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Visualizza Versione Completa : Problemi di intonazione, sassofono crescente



appassionatoebasta
13th August 2008, 21:20
sono di nuovo in cerca di aiuto....oggi ho acquistato un intonatore elettronico, dunque, il problema è questo, semplicemente a leggere lo strumento, non sembra esserci versi di intonare il mio tenore. Oddio non pretendo di dire che debba essere intonatissimo, e quindi sbagli lo strumento, però...che non sia intonata praticamente nessuna nota, e di molto, mi sembra veramente strano, anche perchè io mi diverto suonando su pezzi mp3 o midi e proprio del tutto stonato non mi sembra di esserlo, (un pochino di orecchio penso di averlo).

in pratica sembra che gran parte del sax sia crescente, le note che sembrano un pochino più intonate sono quelle del registro grave dal RE al si. Ah ho provato a smanettare sul chiver spostando più in fuori il bocchino (ed anche più in dentro) ma non noto grosse differenze.
A questo punto due domande:
1) come faccio a vedere se va l'intonatore? .......giusto per eliminare il dubbio, non si sa mai!
2) non caso che l'intonatore funzioni, che dite? vado da un otorino? o pensate che possa fare qualche tentativo sul sax?
Grazie a tutti

Isaak76
13th August 2008, 21:33
Ne avevamo giÃ* discusso da qualche parte nel Forum, prova a fare una ricerca ;)
In ogni caso penso che il tuo Accordatore sia a posto, innanzitutto se hai la ossibilitÃ*, settalo a 442Hz.
Poi se sei Crescente, indietreggia di qualche millimetro l'imboccatura,
Se è calante, Spingila in dentro.
La taratura di solito si fanno con le note centrali, perchè è normale che le note acute siano un pò crescenti e la gravi siano calanti.
Un'altra cosa la mandibola inferiore la devi regolare finchè non trovi il giusto equilibrio, cioe stringere se cala e rilasciare se cresce.
Fai queste prove, poi facci sapere ;)

appassionatoebasta
13th August 2008, 21:37
ok! domani vedrò di fare le prove che dici...se provassi adesso ....domani non potrei sicuramente........ :ghigno:

pizzic77
13th August 2008, 21:44
Fai attenzione a non stringere troppo con la mandibola!!!!

ModernBigBand
13th August 2008, 23:19
Attenzione a come utilizzi l'accordatore. Non è possibile che tutte le note siano perfettamente intonate, solitamente l'intonazione si fa su una singola nota del registro centrale (ad esempio il FA# di posizione della seconda ottava) e le altre possono essere controllate con l'accordatore soltanto per verificare che ad esempio una certa nota non sia spaventosamente crescente o calante. La prima nota deve discostarsi il meno possibile dallo zero dell'accordatore, per il resto ci vuole solo una sana dose di orecchio.
Ricorda che se tutte le note del sax fossero perfettamente intonate, paradossalmente saresti stonato...

;)

Isaak76
13th August 2008, 23:36
Ricorda che se tutte le note del sax fossero perfettamente intonate, paradossalmente saresti stonato... :shock: Allora il mio Buescher è stonato :cry:
Scherzo :ghigno: (mica troppo però), a parte il solito Sol della 2° ottava che richiede più controllo, le uniche note che si discostano dalla perfezione (di poco) sono il Fa acuto e il Si-Sib grave, che con un pò di allenamento (quello che manca a me :cry: ) penso si riescano a perfezionare. La cosa assurda è che alcuni tamponi, quelli degli acuti, sarebbero anche da cambiare (il colore è tendente al marrone scuro) e nonostante tutto ha un'ottima intonazione; neanche il mio Tenore raggiunge quei livelli. :BHO:
L'accordatore però ha la sua colpa; il Tenore nelle note gravi raggiunge frequenze che, x l'aggeggio elettronico, potrebbero andare fuori range, non gestendole correttamente; quando l'ho acquistato, stupidamente, non mi sono ricordato di questo piccolo particolare :mha!(

appassionatoebasta
14th August 2008, 20:02
Attenzione a come utilizzi l'accordatore. Non è possibile che tutte le note siano perfettamente intonate, solitamente l'intonazione si fa su una singola nota del registro centrale (ad esempio il FA# di posizione della seconda ottava) e le altre possono essere controllate con l'accordatore soltanto per verificare che ad esempio una certa nota non sia spaventosamente crescente o calante. La prima nota deve discostarsi il meno possibile dallo zero dell'accordatore, per il resto ci vuole solo una sana dose di orecchio.
Ricorda che se tutte le note del sax fossero perfettamente intonate, paradossalmente saresti stonato...

