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Visualizza Versione Completa : Musicisti e droga



FaX
26th November 2008, 15:05
Apro questa discussione per conoscere quello che pensate voi riguardo all'argomento. Se i moderatori lo ritengono inappropriato possono chiudere.
Perchè quelli che sono stati grandi musicisti hanno deciso di rovinarsi con le loro stesse mani? Cosa spingeva secondo voi questi ragazzi poco più che ventenni, dei geni, acclamati, con il mondo fra le mani a entrare in questo tunnel con poche o nessuna via di scampo :mha...:

26th November 2008, 16:19
I soldi e la fama? :D
Scherzo ma neanche tanto, sono cose che bisogna saper imparare a gestire perchè possono dare alla testa, c'è chi riesce meglio e chi riesce peggio...

Ctrl_alt_canc
26th November 2008, 16:27
in questo topic cè qualche spunto interessante..

viewtopic.php?f=9&t=4473&start=15&st=0&sk=t&sd=a&hilit=droga (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=4473&start=15&st=0&sk=t&sd=a&hilit=droga)

Isaak76
26th November 2008, 23:04
Questo è un'argomento molto delicato da trattare, quindi cercherò di essere il più chiaro possibile :D
Partiamo dalla base; la Droga, ormai e purtroppo, sta diventando uso comune anche tra i più giovani grazie all'aumento della produzione di esse e della diminuizione dei loro costi :mha...: è un Business talmente grande che il povero Bill Gates a confronto è una nullitÃ* :\\: , per pochi euro ci si sballa e ci si estranea dal mondo rimanendo bloccati in quel Limbo di assoluta evasione e allucinazione.
In passato essa era molto più difficile reperirla e la si trovava sopratutto in quei contesti in cui c'era molto giro di denaro; guardiamo per un'attimo un'Artista che cerca di sfondare nel mondo della musica; l'ambiente è ricco di falsitÃ* e opportunismo, ogni carta falsa è valida per guadagnare un gradino sulla concorrenza; si parte con un paio di esibizioni e giÃ* arrivano i lupi a proporgli i loro "prodotti", lui magari inizialmente è cosciente di ciò che sta avvenendo e rifiuta categoricamente, poi però incomincia a farsi un nome, la gente lo acclama, gli impegni si fanno sempre più gravosi e il fisico ne risente ..... ritornano i lupi, ma questa volta accompagnati dagli avvoltoi che lo incitano ad assumere queste sostante per non sentire la fatica ed essere sempre carico, a questo punto, ancora consapevole di ciò che sta per fare assume queste droghe dicendo a se stesso che sarebbe stata la prima e la sola volta, putroppo non è così; ormai è un'artista affermato che gira per il mondo e non può permettersi di fermarsi, ormai è succube di se stesso e da il massimo solo quando si droga ..... ormai il cervello è nebulizzato :shock: e da solo non è più in grado di capire cosa è giusto o cosa è sbagliato.

E' un pensiero che mi son fatto per cercare di capire questo serio problema, purtroppo penso anche che ormai la magior parte degli artisti ne faccia uso; qualche tempo fÃ* hanno intervistato una cantante, che a me piace molto, durante un suo Tour ....... mi ha lasciato alquanto basito :mha...: a volte, guardando gli occhi di una persona si capiscono molte cose e la sensazione che ho avuto guardandola era quella di una persona prosciugata, stanca e dalle sue parole si capiva chiaramente il suo stato di instabilitÃ*, non mentale ... preciso, ma schiava del suo essere che per stare sempre sulla cresta dell'onda ha bisogno degli "aiuti" per non crollare :zizizi)) ..... spero vivamente d'aver interpretato male i suoi sguardi e che più semplicemente fosse solo un pò stressata e stanca :mha!(

Infine per chiudere, è possibile anche che alcune persone in situazioni di depressione o altro, siano più vulnerabili a farsi soggiogare e cadere in tentazione, colpevoli o no, sta di fatto che al mondo ci saranno sempre persone che cercheranno di venderti la Luna illudentodi in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo....... l'importante è non perdere mai di vista i veri Valori della vita, proseguendo per la propria strada anche se questa dovesse risultare più lunga e faticosa di quanto aspettata.
;)

Il Fumatore di Sax
26th November 2008, 23:27
Vero, vero, è una faccenda mooolto delicata...
Anch'io sono contrario all'uso che ne fanno ormai molto musicisti (lasciamo perdere la questione adolescenti/droga, in teoria è OT - azz', 'sti OT sono delle bestie: spuntano ovunque e si mimetizzano pure! :lol: ) che con la scusa dello stress, della stanchezza o di altri millantati problemi riguardo a svariate sfere della loro psiche o a presunti dolori fisici da spossatezza e stress (che in teoria con una terapia di massaggi vanno via che è una meraviglia - e poi c'è sempre la massaggiatrice al limite! :ciuccio:: Scusate, scusate, OT...) si arrendono (termine esatto) all'ultima dose, all'ultima tirata o altro perchè dicono: "Massì, una può farmi solo bene... Poi è per necessitÃ*... Ed è anche l'ultima, lo giuro..." e poi invece vai a leggere sui giornali che quel tal musicista è stato arrestato in stato catalettico-comatoso con svariati kili di schifezze nel sangue...
Il problema è che hanno una notevole risonanza negativa a livello sociale, a parte sui giovani ('ttenzione... i giovani che cedono a queste cose solo perchè "danno un'immagine" di quel tipo non sono mai tra i più furbi... tenderei a puntualizzare, anche se è cattivo da dire), anche sugli altri musicisti, che possono esserne influenzati...
Ovviamente io parlo di droghe ai livelli sopracitati, perchè per altre cose sono decisamente più aperto! :ghigno:
Chiaramente in ogni cosa ci vuole misura, esattamente come in musica (eh, sì: magistra vitae!! :saputello ), e le persone intelligenti e responsabili si distinguono dalle altre proprio in questo.
Ci vuole misura, niente da fare... :mha!(

paolo1960
26th November 2008, 23:29
Oltre alla droga vogliamo mettere l'alcol? Tanti musicisti sono morti per droga e ALCOLIZZATI. Droga e alcol vanno di pari passo! Questa cosa la stò vivendo personalmente con il mio ex insegnante che purtroppo insegna ancora. :\\: L'ho capito il mio insegnante, ha perso quegl'ideali SANI, PURI del vivere quotidiano. Io nonostante non vada più a lezione da lui cerco di essergli vicino. Lo vado a trovare spesso per parlare di musica e si vÃ* a finire con il bicchiere in mano. Cerca di fuggire dalla realtÃ* e si nasconde dietro una bottiglia di vino.
NON CREDE PIU' IN SE STESSO, e questo mi fa tanto male. Non sò se cambierÃ*, sarÃ* molto difficile, ormai dipende da questo MOSTRO.
Comunque non mi perdo d'animo, continuerò SEMPRE ad AIUTARLO.
ciao ::saggio:: :yeah!)

Isaak76
26th November 2008, 23:48
Comunque non mi perdo d'animo, continuerò SEMPRE ad AIUTARLO.Bravo Paolo, questo ti fa Onore :bravo:

Purtroppo è vero :mha...: la Droga e anche l'Alcool :\\: Fortunatamente mi ritengo una persona consapevole delle mie azioni e sono io il primo a fermarmi quando raggiungo il limite :D-: ..... in ogni caso per me è facile dire così ..... "Non Fumo, non mi Drogo, non Bevo (se non un bicchierino in occasioni speciali) e sopratutto non Bestemmio" :saputello :lol:

Tornando al discorso di Paolo, conta molto anche un sostegno morale da un Amico o dalla propria Famiglia. Purtroppo quando uno cade in questi tunnel, inevitabilmente viene emarginato e lasciato solo con i proprio problemi. Non metto in dubbio che è difficile gestire queste situazioni, però a volte ci si arrende troppo presto :mha...:

27th November 2008, 01:01
C'è da considerare anche il fatto che prima non si conoscevano i veri effetti devastati delle droghe.

fcoltrane
27th November 2008, 04:42
mmmmmm. per me c'è troppa ipocrisia su questi argomenti.
ho sentito musicisti completamente ubriachi suonare bene
e musicisti del tutto sobri suonare veramente male.
stesso discorso per le droghe.
questa affermazione non significa che per suonare bene è necessario bere o drogarsi.
personalmente se mi faccio un super alcolico non sono in grado di suonare, stesso discorso con uno spinello (al massimo posso andare a dormire).
ho sentito anche musicisti completamente drogati andare fuori tempo o che si dimenticavano
di intervenire, ma ho sentito anche musicisti drogati suonare alla grande.
l'unica cosa che so è però che l'eroina (in questa societÃ*)prima o poi ti uccide.
(a meno di essere molto molto fortunati e di uscirne in tempo).
no mi permetto di giudicare chi si droga o chi beve perchè ciascuno fa le proprie scelte e le proprie sofferenze o insoddisfazione le gestisce come vuole o come può.
una cosa mi permetto di aggiungerla insieme alla droga nel periodo in cui parcker davis trane si drogavano un effetto devastante lo ebbe quello che veniva allora considerato il trattamento riservato ad alcuni drogati:
il manicomio e le varie sevizie che venivano compiute dai medici...
ellettro shoc ecc ecc..
ciao fra

Il Fumatore di Sax
27th November 2008, 05:04
Vero, è ovvio che adesso il background di un tossicodipendente è molto diverso da quello che poteva essere un tempo, senza contare che l'informazione in questo senso una volta era quasi (se non del tutto) inesistente.
Non nego di aver suonato più di qualche volta sotto l'effetto di uno spinello (o altro comunque), ed ammetto che a livello sonoro e di velocitÃ* di esecuzione possa ricevere qualche beneficio (più che altro può aiutare a livello canoro, in quanto distende molto la muscolatura e permette maggiore flessibilitÃ* alle "corde" vocali - niente che un po' di esercizio al giorno non eguagli comunque ;) ), ma dubito che sotto l'effetto di eroina, coca, anfetamine o altro il mio stile possa migliorare... Al limite posso peggiorare, quello sì! :cry:
In ogni caso, che si parli di droga o che si parli di alcool, non mi sono mai sognato di fare un concerto, di qualsivoglia tipo e importanza, senza essere nel perfetto controllo delle mie facoltÃ* mentali e motorie (sono professionale, io! :lol: :lol: ); nel caso di serate passate con gli amici a suonare sì, certo... Ma lì è d'obbligo! :ghigno:
E comunque, per ogni cosa, come al solito, nell'ottica in cui si dovrebbe pensare da persone intelligenti e responsabili, ci vuole misura... :muro((((

FrankRanieri
27th November 2008, 10:28
Ci si bucava o si assumeva droga soprattuto per "andare oltre", per vedere cosa succede alla creativitÃ* compositiva personale. In più non c'era uno straccio di informazione. Stessa cosa è successa alla fine degli anni 70 con l'HIV...
La ricerca mistica personale di Trane comprendeva anche l'assunzione di droghe, alcol, ecc. ecc. Idem dicasi per Parker...e quasi tutti.
Recentemente ho visto un video di Miles che si racconta e ha descritto cosa sentiva quando si drogava con l'eroina. Agghiacciante... Molti pensano che i grandi del passato suonassero strafatti ma è un falso....
Miles affermò che quando si drogava non riusciva a muovere un muscolo. Solo dopo aver concluso "il viaggio" che durava sempre meno a causa dell'assuefazione, allora suonava...
L'unica eccezione era bird che era in grado di suonare anche completamente fatto...caso più unico che raro...

