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Visualizza Versione Completa : QualitÃ*, QuantitÃ* e VolontÃ*



Nous
4th November 2008, 09:51
Titolo vagamente evocativo, che riassume le tre croci della banda ... ovvero come conciliare la qualitÃ* delle esibizioni con la quantitÃ* dei servizi (più sono, più si incassa) senza dimenticare che una banda è formata da volontari che di solito fanno anche (soprattutto?) altro nella vita. A voi !!

CARO
4th November 2008, 18:18
Il mio corpo musicale è uno di quegli esempi in cui vale la regola "pochi ma buoni". Quando si è in troppi durante i servizi si rischia di sbagliare più spesso, anche se l'effetto massa ha un impatto non indifferente sul pubblico. Durante i concerti è esattamente l'opposto e il numero considerevole di elementi si fa notare e rende dal punto di vista musicale.

I servizi della nostra banda devo dire che sono tantissimi e non tutte le volte veniamo rimborsati per l'uscita. Siccome siamo tutti volontari, diciamo che spesso e volentieri ci si prende il permesso di stare a casa, magari senza avvisare nessuno e capita, così, che da un organico di 50-60 elementi andiamo ai servizi in 15-20. Più volte si è cercato di ovviare al problema richiedendo esplicitamente di mettersi d'accordo tra le sezioni in modo da avere almeno uno strumento per sezione, ma invano.
I servizi più "marinati" sono le processioni religiose, anche se non mi spiego proprio il perchè... :lol:
SarÃ* forse per la mancanza di rinfresco finale... :ghigno:

Josax
4th November 2008, 19:11
I servizi più "marinati" sono le processioni religiose, anche se non mi spiego proprio il perchè... :lol:
SarÃ* forse per la mancanza di rinfresco finale... :ghigno:
a noi il rinfresco invece lo danno sempre.... :ghigno:

Aktis_Sax
5th November 2008, 11:37
Noi non siamo rimborsati solo per i servizi all'interno del nostro comune, dopodichè al di fuori chiediamo sempre un compenso che non deve MAI scendere oltre una soglia minima. La banda è fatta di volontari che singolarmente non si fanno pagare, ma, anche se non è un'organizzazione a scopo di lucro, deve vivere decentemente e permettersi di mantenere strumenti, divise, spese per trasporti di materiale, ecc ecc...

detto questo, mi trovate in un periodo un po' magro per la nostra banda... vediamo poca gente alle prove, poca gente ai servizi, e chi c'è non si sbatte, influendo ovviamente sulla qualitÃ* dei concerti/servizi e sulla buona volontÃ* di quelle persone che almeno ci mettono un po' di testa. La banda è un hobby, certo, ma come tutti gli hobby deve essere vissuta in un certo modo credo... anche perchè con l'impegno c'è anche più stimolo...
Non sono quella che si studia i brani della banda a casa, generalmente... però alle prove ci metto la testa: il nostro maestro ci fa studiare i passaggi più difficili proprio lì...e voglio dire, dopo 10 volte che riprovi la stessa cosa, ti uscirÃ* o sbaglio?
Ecco, da noi c'è gente che x 10 volte nn ci mette la testa... e non parlo di 1 o 2 (insomma, gli allievi un po' scostanti si trovano sempre...), ma di una quantitÃ* nettamente superiore. E sì che siamo una banda di giovani, io mi diverto al di lÃ* del sax e della musica...

Finalmente abbiamo ottenuto la sede dopo 8 anni di travaglio...adesso bisognerÃ* fare l'inaugurazione ergo buona figura davanti al paese... spero che questo serva ad invogliare la gente ad impegnarsi un po' di più!!!!!

Nous
5th November 2008, 12:36
Dico la mia : la banda è un casino da gestire.

Tutti i musicanti hanno le loro prioritÃ*, e spesso la banda con gli anni scivola lentamente dal secondo posto al millesimo di pari passo con la diminuzione dell'entusiasmo...questo è un problema che non si può affrontare facendo pesare le assenze dei singoli, perchè tutti hanno i loro problemi e sono stanchi la sera, si può gestire solo ravvivando l'entusiasmo.