;)
grazie Modern!! ecco se la mettiamo su questo piano direi che più o meno ci siamo, cioè il fa# acuto riesco ad intonarlo quasi al verde, c'è però da dire che appena cerco di aumentare il suono non riesco a tenere l'intonazione. Ciò è dovuto al fatto che probabilmente stringo troppo con il labbro inferiore? ............Come mi faceva notare anche Isaak

Isaak76
14th August 2008, 20:08
Per il Volume devi sincronizzare bene l'afflusso aria (o compressione) in relazione alla pressione del labbro.
Le 2 cose devono essere coadiuvate tra di loro.
Prima di fare ciò ti consiglio fissarti sull'intonazione completa su tutto il registro a volume fisso; una volta stabilizzato questo puoi cimentarti nel cambio volume.
L'importante è capire come funziona, poi le cose ti verranno con più semplicitÃ*

Ctrl_alt_canc
14th August 2008, 20:17
oddio pensate che figata! praticamente un intonatore ad ago,alla cui smmitÃ* è fissata una punta da disegno...a seconda della nota emessa si muove in altro o in basso,e a seconda della calanza o crescenza a destra o a sinistra...si potrebbe disegnare col sax :ghigno: :ghigno: :ghigno:

Isaak76
14th August 2008, 20:22
Si disegnano le oscillazioni tipo le scale dei terremoti ....... più che altro nel mio caso :ghigno:

ModernBigBand
14th August 2008, 20:35
c'è però da dire che appena cerco di aumentare il suono non riesco a tenere l'intonazione. Ciò è dovuto al fatto che probabilmente stringo troppo con il labbro inferiore?

Certo, si tratta quasi sempre (togliamo anche il quasi) di un difetto di impostazione (stringi troppo o molli troppo il labbro). Comunque sono cose che con il tempo migliorano, è solo questione di studio...

;)

ALE21
14th August 2008, 22:19
visto che ci sono mi intrufulo pre io.quando suono devo stringere un pò nel registro grave e allagare su quello acuto.sarÃ* il sax ch non è un grancchè vero?se lo porto da un riparatore riesco ad ottenere un suono più intonato?

Isaak76
14th August 2008, 22:22
Di solito accade il contrario. Ma su quale Sax ti accade :BHO:

zeprin
14th August 2008, 22:26
visto che ci sono mi intrufulo pre io.quando suono devo stringere un pò nel registro grave e allagare su quello acuto.sarÃ* il sax ch non è un grancchè vero?se lo porto da un riparatore riesco ad ottenere un suono più intonato?

Io faccio l'esatto contrario...e aggiungo che la mandibola va all'indietro andando nelle note basse e si imbocca di + per quelle alte.
Mollare e stringere sono cose relative, + stringi e meno vibra l'ancia e di conseguenza hai meno suono.
Stando morbidi si ha la condizione ideale per far vibrare l'ancia al massimo, Marienthal in un "Saxophone Journal" degli anni 90 scriveva stabilmente articoli e in uno di questi parlava di alcuni esercizi per abituarsi a suonare morbidi ma non calanti (per la gioia dei vicini, delle squaqquere a partire dal mi basso..)
Madonna che divertimento suonare, altro che teatro e burattini...
:lol:

ALE21
14th August 2008, 22:32
sono io che lo faccio apposta x intonare le note:sad:,non faccio un movimento eccessivo ma nelle note gravi stringo un pò,e nelle acute allargo
però se si allarga nelle note gravi escono abbastanza calanti o sbaglio?

zeprin
14th August 2008, 22:40
Bella domanda, un po' bisogna compensare ma in linea di massima sono movimenti che vanno fatti automaticamente.
Ogni sax ha delle note + balorde delle altre, nel mio devo stare attento al re e mi con il portavoce, tendono ad essere crescenti mentre il lab cala un pelo.
Il sib basso e' perfetto, il si e il do# calano un pelo, la cosa migliore e' fissarsi ma sino ad un certo punto perche' poi si arriva alle seghe mentali.
Se ti metti davanti a un accordatore elettronico ti consiglio di guardare 2 o 3 note e non di +, altrimenti correggerai quasi tutte le tue note e quandoo ti trovi a suonare senza accordatore sono dolori perche' la memoria e l'orecchio sono confusi.
Per il tenore e' buon uso di accordarsi con il fa# nel primo spazio e con quello un'ottava sopra, sono note che sono in mezzo al registro del sax (bene o male) e il fatto che usi la stessa nota in ottava ti aiuta.

ALE21
14th August 2008, 22:47
io quando studio mi metto davant all'accordatore faccio note lunghe e cercare di essere il più intonato possibile e correggere le note.lo faccio in una sessione di studio(non sapevo esprimermi meglio:sad:) dal DOcentrale a scendere,e in un altra dal DO a salire.sbglio a fare così?

ModernBigBand
15th August 2008, 00:48
Fai bene a farlo. Facendo così impari ad "aggiustare" eventuali note che per un motivo o per un altro non sono intonate.

