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Visualizza Versione Completa : scale minori



just
21st September 2008, 19:23
la solita premessa... perdonate l'ignoranza....
dunque....
ho imparato ad eseguire le scale maggiori, naturali e bemolli.... sono 11.... dimentico qualcosa?
ora mi toccano le minori.....
il testo mi dice che le minori si distinguono dalle maggiori perchè la prima nota parte 1 tono e mezzo in basso.... e mantengono le stesse alterazioni
significa che la scala di LAm parte dal FAd.... mantengono le stesse alterazioni.... vuole intendere che le 'distanze' tra le note restano le stesse della scala maggiore?
perchè mi capiate..... scala di LAm.... a 'orecchio' mi viene questa.....FAd-SOLd-SIb-SI-DOd-REd-FA.... è corretto?
grazie

Sax O' Phone
21st September 2008, 19:35
La prima cosa che dobbiamo imparare è che la m si distingue dalla M perchè la nota mediante al III grado della scala nella M dista (ha un intervallo di) dalla tonica al grado I 4 semitoni, mentre la minore solo 3 semitoni (il conto dei semitoni è valido anche per gli accordi m e M).
La corrispondente m di una M si calcola partendo dalla sopradominante al VI grado (Do M -> La m) mantenendo le stesse alterazioni in chiave; viceversa, partendo dalla m per trovare la sua M si considera come tonica la sua mediante al III grado....

Sto giusto studianto le melodiche minori....

:saxxxx)))

just
21st September 2008, 19:41
La prima cosa che dobbiamo imparare è che la m si distingue dalla M perchè la nota mediante al III grado della scala nella M dista (ha un intervallo di) dalla tonica al grado I 4 semitoni, mentre la minore solo 3 semitoni (il conto dei semitoni è valido anche per gli accordi m e M).
La corrispondente m di una M si calcola partendo dalla sopradominante al VI grado (Do M -> La m) mantenendo le stesse alterazioni in chiave; viceversa, partendo dalla m per trovare la sua M si considera come tonica la sua mediante al III grado....

Sto giusto studianto le melodiche minori....

:saxxxx)))

sax.... tradotto? così non mi aiuti.....

il testo che sto seguendo cita testualmente "... ciascuna scala maggiore ha una corrispondente scala minore avente le stese alterazioni in chiave. Le scale minori però sono iniziate da una nota che è una terza minore (un tono e mezzo) più bassa della nota iniziale della sua corrispondente scala maggiore
se ho ben capito... è corretta la scala in LAm trascritta a titolo di esempio?

PallaDiCannone
21st September 2008, 19:45
Se mantieni le stesse distanze non fai altro che ottenere nuovamente una scala maggiore.
Cosa diversa è mantenere le stesse alterazioni: esempio pratico, relativa minore di DO M, ovverl La m
Do M non ha alcuna alterazione in chiave, quindi la sua minore naturale sarÃ*: La-Si-Do-Re-Mi-Fa-Sol-La tutte note naturali

just
21st September 2008, 19:50
Se mantieni le stesse distanze non fai altro che ottenere nuovamente una scala maggiore.
Cosa diversa è mantenere le stesse alterazioni: esempio pratico, relativa minore di DO M, ovverl La m
Do M non ha alcuna alterazione in chiave, quindi la sua minore naturale sarÃ*: La-Si-Do-Re-Mi-Fa-Sol-La tutte note naturali

non mi ci entra mica.... :BHO:

edit.... ok.... comincio a capire
:smile:

PallaDiCannone
21st September 2008, 19:56
La sequenza degli intervalli di una scala minore naturale è (t = tono, s = semitono):
t, s, t, t, s, t, t
Facciamo un altro esempio: Re M, due alterazioni, ovvero Fa# e Do#. La relativa minore partirÃ* una terza minore sotto la tonica (Re), o una sesta sopra la tonica, quindi dal Si
Otterremo perciò
Si-Do#-Re-Mi-Fa#-Sol-La-Si

abbiamo mantenuto sempre le stesse alterazioni di partenza della relativa maggiore (ossia di Re), ma abbiamo cominciato a suonare la scala dal Si

just
21st September 2008, 19:58
quindi... questa che ho erroneamente chiamato LAm
FAd-SOLd-SIb-SI-DOd-REd-FA
è in realtÃ* una FAdminore....
ci sono?