Personalmente condanno tutti i musicisti che fanno uso di droghe, essendo consapevoli dei terribili effetti devastanti per il corpo, la mente, la creativitÃ* musicale. Non transigo per niente, e sono abbastanza duro su questa cosa. E' vero, chi si droga è malato e va aiutato, ma non con la compassione o dandogli dei soldi ! ! Va aiutato in modo vero, anche duramente.
Frank.

juggler
30th November 2008, 03:09
Ho la sensazione che qualunque sia la posizione che si assume rispetto a questo spinoso argomento, si cada sempre nella retorica, nel compatimento, nel luogo comune, nel moralismo anche se motivato da buone intenzioni...detto ciò, non intendo polemizzare con nessuna delle riflessioni/esperienze fin qui esposte, tutte legittime... ma spostare sensibilmente il baricentro della riflessione, per offrire un respiro piu' ampio...nella societÃ* dei consumi (così come nella sua evoluzione odierna post-tecnologica), c'è qualcuno che è indenne da qualche forma di dipendenza + o meno grave? O la questione "dipendenza" ci coinvolge tutti, in forme diverse e al di lÃ* dell'uso o meno di sostanze stupefacenti o affini?
La droga è la punta dell'iceberg di tale problema: a mio avviso, è un "effetto devastante", dal punto di vista sia individuale che sociale non la causa!
L'uomo è di per sè un essere dipendente...è dipendente in senso biologico e in senso sociale: il cammino verso l'autoconsapevolezza e autodeterminazione di noi stessi passa attraverso varie forme di dipendenza...essere consapevoli di ciò da cui dipendiamo (siano esse persone, lavoro, abitudini ecc.) ci rende meno "ipocriti" nei confronti, innanzitutto di noi stessi, quanto sulle forme e gli effetti che un certo tipo di "dipendenza" può avere su tutte le persone che conosciamo, direttamente o indirettamente! Le "dipendenze" di qualsiasi tipo rendono l'uomo schiavo: non solo le "droghe"... ci si rovina la vita con il gioco, con l'uso improprio di medicinali, con "comportamenti alimentari scorretti", con comportamenti compulsivi di varia natura... con tutti quei "comportamenti" in cui c'è la "coazione a ripetere" in automatico... senza avere piu' la consapevolezza di cosa si stia veramente facendo o del perchè lo si faccia!
In genere, tutto ciò che ci porta a soddisfare immediatamente un desiderio, un bisogno, una pulsione, a "calmare" un qualunque tipo di stato ansiogeno, aspettativa, delusione ecc. può diventare una forma di dipendenza piu' o meno grave, un atto compulsivo incontrollabile e irrefrenabile: l'inizio di un inferno esistenziale!

Riferito all'ambito artistico...l'uso di "droghe", alcolici e quant'altro... è appartenuto in maniera piu' o meno intensiva a tutte le epoche...un musicista, un artista vive essenzialmente 2 "stati ansiogeni": il primo si collega all'"atto creativo", il secondo all'accettazione e riconoscimento sociale del suo "prodotto"ovvero quanto ciò incentiva/deprime la propria attivitÃ* professionale...Stravinsky ha scritto la "Sagra della Primavera", in uno splendido castello vicino a Parigi, bevendo quantitÃ* industriali di brandy...Freud era un cocainomane...De Andre', alcolista e tabagista...Zappa odiava qualunque tipo di droghe: infatti, cacciava immediatamente dai suoi gruppi tutti coloro che facevano uso di alcool o di qualunque tipo di droghe: in compenso, Frank beveva, ogni giorno, ettolitri di caffè ed era un tabagista incallito (ma gli era difficile riconoscere le sue "abitudini" come dipendenze...); l'uso intensivo di eroina da parte dei boppers, è noto: la "fuga" da una condizione sociale e lavorativa, fatta di privazioni ed emarginazione oltre alla facilitÃ* a reperire certe "sostanze" (va ricordato che molti dei locali famosi in cui esplose il "fenomeno be-bop" erano gestiti e controllati dalla mafia italo-americana, la quale aveva il quasi assoluto controllo sullo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto nei quartieri neri, ma non solo...) ha creato la "devastazione" di piu' generazioni di jazzman afroamericani e non solo (tossici erano anche Stan Getz, Mulligan, Chet Baker, Bill Evans ecc.) Sappiamo pure cosa è successo ai diversi divi del "rock" e affini...fino ad oggi che siamo ai "cocktail" di sostanze piu' fantasiosi e alla "cocaina di massa"!
La "liberale" Olanda, oggi, si ritrova a "rivedere" la propria legislazione in merito...che depenalizza l'uso e la detenzione di quantitÃ* minime di droghe leggere, fino a 5 gr. al giorno (ma 5 gr. al giorno di hascisc...non è a mio avviso una piccola quantitÃ*, specie se la provenienza è afgana, indiana o pakistana!) mentre penalizza la distribuzione e coltivazione...ma chi fornisce i "famigerati coofee-shop"? La malavita organizzata, naturalmente...che contraddizione! Morale: ad Amsterdam e a Rotterdam, si paventa la chiusura di centinaia di questi locali...che erano diventati il "simbolo dello sballo libero"...di segno opposto, è quanto, invece sta accadendo nel Canton Ticino, in Svizzera...i vari Stati, europei e non, su questa questione, non fanno altro che "intorpidire le acque" per nascondere affari lucrativi di cui non si conosce realmente la vera entitÃ*!