;)

ALE21
15th August 2008, 01:07
grazie MBB :half:

appassionatoebasta
15th August 2008, 21:16
sono io che lo faccio apposta x intonare le note:sad:,non faccio un movimento eccessivo ma nelle note gravi stringo un pò,e nelle acute allargo
però se si allarga nelle note gravi escono abbastanza calanti o sbaglio?
io però noto che se stringo sulle note gravi è la volta che non mi escono bene specialmente dai salti di terza in su, come del restomi succede se allargo le note alte.

il setup non c'entra niente?, mi riferisco soprattutto all'ancia.

ALE21
15th August 2008, 21:24
lo spostamento del labbro è impercettibile. cioè è un movimento piccolissimo. certo che se stringi troppo nelle note gravi è probabile che ti esca l'ottava superiore della nota che stai facendo.

ModernBigBand
15th August 2008, 21:26
io però noto che se stringo sulle note gravi è la volta che non mi escono bene specialmente dai salti di terza in su, come del restomi succede se allargo le note alte.

Devi cercare di mantenere un'impostazione su tutto il registro quanto più omogenea possibile, senza allargare o stringere più del dovuto.
Le modifiche all'impostazione, a livello di pressione esercitata con il labbro, dovrebbero essere limitate ai casi in cui, per un motivo o per un altro, è necessario correggere l'intonazione di una nota...

;)

ALE21
15th August 2008, 21:28
io lo faccio perchè il mio sax non è dei migliori e ci sarÃ* qualcosa che lo rende un pò stonato quindi modifico poco l'impostazione. :cry:

appassionatoebasta
15th August 2008, 21:51
innanzitutto mi pare doveroso ancora ringraziarvi per la Vs. pazienza......
il resto dei miei dubbi è dovuto al fatto che tutto stò canaio mi si è prodotto dopo la prova dell'intonatore...mi spiego meglio, io 20 anni fÃ* ho studiato per 2 anni con un maestro e sulla mia intonazione non ha mai avuto molto da dire...per quanto conti, quando facevamo gli esercizi insieme anch'io mi sentivo abbastanza intonato con lui. dopo, ho sempre suonato (peraltro molto raramente), da solo quindi o è li che mi si è perso l'orecchio oppure mi viene da pensare anche che possa essere da revisionare il mio grassi.....
domanda: è possibile che con l'usura dei tamponi lo strumenti diventi stonato??
altri problemi grossi non penso che ne abbia, per quanto possa essere profondamente ignorante io...........però è un sax che non ha mai avuto danneggiamenti anche minimi, ed è sempre vissuto nella sua custodia.........

ModernBigBand
16th August 2008, 00:00
domanda: è possibile che con l'usura dei tamponi lo strumenti diventi stonato??

Certo, è un'ipotesi plausibile. Alcune volte basta un banale feltrino usurato e alcune note diventano stonate perché magari la chiave si apre troppo.
Visto che è stato fermo tanto tempo penso che per toglierti il dubbio sia opportuno fare una piccola revisione dello strumento.

;)

Isaak76
16th August 2008, 09:40
Il Tempo gioca brutti scherzi sia allo Strumento che all'Orecchio :lol: (cmq non sto scherzando)
Vi voglio raccontare un anedoto della mia Banda (sempre restando in tema di intonazione ;) )
Oltre al nostro Maestro che insegna e dirigge, ce nè un'altro che, giustamente x non creare vespai inutili, insegna e basta;
Il problema nasce quando ci riuniamo x le prove e lui immancabilmente non viene mai xche dice che suonando con noi, perde l'intonazione e gli occorrono diverse ore di ascolto Classico (le Grandi Orchestre Sinfoniche x dire :ghigno: ) x riassettare tutto.
AvrÃ* anche tutte le sue ragioni, si è fatto una bella mazzata al Conservatorio, è professore in diverse Scuole, insegna alla Banda e produce Imboccature, ma dire che suoniamo da schifo (ha ragione), ma ci demoralizza ulteriormente. :zizizi))
Comunque il succo del discorso è questo, rimanendo inattivi x molto tempo si perde e non di poco la sensibilitÃ* all'intonazione e occorre parecchio tempo prima di rifare l'orecchio.

govons
5th September 2008, 10:09
... ad esempio una certa nota non sia spaventosamente crescente o calante...

D quarto rigo sul contralto, cresce spaventosamente :BHO: :BHO: :BHO:

Eb cresce giÃ* meno, E è intonato.