PallaDiCannone
21st September 2008, 20:04
Fa# m è la relativa minore di La M, quest'ultima ha in chiave 3 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#
quindi la relativa minore sarÃ*:
Fa#-Sol#-La-Si-Do#-Re-Mi-Fa#

Quella che tu scrivi è la scala di Fa# Maggiore che ha ben 6 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi# ;)

just
21st September 2008, 20:12
Fa# m è la relativa minore di La M, quest'ultima ha in chiave 3 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#
quindi la relativa minore sarÃ*:
Fa#-Sol#-La-Si-Do#-Re-Mi-Fa#

Quella che tu scrivi è la scala di Fa# Maggiore che ha ben 6 alterazioni: Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi# ;)

ok.... grazie.... stasera studio per bene l'argomento :smile:

Sax O' Phone
21st September 2008, 20:24
il testo che sto seguendo cita testualmente "... ciascuna scala maggiore ha una corrispondente scala minore avente le stese alterazioni in chiave. Le scale minori però sono iniziate da una nota che è una terza minore (un tono e mezzo) più bassa della nota iniziale della sua corrispondente scala maggiore
Sì, anche così, ma è più facile ricordarsi il grado della nota nella scala, piuttosto che contare i semitoni per stabilire l'intervallo...
Scala di DO M
grado^nota^definizione
I Do -> tonica
II Re -> sopratonica
III Mi -> mediante
IV Fa -> sottodominante
V Sol -> dominante
VI La -> sopradominante <- è la tonica della scala minore corrispondente alla scala Maggiore di Do
VII Si -> sensibile

appassionatoebasta
21st September 2008, 21:26
io sono forse anche più ignorante di te e per di più bello duro!!! :muro((((
cmq. fino a questo punto penso di poterti essere di aiuto.....il mio consiglio è di seguire ciò che ti è giÃ* stato detto, ma se sei agli inizi, non fasciarti troppo la testa, le minori naturali partono dal 6° della relativa maggiore (come ti è giÃ* stato detto) DoM=Lam,..........SolM=Mim e via... quindi secondo me al momento ti può anche bastare, giusto per acquisire i necessari automatismi soprattutto uditivi...

just
21st September 2008, 21:38
io sono forse anche più ignorante di te e per di più bello duro!!! :muro((((
cmq. fino a questo punto penso di poterti essere di aiuto.....il mio consiglio è di seguire ciò che ti è giÃ* stato detto, ma se sei agli inizi, non fasciarti troppo la testa, le minori naturali partono dal 6° della relativa maggiore (come ti è giÃ* stato detto) DoM=Lam,..........SolM=Mim e via... quindi secondo me al momento ti può anche bastare, giusto per acquisire i necessari automatismi soprattutto uditivi...

esatto... in effetti il mio orecchio è abituato alle maggiori
non mi resta che trascriverle, così applico il principio, e domani le provo

just
21st September 2008, 21:52
Sì, anche così, ma è più facile ricordarsi il grado della nota nella scala, piuttosto che contare i semitoni per stabilire l'intervallo...
Scala di DO M
grado^nota^definizione
I Do -> tonica
II Re -> sopratonica
III Mi -> mediante
IV Fa -> sottodominante
V Sol -> dominante
VI La -> sopradominante <- è la tonica della scala minore corrispondente alla scala Maggiore di Do
VII Si -> sensibile

si, hai ragione...più semplice ricordare la sesta

ModernBigBand
21st September 2008, 22:28
Ciao Just, ti posto un esempio di scala maggiore e relative minori (le principali) sperando possa esserti utile per capire meglio di cosa stiamo parlando:

http://img387.imageshack.us/img387/2979/scalpw7.jpg

Innanzitutto occorre dire che è assolutamente normale il fatto che tu senta le scale minori "differenti" dalle scale maggiori.
Come ben saprai, le scale sono formate da un determinato numero di toni e semitoni (5 toni e 2 semitoni) che si susseguono nell'ambito dell'ottava seguendo precise regole. La "differenza" che tu avverti, è dovuta proprio al diverso posizionamento dei toni e dei semitoni tra modo maggiore e modo minore.

