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Visualizza Versione Completa : Ein Blauer Augenblick - Per sax basso e piano amplificato



David Brutti
22nd August 2008, 20:12
Ciao a tutti,

il compositore Marco Marinoni ha messo online su youtube la prima esecuzione di una sua interessante composizione per sax basso e pianoforte preparato.
Si tratta di Ein Blauer Augenblick e la prima esecuzione è stata effettuata a Reggio Emilia presso il festival di musica contemporanea "Compositori a confronto 2004".

http://www.youtube.com/watch?v=g0Lxr1bYCYE

Mammamia quant'era difficile!!!! Pieno d'effetti teribbili!! Scusate ma all'inizio sono fuori campo perchè il pezzo richiede una marea di leggii...

Alcune note del compositore:

EIN BLAUER AUGENBLICK
per pianoforte preparato e sax basso (2004)

Questo lavoro nasce dalla collaborazione con il Duo Disecheis. Nell'inverno 2003 David Brutti e Filippo Farinelli commissionarono dei lavori ad alcuni compositori appartenenti alla scena contemporanea, al fine di costituire un repertorio di musica nuova per il loro organico. Marco Momi, Stefano Trevisi e io scrivemmo per loro (Marco Momi, Tre aforismi; Stefano Trevisi, Que des mots) e questo video si riferisce al concerto in cui i nostri lavori furono eseguiti per la prima volta, all'interno di "Compositori a Confronto 2004" a Reggio Emilia, il 25 ottobre 2004, nella Sala Concerti dell'Istituto A. Peri. In seguito presentammo il progetto al Festival Internazionale del Saxofono (Fermo) e alla International Gaudeamus Interpreter Competition.
Abbiamo lavorato a stretto contatto con gli strumentisti per definire un campo di ricerca timbrica sugli strumenti ed esplorare le possibilitÃ* di uno strumento poco utilizzato come il sax basso. La preparazione del pianoforte utilizza pesi da sartoria di varia caratura posti sulle corde a bloccare completamente o parzialmente le risonanze, gomme, catene e altri oggetti. Si tratta di una preparazione mobile, che viene modificata dal pianista durante l'esecuzione. Gli strumenti possono anche essere amplificati.
Il titolo fa riferimento a una poesia di Georg Trakl, che è stata terreno fertile per me durante la stesura del brano.

dateci un occhio

Gnao!!

gaetano952
23rd August 2008, 12:03
Bravo David....il controllo che hai dello strumento è qualcosa di incredibile...molto bravo anche il pianista...
Il brano ho dovuto ascoltarlo una seconda volta per poter non dico capirlo,ma apprezzarlo di piu...vabbe ma è normale ...penso...
Complimenti e tanti auguri per il tuo cammino professionale.

pumatheman
23rd August 2008, 12:31
David sei GRANDIOSO, il tuo controllo dello strumento è DISUMANO!
il sax basso poi è una gran figata! :yeah!)
in bocca al lupo per la tua carriera in questa terra infame per l'arte chiamata musica.

ropie
23rd August 2008, 15:57
molto, molto bello david, complimenti!

sono però un pò perplesso dall'esigenza di comporre musica del genere, e dalla quantitÃ* di leggii sul palco! quando -secondo me- lo stesso tipo di risultato "emotivo" e sonoro si potrebbe ottenere attraverso un'improvvisazione, magari guidata da qualche regola e qualche "paletto". Forse è un mio atteggiamento un po' miope in quanto non provengo dall'ambiente accademico, e perchè mi capita spesso di suonare in situazioni di improvvisazione radicale...

che tipo di notazione ha utilizzato il compositore? esclusivamente grafica o c'erano anche delle note scritte?

PallaDiCannone
23rd August 2008, 17:20
:shock: che controllo che hai, davvero notevole :bravo:

Isaak76
23rd August 2008, 18:43
Veramente Complimenti David ;) Notevole :yeah!)
Notevole anche il Basso, ottimo il controllo e il timbro, forse preferisco il Baritono al Basso, in ogni caso ha un bel suono :yeah!)

almartino
23rd August 2008, 22:41
Sempre Grande David, complimenti anche al pianista.
Anche se apparentemente è un linguaggio musicale poco immediato si apprezzano subito le notevoli possibilitÃ* timbriche inesplorate degli strumenti, la grande ricerca tecnica ed ovviamente la bravura nell'esecuzione.
Complimenti ancora per tutto David!!!

Al

David Brutti
27th August 2008, 02:24
molto, molto bello david, complimenti!

sono però un pò perplesso dall'esigenza di comporre musica del genere, e dalla quantitÃ* di leggii sul palco! quando -secondo me- lo stesso tipo di risultato "emotivo" e sonoro si potrebbe ottenere attraverso un'improvvisazione, magari guidata da qualche regola e qualche "paletto". Forse è un mio atteggiamento un po' miope in quanto non provengo dall'ambiente accademico, e perchè mi capita spesso di suonare in situazioni di improvvisazione radicale...

che tipo di notazione ha utilizzato il compositore? esclusivamente grafica o c'erano anche delle note scritte?

La notazione è molto esatta e abbastanza tradizionale (ritmi altezze, articolazioni e accenti). Il problema della partitura è che è iper accurata e mooolto complessa:
in tutta la prima parte il compositore ha lavorato su successioni velocissime di multifonici molto complessi e filtraggi d'armonici (i quali sono indicati con curve sopra la nota sulla quale si effettua il filtraggio). Il tutto da eseguire rigorosamente a tempo e assieme al pianista che ha da lavorare non poco.
Per quel che riguarda l'improvvisazione in effetti nella parte finale del brano l'esecutore ha molti parametri da gestire quasi liberamente: qui la notazione si fa più grafica e meno esatta. Nella prima parte del brano invece la notazione è assai maniacale.
Non sono convinto che si possano ottenere risultati simili con l'improvvisazione: di Cecil Taylor infatti ce n'è uno solo...

ropie
27th August 2008, 18:18
con tutto il rispetto e l'ammirazione per il duro lavoro, rimango -per questo specifico caso!- della mia opinione :)