Ho provato ad abbassare leggermente la chiave del C, ma non cambia tantissimo.
E' un casino perchè il C# cala e quindi mi tocca fare i salti mortali tra una nota e l'altra..... :muro(((( :muro((((

MyLadySax
5th September 2008, 13:43
Come ha scritto Zeprin, ogni sax ha due o tre note più balorde delle altre.
Be', io non lo sapevo, ma ho dovuto constatarlo.
Ho suonato per tanti anni con un Jamaha 32 e poi sono passato ad un Borgani Jubilee Vintage.
I due sassofoni sono molto diversi e mi sono ritrovato a stonare sulle note che vanno dal D al F con il portavoce.
Me ne sono accorto grazie all'accordatore elettronico, che sto usando regolarmente negli ultimi tempi.
In pratica, su quelle note tendevo a stringere troppo, ora, invece, sto imparando a controllare meglio la pressione e a suonare molto più rilassato.
Ne ha acquistato tantissimo anche il suono, perché, stringendo troppo, le note centrali non solo erano fuori intonazione, ma anche più esili, dato che l'ancia vibrava meno.
Ma adesso mi è venuta una gran curiositÃ* di provare altri sassofoni, perché non avevo mai badato a questo aspetto fondamentale dello strumento.

govons
5th September 2008, 14:03
Io prima avevo un SA I serie.
Notavo che (anche se il tuo è un tenore e il mio un contralto)...abbiamo lo stesso strumento, e le note... sarÃ* un caso?

Sax O' Phone
5th September 2008, 14:39
Bha, anch'io come MyLadySax non avevo mai fatto molto caso all'accordatore, ma ultimamente lo sto usando sempre, quello elettronico ma con l'ago a galvanometro, che è mooolto più preciso!!!
Credo che sia normale che se centrate p.e. il Si mediano, il Si alto tenderÃ* ad essere leggermente crescente, e quello basso leggermente calante: se però fate delle note lunghe, vi accorgerete che andrete naturalmente a portare la nota alla centratura, sia correggendo l'imboccatura che la contrattura del collo, e quindi della laringe...
Come diceva MBB, l'intonazione di uno strumento come il sax non credo debba essere per forza statica, perchè paradossalmente suonerebbe stonato... e come mi diceva sempre il mio Sensei, la nota va portata, nel senso che la si sente prima in testa, e solo dopo la si porta allo strumento...
;)

govons
5th September 2008, 14:43
... la nota va portata, nel senso che la si sente prima in testa, e solo dopo la si porta allo strumento...
;)

e infatti proprio per questo mi accorgo che proprio il D è "fuorissimo".
L'accordatore lo uso sempre in fase di warm up e tecnica.
Anzi a volte mi sento una sorta di drogato dell'accordatore, se me lo dimentico da qualche parte, vado subito in agitazione.

MyLadySax
5th September 2008, 17:10
Non so se è una coincidenza, Govons, ma penso di no.
Cmq, con un po' di esercizio sto pian piano "correggendo il tiro".
Non solo, siccome per intonare bene quelle note sono costretto a non stringere, l'ancia vibra di più e il suono è migliore proprio lì dove lo sentivo carente.
Sono ancora in fase di sperimentazione, per cui vi farò sapere...

alto23
5th March 2009, 10:31
Riesumo l'argomento, perchè è molto interessante.


Ricorda che se tutte le note del sax fossero perfettamente intonate, paradossalmente saresti stonato...
Scusate l'ignoranza :oops: , ma cosa si intende esattamente? Cioè, perchè si dovrebbe risultare stonati? Ci si riferisce al rapporto con gli altri strumenti o si intende in termini "assoluti"?


verificare che ad esempio una certa nota non sia spaventosamente crescente o calante
E infatti, come normale, risulto leggermente calante sulle gravi e (un po' troppo) crescente sul registro acuto. Chiedo: quale può essere considerata la tolleranza accettabile, rispetto alla perfezione, in termini di cent? Sto lavorando (di laringe, in attesa di ricevere l'apposito metodo di Londeix, recensito da David qui sul forum) per ridurre il problema, quindi mi piacerebbe sapere quale può essere considerato un buon risultato.

Nous
5th March 2009, 11:11
Sto lavorando (di laringe, in attesa di ricevere l'apposito metodo di Londeix, recensito da David qui sul forum)

Potevi chiedermelo sabato..te l'avrei prestato volentieri.
Ricorda che tutti i metodi del Londeix e del Mule sono o saranno in mio possesso ;)

Comunque ti sconsiglio di lavorare di laringe.

alto23
5th March 2009, 11:56
Hai ragione, non ci ho pensato sabato...
Lavoro di laringe perchè mi accorgo che quando vado sul registro acuto tendo a stringere la gola. Intendevo questo.
Comunque grazie!

