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Visualizza Versione Completa : otto link NY metallo per tenore



algola
19th January 2016, 10:38
ciao a tutti,

ieri ho soffiato per 1 minuto in questo bocchino (otto link tone master NY 7*) in cui ho trovato un timbro bellissimo, poco proiettivo (c'è da spingere per ottenere un buon volume) ma che, a primo soffio, nulla di così deficitante.

chi l'ha mai provato? usato?

ernia
19th January 2016, 12:33
Prendi ben un 9*, putacaso ne ho uno da vendere io, ora che ci penso l'hai anche provato :-)
Ti dai al metallo?

Bluesax
19th January 2016, 12:37
Io ne ho uno come quello che hai provato, a me piace molto. Lo uso poco solo per una questione di maggior comodità con l'ebanite ma sul SA80 rende molto bene. Sul fatto del volume si è vero ma non in maniera esagerata, basta alleggerire un po il tipo d'ancia e da bassi pieni e alti sempre facili da prendere e con un buon corpo. Alterno la sua legatura originale (che è ha il piattello che va un po per i fatti suoi) ad una legatura in pelle Vandoren. Ottimo becco secondo me.

algola
19th January 2016, 12:59
Prendi ben un 9*, putacaso ne ho uno da vendere io, ora che ci penso l'hai anche provato :-)
Ti dai al metallo?

9* è da supereroi!!! me lo ricordo il tuo becco, infatti quando provai questo 7* mi ha dato più o meno la stessa sensazione ma con la comodità del facing a me congeniale...
per il metallo non sono proprio un gran fan del metallo, però nella vita si deve provare tutto!!!

la mia idea per ora era di trovare / provare qualcosa in ebanite (quella vera)... il becco che ho è fantastico ma pecca nel materiale... la plastica è sempre plastica e risuona in modo diverso dall'ebanite classica pura e piena zeppa di zolfo! mi era piaciuto un sacco anche il woodstone che ha in vendita il_dario in atelier...

tzadik
19th January 2016, 14:37
Il Tone Master NY è un bocchino molto vecchio, camera enorme e molto corto. Ne ho provato uno (che fortunatamente era già stato aperto un po', ma non fino 7*, perchè non è possibile su ogni esemplare).
Suonandolo in un certo modo (serve tanta aria e serve stare MOLTO fermi, perchè la camera è davvero enorme e a livello di intonazione questo ha un prezzo)... è abbastanza facile capire come alcune sonorità fine '50/'60 venissero fuori... ed è facile capire anche la rivoluzione che c'è stata quando è apparso sulla scena John Coltrane.

Il Super Tone Master NY è un STM moderno con la camera un po' più larga... e in qualche caso meno materiale su baffle e discesa. Essendo il punto di saturazione spostato davvero molto più in alto, in condizioni normali, invece di suonare più scuro, suona semplicemente più nasale e morbido, cosa che spesso si poteva ritrovare su Otto Link più antichi dove però lo stesso effetto in termini di frequenze si manteneva anche a volumi sonori che su STM NY non si riescono a generare.
Ne ho avuti diversi (originali e modificati) ma nessuno coglieva la vera essera di un Florida Usa, per esempio.

Il New Vintage Tone Master è un rifaccimento del Tone Master (e non di un Florida), la camera è ulteriormente più larga del moderno STM NY anche se lo shape esterno è simile. Qui però hanno esagerato con l'altezza dentro la camera (che come è noto sui Florida e pure sui Tone Master veri e propri) non andava aumentando tanto. È il più scuro di sempre... però a fronte di questo comunque non ha un resistenza tale (bassa... vista il tipo di bocchino) tale da compensare la "scurezza".
Bocchini con camera enormemente larga poi su strumenti con canneggio normale o stretto... non rendono le cose semplice a livello di intonazione (le ottave facilmente divergono).
Warburton (ai tempi di Eric Falcon) ne faceva una propria versione (ricavata direttamente dal blank, non fa un bocchino "assemblato"): intonazione locked-in (un po' come su tutti i bocchini di Eric Falcon, dell'epoca), suono molto scuro e morbido, proiezione buona... ma non un all-rounder in definitva: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.588071281250437.1073741846.509654555758777&type=3


MVF e Sakshama fanno copie del Tone Master (vero e proprio)...
MVF fa una copia di lusso... (scansione in 3d, lavorazione cnc a 5 assi e rifinita a mano da "M" o "V", mentre "F" fa la parte scansione e cnc). Mai provata... non so nemmeno se è più in produzione.

