Visualizza Versione Completa : Ho fatto due giornate di lezione avanzata da Kirk Whalum a Memphis, a casa sua
MicMonesta
21st October 2016, 14:26
Ciao ragazzi, sono tornato da pochi giorni da Memphis dove ho fatto due giornate di lezioni private con Kirk Whalum, uno sei più importanti esponenti del sax in America e nel mondo. Se c'è tra di voi qualche fan di Kirk che volesse qualche resoconto, o avesse qualche domanda, sarò lieto di condividere con voi questa esperienza.
Buon sax a tutti![emoji4]
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fcoltrane
21st October 2016, 17:04
c'è un video su youtube di Kirk che suona con un vecchio sassofonista ed improvvisano su Four alla grande .:clap:
qualsiasi dritta è ben accetta perchè questa gente ha molto da insegnare.
MicMonesta
21st October 2016, 21:35
c'è un video su youtube di Kirk che suona con un vecchio sassofonista ed improvvisano su Four alla grande .:clap:
qualsiasi dritta è ben accetta perchè questa gente ha molto da insegnare.
Ciao! Si conosco quel video!
L'anziano signore che suona con kirk è suo zio "Peanut" grande sassofonista che spesso è ospite ad alcuni concerti di kirk!
Se hai domande precise su kirk e sulle lezioni che ho fatto sarò lieto di darti delucidazioni.
[emoji4]
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zard
21st October 2016, 22:22
Ho idea che oltre ad essere un grande saxofonista sia anche una gran bella persona. Hai avuto questa impressione?
MicMonesta
21st October 2016, 22:33
Ho idea che oltre ad essere un grande saxofonista sia anche una gran bella persona. Hai avuto questa impressione?
Assolutamente si! È una persona meravigliosa! È molto simpatico, educato, sensibile e molto profondo. Le lezioni non sono state molto "tecniche" (su mia richiesta) perché cose come le famose "note giuste" si trovano in tutti i libri (che senso ha andare fino a lì per studiare ad esempio le superlocrie? Abbiamo lavorato molto su suono, pronuncia musicale ed "intenzione". Soffermandoci molto sul far uscire ciò che siamo come persone, la nostra storia e le nostre esperienze (belle e brutte) mentre suoniamo.
Ha usato una terminologia molto precisa per "sbloccare" la capacità comunicativa.
Devo davvero dire che è un gigante del sax.
Se volete informazioni sul setup e ciò che studia lui quotidianamente (cioè ciò che di strumentale mi ha insegnato) o anche solo sul come studia le note lunghe, chiedetemi pure!
[emoji4]
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zard
24th October 2016, 07:50
Ne sarei felice.... Scrivi pure: setup , note lunghe etc.
DFsax
24th October 2016, 10:51
Ciao Mic, sono contento che tu abbia potuto fare questa esperienza, magari dicci anche come hai fatto ad avere questa occasione!
Direi, prenditi una mezz'ora e raccontaci tuttoo!! Aspettiamo il papiellone!
fcoltrane
24th October 2016, 10:59
quoto il messaggio precedente.
se puoi raccontaci tutto in modo che a beneficiare del racconto siano tutti gli appassionati di saxforum.
saranno bene accetti sia i consigli tecnici su tutto lo scibile sassofonistico sia i semplici aneddoti perchè il musicista è di altissimo livello.
MicMonesta
24th October 2016, 14:13
Ok ragazzi, sono felice di condividere con voi l'esperienza più pazzesca che abbia mai fatto musicalmente.
Dovrò dividerla in più punti perché c'è davvero tanta roba da dire!
Innanzitutto 2 righe su di me:
Sono di Milano e anni fa, dopo 9 anni di viola al conservatorio sono fuggito e ho imbracciato il sax. Del tutto da autodidatta. Ho iniziato a suonare in giro portandomi dietro grossissimi difetti di emissione che tuttora combatto studiando tosto ogni giorno. Essendo del giro milanese suono con musicisti di qui come gigi Cifarelli, pepe Ragonese, sergio cocchi, ho suonato anni con enzo Jannacci e prima ancora (e non me ne vergogno affatto perché ho imparato tantissimo) con gli 883.