Aktis_Sax
5th March 2009, 13:27
Comunque ti sconsiglio di lavorare di laringe.

perchè?? :BHO:

fcoltrane
5th March 2009, 14:38
se risulti crescente sul registro acuto e calante sul basso vuol dire due cose che possono essere concomitanti.
sul registro basso sottoemetti (nel senso che emetti non fino al punto di saturazione delle strumento con quel setup)
sul registro acuto stringi eccessivamente strozzando la nota e modificandone altezza e timbro.
( e quindi anche su questa parte di registro l'emissione è inadeguata) ciao fra

alto23
5th March 2009, 14:47
Hai ragione fcoltrane.
Nel registro grave in realtÃ* il difetto è poco percettibile, nel senso che sgarro davvero di poco. E credo proprio di raggiungere la saturazione.
Invece in quello acuto è proprio un po' quello che dici tu: tendo a stringere la gola e un pelino anche l'imboccatura (ma sto migliorando).
Grazie.

Federico
5th March 2009, 19:20
Effetivamente anche per me è così sul registro alto e altissimo è dura ci vuoel taaanto lavoro :evil:

Sax O' Phone
5th March 2009, 19:54
Direi che: ci vuole orecchio! [Cit: Enzo Jannacci]
Mi viene in mente che Rabbit (Hodges) era famoso per riuscire a beccare la nota partendo da qualsiasi suono fosse uscito dal suo corno... Ricordate sempre di portare le note quando andate a suonare prendendo in mano uno strumento... :ghigno:
Ovviamente, prima dovete averle... in testa!
;)

alto23
6th March 2009, 09:22
Il problema è proprio quello: la nota che c'è in testa è sbagliata! Nel senso che mi sono abituato a sentire quelle note come corrette e invece sono un po' fuori... Ma non demordo: ci sto lavorando e i risultati poco alla volta arrivano, pur essendo ancora po' lontano dall'ottimo.
Ringrazio ancora tutti per i contributi.
Però nessuno ha ancora risposto alle mie due domande che partivano dalle citazioni di MBB... :fischio:
P.S. Questo forum è sempre più una droga :\\:

David Brutti
6th March 2009, 19:06
Scusate l'ignoranza :oops: , ma cosa si intende esattamente? Cioè, perchè si dovrebbe risultare stonati? Ci si riferisce al rapporto con gli altri strumenti o si intende in termini "assoluti"?

Alcuni suoni del sassofono sono tarati leggermente crescenti (ad es. gli acuti) in modo da faciltare l'emissione su certe dinamiche: negli acuti ad esempio, se il FA altissimo fosse giusto, probabilmente nel fortissimo, dovendo rilasciare un pò l'imboccatura, potrebbe risultare estremamente calante. Per questo si usa tarare alcuni suoni crescenti rispetto agli altri suoni.

Altri problemi hanno una ragione costruttiva: principalmente sono insiti nel fatto che i 2 portavoci automatici non sono sufficenti ad equilibrare tutte le note del registro superiore rispetto alle fondamentali. In teoria per ogni nota del registro acuto dovresti avere un portavoce; tutto ciò è ovviamente irrealizzabile. Riducendo i portavoci a 2, ci sono inevitabilmente delle note che escono perfettamente intonate con l'ottava inferiore mentre altre risultano crescenti o calanti. Il sax è un oggetto estremamente complesso soprattutto a causa della conicitÃ* del tubo.



E infatti, come normale, risulto leggermente calante sulle gravi e (un po' troppo) crescente sul registro acuto. Chiedo: quale può essere considerata la tolleranza accettabile, rispetto alla perfezione, in termini di cent? Sto lavorando (di laringe, in attesa di ricevere l'apposito metodo di Londeix, recensito da David qui sul forum) per ridurre il problema, quindi mi piacerebbe sapere quale può essere considerato un buon risultato.

La tolleranza accettabile è data dai battimenti che confermano l'udibilitÃ* della nota stonata: se non ci sono battimenti allora la nota è intonata.
Come dicevo recensendo il testo "Exercices d'Intonation" non bisogna MAI praticare l'intonazione con l'accordatore poichè prima di tutto dobbiamo educare l'orecchio. Inoltre l'accordatore cromatico classico è tarato sul sistema temperato in cui l'ottava viene divisa in 12 parti uguali e identiche cosa che semplifica la vita agli strumenti meccanici e a tastiera come il pianoforte ma con il risultato che alcuni intervalli sono irriducibilmente "stonati" anche se si è sullo 0 dell'accordatore. Spesso (soprattutto se si suona in un gruppo con fiati tipo quartetto di sax etc...) il tipo di intonazione per alcuni intervalli è quella cosiddetta "pitagorica" (intervalli come le terze in questo caso non presentano battimenti come invece accade nel sistema temperato).
Può essere inoltre utilssimo "cantare" letteralmente gli intervalli magari accompagnandosi con il pianoforte. In questo modo sarÃ* più facile memorizzare le corrette altezze e intervalli.

ciau!!