Una scala maggiore (qualsiasi) è cosi composta:
Tono-Tono-Semitono-Tono-Tono-Tono-Semitono

La scala minore naturale invece è così composta:
Tono-Semitono-Tono-Tono-Semitono-Tono-Tono

http://img387.imageshack.us/img387/818/scalminhz5.jpg

Come avrai notato, partendo dalla scala minore naturale, è possibile costruire le altre due scale minori più conosciute ovvero la Scala minore Armonica e la Scala minore Melodica.
La Scala minore Armonica differisce dalla scala minore naturale per il settimo grado alterato; infatti nella scala minore naturale, l'intervallo tra VII e VIII grado è di un tono (manca la cosiddetta "risoluzione sulla tonica") mentre nella scala minore Armonica l'intervallo tra VII e VIII grado è di un semitono, proprio perché il VII grado viene innalzato di un semitono cromatico ascendente (vedere figura 1). PeculiaritÃ* della Scala minore Armonica è che il VII grado rimane alterato sia nel senso ascendente che discendente della scala.
La scala minore Melodica invece, oltre al VII grado alterato, ha anche il VI grado alterato (di un semitono cromatico ascendente) ma soltanto nel senso ascendente, mentre nel senso discendente le alterazioni vengono annullate (in pratica la Scala minore Melodica "scende" come fosse la scala minore naturale).
Ovvio che questa spiegazione non ha minimamente la pretesa di essere esaustiva (ci sarebbe da scrivere un libro sulle scale), più che altro puoi considerarlo un punto di inizio per incominciare a muoverti tra le scale minori.
Se hai bisogno di un qualsiasi chiarimento chiedi pure.

;)

zeprin
21st September 2008, 22:40
Questo post dovrebbe essere "sticky"...bravo modern.

just
21st September 2008, 22:50
davvero grazie a tutti
ero preoccupato da queste minori, ora ho capito il criterio
quasi quasi ve lo spiego :lol:

ModernBigBand
21st September 2008, 22:50
Grazie Zeprin. ;)
In realtÃ* ho in mente da tempo di fare qualcosa di simile, però il tempo è sempre tiranno e per fare una cosa completa e sufficientemente esaustiva di tempo ne occorre un bel pò. :sad:
Prima o poi ce la faremo... :cool:

;)

PallaDiCannone
21st September 2008, 22:53
MBB è avanti a tutti :cool:

FrankRanieri
22nd September 2008, 13:36
la solita premessa... perdonate l'ignoranza....
dunque....
ho imparato ad eseguire le scale maggiori, naturali e bemolli.... sono 11.... dimentico qualcosa?
ora mi toccano le minori.....

Scusa ma non è corretto... le tonalitÃ* sono 15 di cui 3 omofone, cioè hanno lo stesso nome, quindi reali sono 12.
Se segui il circolo delle quinte (cioè se metti le tonalitÃ* in circolo ad intervalli diquarta o di quinta) avrai la seguente combinazione: Do-Fa-Sib-Mib-Lab-Reb(Do#)-Solb(Fa#)-Si(Dob)-Mi-La-Re-Sol.

il testo mi dice che le minori si distinguono dalle maggiori perchè la prima nota parte 1 tono e mezzo in basso.... e mantengono le stesse alterazioni
significa che la scala di LAm parte dal FAd.... mantengono le stesse alterazioni.... vuole intendere che le 'distanze' tra le note restano le stesse della scala maggiore?
perchè mi capiate..... scala di LAm.... a 'orecchio' mi viene questa.....FAd-SOLd-SIb-SI-DOd-REd-FA.... è corretto?

Assolutamente NO! La scala a cui ti riferisci probabilmente è la scala minore naturale. In questo caso La regola è che ogni tonalitÃ* maggiore ha una relativa tonalitÃ* minore.
In pratica la sesta nota della scala maggiore di DO è LA, quindi la scala di La minore è la relativa minore di DO. Le note delle due scale saranno LE STESSE!!
Idem per es. succede con Sol maggiore. La sesta nota è Mi, quindi Mi minore è la rel. min. di SOl. Capito?
Differente discorso è invece la scala minore armonica, melodica (ascendente e discendente), Bachiana (minore melodica e basta...), Napoletana, ecc. ecc.
Saluti
Frank

grazie

22nd September 2008, 14:10
Spero di non confonderti le idee, ma un sistema che uso io per trovare velocemente le note della scala minore è questo:
mettiamo che debba suonare la scala di LA minore... partendo dal LA suono una terza minore (LA-SI-DO) [per intenderci, la scala di LA maggiore parte con LA-SI-DO#... per avere la terza minore devo abbassare la terza nota, il DO#, di un semitono, e quindi suono il DO]. Arrivata al DO, so che è questa la scala di riferimento per proseguire, ovvero seguito a suonare con tutte le alterazioni proprie della scala di DO maggiore (ovvero nessuna :ghigno: ho scelto la minore più facile :cool: ). Quindi la scala di LA minore sarÃ* LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL.

