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Visualizza Versione Completa : Per l'intonazione... App o accordatore?



ScalaQuaranta
8th May 2019, 01:05
Ciao a tutti,
Secondo voi, a supportare gli esercizi di intonazione dei suoni lunghi, è sufficiente usare una delle tante app tuning disponibili oppure è più efficace un accordatore fisico e reale dedicato?
È un dubbio che mi assilla da un po' di tempo. Grazie a tutti

ScalaQuaranta

rizzi1991
8th May 2019, 17:29
Io ho notato che alcune app sono molto più precise dei normali accordatori fisici...e di conseguenza ti fanno faticare di più!

piehat
8th May 2019, 23:13
Ho fatto diversi confronti fra varie apps di accordatori per Android e i diffusissimI accordatorI KORG TM50 e KORG CA1.
Se prelevi il suono dai relativi microfoni integrati di (a) smartphone e (b) accordatore Korg il livello di precisione della rilevazione è pressoché identico.
Ma se colleghi un microfono a contatto (tipo Korg cm-300, o simili) all'accordatore Korg (o ad altro accordatore professionale) noterai che quest'ultimo è più preciso ed efficace di qualsiasi app, perché l'unico rilevamento fatto dall'accordatore diventa quello dato dalle vibrazioni dello strumento, senza alcuna interferenza ambientale.

nikoironsax
9th May 2019, 10:43
Ho fatto anch'io alcuni confronti e devo dire che piegato ha ragione. Per ora l'applicazione più precisa che ho usato su telefono Android è soundcoreset accordatore e metronomo

- - - Aggiornato - - -

*piehat... chiedo scusa correttore automatico...ne approfitto come of tipic per segnalare che da quanto il forum è ripartito con nuovi server non riesco più a correggere i post... cioè correggo clikko salva ma non funziona. Grazie scusate off topic.

Isaak76
9th May 2019, 18:27
Io é da tempo che uso un'accordatore a clip cromatico (Snark) con la funzione vibrazione / microfono e devo dire che è molto preciso.P. S. Per il problema del salvataggio ci stiamo lavorando. Avendo cambiato server molte come vanno reimpostato.

tzadik
9th May 2019, 21:04
L'accordatore va usato con riguardo... perché rischi che il cervello sposti l'attenzione dall'ascolto alla vista. Ho sempre reputo il tracking degli accordatori Korg abbastanza "scarso" (escludendo prodotti sopraffini tipo il Korg OT-120). Si tratta di device digitali quindi il risultato dipende anche dall'alimentazione... pila scarica (<1,5 V) vs. pila nuova (≃1,5 V) o pila alcalina (1,5 V) vs. pila ricaricabile (1,2 V) possono fare la differenza. Su smartphone... io consiglio Tunable (gestisce anche il vibrato) e l'iStroboSoft della Peterson (questo è più scientifico, il più delle volte è inutilizzabile, ma fa figo!)

Il_dario
9th May 2019, 23:20
Quoto Tzadik , perché usare un accordatore (qualsiasi) nello studio delle note lunghe ? Non hai difficoltà particolari se non il controllo dell’emissione , ascoltati e non stare a guardare le lancette o i led rossi/verdi :-)

Aktis_Sax
13th October 2019, 21:58
Nonostante esistano delle app valide, e ogni tanto ne usufruisca pure io, ho sempre preferito la “macchinetta”.
Quoto peró gli altri forumisti... utilizza questi strumenti con parsimonia preferendo altri esercizi per allenare l’intonazione :ylsuper:

Salvatore96
7th May 2020, 20:21
Penso che oltre alle note lunghe (FONDAMENTALI !) per l'intonazione può essere utile suonare con gli altri o utilizzare i libri con allegati Cd. Non credo sia utile più di tanto usare l'accordatore (app o strumento che sia).