alto23
6th March 2009, 23:05
Grazie David! Estremamente esauriente!
Avevo intuito che la forma conica dello strumento influenzasse tutto il discorso, ma non avevo mai considerato la diversa tarartura dei suoni e la questione dei portavoce. Molto interessante, devo dire.
Anche il discorso di fisica acustica è interessante, pur se un po' più ostico da comprendere (almeno per me: ad esempio, non sapevo che esitesse un'intonazione detta "pitagorica"...).
Il mio orecchio si è abituato a considerare normali alcuni suoni, quando in realtÃ* operavo su frequenze errate (suonare in banda è divertentissimo, ma sotto questo punto di vista non aiuta...). Me ne sono accorto suonando in piccole formazioni (emergevano i famosi battimenti) e con le osservazioni dell'insegnante. Il pianoforte è impensabile, ma troverò il modo di avere un bordone o dei suoni di riferimento.
Grazie ancora!

Nous
6th March 2009, 23:10
Sui battimenti : http://it.wikipedia.org/wiki/Battimenti_(musica)

fcoltrane
7th March 2009, 05:07
stonato puoi esserlo sia in relazione agli altri strumenti sia in relazione a te stesso.
è chiaro che nel tuo caso sarai stonato in entrambi i casi.
(perchè se giÃ* sei stonato in relazione a te stesso lo sarai anche in relazione agli altri)
l'unica eccezione potrebbe essere (ma sarebbe paradossale) che anche gli altri strumentisti sono stonati alla tua stessa maniera e quindi con gli stessi rapporti . (ma è una ipotesi quasi irreale).
per la seconda domanda posso dirti che più che all' accordatore io presterei attenzione al timbro.
credo (ma questa è una mera ipotesi )che l'eccessiva stretta sia dipendente dall'insieme
di labbro mandibola e l'emissione (insieme di addominali laringe ecc..)si adatta a questo limite.
ti servirÃ* poco provare a risolvere questo problema se non lo elimini alla base.
(è inutile parlare di stringere o aprire la laringe se permane una stretta eccessiva di labbro e mandibola)
ciao fra

alto23
7th March 2009, 19:37
Insomma, siamo sempre lì: l'unica è lavorare, lavorare e lavorare... Anzi: divertirsi, divertirsi e divertirsi!
Grazie a tutti!

stravientu
16th March 2009, 00:13
Ne avevamo giÃ* discusso da qualche parte nel Forum, prova a fare una ricerca ;)
In ogni caso penso che il tuo Accordatore sia a posto, innanzitutto se hai la ossibilitÃ*, settalo a 442Hz.
Poi se sei Crescente, indietreggia di qualche millimetro l'imboccatura,
Se è calante, Spingila in dentro.
La taratura di solito si fanno con le note centrali, perchè è normale che le note acute siano un pò crescenti e la gravi siano calanti.
Un'altra cosa la mandibola inferiore la devi regolare finchè non trovi il giusto equilibrio, cioe stringere se cala e rilasciare se cresce.
Fai queste prove, poi facci sapere ;)
Scusami per la domanda se: setti a 442 anzichè a 440 e riesci ad intonare perfettamente (luce verde e lancetta precisamente al centro) non ti trovi poi sfasato rispetto agli altri strumenti che intonano a 440?

Isaak76
16th March 2009, 01:11
Diciamo che 2 hertz sono quasi impercettibili, questi settaggi di solito vengono fatte a strumento caldo e sopratutto nei contesti bandistici per cercare di uniformare quei strumenti che per natura tendono a calare.

zard
23rd March 2009, 23:35
Ho un libro degli anni '60 dal titolo :l'arte di suonare il sax. Molto ma molto interessante.
Per quanto riguarda l'intonazione fa un'analisi nota per nota e di quanto questa si discosta dall'intonazione perfetta, suggerisce anche delle posizioni per corregere la nota.
E' vero quindi che il sax ha grossi problemi di intonazione, ma questo non significa che dobbiamo suonare stonati!!! E' chi suona che usando accorgimenti ed espedienti vari "corregge il tiro" alcuni sassofonisti addirittura lo fanno quasi inconsapevolmente(beati loro) per i comuni mortali la strada è sempre la stessa: Via dello studio n° 3 (ore al giorno)
Ciao

Federico
24th March 2009, 00:04
Scusami per la domanda se: setti a 442 anzichè a 440 e riesci ad intonare perfettamente (luce verde e lancetta precisamente al centro) non ti trovi poi sfasato rispetto agli altri strumenti che intonano a 440?

