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Visualizza Versione Completa : Esiste un "trucco" per capire se un ancia è finita?



pumatheman
19th August 2008, 19:48
sono un gran confusionario con le ance non le uso in modo ordinato quindi mi ritrovo con tante segnate come G (good), VG (very good) ecc che magari sono consumate e non rispecchiano + quell'indicazione... ma non sò come fare per capire se un un ancia è finita o quasi finita o ancora passabile ecc... c'è una scorciatoia pratica?

per esempio:
fare un f# acuto e se esce facile/stabile l'ancia va bene, se non esce bene è finita o troppo morbida ecc ecc ecc...

può essere?

a proposito ma come si capisce se un'ancia è troppo morbida? solo se il reg alto esce piatto?

19th August 2008, 19:59
Premetto, può essere che dica una cavolata...
Secondo me il metodo di misurazione è personale, nel senso che se un'ancia ad un certo punto non va più bene, uno se lo sente "addosso" che c'è qualcosa che non va...
Per esempio io me ne accorgo quando fischia troppo... dopo, vabbè, bisogna anche osservarla, tipo se è tutta ondulata nella parte alta....
(Scusate se non uso termini più tecnici!!!

Simone Borgianni
19th August 2008, 21:14
O puma..........una vecchia volpe come tè ! :ghigno: la pressione del labbro è più o meno sempre la stessa, l'ancia farloca come la strizzi si chiude subito, registro alto quasi impossibile da suonare e fischi a go go ;) il fatto di essere ondulata sulla punta poco male, appena si bagna si raddrizza da sola.

pumatheman
19th August 2008, 22:06
O puma..........una vecchia volpe come tè ! :ghigno:

semmai una VoRpe! :lol:

o come diceva il Paccia.. "tu puzzi di Gorpe come una puppola" quandè parlava n'codice :shock: con queglialttri dei famosi 'ompagni di merende :lol: :DDD:

cmq tanto vecchia un sono perche sò sassofonaro da un par d'anni soli :cry:


l'ancia farloca come la strizzi si chiude subito

ecco proprio un bè trucco, ma spiegami mejo in che senso "strizzi" cò denti o solo con la pressione del labbro inferiore?


registro alto quasi impossibile da suonare e fischi a go go ;)

occhei!, grazie per la conferma man!


il fatto di essere ondulata sulla punta poco male, appena si bagna si raddrizza da sola.

l'avevo notato anchio che alcune suonano bene lo stesso ;)

Simone Borgianni
19th August 2008, 23:30
Come strizzalla co denti :ehno: se soni i registro alto la sistanza fra ancia e bocchino diminuisce e se l'ancia è sfibrata e troppo leggera si chiude col bocchino e unnesce nulla :ghigno:

David Brutti
22nd August 2008, 15:35
sono un gran confusionario con le ance non le uso in modo ordinato quindi mi ritrovo con tante segnate come G (good), VG (very good) ecc che magari sono consumate e non rispecchiano + quell'indicazione... ma non sò come fare per capire se un un ancia è finita o quasi finita o ancora passabile ecc... c'è una scorciatoia pratica?

per esempio:
fare un f# acuto e se esce facile/stabile l'ancia va bene, se non esce bene è finita o troppo morbida ecc ecc ecc...

può essere?

a proposito ma come si capisce se un'ancia è troppo morbida? solo se il reg alto esce piatto?

Non c'è una regola e forse l'unico metro è quando l'ancia ti si spacca e diventa davvero inservibile, ovverosia non produce alcuna vibrazione. Considera inoltre che un'ancia anche molto vecchia e utilizzata per molto tempo potrebbe tornarti utile in situazioni di umiditÃ* particolarmente difficili. Il consiglio è di selezionare le proprie ance con cura e di fare il relativo rodaggio (discussione giÃ* affrontata diverse volte nel forum). Personalmente utilizzo pochissime ance selezionate e tendo ad utilizzarle per moltissimo tempo. Quando divendano "difficili" le tengo da parte per le occasioni speciali (condizioni di umiditÃ* bizzarre e altro...)

Sax O' Phone
22nd August 2008, 17:21
Bravissimo David!
Pensavo di essere un po' troppo facilone con le ance, invece trovo in te delle conferme! Anch'io faccio così, solo che a differenza di te, quando il mio suono peggiora, non è colpa dell'ancia, ma è colpa mia! ;)
Comunque ribadisco che la durata di un'ancia è molto relativa al grado di aciditÃ* della saliva, e come si trattano, sia prima che dopo averci suonato. P.e. io la lavo sempre, e poi la premo ancora bagnata col pollice su di un vetro, facendo uscire i residui di saliva, che altrimenti finirebbero per sfibrarla....

piffero
23rd August 2008, 19:01
semplicemente la cambi e se la nuova va meglio vuole dire che la vecchia è finita

Isaak76
23rd August 2008, 22:08
Io tendo ad usarle fino all'osso. :D
Poi anch'io quelle usate se non rotte le riciclio in futuro.

pumatheman
23rd August 2008, 23:24
semplicemente la cambi e se la nuova va meglio vuole dire che la vecchia è finita

:bravo: :half:

ALE21
24th August 2008, 01:28
quello che ti consiglio è di provare a lavorare le ance.. è comodo e un ottimo modo per reciclare.. :DDD:

pumatheman
24th August 2008, 11:37
quello che ti consiglio è di provare a lavorare le ance.. è comodo e un ottimo modo per reciclare.. :DDD:
yes man!
ho giÃ* iniziato sia con carta a vetro che con il taglia ance e forse questo è uno dei metodi migliori per "capirle bene" e risparmiare qualcosa ;)
ho capito che sono un dettaglio MOLTO importante e che gli si deve dedicare un bel pò di tempo all'inizio...