E' un sistema per me più rapido che non pensare che il LA è la sesta di DO, e quindi la scala di LA minore è la relativa di DO maggiore... non so, io mi trovo meglio a pensare in questo modo... poi ognuno scova da sè i propri "trucchi" per trovare al volo le scale. Alla fine immagino che la memoria delle dita faccia suonare rapidamente tutto, ma io in automatico per il momento faccio solo le scale maggiori, e qualche altra scala per la quale ho trovato trucchetti simili ;) )

Spero di non averti confuso ancora di più però! Se è così... dimentica tutto quello che ho scritto :ghigno:

just
22nd September 2008, 15:05
Spero di non confonderti le idee, ma un sistema che uso io per trovare velocemente le note della scala minore è questo:
mettiamo che debba suonare la scala di LA minore... partendo dal LA suono una terza minore (LA-SI-DO) [per intenderci, la scala di LA maggiore parte con LA-SI-DO#... per avere la terza minore devo abbassare la terza nota, il DO#, di un semitono, e quindi suono il DO]. Arrivata al DO, so che è questa la scala di riferimento per proseguire, ovvero seguito a suonare con tutte le alterazioni proprie della scala di DO maggiore (ovvero nessuna :ghigno: ho scelto la minore più facile :cool: ). Quindi la scala di LA minore sarÃ* LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL.

E' un sistema per me più rapido che non pensare che il LA è la sesta di DO, e quindi la scala di LA minore è la relativa di DO maggiore... non so, io mi trovo meglio a pensare in questo modo... poi ognuno scova da sè i propri "trucchi" per trovare al volo le scale. Alla fine immagino che la memoria delle dita faccia suonare rapidamente tutto, ma io in automatico per il momento faccio solo le scale maggiori, e qualche altra scala per la quale ho trovato trucchetti simili ;) )

Spero di non averti confuso ancora di più però! Se è così... dimentica tutto quello che ho scritto :ghigno:

no problem.... ero confuso di mio giÃ* prima del tuo intervento :smile:
cmq... grazie a questo thread ho assimilato l'argomento
grazie anche a Frenk... nel calcolo mentale mi ero dimenticato della scala maggiore di SOLd... con questa sono 12
bè...mi scuso dell'approccio che adotto, capisco che non sia il modo migliore per imparare
Per ora mi arrangio così - nn potendo perseguire altro metodo
Spero di poter almeno acquisire questi principi di base, sia teorici che pratici.. per quest' anno mi accontento, ne ho almeno altri 40 !_! ...... se imparo tutto ora poi che faccio?

just
23rd September 2008, 14:11
mi sarei permesso di realizzare questo lavoretto... magari potrÃ* essere utile a chi come me è agli inizi
[attachment=0:297mhu8g]Le scale maggiori e minori naturali.doc[/attachment:297mhu8g]
se ci sono errori ditemelo
se devo cancellarlo... anche :smile:

FrankRanieri
23rd September 2008, 14:25
mi sarei permesso di realizzare questo lavoretto... magari potrÃ* essere utile a chi come me è agli inizi
[attachment=0:b8g2e2gg]Le scale maggiori e minori naturali.doc[/attachment:b8g2e2gg]
se ci sono errori ditemelo
se devo cancellarlo... anche :smile:

Ciao da quel poco che ho visto direi che va bene, l'unico appuntino che mi sento di fare è che non esistono le tonalitÃ* di Re#. Esiste come nota singola, ma per scrivere qualcosa in Re# bisognerebbe avere in chiave 9 diesis (2 doppi diesis...) e sono decisamente troppi...
Poi se scrivi x es. la scala di sol#/Lab procedi sempre con le stesse alterazioni. Non mischiare prima #, poi bemmolli. Esiste in musica quello che tu fai, si chiama enarmonia ma non è proprio corretto nello studio delle scale...
Spero di essere stato chiaro.
Frank.