Le "stridenti contraddizioni" delle "societÃ* occidentali avanzate" (o in stato di "avanzata decomposizione"?) rispetto al problema droghe non va confuso, nè associato all'uso di "sostanze stupefacenti" che avviene o avveniva in alcune culture tradizionali o tribali, per usi religiosi, riflessivi, rituali o per lavoro...gli Apache Mescaleros, così denominati per l'uso di mescalina in alcuni riti...i "sadhu" indiani di tradizione shivaita (gli unici tollerati in India) che consumano hascisc a fini religiosi-meditativi...i pastori e i contadini che vivono sugli altopiani andini, che masticano foglie di coca per sopportare la fatica, i morsi della fame...gli Aborigeni che aspirano con il naso un composto di erbe, mischiato a cianuro...e senza andare da una parte all'altra del ns. Pianeta...l'officiante del rito cattolico (la Santa Messa) beve vino rosso (prodotto secondo certe "regole") pronunciando la frase di rito "mangiate il mio corpo, bevete il mio sangue..." (un'immagine agghiacciante da "rito pagano-primitivo antropofago"...per perpetuare un ricordo...)

Un mio amico, esperto di sanscrito e di testi sacri...tempo fa, mi riferiva che, nei Veda, esistono dei versi che tradotti recitano piu' o meno così:
"...Quando Dio, completò la Creazione...si preoccupo' di fornire all'uomo in ogni parte del mondo delle sostanze che lo aiutassero ad alleviare la fatica, le delusioni, i dolori per collegarsi con la Sua Energia..." notate bene alleviare, non dimenticare...perchè dimenticare non è umano...quando l'uomo dimentica ciò che appartiene alla sua condizione o alla sua caducitÃ* perde la sua umanitÃ*, la sua anima...ed ecco che la discussione/distinzione droghe leggere/pesanti diventa la quintessenza dell'ipocrisia, elevata a dibattito eterno e irrisolvibile...
Bob Marley fumava "maria" per motivi culturali religiosi...ma 20 gr. al giorno hanno mandato in "fumo" la sua vita...in poco tempo!

E' sempre una questione di consapevolezza e coscienza individuale: i "mali dell'animo" sono sempre esistiti, sempre esisteranno...preti, santoni e "strizzacervelli" hanno fallito, nè le loro prediche, sermoni o teorie hanno sortito alcun "effetto"...

"L'uomo è misura di tutte le cose...": deve "imparare" anche a misurare l'uso di "certe cose"...senza perdere il "senso" di ciò che fa e del perchè lo fa...

fcoltrane
30th November 2008, 04:57
................Bob Marley fumava "maria" per motivi culturali religiosi...ma 20 gr. al giorno hanno mandato in "fumo" la sua vita...in poco tempo!

E' sempre una questione di consapevolezza e coscienza individuale: i "mali dell'animo" sono sempre esistiti, sempre esisteranno...preti, santoni e "strizzacervelli" hanno fallito, nè le loro prediche, sermoni o teorie hanno sortito alcun "effetto"...

