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Visualizza Versione Completa : Impostazione delle mani



Blue Train
14th October 2008, 09:35
No, non si tratta di pranoterapia ...
Qualcuno "che sa" vuole spiegare la corretta impostazione di mani, dita, utilizzo delle chiavi palmari, ecc. al fine di evitare impostazioni scorrette dall 'inizio dello studio dello strumento?

zeprin
14th October 2008, 23:34
Ci vorrebbe qualche foto, di impostazioni giuste ed errori comuni...

Blue Train
15th October 2008, 08:37
E' un' idea ... Mi risulta che "qualcuno che sa" sia in attesa della nuova fotocamera digitale :fischio:
;)

FrankRanieri
15th October 2008, 12:50
Ciao,
da quello che so io (poco...) bisogna studiare con le dita tenute sui tasti e cercare di limitare al max l'escursione che può avere il dito sopra la chiave.
Quindi se supponiamo di eseguire una scala le dita si devono muovere come se fossero attaccate alle chiavi e non facendo movimenti svolazzanti in alto...
Per le chiavi palmari bisogna cercare di aprirle sempre con l'accortezza di non staccare (molto) le dita dalle chiavi. Io ho trovato giovamento mettendo un key raiser sulla chiave del castelletto del Re, avvicinando in questo modo la chiave al palmo della mano.
Di più nin zo'....
Frank.

p.s.: secondo me ognuno suona come vuole (se non si studia classica), vedete come suona Joshua Redman.... :shock: (con le falangi anzi che con i polpastrelli...)

Isaak76
15th October 2008, 13:25
Penso che ognuno abbia i propri metodi, il mio insegnante al contrario, dice che per rinforzare la muscolatura delle dita, il movimento deve essere ampio, credo che questo valga per lo Studio e non per le esecuzioni, altrimenti nei passaggi veloci sarebbe molto, ma molto controproducente :D

Un'altro fattore che sui "metodi" difficilmete viene spiegato (se non apprissivamente) è appunto la posizione da tenere sulle chiavi palmari, questo perchè ognuno avendo una struttura fisica differente da un'altro non esistono veri e propri Standard....... o meglio, gli Standard esistono ma poi ci si deve adattare ;)

Nous
15th October 2008, 13:49
Penso che ognuno abbia i propri metodi, il mio insegnante al contrario, dice che per rinforzare la muscolatura delle dita, il movimento deve essere ampio, credo che questo valga per lo Studio e non per le esecuzioni, altrimenti nei passaggi veloci sarebbe molto, ma molto controproducente :D


Ne consegue che non studi passaggi veloci :lol: ?

Io volevo esimermi da dire la mia, perchè nel primo post si invocano persone che sanno...mentre io sono nella fase in cui studio (quindi non so)..fase che prevedo di chiudere tra 51 anni (adesso ne ho 29, poi voglio fare lo sborone per i 20 anni di vita che mi rimarranno).

Detto questo, veniamo a noi...la prima cosa che mi sento di dire è che i legni propriamente detti (tra cui anche i sax) non hanno le limitazioni fisiche degli ottoni i quali non possono suonare più velocemente del tempo di ritorno del pistone (a meno di non suonare più note con la stessa posizione) o del tempo minimo necessario per spostare la coulisse. Ne consegue che in questi strumenti la velocitÃ* di esecuzione è sostanzialmente pari alla velocitÃ* delle dita dell'esecutore, che è conseguenza anche dello spazio che le stesse devono compiere per ottenere una nota.

Da qui ne consegue che le dita non devono stare troppo distanti dalla loro posizione naturale, soprattutto nei clarinetti dove basta una variazione di posizione di un mm per variare la qualitÃ* del suono (in assenza dei tamponi sono i polpastrelli che ne fanno le veci).
Le dita dei mignoli devono essere appoggiate alle chiavi inferiori, senza produrre ovviamente alcuna pressione (poi dipende dalla nota che si sta suonando)...tutto questo però si può ottenere solo curando l'impostazione del corpo, le dita si muovono più velocemente se le braccia sono tenute rilassate senza inutili tensioni.

Attenzione che inizialmente l'allievo ha la tendenza a tenere i mignoli sollevati, a spostare le mani insieme alle dita, a compiere movimenti eccessivi.

In merito alle chiavi palmari, non è tanto facile dire come andrebbero premute...l'importante è che il movimento della mano non sia d'impiccio nel preseguimento dell'esecuzione.

almartino
15th October 2008, 13:59
agli inizi credo che un po' di disciplina sulle posizioni delle mani e del corpo ci vuole.
Il sax credo che sia uno degli strumenti in cui le mani stanno in una posizione abbastanza naturale (rispetto al violino, chitarra, arpa... è certamente più comodo!!!)
Bisogna stare rilassati e come giÃ* detto cercare di tenere le dita molto vicino alle chiavi, la mano sinistra leggermente il polso più rialzato e cosa fondamentale ed errore più comune, i gomiti non vanno tenuti attaccati al corpo.
Tutto questo agli inizi è basilare poi dopo anni e anni di studio nulla vieta di fare anche i salti mortali mentre si suona.