Dipende cosa suoni, se fai jazz nel 90% dei casi il pianoforte è accordato a 442, in ogni caso sono differenze impercettibli o quasi per l'orecchio umano

30th March 2009, 10:27
Non esistono sassofonisti intonati :lol:

Esistono sassofonisti che stonano in modo gradevole. :D
e sassofoniti che stonano in modo sgradevole. :doh!:

stravientu
11th April 2009, 13:44
mi stai dando un grande conforto. sentitamente ti ringrazio

Non esistono sassofonisti intonati :lol:

Esistono sassofonisti che stonano in modo gradevole. :D
e sassofoniti che stonano in modo sgradevole. :doh!:

T.N.T. Furio
11th April 2009, 14:04
ragazzi,anchio ho questo problema ma in modo strano,le note alte sol diesis e la,fatte forti vengonono un pochino crescenti(ma questo è normale),ma se le faccio mezzo piano crescono guasi di mezzo tono!ho una paura terribile che non vada qualcosa nel sax....ho cercato pure di correggerle ma se mollo troppo mi si ferma l'ancia!!

Nous
11th April 2009, 17:46
se le faccio mezzo piano crescono guasi di mezzo tono

Probabilmente associ al piano un cambio di impostazione che non devi avere, il piano è dovuto solo al cambio della velocitÃ* dell'aria.

zard
12th April 2009, 00:14
In linea di massima è normale che sul piano le note "crescono", sapendolo le aggiusti con la laringe.

T.N.T. Furio
12th April 2009, 00:42
mah,melo fanno solo queste note...bohhh
va a finire che con il lavoro d'estate vendo il yamaha e mi prendo un yanagisawa o qualcosa che mi garbi davvero...

Nous
12th April 2009, 12:35
mah,melo fanno solo queste note...bohhh
va a finire che con il lavoro d'estate vendo il yamaha e mi prendo un yanagisawa o qualcosa che mi garbi davvero...

Guarda che non risolvi il problema in questo modo.

David Brutti
12th April 2009, 18:54
mah,melo fanno solo queste note...bohhh
va a finire che con il lavoro d'estate vendo il yamaha e mi prendo un yanagisawa o qualcosa che mi garbi davvero...

Concordo con il Nous: sia Yamaha che Yanagisawa sono strumenti dotati di un'intonazione molto buona (sono reputati tra i sassofoni più intonati o meglio con meno difetti d'intonazione sul mercato attuale), di conseguenza difficilmente troverai miglioramenti sotto questo punto di vista cambiando strumento. Mi concentrerei più che altro sull'impostazione generale, sulla spinta dell'aria, sugli esercizi d'intonazione consigliati (vedi sopra) e soprattutto sull'educazione dell'orecchio: se non sei in grado di immaginare gli intervalli corretti difficilmente potrai riprodurli sul sassofono.

T.N.T. Furio
12th April 2009, 22:41
no no infatti..ne parlerò anke con il mio maestro...
ma io spero che sia devvero io,perchè sennò ho preso un sassofono difettato o cosa....la mia paura è quella!

stravientu
7th May 2009, 16:42
Giusto per essere in tema di intonazione: il fa diesis basso preso con la chiave laterale (quella del trillo fa-fa diesis per intenderci) mi stona alquanto a differenza di quando lo prendo senza la suddetta chiave (posizione alternativa) . Capita anche a voi?

David Brutti
7th May 2009, 17:53
Giusto per essere in tema di intonazione: il fa diesis basso preso con la chiave laterale (quella del trillo fa-fa diesis per intenderci) mi stona alquanto a differenza di quando lo prendo senza la suddetta chiave (posizione alternativa) . Capita anche a voi?

Può essere dovuto al fatto che la chiave in questione (TF) apra troppo poco oppure al fatto che occludi leggermente il foro con il corpo (considera che la chiavetta in questione si apre sul lato del sax che "batte" sul corpo dell'esecutore)

re minore
7th May 2009, 18:46
Giusto per essere in tema di intonazione: il fa diesis basso preso con la chiave laterale (quella del trillo fa-fa diesis per intenderci) mi stona alquanto a differenza di quando lo prendo senza la suddetta chiave (posizione alternativa) . Capita anche a voi?

Provato or ora sul soprano. Proprio a cercare il pelo nell'uovo sembra crescente, ma proprio di un niente, tant'e' che non sono neanche sicuro (ed ho un buon orecchio). Invece cresce un pochino di volume, a parita' di soffio.

appassionatoebasta
18th May 2009, 20:59
rivitalizzo questo post.....anche se adesso la problematica che mi trovo ad affrontare è diversa.
dunque secondo voi è possibile che mi trovi stonato (suonando su basi tipo band in a box) solo sulle note in seconda ottava dal sol al si? ho cambiato tenore da circa tre/quattro mesi ed anche cambiando varie imboccature ed ance mi ritrovo spesso a notare questa cosa. con il vecchio tenore avevo altri tipi di problemi, ma non questo.....dove sbaglio?
grazie

David Brutti
18th May 2009, 21:19
Sono calanti o crescenti rispetto agli altri suoni??