Ora, proprio il cantante Sergio Cocchi (grandissimo) stava facendo delle date con Vanees Thomas, che è imparentata con pensate un po'? Kirk whalum!
Io ho sempre odiato il mio suono e la mia pessima intonazione e kirk è sempre stato per me l'esempio di suono, feeling e linguaggio. (Sentite sul tubo un po' di live con Kenny Garrett o altri live).
Ho così avuto la mail di kirk e abbiamo organizzato due giornate di lezione a casa sua.
Kirk suona un keilwerth sx 90 R degli anni 80 (l'ho provato...paura!) con un chiver rinforzato perché mi ha detto che preme molto verso il basso con la testa. Proprio si appende al bocchino. Il bocchino è, oggi, un normalissimo vsndoren v16 apertura T8, su cui monta ance Vandore v16 n.4
Prima usava gli sugal kw, prima ancora un guardala brecker, e prima ancora un berg Larsen in ebanite Classico 115 camera 2.
Gli ho fatto provare una delle mie ance Lupifaro 3.5 e dopo due note ha detto che era troppo morbida!!!
Mi ha raccontato che a causa di ripetuto uso della respirazione circolare ha ricominciato da due anni a lavorare sul diaframma perché lo aveva un po' perso.
Studia come un matto, nonostante sia un gigante, tutti i giorni partendo dalle note lunghe. Mi ha sottolineato l'importanza dello studio del vibrato. Nel prossimo "episodio" vi dico come studia lui le note lunghe e il vibrato. Poi passerò agli esercizi di tecnica.
Ora devo scappare. Torno più tardi e continuo con tutte le info.
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MicMonesta
24th October 2016, 21:26
Parte 2: note lunghe.
Kirk passa molto tempo sulle note lunghe. Le fa essenzialmente come tutti con due piccole differenze: non si perde in particolari troppo complicanti come la posizione della lingua, l'uso della laringe e quant'altro.
Ha posto solo due paletti.
1) la gola spalancata come quando si sbadiglia
2) la solita respirazione addominale.
Kirk ha sottolineato l'importanza della "nota di riferimento" ovvero il SI a metà registro (per capirci quello fatto solo con l'indice sinistro senza portavoce).
Si inizia con questo SI lungo. Poi si passa al do un semitono sopra. Il più lungo possibile senza "ondeggiare" il suono. Ora si prende fiato, si suona di nuovo il SI per circa 2 secondi e senza staccare la nota di suona un SIb (semitono sotto) il più lungo e farmi possibile. Fiato, di nuovo SI per due sec e poi si sale legato al DO# lungo. Poi ancora il breve SI seguito dal la sotto.
In sostanza si tratta di usare il SI come nota di riferimento per la corretta imboccatura (la ritiene la nota più giusta e la chiama "core tone") e poi si sale e si scende da questa nota ogni volta aggiungendo un intervallo di semitono prima in su poi "core tone" e poi in giù, fino a coprire l'intera estensione dello strumento allontanandosi dal famoso SI ma tornandoci ogni volta.
In questo modo si impara a mantenere sempre la stessa pressione del labbro su tutto il registro. Egli stesso però sottolinea che qualcosa deve cambiare, ma lascia che sia l'istinto insieme all'orecchio a decidere i millimetrici cambiamenti. Ma tutto sommato da questo esercizio kirk ricava il minor movimento o cambiamento di imboccatura possibile.
Quando gli ho chiesto di come mettere la lingua ha risposto che quando attacca la nota usa la punta e per il resto la lingua sta "pretty much away" (la toglie di torno).
Il concetto in generale per lui è: poche pippe, fare tanto e bene.