Al

Nous
15th October 2008, 14:33
cosa fondamentale ed errore più comune, i gomiti non vanno tenuti attaccati al corpo.


Giustissimo, comprimendo la cassa toracica non aiutate la vostra capacitÃ* polmonare ;)

Blue Train
15th October 2008, 16:02
Io volevo esimermi da dire la mia, perchè nel primo post si invocano persone che sanno

Sei o non sei il Nous? Non puoi esimerti, Tu sai!

Lanjazz
15th October 2008, 16:42
Purtroppo ne sa.... il fatto è che di solito chi ne sa sta zitto... invece Lui ne sa e rompe..... :saputello :half:
Grande Nous..... :yeah!)

ModernBigBand
15th October 2008, 16:55
Il saxofono non è particolarmente complicato dal punto di vista dell'impostazione delle mani. La cosa più importante è rimanere rilassati e non perdersi in movimenti inutili e talvolta controproducenti.
L'evoluzione delle meccaniche dei saxofoni ha contribuito molto a facilitare l'approccio al sax, basti pensare che su alcuni vecchi sax la chiave del portavoce era a forma di goccia ed era situata al di sopra dell'appoggio per il pollice (mentre oggi è quasi sempre allungata fin sul lato dell'appoggio, consentendo un movimento più naturale del pollice). Anche il blocco delle chiavi palmari si è evoluto e non è difficile oggi trovare sax che offrono un particolare sistema di regolazione per permettere alle chiavi palmari di essere facilmente azionabili da qualsiasi tipo di mano.
In linea di massima, la mano sinistra dovrebbe essere parallela al terreno (ovviamente questo parametro va preso in considerazione partendo dal presupposto che il sax si trovi in posizione perpendicolare al terreno, se il sax si inclina la mano lo seguirÃ* di conseguenza). Il palmo della mano deve trovarsi vicino il gruppo delle chiavi palmari (non a caso si chiamano palmari) ma bisogna evitare di toccarle quando non è necessario, altrimenti voleranno fischi e rumoracci a go-go. Le chiavi palmari (le prime due) si azionano con la parte di palmo compresa tra il pollice e l'indice, mentre la terza chiave (quella che si utilizza per il FA acuto) può essere azionata con la prima falange del dito medio.
Per quanto riguarda la parte frontale (sempre riferito alla mano sinistra) le tre dita (indice,medio ed anulare) devono trovarsi sempre a contatto con la chiave, anche quando non è premuta. Il mignolo deve "attendere" vicino il gruppo di chiavi che si utilizzano per il Sib-Si-Do# bassi e per il Sol#, pronto per azionare le relative chiavi in caso di bisogno.
Anche qui i sax moderni ci vengono in aiuto, perché grazie all'introduzione dei roller è possibile far scorrere in maniera più omogenea il mignolo senza obbligarlo a "saltare" sulle chiavi.
Discorso analogo può essere fatto per la mano destra. Il pollice dovrebbe trovarsi in posizione parallela al terreno dato che è costretto in quella posizione dal supporto per il pollice, che ha la funzione di sostenere ed equilibrare il sax. Le solite tre dita (indice,medio e anulare) devono trovarsi sempre a contatto con le chiavi (anche se si alzano un pò non è un problema, ma comunque deve essere uno spostamento veramente minimo) per favorire l'azione.
Anche qui il mignolo deve trovarsi in una posizione "di attesa", vicino le due chiavi per il Do e per il Re#/Mib.
Le chiavi laterali si azionano con la parte laterale del palmo della mano, solitamente (ma dipende anche dalla dimensione della mano) con la prima falange del dito indice. Le due chiavi piccole, quella per il Fa# acuto e quella che si utilizza per il trillo Fa-Fa# possono essere azionate rispettivamente con il medio e con l'anulare.
Molto importante è il posizionamento delle braccia, che non devono essere serrate a mò di soldato sull'attenti e nemmeno devono essere allargate come un condor delle Ande. Devono essere leggermente allargate e se possibile bisogna evitare l'antiestetico (e controproducente)movimento di "svolazzamento selvaggio", ricordiamoci di essere saxofonisti e non galline spaventate! :ghigno:
Da non trascurare poi è la posizione del collo, che deve essere leggermente rialzato per favorire l'apertura della gola e il flusso dell'aria. Ovviamente gli estremi sono da evitare, non serve a nulla suonare con la testa abbassata (la gola si chiude) né tantomeno alzarla al punto di guardare le stelle...una cosa moderata insomma.
Per evitare di dover alzare un pò il collo, si può avvicinare un pò di più lo strumento (alzando un pò il collarino) e indietreggiare un pò la parte inferiore del sax, l'effetto sarÃ* lo stesso.

