PJM
4th July 2016, 18:09
Come da richiesta da un nostro amico del forum, dico ciò che ho riscontrato tra vari BA ( balanced action) e Mark VI tenori.
Devo dire che riguardo ai mark VI ,rispetto al contralto, sul tenore è un pò piu omogeo e "facile il discorso".. Nei tenori Mark VI dai 60xxx fino al 130xxx la tendenza è un sax completo, suono medium, medium dark, scorrevoli, molto ricchi e completi ma non pesanti da muovere, generalmente ok con varie camere di becchi sia metallo ed ebanite. Quelli di assemblaggio americano sono un pò piu caldi, hanno spesso meno "acuti" o un pelo di nasalità in meno. In generale sia americani e francesi cominciano ad "alleggerirsi" ed essere molto "penetranti" o chiari dai 140xxx in poi con tutte le eccezioni e singolarità del caso. Alcuni ferocissimi nel range 150xxx/200xxx, si puà pescare quel modo alla Bob Berg per intendersi. Posso dire di non aver sentito mai un 60,70,80xxx suonare con certe caratteristiche di un 150 o 170xxx per esempio..Non che uno sa peggio dell altro ma senza dubbio diversi. Questo per dire che anche qui nonostante sul fusto la selmer ci scrivesse sempre " Mark VI", nei 20 anni di produzione hanno cambiato un pò di cose strada facendo e quindi per certi aspetti se un 70xxx lo chiamo mark VI , un 160xxx mi verrebbe da chiamarlo " Mark VI bis " o addirittura con un altro nome.
Riguardo al BA ( attenzione non SBA), quindi il primo sax del 1936 con la meccanica "uguale" ai sax odierni, posso dire che qui si trovano piu "schegge" impazzite magari poichè c'è davvero tanta manualità, tanto al singolo. La linea di suono che ho riscontrato in generale è cmq piu "larga" di un mark VI, la resistenza nel soffiare è minima, pochissima resistenza ovunque, suono molto modulabile e plasmabile, a volte fin troppo per cosi dire. Ha una sonorità un po meno appuntita o a fuoco di un Mark, meno proiettata, piu circolare e sferica. Ci sono BA dei primi 21xxx che ho trovato piu chiari e a fuoco di certi 30xxx e cosa interessante, un balanced in particolare 21xxx era piu a fuoco, "moderno" e proiettato di un mark VI 67xxx americano. IL BA è un sax che può essere molto interessante poichè, se si ha occasione di provarne un pò, si possono trovare sax che hanno una sonorità molto simile a mark VI 60xxx/70xxx ma spendendo meno poiche il prezzo di un BA è piu contenuto di un mark five digit.
IL Balanced action tenore è uno di quei pochi sax che mi piace anche argentato poichè essendo molto leggero di suo, l argentatura gli da un po un effetto Conn, cioè non lo frena e non lo rende come spesso sui mark accade, "troppo resistente".
In generale strumenti con lastre molto leggere , che oppongono poca resistenza come Conn, Balanced action, King, yamaha , hanno un buon beneficio da argentatura o parti in argento e sono sicuramente un'accoppiata azzeccata rispetto a molti mark VI argentati che oggettivamente risultano piu "pesanti e duri" da muovere. Come sempre, trattasi di opinioni e fatti riscontrati su mie prove ed esperienze, nessuna legge. PJM
Devo dire che riguardo ai mark VI ,rispetto al contralto, sul tenore è un pò piu omogeo e "facile il discorso".. Nei tenori Mark VI dai 60xxx fino al 130xxx la tendenza è un sax completo, suono medium, medium dark, scorrevoli, molto ricchi e completi ma non pesanti da muovere, generalmente ok con varie camere di becchi sia metallo ed ebanite. Quelli di assemblaggio americano sono un pò piu caldi, hanno spesso meno "acuti" o un pelo di nasalità in meno. In generale sia americani e francesi cominciano ad "alleggerirsi" ed essere molto "penetranti" o chiari dai 140xxx in poi con tutte le eccezioni e singolarità del caso. Alcuni ferocissimi nel range 150xxx/200xxx, si puà pescare quel modo alla Bob Berg per intendersi. Posso dire di non aver sentito mai un 60,70,80xxx suonare con certe caratteristiche di un 150 o 170xxx per esempio..Non che uno sa peggio dell altro ma senza dubbio diversi. Questo per dire che anche qui nonostante sul fusto la selmer ci scrivesse sempre " Mark VI", nei 20 anni di produzione hanno cambiato un pò di cose strada facendo e quindi per certi aspetti se un 70xxx lo chiamo mark VI , un 160xxx mi verrebbe da chiamarlo " Mark VI bis " o addirittura con un altro nome.
Riguardo al BA ( attenzione non SBA), quindi il primo sax del 1936 con la meccanica "uguale" ai sax odierni, posso dire che qui si trovano piu "schegge" impazzite magari poichè c'è davvero tanta manualità, tanto al singolo. La linea di suono che ho riscontrato in generale è cmq piu "larga" di un mark VI, la resistenza nel soffiare è minima, pochissima resistenza ovunque, suono molto modulabile e plasmabile, a volte fin troppo per cosi dire. Ha una sonorità un po meno appuntita o a fuoco di un Mark, meno proiettata, piu circolare e sferica. Ci sono BA dei primi 21xxx che ho trovato piu chiari e a fuoco di certi 30xxx e cosa interessante, un balanced in particolare 21xxx era piu a fuoco, "moderno" e proiettato di un mark VI 67xxx americano. IL BA è un sax che può essere molto interessante poichè, se si ha occasione di provarne un pò, si possono trovare sax che hanno una sonorità molto simile a mark VI 60xxx/70xxx ma spendendo meno poiche il prezzo di un BA è piu contenuto di un mark five digit.
IL Balanced action tenore è uno di quei pochi sax che mi piace anche argentato poichè essendo molto leggero di suo, l argentatura gli da un po un effetto Conn, cioè non lo frena e non lo rende come spesso sui mark accade, "troppo resistente".
In generale strumenti con lastre molto leggere , che oppongono poca resistenza come Conn, Balanced action, King, yamaha , hanno un buon beneficio da argentatura o parti in argento e sono sicuramente un'accoppiata azzeccata rispetto a molti mark VI argentati che oggettivamente risultano piu "pesanti e duri" da muovere. Come sempre, trattasi di opinioni e fatti riscontrati su mie prove ed esperienze, nessuna legge. PJM