Una banda che fa solo processioni religiose e concerti in paese è una banda destinata a morire per ottimi motivi :

1) si isola dal resto del mondo non partecipando ad eventi fuori dal proprio cortile ;
2) fa perdere entusiasmo ai musicanti, che se devono suonare solo per Zio Peppino si sentono poco coinvolti ;
3) la perdita di entusiasmo viene percepita dall'esterno, si tratta di pubblicitÃ* negativa che si riflette sul corso allievi..poche iscrizioni comportano la morte per inedia ;

Quindi la prima cosa che va fatta a livello di consiglio è svegliarsi e smetterla di pensare solo per se stessi : troppe volte mi sento dire che una cosa è troppo sbattimento e che quindi non si vuole fare..è un modo di pensare sbagliato, che rifiuto.
Quante volte sento dire da consiglieri "adesso non ho tempo"..ripetuto in continuazione, viene percepito per quello che è : un "non ho mai tempo perchè non mi interessa". I musicanti si possono entusiasmare, ma bisogna essere motori di quell'entusiasmo e non limitarsi solo alle facili lamentele : come faccio a lamentarmi del rendimento di un musicante se io come consigliere mi comporto allo stesso modo?

Se ad esempio la sede versa in condizioni di incuria, i musicanti, i genitori e gli allievi percepiscono che chi dovrebbe curare l'associazione ha altre prioritÃ*...lo stato della sede è lo stato dell'associazione, se non trovi tempo per mettere una divisa nell'armadio difficilmente trovi il tempo per organizzarmi una gita.

Premesso quindi che si deve voler fare, secondo me ci sono molte cose che possono essere fatte..c'è da dire che costano soldi. In sostanza, il discorso è semplice : spendere per guadagnare...se ho 40 musicanti contenti perchè (ipotesi) li ho portati due giorni a Firenze al concorso di Scandicci (esempio a caso) tutto a spese della banda questi 40 musicanti parteciperanno ai vari servizi che serviranno per recuperare la spesa sostenuta e soprattutto parteciperanno con entusiasmo alle prove in preparazione del concorso e poi dopo il concorso (l'entusiasmo dura qualche mese).
La presenza massiccia ai sevizi mi permetterÃ* di avere più richieste per altri servizi (è una catena : se suoni in un paese che non ha la banda e fai bella figura poi si ricorderanno di te ogni volta che dovesse servire). Avrò dei ritorni in termine di immagine, che porteranno più allievi e quindi avrò garanzie per il futuro dell'associazione.

Se organizzo una cena in sede (anche senza alcun motivo), in sostanza creo un gruppo di amici che poi avrÃ* piacere a ritrovarsi insieme a suonare..se non cerco di aggregare le persone, mi ritrovo solo un insieme di gente che soffia nel proprio tubo. Se faccio entrare gli allievi a gruppi omogenei per etÃ*, evito di perderli perchè faranno gruppo per affinitÃ* di situazione (allievi spaventatissimi) e perchè sono coetanei (hanno gli stessi pensieri, gli stessi problemi, le stesse passioni..più o meno).

Se premio i musicanti che fanno più presenze, o quelli che hanno 10/20/30..anni di militanza faccio percepire che apprezzo gli sforzi e l'impegno dei singoli.

L'aspetto associativo è secondo me vitale : troppo spesso sento persone che si lamentano delle spese per gite, panettoni, cene, regali vari definendole "inutili". Non sono inutili, sono tagliabili in caso di problemi economici ma altrimenti sono fondamentali perchè creano le basi dello stare insieme bene.

L'aspetto della resa musicale è ancora più complesso, secondo me : la passione per uno strumento musicale si può avere, ma non è automatico l'impegno in ambito bandistico : posso studiare per i fatti miei e trascurare la banda, per esempio. Posso presenziare alla prova senza però concentrarmi, magari stando seduto scomposto oppure parlando sempre senza ascoltare il maestro. Insomma, non è che se ho 40 persone alla prova automaticamente ho una bella banda...magari ho solo 40 sedie occupate. Qui entra in scena il maestro, che deve valorizzare i singoli senza perdere di vista il gruppo scegliendo un programma che sia fattibile (non troppo facile, o i musicanti si sentiranno sminuiti...e non troppo difficile, o qualcuno potrebbe avere un collasso del proprio orgoglio) e al contempo non mostrarsi troppo condiscendente.

