confronti in modo relativo
per esempio:
mantendo come costante K lo stesso setup (becco, ancia, uomo)
si potrebbe dire: X mi è parso più scuro di Y e Y mi è parso più chiaro di Z
magari così facendo non si dice una cosa così eretica come può sembrare ...:D-:

Sax O' Phone
30th November 2008, 19:24
No, certo, eh tucc'ai ragione! Io p.e. ieri provai un R1 Jazz grezzo (come quello di Lan, circa) ed aveva un suono decisamente molto più scuro del mio SA 80II... O tu sei contento ora!? :lol:
Ma tutto il mio discorso voleva dire che poi cambi anche solo il sassofonista, e potresti avere un tono differente... :mha!(

pumatheman
30th November 2008, 20:45
ecco proprio quello che intendevo ;)
sempre al netto della qualitÃ* degli armonici, meccanica ecc.... ;)
mi immaginavo che un SAII fosse +chiaro di un R&C jazz grezzo! ottimo confronto!
io nel mio piccolo(issimo) ho provato solo yamaha 32, 62II, 62 (1ma ver) e yanagisawa 901...
parlando solo "del colore" del timbro, dal +chiaro al +scuro questo l'ordine 32, 62II, 62, 901
:saxxxx)))

6th December 2008, 01:55
......L'ascoltatore non può infatti sentire con le orecchie quello che il musicista sente anche con il proprio corpo mentre suona.
La faccio breve altrimento inizio a scrivere un trattato sulla meccanica delle vibrazioni.
però se entrambi hanno un buon livello di consapevolezza saranno in grado di percepire le stesse cose.
è chiaro che la posizione e le distanze (e non solo) influiscono sull'ascolto ma basta sapere come ciò avviene per eliminare ogni differenza.
alcuni sassofonisti (quando sono anche ottimi ascoltatori) sono in grado di capire dal risultato anche il processo che ha portato a quel risultato .(pur non essendo loro ad aver prodotto il suono)
ciao fra
No, alcune sfumature le senti solo se hai il sax in mano, gli armonici alle frequenze più basse ad esempio non li senti con le orecchie ma con lo scheletro che poi le trasmette alle ossa dell'orecchio.

Mad Mat
6th December 2008, 11:03
...
nessuno dice che un suono chiaro o scuro lo è perchè qualcuno lo ha deciso in modo assoluto...
la cosa +facile e -pericolosa sarebbe fare confronti in modo relativo
per esempio:
mantendo come costante K lo stesso setup (becco, ancia, uomo)
si potrebbe dire: X mi è parso più scuro di Y e Y mi è parso più chiaro di Z
magari così facendo non si dice una cosa così eretica come può sembrare ...:D-:

Se fosse possibile una simile analisi, su basi matematiche, questo coso http://it.youtube.com/watch?v=OjONQNUU8Fg avrebbe il suono di Coltrane e non quello di una zampogna!

pumatheman
6th December 2008, 11:29
aridajè! :lol:
ma chi ha detto che il suono di Trane si ricava semplicememte soffiando in un mark6 e un florida ecc ecc ecc?
eh chi ha detto che il suono è composto solo dal timbro? io no! ore sei tu Mad che sei un pò grossolano...
isolando il solo "colore" del timbro perchè non se può parlare riguardo ai sax e invece per esempio riguardo alle imboccature si? a me sembra prorprio un tabù... :ciuccio::

Mad Mat
6th December 2008, 11:46
aridajè! :lol:
ma chi ha detto che il suono di Trane si ricava semplicememte soffiando in un mark6 e un florida ecc ecc ecc?
eh chi ha detto che il suono è composto solo dal timbro? io no! ore sei tu Mad che sei un pò grossolano...
isolando il solo "colore" del timbro perchè non se può parlare riguardo ai sax e invece per esempio riguardo alle imboccature si? a me sembra prorprio un tabù... :ciuccio::

Io parlavo di un calcolo matematico degli elementi "interni", che precedono il bocchino e il sassofono. Evidentemente c'è stato un fraintendimento reciproco. Anche perchè mi sembra che "il coso" non suoni un selmer Mark VI ne un Super Balanced.
Peace, man! :amore::

pumatheman
6th December 2008, 12:12
ehi man ma che stai a scherzÃ*? :lol:
I love you!!! :saputello
dopo averti sentito con quel suono alla A.Shepp :bravo: poi sei diventato il mio idolo!! :amore::

saxo
8th December 2008, 20:35
Io penso che se fossimo convinti che il sax influisce solo per un 30% sul suono totale (musicista+setup+strumento) non spenderemmo i nostri soldi per cambiare imboccatura, strumento, eccetera. Semplicemente ci terremmo quello che abbiamo. Tanto il suono resta quello che è! :BHO:
Certamente ogni parte dello strumento (compreso il musicista) ha rilevanza nel risultato finale, ma allo stesso tempo ogni parte ha una sua sonoritÃ* se presa singolarmente. Non so se ho reso il mio pensiero