STE SAX
7th May 2020, 21:56
anche io sono abbastanza contro gli accordatori. I sax sono per definizione strumenti imprecisi, e' impossibile mantenere la stessa imboccatura lungo tutto il brano. Io mi regolo con una tastiera ma anche con un qualunque suono di un brano. Poi si lavora con l'impostazione

Domenico57
6th February 2023, 12:22
Condivido pienamente e aggiungo anche la mia esperienza riguardo l'accordatore elettronico, magari è stato già verificato da altri: “casualmente ho testato lo stesso accordatore sul mio smartphone e iPad, ho rilevato due parametri completamente diversi, uno alzava e l’altro abbassava”. Immaginatevi il mio stupore. Soundcorset è l’applicazione che ho usato.

ogundejazz
7th February 2023, 00:46
A me è successo, provando una nuova imboccatura, che, per quanto mi impegnassi, la app mi dava un filino calante e il korg appena crescente...salvo rendermi conto, dopo un pò, che il korg era capovolto! :laughing:

Comunque, quando controllo l'intonazione nota per nota, tra le due ottave, o calano un pò le note basse o crescono le alte, su tutti i sax. Eppure, suonando, anche ascoltando le mie registrazioni, non mi sembra di avere problemi di intonazione. Evidentemente, quando poi si deve fare una melodia si intona la nota giusta, sfruttando quel minimo di tolleranza che c'è nell'emissione.

marco_palomar
7th February 2023, 07:51
Personalmente uso l'app per la prima intonazione dello strumento e poi per correggere le note "naturalmente" calanti, come il do# centrale. Non credo che ci siano differenze di precisione e affidabilità rispetto all'intonatore, a parte la comodità maggiore di quest'ultimo. Comunque è ovvio che suonando un pezzo ci siano molte note non perfettamente intonate, il che può rappresentare un problema soprattutto nei pezzi classici solisti... ma per un principiante come me ci sono problemi ben più gravi come l'andare fuori tempo o fare degli attacchi sporchi.

HCE
7th February 2023, 09:32
Comunque, quando controllo l'intonazione nota per nota, tra le due ottave, o calano un pò le note basse o crescono le alte, su tutti i sax. Eppure, suonando, anche ascoltando le mie registrazioni, non mi sembra di avere problemi di intonazione. Evidentemente, quando poi si deve fare una melodia si intona la nota giusta, sfruttando quel minimo di tolleranza che c'è nell'emissione.

guarda per quanto ne so io, poco, ci sono due questioni in gioco:
1) i saxofoni tendono ad avere il registro acuto crescente
2) più interessante: la nostra percezione distorce l'intonazione... per cui per sentire un'intonazione corretta in realtà allarghiamo gli intervalli rispetto agli intervalli attesi e le ottave sono un po' larghe, così rispetto all'intonazione giusta nell'ottava centrale, più scendiamo più dobbiamo leggermente calare, più saliamo più dobbiamo leggermente crescere. per questo è difficile usare l'accordatore... su un clarinetto, per esempio, che va "naturalmente" molto più in alto, se l'accordatore ci dice che un re (per esempio, con due tagli in gola) è corretto, probabilmente lo sentiremo leggermente calante... (fonte Salvatore Sciarrino: se non è vero prendetevela con lui :laughing: sono questioni che, purtroppo, non ho mai approfondito...)

ps devo dire che non trovo nessuna fonte scritta sull'affermazione n.2 ... l'unica altra fonte che ho è una mia ex clarinettista che mi diceva che per essere intonati nel registro acuto bisognava essere leggermente crescenti rispetto all'accordatore - non ci metterei la mano sul fuoco e nemmeno in freezer... solo fonti orali e ricordi lontani. Magari qualcuno di voi ne sa qualcosa.