Tutti questi discorsi comunque non possono obbligare una persona a studiare il suo strumento..ma la soluzione è semplice : valorizzare chi studia. A me infastidisce quando (per esempio) le parti di primo clarinetto vengono date secondo il criterio dell'anzianitÃ*, perchè se ho un'allieva che può suonarle e ci mette passione studiando costantemente secondo me lei merita i solo più di un 40enne che non studia mai ma è in banda da 30 anni. Io da sassofono sono ben contento di lasciare la parte da solista agli allievi, magari non tutte ma quelle che possono fare sì. Lo stesso è successo con il flauto ultimo entrato : si inizia a responsabilizzarli e in questo modo li si gratifica anche. Bisogna avere il coraggio di rompere lo status : sei prima tromba? Non studi? Questo concerto fai la seconda. Non ti va bene? Pazienza.
Se qualcuno minaccia di ritirarsi, vuol dire che non ha capito che in una banda quel che conta non è il singolo ma l'insieme: le prime, seconde e terze parti sono ugualmente importanti per il risultato finale. Quando vedo i secondi clarinetti suonare a gambe incrociate, molli, senza curare il suono emettendo solo fiato nei piano e solo urla nei forte mi rendo conto che quello che manca loro non è tanto la tecnica, quanto la cultura musicale per capire l'importanza di quello che stanno suonando.
E comunque, la colpa probabilmente è alla radice..ovvero nel corso allievi : troppa importanza viene data all'apparenza, ai saggi che rubano tempo alla didattica e che creano la cultura del fenomeno solista.
I consiglieri che se ne fregano un giorno si svegliano e decidono che "sono due anni che studia, deve entrare" senza curarsi troppo dell'opinione dei responsabili troncando un corso a metÃ*. Gli insegnanti stessi, se sono musicanti della banda (situazione che da noi per fortuna non esiste quasi più) producono più danni che altro...ma sui loro danni aprirò un apposito thread, altrimenti scrivo un romanzo :ghigno:

Josax
5th November 2008, 17:24
il problema da noi è che se anche proponiamo progetti nuovi e cose interessanti ci ritroviamo comunque alle prove sempre gli stessi....quando si propongono tutti s'entusiasmano....ma poi per le prove spariscono....infatti stavolta il maestro ha deciso che chi appare solo alle ultime prove per dire che c'è questa volta non partecipa all'esibizione....
idem per pranzi e viaggi...tutti son disponibili e magicamente appaiono....adesso che s'avvicina Santa Cecilia e di solito ci facciamo una pizzata si andrÃ* solo quelli che effettivamente partecipano alle prove e servizi con costanza.... ::saggio::

rosario grosso
1st December 2008, 01:07
io il 7 dicembre ho 1 processione religiosa\pagana come sax solista...generalmente il repertorio va dal classico cioe legato alle canzoni di tipo religioso..ave maria....danza delle bandiere...qualke passo mentre si cammina...e a volte si assume 1 ritmo musicale d tipo tribale..distogliendo 1 po lo sguardo dal "classico" religioso e richiamare la frenesia di chi ci guarda e soprattto ci ascolta...certamente ho gia qualke idea da buttare giu domenica...e poi x pasqua ho 1 po di canzoni..."passi musicali" abbastanza ritmici e ricchi di parti imprvvisate poi vi faro sapere k ne esce...certamente avendo a disposizione 1 sax come canto 4 trombe 1 trombone..batteria compresa...il suono sara ricco di acuti...e gravi di tromboni....i medi...1 sax anke se avevo gia chiesto 1 altro...come canto + io da solista....speriamo ke ce la faccia solo lui:D:D:D xo come m hann gia accennato se la cava...bhe....devo ascoltare io x vedere la potenzialita della fanfara...anke xke a gestiresiamo in 2...io sax...e tromboni....e 1 mio "secondo" trombe.....di sicuro ci sara da divertirsi speriamo k nn piova xo.....e da 1 anno k nn suono:) in banda ma m sono sempre tenuto in caldo:D