Nella prossima parte vi racconto del vibrato. Intanto spero che queste info possano essere utili. Da quando studio note lunghe così (7 gg) sto già vedendo risultati.
Finito il discorso tecnico vi dirò cosa mi ha detto sul suonare vero e proprio.
Ciao.
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Taras
25th October 2016, 08:51
grazie per questa condivisione
Bizax
25th October 2016, 17:29
Complimentoni per la grande esperienza ...
e grazie mille per la condivisione, centelliniamo le tue parole e proviamo ad eseguire i consigli.
Aspetto la prossima puntata.
grazie
marcello81
25th October 2016, 22:04
Grazie per questa condivisione.
Sono un grande fan di Kirk da anni. Nell'ambito Cristiano è il miglior sassofonista. Infatti io ho iniziato ad ascoltarlo proprio con il primo cd di The Gospel according to jazz. In cui suona con altri musicisti famosi cristiani. George Duke, Paul Jackson Junior, Louis Conte ecc... È forse anche il migliore nel panorama contemporaneo. Chi non conosce il solo di I will always love you di Whitney Houston...per citarne uno.
È vero dalla sua musica traspare la sua persona e il talento che Dio gli ha dato.
https://youtu.be/qqJLN_h2RwY
Grazie ancora per il tuo messaggio. Aspetto il proseguimento!
MicMonesta
27th October 2016, 01:54
Parte 3: il vibrato.
Secondo Kirk il vibrato è uno strumento espressivo potentissimo, e per questo motivo ritiene che vada studiato seriamente, usato "on purpose" (di proposito, intenzionalmente) almeno all'inizio.
Ecco come lo studia:
Si tratta di fare lo stesso esercizio che ho spiegato prima (parte 2) per le note lunghe ma con un metronomo a 60 bpm.
Il vibrato si ottiene attraverso l'uso della mascella (gli ho chiesto del vibrato di diaframma e mi ha risposto che quello è tipico dei flautisti, e che sul sax preferisce usare la mascella e non modificare la colonna d'aria che potrebbe danneggiare l'intonazione sui fraseggi).
Si tratta di allentare la pressione del labbro inferiore per abbassare leggermente l'intonazione della nota per tornare subito al "pitch" originale. Come fosse una pulsazione.
Dicevo di mettere il metronomo a 60 e poi eseguire le note lunghe facendo un veloce abbassamento e recupero dell'intonazione della nota ad ogni quarto, cioè sui beat del metronomo. Si fa per quattro o più beat. Poi si comincia a fare questo veloce e piccolo "bending" con un ritmo di terzine di quarti, poi un ritmo di ottavi (due bending per quarto), poi terzine di ottavi e infine sedicesimi. Se necessario si può riprendere fiato senza cambiare nota fino ad aver fatto tutti questi, ripeto piccoli e veloci, bending con tutte le suddette divisioni. Poi si cambia nota come nell'esercizio di note lunghe che vi ho illustrato prima.
Noterete che più salite di registro più diventa difficile l'esercizio.
In realtà sarebbe più facile farlo vedere che spiegarlo per iscritto.
È FONDAMENTALE fare questo vibrato senza mai superare l'intonazione verso l'alto. In sostanza il vibrato si effettua abbassando il pitch, e mai alzandolo.
Spero di essere riuscito a spiegarmi. Se avete domande riguardo agli esercizi che ho illustrato non esitate a chiedere.
Nella prossima parte vi racconterò ciò che mi ha detto riguardo al suonare vero e proprio.
A presto.
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puffosky
27th October 2016, 17:37
Carissimo Mic,
bella la condivisione, sì. Sembra di osservare da vicino un maestro d'Oltre oceano raccontare come usa le note lunghe
e il vibrato.
Però saremmo credo tutti interessati anche a qualche dritta su, anticipavi, "come tirare fuori ciò che siamo come persone";
"sbloccare le capacità comunicative"… anche piccole cose sarebbero credo molto preziose!