HCE
7th February 2023, 10:59
postilla: ho chiesto in giro a un paio di colleghi e mi hanno confermato la cosa - in particolare uno mi ha detto che il suo accordatore (uno molto bravo che conosco anch'io, con tanto di orecchio assoluto) accorda così...

ogundejazz
7th February 2023, 16:57
E' un discorso che ci porta lontano, ma per aumentare la confusione posso affermare di aver letto che la progressione degli armonici di una nota, do, do dell'ottava superiore, sol ecc.. salendo risultano calanti (...o diverse?) rispetto alla progressione matematica delle frequenze. Nonostante questo, poi, all'ascoltatore e al musicista, risulta più intonato il pianoforte accordato "matematicamente", ma forse perchè siamo abituati così, e perchè le note vicine risultano sicuramente più intonate tra di loro. Insomma, non sempre la percezione del suono si sovrappone ad una intonazione tecnicamente ineccepibile...:nonzo:...sarà vero?:laughing:

HCE
7th February 2023, 17:39
Mi astengo dall'entrare in tema... :) Troppa roba, troppi punti di vista e troppe complicazioni storico/ideologiche :) ... comunque sì: gli armonici non sono assolutamente intonati rispetto al sistema di accordatura che si usa modernamente (temperamento equabile). Non sono intonati nemmeno rispetto ad altri temperamenti... E gli armonici di un saxofono (eccetto per la nota più grave ) non corrispondono a quelli di una corda vibrante (sul sax tenore, per esempio, per fare il sol sovracuto si usa un armonico di si con una diteggiatura che lo facilita, ma lì dovrebbe esserci un fa diesis :) )

Semplificando, per me, il problema è pensare l'intonazione come qualcosa di statico, astratto, mentre si tratta di un processo dinamico, fatto di continui aggiustamenti... a meno di non suonare strumenti a intonazione fissa, ma davvero fissa: tastiere, vibrafoni, marimbe etc (il pianoforte ha comunque una sua mobilità, infatti va accordato ogni volta) - infatti i problemi maggiori si hanno quando si suona con quel tipo di strumento.

marco_palomar
23rd February 2023, 06:25
Ultimamente sto suonando in una banda e, malgrado la naturale confusione sonora della situazione, mi sono accorto che su alcune note la contraltista a fianco (sax da studio e meyer 5) è intonata e io meno... non che io stoni, ma qualche grado di differenza si sente, cosa che con l'accordatore o a orecchio nell'esecuzione di una linea melodica o di una impro non si percepisce in maniera così immediata.

HCE
23rd February 2023, 08:22
Ottima idea quella di trovarsi una banda...

tzadik
23rd February 2023, 21:41
Mi astengo dall'entrare in tema... :) Troppa roba, troppi punti di vista e troppe complicazioni storico/ideologiche :) ... comunque sì: gli armonici non sono assolutamente intonati rispetto al sistema di accordatura che si usa modernamente (temperamento equabile). Non sono intonati nemmeno rispetto ad altri temperamenti... E gli armonici di un saxofono (eccetto per la nota più grave) non corrispondono a quelli di una corda vibrante (sul sax tenore, per esempio, per fare il sol sovracuto si usa un armonico di si con una diteggiatura che lo facilita, ma lì dovrebbe esserci un fa diesis.


Questa è una normale serie armonica con indicati gli scostamenti percentuali rispetto al sistema temperator standard (che ha un suo perché armonico).

https://scontent.fpow1-2.fna.fbcdn.net/v/t1.6435-9/104868741_10164365911635389_622670892460536757_n.j pg?_nc_cat=109&ccb=1-7&_nc_sid=730e14&_nc_ohc=IfK9SBPWe3cAX9Zy-LA&_nc_ht=scontent.fpow1-2.fna&oh=00_AfDmAFu4KbvDJNsIl3gw8z4ROF-KXRleyWHDkPb-tvjCIQ&oe=641F2A50

HCE
23rd February 2023, 22:39
sì grazie, io la conosco bene (ho un diploma in composizione dopo tutto :) ), ma hai fatto bene a renderla disponibile a tutti - sulle ragioni storiche che hanno portato al temperamento equabile preferisco, come ho già detto, non dilungarmi: non sono uno specialista di temperamenti (ho letto un bel libro anni fa, ma, insomma: non basta) quindi posso parlarne solo per sommi capi.

resta il fatto che quella tabella vale per le corde vibranti, gli ottoni, più o meno per i flauti, ma non molto per clarinetti (che oltretutto hanno solo gli armonici dispari) e saxofoni: vale per le prime due note gravi, poi più si sale più aumentano le deviazioni...(il terzo armonico del sol centrale, per esempio, è quasi un re diesis, non è un re leggermente crescente...)

tzadik
25th February 2023, 15:54
In parole povere... il temperamento equabile permette con discreto successo di suonare in tutte le tonalità con lo stesso temperamento.