Nous
8th December 2008, 20:45
Certamente ogni parte dello strumento (compreso il musicista) ha rilevanza nel risultato finale, ma allo stesso tempo ogni parte ha una sua sonoritÃ* se presa singolarmente. Non so se ho reso il mio pensiero

E' un pensiero corretto, ma devi ricordare che difficilmente il possessore di uno strumento da 500 euro dirÃ* mai "il mio timbro fa schifo", dato che si parla del suo sax :lol:
Da qui il solito discorso trito e ritrito che se hai uno strumento di fascia bassa ma un setup professionale puoi azzerare le differenze timbriche con strumenti di fascia minore...è un pò come il mito di Babbo Natale, si sa che non è del tutto vero ma fa piacere pensarlo.

fcoltrane
8th December 2008, 21:44
Io penso che se fossimo convinti che il sax influisce solo per un 30% sul suono totale (musicista+setup+strumento) non spenderemmo i nostri soldi per cambiare imboccatura, strumento, eccetera. Semplicemente ci terremmo quello che abbiamo. Tanto il suono resta quello che è! :BHO:
Certamente ogni parte dello strumento (compreso il musicista) ha rilevanza nel risultato finale, ma allo stesso tempo ogni parte ha una sua sonoritÃ* se presa singolarmente. Non so se ho reso il mio pensiero

per me è più un discorso di mezzo utile per il fine.
ci sono musicisti che riescono a suonare con lo stesso timbro anche modificando il sax.
il punto è quanto sforzo fanno per far suonare il sax peggiore come il migliore?
ciao fra

pumatheman
9th December 2008, 09:51
E' un pensiero corretto, ma devi ricordare che difficilmente il possessore di uno strumento da 500 euro dirÃ* mai "il mio timbro fa schifo", dato che si parla del suo sax :lol:
Da qui il solito discorso trito e ritrito che se hai uno strumento di fascia bassa ma un setup professionale puoi azzerare le differenze timbriche con strumenti di fascia minore...è un pò come il mito di Babbo Natale, si sa che non è del tutto vero ma fa piacere pensarlo.

[youtube:1ppo1t7t]http://it.youtube.com/watch?v=SKkMkodo4MI[/youtube:1ppo1t7t]

:lol:

saxo
10th December 2008, 22:05
Ragazzi, anche il pettine e la cartina producono un suono. Non posso credere che tutti i sax abbiano lo stesso suono. Certo noi siamo degli abili suonatori e diamo il carattere al nostro strumento, ma un pochino ci facciamo aiutare...strumenti da 500euro ne ho visti ben pochi in firma.
Diciamolo il suono prodotto è la somma di tanti agenti: lega del sax, bocchino, ancia, suonatore, ecc.Quale di questi sia predominante è difficile da stabilire

pumatheman
10th December 2008, 22:39
d'accordo con te saxo!
sono 3 pagine che lo dico, ma pochi si vojono esporre e "rischiare" con questo strano tabù :mha!(
che la stragrande maggioranza del suono lo faccia chi soffia non lo mette in dubbio nessuno ma siccome si parla di timbro dell'imboccatura, timbro addirittura dell'ancia, ma quando si chiede del timbro del sax alla gente gli si rizzano i capelli :lol:
mah....

fcoltrane
12th December 2008, 21:01
d'accordo con te saxo!
sono 3 pagine che lo dico, ma pochi si vojono esporre e "rischiare" con questo strano tabù :mha!(
che la stragrande maggioranza del suono lo faccia chi soffia non lo mette in dubbio nessuno ma siccome si parla di timbro dell'imboccatura, timbro addirittura dell'ancia, ma quando si chiede del timbro del sax alla gente gli si rizzano i capelli :lol:
mah....
probabilmente perchè è poco utile parlare del timbro di uno strumento per genere.
ossia prendendo ad esempio due selmer tenori II serie il timbro sarÃ* diverso giÃ* tra loro stessi
figuriamoci con altri strumenti.
questo però non toglie che si può farli suonare con lo stesso timbro basti trovare la giusta combinazione e la giusta emissione. ciao fra