"L'uomo è misura di tutte le cose...": deve "imparare" anche a misurare l'uso di "certe cose"...senza perdere il "senso" di ciò che fa e del perchè lo fa...

leggo sempre con interesse.
un unico appunto Bob Marley morì di tumore non curato .
(la mariuana poco ha a che vedere con questo fatto)
forse la sua religione influì nella scelta di non farsi curare ma questo rimarrÃ* un interrogativo senza risposta
cioa fra

juggler
30th November 2008, 23:44
Ok Fra...quello che dici ci può stare...mi rimane il dubbio (neanche tanto...) se fumare 20 gr. o piu' al giorno di marijuana...sia un fatto "leggero"...conosco molti accaniti "cannabis dipendenti"...e come tutte le cose prese in esagerazione, ha i suoi "effetti collaterali" sia a livello comportamentale che percettivo (perdita della memoria, poca reattivitÃ* ai cambiamenti, tendenza alla ripetizioni di gesti o azioni consuetudinarie, eccessiva suscettibilitÃ*, vittimismo, passivitÃ*)

fcoltrane
1st December 2008, 03:42
:mha!( l'effetto della mariuana non credo sia univoco .
purtroppo però penso che su questo argomento vi sia molta ipocrisia.
leggevo quello che frank diceva su miles e bird e pensavo che
almeno un velo di ipocrisia è stato levato.
bird era drogato perso ma riusciva comunque a suonare alla grande.
miles magari non suonava subito dopo essersi fatto una pera di eroina (come bird)
ma magari aveva sniffato coca .
e ho fatto solo due esempi ma se ne potrebbero fare veramente tanti altri (anche di musicisti
più recenti)
ciao fra

juggler
1st December 2008, 04:39
Non equivocare...per quanto mi riguarda non parlo di effetti, ma di quantitÃ*! E i comportamenti descritti, gli ho valutati su soggetti molto diversi...
Bird riusciva a suonare anche "fatto" di eroina, perchè era assuefatto...ovvero quando si faceva calmava i dolori fisici...: non c'era piu' sballo!
Non è la droga che fa l'artista...ma se c'è l'artista...che sia fatto, fumato o quant'altro...qualcosa sempre succede!

fcoltrane
3rd December 2008, 02:32
Non è la droga che fa l'artista...ma se c'è l'artista...che sia fatto, fumato o quant'altro...qualcosa sempre succede!

su questo mi trovo daccordo.
ma non credo che vi sia alcuno (se non lo stesso parcker) che possa provare a spiegare quali siano stati veramente gli effetti della droga sulla sua musica.
e stiamo parlando di eroina.
discorso analogo per la cocaina .
l'effetto è solo negativo?
no è forse vero che alcuni musicisti la utilizzavano per motivi che possono essere a noi più comprensibili. (contrastare la stanchezza per i continui spostamenti, la tensione e lo stress ecc..)
io credo ( e lo ripeto) che su questi argomenti vi sia una ipocrisia diffusa .
non discuto che la droga (ed in particolare quella tagliata male) possa portare alla morte.
e non discuto che molti musicisti sono stati uccisi da questo tipo di abusi.
ma quale sia l'effetto della droga sulla musica non credo si possa definire.
ciao fra

juggler
3rd December 2008, 02:50
A' Fra...ma tu di che ti fai...per scrivere Parker con la "c" tra la "r" e la "k"? E basta...dai!
E poi...magari spieghi l'ipocrisia diffusa...chi è ipocrita?

E' l'intera ns. societÃ* che è ipocrita: si rendono gli individui "dipendenti" da tante cose (telefonini, i-pod, manipolazioni informative, paure indotte in vario modo ecc.) La droga è solo un "livello aggiunto" di "instupidimento collettivo", buono per chi comanda...
Gli "inebetiti" o "intossicati" non protesteranno mai...e ciò è funzionale al "cinismo del potere"...

fcoltrane
3rd December 2008, 03:04
A' Fra...ma tu di che ti fai...per scrivere Parker con la "c" tra la "r" e la "k"? E basta...dai!
E poi...magari spieghi l'ipocrisia diffusa...chi è ipocrita?


