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Visualizza Versione Completa : Caratteristiche acustiche degli ambienti di studio



ScalaQuaranta
20th April 2018, 08:04
Ciao a tutti
Studio sax alto da poco meno di 2 mesi.
Per quieto vivere, cerco di suonare a casa il meno possibile (abito in condominio).
Così mi capita spesso di suonare in almeno 3 diversi ambienti con caratteristiche acustiche diverse:

1) la mia stanzetta (18mq circa; h=3m)
2) il mio laboratorio musicale (50mq circa; h=3.5m forse 4.00m)
3) il parco della mia città, in sostanza, aperta campagna

Il suono che produco ne risente parecchio. A livello di studio, secondo voi, come ci si comporta?

Si mantengono inalterate le impostazioni fisiche (labbra, bocca, cavo orale, respirazione, ecc) col rischio di produrre, nel complesso, un brutto suono o ci si adatta di volta in volta?
Vi chiedo questo perché la prima volta cheho suonato al parco ho massacrato il mio apparato oro-faringeo nel tentativo di produrre suoni decenti... Ma non ci fu verso; inoltre all'interno dello strumento e tra ancia e bocchino si produsse un accumulo di condensa e saliva superiore al solito che talvolta rendeva impossibile l'emissione di alcuni suoni, soprattutto quelli del registro medio-acuto.

fcoltrane
20th April 2018, 08:28
molti sassofonisti anche di altissimo livello considerano il suono (la ricerca del suono) in ambiente aperto.
Tra tutti mi viene in mente Rollins ma solo perchè in quel caso la sua ricerca ed i luogo dove avveniva ha dato il titolo ad un disco.

Il suono del sax per me è quello in aperta campagna (se riesci a suonare all'aperto con un buon volume ed un bel suono poi quando ti trovi in ambiente chiuso sei in grado di adattarti con estrema facilità)
L'impostazione deve essere la stessa e quando riuscirai a produrre suono all'aperto senza fatica vorrà dire che hai acquisito una solida tecnica.

Due concerti all'aperto ricordo nell'arco della mia esperienza di ascoltatore mi hanno davvero impressionato perchè non amplificati e con un suono straordinario uno di un musicita italiano al soprano l'altro di un americano al tenore.

algola
20th April 2018, 10:46
lessi non so dove che anche stan getz suonasse e si esercitasse all'aperto.

tzadik
20th April 2018, 12:47
Studio sax alto da poco meno di 2 mesi.

Il loop di retroazione che avviene all'interno del tuo cervello è:
- fornisco un certo quantitativo di aria (...) e ottengo un certo feedback a livello sonoro (in termini timbrici e di livello sonoro)

Succede che se cambiano le caratteristiche dell'ambiente... puoi avere meno risonanze, meno riverbero... meno riflessioni (che potrebbero aiutarti a percepire meglio il suono)... quindi il tuo cervello pur di cercare di ripristinare il livello sonoro che produci in ambiente chiuso, ti fa sprecare più energie (sforzo fisico) per riottenere quel volume sonoro.

Ci sono due cose:
- a parità di sforzo fisico che fai (... sempre che sia uno sforzo controllato), il livello di pressione sonora prodotto dallo strumento appena fuori dallo strumento è quello, non cambia.
- il livello di pressione sonora (dallo strumento) che tu percepisci è quello che arriva alle tue orecchie... e quello che arriva alle tue orecchie è influenzato direttamente dall'ambiente in cui suoni

Più riflessioni hai... maggiore sarà il volume percepito e meno fedele (a quello che realmente esce dallo strumento) sarà quello che ascolti
Meno riflessioni hai... più naturale sarà l'ascolto ma più bassa sarà il livello sonoro percepito.