Grazie e buona musica
MicMonesta
27th October 2016, 19:33
Certo, parlerò anche di questo, nella prossima parte! [emoji4]
Ora ho poco tempo, magari stanotte o domani vi scrivo per bene tutto.
Intanto vi posso dire che trovandomi seduto accanto a lui a fare qualche Aebersold (ha voluto iniziare con giant steps[emoji33]) ho avuto la limpidissima e prepotente sensazione che lui lo strumento lo dominasse, ma non per tecnica evoluta o padronanza, ma per "intenzione" come se volesse dimostrare al suo tenore che chi comanda è lui, il padrone è lui. Kirk ha ammesso di sentire di avere tante lacune, ma la sua "intenzione" è sempre quella di, passatemi il temine, sottomettere il sax. E questo ha a che fare con ciò di cui parlerò nella prossima parte.
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MicMonesta
27th October 2016, 19:42
Ovviamente in queste due giornate passate a memphis con Kirk ho filmato tutte le lezioni (7 ore di filmato) purtroppo non mi sento autorizzato a pubblicare questi video però uno screenshot ve lo metto per darvi un'idea dell'esperienza pazzesca che ho vissuto e che sto volendo condividere con voi.http://uploads.tapatalk-cdn.com/20161027/3d105f6d35b9e5f5a6d399b24a8a4f52.png
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Il_dario
28th October 2016, 10:04
Bravo Mic, grazie per la condivisione !
:sax:
fcoltrane
28th October 2016, 15:35
bellissima esperienza , ascoltare a pochi centimetri è il massimo che si possa desiderare :ylsuper:.
zard
30th October 2016, 08:39
La butto lì. Perché non organizziamo una masterclass, dove potrai spiegarci in tutti i dettagli, facendoci vedere i video, questa tua fantastica esperienza?
MicMonesta
30th October 2016, 13:02
Cavolo! Io? Una masterclass? Piuttosto posso organizzare che chi è interessato passa qualche ora in studio da me. E posso giusto far vedere gli esercizi e spezzoni del girato...boh, io ho uno studio a Milano con una sala di ripresa in cui si può tranquillamente stare in 5 o 6...
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Bluesax
1st November 2016, 00:10
Quasi quasi.... :wink:
MicMonesta
4th November 2016, 15:29
Ok, ultima parte: conviction, ovvero come sbloccare la propria espressività.
Dunque: la parola "conviction" Kirk l'ha usata molto spesso.
Innanzi tutto mi ha parlato un po' della storia dei neri negli anni a partire dalla schiavitù nelle piantagioni di cotone.
L'obiettivo era quello di sottolineare l'importanza della propria storia, dei dolori e delle gioie che hanno formato le persone che siamo. Kirk dice che quando suoni ti stai raccontando. Nient'altro. E nel bene e nel male la musica converte tutte le nostre esperienze in emozioni per chi ascolta. È qui che entra in gioco la parola "conviction" ovvero convinzione. Ma convinzione di cosa? Bella domanda.
Bisogna essere convinti determinati ed auto accettanti nei confronti di noi stessi, della nostra unicità. Se decidiamo di raccontare la nostra unicità, non possiamo sbagliare. I musicisti si dividono in due categorie: quelli che vogliono stupire (come prestigiatori e giocolieri) e quelli che vogliono emozionare.
La prima categoria suonerà tutto perfetto a livello di suono e intonazione, sarà concentrato sulla tecnica e sulla velocità (virtuosismo) e durante una performance penserà a cosa fare per far presa sul pubblico. Risultato? Niente musica. Circo. E il tutto avrà come scopo solo il nutrire il proprio ego. La musica sarà rivolta inevitabilmente verso sè stessi e non andrà avanti di un metro.
La seconda categoria invece avrà come unico obiettivo quello di "raccontare" (in fondo l'arte forse è proprio questo, ne parlai per ore con un grande fotografo mio amico).