Viceversa con un temperamento naturale diciamo pure che non è ""possibile"" districarsi tra più tonalità (... sto semplificando).
È diventato possibile quando qualcuno ha cominciato a fare un uso "creativo" delle DAW (Jacob Collier e chi si è avventurato in certe cose... prima di lui).
Ma è complicatissimo farlo in tempo reale,

La serie armonica non ha a che fare con la distribuzione delle armoniche sulle singole note (che ovviamente è variabile da strumento a strumento... e parzialmente tra suonatore e suonatore).

HCE
25th February 2023, 16:24
semplificazione brutale :) ma ci sta - in realtà suonavano anche prima in molte tonalità diverse, anche in tutte (il clavicembalo ben temperato di Bach è pensato per un temperamento ineguale, il temperamento equabile si è affermato lentamente e relativamente tardi, nel primo ottocento in realtà e a molti non piaceva per due diverse ragioni: 1- le tonalità erano tutte uguali, perdendo loro caratteristiche individuali 2- gli accordi erano considerati tutti egualmente "stonati" mentre nei temperamenti ineguali almeno alcuni erano "perfettamente intonati") - ho una bellissima registrazione di un pezzo per tastiera di Gesualdo Da Venosa con temperamento mesotonico (che non è naturale per nulla) e che "modula" assai... ti assicuro che è un'esperienza (non è corretto parlare di modulazioni per questa musica, ma serve ad intenderci - diciamo che è bella cromatica e tende a spostarsi molto dal centro tonale)
Poi ci sono i lavori di Vicentino con la divisione dell'ottava in non ricordo nemmeno quante parti.
https://www.youtube.com/watch?v=bhGwjgZ8zIY
questa è un'esperienza piuttosto estrema...
c'è anche un pezzo più o meno della stessa epoca di un compositore inglese di cui purtroppo non ricordo il nome, che tocca tutte le tonalità con un temperamento ineguale e con i bemolli intonati diversamente dai diesis (musica che richiede tastiere con tasti aggiuntivi), anche lui piuttosto interessante. e ci sono tanti esempi moderni più o meno interessanti.

"La serie armonica non ha a che fare con la distribuzione delle armoniche sulle singole note (che ovviamente è variabile da strumento a strumento... e parzialmente tra suonatore e suonatore)."

mah, non sto parlando di distribuzione delle armoniche, non credo, possibile che sbagli terminologia (non sono nè un fisico, nè un ingegnere purtroppo), ma di spettri che corrispondono poco alla distribuzione teorica, che differiscono pochissimo da strumento a strumento (testato) e altrettanto poco da strumentista a strumentista (testato anche questo - sono cose su cui lavoro da circa 30 anni) - giusto per dire che se si immagina di prevedere che armonici usciranno da una diteggiatura seguendo quello schema è probabile che si resti sorpresi andando sopra il si grave. e che le fondazioni ex post di prassi musicali su argomenti acustici sono piuttosto discutibili (se fossero credibili, noi non potremmo usare il sistema che usiamo, perchè troppo deviante rispetto alla "natura"), ma su questo argomento ci si accapiglia da secoli: c'è sempre qualcuno che cerca giustificazioni "assolute/naturali" in quello che fa e chi ritiene che la prassi musicale sia solo il risultato di una storia e di una visione estetica (io sono fra questi, ma non pretendo di avere ragione)

HCE
25th February 2023, 16:49
ho trovato la registrazione di Gesualdo
https://www.youtube.com/watch?v=_5oGcUa7VJ0
giusto per curiosità :)