Sakshama invece fa una copia in cera persa: meno fancy però funziona. Funziona solo se ci metti tanta aria e tanto sforzo... e genera quel suono morbido e molto nasale tipico Coltrane 55/62: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.657307934326771.1073741878.509654555758777&type=3
I facing Sakshama richiedono ance piatte e molto dure (casualmente... come quelle che usava Coltrane).



la mia idea per ora era di trovare / provare qualcosa in ebanite (quella vera)... il becco che ho è fantastico ma pecca nel materiale... la plastica è sempre plastica e risuona in modo diverso dall'ebanite classica pura e piena zeppa di zolfo! mi era piaciuto un sacco anche il woodstone che ha in vendita il_dario in atelier...
I Mouthpiece Café che mi sono passati per le mani (7 o 8) erano tutti in ebanite... alcuni mi sono arrivati con la classica ossidazione color ocra (poi andata via lucidandola).
Il compound è ovviamente diverso da quello usato da produttori che lavorano da ebanite molto solforosa (MacSax, Vandoren, Selmer...) ma comunque è ebanite. Anzi rispetto all'ebanite usata sui Vandoren, quella dei Mouthpiece Café è sensibilmente più pesante.

A livello di durezza non ho mai verificato se non in maniera qualitativa (di certo non mi metto a scartavetrare un bocchino con un carta 360 per vedere quanto giallo viene fuori da sotto la superficie lucidata).

Spesso però è più pregiata l'ebanite più "morbida", come per esempio quella variegata (ebanite a cui viene aggiunto un pigmento, bianco, rossastro o di altri colori) questo proprio per limitare le alte frequenze del bocchino, almeno come sensazione di risonanza, in bocca (quindi prospettiva suonatore).
Queste ebaniti infatti sono più costose.
Che io sappia invece solo due o tre produttori offrono un'ebanite diversa e più dura (diciamo rispetto a quella che usa Vandoren), ma ci vogliono 100/120 dollari in più a bocchino e molta più attenzione quando lo si usa.
(Ebanite più dura = ebanite più fragile).

Se ti piace il Woodstone hai solo bisogno di un bocchino con una resistenza di tipo differente e con un focus molto più marcato (forse ance più morbide?).

I bocchini di concezione americana (anche un semplicissimo Otto Link moderno, del *****) ti lasciano una certa flessibilità.
I bocchini di concezione giapponese, tipo Ishimori Woodstone, Aizen (anche Marmaduke... Ken Okutsu e Gottsu non lo so, ma non mi stupirei) gli scegli perchè hanno quella sensazione di qualcosa che sia "bloccato" che ti da sempre un grande sicurezza. Ancora di più se usi uno strumento come un SBA che non ha un'intonazione "focalizzata" come per esempio un Mark VI/VII/Serie I/II/III.

La sensazione resistenza "complessiva" che di va bene la puoi ricreare su qualsiasi concezione di bocchino (molto freeblowing, freeblowing, poco freeblowing, resistente, MOLTO resistente) ma per quel che riguarda il focus dell'intonazione dipende molto da come è fatto il bocchino in sè e per sé.
E la ricerca continua...

algola
19th January 2016, 15:23
è vero tza il titolo è sbagliato... ho provato un super tone master NY... quelli moderni.
non posso che quotare tutto quello che hai scritto, a parte che il mouthpiececafè è un bocchino in resina a cui aggiungono polvere di ebanite, prodotto a stampo... e questo la dice lunga.