io spiego poco e niente :sonno: :sonno: :sonno: in realtÃ* non fumo neanche le sigarette.
acc.. sbaggghiai (ho sbagliato) ancora, le brutte abitudini sono dure a morire.
senza alcuna ipocrisia.
un jazzista romano (ora morto e tra i più osannati) quando era in vita era preso in giro dai suoi cari colleghi, quando morì non aveva neppure i soldi per il funerale tanto che si proposero delle collette in alcune scuole di musica.
e di recente ho sentito molti di quei musicisti intervistati che intessevano le sue lodi.
in vita ghettizzato per la droga (e per gli effetti nefasti) da morto quasi santificato.

ciao fra

juggler
3rd December 2008, 03:24
Non era preso in giro dai suoi colleghi...ma a causa della sua "tossicitÃ*" era diventato inaffidabile da piu' punti di vista: Massimo per salvarsi doveva andare via da Roma (qualche possibilitÃ* l'avrebbe avuta)...ma non ne ha avuto il coraggio ed è Roma che ha portato via lui!
Ognuno è responsabile del suo destino...gli altri hanno pure i loro problemi o menate o quel che ti pare...e mi sa che di Madre Teresa ce ne sia stata solo una!

puffosky
3rd December 2008, 08:00
purtruppo il jazz, mi sembra, è stato pericoloso per tanti artisti quanto e anche più del rock.
io penso modestamente che una piccola quantitÃ* di alcool, ad esempio, può sbloccare la creativitÃ*,
e il vino è immensamente meglio di tante polverine.
ma non dobbiamo fingere: è chiaro che per reggere
certi ritmi, in genere imposti dal mercato, e ad esempio per improvvisare, tutte le sere, e reggere la
fatica di tanti concerti, molti ricorrono a sostanze stimolanti (cocaina) o calmanti (eroina, alcool).

la musica c'entra fino a un certo punto, si può suonare per ore senza neanche un goccio di birra, anzi meglio,
ma pensiamo che la sorte di tanti celebri talenti non è poi tanto invidiabile. il successo, oserei dirlo, rende
infelici e soli. abbiamo compassione per tanti, anche nostri maestri, che non si reggevano da soli.
:zizizi))

fcoltrane
4th December 2008, 00:17
Non era preso in giro dai suoi colleghi...ma a causa della sua "tossicitÃ*" era diventato inaffidabile da piu' punti di vista: Massimo per salvarsi doveva andare via da Roma (qualche possibilitÃ* l'avrebbe avuta)...ma non ne ha avuto il coraggio ed è Roma che ha portato via lui!
Ognuno è responsabile del suo destino...gli altri hanno pure i loro problemi o menate o quel che ti pare...e mi sa che di Madre Teresa ce ne sia stata solo una!

è vero che ognuno è causa del suo destino ma ciò non toglie che alcuni comportamenti motivati da invidia sono deplorevoli punto e basta.
credo che molti non potessero accettare che un ragazzo di borgata potesse essere così dotato e suonasse come nessuno di loro avrebbe mai potuto suonare.
se hai avuto la fortuna di suonare con lui sono certo (da quello che scrivi) che non fai parte di questa cerchia di piccoli infimi musicisti.
ma se fai mente locale ricorderai che gli atteggiamenti di molti di questi (che gravitavano nell'area romana) erano carichi di invidia denigrazione ecc..
basti ricordare come lo prendevano in giro.
ciao fra

juggler
5th December 2008, 18:19
E' il caso di "lasciar riposare" in pace chi non c'è piu'! Massimo non aveva un suo gruppo e continuava ancora alla fine degli anni '80 fino alla sua dipartita a "suonare standards"...è stato un altro grande errore dal punto di vista artistico- professionale! Ricordiamo ciò che di meglio ha lasciato...ovvero la sua musica, la sua energia...il resto non ha piu' importanza e rischia di diventare pettegolezzo morboso, poco edificante e irrispettoso!

fcoltrane
5th December 2008, 18:53
non avevo riferito il nome (anzi i nomi) proprio per evitare che il discorso scadesse in morboso pettegolezzo.
concordo con te che l'unica cosa che ci rimane è la musica .
era comunque un tentativo di squarciare questo velo di ipocrisia sull'argomento in questione .
ciao fra