PDA

Visualizza Versione Completa : L’influenza dell’umore sulla scelta del registro.



Tommy
10th January 2017, 23:00
Ho fatto caso a questo aspetto che mi si è rivelato essere molto evidente nell’ultimo anno (anno e mezzo).

Io spesso suono a casa improvvisando in maniera molto libera; è un modo per sfogarmi e rilassarmi, per liberarmi la mente di pensieri e per coltivare un minimo di idee musicali. Magari prima o dopo essermi esercitato o aver preparato qualche brano, mi concedo qualche decina di minuti di musica libera (talvolta poi diventa un’ora, senza rendermene conto).

Ed ho notato, a posteriori, che circa un anno fa, dopo aver avuto dei dispiaceri e alcune delusioni, tendevo a suonare molto nel registro grave. Subito poi ho avuto un periodo nel quale ero un po’ inc..zato e, manco farlo apposta, mi veniva spesso da suonare acuto, andavo spesso nel fuori registro, e suonavo appunto “grintoso” … era proprio uno sfogo.
Adesso mi rendo conto che sono più disteso, suono più disteso, e manco farlo apposta non vado mai, se non di proposito, agli estremi dell’estensione. Non mi viene di per se.

Tutto ciò si riflette anche nel modo di suonare gli assoli quando suono con altri, al netto di certi vincoli che la musica in quel caso pone.

Potrei fare anche delle considerazioni sulle tonalità che sceglievo: ripensandoci, mi pare incredibile che in ciascuna delle tre fasi scegliessi penso in maniera inconsapevole delle tonalità e delle scale piuttosto che altre, però ora vorrei restare a considerare solo il registro.

Vi capita mai? Vi è mai capitato di avere proprio questa sensazione così evidente? Per me è la prima volta che mi rendo conto in maniera così chiara e netta di questa influenza: ovvio che anche prima se avevo la giornata giusta suonavo meglio di una giornata un po’ così, ma era qualcosa di brevissimo, poco evidente. In questo caso invece, ripensando al periodo, ho proprio una sensazione intensa e vivida e i cambiamenti nelle varie fasi sono stati proprio netti.

zazarazà
10th January 2017, 23:44
...i miei seppur lievi cambiamenti d'umore non mi fanno spaziare su una scala piuttosto che non su un altra, però ripiego sulla tonalità... suono prevalentemente in modo maggiore nei grandi momenti di felicità o minore in quelli meno felici... qualsiasi sia la condizione in cui mi ritrovo l'emozione del momento è difficilmente contenibile e ne riflette anche sull'esecuzione... z'...

fcoltrane
11th January 2017, 00:24
se studio l'improvvisazione provo a costruire delle frasi che abbiano un significato melodico "imponendo a me stesso " di approfondire le estremità entrambe poco conosciute.

se improvviso liberamente il registro acuto e medio acuto è il mio preferito a prescindere dall'umore.
il registro basso nel sax mi piace poco (per me non "canta" quasi mai anche se il sassofonista è di alto profilo)

anche la scelta del mondo minore o maggiore ha poco a che vedere con il mio umore , più con i miei limiti tecnici.
sarò un sassofonista felice quando riuscirò ad utilizzarli entrambi .
quando sono di umore nero suono poco e quando suono poco il mio umore diventa nero.:inc:

Tommy
11th January 2017, 19:42
...i miei seppur lievi cambiamenti d'umore non mi fanno spaziare su una scala piuttosto che non su un altra, però ripiego sulla tonalità... suono prevalentemente in modo maggiore nei grandi momenti di felicità o minore in quelli meno felici... qualsiasi sia la condizione in cui mi ritrovo l'emozione del momento è difficilmente contenibile e ne riflette anche sull'esecuzione... z'...

Infatti non possiamo escludere lo stato d'animo mentre suoniamo. Certo a volte si fa il possibile di attenuarlo nelle situazioni in cui non corrisponde alla musica ... ho suonato rock and roll in mezzo a gente festante e io invece me ne sarei andato su due piedi per i fatti miei ... in quei casi bisogna sforzarsi un po'. Magari un paio di birre aiutano :laughing:

Tommy
11th January 2017, 19:47
se improvviso liberamente il registro acuto e medio acuto è il mio preferito a prescindere dall'umore.
il registro basso nel sax mi piace poco (per me non "canta" quasi mai anche se il sassofonista è di alto profilo)


Ah vedi, interessante. Forse sono registropatico :nonzo::mrgreen:

SAXFOH79
11th January 2017, 21:33
Secondo me è inevitabile. .
Lo stato d'animo condiziona diversi aspetti del suono e non solo. .
Un esempio semplice. .
Il vostro umore ga effetto sul vostro "tono di voce"??
Assolutamente si!!!
È inevitabile che ciò avvenga anche sul sax!