Par raccontare ci vuole conviction, ci vuole la certezza che la nostra unicità possiede un valore più forte di qualsiasi superlocria a 300 bpm.
Se suoniamo per emozionarci nello scoprire chi siamo attraverso la musica, allora staremo raccontando una storia, e staremo regalando emozioni. In fondo la vita è ciò che l'arte in generale vuole raccontare, ma non in termini di accadimenti, ma di emozioni.
Conviction è essere certi di star suonando ciò che è giusto per raccontarci.
Conviction è essere convinti che ciò che facciamo col nostro strumento non potrebbe essere in nessun modo diverso da ciò che è.
Conviction è fottersene bellamente del giudizio dei critici pignoli che vengono a sentirvi solo per poter dire di voi peste e corna.
Conviction e "togliere il tappo" e non pensare alle note che state facendo, alle scale, agli accordi, ma seguire il vostro istinto. Meglio sbagliare qualche nota raccontando che essere perfetti ma sterili.
Sulla base di queste illuminanti scoperte ho cambiato modo di ascoltare ad esempio i blues di Bird. Prima li sentivo come un bebop allegro e spensierato, ma guardando la vita di un nero negli anni 40/50, che si alzava alla mattina e iniziava a vivere segregazione e razzismo nel pieno di una stentata e falsa integrazione, ora ascolto Parker e sento tristezza. Sento la voglia di essere spensierati per fuggire da paura e isolamento, ma con quel dolore che prima non pensavo di trovarci dentro. Provate anche voi a sentire Charlie in questo modo, vi si aprirà un mondo pazzesco.
In sostanza conviction è non aver paura di essere sè stessi, di mettersi a nudo credendo fermamente in chi siete, nel fascino delle vostre esperienze uniche e facendole emergere anche con solo due note, buttandoci dentro, con un chè di rassegnato abbandono, ciò che siete, ma con forza. Bisogna solo crederci ed evitare di voler impressionare chi ci ascolta, con carattere. Del resto per mettere a nudo le nostre emozioni ci vuole una grande forza e un grande coraggio.
Questo è più o meno il riassunto di più di sette ore di lezioni.
In realtà mi ha spiegato anche un esercizio che gli insegnò Phil Woods tanti anni fa e su cui lui lavora ancora oggi. Se cercate sul tubo trovate lui (kirk) che lo spiega. Credo in un filmato fatto per la cannonball.
Dimenticavo: Kirk dice di imitare i musicisti che amate, di tirare giù i loro soli, di non aver paura di diventare copie squallide, perché tanto, se avete una vostra personalità, essa sarà più forte e verrà a galla.
Se andate a sentirvi misty fatta da Hank Crawford, sentirete da dove arriva Sanborn. Se subito dopo Crawford vi ascoltate una ballad qualunque di Sanborn presa dal suo album "pearls" capirete che è tutto un imparare da chi c'era prima, copiando. Poi se abbiamo personalità, e la abbiamo tutti, ci accorgeremo di non essere copie ma "figli" dei nostri artisti preferiti, come Brecker è stato figlio di coltrane e Joe Henderson.
Spero che questa mia testimonianza di un'esperienza incredibile possa essere d'aiuto anche solo a uno di voi.
Purtroppo viverla è una cosa, leggerla scritta da un'altro è solo un centesimo di quanto ho vissuto, perché sè certe cose le vivi ti entrano nella pancia, se le leggi puoi farne tesoro, certo, ma è tutt'altra cosa.
Un'ultima cosa: kirk raccomanda di non sentirsi mai arrivati. Ci vuole l'umiltà giusta per voler quotidianamente migliorarsi, altrimenti i vostri canali espressivi tenderanno ad indebolirsi.
Lui dice ASTWO (acronimo dell'inglese "always something to work on"- avere sempre qualcosa su cui studiare)
Se avete domande io son qui.
Buon sax a tutti e buona musica.
[emoji4]
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puffosky
4th November 2016, 17:45
Grazie Mic! Avevo sospirato un piccolo resoconto su questi aspetti di espressività ecc.,
non hai tenuto per te cose credo davvero preziose.
Si potrebbero continuare discussioni forse fruttuose su un terreno magari trascurato;
personalmente da Claudio Fasoli ebbi negli anni '80 alcune indicazioni abbastanza simili
a quelle che hai riferito…
Grazie ancora e buona musica
frank
gazze
4th November 2016, 20:46
bella storia complimenti!!!!!!!
grazie anche da parte mia per la condivisione
saluti
gazzz
MicMonesta
4th November 2016, 21:12
Grazie a voi per aver pazientemente letto. [emoji4]
Come dicevo ho filmato le lezioni con kirk. Purtroppo non posso pubblicarle, ma se qualcuno volesse vederle sto per fare un editing per togliere le parti inutili, dopodiché siete i benvenuti nel mio studio per guardare il filmato. Per chi vorrà, basta organizzarci. [emoji4]
Potrebbe poi partire uno scambio di opinioni e consigli.
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mascio
4th November 2016, 22:29
che grande generosita'. Grazie infinite.
Modosax
5th November 2016, 10:38
... Grazie Mic...
MicMonesta
5th November 2016, 10:58
... Grazie Mic...
Prego![emoji4]
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MicMonesta
5th November 2016, 10:59
che grande generosita'. Grazie infinite.
È un piacere![emoji4]
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84basco84
5th November 2016, 15:32
Mamma mia... Kirk Whalum, il mio idolo...
Hai potuto vedere con precisione che ance usa per il suo Tenore?
Io uso le La Voz MH e sono le uniche ance che mi avvicinano tanto al suo suono, non ho mai provato le Vandoren V16.
SaxYeah
5th November 2016, 16:03
Veramente una bella esperienza.....
Grazie per averla condivisa!!!
MicMonesta
5th November 2016, 20:03
Mamma mia... Kirk Whalum, il mio idolo...
Hai potuto vedere con precisione che ance usa per il suo Tenore?
Io uso le La Voz MH e sono le uniche ance che mi avvicinano tanto al suo suono, non ho mai provato le Vandoren V16.
Usa esattamente delle candore v16 #4
Becco Vandoren V 16 apertura T8
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MicMonesta
5th November 2016, 20:05
Usa esattamente delle vandoren v16 #4
Becco Vandoren V 16 apertura T8
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Tra l'altro ora sono in contatto con il suo agente (e con lui ovviamente) per portarlo in Italia a fare 4 o 5 date.
Mi raccomando, vi aggiornerò man mano che organizzo, portate tanta gente e riempiamo i locali, così torna!!![emoji4]
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84basco84
5th November 2016, 21:48
Usa esattamente delle vandoren v16 #4
Becco Vandoren V 16 apertura T8
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Mamma mia ance n°4 e come fa... :o Io suono con delle La Voz MH e con delle Vandoren ZZ n° 3,5 ma sono durissime... E' anche vero che hai molto piu volume e più espressione ma ti spacchi il muso, dopo un brano cominci a cedere... :-)
Per caso ti sei fatto spiegare che posizioni usa per il registro altissimo? Dai video vedo che usa delle posizioni diverse da quelle che uso io... Sarei proprio curioso di sapere le sue posizioni per i sovracuti!!!
MicMonesta
6th November 2016, 00:45
Mamma mia ance n°4 e come fa... :o Io suono con delle La Voz MH e con delle Vandoren ZZ n° 3,5 ma sono durissime... E' anche vero che hai molto piu volume e più espressione ma ti spacchi il muso, dopo un brano cominci a cedere... :-)
Per caso ti sei fatto spiegare che posizioni usa per il registro altissimo? Dai video vedo che usa delle posizioni diverse da quelle che uso io... Sarei proprio curioso di sapere le sue posizioni per i sovracuti!!!
Per quelle posizioni cambia un po' da sax a sax. Abbiamo parlato poco dei fuori registro. Mi ha fatto vedere come fa il sol# il sib e il la. Ma fa tutto più o meno negli standard. In realtà la sua forza sta nella pronuncia, perché anche il suono, se lo senti così, a far note lunghe, è normale! Ma appena "suona" per davvero, mamma mia, ti travolge!
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84basco84
6th November 2016, 01:44
Mamma mia ci credo... ha un suono bello da morire... Per quanto riguarda i sovracuti io ho una tabella completissima per tutte le posizioni possibili ma col mio tenore ne funzionano pochi e mooooolto scomodi. Riesco a salire fino al fa# sopra ma con molta difficoltà. Il sol va tranquillo con la posizione portavoce si naturale e chiave fa# acuto, il sol# si naturale sol fa e chiave del trillo si/do, il la con la sol e chiave trillo si/do poi salendo piu su è un macello... puoi dirmi precisamente come prende quei sovracuti che ti ha fatto vedere? Grazie davvero
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MicMonesta
6th November 2016, 13:40
Mamma mia ci credo... ha un suono bello da morire... Per quanto riguarda i sovracuti io ho una tabella completissima per tutte le posizioni possibili ma col mio tenore ne funzionano pochi e mooooolto scomodi. Riesco a salire fino al fa# sopra ma con molta difficoltà. Il sol va tranquillo con la posizione portavoce si naturale e chiave fa# acuto, il sol# si naturale sol fa e chiave del trillo si/do, il la con la sol e chiave trillo si/do poi salendo piu su è un macello... puoi dirmi precisamente come prende quei sovracuti che ti ha fatto vedere? Grazie davvero
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Certo!
Il sol lo fa come il fa "a forchetta" ma senza il medio (solo il tasto più in alto) più chiave dx del sib
Il sol# tiene giù le chiavi di si la e sol più trillo si/do
Il la è uguale al mi in registro ma senza indice.
Sui keilwerth sx90r funzionano benissimo!
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84basco84
6th November 2016, 13:52
Certo!
Il sol lo fa come il fa "a forchetta" ma senza il medio (solo il tasto più in alto) più chiave dx del sib
Il sol# tiene giù le chiavi di si la e sol più trillo si/do
Il la è uguale al mi in registro ma senza indice.
Sui keilwerth sx90r funzionano benissimo!
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Mai provate ste posizioni... quale sarebbe "solo il tasto piu in alto" del sol acuto?
Hai scritto che hai provato il suo sax... ma non ti tremavano le mani??? Ahaahaha. Hai suonato il suo strumento che onore...
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Il_dario
6th November 2016, 15:55
Se per piacere evitiamo di citare per intero sempre il messaggio precedente... grazie !
84basco84
6th November 2016, 16:23
Scusatemi ma sono nuovo... Grazie per il consiglio...
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MicMonesta
7th November 2016, 21:18
Mai provate ste posizioni... quale sarebbe "solo il tasto piu in alto" del sol acuto?
Hai scritto che hai provato il suo sax... ma non ti tremavano le mani??? Ahaahaha. Hai suonato il suo strumento che onore...
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Trattasi del tasto posto al di sopra del si. Quello che usi insieme al medio per fare il fa quando non lo fai con le chiavi del palmo.
Si, mi ha emozionato provare il sax di kirk. Anche se mi ha messo così a mio agio che sembrava una cosa normale...[emoji4]
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MicMonesta
7th November 2016, 21:19
Se per piacere evitiamo di citare per intero sempre il messaggio precedente... grazie !
Scusami, ma non sono molto pratico con Tapatalk , devo ancora capire due cose...sorry.
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84basco84
7th November 2016, 22:41
Se riesci a portare Kirk in Italia sarebbe un sogno... Verrei di sicuro a vederlo ed ascoltarlo dal vivo... Magari ci organizziamo e ci vediamo tutti al suo concerto :)
MicMonesta
9th November 2016, 02:38
Se riesci a portare Kirk in Italia sarebbe un sogno... Verrei di sicuro a vederlo ed ascoltarlo dal vivo... Magari ci organizziamo e ci vediamo tutti al suo concerto :)
Sarebbe bellissimo un bel pienone per kirk.
Tra l'altro quando gli ho proposto di venire a suonare in Italia mi ha detto che ne sarebbe felice a patto che io faccia due pezzi con lui!!![emoji33][emoji33][emoji33]
Già me la faccio sotto!!! (Ma mi fa davvero piacere!!![emoji4])
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84basco84
9th November 2016, 10:55
Cavolo... ma certo che suoni 2 brani con lui anche 3... almeno io lo farei senza pensarci su 2 volte... sai che emozione mamma mia... :)
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bb
28th November 2016, 14:27
Finalmente un post molto interessante, mi ritrovo ad aver studiato al 90% le stesse cose dette da Whalum. (E non l'avrei detto)
Senza far nomi appena preso il sax sono andato da un bravo insegnate (un jazzista, ma diplomato al Conervatorio in sax vecchio ordinamento)che era veramente durissimo, non per niente molti allievi non riuscivano a continuare con lui.
Mi ricordo che per almeno 3 mesi ma credo anche di piu' mi faceva suonare a lezione (di un'ora) per quasi la totalità del tempo note lunghe a suono fermo.
Poi le stesse in crescendo e poi in decrescendo mantenendo l'intonazione ferma senza vibrati o inflessioni di alcun tipo.
Poi ottave legate e suoni armonici.
Poi 10 attacchi di fila giusti sulle note basse.
Basta, a fine lezione per al massimo 5 minuti facevo qualche piccolo brano o esercizio tecnico dai soliti metodi giampieri niehaus ecc.
Era devastante sia fisicamente che soprattutto psicologicamente.
Poi un giorno mi ha iniziato a parlare di suonare quello che avevo sul leggio e basta, risultato (e non sono assolutamente uno scemo che vuole vantarsi inutilmente vi riporto solo un'esperienza) dopo 2 anni ho fatto il V anno di Conservatorio, un anno dopo il diploma entrambi da privatista.(ho preso questi titoli perchè li ritengo un attestato di professionalità, ma non ho mai voluto fare il musicista classico quindi vi dico che esercizi del genere secondo me servono per controllare lo strumento, indipendentemente dallo stile con cui si vuole suonare).
Non mi ha mai obbligato ad utilizzare un'imboccatura in particolare, mi ricordo che avevo un brilhart 6* ed ance rico 3,5 per fare classica, incredibile eh?
Parlo di questi tempi partendo da zero, avevo comprato il sax un mese prima di andare a lezione da lui.
(avevo già fatto gli esami di solfeggio ed armonia perchè da piccolo studiavo chitarra classica)
All'inizio vi devo dire la verità era uno stress tremendo studiavo tutto il giorno i metodi e poi a lezione facevo solo suoni lunghi....poi dopo anni ed anni ho capito l'importanza di una cosa del genere. (E lo ringraziero' sempre per la tenacia e per la disciplina nello studio che mi ha insegnato)
In fin dei conti se non hai un buon suono ed un buon controllo dell'intonazione a prescindere dallo stile che vorrai suonare suonerai male, è una vera e propria equazione matematica.
E se non ce l'hai tecnicamente anche il migliore set up del mondo non potrà mai sostituire le ore di studio, potrà al massimo rendere meno evidenti i nostri difetti (e non è neanche detto!)
Mai date per scontate le basi dello strumento, molto spesso fanno la differenza fra un musicista ed un altro!
Inoltre le basi sembrano la cosa piu' semplice, ma non lo sono affatto!!!!
Dopo aver letto questo vado di corsa a studiare!
STE SAX
28th November 2016, 16:20
condivido in pieno, fatto stesso percorso con il mio insegnante sin dal lontano 1980
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