P.S.: Ho omesso volutamente il nome delle chiavi, onde evitare problemi di "decodificazione" per i principianti.

;)

Ctrl_alt_canc
15th October 2008, 18:49
ma bisogna evitare di toccarle quando non è necessario, altrimenti voleranno fischi e rumoracci a go-go.

e secondo te Brecker cosa premeva per fare i suoi mitici effetti? :D-: :ghigno: scherzo,bella spiegazione,molto utile e concisa!

Isaak76
15th October 2008, 18:55
Se non avessimo MBB .............. saremmo nella .......... :lol:
:yeah!) :yeah!)


L'evoluzione delle meccaniche dei saxofoni ha contribuito molto a facilitare l'approccio al sax, basti pensare che su alcuni vecchi sax la chiave del portavoce era a forma di goccia ed era situata al di sopra dell'appoggio per il pollice (mentre oggi è quasi sempre allungata fin sul lato dell'appoggio, consentendo un movimento più naturale del pollice)Per il fatto del Portavoce a Goccia (lo ha il mio Alto) non è proprio scomodissimo , certo il punto di pressione è centrato, però è questione di abitudine, mentre il vero problema lo trovo sulle Chiavi Palmari della Mano Destra, ti costringono a un movimento alquanto innaturale rispetto ai Sax Moderni (sono troppo lontane e alte), questi problemi li ho costatati anche sui Martin e i Conn (sempre dello stesso periodo).
L'evoluzione comunque ha fatto dei bei progressi ......... tranne per la Chiave del LA grave degli Jupiter :lol: ...... il tasto a mezzaluna ha la punta troppo sporgente e ti incasini col portacove :mha...:

FrankRanieri
15th October 2008, 21:22
Se non avessimo MBB .............. saremmo nella .......... :lol:
:yeah!) :yeah!)


Cacca.... si poteva dire...? Bè lo dico io.....:ghigno:

Il mio insegnante del conversatorio ( avete letto bene....) aka l'olandese volante, mi ha suggerito (circa la posizione delle mani sul sax...) di tenere le mani come se avessi un paio di lattine della mia birra preferita. E ovviamente se applichi troppa pressione la birra skizza via, se ne appliki troppo poca la lattina cade per terra, sprecando la birra...
Quindi...okkio alle lattine... :DDD: :ghigno:
Frank

ModernBigBand
15th October 2008, 21:49
e secondo te Brecker cosa premeva per fare i suoi mitici effetti?

Hai ragione, ma qui siamo nella sezione Principianti e per il principiante toccare quelle chiavi quando non è necessario non va bene. Nella sezione Fenomeni e DivinitÃ* del Sax tutto è possibile! :ghigno:


Per il fatto del Portavoce a Goccia (lo ha il mio Alto) non è proprio scomodissimo ...

Beh il problema non è tanto la comoditÃ* o meno (in realtÃ* anche la comoditÃ* ha il suo valore), ma il fatto che la chiave "a goccia" implica due modi di azionarla secondo me scorretti. Infatti si potrebbe tenere il pollice quasi dritto, ma è di una scomoditÃ* assurda, per suonare un pò va pure bene, ma alla lunga stanca. Altrimenti bisognerebbe azionarla con la parte laterale-interna del pollice, compiendo un movimento di traslazione, però la velocitÃ* ne risente. Con la chiave "moderna" il polpastrello invece riesce a lavorare indubbiamente meglio, data la posizione più favorevole e comoda, a tutto vantaggio della velocitÃ*.

;)

Isaak76
15th October 2008, 21:56
per suonare un pò va pure bene, ma alla lunga stanca. Altrimenti bisognerebbe azionarla con la parte laterale-interna del pollice, compiendo un movimento di traslazione, però la velocitÃ* ne risente. Con la chiave "moderna" il polpastrello invece riesce a lavorare indubbiamente meglio, data la posizione più favorevole e comoda, a tutto vantaggio della velocitÃ*.Eh Si! Giusto! :D
Effettivamente a lungo andare stanca ............. però fin'ora non sono mai andato oltre alle 3 ore di fila ...... sono morto prima (a 2,5 col Bari :saputello ) :lol: :lol: :lol:

ModernBigBand
15th October 2008, 23:15
Effettivamente a lungo andare stanca ............. però fin'ora non sono mai andato oltre alle 3 ore di fila...

Pensa se con quella meccanica dovessi suonarci per ore roba tipo gli "Etudes Caprices" del Bozza... :lol:

;)

Isaak76
16th October 2008, 07:56
Effettivamente a lungo andare stanca ............. però fin'ora non sono mai andato oltre alle 3 ore di fila...

Pensa se con quella meccanica dovessi suonarci per ore roba tipo gli "Etudes Caprices" del Bozza... :lol:

;)O mi verrebbero i crampi allle dita a vita ..... o mi verrebbe un'infarto :lol: :lol: :lol: