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Visualizza Versione Completa : Differenze "impressioni" aizen 7* - vandoren v16 t7



saxluis
10th May 2016, 12:16
Salve ragazzi, qualcuno di voi ha potuto constatare la differenza che c'è tra i becchi in oggetto? A prescindere dal prezzo, qualitativamente, a livello timbrico ecc...cosa ne pensate? Potrebbe il "povero"(per il prezzo a confronto) v16 avvicinarsi al "ricco"(in termini di prezzo) aizen? È un becco altrettanto versatile e adatto per blues, jazz, ecc...grazie!

algola
10th May 2016, 12:24
ciao, l'aizen è un bocchino in plastica e il v16 è un bocchino fatto di ebanite tedesca, forse la migliore sul mercato tanto che i clarinettisti lamentavano che i clarinetti con chiavi argentate si ossidavano troppo velocemente per via dello zolfo dell'ebanite vandoren.

il v16 è un bocchino cnc (controllo numerico) ricavato dal pieno... come la migliore tradizione anni 50 vuole... "eburnated bar" significa proprio scavato dalla barra piena di ebanite e non a stampo... figuriamoci, negli anni 50 era un puls... ora invece ti vendono come plus la plastica stampata.
la precisione della produzione vandoren è impeccabile e facendo decine di pezzi al giorno hanno un costo di produzione molto ragionevole...

il v16 ha un solo piccolo e terribile difetto: ha troppo baffle, che lo rende "intubato" e sembra che a suonarci dentro non si sfoghi mai.
tuttavia con una piccolissima modifica, che ho sperimentato personalmente con il mio becco... si trasforma in qualcosa di meraviglioso!!!

il mio consiglio è di ripiegare sull'aizen e se conosci qualcuno che ha un v16 in più lo prendo io :)

sonnyrollins
10th May 2016, 15:57
Algola spaccia V16 ultimamente...li compra un tot al Kg.

tzadik
10th May 2016, 16:25
Salve ragazzi, qualcuno di voi ha potuto constatare la differenza che c'è tra i becchi in oggetto? A prescindere dal prezzo, qualitativamente, a livello timbrico ecc...cosa ne pensate? Potrebbe il "povero"(per il prezzo a confronto) v16 avvicinarsi al "ricco"(in termini di prezzo) aizen? È un becco altrettanto versatile e adatto per blues, jazz, ecc...grazie!

Aizen produce tre bocchini per tenore (in realtà sarebbero 5): la copia del Soloist Short Shank e la copia dello Slant Signature... e un modello in metallo che un design originale.
La Vandoren produce tre V16: uno in ebanite e tre in metallo (Small, Medium e Large...).

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Il confronto più sensato credo che sia tra il V16 in ebanite e l'Aizen LS, cioè la copia dello Slant. (o eventualmente tra il V16 "Large Chamber" in metallo e l'Aizen "Jazz Master" in metallo).
Il V16 è un "succedaneo" di un Otto Link: ha un camera medio larga... una discesa senza concavità.
L'Aizen LS è un riproduzione estremamente fedele di un Slant Signature USA.
Quindi sono concetti di bocchino leggermente differenti... anche se rientrano nella stessa categoria.

Il Vandoren è un bocchino industriale di buona qualità.
L'Aizen è un prodotto artigianale di fascia alta.
Al di là della differenza di costo, il confronto in termini di potenziali prestazioni ("potenziali" perchè sei tu che devi suonare... i bocchini da soli non suonano!) non è proprio alla pari.


La versatilità è limitata al contesto in cui devi utilizzare il bocchino: entrambi sono prodotti per suoni jazz "mainstream".
Per fare blues o blues elettrico, nessuno dei due ha massa sonora a sufficienza (a meno che il palco non sia davvero grande e ci sia un sufficiente isolamento tra le varie fonti sonore... mi riferisco agli amplificatori delle chitarre, nello specifico).
Voglio dire che anche se hai un microfono davanti... il suono che mediamente produci potrebbe essere un po' estraneo al contesto.

algola
10th May 2016, 18:00
Algola spaccia V16 ultimamente...li compra un tot al Kg.

Li gratto sulla minestra... sono di un buono

sonnyrollins
10th May 2016, 19:52
Facceli assaggiare ! Egoist soloist !

saxluis
11th May 2016, 10:40
Grazie ragazzi...ho avuto modo di provare l'aizen 7* TSLS e devo dire che per quel poco tempo a disposizione, mi è sembrato abbastanza immediato, lo riproverò con più calma...Chiedevo la differenza col v16 perché come prezzo è più "abbordabile" ma ovviamente, considerando la qualità tra i due se devo spendere qualcosa in più per avere un becco buono, che ben venga...ho avuto modo di capire, sulla base di quello che leggo, che le opinioni sono molto divergenti...c'è chi "odia" gli aizen e chi invece ne parla benissimo ( ma non li utilizza)...q

algola
11th May 2016, 12:39
Chiedevo la differenza col v16 perché come prezzo è più "abbordabile" ma ovviamente, considerando la qualità tra i due se devo spendere qualcosa in più per avere un becco buono

riformulerei la frase... se devo spendere qualcosa in meno per avere un becco più buono...