Sax O' Phone
24th August 2008, 15:18
Infatti, è un una gran rottura, ma se fai un buon rodaggio di un pacchetto di ance, poi sei a posto per alcuni mesi...
Quanto a tirarne fuori una nuova per verificarne una vecchia, non è detto che suoni bene da subito la nuova, anzi, solitamente si dovrÃ* assestare, e quindi torniamo alla necessitÃ* di curare le ance almeno per una decina di giorni per capirne i pregi e difetti. Quando poi ne hai una veramente buona, come diceva Al Martino, converrebbe tenerla da parte come riferimento, perchè spesso il nostro orecchio si adatta ai suoni, e non ci rendiamo più conto se un'ancia non è più al livello iniziale...

;)

pumatheman
24th August 2008, 15:21
perchè spesso il nostro orecchio si adatta ai suoni, e non ci rendiamo più conto se un'ancia non è più al livello iniziale...
;)

parole sante :pray:

25th August 2008, 16:24
Il mio maestro mi ha mostrato che confrontando un'ancia fin troppo usata con una nuova controluce, si vede chiaramente che l'ancia consumata è molto più sottile, quasi trasparente.
Di solito mi accorgo se un'ancia è troppo usata, e comunque mi sembra che dare una occhiata controluce funzioni bene come prova definitiva.
Ciao
CC

pumatheman
25th August 2008, 16:36
Il mio maestro mi ha mostrato che confrontando un'ancia fin troppo usata con una nuova controluce, si vede chiaramente che l'ancia consumata è molto più sottile, quasi trasparente.
Di solito mi accorgo se un'ancia è troppo usata, e comunque mi sembra che dare una occhiata controluce funzioni bene come prova definitiva.
Ciao
CC

ottima Conte!
mejo asciutta o bagnata?

25th August 2008, 16:38
Asciutta. Le due ance devono essere entrambe asciutte, per fare un confronto omogeneo, cioè a paritÃ* di condizioni.
Bye bye
CC

27th August 2008, 08:26
Ciao ragazzi, come sempre trovo qui consigli preziosi - geniale! E anche io ho una domandina a questo proposito: ho pensato più volte di cominciare a "lavorare le ance" con la relativa strumentazione (taglierino eccetera) ma ho il terrore di ammazzare le poverette perché non l'ho mai fatto e purtroppo al momento studio da autodidatta :oops:. Cosa mi consigliate? Vale la pena andare da un sassofonista esperto e -per così dire- prendere lezioni di taglio? :lol:

pumatheman
27th August 2008, 08:39
Ciao ragazzi, come sempre trovo qui consigli preziosi - geniale! E anche io ho una domandina a questo proposito: ho pensato più volte di cominciare a "lavorare le ance" con la relativa strumentazione (taglierino eccetera) ma ho il terrore di ammazzare le poverette perché non l'ho mai fatto e purtroppo al momento studio da autodidatta :oops:. Cosa mi consigliate? Vale la pena andare da un sassofonista esperto e -per così dire- prendere lezioni di taglio? :lol:

ciao Haaasee, non ti dannare è gia tutto pronto quì sopra!!!
link: http://www.saxforum.it/sito/Articoli/ancia.html
vai libero smanettaci gradualmente su quelle meno efficenti e vedrai che c'è molto da salvare, soprattutto con un taglia ance e della carta vetrata da ferro. ;)
PS: dopo averle scartate è importantissimo lavarle bene perchè restano residui di carta sull'ancia lavorata (soprattutto se la carta è nuova nuova), e questultimi sono sicuramente cancerogeni e non è bello ingerirli;)

David Brutti
27th August 2008, 08:42
Ciao ragazzi, come sempre trovo qui consigli preziosi - geniale! E anche io ho una domandina a questo proposito: ho pensato più volte di cominciare a "lavorare le ance" con la relativa strumentazione (taglierino eccetera) ma ho il terrore di ammazzare le poverette perché non l'ho mai fatto e purtroppo al momento studio da autodidatta :oops:. Cosa mi consigliate? Vale la pena andare da un sassofonista esperto e -per così dire- prendere lezioni di taglio? :lol:

Prova questo testo: " il manuale delle ance" di Larry Guy edizioni Eufonia.
Aggingici tanta pazienza e costanza. Purtroppo certe cose si imparano solo con la pratica giornaliera.

Ciau

31st August 2008, 18:00
Gentilissimi PumaTheMan e David, grazie infinitissime!
Sfrutterò entrambi i consigli. Mi rendo conto che tutto viene col tempo e che bisogna sperimentare per poter imparare... cercherò di farmi coraggio! Il manuale delle ance ce l'ho giÃ* in programma, perché da quando ho visto che con i consigli di Simone è tutta un'altra musica :ghigno: (avevo problemi proprio con le ance) ho pensato di approfondire il tema. Bene, ci vuole pazienza sì, ma ne vale davvero la pena! Grazie!

24th October 2008, 15:10
Io sinceramnete faccio una selezione estrema. Da un pacco ne tiro fuori massimo tre o quattro (quando sono fortunato). Ma quelle ottime mi durano mesi e mesi. Basta asciugarle bene e rimetterle nella custodia quando si è finito di suonare. Quando cambiarle? Semplicemente quando si rompono. Quando fai un'ottima selezione all'inizio è difficile che ti inizino a fischiare all'improvviso o che si deteriorino in maniera anomala (almeno a me non è mai successo). Ma anche quelle rotte le tengo da parte perchè possono sempre servire per "effetti" che si vogliono ottenere.