In generale, tutti i tipi di sassofono sono calibrati NON perfettamente temperati, poichè, come giÃ* detto, ci sono dei compromessi imprescindibili dovuti principalmente alla forma conica, alla foratura dei portavoci e al modo di suonare del musicista. Di conseguenza per affrontare seriamente il problema dell'intonazione sono necessari mesi di studio della corretta imboccatura e soprattutto una seria educazione dell'orecchio: si dovrebbe affrontare il problema come fanno gli ottoni; se non riescono a immaginare correttamente gli intervalli non riescono praticamente a suonare.

La stessa cosa va riportata sul sassofono. Purtroppo il nostro caro strumento ha una sfiga pazzesca: possedendo una meccanica moderna e avanzata, quando noi facciamo una diteggiatura essa corrisponde in modo "approssimativo" alla nota voluta ma se non la si immagina correttamente e se non si compensa con laringe e imboccatura si risulterÃ* stonati in modo irreparabile. Questo peichè non esistono sax perfettamente intonati; esistono strumenti che, mediante una serie di compromessi, risultano più o meno facili da intonare. Per questo moltissimi virtuosi preferiscono, riuscendo a controllarli, suonare con strumenti vintage molto antichi e con un suono molto ricco i quali spesso presentano notevoli "difetti" d'intonazione.

Se si sviluppa un corretto "tone immagination" (per dirla con le parole di S. Rascher) si riesce a controllare facilmente ogni problematica strumentale.

Scusate la lungaggine...

appassionatoebasta
18th May 2009, 21:26
direi tutti crescenti

David Brutti
18th May 2009, 22:20
Allora rientra nella normalitÃ*: quasi tutti i sax presentano questo tipo di "difetto". Puoi risolvere con moltissima pratica seguendo i suggerimenti giÃ* segnalati negli altri post dedicati a questo annoso argomento.

zeprin
18th May 2009, 23:06
La stessa cosa va riportata sul sassofono. Purtroppo il nostro caro strumento ha una sfiga pazzesca: possedendo una meccanica moderna e avanzata, quando noi facciamo una diteggiatura essa corrisponde in modo "approssimativo" alla nota voluta ma se non la si immagina correttamente e se non si compensa con laringe e imboccatura si risulterÃ* stonati in modo irreparabile. Questo peichè non esistono sax perfettamente intonati; esistono strumenti che, mediante una serie di compromessi, risultano più o meno facili da intonare. Per questo moltissimi virtuosi preferiscono, riuscendo a controllarli, suonare con strumenti vintage molto antichi e con un suono molto ricco i quali spesso presentano notevoli "difetti" d'intonazione.


Oro colato!
:half:

govons
19th May 2009, 13:51
ultimamente sono alle prese con questo fastidioso problema anche io.

Solo sul tenore e solo con un bocchino... :BHO:

Mi spiego (in modo anonimo per non influenzare eventuali risposte-consigli):
bocchino A: suono che si avvicina di più al suono che voglio (dovrei solo renderlo un pochino più brillante), ma intonazione difficile da controllare alle estremitÃ* ;
bocchino B: suono decente (però troppo secco), anche se non mi fa impazzire, intonazione ok.

Saxmachine
20th May 2009, 22:20
io vorrei sapere perchè accordare a 442, che senso ha?
personalmente con l'intonatore ci ho perso un sacco di tempo, direi quasi anni.
ma alla fine come diceva il buon david, la cosa essenziale per migliorare l'intonazione è esercitare l'orecchio interno e l'immaginazione sonora.
cantare gli intervalli e riuscire a riconoscerli è un ottimo inizio. come puoi correggere errori che non ti sembra di commettere?
mi fa sorridere l'utente autore della discussione che esordisce dicendo: "io ho sempre suonato da solo e mi è sempre sembrato di essere intonato"

David Brutti
23rd May 2009, 22:38
Un buon metodo è quello di praticare arpeggi lenti su un bordone fisso tipo organo (ottenuto mediante tastiera o software musicale). Soffermarsi nota per nota: se le 2 onde producono dei battimenti si è stonati (crescenti o calanti); se la nota è fissa e non produce battimenti si è intonati. Ci sono in altre sezioni dei preziosi consigli per la pratica giornaliera dell'intonazione.

5th June 2009, 22:19
I problemi di intonazione si possono risolvere con un buon set-up calibrato per le caretteristiche psico-fisiche del suonatore.
In ogni saxofonista le caratteristiche del cavo orale e delle labbra su cui poggiano l'ancia e il bocchino sono diverse,( per non parlare delle dimensioni della laringe e della quantitÃ* di aria in spinta) quindi un set-up che suona bene ed intonato per uno può dare risultati opposti per un altro.
l'evoluzione di un saxofonista e data oltre che dalla pratica musicale anche dalla instancabile e necessaria ricerca del set-up appropriato.
Beato colui che lo trova al primo soffio :azzangel