algola
11th May 2016, 12:44
scherzi (e campanilismi) a parte... per quello che ci devi fare or-ora vanno benissimo entrambi.
quando dovrai registrare un disco... magari 6 mesi prima, inizia a pensarci seriamente

tzadik
11th May 2016, 13:28
Grazie ragazzi...ho avuto modo di provare l'aizen 7* TSLS e devo dire che per quel poco tempo a disposizione, mi è sembrato abbastanza immediato, lo riproverò con più calma...Chiedevo la differenza col v16 perché come prezzo è più "abbordabile" ma ovviamente, considerando la qualità tra i due se devo spendere qualcosa in più per avere un becco buono, che ben venga...ho avuto modo di capire, sulla base di quello che leggo, che le opinioni sono molto divergenti...c'è chi "odia" gli aizen e chi invece ne parla benissimo ( ma non li utilizza)...

A livello costruttivo c'è un abbisso differenza, nel senso che il Vandoren V16 lo paghi poco in quanto prodotto industriale, comunque frutto di alcuni compromessi.
L'Aizen è a tutti gli effetti (quindi oggettivamente, non soggettivamente) un prodotto artigianale di fascia alta... magari un po' datato, ma comunque un prodotto di altissima qualità.

Se hai trovato facile l'Aizen, il V16 sarà meno immediato da suonare o comunque alcuni aspetti (nel dettaglio) saranno un po' più limitati, vedi sustain o pitch tendency dovuta al fatto che il Vandoren ha un facing più corto (di ste cose te ne accorgi quando hai un microfono davanti, per esempio).


A carattere generale... c'è differenza nel definire se:
- funziona o non funziona
- piace o non piace


Io generalmente, alla richiesta "funziona o non funziona?" rispondo spiegando il perchè "funziona o non funziona". Al di là del condizionamento psicologico, al di là del fatto che comunque esistono altre alternative per lo stesso tipo di prodotto... ma senza avere le idee ben chiare su cosa si vuole ottenere... doh!
Non mi piace confondere i due piani qualitativi.

(A titolo statistico... a casa di Tzadik sono passati n° 13 Aizen e n° 9 Vandoren V16 + n° 1 V16 che è ancora a casa di Tzadik)

algola
11th May 2016, 14:48
L'Aizen è a tutti gli effetti (quindi oggettivamente, non soggettivamente) un prodotto artigianale di fascia alta... magari un po' datato, ma comunque un prodotto di altissima qualità.

Se hai trovato facile l'Aizen, il V16 sarà meno immediato da suonare o comunque alcuni aspetti (nel dettaglio) saranno un po' più limitati, vedi sustain o pitch tendency dovuta al fatto che il Vandoren ha un facing più corto (di ste cose te ne accorgi quando hai un microfono davanti, per esempio).

artigianale cosa significa? cioè è fatto a mano? io pensavo che aizen fosse fatto a stampo... forse poi è rifinito a mano?
non capisco cosa intendi per "sustain" o "pitch tendency"... è una super cazzola?

tzadik
11th May 2016, 15:06
Artigianale significa che sul bocchino ci sono tot minuti/ore (o "unità di tempo" come dicono i gestionali) in più rispetto a un bocchino industriale.
Poi nella fattistispecie... artigianale = che ogni parte del bocchino è rifinita a mano: su tutti i Vandoren vendi ancora i segni di fresatura frontale... sono visibili ad occhio nudo, non serve un microscopio elettronico.


"Sustain" è quanto il suono tende a rimanere più o meno stabile (almeno... in volume) prima di avere un decadimento percettibile... dipende da come è fatto il facing (e poi in parte da come funziona l'ancia).

"Pitch tendency" è la descrizione di come il bocchino tende funzionare in termini di intonazione, cercando di suonare in maniera rilassata.
I Vandoren, per come sono costruiti in quanto a pitch reagiscono in maniera totalmente diversa dagli Otto Link del passato (presi come riferimento, visto che possiamo misurare la "qualità" in relazione a quanto assomigliano agli Otto Link del passato).

Nessuna delle due cose è un problema, ma sei il riferimento qualitativo tra i due bocchini rimane l'Aizen in relazione a quanto assomiglia a un vecchio Slant (vero e proprio), il Vandoren risulta carente in entrambi gli aspetti.


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Otto Link e Meyer erano fatti in ebanite colata in uno stampo... e successivamente vulcanizzata in forno. In base a quante volte veniva ricotta avevi più o meno zolfo nella matrice di gomma.
In pratica il materiale di partenza (gomma e zolfo) non sono mai cambiati da 70 anni a sta parte. Cambiava il fatto che se rivulcanizzavi il bocchino tot volte in più... il risultato finale era di avere un materiale più duro (e fragile), come succedeva una volta appunto.
Non era tradizione americana fare i bocchini ricavandoli dal pieno.