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Visualizza Versione Completa : Regolazione distanza piattelli-fori



just
26th September 2008, 22:27
ho fatto una ricerca ma non ho trovato nulla in proposito....
esiste una distanza 'standard' tra i piattelli e i fori (detti camini????)?
può la distanza tra essi influire sulla fluiditÃ* della meccanica o si modifica solo l'intonazione ed il timbro dello strumento?
mi sarò spiegato..... :BHO: ?

Isaak76
26th September 2008, 22:37
La misura Standard che dici tu è quella probabilmente testata dalla fabbrica nella progettazione dello strumento, cioè il compromesso tra un'ottima intonazione e una meccanica meno faticosa.
Quindi se tu aumenti la distanza delle chiavi, è ovvio che venga modificata sia l'intonazione che il passo della meccanica.
Tieni presente che x queste regolazioni si parla di Millimetri e Decimi di Millimetri; più è alta la chiave più si ha uno sforzo muscolare, ma parlando in questi termini credo che la cosa non sia così rilevante (x noi mortali, x i professionisti si :saputello ).

ModernBigBand
26th September 2008, 23:29
La regolazione dell'altezza delle chiavi è possibile a patto che sia effettuata da un riparatore serio visto che è un'operazione molto delicata per l' intonazione.
In generale, tralasciando il discorso intonazione, alzando la meccanica si hanno benefici sul lato del volume, ma l'azione può diventare un pò più scomoda (non sempre e non per tutti). Abbassando la meccanica invece l'azione diventa più fluida e talvolta può essere presa in considerazione per scurire un pò il suono di strumenti "brillantini", in combinazione con l'inserimento di risuonatori in plastica. Ovviamente, come diceva Isaak, siamo nell'ordine dei millimetri...

;)

fcoltrane
27th September 2008, 01:18
si la distanza influisce sul suono e sulle relazioni.
si racconta che il sax di brecker (durante un concerto in sicilia a marsala )
fosse settato con una distanza che in alcuni casi arrivava alla stessa distanza di un pacchetto di sigarette.
ciao fra

Nous
27th September 2008, 09:02
Il mio Yammyno ha le distanze maggiori rispetto all'impostazione di fabbrica, è stato regolato dal DocSax qui presente..si tratta di un millimetro circa, così ad occhio..ma la sonoritÃ* è aumentata notevolmente senza perdita di intonazione.

Simone Borgianni
27th September 2008, 10:57
La suddetta distanza come è giÃ* stato detto influisce sull'intonazione e sull'emissione, non è che ci sia una regola precisa nel senso + aperto + suona perchè ogni sax reagisce in modo diverso, certamente in fase di equalizzazione si cerca di aprirle il + possibile garantendo comunque l'intonazione.
Per esempio su alto e tenore si parte a misurare l'apertura del RE basso (riferimento) che vÃ* mediamente dagli 8 ai 12 mm, da li in seguenza tutti gli altri, nel senso che se un RE è 10mm un MI non dovrebbe essere 12 ma 10 o meno mentre per un DO potrÃ* essere anche 11.

just
27th September 2008, 11:19
grazie a tutti
era semplice curiositÃ* dettata dai 'quotidiani dialoghi' con lo strumento :ghigno:

gaetano952
30th September 2008, 23:01
si la distanza influisce sul suono e sulle relazioni.
si racconta che il sax di brecker (durante un concerto in sicilia a marsala )
fosse settato con una distanza che in alcuni casi arrivava alla stessa distanza di un pacchetto di sigarette.
ciao fra

Confermo, ero presente al quel concerto.....e conosco la persona che dopo il concerto si porto il sax di Brecker a casa per sostituirgli una molla...infatti lui in quel concerto suonò con un elastico...e mi disse la stessa cosa...apertura delle chiavi esagerata da poter quasi inserire un pacco di sigarette....chiaramente parlo delle chiavi della mano destra....concerto indimenticabile... :sad: